la Libertà - anno V - n. 39 - 24 settembre 1931

24 SETTEMBRE 1931 B.IBATT'ENDO IL OHIODO La conquista dell' Italia li' estero La ripelizìonr lanto Jr ct· . scientìfiro quan'to nclr,~~I 0 ~ me I calt per .1~ ?onqui.~la ci.egli ilaliani procedimento eh c:;· 1 e, ,e un non polt_t1c1. restdenl1 alrcstcl'O; sigliare; ma n:il~~~Ì I P 110 , r9n- 11. 011 voglio dire c:I.J.e quesli camita– cioè tanto in r • ne P 1 ntH'o, lt debbono farne la conqui!5la. in tica è il e.o}P? ll~ca quanto nell'e- nome di un principio politico de– cesSo. SoÌo for~~nament~ del sue- t~l'minato. La. conquista dell'ita– su,.,.li ste;:;.:.j • _d~ e .rt 1?rnan?o liana al comunismo, c1lsocialismo ullimo ad~ ftrinc~pn, 51 riesce rn a_l ~azziiiiaJJismo, alla massone~ Ecco perchèo enei e. qualche cosa. ria; e un'allra cosa, e si attua con fluo ridurm·non mt sembra super- altri mezzi. La no ~t.ra nropa(;andn re di ue<=t 1 ~UO\·amenle a pc1r!R- e la nostra, org:rnizzazionc SL opc– quista qde;/ •1a 1 ~ccry,da ~!ella con- ra. su _quella linea media dcJla re– me una èfcl!i; afiam all <:stero co- pubbhc~ democratica, la.ica r. 1·]– ~ ie are d , ac~e _d~llopera .d_n Iorrnalrice (- non « r1form1sti– tfntf _ L' 1/! a~llifa::..cism.0 m 1_ll- ca >> -) sulla qunle, come la fu- • 8 _ia e lazwne lil Ilalw. tura organiz.zazione dell'Halin. re- Alc1:1ne. circostanze puramente denta dal fascismo, ci siamo rne~si c~suali n11 hanno mes:o in grado tutti di accordo, con la esclusione, ~ 1 ~omprenderc che 11 fascismo naf.ural:11entc 1 dei comunisti rhe ~~piega larghi!!-imi mez:-i - mc~- hanno .un'all~a cappella. _da se~virc! zi, occorre aggrnngere, dt fantast1- e per 1 quah anche n01, anzi noi ca lar~hezza - per riuscire nello piu specialmente, siamo (( fasci– ste_sso 111te~lo. li succe~so - p('.".-. !-Li ))' social-fascisli come senlo che non r1cono~cerlo? - cle,lJr. dire. ~ C?lOf.1iee~live )) a profillo degli 1t~hani residenti nell'Europa me– diterranea e occidentale è stato u– no degli indici di queSt.a aziont', . E' sta la proprio questa confu– swne, che ha. agernlala la propa– ganda del fa!==cismo, perchè ohi non si sente di dh·entar comuni– sta., sociali.sta, mazz-inìano o che so io; pensa che egli sia condan– nato ad essere fascista, e ci si ac– comoda, perchè poi questa p1•0- fessione di fede è fatta per profit~ targli. I cjanni della. identificazione dell'ant.irfascismo con una \·edula politica particolare, io li ho veduti fra le due Americhe, ma special- che. pero' ne ha altri meno visibili e p1u pfofondi. Le stesso circostan– ze m1 hanno permesso di com– prendere che questa azione puo' contare su di un largo e facile suc– cesso. menlc in quella puritana e mi– li?,r_daria, dove sareb'bo stato pos– s1b1lc fondare e diffondere un grande organo dell'antifascismo, ma per averne voluto fare UJHl co– ~a (< cla,:;sisla ,, ed c."!-<'r~iostinali P~I' lroppo t<'mpo, bi!==ogno 1 rinun– zrn1·e alt'appoggio di tutti coloro che o non comprendc\'nno. o non trnva\·ano fil ca.50 o addirittura a\·– vcr."a\·nno sem(allro un poli{ira 1, r·Ja<:.:::i1-la >i. Sarà sempre l'rzlic anlifoscisht fnt le masse italiane - anchù .sr. operaie - non far ~upporrc che si miri ad una ri– vinrita di clas~e o nll'aliuazione di qualche particolare utopin. 11 mondo è ~l,.1 neo delle B~perirmzc f(1 anima vili. Un giornale callo– l!co francese cii grande diffusione, la Croi.xi ni beati tempi dei ludi \·alicauo-foscisLi, stampa.va una ~ua inchiesta da!Flt-alia, dove, do– p_oaffermato che il fa<;cismo puo 1 SIe no contare sul iO per cento del– la popolazione, riferi,,a il parere di un industriale caLlnlico, il qua– le, alla. domanda perchè In borghr– sia pili seria e prudenle 1 non ~i de– cidesse a prendere essa l'iniziati– va di un mutamento moderalo e concordalo che tuUo consiglia.q, nel suo interesse, rispondeva: si', ma dopo verranno il socialismo e la massoneria, forse il comunismo, e poidhè il male è fallo, meglio te– nerselo, senza. scambiarlo con un altro. - Ora è proprio questo sta– to d'animo vile, ma inalli,·o, che non biso$'na far radicare fra quei dieci mihoni d'ilaliani,che possono ancora essere l'Ilalia dell'Antifa– scismo, in attesa di ricon'quistar l'altra·. Providean consules. ARTURO LABRIOLA. L'if.alia~o all'es.tero, che è quasi sen:ipre d1pi:oven1enza operaia, vi– ve m con~1z1one di grande disagio morale, circondato da popolazioni che hanno abitudini e senlimenli molto diversi cfai suoi. In taluni casi . l'a~bienle, genericamente sforn;t~ dt calore e simpaLia uma– na, diviene addiririttura ostile per l'italiano, .che non rriangia palate e D?n capi~çe gli sporls fisici, ora– mai entrati nelle abitudini - che sia un male, che sia un bene– delle c ~as.si lavoratrici dei paesi ,sottenlr1onali cd occidentali. Antifascismo eorganizzazioni col iali L'esempio di Ginevra -~----- A cio', negli uHimi due anni, si S?n ye~ute aggiungendo altre ca– grnm d1 malconlento locale. L'ita– liano, ohe non è staio mai ·ben so– stenuto dagli organismi sindacali ~: 1 ~~~;i~oin:uif d~v 1 :r: 0 ~~Ò i~~~~ Rtchfamlamo tutta l'alten:;lonc dei let– tori au que$lO articolo documenlale, che Prova come, quandosi vuole 1 si puO' fare dell'otllmo .e: feconde antifascismo pra– tico. Varlicolo " L"oalezione e<I un cons!