Lo Stato - anno II - n. 19 - 10 luglio 1961

dotti dal corpo sociale cui spetta l'esercizio del potere. « I partiti politici sono ,gli organi cui spetta la presa di coscienza, la interpretazione e la mediazione della volontà del corpo sociale. Solo una minima :parte della volontà popolare si esprhne in forma implicita come nena creazione di norme materiali (non formali), che creano o modificano istituti sociali, nell'opposizione, in sede applicativa, ai comandi non razionali dell'auto– rità, in un complesso di atteggiamenti o di com– portamenti volontari od inconsci che orientan– dosi in modo uniforme, fanno evolvere la rea,ltà economico~sociale. Compito vero dei partiti è proprio quello di interpretare il movimento po– polare, di far prendere coscienza su ciò che si agita in forma inconscia». Queste norme sono poi come la razionalità immanente della comunità. « A differenza di quanto sosteneva il giusnaturalismo (è curioso che Galloni parli del giusnaturalismo moderno e non della dottrina classica e cristiana della legge naturale - N.d.R.), le norme preesi:stenti allo Stato nascono dalla stessa razionalità in- 00 In preparazione all'inizio del seconde programmo 10 bibl1otecaginobianco trinseca •della organizz,azione della società: ven– gono assistite dalla coscienza della loro dovero– sità ed esprimono il finalismo che è ,prropriodel– l'ordinamento. Il comando dello Statò si inse– risce in questo contesto ed è un comando le– gittimo solo se si coordina alla r,ealtà oggettiva delle norme esistenti, se risponde a un fine ra– zionalmente utile ed opportuno del corpo so– ciale ». , Alla base di questa dottrina del Galloni sta quel tentativo di fondare il positivismo giuridi– co fuori dalla cla:ssiC'avia formalista che ha dato luogo alla teoria del diri,tto-istituzione e della costituzione in senso materiale. E' noto la stru– mentazione che di tali teorie fecero sia e sopra– tutto il nazismo che il fascismo. In queste teorie tutta la struttura del diritto ~ positivo e dello Stato viene ridotta •a mera for- •ma; a espressione esterna di una sostanza che è data dalla comunità e dalla sua autoorganrizza– zione. Anche quelle teorie videro nel partito un mezzo di autoorganizzazione spontanea della società, di cui lo Stato non è che il tra vesti.– mento esteriore." E anzi i teorici sia tedeschi ohe francesi andarono di là della teoria istituzio– nalista del Santi Romano- (che affermava la coin~ cidenza tra diritto formale e norma organizza– tiva della comunità e u:savia di questa per s.pie– ,gare l:a vigenza di quella) e distinsero tra diritto vlgen te e .coscienza del popolo. In questa visione lo Stato spari'Sce, rimane pura veste esteriore di un fenomeno sociale. Lo immanentismo •giuridico, ohe esclude ogni tra– scendenza nella fondazione razionale del diritto e tu.,tto affida a un fatto immanente, è salvo, sia pure in modo diverso dal formalismo clas– sico. Ma il prezzo della nuova dottrina è :proprio la fine dell'autonomia dello Stato. Il passag,gio: diritto egua!le comunità; partito ~o-uale organo della comunità, è identico in Gal– loni ,c.omenei teorici tedeschi. E del resto il Gal– lo-nipotrebbe citare un'opera così rilevante nella [Uoderna teoria pubblici-stka italiana come « La costituzione in senso ma:teriale » di Mortati. Qualunque ipotesi di legislazione positiva è di difficHe formulazione con una tale imposta– zone del problema che elude il valore stesso della l:egge formale e rende onnipotente (identi,tà di valore e di .fatto) la coscienz,a collettiva. Non vogliamo tuttavi·a èsaurire con queste note critiche lo studio del Galloni che ha pa– recchi elementi interessanti (valutazione del c,onsensus iuris come elemento determinante dello Stato, problema della razionalità della leg– ge ec,c!.),m:a che dovrebbero ,essere ripensati •in un contesto di pensiero più vicino ane posizioni • tradizionali ed in concreto del tomismo.

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