la Libertà - anno V - n. 51 - 17 dicembre 1931

= I7DICEMBRE 1931 IL CENTENARIO DELLA "GIOVINE 1TALIA" Le origini e gli scopi della organizzazionemazziniana Auuro Labrlola commemorerà 11 loro amore, di cui Mazzini dava su– centenario dl fondazione della Gio- bito notizia alla mamma. vine Italta e Io farà degnamente Per un uomo men fortemente tem– polcbè egll è, ad un tempo, storico, prato, una. tale avventura :;entlmcn– filosofo, poeta, e non meno di tanto tale - e non soltanto sentimentale occorre per dir come si deve di quel- - poteva diventare un pericolo : 11 la. magniflca primavera che fu per per!colo di un diversivo sterll!zzante. r~;r,ta. e per Giuseppe Mazzini 1l Per un u9mo della tempra di Mazzi- Dunque andremo, tuttl, a sentir lo ric~~~e~~ce~~à~~e~!iiToPr~p~~~r:; storico che sa t fattl ed 11loro con- un elemento nuovo per la sua vita catenars1, 11 filosofo che 11 spiega d1 pensiero e d'azione. nelle loro cause e nel loro svolgl- Che ! chi puo' dire quali furono mento, 11 poeta che ne esalta l'effi- per l'Esule - come pienezza dl vita - clenza etica. In attesa, qui' vogllon- quel mesi dell'estate e dell'autunno sl brevemente ricordare - a mo' di del 1831 ? esordio - alcuni fatti, alcune date, Ma ritorniamo alla 4" Giovine I- alcuni nomi. ta!ia ,. Noi non sappiamo, con precisione, Ma"21n1si immaginava di potere quando fu costituita la e Giovine In pochi mesi di congiura appronta– Italia >. Giuseppe Mazzini lascio' re gll animi e i mezz.lper l'lnsurre– scritto : e Il nome della Società. e zione e tutta l'opera sua di quel e Federazione della.Giovine Italia >. tempo è ispirata a questa convin– L'èra data dal 1831. >, E non preciso' zione. Persino la struttura della plù di cosi'. Ma dal documenti che e Giovine Italla ~ ne deriva. ci rimangono si puo' desumere che e I gradi - egli scrive - sono due, le prime manifestazioni di vita del- voluti dalla natura, che dà. cuore a– l'organizzazione mazziniana si ebbe- gU uni, cuore e s enno ag lt altri : fe• ro tra la flne dl maggio e 11 prlnct- deratl semplici, !edera.ti propagato– pio di giugno dl quell'anno. ri >.... « Ogni f ederato deve pro- I biografi affermano che Egli pen- cacciarsi un fucile e 50 cartuccie >. 150' la grande gesta. nell'inverno pre- E la divisa ? e L'uniforme del fe• cedente, nella solitudine del carcere deratl sarà. : blouse verde; cintura dl Savona; ma. a. determinarlo a di cuoio rosso; pantaloni btancht; staccarsi definitivamente dal Car- berretto d'incerato con la coccarda. bonari fu, non v'ha dubbio, l'esito nazionale >. infelice del moto scoppiato a Lione e II simbolo è un ramoscello di U9 dl aprile. Mazzini, che era. in esi- cipresso >. llo da poche settimane, vi partecipo' Naturalmente, al suo spirito non e fu uno del capi del movimento. Lo sfuggono 1 problemi costituzionali, scopo era grande : insorti italiani e politici, economici, morall che sareb– frances1, be1t presto rinforzatt da un bero stati posti dalla rivoluzione esercito regolare francese, sarebbero trionfante, pero' e tutto questo a acesi in Italia per far la guerra al- tempo e con tempo; ma a principio, l'Austria I Ahimè , I soldati france- e finchè 11 territorio !tallano non sia ai furono, si', mobilitati, ma contro evacuato dal barbaro, armi e non fr! insorti. E fu un eccidio. Chi ha altro >... e :Mafin là. armarsi e bat- ti~\° r~ 0 r~1::rir~~;~r J 1 ~i~: 0 ~i ~![s!~oi::l~~~e n~~~~;• s~i°t~r;:::1~ Modena o EnrJco Misley. che era, a patrio >. Parigi, ambasciatore tn partibus del E persino la dichiarazione del ~uca e della congiura dl Ciro Menot- e prtnctptt poltt1ct della. Gtovtne /– tl ? Non si sa bene : torse tutti e tre; talia. > risente di questo bisogno di forse, nello stretto .sehSO della.paro- fa.r presto. ~te ~~:~~ggg~~ a 0 !fe~fgea1~~~!;1!; Re~:ti~fl~au~~~o /f~31:i!~~f:Z 1 i ~~ ed era riparato a Marslglia, giudico' verni monarchici costituztonaU, o di che bi.sognava romperla col metodi altra specie, accettati se allo scop– e dlploma.tlcl > dei Carbonari; che pio della rlvolur;lone la Federazione 1U Italiani nulla dovevano sperare non avesse potenza sufficiente a dl– pUl dall'intervento straniero; che rlgere; ma accettati come governi 1ncitpendenza, unità, libero reggi- di transizione, e la Federazione pro– mento dovevano conquistare con le seguirebbe l suoi lavori >. loro forze esaltate dall'amor di pa- Allo stesso concetto del far pre– tria. E giudico' venuto Il momento di sto è tsplrata la sua famosa lettera iniziare la predicazione del suo a- a Carlo Alberto che, del resto, è il postolato. primo - in ordine di tempo - dei Mazzini era allora un giovane di grandi scritti politici mazziniani, 28 anni, esUe,pallldo, dl aspetto se- redatti in quello stlle ardente, che vero, ohluso com'era sempre nell'a- abbrucia la carta, che durante qua– blto nero dalla sobria eleganza: ma rant"anni scalderanno 11 cuore di aveva la parola fervida, sua.dente, tante migliaia di Italiani. 