la Libertà - anno VI - n. 22 - 2 giugno 1932

2 GIUGNO 1932 OPINIONI dall' influs.so hegellano, che pero' nell o stesso Marx (a mio parere) è stato assai esagerato e rimane late– rale, e ad ogni modo va riveduto co– Le LA LIBERTA' t al Pen • I ecc.) d<bbono comunicare alla Que- Ca ene Siero stura ti titolo, l'autore, U committen- te dell'opera in corso e allegare un 3= 2 GIUG O 1882 1932 Europa senza classe? (A Angelo Crespi,sulla" Storia d·Europa"di Croce) raggiosamente, arrivando fino a A poco a poco, ogni possibilità df La.ssalle e a Proudhon : perché l'ap- una mani/esta..-icne del pensiero, porto hegeliano nel socialismo ml non iolo ne.Ila politica, che ormai è pare legato alle disfatte, e certo og- monopolio del regime e dei suoi ge– gi e un peso morto. Comunque, il rarchf ma anche nella letteratura, socialismo, cioè il vero e unico llbe- nella Scienza e nell'arte è stata sop- Belle e ariose parole sulla e Li- nel Croce, e che presuppone una ~- i~~l~n1!:~:r~~•,1url~~\~J~eu~~: pr~~ 8 ~e 1c~f:1~~- legge che istitu.i!ce bertà > : è essenziale missione della cita notevole di fronte alla realtà tro 11secolo, la borghesla e 11nazio- una censura centrai.e unica pre&so e: Libertà > di essere la tribuna, tan- storica. Certo questo legame è sta- nalismo, e non ha ancora vlsto 11suo Il mtrltstero dell'Interno per tutti òreve rta.ssunto del contenuto : il tutto vf.ene rlmuso al mfnistero del– l'Interno, U quale: puo' cosi' inter– venire in tempo a protbtre la stam– pa. Se condo le leggi tuttora vigenti, r.on emte celt8Ura preventiva. Qua– lun que pubbltcazione non periodica deue soltanto essere cLepositata in tre uemplart alla Regia Procura, la quale ie doves1e ordinarne il seque– stro per qual.stasi motivo, dovrebbe anche promuovere il processo rela– tivo dinanzi al tribunale, che puo' anche revocarlo, se non è giustifica– to da infrazone delle leggi. Garibaldi eroedel Risorgimento cli PIETRO NENNI 1 zone e poi gettarla in un canto co- to alta quanto povera, di tutto il to frainteso e dogmatizzato banal- mattino. glt spettacoli teatrali. . pensiero !tallano, che pur vive e mente dalla scuola marxista, e spe- L'altra osservazione riguarda la Questa censura, e$egu1ta da Jun- non vuole morire sotto la soffoca- clalmente ora nelle Unlverslt.a rus- < religione > del comunismo. Ma di zfonari tesserati e da quei segretari zlone abominevole del fascismo >. se (dove tra l'altro Kant è all'in- questo parleremo prossimamente, dt sindacati fascisti che U governo Che poi la < Libertà > in Italia s!a dice!): ma quando mai dalla scuo- nei bei giorni d'estate, seduti al- jasCUta sceglie fra i suol più docf– clandestlna non conta. : in un certo la è nato qua!che cosa di sopporta- l'ombra sull'erba nel suburbi dl li e zelanti e mòretti >, non solo puo' senso il pensiero nuovo è stato sem- bile? Marx, col suo cervello corrosi- Londra, senza disturbare oltre I lei- vietare per misura di moralità o di L'ltalia celebra Jl cinquantenario me un limone spremuto. Per questo della morte di Garibaldi spentosi a egU h:a h1:5ognodella i.Dconscla com– Caprera 112 giugno 1882 dopo una pllcità dt Garibald!, tanto grande lunga esistenza (era nato 114 luglio nella sua fede di italiano, quanto 1807) consacrata alle lotte per l'lnt mediocre nell~. valutaz:lone del mezzi d1pendenza Italiana e per la sua 11- e del fini dell impresa Italiana. bertà. Certo, fra Mazzini che, tradito dal pre clandestino, stampato su piccole vo e spregiudicato, l'aveva pero' vi- tori della < Libertà >. preteso ordl-ne pubblico qtl.(U$icuf riviste o 1n llbrettl po•eri; eppure sto genialmente e senza pedant.erle. N. F. nuova commedia o ritmta o canzo- La nuova misura abolf.sce le ga– ranzie del pubblico e legale dibatti– mento, sottopone J't-ndustria ttpo– graftca ed editoriale ad un control– lo preventivo dt poli.zta e di partito, che puo' d'arbitrio ordinare la 110- spensfone del lavoro e mtnacctare al tipografo prOVtiedimenti ccrrezio– nall e il confino. Garibaldi e certamente una delle m.Jgllo~ del suoi, abbandonato da. figure più grandi di quel grande e quelli m cui egli ha svegliato la. romantico secolo XIX dominato da passlo1;1edella patria, fr~ Mazz:inl tre avvenimenti dl Importanza sto- che gr_~a : < Il Piemonte e la nostr-a rtca capitale : la formazione dell'u- mal~dizione > e Garibald.J che predl– nità italiana, quella dell"unità ger- ta I af:Wr~o < anche col d.JaYolo>, manica e la costituzione della prima e che mtwsce tutto quello che l'lta– Internazlonale socialista. lla puo' .tr~e _dall'ambizione di un ha sempre saputo trovare la sua Probabilmente, fuorviato da un'af- ------- ne, ma puo' persjTW annullare i ;;;::~o ~!F~~~ :;:i: ~1 e~= i=!:e.~~~g~v!:!1 ~~;::~~~t~~ A proposito della Storia ~~~1i ~'t;=:cu,;:i~. furono bombo delle grancasse ufficiali. Tut- la velocità dei tempi e trascurato di Benedetto Croce Ogni volta che una compagnia ti 1! giorl d;i giovani sono ~olu ~ P~_l'avvenrura_ e la foJtFa· c~e Un valoroso amico e combaltente ~·;::/,:a::c~e,::;.