la Libertà - anno V - n. 36 - 3 settembre 1931

ANNO V - N" 36 Un Numero : 0.50 I CToati non ne hanno col– pa se non pouono upri.mere i~ altro modo il loro malcon– tento. Il La.oro Fcucùla, 27-3-31 d!i!mf~~~~a~)~Um! att ~nta.ti la Libertà li delitto è un padrone ri– gido e inlle#ibile contro cui non divien forte se non chi ,e ne ribella interamente. A. MA .. ~Nl GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA Frucia•C.... ABBONAMENTI~ Pei 11.11. u i::r.o. •••••••••••••• 20 h. Per i.ei =eai ....•.......... IOh. AlbiP.....,j 40 h. 20 f,. 10 !i. (LA LIBERTE - PARAIT LE JEUDI) PARIGI 3 SETTEMBRE 1931 Il DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE I03, Faubourg Saint-Denis • PARIS (\ 0') • 7 dejono . 'Pro-..nce 96-98 IL GIORNALE SI PUBBLICA IL GIOVEDJ Pe: tre m eai .•. .• ......•... 5 ft. La. crisi in.gie.se MAC DONALO EILFASCISMO Il gesto cosi' discusso, e certo straordinario, di Ramsay ~1ac Donald, il quale, .=ottogli auspici e ad incremento dei poter! della Co– rona, porla il Governo britannico dal laburismo al cons:ervatorismo, tro,•a già una acer-ba condanna nel prorHl-0 che ne fa il fa~ismo ita– liano. Dietro il gesto di 11'.acDonald la Tribuna, tripudiante, vede trion– fare l'anUdemocrazia; vede la ro– vina dello Stato liberale e delle sue leggi sociali; vede la decadenza e la morte del regime parlamentare, nel paese che gli fu culla. a. Oggi, in Inghilterra - grida il foglio ro– mano - si sospende il Go\•erno tradizionale di partito e si passa alla responsabflità statale. Quando la navigazione si. fa difficile, quando le acque sono gro.!;se, il comando deve agire fuori delle &o-nsuete norme parlamentari. :o Insomma, la dittatura. ~on possiamo togliere alla stam– pa fascista il piacere di trarre l'acqua al proprio molino. Anche se, per av,entura, esagera. Anche se prende t propri desideri _ei pro– pri apriorigni come realtà ID allo. puo' più al tempo nostro attuare che rompendo la schiena ai parti– ti, uscendo « fuori delle consuete norme parlamentari n ed ist.ituen– do il a comando :o in oligarchie di formazione autonoma, o di frode o di ,iolenza. Fascismo. Udite, dopo la Tribuna, il Gior– nale d'Italia. Clo' che maggiormen– te gli appare degno di nota nel Jlessaggio alla =-fazione trasmesso da ~lac Donald attraverso la radio è il pa5SDnel quale, dopo aver det– to che il partito laburista gli ne– gava le credenziali per l'esercizio del potere, egli ha soggiunto : « Possiedo ad ogni buon conto le credenziali di una autorità più al– la : quella del dovere nazionale come io lo concepisco ed a questa autorità rendo ul:Ybidienza senza curarmi delle conseguenze n. Il dovere na:;ionale come io lo concepisco. Formola indh·iduali– sta, orgogliosa, capziosa, che non ha limite nè control10 1 che a'Pre tutti gli orizzonti al p otere persona– le. Xella circoslan.za , forse, non a– pre che la strada al potere perso– nale degli allri, degli