– g!lo • di t\rt.uro Labriola, che l1Juslra l'arte finli,Slmae pertinace con eui il rascll;mo procede a'Na lenta ma pro– gressiYa se<luzlonede1,l'enoslre colonie demografiche, !o l'ho !elio a Ginevra, !'.l qvesta Gine,vracl,ovc li pcrio<lloora de– nuncialo da Lai>ri(lja è stato J.ntuitorin da.i 11rlmissimllompl dcll'éra fa.ticista O"dè stato ,,igorooamento e vittoriosa– mente combal\uto. Mi sia l'ecilo parla.necon una certa amplc1.z;a di quarrto è av,•enulonella Re– gina del Lemano : è- un esempiodi chia– ra comprensione, di tenn,ola,dì !-Jvoro oscuro minuto persDveranlc, che puo' scrvJrc a mostraro oome si possa resi– stere agli allctf-smenfldcJ G.cr !9-ne fa– scista, cbe si pret;enta al n01?lriemigra– ti con la f!t'(;Cla detl'uomo gmst.omentre non è ohe una • soz;za Immagine di froda ~. liG"iosa compun7,ione dolio u orga– mz.zato » straniero; si è venuto trovando, a causa della crisi in u– na singolarissima situazio~e. Se lavorava - in generale preferito non perchè lavori a salari inférìo– ri, ma perchò più spedito o più ca– pace di adaUamento - si vedova ~enunzialo come uno che toglieva 11 1< pane i>(-cioè Je paLnlo e la margarina -) ai lavoratori del luogo. lo conosco casi, fra il Bel– gio, e il Lussemburgo, di operai stati espulsi pera.hè ... lavoravano ! Puo' sembrare incredibile, ma è proprio cosi'. E poi i giornali par– lavano chiaro; e gli stessi orga.ni J.,a Coloniadi Gine•fl'K che, pdma d(1Ja sindacali non manoaYano di o;:;ser- guerra, cont11xa fo.l'l'"e 20 mi/li emigç:1,!i van~U~e ,quando ci sono tante mi- Ua11a'l'II f'l.i C\g'giantlo!"a ne conta. elroa. g!iaia di disoccupali del luogo (- i4 milo, possiedo• i.Sli\uzi_onl .sue, a1.::unc. cifre in. generalo inventate, e -poi delle quali quasi secolari, che ne ranno non bisogna negal'e che qualche ~~~od~~leEt;~;t~ 0 ~~:.~en~t:!~~t~~!rf:n~ cn.so di speculazione sul soccorso Suhito dopo la... u marcia su noma ., di disoccupazione ormai c'è -) anche a Ginevra II fascismo diede l'ns– non era il ca.so di far tanto gli salto a11eJ6lituzionlc~ontaJI ed alcune schizzinosi con l'operaio (< stranie- di CF.Se, come la Game.a di Oommcrclo, ro n. - Ma se non lavorava ora, lo pe1·avere legami di dipendenza.col Qo– stos::o, pcrchè allora Ja. polir,ia lo vcrnO, dopo una ra;lslenz;a.non inglo- espelléva. perchè ... disoccupato.Co- ~~~f~~l!~ro;l~e rJ~c~~z~~ ;:ù q~;~ 1 ~ 1 ~~ siGchè qués(O operaio, perseguila- rappresentavar.o la Col'onia,seppero re– to perchè, lavorando, fareb'be una sistere a.m 1 ss:a1tofaG{listae reepingcrlo te~fCl\~~~O~O~C;l:~~:~if~t~a~r:~~i;: il~\'°;;~!~~~-; =t t!a• dN;:.~~~~~e •~ ~i: ri~l~Chcten~n 1:i1~m~i1à'; c;i~ts~e· ~~l :~~cl~od~~!;u~iiì' s 1 :Ci:~O;~il]frt 1 ~~~a;i 1rovarsi in uno stato d'animo di In congedo,coi suol 200Eoel. - naturale opposizione ai sontimen- Sotto un certo J>Unlo di vi41tanche più ti e alle preoccupazioni dei suoi ~~!~~~: 1 1 it ;:: } 1 6 ,.Yg~%lfat~Pg~1 :;\!~~ .compagni del luogo. 11?Alighieri " e ln i-eno a!~.1• Scuo1a Se cio' - per avvenlura - non della Colonia"· n Coml!a1rl della• Dan- !~f{1~~igi~f 1 ~r~.:;;~~°s 0 d1~f: n~~v~~~ :~".~1\~~~~.rn:~ 1 C:p\/, 1 J~. ri:~::::~ 0 :~ ~;l~: men!è alularo dai tun1 :lone.rl rasclF.I! del ":;cgrolarial,O deJlaSooiel.àdelle Nozionie 1c1l'Uffi'clo Internazlona1c ùel L-a.oro,ot– tenendo per risu1talo un impcl-0di r!– vo!ta della Colonia. E ancora una volta quegll uomini che a Ginevra a,•evano• rcaJlizzntola Con– centrazione prima che la Concentrazione cs~tesse, m06traronoquonto potesse Ja loro u,nion(l. QucsJa vo-1tanon si trattava di difen– dere vecchie lstituz;!çmlgià esiElent! e forti di loro uomini, energie e capitaii; si tra!laY11 di paEqat'eal contrattaccoe di creare, di rronte alle ~ colonie d1 vn– oa.nza• faac16!e, le - nostre • CoJoniedi vacanza, A molU l'lmpl'c,saparve rischiosa; ma la. tenaola di a'lcunl uominiGeJYpe trion– fare di tuHe le dif!loolt;\: lo d!Wcollà materiali e ~osccllioismo; cd ora... Ecco enme stanno le eosc, a poco pii.idi un anno dal giorno In cui fu murala la prima plrlrn : ru acquli ;l.do e pqqato Ufl terreno di o!lomtb.metri quadrati sttl e11\'0solaHodi Sainl-CergucsIn quel di Annemai,;;c; un ingegnere disegno' il pr9gcllo <lcllapalazzina e dd ginrdlno adiacente; si aoc1u!6larono. i primi mate– riali (non !uUi, chè In parte furono of– Icrll) ,e si C:omlo-clarono I li1vor!di elor– ro ai qua1isc-gulronoquc'\lìdi coolruzio– nc. Con quale mano d 1 oper;i? '.\la con CJllC1ia offerta da~a Oalonlil.Tultl l sa– ba.