~~ ::.,~ ;~~t!':é ~lle· suee o~~\ 3 1 1 ~ ll';'tt.e~~arcfoa > ~ etf'i~~~:t:.~~r;. n~n r:~,)~ antifascista ci scrive: alla prefettura due ea~plarl del Della rivoluzione Italiana Glusep- re e dall atnv!tà di un grande mln!– pe Mazzini fu u cervello ed il moto- stro che appare agli occhi dell'Euro– re; Giuseppe Garibaldi ne fu la spa- pa _come il m~eratore della Rho– da fiammeggiante, mentre Cavour !~ione, la ~tona sembra d~!°e ra– e Vitt-orloEmanuele ne furono 1pro- gione a.Ganbaldi. Senza il Piemon– fittatorl. te l'Italia non era possibile, ma $Cn- Dittature e censure e la e Voce > venVanni fa ? E' una Le ri'foluzionl reali vanno a secoli. Egregio Direttore, . tuto, uno dei quali, se e già vistato illusione di Ciarllant.ini e c. che la La sressa rtvoluzlone francese non all~u;:!;d:Ji~~f> e:: i 0 u~i~i~~=~~ ~:1:c~z:i";:to ,:; r:~e:::,t~~,r~; :~utu:i~:u1~ ctÈlifLfi~i~ ~=c~r~:~~!T~i:t~:~!;:~~:~:farF- ~~el~fu:~~:if:ll!lct:~~g~t: :=~~ ~:;1:!:er': ,:~7ii~o.'1ell'In- In Jugoslavia, paese di dittatura, c'è utrlclalmente la censura. non esporta nulla, e anzi, avendo voluzioni libertarie o antl-libertarie ~~~~i~ ~to~ {;,_b~~~~en~j1:f ~a~ all~o~~l~;:,ep~/';:as~d:e ~~~~!~ r1 ovlnato 11 prestigio del e bluffln> -hlpedr •P 1rir! 1 tat 1 t1cadment1• 1 °PP 1uree re lo abbiano considerato abbastan- -'-on! p••sa per il vaglio /a&c:~ta, deallstlco gentiliano, ha messo c u ere e 1 nes re a cu e pr m za _ è pure un libro di storia, e co- .:1 ..... <.:> chiaro quello che eroe.e chiama il prendono l'aria - che possono rlu- me tale in più pacata sede va discus- che sopprime ogni produzione che e cretinismo filosofico, e < a contra- scire presto: l'una cosa e l'altra so e studiato: voglio dire la < sto- possa anche. lontanamente srueitare ri1s > ha reso un 5ervizio alla coltu- sfuggono egualmente nl burocratici rla d'Europa > del Croce. Il ragionamento, la critica, t ra/- ra italiana. Se posso avanzare un e agli strateghi dell'estremlsmo. Co- Essa non ha che la più modesta fronti. parere la c. Libertà > non dovrebbe munque, il dono di un'Europa fra- mira di rettificare un errore di fat- E' noto che da ben otto anni, in manca're dl un angolo di pura col- terna e intell!gente, dopo gli stupidi to, in cui' è incorso uno di coloro che virtù cteU'art. 3 della legge com.una– tura ; l'esperienza di alcuni glornocla-snlracr1 mb acdellilnte,sttltnl,dnl on!puo' vde-ahanno condotto la polemica, e di e- dlet esaprrd""'ou·,nc:!1,~c='::e!~~~~~gad~ li torinesi dimostro' che queste v e e e a una O a e asse e sprimere un modesto deslderlo. .,,,_ -,w,:-; arrivano pl\l facilmente agli operai 1i:narlaa p sslone 1 soclalde,llresplllberan 1 ~ el- Chi ha commesso l'errore é il un 0 ptr 0 UJortè.".":' 0 tounGi;::::~ ègt~~fvoi- che al piccoli borghesi. avven urosa e a r a. Cre..,-pi,1 quale ha creduto, non so ,:u ~ Bello e vero l'articolo dell'amico Per finire, due osservazlon1 a Cre- come, che c. per il Croce ll comuni- te, con la censura preventiva _m_tut- Crespi sulla< 8taria. di Europa> del spi. Non vedo la ragione del 8110 en- smo non sia una religione ,; pro- te le pubblicazioni non periodiche, Croce. Io ricordo, da certe pa.sseg- tuslasmo per U secolo decimonono. pro quando il secondo capitolo e là, libri, opuscoli, riprOduzkmf vecchie In !talla la censura, come ufficio pubblico, non c'è . Ma in Jugoslavia 11 libro di Sfor– za e I costruttori dell'Europa mo– derna> è stato testé esaminato dal– la censura che, informano i giornali, ba autorizzato una traduzione in serbo che apparirà a giorni; e cio' malgrado che U llbro contenga certe dure verità sul nazionalisti serbi e ll loro fanatismo, e non risparmi cri– tiche a serbi famosi come Pacicb e altri. Da noi quel libro, che è pure, in tante pagne, una calda apologia della nazione ltallana e sovente an– Che un franca denunzia di errori e misere del nostri ex alleati verso di noi, sl pubbUca bensl' 1n italiano. Ma lo sl pubblica a Parigi, da un co– raggioso ed.Jtore che sa che andreb– be per !o meno alle Isole se osasse soltanto proporre di pubblicare in Italia i capitoli ove non è allusione alcuna al fascismo. La vicenda garibaldina ha i ba- za la Ri!o.luzione essa era ancor me– gliori del miracolo e la mitica gran- no ~bile. On~e il problema era dezza delle più leggendarie leggende. darsi, ma non _?bbandonarsl; allear- Garibaldi non era né uomo di si, ma non abcllcare. Garibaldi si ab– pensiero né uomo dl cultura. Aveva bandono' ed abdico', accettando appena qualche nozione dl storia senza riserva: la ~ormula di Manln : romana scribacchiava U francese e < Italia e V1ttono Emanuele > che meno bene l'Italiano. Era bello, del- spezzava. il partito repubblicano e la maschia bellezza del liguri con- faceva di Mazzlnl un profeta irato quistatori dei mari; audace, dell'au- scagliante anatemi contro gli amici dacia del popolani; ardente del tuo- e i discepoli di un tempo. m Col 1859 Il Risorgimento diviene per