Lo Stato - anno II - n. 19 - 10 luglio 1961

STATO DEMOCRATICO E STATO DI DIRITTO La direzione della DC - uffi:cio studi - ha emes,so un documento su « Stato democratico e Stato di diritto» dovuto all'avv. Galloni, diri– gente dell'ufficio studi medesimo. Abbiamo detto molte volte quanto ritenes– simo importante un dibattito dottrinale nella DC. Non soltanto cioè un esame di questo o quel dato economico e sociale, non soltanto di questa o quella figura ·storica, ma proprio dei principi e della dottrina politica con cui la DC intende giudkare i fatti politici, ,economici e sociali e dei fini che intende ,conseguentemente imp~_.imere alla sua azione di ,governo. Certo, la realtà poli– ti-ca moderna domanda una conoscenza sempre più 'Pr·ecisa della realtà in cui si è chiamati ad agire: ma non ,si deve credere che sia questa stessa realtà a fornire essa stessa i criteri di in– tervento. E' curioso che mentre la scienza economica diventa sempre più dubbiosa sulla sua natura e sui S1Uoimetodi, e tende giustamente, a ridi– mensionarsi •come rilevazione dei fatti econo– mici piuttosto che come loro valutazione !l'azio– nale e sistematica, l'economista a;ssuma sempre più (con il sociologo e lo ps'icologo) la figura di mentore della società contemporanea. E' questo un effetto molto più della degradazione dei va– lori teorici nella società contemporanea che delle stesse discipline che ne rimangono socialmente beneficiate. In politica poi non siamo nemmeno a que– sto: vige il tatticismo più completo. Benv€tluta dunque l'iniziativa dell'ufficio studi della DC, anche se si presenta nelle vesti modeste di un foglio ciclostilato. I mezzi del partito di governo gli dovrebbero consentke di mandare in giro run po' meno povera e nuda «la sua filosofia» ... Ri– teniamo dunque positiva l'niziativ,a dell'ufficio studi della DC di affrontare dei problemi di dot– trina politica e di id,eologia politica. E vorremmo anzi sperare che questa rondine faccia primavera e cioè che essa valga da prolegomeno a quel con– vegno sull'tdeologia politica della DC da tempo annunciato e che potrebbe benissimo avere ad oggetto il tema stesso di questa iI'elazione dello Lo STATO bibliotecaginobianco ufficio studi di Piazza del Gesù: Stato democra– tico e Stato di diritto. Per la verità, il rnpporto dell'ufficio studi '.i-i– sente troppo delle particola!I'i teorie dell'avvo– cato Galloni per poter essere espressivo della dottrina uffi:ciale della DC. E non diciamo dello avv. Galloni in quanto leader della «base», ma della personalità dell'avv. Galloni in quanto autore di tesi di teoria generale del diritto, note ad es. dal suo libro sull'interpretazione. Possiamo definire sociologistica questa in– tet,pretazione. E una semplice esposizione dei suoi termini mostra l'esattezza dell'aggettivo. «Nell'ordinamento giuridico dello Stato - come del resto in qualunque altro ordina– mento giuridico - la fonte del potere è una so1'a e risiede nella collettività dei membri (so– vranità popolare), la giustifi.,cazione del potere risiede nel fine razionale ed oggettivo dell'ordi– namento, l'esercizio del potere spetta agli or– gani spontaneamente prodotti dal corpo sociale per il perseguimento dei fini dell'ordinamento». Ora vediamo che cosa l'avv. Galloni intende per queste cose. Cominciamo da cosa intende per sovranità popolare. « Un ,principio di sovranità popolare fondato su basi razionali ed og,gettive non ha bisogno di ricorr·ere alla finzione della rappresentanza e della delega volontaria dei poteri. Dalla comu– nità dei soggetti, dai membri del corpo sociale il potere si esprime attraverso un comporta– mento ris pond ente oggettivamente ai fini della comunità. l.ia sovranità popolare esercita un po– tere che non è mai arbitrario ... ». « Esiste una collettività che per esprimere il proprio volere, per raggiungere il proprio fine produce gli organi di esercizio del potere. E que– sti origani sono sempre espressione di una mag– gtoranza, che non è necessariamente, una mag– gioranza che rispecchia una. prevalenza solo statisttco-numerica dei consensi, ma è una ma,g– gioranza che rispecchia la _tipicità dei com.por– tamenti...». Quali sono gli organi di questa maggioran– za? Il Parlamento? No, sono i partiti. Sono i partiti gli organi spontaneamente pro- 9

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