}!verso Je u-ne.del pomeriggioe tulle Jema~ll!lC di domenicaun auloòarro par– le da Ginevra eon da 80 a .SO operai cho dànno gra.lullamcntel'opera loro: e con c~sivanno alcune signore che preparano sul vosto il desinare per questi ai'dertori delta ,•era 11olld11rlclà italiana. Ora la oantinn ò ultlmatit, uHlmatn è la m11ra– tura del p!nn tcrN!no; prima che la.sta– gione fredda Interrompa la pooslbi!iU1 d1 lavorare a}l'aperlo, In casa sarà • sotto telio ~, come dicono l teoorct. LC spese, finora, ammontano a olrea 61 •mila franchi franceal; ma !I Jovoro corri,plutono ,·aie p!ù del doppio. 1120 se\1embrei;a1<à ecJcbrat.o- eon un po' di ritardo, a dir vero - l'aunu~'e della p06adella.prima pietra e poi 6I lraltcrà di procedcrn a'lla finilur.'.l. :\fa anche per ,rucsl.'u!timarasa de1nootroedificare a– ·.-remo la soHdarlel.i.gPnP!"OM dt•!!.'lCo– Jonia: \•ctroLlattonieri, fabtn·I,ra•tegna– ml hanno promesso l'opera loro gralulln e. In parie. anche la gratuita forntlura dei materiali. gli intere.s.si sindacali ilaliRni al- sldio di mi\?q rrancbl 6'\•izze1·1 an'a'f!no l'estero; non è il caso di vr.dcr qui, che gli vcrsa\·11 Il ComitatoCen!rak. scn- dove si vuole inveco mettere in l'i- ;;E:e;; 1: 1 ~ 1/:~;i;:~r~e~n 6~!~~~i~t~!c\t ,/t gt~, 0 ~fm~n~ri°nhl;;:/~~~~~e~j:'1;~= licvo il fondamento psieol 1 Jgico del cu1tura lla1iana, rcntlendQla anzi più milato dc~La• C:o!onia l'sllva. ~ ha già successo che la sottile e qualche brlltanle e pHi ::idcrentcama Yiln. Eugc- t·!crwuto promessr c()mJ1le~iveper 40 volta avveduta campagna dr,! f<;- nlll Gh!ei>a, 0011 w,a ,rn11fP!'cnzn {;ihimòI lrll!. Slamo c~t• certi chr \'estate pro,;– soismo ollienf'. in ffit'ZZO alla. cmi- Io una·Mttr 1-11r ulllmc}su Enri-coC-A'r-r<irnnpotrrmn a~cogllcrr un primo con– grazione italiana non politica, 1111schi ed li conte (.;ijt}o ::;forzacon uua.. Ungenlc di ;o piccoli UaHanlcd otfrh·c E' cerio che quando nella stcsrn confe~n1.aau Gfur;eppc-:'>fazz;ini, \·onero lorn 1e ~foledelln vil~ggiall11•3 In mon- misera abitazione dell'operaio ila- fs~~t~~!t~~c ct, 1~/~~~\'il~al!i~~~.., n <!;~~~~ 1 ,~;::~~f~~in~,,~tr;~!~~ a,;f1~~r~~~;,~ir~~lc~~- liano all'estero giunga una paro!~ stizZala. Jcndnrio('sJi;!<-nto fra rordj11amcnlosco- fi ~!1;na~~~;p;;~~~:;~~li d~r~:;~t Più cospteuo.10~(). è ì'esemplo delic ~~ 6 :!ct t:~:; 1~in~ofo~r;l~lCf\~:!~1er,:; 1.~~::~ fascismo come un servizio reso al- ~~~~lec; 1• ::~~fb~~I ~~~~~ 61 _~~~o~~~~i;~Ì rlall dlmo!osl, !Si accoilicranno <11wm di lo slranicro, e certi giudizi degli coloniali,coi pt·ovl'nlidi uua coll!ella110_ AoncmaE.-epl'r I 'Iuall un accordo ror– organi politici sindacali slrnniPl'i, nu 11 folla frn I nG6ll'iemigrali, ed 1111 male è giàr!ato concluso.Ed accordi dr-\ amli di· tutta la !lampa foresUcra. conlrib11t,o <li Ire mila franchi oro de1 genere poltVJmio CF.f."Crc cnnl'lu.=icon .111- come un segno dclP1( invidia n che Go\·e1•no. Poichè l',1mmin161rniflnc dello Ire colouir,nostre per ! prossimia 1 in!. gli stranieri hanno _dell'Ilalio., q scuole~ nnn·vo1loplr-gors!a~e lmpo- Con qu11t1 parole è fltll'6ibllc('Sn!l;ire « rinnovata 11 dal fascismo; e;l(h 'sizioni fat;cistc, il govcL·no" n.izionah:" ~;i~~:::.~~;:l~Jc~11~c~;J~°st:!~l~rn~~: 1 :, 0 11 i~ non puo' non crederci, tanto più ~;rt::,~~•r~~fr~~:ron~;i~~j 1 ~;,~csr~~logi~. !lana <'<idfieaocmcnt.c anlita:reisla? li che Je parole sono appoggiale dal- nenino perciti: nou conccdei,:sc11H1 I coni<'CarlloSforza.(!UandoV<'nnea Gi– l'tduto. E se poi - come nel caso locali nr,\.quali - da ollrc riu::innt'(lnnl 1u1\·1·a per la sua conferenza riu Glur:;cppc delle colonie e.stive - l'inlct"venlo _ 60110 06pitalc. I t.>cal[non cl furono :-.:az;,;jnl, ru accompagnatot;Ul post.odrl del rappresentante del Fascio vo- negali c hl Colonia .-cppe tro\'are nel lHor! mentre ~li 0111•1·a1 Yo\011tal'i <'r:ino glia dire un fa~~iullo _mandato suo spit·_llodi sacrificio il modo di co!- ~ 1;1:: ~~~~·il~~/ 1 ~ 1~~:io "~::l~ r?r~~ gratis et amore dei in llal!a, donde mare la lacuna !ìna1;i:iariarle~rm!na!11E6tc-ri - ò il più bel disco,·soche ~l pos– ritorna. dopo UU 01f'SC, rifatto dal g~~~?:~~t;~a! 11 ~~~li1/r~~~~~ ;ic!~~~~ ;q fare "· E dit'EC3ncora : "~ io fOEsl sole e dagli spaghelli; è inuti_lc il- quallro corsi .con nove classi l!d ollre un pagliaccio,ml logL,erei111. giacca.,ar– ]11dersi, questa propaganda r1e::cc, 200 al!ie,1. Li! !or.ovita è a~icurata da rerrcrl'i un picconee ml mPllerela fin– E per conlroballcrla, bi?ogna pro- un tondo di rit-ern di J l mila franchi gere di fare un mei;;tl~r<' ch1 1Mn /> 11 porselo, farne ogge~lo d1 u~1Jayoro svizzeri. mio"· 'futli çapironoche la batta anda\·a speciale,condurla s1stcmaL1c~m~n- come furono poo;lblllcor;l'c<lt'plcul rl- al " figlio del fsbbro • e ru un subls!oo te. Qua.nlo a m<', se dovessi dire sultatl ? Sempli<'it"=simo: 11, Ginena 51 cliapplaufl. un'eresia, non esiterei. a confessa- ~l'~~tor:;u~il~~~/l !oe:i!f1~~\--dc~;1~~ Qtl.'6t'Jrera,çh~d~1:\.