1rresist1blle su quanti lo avvicinava- Vi fu - ma non allora - chi, In no– no. Sentiva. di possedere tutte le me del rigore della dottrina, rtmpro– A,Ualltà dl un capo e di potere, egli, vero' quello scritto a Mazzinli - plut– ,pur cosi' giovane, additare al gto- tosto gioverebbe proporlo alla medi- di~Jr~~r1ot1 le nuove vie. E decise !:fi~~: 1 ~td~ff°J'~ll~pe0s~I6~tin::a~~ Coal' nacque la Giovine rtal~a. ~er::::~~at~~~e dell'uomo politico, A quel g1om1Marsiglia era piena Il giovane sovrano, che dicci anni di profughi italiani, mlracolosamen- prima, aveva tradito le speranze del te sfuggiti al carcere ed alla. forca, Carbonari col quali aveva congiura. dopo che l'esercito austriaco ebbe to, non rispose al quo3 ego che verso domata. l'lnaurrezlone dell'invemp dl lui tuonava da Marsiglia, ma fe• prtedente. hl 1 ce condanna-re a morte l'Italia.no va' i ~1: l~::i. 'Apostolo tt:O• ;~:v:ri~~'i°~ f18 fo~ir1:a~~~ 1• 3l~ Ben presto venne a raggiungerli, lemma.: Se no, no/ E con lui, fa– dalla Svtzzera, Giuditta SldoU.Ave• ceva ricercare a morte 1 suol, con T& ventotto anni; era bella, ricca, sadica ferocia, che si rivelo' In tutta colta, amm1rata come pittrice e- la sua freddezza spietata. nei proces~ Il'~~- che andaVI. a fare a Mar.si- ~ ~~~t\~ 1~jf:zi1o1:i~iri:nJ~~:h~~= ella questa giovane signora, vedova chlerl. d1 un generoso patriota ch'ebbe cor- Ma dall'atteggiamento del sovra. paratura da gigante e che l'eslllo a- no, Giuseppe Macini derivava la veva spento di mal sottile? Che an- possibilltè. dl parlare uttlmente di ::ì~2f :a~~ 1~~:: ;~~~~P~i<,~Y1~ ~~ 1 :f b{: 11 :~g~~~':i~at~c~f fn3~ :~ congiure del '31 cacciava in eslllo denza. per la seconda volta? Questa madre La sua predicazione fece rapidi che - ed era 11 suo strazio - sfuggen- progressi e la e Federazione > si do alla torca ducale, luciava i suol propago',ln tempo brevissimo, da quattro ptccoli in custodia al nonno MarslglJa a tutti I e depositi > dove paterno che 11 allevava nell'educa- la sospettosa polizia del ~ juste ml– ztone del Gesuiti? lleu > aveva concentrato I profughi. Durante 11 primo eslllo ella aveva Poco dopo, anche in Italia ebbe lar- :r:~:~:°a i'ancJJ~ì?~~tt!l~! us~;.~~~~ ~~ ~~i~~~- _L~~z~~e drus~:b 1 : Ma~~t: cola corte pronta ad accoglierla, a ni l'assillo di ogni ora e deh ! quale festeggiarla. Perchè andava a. Mar- insegnamento deriva dallo studio del si&'lla? mezzi tecntci del quali egli si servi- Oh I diciamola con le parole plu va, anche se. oggi, la piccola e ra– um.111, la ccmaumile e noblllsslma : dio > di Pertlni o il velivolo di Ba.s– an.dava a far da ma.ngfare al pro- sanesl possono suggerlre altri modi Jughl ! per far pervenire ad un popolo Affitto• alla rue Satnt-Ferréol un schiavo la parola incitatrice dl rl– vasto appartamento e vi aperse u- scossa ! na e pensione > che ben presto d.1-. Quando, al1 1 opera di congiura pro– vento• 11 centro della emigrazione priamente detta, potè aggiungere :~t13~~flach1:~1?au~::it: :!f~e= ~r:A~ ?: 1 ~gbri~:1~~~adfci~t~a 1 g~~= se, non saldavano Il conto, o lo sal- nale > che dalia e Giovine Italia > davano solo in parte ! prendeva nome, si moltiplicarono, Non insistiamo. come per incanto, 1 e punti di con- QuJ' la conobbe Mazzini; e fu l'l- tatto > in tutta la penlsola; nel Ge- dllllo. novesato, in Piemonte, In Toscana, La donna era degna del Grande, nelle Romagne, nel Napoletano. e tale rimase flno all'estrema vec- In breve ora la e Glovlne Italia > chlezza; e degno dl entrambi era il divenne la plù im;,ortante di tutte :,J• G. Appendice della Libertà IL FASCISMO IN ITALIA _ di BOI TON KING - Mussolini non era riuscito a. ot- tenere il plebiscito che aveva ago– gnato, ed era avversato nella Carne~ rp,da una forte minoranza. Matteot- !~ ~~g~1~sV,~~~v~ 0 ~~~t\11c1;,,e:, 1 ~:R; primavera un libro di amara con– danna per la dominazione fascista e denunciava allora. alla Camera le violenze e le frodi che avevano ca– ratterizzato le elezioni. Egli sapeva bene di a.vere cosi' firmato la sua condanna a. morte, e pochi giorni dopo fu raplto nelle vie di Roma, portato in piena campagna, e as– sassinato. La sua morte scosse la nazione dalla sua impaurita som– missione. La folla che si inginoc– chiava pregando nel luogo dov'era stato rapito era un sintomo dell'in– tensa indignazione che causava 11 e libero delitto in uno Stato non libero >. La stampa antifascista au– mento' ancora la circolazione, e gli ex; combattenti reclamarono che la 1112galità cessasse. Lo scontento crebbe alto e minaccioso e molti fa– scJstl