la Libertà - anno VI - n. 6 - 11 febbraio 1932

11 FEBBRAIO 19JZ LA LIBERTA' 3= Lo schemadi programma rivoluzionario di " Giustizia e Libertà " 1:i~~ ;f:r~re"!f~ed:cu~:= 1 ~1= l anttfasC1.!mQ militante, che olil. se lo sono appropriata, lo schema d.iprogram– ma che segue, Il quale, è ddto espressa– mente, non impevna t partut e r;li enti deltG Concentrazione, almeno fino a che non sui da. tuttt adottato. Secondo siamo lnformati, due sono -State le rauton.l genetiche di quuta pro- bf ~izt: :'i.~r~ 6t~t'!n~t~!f8~~~~ 3opra le defcmnaztont Che del suo vero essere si tentarono con. una lunga cam– pagna. ostile che 8f con.ttnua sui giornali comu:nf..stt.La seconda è stata la ~cusi– tA rivoluzionaria, rf.,entfta da molti gruppi tn. lta.lta, di untftcare 1l movi– mento intorno ad una parola d'ordine comune, quasi un. com.un.e denominatore in cui si ritrovino tuttt glf operai, t con.– tadin.1, f mezzi cett, intellettuali, ecc tmpegnatl nello lotta. Pertanto Giu.stlzl.; e Libertà non :si in.serlsce col suo pro– gramma, ccme altro tra t programmi lkglf enti e partm. che compongono la Concentrutone; essa è e resta è natu– rale, l'organo comune cUadone: che non ;ft~~!tutsce nè riproduce altri enti o par- A tali crUeri wol e$sere giudicato an– che l'fntrin.,eco dello schema proposto, a quale, abbracciando le ptU yencrose e le piU avanzate «ue del firmamento po– lftfco e sociale, reca uno spirito dt con– cUfazfone, di collaborazione intima, a– lteno da ogni rigore dottri~le e siste– matico dt pa.rtUo o groppo gl4 Ctl&tltu.ito. PREMESSA e Gluatlzla e Libertà , sorr.e nell'otto– bre 1929con le caratteristiche d1un mo– V1mento di azlone. I fondatori. non vol– lero appesantirlo con troppi bagagli teo– rlcl. L'obbtettlvo immediato consisteva nel rompere 11 contagio della. paura, nel richiamare alla lotta una opposizione polverlzr.ata, nel creare una coscienza. e una volontà rivoluz.lonarie In una. ml~ noranza. audaoe capace, col tempo, di traaeinare le mas.,e. <: Giovani e veterani • si leggeva nel primo appello d1e Olustlzia e Libertà , - chiamiamo a noi 1 migliori, 1 dispersi, I credenti, 1 giovani. Provenienti da dl– verae correnti polltiche, arch1v1amo per ora le teMere o creiamo una unità di a– zione. Movimento rivoluzionarlo, non partito, e Giustizia e Libertà:> è ll'nome ed 11simbolo. Repubbllcanl, .socialisti e democratici, cl battiamo per la. Ubertà, per la repubblica, per la giustizia socia• le. Non slamo più tre espressioni diffe– rentJ. ma un trinomio tnsc1ndlb1le ,. La dichiarazione iniziale di principi che ha accompagnato per due anni te pubblicazioni del movimento, e che con– serva ancora tutta la sua forza ideale~ oltre che a tl:ssare n comune denomlna- 1:Qre programmatico servi' ad operare u– na prima ma fondamentale selezione tra gU antl!uclstl : da un lato gll elementi decisi, che .sentivano la necessità morale e politica d1 una lotta rivoluzionarla e che, aderendo a e Glustlzia e Libertà ,, erano pronti a pagare di persona; dal– l'altro gli elementi timidi e cerebrallz– :c:antt,tacllmcnte dlsposl e.I compromes– so, tn perpetua attesa del e: miracolo ,, rUuggentl da ognJ seria partecipazione nlla lotta. Ques~ selezione fu, contro ogni appa– renza, eminentemente pollttca. : più ehe cento programmi esaa valse a separare gUet•enU conaervatort dagU elementi -~--·-~"1n1""'.1t1!":'l-~~r -~~~:z~~e; a uaetodl dl lott&aerlamente rivoluslona– rf, quaU 'ODOquelli d1 e G.L. ,, ben 1&péndoChe nel mondo moderno ogni rivoluzione è necesaarlamente soci.ate e che Y&Do sarebbe 11tentativo d1 tratte– nerla entro gll 15trettl limiti della poll– ttca formale. All'lnverso, coloro 1 quali accettano la lrnpostaz:l.onerivoluzionarla della lotta a ono poi, &alvorare eceeztonl , anche coloro ehe affermano la necessità di una radicale tra.sformazione dei rap.. porti soc1al1. Per cotesta sele zione agi' con Insupe– rabile eU!cacla la te.si repubblicana, al– fermata da e G.L . :1 .si no dagli inizi con una intran.slgenza assoluta. Essa allon– tR.no'di colpo dal movimento gli elemen– ti conservatori che sempre e dovunque, ma sopratutto nella .situazione italiana, hanno considerato la monarchia come 11 più torte puntello della conservazione sociale; e con.senti' al movimento di get– tarsi 15Ublt.o con grande energia nella battaglia, senza troppo preoccuparsi di di.scusslonl teoriche che avrebbero rl– schlat.o d1 rallentare U ritmo dell'azione. Due annl sono passati da allora ; due anni duri, di lotta silenziosa e tenace, di sacrltlcl Innumeri e spesso Ignorati, con– sacrati dalla morte o da feroci condanne di tribunale. Abbiamo noi raggiunto l'obbiettivo ini– ziale che cl eravamo assegnati? Senza tema di esagerate po,c;slnmorispondere atterm:::.tlvamentc. La coscienza della necessità, della fatalità. storica della lot– ta rivoluzionarla, si è imposta. Le vec– chie poslzl.onl di compromesso monar– chico-papallne-corporatlve sono state spazzate. Nuclei di e Giust!ila e Liber– tà. , esistono in moltlsslmi centri ita– liani. e Giustizia e Libertà • non è ormai più 11sogno di pochl generosi od Illusi. E' una realtà poderosa, è la concreta speranza di llbèraz1one cul guarda 11 Paese. Il fascismo, che s a. tdent1!1care 1suoi avver.sari, ba. già.da t.emporicono– sciuto In e G.L. , 11cen tro animatore della rivoluzione Italiana. Due anni sono pa658tl; nuovi