~rl~~-~~~1fi~:~~ re Che fra le spese di li']. CO;ilor Intuito il peric.'olofascls!3. ,:('pj)CL'O col :vl~:;p~ /~1 cl~::c ~on ;ll:c -ColoolcIn martifeslino fatto pen·cnire In - loro accordo, eh.erea!izzan. l:i.conçoi- Francia, merHa non 150!0 di "&-Pro1-c– talia chi !"8., come; e tra la stessa h·stione prima _ aasa! prlmn - eh".: i ;rnal:ila, n1a. nlutiita. Qunntlp06iono,eou– spesa indirizzala a J?rom.uovcre ,u- parllti le df)E<-f'rO Y~!a. or.:ranlzzare la. d!- corrano e.Isuo pt·os11crarc. ll(i propaganda. ~nl1fasc1~ta ~Il 0 - fesa delk Yccchiefstttuz!onicolon!all e stero; mi troverei mollo rnccdo ~ mantenere ad eE~cle loro finalità e la fr~~~~:~:idh~a~Uil'~:~ne;~~1Ìfc;Ll~os: ~:7:asri:iil~rOl'~~l.llZiOne, on eonlamlnatc j'foj dobbiamo prOY?Cure la cadul~ Quetila di!;fall::I ,cldJ:tllivJl.it fasd-.11. del fascismo. in Ilalla. - e con tutti ~ol~~~e;r~,oi>~~l_i,;;a~~~t~t i; :ei ~~e p::1\ 1 ; i mezzi, nessuno c.scluso - ma, città. sede de!l-iSocietà del!i:il\"azion! e jntanto, costituisce. un madornale dell'Utficlo !nlcrnaz!ona~ del Lavoro, ~ffi~~~~~t!aS~~~~f~I ;~~r;g~;ftfrf; \'Iit~:,:::a ;o~:~,: r:~!b~~·ldemanlre- (- dieci milioni di Hal1am -:-) sul- shtz!oni di popolo acoogil&;Sel'o le dele- la quale nè il suo terrore, no .11su~o !~~~~~:.~.sc 1 ~~n:~clo;~ as;~:~11 f ~/r:~~~-~ spionaggio. nè le sue c!'udcl~a po:-:.- de-1raselo locale osa:11n andan .,,na ~!J– sòno esercitarsi ! lo sono runaSlo zlone ad accogliere il padfi6l:i.Grandi o sempre enormemente sorpre~o c~e 11miRbtro Botta! per tema di una con– gli organi ufficiali de~l'AnhfaBCI- tro-d!m0tolr3Zionc travolgente. smo militante non abbiano ancora ln quci;to coud!z;!on! cli cose. i,! c~pi- rile\·ato quc.5:lo assurdo. sce come o. O!m'\'r:'I. fon;e plh elle altro- ·+· ;·;~l;~a~~~~~t~n 61 q1~!\1;i 111 ::r;~~oo~ 1 ~~\0 d~ Ora, quando .io _inYOC?fra. gli c<'duz!oneco,I' emcac<'menlr.lllu,;lrata "t:lntifa,.::,cisti i1a!Jan1 dcll'eslcro la Ja La-bri<llt:. Il 1-Pgl'l?i;i;•io <lrl raM"ioJo– formazipne di 'J!'"fijlli_,cpmil"li lo- '* moJ.liJJllco' 1a 'IL' ,,n; ,rnca~,- éome finiscono ... Loip-1Barzini. tran.sfuga e lradllo– r", fascista di buona r;:iua, che aYc– va fallo del suo giornale, il Corric– rr, d'America. una c!f)aca pestilcnle rH miasmi e di calunnie coll 't.ro l'an– tifascismo ilaliano agli Stati Uniti. è partito per J'rtalia. impron•isa– mrnte, lasciando dietro di sè molte a1.ionlgiudi!ziarie in sospe:;o. A quei:ta parle-nza, che il 1\'11owJ Jfondo chiama con qualche diritto fuyfJ, s~e la notizia uffi<'iale che il Conicrc d 1 ;\mel'ica C slàto acqui– <:.latoda un ccrlo <'an:ilirre Oenr>ro1:o l'opr. grn-sso appallaiorc. proprieta– rio del Progresso ltalo-J\mc,-1eo110 e (lrl llo/1,.ltinr, dr,Ua SPra. Sembra che il CnrriPre d'Amerir:u. sarà assorbilo da que~ti fo;;IL S(c trontit ... FERNANDO EROSA Chi domanda la parola? CiiaH•vano la~cialo 1:prrarc di re- ;;;1\'~;;';',~ n 1 ~r·~ 0 ctof,.1~'~~~it~ :1:~ La Il Liberlà " anre le suecolonne aduna libera consulfazione su egli S0l'C1Jb(' Flato tll mrzzn a 110! in 'Y ~~;~f:,:~l~i'.~~j:i:ifi:f ~ [::~1;~;'.~;g I problem dell'oggi edel domani italiani e nternaziona si; e Ff'rnanclo De Ho~anon è~ I orna– to, P noi ~iam coslrPlti a parlargli ancora ;ll[raYcr."Sola grata crudele del car·ccrf'. ..........._..,.._.......__________..,__....-------., Che cosa dirgli.? Ricordargli il suo gesto ? La sna 1bnprovvisa fuga da Parigi ? Il suo aggirar.si inquieto pr:r L vie di Bruxelles ? Il suo balzo ir– l'f'Sistihiie ? Il rnmore secco dcl111 ima arma lesa ,·e,·;;o il fatuo bersaglio? ~la snno i minuli1 dfllla. ::ua ora, le 01·"ii<'lla sua gionnata, i giorni della sua vita! Le cause del fallimento del regime capitalistico Parlnrgli drl procec:so? Del suo contegno semplice r- fiero? Dr>!suo ~forzo inleso a ricongiungPr,:;i alle figure dei grand~ veudioatori e dei a-raneli confrssori ? Ma so di questi l'irorcli è fotta la sua gloria! \"orrl'mmo piul to.o;toprcgal'!o di par!arcil, Jui, attraverso la grala. Ed egli allora certamente ci direbbe che. ,non per sè e per il suo nome ha o– pra! o: ma P"t proporre il suo rs11m– pio c1igiovini, ma per porrr il !==UO esempio a ~crviiio df'll'idcale. 1\'on nobis. domine, da ulorin,m, sed no– mini tno et Pa/l'ite 1wslne ! si è evocalo il nome di Guglielmo Oberdan, a propositi;) di Ferna~1doDc Rosa, e, come per Oberdan, ::i è di– .:toussose Fernando De Rosa non ah– bin - per easo - voluto più sacri– ficfll' se stesc:o che non la viUima prc:;a npparenf<'mente di milra. Vi sono sc~i·eti impe,netn1bili e rhe bi– sogna r19Pctlare·, come vi sono que– siti chr- conviene porre, anche se non se~Jb~~/~~i5JtF:1~~~~1d~is])~"~~~aè ~~l?