oppositori : cio' che, se mette fuor di discussio– ne la buona fede del Premier ex– Iaburista, non fa che mostrare più evidente il suo errore politico, che ~~;;·tt: t':!ani1/Si~~t}~o~I t:i~t GRANDI MANOVRE ~:I1f~ic:::e:~:iresti--::t:rtolina •. con cario della volontà nazionale, co- ____ ne_~~n~~n 1 ~~=~ d:unee~:~t~=•~~~n: ::o ~l ~o:g 0 i:f:i~ c:f~•_:\\'f~= culle voslre c:.:seculolin'! ma poteot~ scisti italiani. a La rivoluzlone fa- In tutt~ i paesi del 7!'.0TUi?, si fan- !\~eebi~~a.esg~:~; 3~;,in~i:r~f,:aL·!:ia; scista - scrh·e la Tribuna - puo' no gra!Uit. man<?Vre_ miltfan In. !les-_ palloUo!a,irrortr-:t le vie e !e citlà.non chiamare questi an·enimenli 1:ro- ,u,if t gi!Jnw.l~ vi <j.edicano pu~ di con le b!aocbenubi delle manont aeree, va dell'azione da essa compwta qua c!te_ nga: 5t ca.pts_ce.E' (u'l:wne m1 con micidi:11! p!oggie,dtnose. contro i principii apodittici del re- ~~hj~d~ 1 ;!~:èrt~ddtcf~:i~:e~el r~= c/m~~:!omn:~~ 1 n~f1:-u;~~:e~"u!!e;; gime parlamentare, ormai tra- !(li 1ta.l1amv1_det!icano inv_ece_pa.g_ine che non bi6ogna. troYarsiJmpreparaU dl \'OllO. » intere,_ con titoli e_.~o!t_otttol~mira- !ronle alla guerra. ;-;o n è \'ero. Lo sproposito di un bolan.t1, con descn.1~1 bell1~he _da ~on dlmenUcltlamoche !'o!!eisa aerea ca.po , rimasto senza il seguito delle far acca7orpre ~Pj1~i Un c1ttti4010 nemlc1 sarà paralizzata. r:ntuu.ata. so!- sue truppe, non fa pro\'a che di ~hf! ~: uog·':,Ji'c~li:t;g ~~~ g;~aJf t~[; ~~!e r':::;:1 1 ~t 0 ~!~ 1 1 .~J~o~! 10 n:Z: un ge5to... sconsiderato. Tant'è che a _lettere cubttalt: _Spezia d1strt,!tta ! nale •. la « concentrazione n per la cosi- Diav~lo !_eh~ cosa .e .successo•~.,ulla. Jfancr>rt tuU'anno JX.• detta u responsabilità statale i, non Spe:ia e figurativament~ drSlrulta. Si' ... J/an()Vre dell'anno IX. Es.sere si è faUa e il laburismo resla se .sr~Ua c~r~a deUe f!ran~t mario~-n potenti nel cielo e forti.ssimi neU'a– stes-so, e fieramente raccolto alla 910 "! 0 l!$ltche. 1 ~ cittadino respira. via;ione na.:ion.ale ! Ecco l.a propa- . . ,. ,. h I Pe.r_~ t( l~tto~e e ugualme~!e e~t- gnnda che sviluppa il Governo /a.sci- oppos1z10ne~•• ,on ce C e a con- tr1....ato da lff./a quella.p~::.ia epica ,f;~ ii pu'J' dire, alt.a Vi(Jilia dell'-0- ;~~::d~~roie~en ~a.te ~a~r:!i!o p~~= che non._Lasc1c.;it1!!t~ inv'ff.:,_ar~alla pertura della Co11feren:a in,terna:io– sonale di colui che di tal potere era ~r::;~m~f!~~e del f ae~/;'on} ~~~ ~~iw:f~ i~a;~!·o!ae:du% 1:a:~i ~ depositario. sulla quale tra bre\·e citta_ drno, un fa.sc, ~ta' ·'"" e ogni sostiene - con quanta sincerità! - interverrà il giudizio, espres5o, in fa.sc, ~ta_, ~n guerrt er'? 1 La guerra la riduzione degli armamenti al U– futla libertà, del corpo elettorale ,ian e il frne del fascinn.o 1 Ed ecco_ "ello più basso, salvo la parità • co-n britannico. che t~tto fa brod'?, an(!he le gran41 la fltl:ione vicina pi'U armata ,. e in Tuttavia, come di~conoscere che ht;:t~ie{ ,f:esJU: 1 i~!!