compiti urgono. Mentre la lotta continua, appa– re ormai indispensabile li precisare la tlsonom!a polit!ca del movimento. La dichiarazione Iniziale d1 prtnclplt chlede <l'esseresviluppata e detlnita nel~ le sue pratiche appllcazionl, specie so– ciali. Non basta più parlare genericamente di libertà, d1 repubblica, di giustizia 150- clale. Bisogna anche dire come, 1n vir• tù d1 quali trasformazioni, attraverso quali istituti vogliamo che questa liber– tà, questa. repubblica., questa glustl.z1& sociale siano realizzate. Tale precisazione non è imP06t.a solo da un dovere di chJarezza e da un ele– mentare sen.sodi resporu;abllità politica, ma dal rapido maturar51 della coscienza. rlvoluz!onarla nel nostro Paese. Due an~ ni ta un tentativo dl precisazione pro– grammatica non avrebbe servito che ad alimentare nuove dl.,cuaioni e scl.ssloni; oggi, dopo àue anni di lotte comuni con– dotte sotto 11 segno d1 e G.L. i>, esso non potrà. che lmprtmere nuovo 15lanc1o al– l'azione rivoluz ionarla. La !Me dell 'antltu:cf.smo negativo o 1.ndistlnto è c hiu.sa. in Itali a. Il bisogno ài vedere affermata una poslzione di antltasclsmo costruttivo, che si pronunci sul problemi fondamentali della rlvolw:!one, che tenga. conto delle grandi esperienze del dopoguerra euro– peo, e che impllchl un radicale rinno– vamento dell& vita Italiana, :,1è ormai generalizzato. Consapevole di questa situazione e di queste esigenze la dlrez.lone del mo– vimento ha creduto che 11tempo tosse venuto di dare a e Giustizia e Libertà ~ un programma. La direzione ha lunga– mente dilscu.sso,ha. interrogato quanti più compagni tosse po.,slbUee ba final– mente elaborato, con la collaborarlone dei rappresentantl dl vaJ.1 gruppi, lo schema di programma che gegue, Con questo programma non sl è int8$0 \•in– colate in modo assoluto I membri. St 6 voluto piuttosto tf.saaro alcuni capisaldi di orientamento e determinare una. chla– rlttcazlone Indl.spensabtle alla educalio– ne politica della nuova generazione e al• lo sviluppo dell'azione rivoluztonaria. Non appena. la sltuaz1one lo con11entt– rà, la direzione convocherà un convegno per la redazione e l'approvazione de!t– nmva del programma. Il testodello schema di programma Il Jcuctsmo non puo' essere abbat- pitalì e di superiore dire~one tec– tuto che da u,i movimento rivoluzio- ntca nelle quali il /razionamento nano che Imposti e rlsolva dectsa- cl.ella unttà fondiaria dtsorganùu– mente, tn funztone df libertà, t pro- rebbe e ridurrebbe la produzione. blsmf politici e socfalt Jondam-entalt Con:,eguentemente : della vita italiana. aJ I mezzadri, t ptccolt flttavolf, t I movimento Olustlzla e Libertà, partec!pantt, glt enftteutt e in gene– per fl suo stesso modo dt costituzione rale tutti coloro che coltivano la ter– e per la sostanza del suo programma, ra col loro lavoro personale e con i la espressione concreta delle forze quello della loro famtglla, acqul!te– che st battono sul terrenq rtvoluzto-, ranno la proprietà della terra che narlo contro tl /a8cfamo. coltivano, f!manendo obbligati verso Nell'ordtne polftfco Olustl.zfa e LI- t vecchi proprietari ad una modera– bertà mira alla conquista della Uber- ta tndennttà rateale garantita dallo U, ctoe dt uno Stato repubblicano Stato, che rappresenterà tl tf.tolo le– cM realtzzt le forme cl.ella più larga gtttimo di acquisto e che, tn caso di democrazia, basandosi essenztal- confisca della proprietà, andrà allo mente sulle classi lavoratrici e sulle Stato. Sarà stabilita una quota ma8- loro organtzzaziont autonome,· nel- 3ima dt tndennità. Laddove sta rl– l'ordlne sociale 01nst!z1a e L!bortà chiesto dagli tnteresst della produ– vuole affermato un princtpio df giu- ' ztone, saranno costttu.Ltt de! Consorzi sttzfa che reriàa effettiva quella de- o delle Cooperative per la gestione mocrazta, affrontando in modo radi- clel servizi comuni, sotto la dtreztone C4le fl problema della terra e della o tl controllo dt tecnici. ~i~7iahb~~~~ det rapportt tn- l'a~:,f;,~;::;~~:g,'i;;}:1/:;zf: f~ La rivoluzione antifascista non sa- rtu.scirebbe antteconomtca, divente- 14 sem.pltcemente un mutamento di ranno proprietà comune e tnditrlsf– forme politiche super/letali, nè un bile dei coltivatori, salvo al vecchio ritorno al passato, ma una profonda proprtetarl.o ed al fitta.bile per il ca– tra.,formazione economtco-polit-lca. pitale da lut impiegato, tl d.ttitto Al Governo sorto dalla rivolu.zfone e alla indennità dt cui al paragrafo af Comttatt locali rtvoluztonarl spet- precedente. Lenuove aziende saran– terà tl compito di porre le basi del no gestite !n cooperativa od tn altra nuovo Stato. forma collettiva secondo le necessità Una Assemblea Costituente, eletta economiche localt. a suffragio universale e convoc~ta e) I lavoratori che non abbiano entro breve termine, consacre~à ,zo- trovato occupazione permanente co– pera della rivoluzione e fissera l or- me proprietari O comproprietari di dtnamen.to della Repubblica. aziende agricole personali o collet– tive, avranno diritto dt preferenza nella assegnazione delle terre pub– La monarchia sarei dichiarata de.- bliche e dt bonifica. caduta e sarà proclamata la Re.pub- d) Lo Stato organizzerà il credito I.e basi del nuovo regime bltca agrario in modo da asstcurare il sue- Le ·ubertà dt assoctaztone, dt orga- cesso della riforma agraria. ~f:~~~~!C:~o/~s;:~~~O!! ~~~~f:~ j nt?';;g1tini;:~~c?