un momento di n.1ziatlva regia. Ma la vlttorta di Solferino è france– se, e se Vittorio Emanuele rJceve la Lombardia, egli la riceve dopo l'u– millaz:lone cll Villa!ranca, in cui Na– poleone m e Francesco Giuseppe trattano tra loro l'armistiz!o senza neppure interrogare il re del Pie– monte. Dieci anni prima la monarcbJa a- tia~o~ln~,lan~,:i~ai/l~rof~r;:: :~~o! c::n W:,eS:-ci!o ~r~t:1t~dluc:; col suo titolo e Le fedi religiose op- e ~:Vemd~%ntdfe;:~ emanata ~oc.e a comprendere un lato ~- stenografia del pensiero. Gli uominl gc;_~ >iio!d S: 1~fcnirlli c~t;:.u!:ls~~. non a mezzo di leggi e di decreti, zia.le del eone.etto e Europa ,. Pri:- soli esistono. Stenograficamente, pe- ma l'Assolutismo e il Cattolicesimo ma di semplici circolari minlsterta– m.a d el fascismo, croce era assai piu ro,' s! puo' dire che il secolo XIX fu sono fedi religiose quanto quella del- lt, tutti 1. tipografi ed editori, prima vtcino a Gentile nella sua filosofia sopratutto li secolo del nazionali- la Ubertà < quantunque da lei e- di dar corso alla stampa di. oualun– (non nel temperamento, che fu sem- smi e della reazione ant.1-settecen- spressamente O virtualmente crltl- que pubblicazione (libri, opuscoli, pre anU-hegellano). In particolare tesca. Hegel è il suo filosofo tipico. cate e sorpassate >, come si esprl- n ,n,u '"'"" " n, un, .. , '"' , .. n " '" " , .... ,.. '"""' la sua teoria della. storia e dello sta- Micbelet dice (cito da esule, a me- me il Croce (pag. 27 ,. co della giovinezza. Il suo destino pot.eva essere quello di correre l ma– l'i, cercatore Insoddisfatto di avven– ture e di fortuna. Ma un giorno, tn un piccolo porto del mar Nero, U marinaio nizzardo sente per la pri– ma volta pronunciare il nome di Mazz.lnl ed il nome d'Italia. Da allo– ra, f1 suo destino fu uacclato, la < Giovine Italia , l'ebbe cosplrato– re, lascio' al serviz!.o dell'idea ita– liana la libere. marina per arruolar– si negli equipaggi del re di Sarde– gna e partecipare al moti del 1834, fu condannato a morte dal tribuna– li piemontesi come bandito di pri– ma categoria e dovette fuggire, a Maniglia prima, e poi nell'America del Sud . ;;;:~~~~;o:c:i~~e:a~~ Parma e la Romagna che, insorte au•~u.nclo della guerra regia, in– vocavan ora l'annessione. Questa volta ancora ll tradimento monar• chic.o fa riparato dalla lnlziatlva ri· volu2fonaria. Se la monarchia aveva accettato Vù!afranca, la Rivoluzio– ne riliutava. Garlbaldl, che Cavour aveva umiliato nella guerra regia confinandolo in un ruolo di secondo crdine cui non era mancata (a Va– rese, a San Fermo, a Como) l'au– reola della vittoria, riceve da Rlca– soll il comando dell'esertito toscano e si appareccbla a salvare l'lt.alla centrale. Lotta aspra, Irta di tradi– menti, ingrata per la sorda rivallt.à !ra Cavour, che corrompe tatto, e to era nettamente nailonale se non :=>~ ~a~a~!~ce~.~e~:c~~u~ n desiderio è che, sulle colonne n,aaz1noondaeliis<ticcaa; ..!1peon'11,uiagcefll Salita, llo[ i diede il m.lnuetto leggero della c. Libertà. > qualcuno faccia LE CONFERENZE DELL'•AMENDOLA» ... lot ~h ~o! tragico; l'Ottocento non parola di quelle che son pure le ~~:jr?~~o p~;l~n~ :r~~~n; ci ha dato che la caserma e la !ab- ro~i~~~o~i~ f sfu~to d~~:1~a l~ e umanità > erano nient'altro che brica, e in compenso ha ucciso l'ar- per esempio, e cioè : 1) la solidarietà, e belletti di AJcina >. Anche cosi', ch1tettura., Invero tutto quello cbe nel corso dell'ultimo secolo, dell'l– questa. teoria non era da confon- l'Ottooento ha creato di grand.e è de:a di laicismo (il rlfluto di ogni dersi con la portheria ckllo e Stato rigato di rimpianto e fu In antitesi trascendenza divina) col movimento elle.o > di Hegel e dl Gentile; ché ~ f;a~~ih~~~ - vedi Leopardi - operaio (il ri!luto di ogn1 t.rascen- Il problema della rivoluzione agraria Là, il futuro generale della Repub– blica romana conquisto' i suol gal– loni di capitano e fu ad un tempo corsaro e soldato in difesa della re– pubblica di RJo Grande del Sud e di Montevideo, e conquisto' la donna del suo cuore, la creola bellissima che doveva morire nella pineta di Ravenna mentre l'Eroe in fuga s! apri'fa a stento una via verso U con– fine toscano. nel pensiero di Gaetano Salvemini kJ°fa ~,r~~.'!1;:!~=~~ il~~n~~ Anche la filosofia sJ allontano' g)1f.:stft.!