~c;~~: i~l~i;i~~t il quesitp posio Una cosa è certa e ci basta. Qua– lunque fosse stato l'esilo de! suo ge– .slo, è fuor di dubbio che Fern,1ndo De R~a, nel compierlo, aveva deci– so, e preveduto com.efaLale, non pu– re il sacrificio della viottima <lcsigna– ta, ma anche il proprilo sacrificio. E il valore del ge&lo risiede {!recisa– mente, se non u11icamenle, m cio' : ~~fi;c:~~n~~~ ~;r!6~rifi~?L~e 1t~ ~~ ventosa crisi aperta in Ilalia dal ia– scismo; la dedilzione tolale di Fer– ~inndo De Rosa alla causa antifasci– sta era, nel suo pensi.ero 1 pesLina\a a suscitar nel popolo 1lahano deside– rio di riscossa, volonlà di iniziativa, e ~~~o·p~~r:titSu~if:;1~fi~ic~f6, e du- rano aocora. il danno e la vergogna. Ma quanli, fra coloro che - dopo di lui - han falfo 8.!laLibertà. o!oenu– slo della viln, non han pensato a lui, nel momento della decisione e del– razionù? La lista degli Eroi e dei ;Ilari ilri è già lunga, ma ~ssn non sa– rà slnta stesa invano. Giit, di fronte ai cadnveri penzo– !on4ì dal!<' fo1·che erette sulle for- ~!zfi-ai~~:!~:~c~\~o ud 1 e1f!ff~ 1 i:, 1td~l}~d Quinci, costernalo dul silenzio che ciroondava quei generosi esempii, c– sclamc1,,a or è poco meno dli un se– oolo : (( ÌJ popolo italiano non con– quislf'rà la propria IB>CrU.1, S'e non qu,rndo avrà imparato a soffrire mo– rnlmcnte. » Il popolo ilnliano ilhparo' a sof– fril•e moralme,nle alla lragica ~cuoia dPi mar!iri, e Jo provo' dn. Milano a Brescl,1, da Broscia a noma. Imparerà nn~he quosta volta, ·nlln scuola di!F<'rrrnndo Do Rosa e di A– Jes::andro PcrLlni, pen n_ohdir che di quPlli che furono, PSU!i,ft•anoi esuli. an!::~f:.r~{~li~p~!~!~zì:\A~ ~~~zfT~ libertà, per amar la Yita nc!!a li– bertà. Ubertà vo eel'ca-ndo ch'è ,1l' cara come sa chi per J,ei vita ri{'iuta. I.e. Dove 0111/iomu 'I Sollo i çol11i rl,,lln 911Prra, dPl dopo !J!lerrn. ,1,.; ftot/a– ti, d~i debiti iuter11r1:ionafi,dcllr sp,•– se crescenf.i degli. Stati, der,ll uss111·– di ra:iow1lismi di mi. sistema irrazto– iwle di p1·odu:io11e, separMo da qurl– /o di disfribu;io11e e di .~t:.ambio, sollo z,. reo;io11i politiche ddle rfossi pri– vilcyiote dcci.se a caccia!·c su[Jr spo!~ [r,, delle classi econom1c(l,nte11/e pw, deboli le conseguenze delf.fl . ~risi ye- 11 eraJ,,•: reo:;ùmi che ili vw·10 grado e misura e forma sboreo110 nel fn– sr,famo, l'anlif(lscisrno mil,ilontC ifa– limio npn Jl!W' restare ù1differcnte, lri11cel'rmdosi dir.lro ((I sola 11rr,or.c11- pa;;ionc dellr forme voliticlt,; dello Staio. /,a s1u:crssirme del {cllScismo non sarà un ,·ilorno pu1·0 e semplice alto stau quo antr,1oi 1 her~ dicetrnmu~ rleU'rwlico liheralismo costit11:io11a– le. Do moltr. porli si propongono st1t– dii, 1·ic('rrhe, aiw.lisi e l'icostilu:::.ioni. che tendo110 ad w1a prepara;;icrr.C. programmntica mm m.eramcnf~ ne;- gnti:va delt'onlifascismo. La L1hert.a non vuo' sfraniarseJw, sen;a venir meno al co1Wpito suo, oncorçhè diffi-. di ttn po' di tlf./.fe q1telle coslru:;1011t astl'alle, dommaticlte, condannate per lo piìt, alla inatl,wlilà della al– (IHJ:,iohe storica. Il 11erchè noi vo– aUamo ùi_i::.iare un~ specie. di l~b~.ra ca11sttlta:;io11e tra i nosb-t anitei e r..ollabOralori sn cio' che e.ssi pensa– no e sentO)IO dell'ag(li e dct t(onumi italiano a i11tenwzfo1Jf1.le .. Y-isi?ni, ~:ee:e;t~::'~t~leI/fiJ:;,s~~;f1!;itU~ib~~~= stri $OIW cordialmente 1nvitalt, aUa in.{lw1·i di ogni a priori di accademia o di scuola. Cominciamo con X. Questo X è un praLico. Ha .~einprc ered1tlo di essere un democratico liberale, positivo co– me u.11.uomO dellti grande industria ~ del y1·ande commercio; ed ora ci sembra si avvii spiégatamenle sulle linee di 1ma " economia associala n coopel'(.i,liv11, semistatalc, parastatale ed ariplte sla/11:le complefame11!e, che ci $embra potersi catal,ogare nel so– eiafi.,1110. Fo1·se il pri1no a stupirn'J .rnrrì lo $Cl'itlorC. Ma 110n sono tonto le ca.talor,ozioni che co11,tano cil no– stro JemP9 qu.mito l'.adcrenza :m(JO_– {Jiore o 1/111/fJl'C della ulea alla rc_olta, a quella di o{Jgi, e (cl_w è meglio) .a ?au~.~:uii ii 0 1r~~l 1 ,l niof~~ t~co::r~aJ~t la rea.1/à in atto, che è la realla c/!e z,el'ime ogni oi01·no, ce/te è la sola 1(t çnl si drapper,gi'a costaf1lc!7tCnlc il fascismo, vanaglol'ioso besttone, che 1101t ha che una divisa Ca,,pe dicn1, che v,iol dfrc: ,·iempi il sa.eco, del doman 11Jon v'è cortezza... Il mondo non è mal stalo cosi' ric– co di prodotti - la tecnica del!a-pro– duzionc non ò mai stata coi::1'pro– ,.rcdi!!a - le romunicaz.ioni non i,ono fna.t slale cosi' facili e cosi' ro.plde. In la!i coodizioni. il benessere do– vrf'1'be es;;:eregenerale, cd .invece il diS:agionon ò mai staio c051' a.culo e ol:lc:.i' ùilffuso. L'istinto delle masse senlc che vi fa CJd~ 1 ,~1bt~i 1 o~ zld!i·1;r~ 1 d~wi~nt d~Ji; ripartizione del laYoro e della r10- C'llcn:n. lu:l,: 11 i\ 0 r~W1i~<~1loel~ael f~!~ir~~/c~~i= talisla, co:,i' come finora venne con– cepito; imp!Rcn!o ormai a 1·egolore il ,dganlesco movimento, ohe !I pro- ~~f!lf' ~et'~fit;~arlia gli~:fc~~~~il{éLi ca.piloni d'industria, hanno crc~to. L'odissea d ll'on. Tullio Benedetti nts~ao,c~!i"~~~r~rd1~fù 3:l .d·~~~~~;i creali nelle sl~1golc111duslr1em d1- Ahbiamo lascialo !'on. 