~ c!_s;f~~/~;:} ~:t~f~~P;fs~~,;::acb/~~t~!~t::i il colpo di lesta, che sembra un con grande ducre:ione awrnaluttca. implicare alcun controllo estero! ... piccolo colpo di Stato, dell'illustre Jla in Italia tutto è diverso, im- Ecco le grandi manovre della fur- ~1a.cDonald si presta mera\'iglio- me11so, ine11arrabile, inequii· ocabile, bi:.ic fasci.sta. samente a tutte Je speculazioni del tmperwle. Le grandi man.ot: re r1en- I fogli cosi' abbondanti per la fascismo - in Italfa e fuori_? ~:;a:~~~;: ~:• ~~Ji~::f.~:ffc°:'ed!~ ~i.sC:~~ 1 ~t!%v:J::.a1lv;~:.O.';; !~:~~~; Il che è profondamente mere- crani, che atte1ta bene delle reali in- i11 carne ed ossa. Cosi' sorvolano sul scioso in questo tempo che l'Euro- ten:ioni pacificUJe del fa.sci.Imo che fatto che, neU'attacco di 400 aero– pa e il mondo non hanno maggiore I si è fa_tto cosi' mite nei con..seui in- plani su Milan.o, un apparecchio da guerra e più terribile, che quella terna=ioMli... t~"!b':fo~~mra!f;n~ie~~;f:~a aila.sti~~ c_hesi_combaU~ tra fascismo e a1:1- I .Ye t:olete un sagr,(o1 costretto a di.scendere in mare in hfasc1~0, ossia tra la ~em~craz,a I A Spe:ia. nella notte del 27 a9osto, seguito ad u11 incendio scoppiato a e_ la ~1ttalura, tra la liberta e la m!.'11trcsi ~vol9eyano le ma,iot:re ae- bordo. G1\aviatore e morto; tre al.tri hranmde. ree (Spezia distrutta!} renit:ano sono gratemente u.stionati. DAVANTI AL TRIBUNALE SPECIALE Il processo contro Moulin e i suoi complici Moulin, Allasini e Maffi condamnatia due anni di reclusione LE SIRE.YE -'.a)fa::- Oona!d; : - \'ieni m""O 1 ... neo senza che eicuna ragione seria I~ 2"iustificasse, a\'e,·a preso i caralter! ~del fa.scisma. Dichiara inoltre d1 non a\'ere mai svolta in Belgio alcu- ~! a;t!V}~~l~~~i~a :n~b;ri;o~r:eà~~ L 1 arl. 282 ~el ~o~ice P nale f ascisla Bassanesi, di trasporlare m Itali'a lettere, stampati e documenti. lo fe– ce per amicizia e perchè, molto stan– co per la sua vita di !a,~oroe di ~tu- ~~~\'i:, i~ un1od\~ 1 ~l~1~g~;s~:s1~ slenza. Chiure il suo interrogatorio con l'affermare che le dimostrazioni degli studenti belgi non furono diret– te contro l'Italia, nè contro il fasci– smo, ma furono manifestazibni d~ simpatia a suo fa\'ore, da parte ~e1 suoi compagni che lo crede\'ano in– nocente. Arturo Labriola in un eecelleote articolo dell'Ere Nouve!Je rileva quanto il proce,.rn .Youli.ndeve inU!– ressare l'opinione pubbiica stranie– ra, sia per l'insolema della polizia segreta {0.V.R..A.) che estende i suoi poteri all'estero, sia per la illegalità g-enerica in diritto in<ernazionale de– gli articoli del codite. p&nale fasci-sta su cui si fonda. Fossa ti sviene Segue l'interrogatorio di Fossati. :\la costui preferisce svenire. Per cui ~\ r:;;!~:n1t: d~~~!io~ 1 e bh~c~\~jis\~ rese in Reriodo istruttorio. Io essa ~a;s~:st d~~~~t~ ir~e!