~~~~~ ~~e!:~~: Sabato scorso, nella sala di rue to cristiano e kantiano della morali- dalla tragicità di Kant e ritorno• al- ropea, comune coscienza. della li- Trétaigne, per ~b!a dell'Unione tà come legata soltanto alla respon- le poslzlon1 di Pangloss senza l'iro- bertà e della democrazia. Giornalistica Antifascista < Giovan– sabllltà individuale, al genio dellca- nia e !a luce di Voltaire. Il pensiero Questo _ e non la difesa, cbe non Di Amendola >, Gaetano Salvem.Jnl to e aristocratico della personalità. kantiano respira nella stessa a.ria è in quel libro se non molto relati- ha tenuto la sua conferenza su e Il E' su questo terreno che si m053e la dello < Sturm und Drang >e sta sul- va, della politica dei governi libeta- problema agrario in Italia >. attitudine di Croce d1 fronte alla lo S1'.esso plano del < Masnitl.leri > li con servatori _ potrebbe in ogni . Il nome dell'oratore e l'importan– guerra e il suo rifiuto alla e crocia- di Schiller o dell'c Eroica > di Bee- ca.so, interessare 1 lettori della < IJ- za del tema avevano richiamato un ta > anU-tedesca. thoven: l'antitesi fondamentale tra berta ,, specialmente 1 giovani; i pubblico numerosissimo. Presiedeva n punto debole e sordo di Croce cio' cbe è e clo' cbe deve essere, tra quali poi, per non ever partecipato Claudio Treves, che ha rievocato con era un altro : era la sua incompren- Felicità e Bellezza morale, si svllup- nell'ultimo secolo a nessuno del pre- commosse parole Filippo TuraU,pre– slone della classe accanto alla na- pa 1n un'orchestra di dlssonanze co- detti governi, non ne hanno alcuna sldente dell'Amendola, da lul conce– zJone;incomprenslone strana in uno smlche e di armonie logiche che responsabilità; e sono quindi di- pita, promossa, difesa come suu– studioso antico di Marx. In polemica scoprono e toccano il sub lime. Ftcb - spensati dal rimanere fedeli alla mento di educazione spirituale, di con Treves e (credo) con Labrlola, te parti' da Kant ma lo dlmez.zo' e loro memoria, come fa piamente U cultura e di formazione civica. ecU affermo' che nella storta degli cadde nel nazJonalismo; Hegel con croce, 0 di gettarli alle f.lamme con SalverniDi ha cominciato con al– uomini st vedono le nazioni che lot- la sua equazione tra Ideale e reale e il proprio passato, come 1 t Labrola. cunl rilievi statisticl, rivolti a sta– t.ano ma non si vedono le classi; con la diTinlzzazlone cklla storia do- Nella speranza, egregio Direttore, blllre che in Italia la popolazione a– l'Europa, l'internazionale sono delle m.lna il se<:olo e giunge alla farse che Ella voglia concedere al miei grlcola è assai più densa che in tut- parole vuote; e come conseguenza, dello e stato etico >, in cui 11 man- sfoghi quelle poche righe che baste- ti gll al ci mi- il soclallsmo è morto. Sulla stessa U- ganello di Gentile rappresenta la ranno, le invio i mlgllori ossequi. Uoni di agri hanno ;:,.e8M!so~veal~c.~:~c:tà~~ m~s,~ec!c~fJsmo fu toccato Suo MAGRINI ta!r~~- d1 ;!: :it'tia dÌ' ~~;~r el~ e~ari, ~1!,i ~,,un n,.,. '"' n ""' n, " ,nnn, •~• n • n,n ,nn"_''" ~i~~~ d:ttart ll 1841 ,!~ di c.senso storico >; ma gli sfuggiva RITRATTI , ll~e >, sfidando per lei e per se il cento della su francese è J1 senso europeo e, per cosi' dire, pencol(!; ma non è successo niente. formato da ~rre poRre e da aree g~ethJano da cui l'lstituz.lone era ---- Egli si e abbonato per la prim a vol- non colt-lvabill, mentre della super- nata, e 1n'cui pote•a ancora respi- L lt • l g ta nella sua vita a glo rna.ll di Mo- fiele Italiana 2 milioni e mezzo dl rare Na leone e persino Ftchte nel oscuore IO e no naco, che gll portano notlzJe e com- ettari sono assolutamente sterlll, e suo lato~be plil si avvicinava ai co- menti, quali egli desidera; passa poi 8 milioni di ettari sono formati da smo lltlsmo di Kant. n < sen.so ---- I ritagli interessanti agll amici, che terreni estremamente poveri. ~ue- stoJ; > non è, ~r questo t:5petto: In ~a bella casa bianca, cinta da ~~ti~itellilco:i~~~edi~=~rJ! ~~ec~d17!:~ ~~ ~:oa.s:i ~~alt!n8J1:!i~~~:tc:no unc~e ungloorticello che r~tlet~• 1~~~n~~ fervore si è comunicato nella srteuamodesb.g~n le bonifiche, con le irrl- lid rn fl ' nte mate serene, u ti casa dove egli parla sempre !o , gazionl e con le altre iniziative dl- fare::=~ea ::1 r:mpo ~eg!~o le fr~e v:~n~=~: ~: fti~: e ~D !urore, del ~u(vi a~r:i- rette ad aumentare la produzione. al posto d1 quella della ragione pura :fta. ~~ l~dini. La moglie è bene- ~n i: 0 i~:~:ne ~h:~ i!o :ta~ ro ~! 1 =e! = ~~~~~~ e semplice. stante. Bgll scolpisce In legno, ti tassati più di ogni altro per pu- erra immediato la emigrazione Il tono del Croce era quasi sprez- grandi Cristi in croce e piccole !i- n.I.zlonedel loro atteggiamento; egli ra resento' un f~ttore di relativo za.nte, come di cb1 è p~drone di u- gurine dal vero. Al planterren? ha il non la contraddice, ma non cl ere- be~~ssere per le popolazioni rurali na tecnica fJlosof1ca plu ~altrtta e laboratorio, al primo plano 1abita- de. 1n ogni modo è disposto a rovi- Italiane. n fascismo ba posto llmlti la scambia con una vertte. : ma in zione, sulla pendice del monte nella nare u patrlmonio per contribuire e dlvletl alla emigrazone per au– sostanza era inelegante e aveva tor- valle amp18:,verde, superba. alla liberazione. Ha venduto un vec- mentare l'offerta d1 Iavor~ e deprt– to. L'esperienza fascista ha deter- Quando e stanco di lavorare ed chio anello d'oro per sottoscrivere mere i salari e per tener sotto mano mlnato una crisi nel tono, se non ha bisogno di riposo, egli parte con a favore degJl l.nsegnant.1 licenziati la massima quantità possibile di nel contenuto