la Libertà - anno V - n. 36 - 3 settembre 1931

=2 Pellegrinaggi antifascisti Nel mio lungo pel·legrinaggio anti– fascista i.n Germani<\ ho avuto oc– cti.Siònedi osserYe.re da vicino uomi– ,'ii e éòse, partili è cOfrenU politl– éhe, la CJ\isiindust,riale efl ee:onofnlca del pae§é e lè sue v.asle ripercus– sioni fra I tafi slt'ati sociSH dl quél popolo. Stralcio da qùésté ffiie mol'" te.plici impte!'?sioni un ~uàdro ti!is– sunlivo sulle earatterisi1ohe del fe– nomeno fascista germanico. Movimento di masse Ii fascismo ~er.manico è, da.l pun– Lodi vista soé1ologico, mi nt0Vi11ién- ib • otillco di 1na,se ~e~Pc~,~~ :::i~ ccia per la re– tede~ca. Il par– f11io11àl6iJJiuU,- ili~h~ftf!Jil~i:ot~tfslltféd~~JPt1 la'Ybfàlotl) ébb8 a rip6i'làrè fieilè i polllifflle del 19BQ l:!én se! e mezzo di voti, [ faeGis11 i si Vanlànò àflfi òi rào~o– fiél-le l6ro filé éléfnèflti 1 che f!~;i :~~~~~ilt~s;~fa1t I:~fU 0 :J !s:l ~~rtn~:f!e 'i-5~;f~~è 0 fa ;i~p~fi~ • • - • • lern, no- bili é ed o "' tal, lai iarl 1 in vani e m~nò· Il conglomei:alo cnli!idoscopioò I.leisuoi aOerenLi.Eppure tulle ques-' te ~hlere éiefog"efiee del fàSCi:stnb ~f~~n~~~~f~atb~tlfl~\s~i !fifiò é~Ì µ, odoMo di !=IUel-lQ che - si IJO~t'ebbe Giovinezza ,0- vl- òei hè, Llmltnto a queslé rorze éterògè[!@è ~!r~g~~l::~l ~ 1 oi~~~~~o ut~~ 8 a~~r bla aeuta, si', ma _lt:mSitOrHi., det1·0~- 11anismo sòelàM, poiobè i u 'l'l~enli– mènti li Avanlscono di Solito nella se– conda,,generazionl!, Mà il faèoilil'M di :/~~ 68 e 00 ;!~firJ~d:1 e2èrh~~~t 0 s!~t prè riimOVantési délla giòVénlù L~ ~f!~!: JS~fri~~ 0 ie~•:~:rrfe~1amuss:~~; t~~~T:nt111~t!it~~r~e~~i n~s;t~t~e~!~ ~1! 1 ~f l~~o 1 ~:~;~t~~r~èl~~flffttaf; gltiventU moderna noh ha ceI'tarnenle rit1~t~. 1 i~!~~~rj e e~o!ltejlnl:~:~~~i - fascisti o comunisti .-= riesèòno lo ste.;,sOad usare ed abusare ~ ai loro lini politici - delle sue fre11~h~ rft1:;tf,e ~u~1f 3 fft;:1~~o~~Jr pelff~~f~ e l'impulso a faI'S:U valere, l'àfteztoso dispèllo per l'B1:1tori.t8 degli antiani e de~ poteri statali, lo Apltito di ofl-- ~C:~;\~~ 8 t~àtf:~ ~~s:~nr~Su;~~ ne per le divise, le mascherate e l~ para.te rnilitari8lic'he. Non vi pàre d! J~gere i.I branò di un discorso di Mussolini nelle seguenti ri@"heehe tolgo da. uno scritfo nazional-eocia– li!ta germanico ? : ,t Siamo orgogliosi di avere nelle 1103tre {Ue la giovinezza.._ Vogliamo spingéte L'enel'gia atttva delle /orze giovanili, perché ,appiamo Che ;pet– ta._ app,mto a! giovani U grande com– pito di conqui6tar;e ta Ubertà ted-e– /Jca. Ce -ne inf'ischiamo deUa e4'/Jé• t'ien.:;l.t e della vantata sapienza dei ve.echi. I tempi che noi viviamo non lw.rmo r1iiente a che fare con L'e1pe– tfen~ e con la sagge;;;a... 1 t1b&trl òfovani 3tan110edific(I11do la Germania di dontanl; fJd é.!Si ri– dwo della 3aggi« esperlen:a e deLla scwcen,te'ria dégli ~nziani. li GIOri:l'icnzlonè esaget-ata 9 