~!o 0 ~~ gi: funziono' da • fuoruscito • a Parigi. Dopo la lettura di questo • inter– rogatorio • è la volta de!l'accu.sato Yaffi, che ne~a Oeni partecipazione ai falli che gh sono imputati. Anche l'avv. Albasini, il priocipale imputato agli occhi della polizia ita_ liana, che ha denunciato ilo lui il ca– po del a complotto n, nega le impu– tazioni. Cio' provoca - riproducia– mo testualmente dal Soir - un pe– noso confronto col prof. Youlin •· I testimoni L'udienza so.spesa a mezzogiorno e ri1ì5~5J'ie~~ 0 p2::i~ 1 i\¾'k~~aèd~t:1t 0 J:~ dicata all'audizione dei te!'=lidi ac– cusa : due commissari di P.S.. e del leste citato dalla difesa del )louHn. ~i. Smetz, rettore dell'Università di Bruxelles, il quale domanda dal Tri– bunale « una sentenza tale che una cordiale intesa sia ristabilìla lra gli studenti dei due paesi. • A questa esortazione il presidente risponde, con una ammirevole faccia (osta. che il Tribunale giudica ob– hielli\'amenle i fa-tti, senza preoccu– pazioni di ordioe politico. E dopo questa ~parata domanda a '.\loulin: - Yoi che pretendete di essere un antifascista soltan<o per cio' che ril– guarda la politica del vo.stro paese, fl~:c;fst~?bufk>e1 :e1i 1 ~~e1~1oc~e~~n~i!: sii che vi furooo i:-equestra<i '! E '11oulilnrisponde : - Perchè il nazionalismo belga si an-icina più al nazionalii:mo fran– cese che al fa<:cismo italiano, ed è poco importante per do\'er essere combatiulo. Ed aggiunge ancora...una Yolla di con aver voluto nuotten-o-r1T"filit7- smo, nè all'Italia, ma sokanto avere ,·oluto rendere un favore al suo a– mfuo Bassanesi. La requisitoria Ha la parola il procuratore gene– rale Dessy che dice tra l'altro : - Non si tratta "Oilanto della di• stribuzione di maniest.i d'indole po– lemica sui principii propugnali dal fa"-<:h,-mo. ma si tratta di una cosa e1~ 1 ~1lis~ a~r,~e~~fohnee. r~fri~e 1 iÌ ~1oulin cercava di con~ere la si- ~~::iigi~fz~~~edJ~rt: d~~~;aed~! e;~ del Go,·erno. Si tratta, dunque, di una ai:one dN'etta e prPCi<:acontro la :\"azioneitaliana. E continua : - Questo processo ras~on~lglia a ~~7t!r;J~~nca~: s~;:c~f;_i ti~ ~~u~i;!i 1 ~ sopralutto perchè luttc le azioni ,;.ov– \J>r;;i\'e sono provocate dagli emi– grali, dai • fuorusciti •• che non si contentano soKanlo di fare all'e– stero un quadro ml'nzoinero dell'Ita– lia. E~i<:tcuna soEdarielà int1>rnazilo– nalF' che unisce tutli i n1>micid.,I fa.:;.;i.;:mo. P.srla i seguilo del mo":mento di • Giu:-lizia ,. Libertà • • che ha no– toriament 0 per scopo di pro,·ocare l'insurrezione. la violenza " perfino l'assaEsiflio. Ba<::::anesiè il capo e ror,2anizzatore di questo mo\'imento ed il suo interprete a\l'l'~t.,ro. • Ed ag-gi\Jnire: - :\"on<:i~ralla. dunquf>,dF>lla in– troduzione di <:tampcclandf>,lin,.,ma di un tcntath·o di in,;.urrniooe. Che cosa si proponeva il Jloulin ! CQn<:e- fciaJ:11~ 0 1!~~~ a/ F~~::f r~d~c1~~!= ,·elli. informarsi sul modo come era organiziata la sorveglianza a Villa Torlonia. ch!4 i:atU~f1~~~~~\g~~f~"-'d!