disertarono una causa che sembrava »er!colante. Era generale credenza che MussoUni avesse isti– gato U delitto e come l'accusa lo preoccupa~e è dimostra~ d_alfatto che egll designo' due ,suol luogote– nenti come capri espia.torti. La sua complicità. è resa evidente dal se– guenti fatti. Dopo le elezioni egli scrisse un articolo nel suo giornale minacciando Matteotti di e qualche replica più concreta :t delle ingiurie. Marinelli, segretarlo amministrati– vo del Putlto Fascista, un9 degll uomini che fu i n rapport o diretto con gli assassini, dlchta.ro' che Mus– solini gli diede o rdine di e toglir di mezzo > Matteotti. e Fto:1si, capo del– l'Ufficio stampa. dl Mussolini, fece un'identica. accusa. Ambedue erano in intimo contatto con Mm1sol1nl, e, ~~~hJd~~:1s;~;~s!~d~~~~~raJ!oJii oghi mattina a rapporto. Quando comincio' 11procedimento legale, si ebbe cura di amnistiare Rossi e Ma– rinel11,tagliando cosi' 11vincolo tra Mussolini e gll Msassinl. Ma benchè la. colpabtlltà di Mussolini sia evi– dente, non c'è una prova del tutto certa, e l'ipotesi più caritatevole è che egli uso' col suol accolltl espres– sioni che furono Interpretate come un desiderio che l'assassinio fosse compiuto, che essi l'organizzarono nella convinzione di fare a lui cosa grata; ma che egli non dette alcun ordine preciso e fu torse meraviglia– to che il suo p;1rl2.reviolento fosse stato preso alla lettera. Con un po' più di coraggio, tutto l'edificio fascista sarebbe probabll• mente crollato. Ma Il re, debole conie sempre, rifiuto' di agire e i deputati dell'opposizione, Invece di sollevare la Camera e il paese, abbandonarono Il Parlamento macchiato di sangue e !armarono una specie di Camera rivale, riducendosi cosi' all'lmpoten– ia. Mussolini si era sgomentato, al le società segrete - e se ne contava.– no più di dieci ! - che, con program– mi più o meno affini, promovevano In Italia indipendenza e libertà. Altri dirà le ragioni polltico-mo– rall di que5to rapido progredire; al– tri dirà gli ostacoli .che gll suscita– rono contro le coalizzate polizie eu– ropee; qui' basti notare che - ad onta della sua volontà di e far pre– sto >, ad onta del successo grande del suo apostolato - due anni e mez– zo occorsero a Mazzini per trasfor– mar la sua congiura In movimento insurrezionale ! E fu la seconda spedizione di Sa– voia. E tu una rovina. Una rovina ? Chi lo disse ? Si', è vero: come già.per la pi-lma spedizione - quella organizzata. a Llone nell'aprile del 1831 - anche ln quella oscura notte del 1• feb– braio 1834 basto' 11 tradimento di un uomo - Gerolamo Rnmorlno, un genovese, già valoroso ufficiale del– l'e~ercito napoleonico - di cui la ri– voluzione polacca aveva !atto un generale, ma che 1 postriboli parigi– ni avevan guasto nel cuore e nella. mente - perchè l'improbo lavoro dl migliaia. d'uomini, protratto per ol– tre due anni, fosse distrutto in poche ore, che non furono neanche di combattimento, ma di sciocche mar– ce di va. e vieni lungo le falde del Salève. E per un'ora le polizie della Santa Alleanza poterono trionfare al pen– siero che Giuseppe Mazzini - esausto d::i,lle veglie, assiderato dal gelo del– la notte, sconvolto dalla febbre, sba– lordito dal tradimento - aveva po– tuto, soloa stento, essere sottratto all'arresto dai suol più fidi. Ma tre giorni dopo, la coalizione europea. del re se lo ritrovava di fronte, novello Anteo, drltto, glgan- ;e.Gl~vl~~nitacg;e:~ df~!v/~l!at~: vine Europa >. E t re, sul loro trono, cominciaro– no da quel glorno a tremare se per avventura suonava al loro orecchi il nome di Giuseppe Mazzini. E più di ogni altro tremava quegll che, tra essi, era 11 più potente : l'Imperatore d'Austria. ------- La commemorazione d~lla "GIOVINE ITALIA» rinviata a gennaio Avvertiamo 1 nostri amici di Pa- ~~i c8een\~;~:.fome~~1~:z1~~set1i~~fo~; <iella e Giovine Italia >, che doveva aver luogo - acl iniziativa della Se• zione repubblicana di Parigi 11 19 dicembre - è rinviata ed avrà. luogo nella prima metà. di gennaio. Oratore sarà, sempre, Arturo La– brlola. Il luogo della commemorazione - alla quale sono convocatl tutti gli antifascisti di Parigi e della e ban– lieue > - sarà indicato nel prossimo numero. LA LIBERTA' CRONACHE IMPERIALI La tam~ ~ laài~~~~u~aii~n~ ~rov~~an~ n It lia riv@~ ~ ~ nflini ~a ~ui IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJ1rll(l:llllffllllllllll"''''"'llffllltlllllfflzrlttnllruln1mu1nm1111nmnui"11,ua Come procedono le istruttorie in regime fascista, : ra,ccapricfantiepisodidi sistemi inquisitoria,Jiinsta,ura,tida,gli a,guzzinineri Tenerezze monarchiche Cl scrivono da Napoli, dicembre: Il Ministero, con apposita. circola• re diretta tn data 18 novembre al Prefetti del Regno, ha rilevato che In molti