den'l~- t~~~n1: 11 ~0Ni~vI,~ei~:liadfn~~e~~p cho il fascismo tcdo3CO adesca la gioventù, as!!:icurandosi un inc~ssan– (e rinsanguamento delle proprie fa- langi oòml)attive. _ . . . du;~,J~, j~,n~;n:fufi1:~% 0 o~ft;;fv~~ son.aei;l onesta educo:iòne e valori:– .;a,:i.onepolitica della gioventù; pro– f>llganf1.a inteMa ed a.uW.Ua fra qu.e– yli ,p·ati della pW::cotabòrghe$ia de– caduta e profetarf:.zata che diventa f~Ue preda dell'ayita:iane fascista, mentre $àrebbe de,Hnata ...... per la s14anuova condizio11e 30Clale - a schiel'ar,i nelle file, della classe La– voratri-cc sociali.sta. Fini aperti ed occulti Quali sono ora i fini, quale il pr02ramma del f315cismo tedesco? ~Iill~ntatore e megalomàne nei suoi sistemi dUdet,razione e nei suoi _pro– posiU di distruz.ione di.molU ordln~– menti esistrmti, il fascismo germani– co non ha - come non lo hà.l'.inO t suoi! fratelli di alt.ri paesi - lJ.ltu.n pl'oyramma ·serio e positivo. Non lo ha perchè n,on puo' avérlo. Troppo diversi e contrastanti sono gli inte– ressi degli elemontl sociali ohe ~e compongono 1·organiz.zazione poli-t-1- ca. Anche Hitler avova lanciato a suo ;:eii-1!ct:i~,:::~;~r:UJt~~~~è~= tfsmo e df antidernoera:ia, ma quante vòlte ha dovuto commentare, in1er– pretate e modificare le sue t-esi - invero assai p_rimllive ---:-c~n ,scal– tra sofisticher1a, per rag10n1 d1 op– portunismo ~ di adattamento Poli~ tlco? Eccovi - a .rrova di cio' -:- qual_– ohe brsva se~"IO : " Noi vo.qlwmo_tl sociali,mo tanò, ma senta hbera..;10- ne na:icm.ale non vi è socfallttno, co- 1~ ,ion vi è liber€Cio11e na.::lOnale sehta tacerdzi<]JJe impudfota det t·fat- tato-tapestro di \"ersailles e O~l pia– no Yo,rng li. Queste le promesse pa– rolaie del programma fascista e dei suoi j'.lroc-làmielèltoràli. Ma in Sèflo àl_la ~bmmissione parlarilenlare agli affari esle):'i B deputali hitleriani si asledgòno dlii voto sulla proposta co– frtuhista che richiede la immeéliata sospensione dei pagamenti Young. Per evitare la ripercussione danno- f~r.~ie l~~~l~Ot~!~fi~v~bffc~,g~\ ~lift~ Flì'ick (lino òèi lubgt7Lenenli di HH.– ler) ))ropòne al fleichslag « ta espro– pr!aii011é tén$a inilentti._tà, iléi ma– r[_liati delle ba,1,1;he é i/.~lle bbf'se ,, é Rue-stà proposla geLtà a sua Volta I allarme e Jò spavento fie!la Slàffipa bòrg'fiesè òhé là j}fénflé Slll seflò. E' ~Uin6i nèèès!!Rl'iò correre illlriieflià"' {àfftenle ài ripari 1 8.lòUfii affiiòi é Un grande onore 'a11mémua a ct>làZIOfié élia DéUI• éàéllséhiì t· L!. commozione da ,·h·a d!nnne ,·1- Yisslfuà e da ge_nenlè, untversàlè, qU~n,, do gli lnvlall spèclali fecero sapere che • recentemént.eabebe li Prlnolpe <liPie– monte e ll_ Duca òl. ,pòletoa,·e,·ano c :ta.to al c&v.Prone Una r,ròyà. Mtla loro 6ii'l'I• patia •- E la Il:rova tu queEita. : •- J due augusti Principi, di passeggio él.aMaoello,.iveVanovOJùlosal\JU.rél'~x carablnlete e l'i!.veVanò trovato nel_ia vi• gil.allllènlò a cura.re le sue Viti. Un po' Imbarazzato, vh'i1ment.ecommCIEso pGt' l'onore di acoogl!ereneJla casa patl!rba li tiglio de-1Re ed il figlio del suo CO'-– mandante, il cav. Prono fece gli onori d! ca.sadomilialldoa stento la sua emozio– ne, e, allontanat!EIgli Augusti oeplll1fie– ro e orgogliosodls!e lo pa~e Ohequello era stato il piu bel giorno della eua vita.