Noi Giovani - n. 1 - gennaio 1917

NOI GIOVANI ,· 5. Non si dimenticava· d,i esser nato da ·gen_itori· ~taliani ! E in- un viaggio che avèv:i compiuto· in Italia, aveva appreso c~n orrore. tutte· le _igno– minie commesse dagli Kustriaq nel ·•4s·, nel '59, nel '66. · Eppu,re era ritornato ··_in quell'umile paesello cli_ dominazione austriaca, per non .perd~re il :·posto che ·gli·dava da.vivere. Pensava_ con dolore ··· Che.in fondo il pane che inangia va era._pa~e au– ·striaco, ma, timido ·com-'era, non avèva avuto la forza di reagire, <li abbandonare il posto. Si --consolava pe~sandO che i s~òi parrocchiani, . pur esse'ndo austriaci, erano dei contadfoi ignari,' .(irresponsabili degli_ atti ·dei _lorO ~api. Si con- téntava di alzàr gli oCclii al cielo :e, a Prendo le · -~faccia, trn.rxe un p~ofOndOsospiro. . · . Questo però non impèdiva··che· l'uniforme au-' - · • :~Ìri~ca gli fosse odiòsa; e cere.ava di _evitai-e ogni . ·: _rapporto coi soldati di -Franceseò_ Giuseppe. Ma un-giorno invece· di Un soldato, n_e__giunsero ~-:una diecina, a galoppo serrato. Si fermarono'di– ·nanzi alla· chiesina. :· il loro, volto ·moSha:va. chia-· r~~ente un'agitazione fuori· del consueto, · una r~pbia feroce. ·.. ·. ····Un co·ntadino si aVVicinò: · ~ ·'-. Che notizie' porta te f.•. · ·-"' ~ Brutte, pa~sano.. Pare che r Italia, quella ·· p.:,. Italia, si-sia.decis_a à dichiararci la guerra! .., ,· Don Gennaro ebbe ll;Il s~ssultO ;-diveiltò ross·o· . fi~o alla radice dei capelli,'·si morse le labbra. '- Scusa, figliolo: Perchè p....· Itali;, ? . · ·_.". '_ ~ Perchè ? Perchè,.cf hà traditi, ba tradit9 il nostro imperatore 1 , . _ . -'.'- Eh ! Che dici? ! ~ardì il buon prete sbir– cjandolo di una terribile occhiata.~ !:'Italia! .... ..;._ Si, è così; · noi" non ce lo aspet1a:vamo; e l'._ Italia ci assale a UlJ. tratto, di. nascosto. -Che, ·fo1oe,. saresti per I;Italia, tù, pretèl,~ È ·gli lan– ciòuno sguardo ironico. - -:- Io, no ...: ma .... ins0mm3..... _ .. I soldati partirono per· lo ·stretto sentiero, la– sciando dietro di sè •uria ..·nube di polvere. ,.Don Gennarp. se ne tÒrnò a casa, ·pellsieroso. L'Italia aveva tradito ? . Come ? · Quegli uomini roliusti, dalle belle faccie aperte e leali, avevano · ·tradito quei musi di· sègÒ ? .. .. ·• · Don ·Gennaro s'interruppe, spavent.àto della su~ audacia. Cominciò, per penitenza,_ a red– t3.re . il <1 Pater noster·n. . E la guerra --scoppiò ._I soldati dalle inVise uniformi giurisefo nume– . rosi, iri lunghe file ·non Gennaro, nascosto dietro l'.inferriata dellà · cantina, li guardava; Sfila'vano ( reggime~t( le artiglierie, uno dietro l'altro.... · :E .s'ul piccolo paCsello,· arràffipiéato su i ·moriti fiOCcarono i _proi~ttili. Un 305_ anzi_ si era:.ab– battuto sul tetto della chiesinà, fracassindOlo. - Tutti gli. uomini· validi· erano/stati pre~i. _·_ve- stiti, mandati al fuoco, '' .. · A Don· Gennaro legarono· Una·:, fascia cOn -la croce rossa al braccio e lo: mandarono iit~anzi · p·er raccogliere i feriti:· ·· ,: · Appollaiato dietro ·una trince3.; trell1ante di paura, egli scorgev.a. gli italiari( di faccia à . ll}i, a qualche centin ,rio.di metri. di ;iìstanza: ·· Neppur lui avrebb_e · saputo 'dirne. il perché, eppure quella massa grigio verde 'Io attirava, g!i ispirava una grandissima ·si.n:ipatia. . Gli ufficiali austriaci, -suJ)erbf;/!cr\.ldeli,-feroci lo trattavano come Un cane . .' <'~; . ..,-:·· , PfnSava: In fondo son .italiafl() anch' io•;:--e combatto contro di loro, co~tro /ìniei frat"eni !·.·=-~ Si decise. Una ·sera, mentre con la baridi~i-a dellà:''hoCe ·rossà: _andava nèl campo com:presp~ fr3:. Iè td\1c;e opposte per il. suò pietoso _µfficio, · finse · di an· dare ·a raccogliere un ferito che' giaceva più ·loiì_– tano,_piU verso. gli- i!alia~i ~~_spic;cò la_ corsa,;~":, .testa bassa.... · · :'. Fioccarono le palle d'ambòT Ìatièontro di-lµi:)_ Tolse dalla tasca un fazzoletfo ,bianco, lo a·git6, correndo. ·' =·t: -f Da alcuni giorni DO~ -Gennai-Q:; DOn ·Gi~Ila-. riello, Come lo chiaIIlavanO· i sOidati, si. trO~a~a n~Ìla trincea italiana. ç~me- ·1o~- a:ma·val'lo:= 1 qu~! buoni f3.ntaccini ! - Don Gennariello: dite, che-:faccvate in. AÙ- - -. ·: t.>: . ,. I :._ . stria?. - Don Gennariello, staté meglio qui,- o ;ta, vate· meglio iaggiù ? ..."· _-:-~ - ·- . · _ -- Se, stava meglio' 1l Ira gl' "italiani•· Re.spi" rava· un'aria libera, aperta, _giòè~~da. Ogni tanto il pretino ·si avvicinava ai bei sol-_ datoni d' Italia, rubicondi, robusti, allègri;'--li ·-abbracciava piangendo. · Un giorno giunse l'ordine di avanzare. E ·nelfa, notte, scurissima, si apprestarOno' all'azione: S~a.~ valcarono le trincee, cauti,· silenziosi, ·CU.rvi·~· · giunsero. non visti fino ai r·eticolati nemici .. doVe già alcuni loro aùdaci compagni avevano à~rt-◊, dei varchi e poi, dietro un ordi~e. si slanèfa.Ì'oti~ all'assalto furiosi, la baionetta inastata. Savoia:'!

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