~ft'°~~ !in pro\'ano th" P2"1i de\"P. ,.,.~Preper– seguilo per ~ reato di co,-p1raz1one contro la ~icurezza dello S:alf). A conclui:-ionedomanda sette anni di re-clusion,. per l'a\·\'. Albasio: • che era a fianco di Ba.i.~ane-i.nel zruppo di « GiuHizia ,. Libet"à •: ~i ~1 1 ~e , ~~! ~;r 11 ~~u}~nm~~rfl;r d~la5~~ ciali ,a.ti '"• per a\"ere anrhe e~~i ap– part, .nul o al gruppo rli • Giu;;tizia e Libe-rtà •; e per cio' che concPrn•! il Fos;.ati. domanda ras--0luzion1? ~,.J.-i ~!~ec~a.,~~; cd~,. PJ~ 0 ~!• i;~;~;!:l~ ad anicin,jr~i al gruppo di " G_iUsti- ~!~:.::=~~a~lae~~ 1 ~~af.1ail~o 1 ~zft~e 41,.1Rolgi; ma non per le slP""~era– z1,in. • J>rpn,fon,, .:,riue la p;srola ;.:.i a,– ,-ocall deìla d1fei:-a,Ferrari e ~1ana~– i:-rro, che domandano l'a'-<:oluzionP. dei ri;.pe!lìvi rlirnli. Dopo di che l'udi.,nza 03rinviata all"indomani : pt>r rarr:nza deffan·. Gro>zoraci in dif,.~a del )!oulin ., p.c:_,r la <:"'ntenza. La sentenza Infatti. l'art. 7 del nuovo Codice Penale emanato dai fascisti dichiara che lo straniero è consideralo eguale al ci«.adino, quando commette alfe– itero un insieme di delitLi, di cui si de\'ono notare sopra tutto quesli : • delitti contro la personalità dello Stato •. Questi delitti sono conside– rali al • titolo primo • del • libro secondo ,, del Codice Penale. Adun– que, lo straniero che commette all'e– stero uno di questi delitti è punito secondo la legge italiana e da autori– tà italiane: cioè, se per un qualun– que caso lo straniero che ba com– messi quesiti delitti cade nelle mani delle autorità italiane, egli sarà sot– tomesso aile pene che prevede la legge fascista. Questi delitti sono nume~i e \'a– ri, ed è quasi impossibile catalogar., li tutti. J\aturalmente la pena di m~rte è prodigata per quesli delitti, po1chè una belle più tristi " novità • di questa abominevole raccolta è la disposizione comminatoria della f!'O~e per la maggior parte dei de– htl1 • poliliti •. • Faccio lulte le mie i:i-serve- dice Labriola - sulla legalità dì disposizioni che coJpisco– no il ciltadino stranrero pJ!r fat.(i ri– le\'anti dallo stato di guerra, o che preparano od accompagnano lo sta– lo di guerra, mentre lo straniero a– gisce ncll'interes-:e del suo paese o di paesi alleali al ruo, od anche nel suo personale interesse. Sono d'av– viso che il t_tjbunaledell'Aja oon po– trebbe evitare di dichiarare nulle tutte lt disposizioni in questo senso, contenute nel Codice fasci91.a.• Tra questi delitti, ve n'è uno <:.be puo' inleres~are i @iornali~ti~l,rJnie- ~~ -~~~t~1t'~!f~~- anche fil •mi~ Secondo l'ali. 282 del e-Od.ice rasei... ila: • Ogni per~ona ohe offende t·o.. nore od H pre1Ugio del Capo del Go- ~~i;:1i ::eu~~!i ~~ i ~~cl~! 0 f::t!