~ E l'inviata-speciale do! Colllere della Stra - In concorrenza con quello del Po-polo d:ltalùt -, aggiunge : • Dopo queelo -eplBOc:11o la consldE!ra– zloneper HP.roneIn paesecrebboancora più. Olà à :O.iacello 61pgrlava di lui CO• me di un alt.o pen;onagglo 11. proposito di un tauo che alcuni lèrl volevanorta\.. lacciare al delitto e ohe gli aveva !rut,.. tato la croce dl canliere della Gòronà d'Ilalla. Si tratta di un-acaU6aoivlledi.. ba!lulasl al Tribunale di Londra.Dutan.. te là dl&oll66ione, !I Prone ebne modo di rivelare -la nobllt:àdel euo animo e la sua specchiata onestà. • Una lacuna deplorevole L'ln\.'làtogpeclale Mn lnslè:.-eSu que• 6lO oplsodiOed è male, pèroM la co~ noscénza del moao COlquale Il detunto cav. Prone rlve16'• la nobl\llàdel suo a.. olmo e Ja tua epecchlàta onesta n :n-reb– be notevolmente conlrl-buitoalla educa• zione della gioventù speclalmtnt-èèe, )n una Mlzioneriveduta e corretta del • li• bro <li Stat-0• ad uso delle scuole ele--– l'l'!.ent.arl, una paginetta fòe6e 6tala ag• giunta, tra. Ja. blògratla del • Duce • o quella di Dumlnl, con U. narrazione del genUleeplsodlò dal Ut.ol-0 .• un cnaller6 In Tribunale •. Le Jndagio! rivolte ad accertare le cause del delltLo,ooclusèrola l'apina. Ed tn!att! nelle tasclle dell"uccisovenne rJn..– venuto li porta.toglicon una somma.rta lèvanle. Per tale Mpventmento tu anch"e escluso che gli autori !066erodel fs,gc\• si! militanti. L'!pot.eAlpiù tono.1111. ap– pan·e, di conseguenza, quella della ven– della per rancori pernonal!. E qui finl6ce !! primo capllolo èl! que– sta sangu!nC6aIstoria. La. quale non a– nebl>e certo mel"'ltat-0 ta noia. della, ri– produzioneda.parte del nos!ro cro~ieta, se non cì tOStre stato Il secondo cap1tojo. LA LIBERTA' LE VITTORIE 3 SETTEMBRE 1931 = DEL FASCISMO Ancora l battaglia delgrano Quali Je conseguenze ? H governo ilaliano non ha ancora pub-blibalo - ~ontI'aTi!mente a. quello che ha rat– to negli ànoi passali - le cifre del– là produzione di quest"aimo. Qual– clie giornale pada di circa 65 milion~ di quintali. Sarà. vero, non sarà. Yero ~~:;f :rl:hb1:! O O ~~~~~~e:~gbi~~- 1 .~~ ma met>tiamo che sia vero. Di quei! 65 mili"oni di quintali di grano, 60 <:irca se-no destinati al consumo: il re~to !'