'l'u!lio De- pendema di rivalità a di concorrcn- 111edotli II Lucca, H 30 Juf,l'iio,quRndo ze nazionali e inlerna1.iona!i. venne arr~talo, malgrado l'assolu- Venne aggra,·aitn, dalia chiusu~a zionc tlel 'l'ribunalc di Lucca JJCr dPi mercati~ ma allresi' dall'aver r1- inesil3!1>JJzn dei reati aHribuillgli, e cercata la sah·ezza nella riduzjOn~ dopo che era s!alo violentemente ag- della mano d'opera e dei salari, ~~e3~1llne si~dltr~wadD~iJ~!o~~li{~~~~- ~~~1~~~0 disoccupazione e so(iocou- Allc prolesle del perseguitalo fu So-Ilola pressione si sono ma,ggio1:- disposto per i! suo in\'io al ùomlci- mrntc acuiti ~li rogoism_il nazionali– lio coatfo. sli,cl, e rarrorzao!.ele ba~r1ere dogana- 'l'rasporlaLo il Ilf'ne.dclli a Lipari\ !I cho diyidpno i ropoli; accrescendo vi rimase Ire giorni son•eg!inLi-ssimo, il disng10, con l arumento del costo dopo i quali avendo egli iJomincia,10 ddla vita. I;, s~lf~;l;gd~f! 1 adfa~l~sst;n~rd~~ 0 tf1~ zii;;~scre~li~.o~ 1 lo !'f~;~~11~:~~u~- \ 1 1 iì f~ trntlenulo 15 gib1:ni, nufrilo violcn- all'intervento finanzia1:io. La fman– !enmnteper mo1.1.0 della sonda. za intt::rnazionalc, legala da rnpp!;lr- Nulla l'i 11 scendo a vinCf'l'e la re- li di intcrfP,renzo, ha intravisto la Fislem:o vigorosa del Benedclli, quc- calaf'tt"Ofevrrso l,1quale sii avviava, .-,! i si rhlue,;P in puuto di morle. Il f? h~;1;~~~~t~':;~:~1~~r;e~;to s~~!~.:tt; 1~;~!/f~~·\1 1 cn~~~J~~~~l~~ili~:~~i~aoi~iv~luLa e l'economia nazionale, in of- rr-;pon,;nbilitlt. Allora il Governo or- fctto per salvare il proprio dominio. 11i1 110'chr- il Be-nedelli fosse traepor- Le democrn1.io <'uropee, proocou- :;~\? n~o<\~ 0 Ìf dt:c. 1 ~~i~~:t:io~i:c°rJ,iJ~ fri~~ elj!11~ 01 ;iiLi~e;.~n!:18Jt11c~t; 0 d~i gli nsl del fa,;cismo. Chiuso in casa·e governi dcm!)cra.L1c1,. alle prese. con l'ircrnulnto dagli agenU tli polizia., le fon.o reaz10nanc, m Gcrn:ianrn cd lnhrnlo ha ripreso lentamente a nu- in Inghilterra hanno appoggialo for– trirsil. I,o sue eondizioni sono miglio- temenfo tale intervento. La ~alasLro- l'::t~ccd e fuori di pericolo. re è riolardata, ma non scongrnrata. Sot.t.oscrivet.e Y LP d"mocrazile devono ora entrare nel vivo d"'l problema. e per impedi– re che il dominio delle poteme capi– lalislichc Fi -prolunghi. a spese dP!la pubblica finauza, e più ancora J?.Cr ~1 1 ~·:\~ii: d~W:'~ 1 ,~:;i 1 f:i:~~t~i~tln- ?ilai il momento è slafo cosi' pro- ri;~~Cnf;rfi1èsi':l:~aco;~;~~Jis 2 i~~SIÒ stato debole. T,o sviluppo dell'indus-lria, seguilo alla grande guerra, ha lrasfonnato e sovvertilo le basi della proprietà iltdu:-lrial~. Que&ta, iniziatasi sotto la forma della proprirlà rndiviclualf', o di fl~~~l~;a d~W~i:~~nf~~~iai~~!ar~ec~~ te passn·ia, nel dominio della Bam:a. J?rìvala. TI risparmio non era, e non e più, in n1isura dilassorbire la mas– Fa di valori raru>resentanti gli im- g!_!~ 1 ~ilems~ee:;/~zi~~t t~~~tg a1:~nl~= nalo ili ri,;parmio dagli investimenti in tiloli industriali. Manca la fidu-, eia. Di conseguenza tali \'alori sono rimasti accollali alle banche, crean– rlo le immobili!z;,;azioni,che sono la causa del disagio, nel quale si di– bnUo l'alta finanza interna;,;ionale. J~' ha.r:Aala la.richiesta di rimborso dei prestiti a breve termiLri.e, conLrat– H dalla finanza tedesca, per deter– minare la crisi di quel merealo, e le ripercussioni sul mercato inglese, il quale più particolarmente· aveva servilf.o da intermediario, nelle ape.– razioni in oggeLLo. Di qui la necessità dell'iotervento n:::t:· 1 1~d~!ft~:zf~~!es~,efi:r b:n~~; privale, e salv(lre la valula. Altraverso italo lnLervenlo, la, pro– prietà industrilale in Germanin sta per {lassara - e di f.atlo è passata - dalle mani delle banche private in quelle delle Banche di Stato. Ton It,1Jia Inie fase si ò superata con altro melodo. forme devono tPndr>read avvicinare la prorluzione al con$umo; mettendo fior agli abusi del sistema alluale. V~ è <roppa di.~t~nza fra i prezzi di produzione e quelli di vendHa. T,,oSlalo, che ha già la gèsLione di privative, deve cstenrlere il su9 controllo ad c1ltri generi di prima. nccess~à, assocfando alfa. propria a– zione quf'ila di ~ranùi cooperative di classe, per faci!Jlare la distribuzione dei prodoW fra i con$Umatori. •rutta l'orga,niz;,;azionebancaria va. riforma-!11,pPl' ritornare agli 1-sLitu-. ti Slat;dil e quelli privali alle l.oro giuc;le funzioni. Cli Jstitu,(i di previdenza e di as-; sicurazione vanno ugualménte rifor _ mali. l capitali accanJonali per le ri– ser,·e possono largamente contribui-. re a nsolvcre il problema deHa casa sa,na, a buon m<'re11to, e g!i utili della. gestione pos5ono lrO'\·are impiego nelle opere di a~sistcma se1ciale. Sono problemi complessi che van~ 110 csamin11ti in dettaglio, e noi lo faremo, con ..,.pr,cifalf'} riguardo alla ricostruzione della vita economica i-. :~~~~~~Sa:h;~fl~ù l~:~til~~l::mg~~ra-t interessano tutto il mondo de-Ilavo– ro, specie qu!;!Jloeuropeo. Le singole crconorh!e nazOOnaliu~ ,;cirebbcro rafforzate da una simile trasforma1.ione. Riuscirebbe più !a– cile J'i,nLesaper regolare la. produ– zione internazionale, e gli accordi di ~!ii!tl~f!a1?t1ac~a~e,ca~rft~er?i}!~~la1t~ sociM.