del pensiero cr~ano. il fucile, ed e~a lunghe ore per le e delle scuole clandestine di tede- carne da cannone nell'eventualità L'atteggiamento sprezumte e dive_- ll;lontagne, nei recessi meno battu- sco; è venuto in rapporto con a!"'o- di una guerra. L':Ìtalla. di domani nuto pauroso. E con grande onestà ti : a caccia, ma per la passione di catl di Bolzano, con professon di dovrà. subito ria rlre le porte alla il croce ha dichiarato (per esempio percorrere le terre d,lla sua vallata. Bressanone. II suo entusiasmo lo emigrazione un ~tro rimedio inte– nella prefazone alle pagine sulla Hanno una piccola veranda dove a- trascina. Su quella casa allegra, pla- 50 ad atteDnare gll effetti della guerra) che la teoria dello Stato co- bltano (prendo~o i pasti, invece, in cida, grava ora sempre più Jmml- sproporzione fra la popolazione e Ja me potenza i_v1 sostenuta, pur rtma- cucina) e _che e decorata dl alcune nente la minacela. E' stato condan- terra sta nella llm.itazione consape– nendo vera, e e antiquata >. stampe, di_ Egger Llenz, Hcedler e nato più volte ad ammende, perché vole delle nascite : limitazione che Nella e Storia d1 Europa > c'è un Mattlas Grunewald. Sulh scala socU I si divertiva a spedire all'estero al- sl è verl!icata e continua a verifi– altro passo avanti. çroce scopre l'e- no anche alcune rlproch.LZio?Iel cune buste Intestate, sulle qu~ll era carsl, nonostante gli appelli e 1 e co– s!stenza dl una unità polltk:a che si Rlemenscneider e di Jelt St.os.s, n .- stampato ancora e Tirol >. E ~ato mandamenti , del < duce >. Nell'I– chlama Europa; Jdea che gli era ri- la stanza da letto e invece un n- mnne arrestato un giorno, pol rila- talla di domani, !e leggi ta.scLsteper pugnantlssima in tempi non molto tratto dell'imperatrlCé Elisabetta. , sciato dopo una settimana. I vicini ~romuovere l'aumento delle nascl– lontanl. E con vlgore 1 _egll afferma Egli alleva le api, con grande pa.s- j wuo sbigottiti, non capiscono come te do.-ranno essere abolite perché che tutto quello che ce di vivo e di slone; si diverte a studiare come quella famiglia ordinata J)06Sa an- cretine e inefficaci. Anzi sarà op– sveglio fra_ 1 gtovanl in questa ora esse volano lontano : ne ba trovate dare incontro, COS!', alla rovina; ma portuno disciplinare la pi-opaganda. grlgla, è gia tutto proteso verso que- - ed ba riconosciuto le sue - fin sul- tutta la !am.1glia e unita, rianimata per la volontaria limitazione del}e 5to nuovo senso europeo. la cima erbosa e deserta di una dal dolore e dalla lotta, elevata dal- nascite affidandola al medicl con- E' vero. Ma una cosa importante, montagpa nel fondo valle. la certezza di aver rag:lone. dotti a'ttinchè avvenga con tutte le essenziale, i'fugge ancora ,3:1 Croce. . Egll e anc h e !bbonato a una ri~ I Egli cammina plil che mal, per cautéle domandate dalla esperienza D senso europeo, da che ce un'Eu- V1Sta tedesca d arte. In casa no ore ed ore, sulle montagne dove non scientifica e dal decoro morale. ropa, si è ~mpre b~ato su un senso manca niente. Mangiano mol~ s'incontra nessuno; l'altipiano cb1a- L'oratore, continuando la sua e– dl classe. L Europa e una costruzione semplicemente, SI ve s tano, ia ~~- ro della < Seiseralpe > di dolce pra- sposlzlone statistica, ha rilevato che, antica, e nel suol momenti creativi tad!nl, nel modo più modes r1nl f._ terta ondulata e 1 boschi neri lntor- fra piccoli coltivatori di terre altrui e aperU è stata sempre legata ad u- verno riscaldano bene. La ~l ata 1 no alle rocche di pietra nuda, sl e piccoli proprietari, abbiamo in Ita· na Jotta di classe. La C~laJ?.ità (che glia studia, a Trento,J'er 1Jen r{e spalancano di fronte a lui; ed egli ha 2 milioni e 800 mila persone. I rappresento' una realtà vivente e maestra ; ha una be a ca fr~ a, sale in solitudine sale per sentieri- braccianti o giornalieri o avventizi ~~ 1~;~r:;o~~ pe~!;::~~ill p: ~~~~~ 1 ~ur!n 1 t! f: :ac~~ :stfv:. : ~co~:C~u~~ll~ s:a s::~a. P:O~~~= t!1ir:o~=~iU: ~a~~~ 1: vicina che non ora) era stata il per la corrispo nd enza con,~;llent!. degli' uomini acri, velenosi, brutaU, 400 IJtl1a.Ma è da notare che, specie frutto dell'antagonismo tra. la pe- Le due bambine vanno, aun r:• ~~ che, privi d'anima, si affannano a J nel Mezzogiorno, non è difficile di sante idolatria romana dello e Sta- le capre sul pascoli, ed g j tormentare la popolazione che no_n prendere per bracciante uno che é to >, e la nuova conc~one, calda e aiuta il padre. te U N pno' essere diversa da quello che e; anche piccolo fittaiolo o piccolo intima della e societa >, che a\·eva Sono stati sempre con n • on l guarda 1 villaggi dei quall conosce proprietario }e sue' remote origini nel popolo e- si sono m al lam entati della loro ogni casa, i campanili dalle punte Dopo avei- dimostrato come, !.e– braico un popolo quasl senza stato, I sorte. Egli a.ma la sua ar~. il suo rosse le s trad e; d.1scerne dall'alto l nuto conto di questa. situazione dl e nella carità