én'e per la aemi!na. li eone.umo del grano in Ilalia "-- che- non puo' ~ubire grandi conlro1,ioni, tanto più ché si prevede ufi mRgto ratcolfo òi graM.urco - !i aggira intorno agli 8tJ n'li'llo-ni di quifllali. Bisognerà dUfi(fUeifHroOurt10aln'lèno 20 mili9- ni. A 75 lire U quinta.I(}sono - sul totale di 80 milioni - 6 miliardi di lire che U consumatori pagano in più Hil ,prez.io del pane e delle paste, e di Quei 6 l'nlliardi. uno e mezzo {20 ffiiliònl di quintali per 75 lire il quintale) vanno nelle cru:rn dello &.atò. In questa rantasn'lagoria di mi– lioni e di miliardi, chi è eh;:, gua– dagna? t ronèumatori..~ abbiamo visto in che miserabili ~~arpe <'3fnminano. Guada g-na.es ..,roahheno i produt– tori. )1a no; chè ç,,:;sihanno dovuto oo!Livaregrano in condizioni lnli che. anohe con un dazio di protezione di 75 lire pef' quintale. sarà baua l'"' faranno pari o patto. Jl"'5la l'Milf'a il fa<tto che In rtalia, tau 8 milioni eir-<:a di produttori di grano, 5 <liessi almeno producono .mio per il loro consumo "' Jn gran parte iln misu– ra lnferiOt'e ai bi-sogni, iper cui essi ·- per una buona parte delranno - vanno ad aumentare la grande masea <lei semplici cònsumalòl'I- E allora l'unico che guadagna è IO Slato. LO SlaitOfascista che incassa ti'roa 300 milioni di più di prima (20 -milioni l'.li quintali di frano da in– trodurre per H, diffé1'ènza tra. 7fJ e 61 lll·e), c puO' conLinuàr a manteM– l"-c le coorti dé' !!UOimiliU p de' l!UOi -Spioni, e organizzare le. !!Uèpnrat". E' degno di rilievo. a questo propo– sito, il fatto che nello stesso giorno In cui mcil\·a il decreto di aumento ~ e che aumen-1.o ! - del dazio sul grano, il " duce andava pomp_osoa far![ acclamare da! mili~ i ava,uguar– disti " che - dice Il Co,·ricre della S1ra - per In prima volta sono o– spilli della Città Eterna e hanno a– \"Utoun premio che forse non spe– ravnno : quello di vedero il « du– ce "···"·[ntnnlo Balbo ha fntto fare grandiose imponenli manovre a– vintorie. Poi, se c'è chi parla di crisi Il di biisogno di• e-conomic, si spi('gti. che la colpa è della. orisi mondiale. Qual'è l'accusa Prevediamo la solila osservazione del lettore obbielUvo che vuol farsi un'idea chiara, s-passlonafa della si– -tuazilOne. E' un uomo ch"' ci piace, questo lettore, e col quale conYer– siamo ,·olentieri. Anche noi siamo obbiettivi e spassionati. - :',fa insomma - e;;li ci dirà an– cora una volL a- ci vOle-'.edi'I'c di che èò.:!aaccusale il governo fl}sc!sta? Lo criticate per~hè non voleva au– mentare il dazio sul grano, preferen– do rimedii meno costosi. Poi lo cri– Licate perchè, vi?l.~ inefficaci i ri– medii adottati per il momenlo, si è deciw ad aumentare il dazio. Che cosa doveva dunque fare, secondo voi, questo governo fascista ? - Doveva non ipdirc la battaglia dei grano, che fui un paese come !"I– talia è un enorme spropo:.ilo eco– nomico. L'Halia non puo' arrivare a produrre lutto il grano di cui es~n ha bisogno. Puo' arrivat'ci, non c'è dub'bio, dal punto rii -vi5la tecnico; ma una produzi'one non ba5'~ache sla possibile tccnicamf;.llte; bl·wgna che convenga anche economicamente. O– ra, la (< battaglia del grano » Ila spin_ ti, obbligati gli agricoltori a ?itre– pà~"aM il lirr1Medella convenienza. g· ;,durale chi::-,avendo p-rodo~to in pr>n.lila, P~i si volgano verso il go– VP,J'JJO che ha loro ratto fare quello 9)ropo.silo per dirgli _di pagare i :oL , i. ;'il)i .