uffici comunali l'effigie \iel Re manca, ovvero è collocata In po– sto non di onore. Cot;1. detta circola– re sono stati impartiti rigorosi or– dini perchè 11 grave e delicato Incon– veniente sia subito eliminato. Tale provvedimento ha riempito I nostri occhi dl larga commozione perchè non possiamo non apprezza– re tutta la mala tede del fascismo Il quale in Napoli per mezzo del suo capo blatero' il suo fiero program– ma repubblicano ed 1n Roma, nel 1926, per mezzo del signor Balbo, tento' di procedere all'arresto del re nella sua villa Savoia. Dopo una gestazione di nove anni il fascismo partorisce un feto mo– narchico, sotto forma di circolare ministeriale. Magi1trati del Tribunale Speciale Dopo la devastazione del circolo fasclsta di Soccavo (Napoli) molti onesti cittadini dovettero subire le più nere torture morali e fisiche da parte dei gaglioffi della Milizia, 1 quali intendevano cosi' scoprire gli autori. Non avendo potuto raggiun– gere alcun risultato concreto, si ri– tenne Inviare sul posto un brlllantis– slmo ma spregevollsslmo magistrato del Tribunale Speciale, al quale fu affidato l'incarico di definire tale operazione investigativa. In questi giorni, infatti, fu notato in Napoli un figuro ridicolo il quale con pre– suntuosa baldanza sl è affrettato a far conoscere urbt et orbt che egU, appena ebbe in mano... la matassa, risolse di botto la facile indagine. Con perspicacia veramente sollaz– zevole, narro' di avere scoperto su– bito che la causa della devastazione era... polltlca, e che gli autori del fatto erano ...fascisti ! Gli porgemmo le nostre congratu– lazioni e gll chledemmo di indicarci 1 nomi del responsabili. Con sorriso dl compatimento per la nostra in– genua domanda, cl affermo• che non era necessario fare alcuno sforzo per identificare gli autori;ci chiari' che slccome essi erano fascisti sarebbe stato pazzesco trascinare del fasci- sti sulle panche del Tribunale Bpe- Invece che se nel due giorni di per– clale, 11 quale, essendo sporca crea- manenza del e Duce > a Napoli non zlone del fascismo, non ha interesse fosse stato arrestato, avrebbe !Can– di colpire glt appartenenti ad esso. nato l'affamatore del suol flgll, 11 Diverso sarebbe stato 11 suo com- distruttore d'Italia. portamento se si fosse trattato di antlfasclstl al quall li Tribunale Orrori fasciati Speciale sarebbe stato lieto di ap- Al tempo degli arrestl del dottor ploppare venti anni di reclusione. Eugenio Reale, del dott. Catalani, Il nostro sguardo dovette conte- dell'lng. Nunziante, dell'avv. Nun– nere tanto sprezzo per cosi' laida ti- zlante, ecc., nessuno seppe spiegar– gura, che egUsl allontano' In fretta si la ragione per cui l'operalo Rlppa, stringendo la sua sudicia borsa con- persona seria e universalmente stl– tenente I frutti della sua iniquità. mata, si tosse spinto ad accusare I Le virtù di un'Eccellenza co;rJ;g~:a si è potuto svelare l'e.- sa~~ld'f~!P~ii~ 0 ~~- ~~~tll?,°~Te~: nlf:°:ippa, arrestato perchè 1n pas- do sostituire gll ottimi impianti del- sesso di stampa contro 11 fascismo, la. cucina esistente nel suo alloggio, fu sottoposto a tutte le torture, le acquisto', con denaro dello Stato, quali culminarono In una sommlnl– altro impianto tornitogli da ditta straziane furiosa, lui nudo, di vlo– tedesca, alla quale corrispose la 1n- lente battiture con un poderoso ner- gente somma dt lire ottantamila I boQ~ie~~:t atroce esercitazione duro' co~!l~~v~~=~ue:~z!lgn;:;mve~r~tcfi per diversi giorni consecutivi; e fl– l'afflsslone dl e placards > rafflgu- niva solo quando Il Rlppa, flagella– rantl visi tristi di bimbi che stringo- to, sanguinante, sfinito, cadeva a no un tozzo di pane e che invitano terra privo di sensi. 1 passanti a proteggere le Industrie Malgrado questo spletato tratta– nazlonalt ! Cioè i gruppi di parassiti mento, Il Rlppa insanguinava U pa- flscali creati e nutriti dal fascismo. ~i:n~lD~~:i;a:rr;c:~reft~~te~b~t Capodanno ~~ie,P~~ 1 t~~!z:~~~~~ 1 e~f~~~~o~:~~ I clttadlni partenopei si guarda- apri' mal bocca se non per gridare no con viva trepidazione al P gen- II proprio dolore lacerante e quello nato 1932. Il Comune, che aftonda dell'umanità In lui violata. sempre nel più disastroso baratro La polJzia, esasperata, 1nacerb1' fallimentare, prepara per quella da- ancora la spaventosa tortura. ta una.. gaudiosa serqua dl nuove Fece venire la moglle e I plccoll ~~: :e~~i{i~~doppiamentodi molte !~l~~~lltr~e~t!%fadle s~~rfuo fi:~~= Saranno raddoppiate le tasse sul tuta la esecranda flagellazione, tra valore locativo, sul domestici, sul ca- i~f~c~iree ~J 1 ~~~~l~~~o~;t::i~f{~; n1L!u!us;i~~~~ !~f P1.s~~~o a mor- della donna. te specialmente I dolcierl, pasticcie- Rlppa, piagato nel corpo e nell'a.