scalza, leggera, di G_e- lavoro; sa ac cogliere e divertire I crocéttssi si.ll prati; e pensa che ho. cose. non sia possibile In Italia una c:U. L'altra rivoluzione europea, cne I forestieri, vende al, visitato~ ~ nd e fatto bene a mantenere i suol !lgll I rivoluzione agraria egu.aJ.e a quella riempi' tutto 11secolo XVIII e scop- al co~erciantlassi. E semJr~ 11a ~ fedeli al !oro paese, consape•oli del che avvenne nel '17 In Russia - che io' nella rivoluzione francese per soste rutore app ona e a !oro diritto. Il panorama plastico, ba una superficie circa 70 volte p 1 solidificarsi e tramontare nello I gua ladlna. Scriveva qualche n~t.1-111volto del paese placido e gaio gli :iuella dell'Italia e una popolaz!one ~pero continentale napoleonico, clna, talvolta, nel se~lma~ff I_adino promettono festosamente la nvlncl· solo 4 volte più numerosa della no- ebbe anch'essa come base una clas.- che si sta m.Pava, r.e a va a a, non ta della libertà. stra - l'oratore ha illustrato le so- se, la borghesia, allora <:<>smopolitl-i~:allcontrano sca:to~~m~~~d~eli I 001S. 1 luzionl che del probl-ema fondiario ca nelle idee e nelle {f;~~·h'!' sf~- veechlan!a~r• ladini sono stati al- n , , , " '" n , , , , , dossale ma 0 gcglom~:: Hilaire Belloc- lontanatl, tra5fer1ti altrqve, egli si -======================="\', sa essere • ttoll 1 r ti' e ribellato ha scritto lettere di pro- Jr; ad un tempo ultra-ca e e ana : testa ai i1ornaU. E' diventato, per cl della r~v::,1:1~n~~~i~,~ese ~~1:; 0 questo, sospetto di oplnion! politiche I prer lDa menti solari grandi del- < anti-ltaliane >. Egli già prevede ì1:en~tr:~torla. E se ia Crt.sti'~tà ~~:elaJiig~s~~~t~on~~1 1 ~i,; U. G. I. G. A. (Unione Giornalisti Italiani " GiovanniAmendola ") ed agrario ha prospettate, nel suo programma, e Glustiz.ia e Llbertà >, fondato sul princlpJo : la terra a eh! la lavora. 11 to1!.e1:~!~~iail ~:r~~:é ~:ftt= Col 1848 il problema Italiano en- \'ano, ma ne rivendicano e ne otten- tra nella sua fase rlsoluth'a. Fino a gono la proprietà. Dcrvevi siano ter- qael momento un uomo solo ha ere– re che non siano già occupate da dato nell'Italia : M.a.zzlnl; scuoten– plccoli proprletart, da mezzadri, da do co l suo verbo l'ignavia delle e é– fittaioll, da obbligati, i braccianti lit.es > e trasformando i suol am.Jcl che vt lavorano d'abitudine se ne in m artlri ed eroi. E' quello II tem– lmpadronlscono. Dove la divis1one po in cui l'Italia si afferma dagli dell'azienda tra l bracclantt rovine- spalti dove l'Austria impicca I pa– rebbe la produzione, la I bracciami triot!, dal patiboli dove I duchi scan– si costituiscono in cooperative. Al- nano I rl•oluzionarl, dalle prigioni tre terre che sl debbono assegnare dove la Restaurazione soffoca U al braccianti sono quelle che rlsul- grido erompente della libertà. tano dalle bonlflche !atte coi denari Ma l'Europa non puo' vivere nella dei contribuenti e che non sono sta- camicia di !orza che con diabolica te ancora occupate. Rimarranno, ablllta Il prlnclpe di Metternich le purtroppo, braccianti senza terra. ba cucito indosso. E da Parigi, da A– Per quelli che non potranno essere tene, da Berlino, da Praga, fino da assorbiti dallo sviluppo industriale Vienna capitale del nuovo Sacro si potrà provvedere col carico della Romano Impero, l'onda della rivo– mano d'opera e col lavori pubblici. luzione irrompe coprendo i grad.1nl Il metodo di scagliare 1 braccianti del troni col sangue del suol eroi e contro gli altri lavoratori non rlso1- incutendo terrore a tutti I tiranni. verebbe nulla. Il solo metodo logico E' l'ora della Ubertà; è l'ora dell'l- e praticamente utile è quello dello talla. ra3~::1~fh1~f~ ~:Us~~; nella guerra al papa quando Far1n1 e Fanti, conquistati alla diplomazia cavou.rriana, richiamano Oarlbakll da Cattolica e gli tolgono il comando. Rugge l'Eroe, ma si arrende al con– sigli prudenti del re. E Cavour com– pra con Nlzza e la Savoia 11dtrltto della Toscana, di Modena, di Parma e di Ravenna all'annessione. Il Piemonte ha trionfato, ma li Piemonte non vede oltre l'Italia. centrale. Il sogno di Cavour è, a que– sto momento, una federazione, degli Stati italiani - Piemonte, stato oon– tlf1c1o,'Regno delle Due Slcml • 80t– to la protezione di Napoleone m, in cui la presidenza sla tenuta dal papa e la rappresentanza mimare e d.1- plomatlca tocchi al Plemonte. Le sue ambizioni non si spingono che veno Venezia che attende dal trJonfo del– la politica francese. rv accordo fra c.oltlvatori e braccianti Dall'America Garibaldi ode 11grl– per liberare la terra dalle ingerenze do della rl.scossa e accorre per ap– del n on lavoratori e per garantire prendere - appena varcato lo stret– u.na Tlta più umana a quei giornalie- to di Gibilterra - che Milano ha Senonché la Rivoluzione non so– ri p er 1 quali non c'è terra suffi- scacclato l'austriaco oppressore, che sta. Da alcuni anni Mazzinl lavora clente. Venezia è Insorta e che la guerra a sollevare la SicillL Ha mandato L'agricoltura puo' e&sere socializ- batte alle porte. Pisat..