~ramo avv~rs1 - per rag1onl el'.ùnorniche e p~r ragioni politiche ;n; 1 an';;~~n::tt:ziiis:ir;;:~in;; r~ talia carne in ogni paese. Ma Ja lo– gica Yuole che si ri?OD';)5C~che l produtlori di grano ,tahani hannc;t ragione. Il duce non sbaglia mai IJ nostro IPttorè obbiettivo e spàs– sionafo ci osserverà. che dopo fa, guerra tutti i paesi di Europa hanno falfo - metodi a parle - la !ero ballagli'a del grano. Nessuna ace-usa. speèiale dò-vrelilie quindi essere mos.sa al governo fascista se ba fat– to, sia pure con maggior f)à.céan~d_e-:, g1i allrl, quéllo ché s'è fatto né~IL altri paési. Al cbé nòi riSpofiilia:no: - Piano, percfiè a forza ai essel!e obbielth·i. si diventa ingiusti. Negli altri paesi cii furono degli agricolto– ri che, di loro iniziativa, aumentaro-– no la produzione del grano, mossi u– nkainenle dal principio della cotl– Yenienza. Non ci fu l'u òrdi!no ,, di un u duce » che di agriéoltufa e di ecofiomia non sa niente. In It8.lià quéll'« ordino » ci fu - e gli agri– -coltori dovettero acconciarvisi per non passare: per dll:;faHlsti anlina– zionali nemici del regime. )fa lasciamo andare tutto questo. :,;el i925 la " battaglia del grano ,, pot-è apparife al gov-ei•doe àncbe a molti tecniM ed econòmistl una ini– ziatlifvadi possibile successo. Ma ,oi ? Poi la situazioiie della produiiòne in Balia e del mercal.o monàiale del grano apparve cosi' evidentemente infelice che insistere, in quèlle con'"' dizOOni,sulla II battaglia del grano li risulta una vera colpa. Ci lruiste, e gli agticoHori producono grano con, perdite sempre più rilevanti, e i con– sumatori sopportano una buona par– te di quelle perdile.~Ia Mussolilflinon deve mai avere sbagliàlò. E del re.:;to,visto ehe la c&!sa dello Stato ne ricaYa introiti non indiffe– renti, egli non ha sbagliato e non sbaglia. ITALò Gli attentati dinamitard inJugoslavia Ebbene. non poasiamo cambiare! parere s_Olò __perchè una volta siàffio d'accordo coi fa,;cisll, I metòdi della dittatura di Belgrado npn h~nrto nul-– Ja é1ainvidiare a quèlli de!Hl diUa.., llga di Roma. L'oppres.iilònè è ideh– ti_c;i.,Spècie quella cbe gràVà !opra. la mU,era croa%ia, ché Si-s.ospetta di inletn.lon.i eepAratisle. Il tascm"jlo ilaJiano ci soffia dentro ~ JJnlleia. E poieliè la feozio1'1esuscita SEmlJl-f'é la con-ti·oreazione. la stampa fascista. prénde. !olio la sua ptoleuone anchl} 1•.. dinamltatdil. Riproduciamo dal Lavoro fascUta questa Yivi<la descrizione della sl- ~~fi¾~n:l~;nt~ff,3~0 :r r~froi~1nd~ 1 ~ cale fascista si fa venire da Vienna, e che ra pensare alla situazibn':1,di aliti Pae!I: ,1 Grande impres6lone hanno pro_ ... dotto in Croazia gli ullirni aLLeritat.i dinarl'iilardi awenUti in Jbgoslavta. 