Lo Stato - anno II - n. 3 - 30 gennaio 1961

menico però e • un Pariamento vi sono molte e profonde differenze, che scatu– riscono dalla diversità di natura e fina– lità di questi due consessi e dalla diversa veste giuridica dei componenti. I vesco– vi infatti, pur essendo testimoni ed in– terpreti del sentimento di fede del po– polo ·cristiano - quella che potremmo dire la base - tuttavia hanno il potere e l'autorità· da Dio, attraverso la libera e:ezione fatta dal Papa. Inoltre, nel Con– cil,io, i_vescovi, uniti al Papa e sotto la sua suprema autorità, posseggono nelle decisioni ultime e definitive in materia di fede e di costumi, il dono della in– fallibilità >. Tale dono non è egualmente conces• so (e noi ne patiamo quotidiana espe– rienza) alla partitocrazia che_ controlla i parlamenti politici ed al principio mag- • gioritario a cui si affidano i gracili idea– li delle democrazie. Invitiamo i lettori a tenerne conto, perché non si confonda· i.J sacro col profano e le Verità oterne con le opinioni, mutevol-i e spesso anche· sbagl-iate, di Montecitorio. G. A. EMILIO CAVATERRA - I Parlamenti ·di: Dio - Editrice Europea 1960 - L. -1.500_ CORRISPONDENZA L'antimarxismo • e I cattolici Le ,recenti evoluzioni della politica italiana e sopratutto gli eventi interna– zionali succedutisi in questi ultimi tempi dimostrano come si vada svi– luppando il piano comunista di con– quista del potere <;he va consolidando le basi attraverso una irradiazione di idee e principì, sempre più vasta, e un rispetto sino ad oggi del metodo de– democratico, sa-Ivo vibrare il colpo di forza allorquando queste basi daranno sicuce garanzie di tesistenza. All'este-· ro gli episodi di Cuba, con i riflessi su tutta l'America latina che va tingen– do di rosso la sua irreligiosità, del Con– go, dell' Algoria, della Etiopia, del Bel– gio, del Wietnam, dello ·stesso Giappo– ne dimostrano come le punte di pene– trazione comunista perforino a raggiera corazze sempre meno resistenti e ro– buste, che sono a volte soltanto intac– cate, ma a volte sono demolite,· quando non si abbassano volontariamente. Il comunismo sa di non poter ancora vin– cere oggi e allora combatte la sua bat– taglia sotto l'insegna dell'evoluzione so– ciale, dell'indipendentismo, dell'antico– lonialismo e, specie nel settore eu.ropeo, del marxismo o derivati. Sono tutte que– ste condizioni e situazioni che, una vol– ta attuate, certo avvicineranno il tempo della conquista del •potere, perché . ri– ducono, svuotano e morfin:izzano ogni residuo sprazzo di anticomunismo •pu– ro, l'unico oggi necessario per arrestare la marcia di Mosca. La situazione italiana è la più tipi– ca e preoccupante del quadro d'assieme. L'Italia, in questa visione di conquista progressiva del potere in funzione mon– diale, occupa un posto di estrema im– portanza sotto l'aspetto geografico, po– litico e spirituale. Geograficamente m– fluenza o può essere influenzata dal Lo Stato ib110 ecaginobianco mondo africano - quello in cui l'evo– luzione è più viva ed attuale - e rap– presenta la via d'accesso verso le residue regioni europee ancora immuni dal co– munismo. Politicamente è -il paese con il più forte partito comunista, che per giunta è indissolubilmente legato a quel– lo· socialista e che, unito al marxismo apertamente o ·tacitamente professato, può già oggi raggiungere una maggio- . ranza assoluta, impedita soltanto dalla residua fedeltà al principio cristiano della sinistra DC. Ciò vuol dire che 1a lotta contro il marxismo sul terreno :ma– teriale e oggeHivo è già virtua.Jmente perduta. Basti pensare alla possibilità, che va divenendo sempre più concreta, di una confluenza di voti del PCI, PSI, PSDI, PRI e sinistra DC per eleggere nel 1962 un Presidente socialdemocra– tico, autore del governo attuale. Rima– ne soltanto a sorreggere le sorti del pae– se la lotta sul terreno spirituale, ove una sèonfitta in Italia sarebbe ancor più grave per i riflessi decisivi che l'evento avrebbe nel mondo attonito per la ca– pitolazione del centro della caittol1cità. E' per questo che la lotta oggi non può più essere politica, ma religiosa. E' per questo che le sorti del paese oggi n.on sono più in mano agli uomini di partito o di corcente, ma a coloro che sanno ancora professare i princìpi cat– tolici. E' indilazionabile un'azione di risveglio delle coscienze dei cattolici che forse in buona fede credono ancora di essere difesi dalla loro attuale prniezione in politica, cioè dalla !DC. E' indifferi– bile un'opera di organizzazione nel se– gno della difesa dell'altare, della patria, della famiglia dalle forze che con questi, si prefiggono la distruzione di tutti i principì morali ed etici che solo posso– no governare con giustizia la società. Non è più 11 tempo dell'antimarxismo– parolaio, morbido e compromissorio. E' quello della rigida e definitiva chiusu– ra, in ogni forma di espressione pote– stativa e di governo, con tutto ciò che si professa ancora materialista, ateo, marxista, attuando una riaffermazione dell'antimarxismo ·anzitutto nelle co– scienze individuali, nella intransigenza dei principì da difendere, sopratutto quelli morali, e poi nelle relazioni di natura politica e di governo della cosa pubblica. Un ulteriore ritardo potrebbe essere fatalmente determinante. Forse già è tardi. E, sia detto con animo forse straziato dal!'evidenza di un facile presagio, ma con infinita devozione vcrso coloro che gu-idano il pensiero cattolico, se non vi sacà risveglio o organizzazione sotto una spinta più diretta ed ufficiale, le :residue resistenze all'espansione marxi– sta e comunista troveranno motivo di ulteriore affievolimento nella ormai provata considerazione della fatalità, non si sa più se voluta o necessair,ia,di un nuovo corso della politica mondiale. lmpe·gno di rinnovamento Sig. Direttore, Se bene ho inteso il significato della vostra battagila si tratta di raccogliere le membra sparse di quelle forze politi– che e non politiche che in Italia, da an– ni, in ordine sparso hanno tentato di opporsi alla dilagante marea del comu– nismo e del sinistrismo di tutte Ìe tinte. Si tratta di una buona battaglia, se così è. Si tratta di una buona battaglia, in quanto nel campo delle forze anti– comuniste, dal 1948 in poi, sono stati consumati una serie di tradimenti uno più sporco dell'altro. 31

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