~~ali regoleran- ra;~p';.':fs~bt;:enimzta e la polizia I Riforma industrialee bancaria fa.set.sta, sarà costituita una guardia J La rivoluzione antifascista a/Jron– repubbltcana per la dtfesa della Ri- teni tl problema della crlst dell'indu- vo;u::io;~:·iorl respomaòfli e ~ favo-_ ~~riuaOn~~~ ;o~ :1;:r. ;;~;~io!~;oft:Ì reggiatorl, ftnanzfatori. e protittaton risolversi se non co,i una rtorgantz– del fascismo, comtnciand? dal re, zaztone generale dell'tndiutria e con saranno processati; i beni dei con.- la trasformazione det rapportt in– dannati saranno confiscati perchè tern.t d1 fabbrica. formino un fondo per indennizzare un organo permanente per la di- k vittime politiche. rezione e il controllo della vita eco- Le aziende gtornalUtfche fasciste nomica nazionale traccerà. un ptano saranno confiscate e mes:,e a dlspo- dt ricostruzione economica e fisserà, .nzione det comttatt rivoluzionari. in accordo con t pubbUci poteri, le u corporazioni e i stndacatt fa.set- dtretttve fondamentali della produ• stt saranno scfoltf. ztone. La riforma agraria La rtvoluzione anUJa3cista affron– terà tl proble,na agrario sulla. base del principio•: e La terra a chi la. la– vora >, tutelando nello stesso tempo gli interessi della produzione. St distingueranno le aziende tn cut senza dannose conseguenze eco– nomiche, è possfbUe l'imr:_nediato conferimento della proprieta ai la– voratori, da quelle che esigono l'im.– pfego<ltnwlte braccia, .Ulngent! ca- La rtfoma dell'tnd.u.stria sarà ba– sata sulla 3ocfaliuazione con gestio– ne autonoma, sul controllo operaio e la democrazia di fabbrica, da ap– pltcarst secondo i criteri che se– guono: Le industrie e le aziende che pre- 3entano t caratteri dt un servtzlo pubblico essenziale (idroelettrica, det fertilizzanti, grandi banche private dt credito) o che fruiscono d! un mo1topolio naturale (mineraria), o hannotm'sutostnora e3tor,.eendo al· la collettività enormi proteztont do– gana!! o sovvenzioni (siderurgica, saccarifera, costruzioni navali) sa– tanno soctallzzate. La gestione delle aziende 3ocializ– zate non sarà. assunta dallo Stato, ma da- organtsmt autonomt, non bu– rocratici, diretti da tecntcl con la partectpaztone di rappresentanti de– gli opera! e impiegati dell'c.ztenda, dei consumatori e deglt enti pubblt– ct lnteressatt. Il capitale azionario delle tndustrie 60cialtzzate, salvo quello confiscato at responsablU del Jasctsmo, sarà trasformato a tttolo di moderata indennità, tn obbliga– zioni da estinguersi in una genera– zione. Per evi-tare, nel periodo del tra– passo, lo sconvolgimento della pro~ duztone nelle industrie soc!altzzate e la gravissima disoccupazione che ne segutrebbe, sani fatto obbltgo ai tecnici dt conservare le loro /unzio– ni, salvo la revisione successiva. Il controllo operato, introdotto in tutte le grandi e medie aziende, cosi' pubbliche come private, dovrà assi– curare alle classi lavoratrtct una ef– fettiva compartecipazione alla ge– sttone delle aziende. Esso sarit. or– ganizzato in modo da affermare la llbertd operata nella fabbrica,da svt– luppare le capacità indu.strialt della classe operata, e da opporsi, nell'in– teresse della produzione, alle ten– denze di burocrazia e dt centraUzza– ztone. Politicasindacalee cooperativa Le proprietà clel partito e delle or– gantzzazioni fasciste saranno con– fiscate per essere trasferite alle or– ganizzazioni operaie e contadine. I contratti collettivi aaranno im– mediatamente riveduti. L'indennità. di disoccupazione do– vrà essere sufficiente alla vtta e ver- Chiarimenti e Olustlzla e Libertà • non si è pro• posta di redigere un programma detta– gliato dl riforme, dl carattere ne~– rlamente utopistico, e tanto meno di tlssare in antlc!po l'ordinamento della Repubblica che spetterà alla Cootituen– te d1 dettare. li compito d1 e Glustlzia. e Libertà. , è più !lmltato : tracciare un programma. di agitazione rivoluzionarla insistendo particolarmente sugll obbiettivi tnµne– dlatl da conseguirsi nel corso della cr115I rlvoluz1onaria. Presupposto fondamentale del pro– gramma è che la •crisi italiana. non con– siste In una semplice er1s1 di torme poll– tlchf.l (democrazla•dlttatura); è crisi di 1stituz1onle di ordinamenti soclall e in– veste ·tutta quanta. la vita ltallana. Di questa crisi Il fascismo è certo U feno– meno plù apparlscellte; ma es.so ,più che causa, è effetto. Per eltmlnare il ta.sclsmo non ba.sta abbattere la dittautra; bisogna el!m!.4 narne le cause. Alcune di queste sono remote, profonde, prodotto della. storta e del carattere !tallano e potranno elimi– narsi solo attraverso un'opera di edu– cazione clvile degli ltallani tn un am– biente di Ubertà e di autonomia, Altre invece sono attuali e ben v1sl– bll1; contro d1 esse è pos,lblle e dove– roso reagire. Il fascismo non è caduto dal cielo. Lo abbiamo visto nascere c aftermaral con la violenza criminale e la pii) stac– ciata. corruzione, alimentato dal denaro degli agrari e della plutocrazia, favorito o tollerato dai potert dello Stato e da una cla&e dirigente vile e Insipiente, consacrato e puntellato, nelle sue ore più critiche, dalla monarchia e dal Va• Ucano, queste centrall perenni di rea– zione. La lotta contro 11fascismo non puo' dunque esaurtn;l nella lotta contro la dittatura e 1suoi