-ane a morire a Saprt sot.to i zata sulle terre che sono susceitl- La Rivoluzione ha - o sembra f:1.- colpi di toreale dei lazzaronJ borbo– b1Udi sisteml intensivi-industriali: vere - un nuovo alleato, quel savo- olei sobillati dal preti e dai noblll. per esempio, le aziende Irrigue della lardo c. di rimorsi giallo > salito al Manda Rosalino Pilo, avanguardia. pianura padana. Ma dove la qualità trono del Savoia per vendicare nel di Garibaldi. E quando questJ salpa del te?Teno e delle colture non lo sangue del suol antichi compagni di da Quarto, il destino d'ltalla è trac– consente, la sociallzzazlone dell'agri- cosplrazlone carbontl.ra la. sua pau- clato. Da Marsala a Palermo, l coltura sarebbe un errore tecnico e ra di rinnegato. Mazz:inl d.1ftida; Ga •Mille> volano alla vittoria. D re– un danno economico. Agricoltura in- ribaldi s abbandona, e la prima sua gno borbonico st sfascia sotto i loro tensiva, piccola coltura, piccola pro- gesta è di correre ad offrire al re pledJ. Si direbbe che la Rivoluzione prletà vanno di regola insieme. ~i- la spada della Rivoluzione. non proceda con loro, ma ll preceda. sogna strappare 11 piccolo propne- Breve la guerra, breve la illusione. A Calatafimt un pugno di eroi dom.1- tarto e 11 piccolo coltivatore al Iqro Carlo Alberto tradisce Milano, ab- na un esercito bene armato, ma che isolamento e associarli nelle coope- bandana Venezia all'austriaco, più manca di un'idea. Sotto le mura dl rative di acquisti e vendite. tardi tradisce sé stesso a Novara, Palermo venticinquemila borbon1cl Dopo avere ricordato che il pro- !ugge abdicando. La guerra regia si si lasciano sgominare da un mlglla– gramma di e Glust.lzla e Libertà. _> rLc:olveIn una umlllazione. Ma la io di volontari che inquadrano una è ll programma del governo proVTI- Rivoluzione non piega e sfolgora a turba urlante di e picciotti >. E' la sorto che precede la. Costituente - Venezia con l'eroismo di Daniele liquefazione di uno Stato. e cioè, punto di partenza, non pun~ Manln, ed a Roma con l'eroi5mo del- Invano Cavour vorrebbe fermare di arrivo - Salvemlnl ba messo m la Repubblica, al cui servizio accor- Garibaldi a Palermo, invano gll get,.. rilievo che il problema della terra rono e Mazzinl e Oarlbald.1. ta fra 1 :piedi l'intrigante Carlo Fa– coru;ta d.1 due probleinl diversi, per Non vano eroismo, anche se il fa- rtna, invano -:lom.lnaccia di colarlo quanto tnterdlpendentl: il problema to è avverso, anche se l'Austria. a fondo se attraverEerà. lo Stretto. dell'attribuzione della proprie~ o stringe Venezia in una morsa dl La vittoria di Milazzo decide delle problema fondiario; e ll problema ferro, anche se la Francia, caduta sorti di Napoli. Conquistata la Slci– della produz!one, o problema agra- sotto la tutela di Luigi Bonaparte, Ua, Garibaldi si lancia sulla Cala– rlo. n problema. fondiario - cioè il affoga nel sangue la libertà repub- bria. Non è guerra, è un trionfo che trasferimento della proprietà. della blicana di Roma. Nell'ora estrema qua e là tocca I confini della baldo– terra da una classe a un'altra - puo· della resa, dopo i fulgori del Glanl- ria. I generali di Francesco Il spez– essere risoluto con relativa rapidità colo, dopo 1 fulgori di Villa Spada e zano la spada, i soldati disertano, 1 per via di leggi e decreti. Il problema di Porta Flaminia, Garibaldi, uscen- suo ministro Liborio Romano prepa– agrarlo è di più lenta soluzione. Gli do da Roma, farà appello al fedeli ra i madrigali coi quali riceverà Ga– uomln1 del governo provvisorio e dei d'Italia perché lo seguano ed offri- ribaldi. Un tardivo tentativo di ar– governl provvisori! locali dovranno rii. loro non gloria ma ml.seria, non restare la Rivoluzione concedendo la aiutare le masse rurali in tutte le carriere e galloni ma battaglie, non Costituzione (tentativo suggerito da iniziative utili, opponendosi con riposi di Capua ma bivacchi di Cavour) non fa che precipitare la. franchezza a quelle assurde e dan- campagna. Sembra, per le strade rovina. All'alba del 6 settembre 11 re nose. del Lazio, sembra, per le strade del- abbandona la sua reggia e si rifugia. E' evidente che una rivoluzione l'Umbria, sembra, per le campagne a Gaeta. L'Indomani Garibaldi fa H antifascista, che non volesse essere dell'Emllla fino agli acquitrini pa- suo ingresso nella capitale, solo, in un semplice mutamento di stemmi, ludosl di Ravenna, una processione carrozza, passando sotto i !orti an– non potrebbe avvenire senza una di morituri ed è une. sfida al desti- cora occupati dai borbonici, accolto certa crW. nella produzione. Di que- no, è nella morte una resurrezione, da una fiumana di popolo. sta crlsl, non bisogna spaventarsi. è lo spirito eterno della razza che si Ha combattuto con la bandiera Bisogna andarle incona"o con chiara ribella alla ineluttabile sconfitta. < Italia e Vittorio Emanuele > ioal– cosclenza delle proprie respon.sabi- Precede