– rl, gelatieri e slmlll. Ogni qulntale nima più di Gesù Cristo, tenne an.. di merce lavorata dovrà. pagare 150 cara duro. lire per dazio cQn.sumo;la tassa di Alla fine del tre glornt, la.poltzla eserciziosarà elevata del 30 per cen- divenne belva : ricorse all'Inaudito. to, prendendo come base la pigione Il nerbo fu rivolto con accecamen– dl affitto del negozi; chi, ad esem- to bestiale contro i piccoli del R1p- ~~0 éh~ai!r;'ar:· 7 ~ 0 en~il:;;;~f~ 1 ei,_d;~Q~:ad~gfi":f;a~~~tftr:~g~~~~g ~l~~t al comune. ;i~~~~ da un punto all'altro della Stile fascista famigliare pit t1~~o~~';._mmo 1~fsa:~!;" 0 ~ 1 ;1:a~ Sere or sono, gli !nqulllnl dello piangendo in maniera lacerante, ac– stablle n. 6 della vla Nicola Amore cuso' 1 compagni. A V ARALI.o t1 segretarlo del Fa– scio, Felice Rltegn1, è 1tato ucciso a colpi di fucile. A FERRARA un conflitto s1 è pro– dotto tra la !orza pubblica e 1 dl– so~cupatl. L'operalo Ceiare Bedom1 è stato ucciso da un colpo di tucUe di un millte. A POGGIO CATINO (Umbria) U parroco della chiesa di S. Rocco, de– testato dalla popolailone a catl$a. del suoi sentimenti fascisti, è 11tato colpito da una fucilata mentre cele– brava. la messa. A ANTIGNANO D'ASTI Il mfilte fucista Giacomo Blnello è caduto sotto due colpi dl rivoltella sparati contro di lui da uno sconosciuto. A PIACENZA li mlllte !uclata .811, rlco Ferrero è stato ucciso da una fucilata, 1n pieno giorno. Fatti più gravi si sono verttlcatl a Barletta e Cuneo. A BARLE'ITAcentinala dl dlsoc~ cupati hanno percorso le vie al gri– di di e Abbasso Il fascismo I Abbia– mo !ame ! ,. La mll1zla. ha attaccato i manifestanti, che hanno reagito. SI registra un morto ed una tren– tina di feriti. La polizia ha operato arresti in maasa. A CUNEO,nella caserma del toa• fanteria, le reclute si iOno ammu– tinate a causa. della dJscipllna trop– po :;evera e della Jnsufticiema del rancio. 81 è verificato un conrutto e numerose reclute aono state ferite a colpi di baionetta. Tumulti e... fame Sono scoppiati tumultl In parec– chie città italiane, e precisamente a Sorrento, Loreo e Jn due centri pugliesi. La. ragione è la solita : U disagio penosissimo nel quale - e slamo appena. all'inizio dell'tnnrno - la crl.slprovocata dal fa.scllmo ha posto tutte le categorie dl lavorato– ri, che la demagogia del governo non riesce 1n alcun modo a aoccor– rere. UN'ALTR4 DITTATURA IN PERICOLO furono attratti da grida di donna Con le lacrlme agli occhi affermo che disperatamente invocava soc- che quanto vi scrivo ri.,ponde alla corso. Molti generosi accorsero nel- più rigorosa. verità perché ml viene l'appartamento dal quale partivano riferito da un testimone oculare, le invocazioni, intervenendo energi- sbalordito e ancora fremente e tre– camente per sottrarre una. giovane mante dall'incubo della visione di Nelle alte sfere s1 sente pertanto che, contro 1 fatti che si susseguono, sarebbe pericoloso infierire con rea.– zloni Immediate. Un tatto lo dilno– stra. Proprio in questi giorni sono stati rilasciati i colpevolidi una re– cente sommossa, verlftcatasl a Ron– cado, 1n provincia di Treviao, dove un centinalo di persone hanno ten• tata di obbligare! detentori di grano e di viveri a farne la consegna al popolo affamato. La rivoluzione Un nostro am.lcoche - continuan– do una gloriosa tradizione italiana - si è arruolato nelle ma degll in– sorti yenezuelani, mettendosi al ser– vizio della causa della libertà, cl scrive dal Venezuela, in data del 20 novembre: e La spedizione che, sotto Il co– mandò del generale Rafael Urbina, aveva laS"cfato le coste della Reputi• bltca.messicana e che era composta di un !orte contingente di ufficla- 11 scelti per unirsi alle truppe che ~::rv~::v:1° p~~~ ~~ifei~zc~~~z= Incidenti. Il feroce tiranno Vincenzo Gomez, dittatore del Venezuela, tu c6lto questa. volta di sorpresa : adulato dalla camarlla. ohe lo circondava, si riteneva sicuro al potere. Il Venezuela, all'arrivo del grosso contjngente ribelle, ò stato scosso da un tremito di entuslasmo, dando la prova che il popolo non si era a– dattato alla dltta'tura mllltare e schiavista imposta dal generale, al servizio dell'imperialismo nord- a– mericano. Il programma degli lnsortl è un programma democratico : emanci– pare 11 contadino venezuelano dalla vergognosa schiavitù che oggi lo fa servo del latltondtsta; emancipare !ti;e~~~n~~~~!bi1tr~~ld~~ ~!f1!:~: guinario dispotismo del je/e (gene– rale); garantire 11 potere civile con– tro gli arbitrii del potere militare. Questo programma spiega e giu– stifica l'accogl1enzaentusiastica fat– ta dal popolo del Venezuela. al r1- be111,che sono animati dp. grande spirito dl sacrlflclo e da un Infinito desiderio di libertà. Il proiramma democratico e libertario della rivo– luzione