à cwpilal!sLica. st;~~:o~er~eJ!fiid 0 d~j~ffagn?in~~~ per una poliliça doganale protezio– flisLica e. peggio ancora, per una po~ Jitlica di armamenti contrari.a alla auspicata Qnion~ dei popoli, X ALESSANDRO PE TINI incattive condizioni disaluta Le banche privat6" si sono trova– te, o si trovano, in identiche condi– :d'oni di quello tedcsone, oon ingenti immobilizzazioni in liloli indu"Stria- Calti'Vc noti:;;ie 'ci gtungono daU'I-. li, che il risparmio nazionale più non talia s,tile crmdizioni dl saJ,utc del asi~1\enta1o dapprima di alle~e- ~Ì~!~ 1 t° ir:;itrr~aft:rif~·rbi;,::;:/a;pn:.:fa1: rire l'immobilizzo, con opernzion1 fi- pei· la 611a altivild. rmtf{Mci-!ta. 11anzlarle i~1lcme, facenti capo alla. so. 11 dro Pel'linl si trova ora ricovc– Banoa di Slato, ed JstiLuti ausi!iarit, rato aU'infcrmeria dol rcclu .. rnrio di od in seguito con larghe emissioni di Tul'i, presso JJori. . obbligazioni date in pegno alla. fi- 1'1tbcrcolotico di guerra, JJ(Jli ha ~:1~rni 8cJ~fr~1cs~10:onLro rpresLit.iga- )•i.sentito delle persec1t;ioni fasciste Quando questi prestiti verranno a t~tf~aj~a;e;~~ 1 ~cf~~~~~~?e~io:;f ~t;!~; scadenza, lo Slnto dovrà forzalamen- stato iJ tale da addolorw•c.i e da pre– te. intervenire, e perchò garante, e occwp(lrci scriame11rc. pcrclrè ò s110dovere cviii.are ohe lo '11 u 11 a lettern atl 11 n pa.rcn·te - lct.., hra,nche vitali della economia 11nzio- tei·a passo/a atlroucrso •il controllo e nnle dh•f'ntlno patrimonio della fil- lr, m11li/asio11i rleUo. cen.nwa - San ... nnnzu straniera. tiro Pcrtini avverte elle Te sue co11-- nll~i}ca~~~~~~ 0 éJ1~~ncJ1r1>a:~~~o v~~w~ ~~:~iiJ!, ~~~o1io;;;gbr~\c s~lii:'~~e.f;:: proprlelà ii)duslrinlc dallo banche yuc. 11, male terribile dc,vaJta il cor ... privale - esponenti del mondo oapi- f)O dct 11fJ1tro nobilissimo arrtiro -di lnlisllco - nlle Banchn ùi Stato, e- 1M10 drl 17{ù (/cuerost combattenti dél- eponenli dolla colletUvM.à. l'/lalia libero. Puo' lnlf' prop1·iotà ri(orhnre nel- Le co11dizUmi di spirito 'di PtJrtini le ~~ 3 ~ 1 ~c~1~al:~~~r~~~~;a~~l: bisogna ~ 11 ~lfi~:;~rca:~~c ~t,;:;;~~~ei;tr:~~l~ porre, e bisogna porli!. rn ,.wo lct_tc1·a ad nn 1iaronilc restdett.-➔ La ri\iposofaè negaliva. le in Jtohn: «••• So r1u_ealc m,anffeata~ li risparmio nnzìonalc, anehe lari- ::io11l ~Lella ltlberc~,los~ lp .aveau ~vute dove sarC"bbein misura di ai:sorbire alcu1n a!mf fa,_ mi sa1ei unpreaatona-. una ;rande massa di !avori Jndu- li) 1~1olt1ssrnw, ade~so h.ive~e '? os– strinli, Jlo:il lntervicno, <' non in~er- seno con m1n s.01ona 1lnd1~re1onza, verrà. Non ha più riducila nel mondo pereh~ ho la fe1ma. oon,eape~olezza. capil,alìslico; nni:eunde le .<:I\P. dispo- cle_lmio d_ovo!·~, che e quell~ tll. sof-.. nibilità; ledeposila in Isli-luii di Sta- rr1;\1n s1lon~10senza ;1mprnnl1." lo. nel proprio paese, o in allri paos~ . / ~ ~ro am,e_o 110.stro I J,e t!tq pa.-_· quando non !rn !idt~cia nel propl'io.. ;C::C~·i/Jc{~<l 1 <:1e~: 0 ~ ;c;~!~~•i !' tf,,l[rt!on~Ì Quando SI vens1 ~he in Fra!JCL~, 110SlrO cuore il terribile dolot·c che nel paf'~e, cloe, c~.nr;1dcratoog•g1f1- easo J)f'OVa al pe11ficro dcil,c tue eot1- na111,sar1amcnlcp1u roro!.edclln -stes- di:ioni ffsielic, aUa vi.tione dello sa lngl}l 1 ll~rra, la. ~a~1oadì Frnucla stra:;io che tlft destino cr11delG fa del-. clrnunc_ia 1 ,fop~s1l1_ sen_za ln~crc,;s~ la tua 9iovù,cz:;a di eroe t nc!I.; cifra form1dab1.led1quasi ,,enti Vl C in qvcste voclte ri(lhc (I.et no– m1f1a_rcl!, cprnnd~ s1 a~~L'-!ll'Kano a stro comJW{JIIO. tnllo ff. sereno qroi– quc<il~.~ m1llard1, .P'."su1"!11bllmcnte smo dei cnmba(trmti pifo 1mri; tJi 6 la l~~i:~~~J q~ 1 !UF d~:1~~ 1 ;r:.;:l 1 rfù\611~~ {~;:~ima::/:~ia;.r~;l:(:g!~z.; ~1toft!: ~o/loca~!nll'c:4flrr>;si.puo_'aver~ .un~ ,zlo,wrla. v('t un allo i11~er,11a111c11to iclta cl., questa form1~abll1l or1s1 dii pcl' flfffi noi, e/te ci .scrrldlamo alla ~~J~~~ld'e1111!roo~~~~~/~ì!r1r~iimC:~~~ ft /:c:::sf idt,e~l~~c opa,·iamo 11er p1tnlli;ta, 1mpotent11ormai a riprrn– der<' ili rlominio dell'economia nnin– nnlc, dominio del quale ha happo ab salo. Le democrazie non devono atten– dere la ralnslrofc finale del capitali– smo. Più il sistema dura, più diffi– cile sa!'à l'oprra di r!co~ruzione. Bisogna agilrc. E' necessario impostare !a riforma in lol'mini LHli,da in!crcssuro anche In medin e la piccola bot·ghcsia, la oui snfvcr.za è legala a quella delle classi lavorafrici. Si i~llpone più il fronte unico del– le clas:-i che lavorano e soffrono che l'unione dei parli~L ' Nei campo politico il ,problema <lei ~~~~~'::i 0 d;f1a 1 ~~itgtlivi(~,cl~fù~i1~c~~; che alla lotta contro la guerra. Imporre la riduzione delle spose militari, per far posto nel bilancio ~g~\~1:: 1 ~ 1 ~e: cf~~~ 1 1~ar~e~'a1~i~~~~-'~z~ dazi doganali sui generi di prima ne- -+- OrJfli. r,w~sto <'roe rlcll'a:im,a rivo– luzional'ÙL e clcUa vrcparazionc Ube,.. n1tricc. sof{'rc 1J11l l"ito di ,ma in– [m·me1•i11 di ,·aclu.sorio. E p1tr nella 60ffere11;;a che deve es11orc atrocr,, t,·ova ;~ modo di pl'ommciarc una pa– rola .sei·mut di richiamo al compimen.