Lo Stato - anno I - n. 2 - 31 dicembre 1960

10 Sull'argomento, nonostante le rigide inibizioni del con– formismo ufficiale, è ormai fiorita tutta una le-tteraitura, soprattutto dopo le coraggiose posizioni revisionistiche as– sunte da Don Sturzo, la cui figura di solitario Caton~ assume ogni giorno di più il ca•rattere di profeta come di <:onsueto in2'scoltato e deriso. Non occorre pertanto porre in risalto gli elementi essenziali della critica al pa,rtitismo elevato a sistema se non per quanto ha tratto alla deleteria influenza da esso esercitata sul ,retto funzionamento degli istituti costituzionali nei quélli si articola la legge fonda– mentale della Repubblica. Quando si r-ileva che il Parlamento legife,ra confusa– mente e con frequenza eccessiva, o si lamenta che gli eletti non ottemperino agli impegni politici assunti verso gli elettori; quando si deplora che l'organo rappresentativo venga meno alla sua naturale funzione di freno della pub– blica spesa e si trasformi in una carnera di compensaz.ione di interessi settoriali, o quando ci si rammarica che le Camere abbiano abdicato al ruolo tradizionale cl.i organi .di controllo serio ed efficace dell'esecutivo, quando infine si critica che la politica concreta sia condotta fuori dell'alveo parlamentare, sulla stampa e nell'ombra propizia ddle se– greterie di partito; in ciascuna di queste ipotesi, consa– pevolmente od in maniera inconscia, si pronuncia censura nei confronti della degenerazione del pa,rtitismo politico, del fenomeno cioè attraverso il quale i partiti, da organi formatori della pubblica opinione, si sono trasformati .in organi detentori del potere effettivo, senza esserne però responsabili in alcun modo. Potere legale e potere reale Il gove,rno della cosa pubblica, ta~to il potere legisla– tivo come quello amministrativo, finisce così per essere esercitato formalmente dagli organi previsti dalla Costitu– z10ne, ed in modo all'appa,renza corretto; ma sostanzial– mente appartiene -in esclusiva al condominio dei partiti, ad organizzazioni volontarie, -cioè, e per di più sottratte ad ogni controllo di legfrtimità strutturale e funzionale e tendenzialmente proclivi a rifuggi,re dall'obbedienza e dal rispetto del diritto comune. La ricorrenza sempre maggiore dei casi di immunità o di impunità di fatto riconosciuta ad azioni compiute << nel– l'interesse del partito », pur se in esse sussistono gli est,remi dell'illecito civile, penale od amministrativo, costituisce la migliore dimostrazione della verità dell'assunto a cui tut– tavia - e per fortuna - non manca di corrispondere il sintomo correlativo della protesta del cittadino, talo,ra in– fc,rme e larvata, talora precisa e documentata., anche se inefficace per la quasi generale omertà dei « padroni del vapore ». Tali sono infatti e tali possono essere definiti 1 partiti politici nella configurazione che si è consentito loro di b101otecag1no1anco LO STATO darsi e che li ,rende, per comune necessità di sopravvivenza, solidali al di sopra ·e al di fuori.i da ogni divergenza ideo– logica nel mantenimento del condominio _di potere da essi cost,ruito; il quale è destinato a rimanere in piedi fino a quando i cittadini non ne diverranno consapevoli e non decideranno di sbarazzarsene peir aprire le porte alla ve,ra democrazia. Con queste premesse, la cr,1s1 delle istituzioni non co- . stituisce più un fenomeno transeunto di adattamento· o di assestamento~ ma. diviene l'effetto naturale di un ,malessere patologico del sistema la cui intrinseca idoneità non può essere gi.iudicata se prima non venga rimossa la causa del male. Naturalmente, e per ovvie considerai2ioni, questo col– pisce anzitutto gli organi e le istituzioni elettive, in primo ed .in secondo grado, reciprocamente collegate da rapporti di imminente responsabilità - come le Assemblee rappre– sentative· ed il Governo - ed investe solo di sfuggita gli altri organi e poteri che, come il Capo clello Staito, la Corte Costituzionale o la Magistratura - pur elettivi che siano,· al pa.ri dei primi due, ma autonomi e sovrani, op– pu-re non elettivi, come il terzo, ma dotato di autogo– verno - possono sottrarsi al gioco del « condominio di po– tere ». e svolgere le proprie funzioni nell'inte-resse e al servizio esclusivo dello Stato. Accade anzi - .ed è proprio quel che si è verificato _pr,ima e dopo l'elezione dell'attuale Presidente della Re– pubblica - che quando i partiti non .riescono ad imporre i propri candidati e debbono <:ubìre l'iniziativa libera de.i parlamentari protetti dal segreto dell'urna, la Magistratura suprema dello Stato <livenga al contempo l'orgaino costi– tuzionale più attivo nel colma•re gli° altrui vuoti di potere e per contro il più bersagliato dall'offensiva concentrica dei g,ruppi di pressione e dei partiti politici, i quali possono anche avere talvolta buon gioco nel porre in risalto e;tro– fless.ioni ed iniziative di cui essi ed essi soltanto sono in realtà la sola causa determinante. Discredito sugli organi Altrettanto può dirsi per la Corte Costi~uzionale e per la Magistratura, le cui azioni garantite nell'interesse della cosa pubbl.ica e del cittadino sono a mala pena tollerate e vengono prospettate artificiosamente - per screditare tali organi nei quali •si sono rifugiati gli ultimi brandelli della nostra lacerata democrazia - come iniziative lesive• del prestigio del Parlamento o della d.ig •nità del Governo, susci– tando le consuete ed accadèmkhe reazioni nei superficiali difensori d'ufficio di una rappresentatività popolare che è . soltanto apparente. Tutti gli altri mal-i di cui soffre il nostro Paese, e che il cittadino avverte confusamente anche se spesso non se • ne sa dare ,ragione, non sono che la conseguenza di questa profonda e_d ormai .gravissima crisi delle istituzioni che vede il cor-po sano della Nazione lentamente corroso e

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=