1 éroali - itlforrua la fJr(J; in una, corrispondenza diffusissima. - han~ no provato un profondo dolore alla eg~~zl~d~il~a s~~~~ ~~1r:rb~~i:~~i diretto '.\lofiaco-Belgrado. Ma se essi, condannano questi orrendi e tragici ~~~~![:e~~~o~ipiS:~~nl~m~, :tf~ ~!~~!\~,t1_ti;gic~ 1 : 1f~~J~1l~oc:o~~~:~ ha. nesm'a!Ha possibilità per ppr– lare n cono!cenza. all'Interno e al-i l'e$lero, il suo ,infinito malcontento contro il regime di Belgrado. Alcuni fogli del regime· qualifrfano tali atti dlmo5>t.ralivi oòme espres– sione t11 villà e !fidano I rlvoluzio-, uari! croati a combattere a viso aper– to. A cio' i croati rispondono : non è nncora arrivalo Il tnomèn(o di !Mn– r!eré In aperta battaglia, ma perchè il regime di Belgrado non ha il cò– ragg-io di indtre elezioni libere è <H domandare al po_polose easo è con- 1:.nlo dl'.>ila situazione attuale? Ma il ~~~Ta~o tld~\a fri:~ll ~ ~~~!~e v~fl:t~t mo.strato con esempi - che le otde. degli sgherri jugoslavi traltano in modo inumano i croatil arrestaLi, e quando uno di quegti infelici spin sot<o le infinito besLiali torlure d[ ~~ibffc~~~iut~fc~~~a:~[e a~~r:o~~~~ cato falso. 11popolo croato non -ha certamente nc~suna colpa se la lolit_aper l'in– dipendenza va sempre più assumen– do forme che contra~tano con lo stes– !<O sentimento di civiltà dei croati. GO!pevolilsono in prima linea que– gli uomini di Stalo che nei traL{atr di pace hanno consideralo la Croazia come un paese balcanico, ed ln se– condo luogo Belgrado, che da secoli non conosce altri sis,temi che quelli Lal'barici dei Balcani. n Continuando. il corrispondente di– ce che 1.~violenta. campagna delle gazzcHe Jugoslave contro l'Austria, accu!altl di favorire gl~attentati. non ò che una manovra del Goverrio dl l3:elg_rado,che d~lle continue esplo– .\iJOntnon solo ritrae gtavi danni al materiale dell'Amministrazione fet– ,·~viai-ia ed una sensfil:lilis~ima ridu– :::ionc dei commercio Lurlstlco, ma vede un3: sua forma ,.li esautorazio– ne, !lUas1 che il rafforzamento del movimento croato rivoluzionario in– terno ~i.atale - come corre fantasti– camente di bocca in bocca _ da preannunzia~e il crollo del regime. Per s~ong1urare cio' il governo tenta d1 dimostrare che si tratit.a sol(anto di materiale esplosivo in• trodott~ d~ contrabbando dall'estero. Làsc1amo naturalmente al corri– spond_ente l_aresponsabilità di tuUi qu_~sti pa_rt1co!ar1.Cio' che cl inle– ~~~SaY'.t di esprimere In questa occa– ,.~on 1 ç è la noi~ra solidarietà con tut- ! 11 il~~ ~~r:~~sr~\~~)O~:d~~f 0 ~t~re ~~J~ a_ 11~ P'!P010 -~isono tolti ,tutli qi mez- t\;i~~~, P;~r_c{~%_~e=:1; ~~~~~i\~~ ~JlPn~t~ è ridoHo a scegliere ... que-

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