Garibaldi, al cui fianco ga- berata a Talamone, si è proclamato lltà e con la !erma volontà di supe- loppa, morente e dolente, Anita; dittatore a Palermo ed a Napoli in rarla. segnono i fedeli; a.ssi5tono, attonite, nome del re. Ora resi.a da risolvere U Dopo avere rlcord.ato le dilferen- popolazioni più nemiche che amiche problema : ann2ssione pura. e sem– ze che, nella concezione e nel siste- per le quali questo pugno di eroi che pllce o annessione cond.lzl.onata al– ma separano la soluzione democra- portano Il destino d'Italia nei cuore la guerra contro il papa? uca - veramente e arditamente de- sono, secondo la vlle sobillazione del Attorno a !ul fen·e la lotta, U mocraUca - del problema rlvoluzio- preti, de.i briganti da preda. campo rivoluzionario è diviso, Maz- fu una costruzione della fede c_l~- gli studil · cerio è Infranto Il loro ste del poveri contro la statol~n~ sogno eh~ potesse diventare mae– romana e il caos dei naziona, ~ stra nello stesso paese : perchè l barbarici; il SCCf 10 ~ s~t~dna I ladini sono sempre banditi dalle {~alFao td:C~~Wor':;:> ea!ev~ _porta~ I va~j~~;!e stato un cittadino pa- La sera di sabato 11giugno alle ore 21 precise nella sala d1 rue TTéta!gne N. 7 Cmétro Jules Joffrin) NENNI narlo Haliano da quella comunista, La piccola truppa non raggiunge- zinl accorso a Napoli lo scongiura dl l'oratore ha mostrato come la poli- rà Venezia, Anita morirà nella ca- tener tenno il programma della ln– Uca fondiaria di < Giustizia e Liber- panna di un contadino, Garibaldi dipendenza; Cattaneo, Alberto Ma– tà >, trasferendo immediatamen~ sfuggirà per miracolo agli sbirri del- rJo Bertani che e stato U Carnot la proprietà. de-Ua terra da un mi- l'Austria e troverà In un povero pre- dell'impresa, lo stesso Crlspl Io se– lione di proprietari a circa due ml- te di parrocchia campagnuola li suo condano nel proposito della resi– llonl di coltivatori, darebbe al nostro salvatore. Davanti a lui s'apre, di stenza. Gli agenti di Cavour gll vo– popolo rurale la sensazione imme- nuovo, la via dolorosa dell'eslllo. Ma gliono invece strappare la promessa diata che qualcosa di profondo si é l'Italia, affermando in faccia al dell'annessione immediata e Jncon– cam.blato nella vita socJale del pae- mondo la sua volontà di rlsurrezlo- di.zionata. Egli propende per il con~ I se e nel rapporti fra le diverse clas- ne, già e potenzJalmente una real- slgllo di Mazzln! e finirà per arren– sl e legherebbe al destino della ri- tà, tenuta al battesimo del pensiero dersi a quello di Cavou-r. vÒJuzlone 11 destino ste!.50 di questa da Mazzini ed al batt-eslmo del fuo- n quale Cavour non dorme. Egli democrazia rurale. co da Garibaldi, tradita dal re del ha vJsto i! pericolo che Garibaldi fa Del seno dell'Unita europea • la ~ cl.fico rispettoso dell'autorità· ma Jorm.a, che fu la. matrice dello spl: I i SQSPettI,gll insulti, le provoéazto– rlto capitalisti~ e ~. 1 1 ~~~~~ I ni rice.ut.e in strada dal mae.,tro, moderni, e ~ e rea t la dal maresciallo, dal segretario co- ~~!';l!a /:!i:ei=: -O~fe~ico ~u~ae, n~~~ nS::f~;° s~~1f::P~ della sua < ellte >. l'Eur di è diventato un e sovversivo >. Che la n~~a ~~ nell~~u- J Nella sua casa non entra nessuno domani. ~ 1 dl un legame con Io I dl coloro che sono diventati zelanti vole, ali~ ~ 0 istintivo di una servitori del regime. Egli ha o~1- 1nfernaziona rfvol:uzionaria, è un'i- natamente rtflutato che la sua bam– ~~~hec~;;.vigla. d1 trovare ancora j bina !osse Lscr1Uaalle • piccole ita- PIETRO parlerà sul tema < n dissidio fra Garibaldi e Mazzini nel Risorgi mento !tallano >. Tutti gll tscrltt! alle organiua.zlonl ed ai Partit! concentraz!o– nist! ed i si.mpatizzant.I !ODO invitati a partecipare alla riuntone ed al dibattito. Partecipazione alle spese : Due franchi. Isa~~Ula gMn:Pcfe 1 Ù~~:~e:J Pi&~o~O s:;~a~f ftf~a e~f 0 ~~i 0 ~Ìi ~~~~~;~adim~~:n~~~'ra~~~:ii; è iniziata la discussione - Interessan- anni della sovrappos121one monar- della sua splendida epopea J Savoia. I ~~ctp!:r~~gtl~:1.q'h~a~~1:~ ~aca~ot:a~~~c~1tu;~~ed~a 0 :~~ ;:~~on~av~:u:A~~!~ nd ::ia~n~c:~ su, saragat. Rosselli, Buozzi, MU5;50, col genio d! Cavour. il quale prepara oalla parte di Napoleone, sospinge Baldlnl alle cu i osservazioni e a~ l'egemonJa del P!emonte.. Egli non il re \'erso !e Marche e verso J'Um– mande ' rtspo.se lucidamente il con- crede all'lt.alla, eppure sarà nel glo- brla per farlo ricongiungere sul Vol– ferem.le.re; 11 q uale ebbe modo di ri- co Cella realtà uno del fattori es-I turno alle truppe garibaldine e cardare , tra l'altro, che i gr~i pro- sen.z:!al!dell'unità d'Ita lia; non ere- prendere il comando dell'impresa. prietari responsabili della dittature de alla Rlvolui:ione, ed od.la con tut- Il plano è audacia e r!esce perch~ ~aranno esproprlati senz'alcuna in- ta !a forza del suo animo la Rlvolu- l'Europa conservatrice cl vede una dtmlilà. . rione, ma saprà s!ruttare la. R!volu- garanzia contro 11 disordine, una o-

RkJQdWJsaXNoZXIy