Lo Stato - anno II - n. 14 - 20 maggio 1961

b Nella concezione saragattiana, i fatti politici ma– turano con il tempo, la pioggia e le stagioni come i fatti_della natura. Il massimo che l'on. Saragat può volere è una partecipazione diretta del PSDI al go– verno, con· l'appoggio del PRI. Un tripartito « di ferro>, come si diceva una volta. In breve: l'on. Nenni non dispone, nei confronti delle sue predilette forze di centro sinistra di alcun efficacemezzo di pressione. Curiosamente, le « pos– sibilità> che l'on. Nenni può invocare per essere liberato •dalla convergenza, sono proprio quelle con– tro cui impostò l'operazione convergenza: cioè il Presidente della Repubblica ed i comunisti. Recentemente i socialisti torinesi hanno avuto il mal garbo di non votare la concessione della citta– dinanza onoraria di Torino all'on. Gronchi, reo di aver costituito il governo Tambroni. In ciò hanno semplicemente seguito i comunisti. Partitocrazia e Ragione di Stato Nel 1960, l'on. Nenni scelse contro il tentativo del Presidente della Repubblica di liberare le istitu– zioni dall'ipoteca inetta e sterile di Piazza del Gesù, scelse Piazza del Gesù. Prefed le ragioni della par– titocrazia alle ragioni dello Stato. Oggi egli può misurare la portata del suo er– rore, proprio dalla situazione di difficoltà in cui ha messo non l'on. Gronchi, ma il Presidente della Re– pubblica, che si trova innanzi ad un governo debole, incerto quanto magniloquente, e che ha una coe.:. sione di mera omertà tra le varie forze· politiche. Il Presidente della Repubblica è stato isolato dall'on. Nenni che gli ha fatto pesare addosso, con la montatura del luglio (nessuno meglio dell'ono– revole Nenni sa che di questo si trattò: di una vo– luta montatura a freddo) il sospetto del colpo di Stato. Con ciò ha reso_praticamente impossibile qua– lunque iniziativa presidenziale. Che questa carta sia giocata oggi dall'on. Saragat (e con quel bel modo) è certo una beffa, ma una beffa significativa. Un altro elemento che può mettere in crisi il sistema della convergenza è dato dai comunisti. I comunisti ricevono oggi il beneficio di una doppia congiuntura, una interna ed una internazionale. Non 4 ecaginobianco hanno certo rimarginato le piaghe profonde e so– stanziali della crisi ungherese. Il comunismo si tinge sempre più di elementi di un laicismo aggressivo degli intellettuali e dello schifiomorale delle giovani generazioni popolari. Gagarin ha dato loro il facile prestigio di una delle sorgenti della moderna cul– tura di massa, la fantascienza. I comunisti hanno oggi, elettoralmente parlando, il vento in poppa. Non importa che essi non abbiano alcuna vera e creativa novità politica da esprimere. Nella storia umana c'è anche l'ora dell'errore e della confusione: e anzi, materialmente parlando, essa occupa più spazio che l'ora della verità. Le ore della verità sono efficaci,ma brevi. Non si crederà di aver debellato il PCI per avere, con la mobilitazione di 8.000uomini delle forze di polizia, consentito a Modena un congresso degli stu– denti medi del MSI. Si noterà il fatto che il PCI era riuscito a unire, attorno alla sua iniziativa, tutte le forze politiche cittadine, compresa la DC, cosa che non gli era .riuscita a Genova. Il disarmo materiale e organizzativo e anche morale imposto alle forze di polizia, e che abbiamo documentato su queste co– lonne, rendono ben difficile l'affrontare una inizia– tiva comunista, per dir cosi policentrica, cioé in più città. E non mancherà certo occasione di verificare questo giudizio. ' Questa iniziativa può mettere in crisi i,1govern~ della convergenza. Naturalmente i comunisti non vo– gliono far per ora un colpo di Stato. Vogliono di– mostrare agli italiani che essi sono in grado di ren– dere insostenibile la situazione di qualsiasi governo, quando essi lo vogliono. Il comico è che allora scatterà· l'iniziativa socia- • lista, secondo quanto è accaduto a luglio e secondo quanto l'on. Nenni ha teorizzato in un non dimenti– cato articolo« Piazza e Parlamento>. Perché i comu– nisti non intendono fare un colpo di Stato, occorrerà spostare un poco a sinistra l'asse della bilancia, inde– bolire un poco lo Stato e il sistema anticomunista. Ecco la funzione dell' e autonomismo>. Autonomismo in crisi E' all'iniziativa comunista che Nenni è debitore del suo inserimento nell'operazione di luglio. Ed è veramente il colmo per l'autonomismo: essere fron-

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