organi essenziali; essa. è al tempo 15te.,so lotta contro l'ordina~ mento polttlco-iioclale che l'ha origina– to, cioè lotta contro la. monarchia e l'alto clero; lotta contro 11Medioevo &– rra,rto che ancora Impera in troppe re– gioni italiane; lotta contro la plutocra– zia. finanziarla. e le indu11trleparaaaJta– rle per dare al popolo italiano la padro– nanza reale det 1mol destini, per rare àel popolo ttallano uno. grande e mo– derna democrazia del lavoro capace d1 esprimere, in atmosfera di Ubertà, una nuova classe polltlca. Que.sta è, nel suol estremi essenziali, la rivoluzione antl!ascilsta, la. rtvoluzio– ne che' e Otu.sttzia e Libertà , intende determinare In Italia con una agitazione incessante. EMa non potrà coruilstere in un semplice muta.mento di personale di governo, nè potrà attendere la. convoca– zione della Costituente per prendere al centro e alla pert!erla provvedimenti de– cl.stvi per n .sorg!!'e del nuovo stato d1 '""'· La rlvolutlone, primo solenne respon- so del popolo libero, dovrà e.ssere crea– trice, dovrà conseguire di slancio tutti 1 81.101 ptO importanti obbtettlvt : Re– pubblica, Riforma. agra11a, Riforma in– du.strlale e bancaria. Questl obbiettivi non sono qualcosa. di 8tllccato e di di– verso dalla rtvoluz1one : sono la rlvo– luzlone .stessa. che si attua. senza que,e: llobbiettM lo. rivoluzione non potrebbe .scoppia.re ;e senza Il rag– giungimento d 1 quegli o bbiettivi la rl– voluztone mancherebbe al suo scopo. Sorge a questo punto Il problema det– l'aMetto post.-rivoluztonarlo. Qu11le11do~ vere del gruppi e del movimenti che, in– terpretando la \·otontà del popolo, a.• vranno diretto 1l moto rivoluzionarlo? Bisogna. esse.re molto chlari al riguardo, tanto pt (l che p ropri.o qui' sorge 11fon– damentale d151Senao tra e Giustizia e Libertà , e t comunlstt. A rivoluzione compiuta e Olu.stlzla e Libertà. > intende che siano rlstabWte immediatamente le Ubertà per tuttJ. in– dll5t1ntamente i eltt.adlnl e che una Co– stituente venga al più presto convocata per legalizzare l'opera della rivoluzione e tlMa.re 11definlttvo ordinamento del PaellC. A rivoluzione comptuta 1comunisti, ae rlu.scis.sero a impadronirsi del potere, non solo non rlst ablllrebbero le Ubertà. fondamentali, ma dichiara.no sino da ora che lrutaureran no la dittat ura delle avanguardie del proletariato e non rt– spetteranno la volontà.della mllfl'.gloran– za. del Paese, se questa doveeee risultare a loro contrarla. La dl!terenza, come è chiaro, à deci– siva. E' 1151gnillcato 3te56odella rivo– luzione che viene 150vvertito. c. G.L. , ricorre alla ri\·oluzione per abbattere la dittatura tuc15ta e conqulstare un re– gime di vera democraz:I&in cu1 la U– bertà s1a posta al rtparo da ogni atte.n~ tato e da ogni usurpazione. n Partito Comunista ricorre alla rivoluzione per sostituire alla d!t+..atura fa.&e1&ta l sua dlttatura. e: G.L. > è democratica e non ricono– sce che un 801060vtano : 11Popolo. Il Partito Comunista è antidemocratico e riconosce un ben diverso sovrano : es– so partito. Queste dillerenze radicali tra e: G.L. • e Pa.rtito Ccmuni!t& è be.ne tenerle eem- sata durante l'intero periodo di dt- nlzzazione unitaria dell'Europa e u- te che gli fu flnora sottra.tta. dal preva- cola Industria per la quale la l50Clalizza· soccu.paztone a t-utti t dtsoccupati. na poltttca dt libero scambio. Rico- !ere delle consor~rlc agrarie e industria- zlone, comunque attuata., riuscirebbe !•- Sarà. promossa l'organizzazione e nosceril. l'autonomia culturale e am- 11 e dallo stato di abbandono ln cui era tale. la dtfesa deglt interessi dei lavorato- mintstrattva alle minoranze alloge- lasciato. I contadini delle plaghe a Col respingere la te.sl comunista della rt a domicuto (apprendisti, yarzont, ne. Adotterà una polittca di intesa grande cuUura Industrializzata, costl- soclalluazlone ge nerale e immediata. lavoratori casalinght, ecc.) con la e di libertà verso glt abttanti delle tultl In azlend~ cooperative sotto la dell'Industria. non si deve intendere cho fissazione dei minimi di salario e colonie. dlrezlone di tecnici applicheranno i mc~ si rinunci ad appllcare li principio della di1f 0 :i~!~i;!'Trtco011erattvo riceve- Giustiziae riforma carceraria !:~e!1~n1':ti~~!~~en;o 1 ra~::i°:! 1 c°n 3 ~ 1 t~~~ :f! 1 :~~~~l~~it1 11 c~ 1 ~1f:~ar:rc~ 1 1a~~~ rà, in tuttt i suot rami, tl massimo Indipendenza e tnamovlbtlità del- -srormata la loro condizione p:slcologicae la grande produzione capitalista e alla appoggio, la magistratura, previo allontana- \sociale e diventeranno uno del più po• dittatura delle ollgarchle finanziarle. st promuoverà il collegamento tra mento deglt elementt lndegn! ad o~ tenti fattori d! progrcwo del Paese. Ma perchè Il principio pOS!ladare tut-- cooperattve di produtione industria- pera di una Commissione lnàtpen- Nell'Italla di domani l'elemento con- ti 1 suol frutti è ne<:essarloche venga 1n.. l! e agricole e le cooperative di con- dente dal Potere esecutfvo. tadlno, liberato da servitù e oppressioni trodotto gradualmente e ala llmit.ato lnl- sumo, riorganizzando i mercati con millenarie, formerà la base della nuova. zlalmente a quelle industrie ed aziende ~~,:~:,~~~~ione degli intermediari Politicascolastica ~::~~~zl~~~;~a:n1 ~1;~:1~ù r::~~~ I :r1~~~1~fu 50~~~:~f~!lit:i~e~~~ Scuola gratuita, aperta In tutti i narlo e contro ogni tentativo dlttato-1 ca (caso della Industria idroelettrica, Politicafinanziariae doganale i~i!i:r~~n'::v:t: 0 J~ll~ ~t~~e~~ct'::z~ rt~Ie~omltatl di e Giusdzia e Libertà • :1~:X~nr~~!'te1d~!