-; lo ,tel dovere. Noi gli ,·ivoloiamo - in 11,ome. di tu/li quelli che h11n110 o.1Julo r.omune con fu.i frt fede ed i so[J11i, in tl&mc di coloro che lo ebbei·o f,·atclfo e divi- !f;ii c;;;l'~~~tf~ ~sJ~~~m?ol~ tr·:~~= ro11:;{t e di auym·io. Nol 31>eria1110 di averlo ancora con! 11oi, nel oiorno del– la vif lorio, qv,ando le porle di tutte le priyioni d'Italia si apriranno sollo l'impeto del vovolo i11sorto; noi (Ili auyul'illlno di guarfre e di vincere il male, pc,•chè gli uomint come liti sono i?ldisve,/.SabiU alla lotta e rn110 un richiamo vivenite per l!tlli. • Un nu.OYO appello è lanciai.o dalla Concentrazione. . oessilà, i quali i'noidono diret.tamen- Pna " 1;olloscri:;io11c strao1·dillal'i<L ,, C lanciata, per d~J,bera: te, ~ più indireUamentc, sul costo SQlu/:ro Pertini - eombatCente del– l'Ideale più. puro - deve vincere an– che questa batta.glia, contro la cru– deltà del destino. Poi - con 11oi e con lulti (}li lta.liani - vin.cei·à anche un/altra battaglia : contro la crudel– tà defili uomini, 1io111> rlel Gornifato Cen!ralr>,pt!r asi:.icurare alla Concenlraiilone I d!!l-lavita. mez;,;i1wr , i,·Pre ,, per csle11dcrP Ja. propria a\1ivilà. . . Nel campo rconomico, bisogna so- l.e schcdij di solloscrizione sono slatr. !ìl}eòio\o in quesfi g1orn1 '!- slituiro al dominio del eapitali:-mo tutli i nostri abhonaii, a tu,(Je le organi1.za1,i10ni antifasoi-st.e, a tutti il domini!o dello Stalo, operante uel- gli amici dPJla Concenlra;,;ionc. l'i-r1leressedeJla colleHiv1ta che rap- Lc schede sono accompagnate dal seguente appello: pre.~en-ta. « lmlifasci.sti I Il sistr-ma drl!'eeonomia a.:;social11. A11com u11a ,;olfo facrirJ.mo appello alln. vos'lrn solidnl'ietà. 'L_n Gli impianli industriali nelle mani lolla COll/1'0 1·t fasrismo, (t};pm e difficile. domanda u fc1·vfrto_sacr1- ~!~ 11 è ij~'d: ~ 1 ar1~a~;r;r?~~ 1 ,~l~~ paese ~~,~~r-t!,z~,~~L~\~;1;~'~':.:i 1 /:,,~c~tcl,~fg 1 ;~,=~.1l 1 Z ~'/J1~tdoe svo~1ti~ngofttfr}~~I; La gestione d~II 1mpianli, <Jll:l!l- dc/l(L tira,mide, molti soffl'ono nelle cal'ccri maledelle o 11elle ,solt: ~inIJ~'t 1 a s~ 1 ~~ 1 ~1iet~'l.~i~~i:v~i 5 J~~~f~i~i t':J~~af; 1 ~~,;~:~~i;:ei; ;~/d':r:fir;~'.~:;;'ç,~f'tti ~~~.~i:;J;i!~i, ~w ;.:nr~~ 1 .a gcstioue, cosLituile col concorsi degli A coloro che smw fuori (l'llnfia e chr. ci SC[JttOnO twll'opera che r,:~~egell1/:~~;i~l:at~ 1 ;.~~rsi~i.asingo- ~ft~i?:/:ti 1/~~:/:.~r;~;t;~}i ~,~:;i;g; 1 (~i'1t;i/:J,~~~ 11!~;':J~i,{!c~~lt!J/;;//,~. _: I prodotti della gestione, detratti f.r1 nostra libcrlà sarti eonqitislafa - fa Ilalia - daU'a;;ione ~f/! 1 1~~~~~1 1 t~~ri~1irnrrr~~:~ ~~~t~~j risoluta e cosciente de(Jli !talia11i. Per quesl'a;;foue, che non coiw~cc e Ja colleltivit-à, con desLinazione a ind,.ci.sioni o soste, tvtli debbono contribuire. NeSSU.fl(J manciu a finalil-à sociali. ttuesto appeUo d_i fede e di $Olidarielà antifascista. " In tale ordinamento, po;;:sono tro- Inviliamo gli amici a fare veramente, più deUe altre volte, il var posio senza accresecere ~ costi proprio doYerr>.M_cn{re in Itali!a i nostri migliori loLta~o,.cospir~no., di produzione, le aspirazioni delle .1gisconoper la Rivoluzione ila liana; mentre le carceri e I luoghi d1 classi lavoratrici, per la semplifica- cleporlazioM sono gremi!il dai combattenti migliori della li•ber!a zione e ridudone degli orari, e ,per 1 \'l!alin, il doeere - elementare dovere - di tutti gli anlifa~cis1i una migliore dilstribuzion~ del la- c·migra!i è quPllo di dare alla Concentrazione i mezzi indispensabili voro. JICI'cont inu.ire a combattere. Il pro~Tes:,otecnico de.veavere pPr Per la vita della f.iberlii ! conseguenza il sollievo fisico della pp 1• la vilc1 cleli11Concentrc1zione ! massa lavoratrice, e non la disoccu- Per ra1.ione rivoluzionaria iln l1alia ! pazione. La vita ùi lavoro dell'uomo Per l'assistenza ai nostri prigionieri ed ali!! loro famiglie ! devo avere un limite, con adcgllato .\'.\TIF.\SCISTI: SOTIOSCnlVETE ! lratlamento rli riposo, per gli anzi 1a- '------------------------✓ ni Ncfl~~r~a~:~~ 1 :~~mmerciale le rl- p. m. Perché? fo llegime Fascista, il grande Ro– b,:rto Fari11tuXi è ospl'O contro il Cra·d. Selwst,.r, arrivc$COVO di .\lila– no, che, si trova in vdlegyialw·a a Varcsq. Semb1·a che mentre non tro– va u U1W rarola di conforto n pr,r il generale Cal'i11/, colpllo da una 9rai·c lfCiayurn " l'eminente 1iorpMalo - come dir.e Robel'lo - si reca it fare vi~ita all'ebreo polacco Joseplt 1't:r!– pltt:::.. n deta T.?o~~:r~1/{g_''s}f:~1~ai::!)~~~~ Roberto annuncia una campag)la, con1fro la Banca Commerciale e poi la residua in queste ... scaram.ucce. Perehè, o Roberto, credi che cote- ste searomwxe siano piii JJl'of(cuc che l'.,.a fondo 7 ' E se anche perde tutto, l'uomo di carattere resta an. cara invincibile nella rocca della sua coscienza. CESARE CANTU'

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