Lo Stato - anno I - n. 2 - 31 dicembre 1960

16 La bestemmia in cattedra Con la pretesa di sistemare '' scientificamente" i Mi– steri del Natale il settimanale illustrato del PCI Vie Nuove è riuscito a introdurre i suo lettori nel clima delle Feste, propinando loro una brodaglia di presun– tuose banalità e di cattedratiche bestemmie. La figura del Messia viene presentata in chiave sociale ed antico– lonialista, come un lontano precursore del FLN e di Ferhat Abhas destinato a liberare il proletariato della Palestina dall'imperialismo occidentale e dallo sfrutta– mento dei grandi proprietari. In questo quadro ed entro questi limiti terreni anche il rotocalco del PCI lascia ca– dere qualche benevola espressione di omaggio al Reden– tore, tanto per coprire le spalle a La Pira e a quegli esponenti clerico-sociali che tentano di accreditare il mito di una Russia in cui esista libertà di religione e di un comunismo avviato verso nuove misure di rispetto per la fede sulla scia di Gomulka e dei compagni polacchi. Ma, assolti gli obblighi dettati da una scontata astuzia che risale al positivismo ottocentesco, l'articolista di Vie Nuo– \'e si lancia in alcune disquisi.'<Iioni sulla verginità della Madonna prendendo in serio esame le "teorie" più rivol– tanti. Citiamo solamente una frase, con ribrezzo: "In un documento si afferma che il vero padre di Gesù era. un soldato romano di nome Pandera, mentre altrove la donna ( sic! n.d.r.) è addirittura qualificata con l'appella– tivo di adultera e accusata di rapporti incestuosi con il fratello". Autore dell'immondo articolo è un tal Sosio Pezzella, Assistente di Storia del Cristianesimo all'Uni– versità di Roma. La bestemmia di Stato, la bestemmia comunista mon– tata in cattedra con tutti i crismi ufficiali della Pubblica Istruzione, non trova sinora purtroppo un efficiente ostacolo in chi dirige il partito che ha avuto i voti dei cattolici italiani. Regine e maggiorate Le nozze di Baldovino Re dei Belgi con Fabiola han– no eccitato la stampa laica e di sinistra mobilitando tutte le risorse della malignità, dello spirito acido, delle oHer– vazioni grassocce e un po' volgari, che in quegli rr,m– bienti trovano la loro collocazione naturale. "A qualcuno piace fredda,, è stato il titolo-commento di ABC, con cui si è voluto sottolineare soprattutto il serio impegno rat– tolico che traspare persin dalle sembianze dei due giovani sposi. L'espressione modesta, tranquilla, forse un po' scial– ba nella sua corazza di pudore, la grazia signorile di Fa– biola, non sono piaciute alle sinistre, che l'hanno imme diatamente classi/ icata come un tipo da "zitella" o da "figlia di Maria". In questo giudizio riaffiora tutta la tendenza americanista e hollywoodiana che costituisce in fondo l'unico vero miraggio dei borghesucci buttatiJi a sinistra per invidia di un'esistenza pacchiana, di un costu- bib 1otecag1no1anco LO STATO SALA me goffamente dispendioso, di uno splendore fittizio, da cui li divide solamente il fatto di non essere alla portata delle loro tasche. Ad essi sembra inconcepibile che un Re, con tutti i mezzi di seduzione di cui può dùpn• re (posizione, danaro, titoli), si accontenti di prendere in moglie una ragazza che ha l'aspetto di una vera signora, di una brava figlia di famiglia, timorata di Dio, e no"1- ne approfitti invece per assicurarsi le prosperose gra'<:te di una maggiorata fisica, di una vamp. Gli ascari dei fellaga L'atteggiamento assunto dai maggiori organi di stam– pa, in occasione dei recenti dùordini in Etiopia, è la pro– va più evidente del!' errata impostazione che si è soliti dare nel nostro Paese al problema dello sviluppo civile ed economico del!' Africa. Infatti, se si pone mente al modo in cui e gli uomini politici e gli esponenti del « quarto potere » amano presentare ed interpretare i frequenti sommovimenti politici nel continente africano, è facile accorgersi che ci si è abituati ad applicare per la formu– lazione di un giudizio sulle varie e contrastanti forze in campo, lo schema semplicisticamente usato dagli autori dei roman:à di avventura per creare i personaggi-chiave delle loro opere. In base a questo criterio, i detentori del potere diventano automaticamente per i nostri pditici e giornalisti degli usurpatori e dei tiranni, mentre ai ri– voltosi viene subito posta l'aureola del giustiziere e del patriota. Da questo punto di vista è stato commentato ogni evento africano degli ultimi dieci anni. Chi segue le tappe del << risorgimento nero >>, secondo certa Ofim·one corrente, non può avere difficoltà ad individuare :l cam– po dei lucr:i e quello dei ·cattiti: il lene è tutte dalla! parte dei rivoltosi; il male dal!' altra, tra coloro, còè, ehe le << false apparenz·e » indicherebbero come i difennri del– la legalità. Ed in questo, anche in questo, tanti rappre– sentanti del perbenismo italiano, tanti apolo ge:i della << libertà dei popoli», non si accorgono di contrib,1,ire no– tevolmente alla penetrazione comunista in A-Jrica. • Di ciù non si rendono conto i politici td i gior– nalisti << liberali » di casa nostra. Per i recenti /atti etiopi– ci il com portamento di questa gente non si è dstinto per maggiore perspicacia. Eppure la situazione 1ell'impero del leone di Giuda non presentava al!'osserva ore alcuna difficoltà. Ad Aàdù Abeba vi è stata una ritolta di pa– la.'<:zo:il capo della Guardia Imperiale, appro'frtando del– l'assenza del .7\Jcgus Neghesti, ha tentato di rovesciare il governo. L'unico suo alleato di rilievo è sato Ras lm– mirù, ex ambasciatore in URSS e noto sim:Jatizzante co– munista. Anche questa volta, dunque, Mo,ca ha puntato sull'ambizione di alcuni alti ufficiali per tentare di im– padronirsi di un paese situato nel cuor: dell'Africa. Il

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=