~~f'=~i~•: ~~e~~ Sarà introdotta la nominatività L'insegnamento e la cultura riceve- che hanno agtt.o sinora prevalentemen- I to), o dalla Incapacità dimostrata d& det titoli e rtstablltta, con aliquote ranno tl ma3simo impulso ~ saranno te nel centri urbani dovranno tare ogni •parte delle industrie .stesse a. vivere sen– progresstve, la imposta di successlo- considerati come essenziali alla. vita sforzo per cst.endcre la toro azione nel- za estorcere alla collettl'lltà enormi prl- ne. e al progresso della Repubblica. I le campagne, tacendo della riforma a- vllegl, protezioni e rovvenzlonl (caso del• pr::t 0 ::fifae,;ij/~:t:~~f d~!ns~~ Politica ecclesiastica ::~~a. rl~o~:fo!~~~~mentale per l'agita- ~~ll~n1n~~~a~~~e~ai=u! 0 4:t~~!~/ :~~: P~P":,.~~0.:-i sut generi dl con- dJf:':I:J:i:,eP~~:;::z;;:,i~~ 0 d!t~~~ Riforma in<lusll"inle e hancnria so:~=~e 0 1=~:a~~~W:u/;r1~~ Le tariffe d.oganalt saranno rive- n! dell'alto clero e delle congregazio 7 Il programma di riforme per l'indu• pali Industrie Italiane ~ tessile e mecca• ::!:r:z~l ~d:!fot:. una progressiva ;: c~~z:r:~!;. /;i~:?t~~onata liberta ~t~ac1sili~ft~~~uq~~a/~f~~~~;:~esoo ~~~~ ~ee t~~~ ~~~n~~a?la~~sr~; Politicadeile abitazioni Co~ve-r:z~~t:et°Fi~~n~i:ii//~ 21 ftndo;,,~ j 1) La crisi mondiale ha posto in. luce ~~t'f:":a~f~1t~f~! 1 /~~~ :~:rt~:ilt: 0 ~~ Immediata generale riduzione de- cordato saranno dichiarati nulli. At le de!klemc e le responsab!Ut.à. del affermarsi brtl!antemente .sul mercatl gtz afftttt. Muntcipalizzaz.lone del!e titolt di rendita Cl miliardo) conse~ gra nd e capitalismo industriale e !lnan- Internazionali. La loro e.scluslone non aree e delle costruzioni edilizie. Po- gnatt al Vaticano sarà tolta ogni va- zlario. Il suo tentativo dt razionalizza- s!gnltlca che esse non poosano formare uttca che favorisca il passaggio del- ltdttà.. zlon~ è falllto per l'assenza di ogni pia- oggetto più tardi, rulla base delle e.!)Je• la attuale proprietà edilizia ai munl- Autonorru'e I !:id t~~°{"pe~tt!~t!~~a dd el nazl ~n_a 11- rlenze compiute, dl provvedimenti d1so.. ctpit O aglt lnqu!llni-contro 1l paga- a es.so -,~sso ciallzzazlone· nè atgntrlca che eS!le ven.. mento di una moderata indennità. L'organtzzazfone del nuovo Stato scatena t l, per l'egoll5moe la cecità . delle gano abbandonate tot.almente alla lni• dovrà basarsi sulle più ampie auto- ~~Jga~~ detentrici del gra nd1 mcz;zJ zia.Uvaprivata. D controllo operaio rin- Politicaesterae coloniale nomte. Le funzioni del governo cen- di P roduztone e di c re dlto. La capacità noverà completamente anche In queste lttinoranzeallogene ;:;~:rifg;;:n;~te/!1;!~!~s~a ai!:fa ~:~ cosi~alta, !!e m~ 1 c:f.n:r~n~~u~~n:~ ~f!eUS:r 1 ~~~f~~I ~:!!!i~ :1~~ 1t:~ ~ La Repubblica Italiana farà una ztonale I disoccupazione e la ml.seria. vento della collettività da. ertettuarst. dectsa politica di pace e di disarmo, Il prlnctpio dell'autonomia è uno ij 1 0 f;~ nd e capitalismo 151 ~ dlmOL!ltratoattraverso organi ~on' burocratici, rl• ridurrà grandemepte le spese mtll- det princfplt direttivt del movtmento ra p r te a risolve~~ 11 problema del durrà l'iniziativa privata entro limiti ri– tari e coloniali, propugnera l'orga- rivoluzionario e OJustlzia e Lbertà >. nJ'cit'totlg~anl. ~ell mdus,•rtha. Es.so ha spondenti all'interesse della produzione. omm a mere, a spezzato Il complesso di Industrie di cui si pre- 11 g • • d 11 • ~ tra I lavoratori e Mli strumenti di pro- volge un capite.le che s1 aggira intorno 1 ogni rapporto che non fosse di servitù \'ede la soclalluaz lone immediata coln- su e ra 1on1 e e r11orme duzlone,eM>ohasubo, dlna,oalcrt- al20mllla rdlnomlnc ildàlavo,oaduna :!\~11~ ~o~~~~;;~ U 1 .ri~~~~te~ massa di circa 250.000 1 operal concentra~ pre presenti specie in un periodo in cui proprietà cooperativa. Una. legge agrarta niblle P ti in meno d1 un mlgllalo di gro:sse e n Pnrtlto Comunista, preoccupato del- da emanarsi subito dopo la conquista'. Que'sta crisi economica e morale del medie aziende. L'Italia potrà cosi' com– l'atrermarsl di e G.L.~. tenta una ma- delle terre, regolerà tuttl t dettagli del grande capltallsmo ha costretto tutti plere una esperienza. grandlosa d1 ge– novra di avvolgimento e nasconde I suol trapasso in modo da. evitare dannose rl- gU Stati, anche 1 più conservatori ad stlone collettiva In rami di produzione propositi dlttatortall ,otto un linguaggio percusslonl sulla produzione. l abbandonare le posizioni del liberismo ~re hann~ raggiunto un grado notevolo equivoco d1 libertà e di democrazia. Con 11 pa&1aggiodella terra al conta- , tradlzionale per at!ermare una. polltlca se::an~~;;!