~ Queslo articolo è d'altra parte la ri– petPZiooe letterale dell'ar(icolo ehe concerne il re. E del rest.o tutto il si– slema dei Codice Penale fascista tende a stabilire l'eguaglianza più assoluta tra llusrnlini e il re, in mo– do che si potrebbe considerare, ora, la JJo,tarchia come legalmente deca– duta a vantaggio diiuna rormn strana diDiarchia, .se non esistesse in cambio, una s-peciedi tolleranz.8.al– tera e sprezzante nei riguardi della monarchia, nell'interesse del dispo– tismo d'un mediocre aV'.·ent.uriero. L'art. 282 siiapplica tanto al eiUa– ~ini quanto agli stranieri e oio' per 11 ratto che il Codice dislill@"Ue sem– pre tra i delitti politici che possono essere comme!'=S~ eselusivamente dal • cittadini " e i delitti che possono e~ere commessi da • chiunque •; e quando ha voluto escludere lo straniero dalla applicazione di una disposizione penale, Jo dice e:,plica.. lamente,eomt:! lo fa nl"l ea!O de-Jl'arl. 281. Ed ora, vediamo quali sono le COll~ ~eguenze della applicaiione dell'art.. 282 agli stranieri. l.in giornalic;ta, metllamo fraoo,ese, es erci ta su un atto della politica di ~us,;.olini una censura - fondata o no. cio' non ha alcuna importanza - radicale , distruttiva. !'iessun dub– bio che que11ta• censura • intacca il • prestigio '" del capo del governo, perchè il • prestigio • non è che in– fluPnza morale, dipendente dalla !e– dF>nella infallibilità di una persona o della 5ua autorità. E se, al p06to di!I giornalista, mettiamo un uomo di Stato od un semplice uomo politi– co, il fatto non cambia. Quel giornalista o quesL'uomo p6- litico !'aranno rciudicati in Italia - supponiamo che sia ffl contumacia - dal Tribunale Speciale, che ha competenza per tutti i delitti previs<i nel titolo primo <lei secondo libro dPI codice, in con-:.e.guenza della ltg– ge del 4 gÀlgnO1931. E-au:-i!a ra.-rinza dell'a\\·. G:-e– z-,:-aci. il Tr:buna . .c:_, ~i è n'1rato per la •"'OtPl"Z<l. La polizia segreta (l'O.V.R.A.)ha le sue sezioni alresten, : cio' è stato apl!rlamente dichiarato dalle autori– !~ italiane. Dunque se Il tal giorna– li!la o tal uomo politico straniero, che abbia e;,.rcitato, all'estero, delle critiche su .\fu•~olini, abbia attacca– tQ il suo • pre~tigio • e vaòa a fare un giretto in Ilali\3.,si troverà gia condannato, o potrà es~f>resol.(omes– ~I) ad un processo, o sar:<lmao<lalo alle isole od in prigione, 5-l!nzaeh& le autorità dPI suo paes~ abbiano nulla da obbiellare, perchè tuU.osa– rà aV'.·enulo in conf1Jrmità alla leggll italiana! D JPO LrHc Mn. 0 i;2<iorrtorna p!!r la lettura del di.cpo~iti\'O: )[ou!:n, .\lba.cini ,. )laffi <o;ono r n– dannali a du~ anni di re,,!usione.Rw– ;?i e Po;.5,at1.::r1no a5.sr1l!ir'4!r mao– canza di pro\"P. .-\Ila finF>della sua p~na, ~oulin •;"iràespuhl). I c,·mm"Wi !Ono \'ari. Il problema deìla imputabi'lità del– lo straniero è sempr-e stato uno dei più complicati della giustizia pena– le; ma non ;i era mai osalo pemare ad incriminarP, uno straniero per un fallo politico che ave:~.c:_, comme~- 50 nel proprio paese.

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