spiega. l'accorrere di gran parte della popolazione nelle file de– gli Insorti; alcuni reparti militari glà. al servizio del dittatore Gomez hanno disertato, e si sono posti al servizio del rivoluzionari. SI prevede ~~i1::a_n1~:~i;e~~lt ~~wg;pf~s~1~: ne che anche su di es:ie esercita la primo grido dl protesta; espresse il suo orrore per 11 fatto, e mostro' la sua. paura tirando fuori la magra scusa che il rapimento non era che uno scherzo e l'assassinio un puro accidente. S'impegno' a scoprire e punire I colpevoli; promise di non emettere più. decreti senza' la san– zione del Parlamento, e di far entra– r: la milizia nelle regolari forze ar– mate. Ma dopo poche settimane dl marcia indietro egli si affretto' a ghermire l'occasione di ripresa che 11 re e l'opposizione gll offrivano. Il re tradi' U giuramento - e non fu l'ultima volta - firmando un decre• to che autorizzava l prefetti a con– fiscare i giornali a loro discrezione; magistrati e insegnanti furono as– soggettati completamente al gover– no; la direzione della.Confederazio– ne del Lavoro fu occupata dalla po– llzia. Il tardivo processo degll assas– sini di Matteotti, dopo quasi due an– ni, fu trasportato in una piccola città. dt provincia. I prlncipall col– pevoll erano già stati rllasciati gra– zie all'amnistia, il giudice era un uomo di cattiva reputazione, e il processo fu una mascherata della giustizia. Tre degli assassini furono condannati a set anni di carcere, e, grazie all'amnistia, anch'essi furono rllasctatl dopo due mesi. Trascorsi due o tre mesi, benchè tre mlnlstrl dessero le dimissioni tn segno di protesta contro 11terrori– smo, Mussolini si senti' sicuro. Nel gennaio 1925 annuncio' audacemen– te che si addossava personalmente la. responsabilità. delle azioni del fa– scisti - delle violenze e dl tutto - Una. durissima. legge sulla stampa soffoco' finalmente I giornali anti– fascisti. Le autonomie locali furono nel Venezuela dittatura. - seguiranno quell'esem– pio. In tutti gli scontri avvenuti sino– ra, 1 soldati di Gomez sono stati battuti. Le schiere vittoriose del rl• belll marciano sulla capitale del Ve– nezuela. Il nobile popolo venezuelano si prepara ad offrire al mondo intero una bella dimostrazione di quanto possa la volontà.popolare, nella lot– to. per la libe1·tà.Esso ha contro di sC,coallzzati, tutti i suoi nemici : 1 grandi capitalisti agrari; I proprie~ tari delle grandi imprese di sfrutta– mento industriale; 11 clero cattoUco; ill agenti del capitalismo america– no. Malgrado clo', la vittoria sembra ormai decisa. E tra breve 11 mondo apprenderà. che un'altra dittatura. è crollata, e che anche il Venezuela - questo paese che Ln Europa pochi conoscono e che è molto più progre– dito di quanto non si creda - avrà conquistato la sua Ubertà. > L'amico che cl manda queste no– tizie aggiunge che li moviménto In– surrezionale è diretto dal dottor Léon, eminente personalità. demo– cratica, vecchio e fedele amico della causa antifascista itallana,che segue col più vivo Interesse. La rivoluzione democratica del Venezuela merita dunque 11 nostro fervldo augurio. Quando uno sforzo vteno compiuto, in qualunque paese, per il trionfo della Ubertà, tutti gU avversari della tirannide si rltro• vano e sentono che la loro causa è comune. La vita è un viaggio fatico• so, una battaglia. Vi ,ono sconfitte che innalzano e che onorano, ae la bandiera non è alata curvata dinanzi ai do. lori della sventura e alle di– sperazioni del pensiero. CESARE CORRENTI abolite ln tutte le piccole città, che furono sottoposte a funzionari go– vernativi. Nessun disegno di legge doveva essere presentato alla Came~ ra senza il consenso di Mussolini come presidente del Consiglio.Il co– mando dell'esercito e della marina fu trasferito dal re a lui, e, benché la mlllzla prestasse ora giuramento al re, I mtlltl potevano prender or– dini solament.e dal e Duce ,. E gli assassinii e le violenzecontinuarono per tutto 11 paese. Per alc_unlgiorni il terrore regno' a Firenze, dopo un attentato alla vita di Mussolini nel novembre del 1925; t fascisti assall– rono le case di centinala di llberali ~l~~~:g:;i;l:~~claez,rn~r~~i :i~~~~t e le giurie vennero terrorizzate o purgate dei non fascisti. In genera– le la pollzia badava bene a non rin– tracciare l fascisti accusati di as– sassinio o di raptna. Un'amnlstla assicurava l'impunità per tutti i de– litti« a fine nazionnle > e diminuiva perfino le condanne per assa,ssinll politici; tutto cio' allo scopo di ri– lasciare i fascisti, mentre i loro av– versari rimanevano in prigione. Mussolini sopraintendeva al terrore, !ifaP:foi1:n:~~srt~u:r~~èi~~l~n:~\~~~ allenarsi t suoi facinorosi segu~cl. Ordino' di saccheggiare 1circoli ca~ tollct, e, quando il Papa prote;:.lO' giustifico' il fatto dicendo che si trattava di azioni contro antifascisti. Veramente, biasimava la violenza non autorizzata, ma nello stesso I– stante veniva fuori con un elogio della « violenza governativa >, e i ~~g~~~o~~ 1 er~cl c;r~~~ua;~ 0 sc~ii:~!