~°:tt~r~ ~os;; 1~~ ~~i~n~c;:,: ·+- dlnl coltivatori 11problema della terra d1 progressivo intervento nella. economia organizzazione industriale net suol ram1 Tall le n01Strepremesse politiche. ruu- in Italia, ben lungi dall'essere risolto, che tuteli gli interessi della collettlvltà più delicati quali sono Indubbiamente :~~1;'!0diorca ci'lv~;:rre~le~~~:Umc~ :~roer:~.lmfe~S:ti:~ s~~:r~m~na~~:~ fed~i:a~~~;or~a:~f~t:~h~ra~~~~ ~= :~~d~~:~~~v::-1.b~':d~~~ce:: 51 è rt!erltl ad una Italia astratta e tco- povero di acque, d1 strade, di abitazioni, litica va dalla semplice vigilanza dello sportatricl. rtca, come spesso ranno 1comunisti; ma. la 60I'te del contadino sarà legata stret- Stato, al controllo e a.ila soclallzzazlone. A quanti restano dubbio.,! sulla. capa– all'Italia reale, attuale, paese dalla ta.ment.e al compimento di una grande 2) L'Italia non è ancora un paese a cltà delle collettività moderne di gesti• struttura e dai rapporti complesslss1m1, opera di bonitlca che richiederà l'lmpie- grande struttura capltallstlco-indu- re con criteri Industriali gr.:i.ndlimprese dove accanto a una grande maggiornn- g~ dl immensi ca.pitali e gli s:forzi di stria.le . produttive, è opportuno r!cordare che lo za di contadini e dl operai sono pero' pii) generazioni. I La p opolazione Industriale in Italia Stato italiano esercisce con successo da anche mUlonl d1 artigiani indlpenàentl, Ma Intanto un grande pa.sso innanzi arrl'la appena a 4 milioni su un totale molti anni due grandi industrie - l& piccoli proprietari agricoli, piccoli com- sarà .stato co~pluto, n contadino, non d1 15-18 m111on1cU lavoratori. Questi ferroviaria: e la. manltattura tabacchi • merc1antl, piccoli tn.du.strlall, lmplegatl, sentendool plu sfruttato, prenderà un 4 millonl, secondo l datJ del censimento che occupano r!spetth•amente 160.000e profe.ssonlsti, ecc. COstltu!.scono questi interesse plu vivo al problemi della sua industriale del 1927, si divido no tn 25.000persone. gn1ppl un ceto Im portante della popola- terra, sentirà lo stimolo alla educazione 838.000pro prietari -'.quasi ,;empre la.vo - n programma specifica che la socta– zione italiana che rlca.va 11suo reddito tecnica e al lavori di mlglloria, e sarà ratori essi stes.si - 258.000direttori. , tee- llz:zazloneal accompagna con la gestlo– dal lavoro e da u n lavoro qua.si semp~ indotto a prendere una parte sempre niet e impi egati, 2 .906.000operai. Prevale ne autonoma e 11controllo operalo. essenziale alla prosperità. e al pr ogresso maggiore alla vita del Paese, quella par- nette.mente la piccola impresa. Nel 1927 Diamo qui' brevi cenni ,;ul!e Industrie del Paese. La Rlvoluz!one antl!a.sclsta, e aziende di cui si propone la soe!allzza• emancipando t lavoratori agrari e In- Oli esercizi aventi d& 1 a 10 addetti erano 692.313 con 1.510.304 addetti zlone : dustrlall dalla ttrannla del grande capi- , > 11 , lOO 35.951 , 9GU)51 Industria, idroelettrica : Costautsce la fa~~:: 0 e 0 ~~dt~:~~1 ~~~:U;t~~~~! 1 ~ir; :: 4 fi: : :e\~::: f!?ia~~~:~:_ ri~t~ 1 1 i:r~i~~ip~ i;; :fi~~:~~a ::v::~r:_:; ::~~:/~:: sl ti:::~l ;: 1e~~~~i:na~i:~:d~ ~t~~t! definizione quella di paese lmport.atore :.~lo Ji~b~te°rr:=e~:t:e 1~fer8:i promesse da.Ila.ditta.tura. Questa. avver- to, fe$t:.a:no non più dl aoq.OOO addetti :il- ~!;:~~~/~~~oed!itf~!~~~t~ ~ la: privati. Dopo 11grande sviluppo degli :~ c~ei~p;;~~~/~r~u~e~ai~ lo,grande lndu.s!rl &prlva.ta e non più d1 nert alimentarl, Perehè questa sua tun- ~e':,;~n~o~e~ ~% 1 ~~ ~;~~: ~l P~ tura sintetica, si llmita ad tndJcare al.. COO~:ir:r:U:~~~~ti~:u~~~trano :1:1: :iri:~f~~ s~;rru~: ::P~rli pianti nuovJ, ma della razionale utUS.Z– ~:if f~~<;.!:!~tf 11 p~1 1 ~~~;~ ~; ~:;~: ~~~cfus1~~m::ic:ete~d~~~ commerciali con l'es~ro, rapporti che ::o~t :e!~~~v~::fetl~t°~!~~~~ ma.86!\operata e rurale. di rl!orme tntegrall che poMOno valere :::~otl~;e~m~~::~ da una rlvolu- e alle lndu.strle consumatrici. La tesi La riforma agraria :i~c~~r::S~a g~~~en~ 1~f:hi~=a: SI aggiunga che una soclalli:zazione :~:a n::c~1:1:a!~:'re~:uS0::~~!1: n problema agrario è ti problema ton- gli Statl Uniti, nel quali l'economia è do• :;1J 1 1:';~• ~:~~b{!/~~~e ~ri':iss~a d~ tanti del pensiero economico ortodos&O damentale per l'Italia, Metà della popo- ~w:t:a!~~~randl COIOMI dell'lndustrla e mtutar1zzazlone della produzione e 1'1n- :e:~t a~vp~~~~:~ero (Canada) lnte- :;~~~l~~a~~lè sr:tr:;! :~~f: 0~:~~: 3) La crlal mondiale ha avuto 1n Ita- f!8'~:~~e :.!P~~:n~i:~~a t!:fa~fv~~i n capitale nominale totale delle so– :=r{~emm:~f d1d~~n~~~.l~ :if10: Paa :i~~~~ 1 :~~~ri:~~~~~!'c~~ :~:: democratiz2azlone della vita di fabbri- ~lle~!e~~:eu~ ~e~ff:a e!ten:~ 11 ~f1~·1/~ cl~ Il 55 per cento erano addette all'a- tlca infeudata agli interessi di una pie~ ;~~~ ;;:: 1:5~~e~J~n~o~:i~:i~: 2 miliardi. Sempre più spiccata In que-, grtcoltura. cola minoranza d1 tlnanzlerl, grandi tn- stria. stt ultlml tempi si è fatta la tendenza La popola.z!one agra.ria si dlvlde ap4 dustrlall e grandi agruri. n fascismo ha al concentramento degli impianti. Alla. prOMlmatlvamente In 4 milioni di glor- Incoraggiato tutte le degonerazloni pa• Altr~ ~~derat.!one da tenere Infine fine del 1925, 85 centrali contavano U nalterl, 3J5milioni di piccoli proprieta- ras.sltarte e speculatrlcl della economia presen netta prevalenza della pie• 63 per cento della potenza in.stallata. ri, 2 m111on1 di coloni, 1.300.000dl pie- Italiana., mentre ha dannecglato grave- coli fit tavoli e obbligati, più alcune cen- mente, con I ,uol sperpert, Il suo !lsca- La soc1·a11·zzaz1·0ne delle Banche tlna.ia d i mlgllata dl gro.ssle medi pro- llsmo, le 6Ue lnlztatlve di pre.sttgto, la prleta. rl borghe6l e 100.000gr056l fitta- parte veramente sana dell'industria. voli. Trascinato dall a. Jogtc a del terrore e Dai dati del catasto agrario (1924) s1 dalla neces.,1tàdi evita.re eataetrofl trop– rtcava Che 24.000 proprtetarl Jatltondl- po vlsibUI, Il fas cismo è stato costretto stl posseggono da 8011quasi un terzo del a Invadere e!ere sempre più va.ate della terrlt.orlo italiano (7.240.000 ht.). E' bene economia. del Paese. Esso controlla or– avvertire che in questo terzo sono com- mal, per via dlretta o indiretta, buona prese anche terre poco redditlzte e ta- parte del risparmio italiano e, specie do– lora non tacllmentc dlvlstbULUn altro po la creazione dell& Società Flnanzla– terzo è posseduto da clrca 200.000gran- rta Italiana e dell'Istituto Moblllare di d1 e medi proprietari (diventano ctrca C redito, molte tra le maggtorl industrie 500.000se si comprendono, come nel ca.so Italiane. delle altre categorie, t membri dell a ta- Questa situazione d1tatto non puo' es– mlgl!a. superiori ai 10 anni). L'ultimo sere Ignorata nè annullata. d'un tratto. terzo si dlv1de infine tra parecchi ml- E' da questa che sl dovrà prendere le Uoni d1 piccoli proprletui t quali, nella mosse per porre le basi del nuovo regi– toro grande maggioranza, posseggono me 1ndustt1ale.Escl\1.80 11ritorno ad una appezzamenti non 8Uperloria mez:roet- posizione di liberismo integrale, che con– tare, che non ba.stano ad assicurare loro trasterebbe con le eslgeme della vtta l'Indipendenza economica. sociale moderna, non si presentono che La grande magglornaza del cont.adlnl ~fe1aa:r:;~~e\~:u~~:: 1 d:1!°!:~: è dunque 5eparata dalla proprietà della zazlone generale e lmmediat.a dell'in– terra che lavora e tra 1 proprtetarl est- du.stria; b) la soluzione no.,tra che com- 6tono stridenti lngiUISttzte. bina 11criterio della .socta.llZMzione con r1~:cl~rt;!~ etfo;=~~~~,!= quello della gestione privata corretta. e di svolgere una politica intesa 6 dare integrata dal controllo della colleUlvità gradua.lmente la terra al contadini lavo~ e del la.voratort. ratorl. :Ma t propositi ISODo re..!tatl lette- e Glustlz1a e Libertà , respinge nel# ra morta d1 fronte all'egoimto teroce l'lntere&ae del popolo la tesi comunt5ta. del grandi proprietari e all'a&5entelsmo Una sociallz.zazlonegenerale e immed!a– delle vecchie cla.ssl.d!rlgentl. Nel dopo- ta dell'lndu.strta provocherebbe in Its– guerra si verltlco' un largo passaggio d1 lla allo stcMOmodo che In Ru.s.sla,una proprietà agrarie dai proprietari non dlsorganlzzazlone terrtblle della. produ– coltlvatort .al contadini Ma l'acquisto tJone, un& gravil!isimariduzione del U– della. terra avvenne &condlzloni cool' o- vello d1 vita della popolazione e una itn– nerose che 1n molt!s!lhni cast n piccolo men.sa dilsoccupazioneche 5l prolunghe 4 proprietario, privo d1 credito, oppresso rcbbe p er annL Es.sa potrebbe ancora dalle .ta&'58 e dal gravami Ipotecari, è concoplrsl ae nelle prtnclpall nazioni ca– stato costretto ad abbandonare la terra pltallstlche avvenisse una rivoluzione o a condurvi una coltura di rapina. che comunista; mn.sino a.ehe gli Stati Uni– lo ha ridotto alla plù a111Solut.a ml.seri.a. ti, la Francia, l'Inghilterra, la Germania zi~~h;;:;-~J:n:1:e r~: ~f~r:X~~~l~~~:1~1~~tu~~~ to per il passato esperienze celebri in ln Italia condurrebbe 11Pae.,e al dl.sMtro tutto Il mondo, ha trovato enormi osta- determinando nuove e più foescherea– coli al suo dltfondersl per l'O!lt11ltà de1 zloni. proprietari e la mancanza di credlto. L'Italia non è la Russia. La Ru.s3la è La conclusione che egorga da. questi un paese immenso, scanamcnte popola– rilievi - conclusione confermata d'al- to, che dispone di enormi t1cchezze po– tronde dalla storia d1 tutte le rl!ornie a• tenzlall. L'Industria russa, riorganizzata grarle - è che 1 contadini Italiani difff- solo 8 anni dopo la rtvoluzione (8 a.nnl cllmente potranno giungere nl possesso dl 1nenarrabll1 patlmenU ...) trova in pa– della terra attraverso provvedimenti le- tria tutte le materie prime dl cui abbl– gblatlvl graduali o attraverso l'accumu- :,ogna e dispone d1 un grande mercato !azione taUcosa. del risparmio. Interno dl sbocco. n proletariato rurale italiano avrà 1& L'It.alia è invece un piccolo paese, per terra. solo se la conquiat.erà materlal- buona parte montagnoso o collinoso, mente per dlrltto dl rivoluz:Ione,sent.a sprovvisto di materie prime, SO\'rapopo– attendere pa&slvamente1ril5ultatt di una lato. Essa deve chiedere ogni anno at rt!orma agraria che, promessa durante mercati &tranierl 1199 per cento del co– sessant'annt, non è stat.a mal, non dl- tone, 1'80per cento òella lana, 1195 per clamo lnlztata, ma neppure tentata. oento del carbone, li 99 per cento degli Ecco percbè 11programma di c. G.L. , oli minerali, ti 99 per cento del rame, il è nettamente radicale 1nquesta mat.eria. 53 per cento delle materie metalliche. Es.so prevede U passaggio della. terra, di Le sue industrie fondamentali - tes– tutte le terre a1 cont.adlnl Javoratort sUe,meccanica e Industrie connesse con contro Il pagamento d1 una moderata l'agricoltura 4 non trovando .sbocchisuf– lndennità rat.eale. n programma, nece15- !lclentt nel mercato I nterno, debbono, sartamcnte sintetico, si limita a 15te.blll- per vivere e sviluppar.si .,ricorrere tn lar~ re due torme di approprlazlone, a. se- ga misura all'esportado ne. Da qualun– conda del islsteml di coltura. e di con- que punto di vista. cl al. ponga, la tun~ duzione : la proprietà t!ldlviduale e 1& zione econom!ca dell'Italia appa.?e per Grandi banche private dt credito : I bono poter acquistare 1concimi alle ml– Uorganlzzazione bancarla italiana con- gllori condizioni. La p~lbllltà d1 una slste attualmente : 1) della Banca d'Ita- gestione nell'Interesse pubblico dell'ln .. Ila, unico Istituto di emissione, con la duatrl& e del commercio del tertllttznn .. sua 8ezione e salvataggi ,, l'Utltuto di ,tiè dimostrata dall'ottimo tunzlonamen ... Liquidazioni; 2) d1 una granàe Banca to del Consorzlo agrario di Piacenza. Es– di Stato, la.Cassa Depositi e Prest iti, che 60 pero' ha dovuto rotto.stare sin qui' centralizza i depositi delle cas.se postall alla politica della Montecatfnl. (circa. 