~ legrafo' a. un prefetto di render la ~':if~r~ilfz~~ev:g~fa~i ~~r Y!f~~l:~~tanto misfatto. rezza Nazionale, 11 quale, col viso Una bomba ~~~ot:;!~n1! ~!1 b;i~~ed!i1~~~~: L'll sera alle 9.45, una bomba, sulla quale taceva cadere violenti scoppio' sotto 11 portone della.Fede• colpi del ,mo scudiscio. razione prov. !asclsta in piazza Me- L"urticlale era 11 comm. Francesco dina. Fragore spaventoso. Le mura Argentino, console generale della del palazzo furono danneggiate. ~il/!~TcJ;1~mandantedel VI Gruppo Conflitti aanguinoai Volemmo conoscere le cause dl Il bollettino e Italia. > 1 diretto da cosi lal~a, Jm.1taut~ e potemmo ac- Fml!J!o Tura.ti, riceve da. Roma, dt– cer~re che detto campione della • cemòre : Milizia, quel giorno, aveva ospitato La stampa. fascista m2ntJene 11 nella casa coniuga.leuna sua aman- plù rigoroso siletizlo su tutti i con– te, consorte dl un suo dipendente, mttl sanguinosi che si susseguono senlore. Alle proteste legltttme della nelle differenti parti della pmlaola, moglie, li comm. Argentino, dando Jndtcl JmpresslonanU dello stato di prova della sua nota costituzione animo della popolazione itallana. criminale, si scagliava contro la sua Ecco qualcuno del conflitti verifica.– vittima. battendola come una sch!a- tisi nel mese di novembre. del quali t:rtf~ 8 ~~a_i~cro~l~ee d::~ic~~ic:ll:èif~ vi posso garantire l'autenticità. a proteggere la morale famigliare, A FIRENZE, una signora molto trovano In cosi' spregevole rappre- ricca e molto fascista, Alberta F1o– sentante della Millzia uno del tanti renzuoll, è. stata attaccata da del esempi di turpitudine fascista. :s~c~~~~g~~en~~e::~~~~;~~!: L'effigie del « Duce » ;;'ar6~sono Impadroniti del suo de- 11 fotografo Barra, che sta di rim- petto all'Università, ha avuto in A PIANA DI VALDAGNO 11 capo questi giorni l'idea speciosa di e- della mmzla fascista, Giovanni Bat– eporre un r1t1·alto del e Duce > in tlstlnl, è stato ucciso. borghese a g1·andezza natura.le . A MONTECCHIO è stato trovato diu;u~fe ~:~~tgisg;f~~~a~n al!tb~Jsi: :r:1~ ~ i S:li~~fn~riegt~~~p1!1a~I~ forza.di contenersl, e sotto una tem- di cul eran note le brutalltà. com- ~e~t~sf~[1~~ja~:1tr:\~it7t:aioÌÌd,~ messe contro gli antifascisti. ridusse In frantumi 11 vetro, la cor- A GORIZIA una bomba è esplosa nico, Il rlératto e tutte le vetrine di nella casa del fascio ed ha ucciso esposizione del Barra. li milite fascista Antonio Cont. Intervenne Immediatamente l'Al- A BARRAFRANCA (Messina) 1 di• to Commissario, pago' con generosa soccupatl hanno organizzato una larghezza. i danni ed obbligo' il !o- manifestazione, nel corso della,qua– tograCo ad esporre sublto un altro le sl è vcrlflcato un conflitto col mi– esemplare della mlrtrlca. 1mmaglne. liti fascisti. Tre m1lltl sono stati uc- La pol!zla,per non creare lo scan- clsi : Angelo Spadara,_Calogero Ci• dalo con una denunzia al Tribunale clllo e Catone Paterno'. Speciale, torturo' per molti giorni il malcapitato operalo pretendendo che dichiarasse dl essere figlio di genitori pazzi e di aver compiuto l'atto -insano sotto l'impulso di una subitanea morbosa esaltazione ner– vosa. L'operalo tenne duro; aggiunse vita difficile a,, un giovane professo– re, che era e un insulso oppositore del governo e del fascismo>, e un articolo scritto da lui minacciava di morte un uomo che aveva disertato 11 partito fa.sclsta,Un a1to funziona– rio, Insinuando ch'egli agiva per suo comando, ordino' ad un prefetto di annullare tutte le procedure contro fascisti che avevano bastonato gll ~C~1~~~[!·. t·.~~1;~ ~~~inr~~i~o~ sapevano da un giorno all'altro se sarebbero tornati a casa bastonati e feriti, o se avrebbero trovate le loro abitazioni distrutte. Non v'era più libertà dl vita o di pensiero, ogni r.1sistenza era lmpossibtle. I 100.000 poliziotti e le 300.000 rivoltelle della mlllzla•costringevano la nazione al sl?enzlo,e, dopo la defezione del re, non v'era da sperarn nell'esercito. I fasclstl avevano conquistato l'Italia. CAPITOLO V LA COSTITUZIONE FASCISTA La. teoria. del fascismo. ~ Il fascismo e l'individuo. - La Nazione-Stato L'autocrazia - Il sistema. elet– torale. Il Gra1i Consiglio Il fascismo comincio' su una base dl pochi prlnclpll. Il suo programma era essenzialmente rivoluzionarlo e negativo, ed aveva poco posto per un pensiero costruttivo. Ma I pochi in– tellettuali che si trovavan nel par– tito finirono col sentire la necessità di un.._teo1·lache gluati!lcasse le lo– ro azioni, ed elaborarono una specie di filofiofiache e meno lnteressD.nte nelle sue argomentazioni che nelle sue conclus1onl.Alcuni scrittori fa- scisti pretendono di basare le loro dottrine sulla Roma imperlale e il medio-evo, e ripudiano ogni pensie– ro moderno dalla rinascenza In poi. Questo è vero in quanto li loro dog– ma si appropria la suprema. autori– tà e della Chiesa e dello Stato me– dtevall. Ma in fatto sembra che la loro concezlone polltlca derlvi dalle teorie di Hobbes,Hegel e Comte, con qualche mascheratura mazziniana, e 11 loro pensiero economico da So• rei; la strana mescolanza è forse responsablle Jn parte della jncoe• renza che caratterizza i loro scritti. Essi procedono da una serie di pre– supposti, che non cercano quasi nemmeno dl provare. Il loro primo postulato nega che 11 concetto di umanità è basato su un qualunque fatto sociale. Per essi le sole entità. reali sono le nazioni, ciascuna Indi– pendente e Isolata, senza obbllghl verso altri popoli o doveri verso la razza. La relazione normale tra le nazioni è uno stato di guerra attua– le o potenziate, polchè la gl1erra.è e una legg:eeterna della razza uma– na >. e Senza odio nazionale non cl puo' essere virtù >, disse il vice-pre– sidente della Camera. Quindi Il ml• litarlsmo dominante, il minaccioso balenare delle armi, li disprezzo per la Società delle Nazioni. C'è un per– vertito orgoglionazionale, che attrae la media degli incolti fascisti e fa che I glo,•ani della mUizla si consi– derino con gran serietà gli eredi di Roma antica. Cl sono degli eloquen– ti entusiasti che credono che il solo fascismo e e l'Idea latina della Chie– sa cattolica > possono salvare la ci– viltà. europea e americana. Tenuti da una stampa lmbavagllnta nella ignoranza di quasi tutto clo' che av- Intanto si nota una reerudeacema di arresti e perqulslz1onl a Mllano 1 Torino e Como. IL «CONSENSO " I sistemi usati dal fascismo per costringere gli ltallanl a manifesta– re ad ogni occasione U loro e coo.. senso > e la loro e adealone > al ta• scismo, non hanno più blaogno d'e1 .. sere ,Ulw:tratl. Abbtamo pub~ ~h~ 1 ~tf:f::• 1:~~d1 questo.e consenso >, Tuttavia,vogUamo oggi pubblicare un nuovo appello-lntlmaztone che è stato inviato, Jn occaaione dello anniversario della e marcia >, dal segretario del !ascio di Adrano, 1Jl Stenta. Eccolo: P.N.P'. SEZIONE DI ADRANO Egregio Pre$1dente, n giorno 28 ricorre 11IX Anuuale della gloriosa.Marcia su Roma, che salvo' l'Italia dal baratro ln cut ver– sava. Nello stesso giorno vi sarà U battesimo di un tratto di Vi& Gari– baldi lungo ti monastero d1 Santa Lucia.col nome di via.Roma. La S.V. interverrà alla certmon1a con tutti i socl inquadrati e bandie– ra. Cho nessuno ma.nchl senza giu– stificato motivo. La. S.V. mt far(J,re.. capitare f nomi det soct che non In– terverranno. I fascisti che fanno parte di code.. sto sodalizio verranno isolati alla sede del Fascio all'ora stab1Uta,per essere Inquadrati. u ~r!aJt~ane::eL~cfar;s:c,~t~o 1 :t: la sede del Fascio alle ore H,SO del giorno 28 c.m. Saluti fascisti. n Commlss.Straord. del Faac1o Dott. Mlraglla Vito viene fuori delle loro frontiere, s1 considerano come crociati 11 cul compito e di guadagnare due conti– nenti al cattolicesimo e all'autocra– zia. Come conseguenza naturale ne– gano I dlrlttl indlvlduall. Il loro dog– ma afferma che l'Individuo esiste unicamente per la società di cui fa parte, e che lo Stato cancella ogni diritto individuale. e La società - di– ce un apologista del fascismo - non è la somma degli individui che co– stituiscono la nazione, e l'indlviduo non è il fine della. na zione, ma solo il mezzo; il problema fondamenta.le del fascismo non è q uello del dtrlt– tl degli indtvtdut o delle cla,osl,ben– sl' del diritto dello Stato e dol dove– ri degli individui >. e Lo Sta.to ta- f~~~:eta t ~~!~1 1 ~i~ ~hcitf:J:~I -d!~: bono compiere >. Solo li governo (e 11governo - e clo' non si dimentichi - puo' ~ser nelle mani di un solo partlto) puo' decidere che cosa. é e diritto > e quali sono gli ideall na– zionali; gli Individui non sono che sudditi e non hanno voce In capito– lo nello stabilire le leggi. Lo Stato deve cercare il benessere delle mas– se, ma quel benessere è una conces– sione, non un diritto. Il popolo non puo' acquistarlo per suo proprio vo– lere, non ne puo' determinare la forma. C 1 è uri'ombra di verità. nella dottrina fascista, ma è stata corrot– ta fino a divenire una necazlone di ogni v!ta libera. Gll scrittori fascisti parlano talvolta del valore della per• sonalttà, ma 11loro sistema, tanto in teoria quanto In pratica, causa i– nevitabilmente un Indebolimento della volontà. Non puo' mal creat~ un popolo civile. (contin.u..a.)

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