14 mlllardl); 3) di un p lccolo n capitale nominale delle indwstrie gruppo di potenti banche semlpubbllche, del tertlllz.umtl è dl un miliardo circa come il Banco dl Na.poil,li Banco di 81· Industria ~nugica : L'Italia mana cilla, le grandi Casse di Risparmio di del !erro e del carbone, elementi essen– M!lano, Torino, Monte del PMChl ecc.; zia.Il per Io sviluppo di una grande in• i) dl alcune I5tltut1 pubbllc1 dJ crecllto dustrla siderurgica. Le mlnlere di ferro ~1::ie !,~ :l.lc: ~ula~:I J~b::~~~~ :a~~n!~1::n;at~ti:~$1~~':8ta::!~ U nuovo gr ande ltiututo Mobiliare di .per non esaurire gli scarsi g1acimentl credito per le industri.e; 5) di un piccolo Ciononostante gli industriali islderurgicl gruppo di grandi Bancbo Commerciali, sono riusciti, attraverso prC.Wonle cor• tra le quali la Commerciale e 11Credito; ruzl.onl di ogni genere, a ottenere prote .. :>a~:lc~~i°v:~ll;~a.~~i!'.c~;r~~~~~ :~~i ~à~;fen~:=~ii \::Or: rurali, di risparmio, ecc. navale, edilizia, ferroviaria) prezzi che Da questo quadro rL,ult.a che la tun• sono .superiori del 50-60 per cento a. zione creditizia è già. per buona parte quelli che pagano le Industrie del iirandl accentrata nelle mani di tatltutl pubblici mercati produttori.. o aemipubbllc1.La soelalb:zazlone, da at;... In un accurati.s.simostudio sulla pro-– tuarsi con metodi particolari, delle tczione doganale nel dopoguerra Erne• grandi banche commerciali di credito sto Ross.I, l'eroico galeotto di e 'rnwit1• non rappresenterà che Io 8v1luppo e 11 zia e Libertà ,. ha calcolato che Il trl– perfezionamento di una ~nedenza. che buto annuo che t co~umatori Italiani è già in atto, e non potrà. perclo' sovver- . e in prima llnea gll asricoltorl per t :~r::t~.a:, ::::n~:~!°zt~~!\~~ :: 0 P:;~:~o~~~~:toru~al~r~:~ La ragione fondamcnt.ale per cui 5l 1 prodotti siderurgici ammonta a circa propone la soclallztazlone delle grandi 900milioni. banche prtvate di credito non è tanto La ISOClallu.azione di questa ioduat.rta, economica, quanto morale e politica : la che dovrà essere rldotta nel iiuol glu.stl grande banca privata costitut.sce nella limiti, sl impone anche per ra.gloni d1 =el~ :~;~I~~ ~o~!~een:-~~: : 0 ~!!tàco~~1C::e: r:t~~~m~~~ mette in &ertopericolo Il funzionamento militari. Gli tndusLrtall siderurgici 8000 degli istituti democratici. Socializzare la in tutti t paesi !autori d1 guerre e cor• grande banca privata. significa dlstrug- ruttorl della pubblca oplnlone. sere alle radici la plut.ocrazl.a.. Anche nell'industria. &lderurgie& at. ~ Non sarà. male ricordare che tutte le verirlcato un tortWlmo concentramento. grandi banche private Italiane sarebbero Il Consorzio Siderurgico nallano rluni– tallJte se non avessero potuto rlco1Tere sce oggi 25 produttori comprendenti la In più occasioni alle ca.s.sedello stato o qua-,! totalità. della.produzione; esso pe– dell'I.stltuto di Emls.slonc. La Banca di ro', anziché rlorganlzzaro l'industria, ha Sconto talll' nel 1921,Il Banco di Roma. l'unico scopo di organizzare 11mercato, tu salvato due volte negli ultimi dieci che è quanto dire aumentare la prot,e. anni, imponendo alla collettMtò sacri- zlone doganale e Imporre 1più alti prezzi flcl dt mlllardl. Tra tl 1930e n 1931an- possibili. che Il Credito Italiano e la Banca Com· Il capitale delle indll6trie siderurgiche merciaie 15!videro costretti a rivolge~! supera 11miliardo. a.Ilo Stato per uscire da una pericolosa Costrutt011t navali : Valgono in gran situazione di !Wquldltà, che è quanto parte Q"llargomenti sviluppati pltl &<>– dire d1 falli mento poten ziale. n popolo J)ra. Esistono oggi in Italia 4 cantieri italiano col socializzo.re le grandi ban- statali e 31 cantieri privati. che private non farà che esercitare 1suol lntlustrl.a mineraria: n sottosuolo ~ dlrltti di creditore. Non è ammlMlbile proprietà collettiva della Nazione. Appa.– che le banche pretendano soclaltz.zaro re perclo' ingiusto li privilegio concesso le perdite riservandosi solo I guada.glJ,.I. a piccoli gruppi di sfruttarne le riso~ Fertilizzanti : L'industria del tertlllz- ricavandone utili sproporzionati ai ca.. z.anti co:stltulsee un romo della Industria pitali e agli sforzi Impiegati. Altro moti .. chimica, ma un ramo dl importanza e- vo per la soc!allzzazloue : lo sfruttamen• norme per l'a.grlcoltura Italiana. La to Indegno a cul molta parte del lavora-. Montecatini detiene ln pratica. 11mono- tori sono sottoposti e le pessime condi• ~;l~ ~1eo~l~a 1~1~i~ca~t!':o~:~I~~~ zli:~ru~:!e~rn~~~! 1:;:1 !~~. gli interessi degli a,grlcoltort 1 qua.ildeb- le quasi 100.000opera! e tmpiegat,1. 01

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