la Libertà - anno V - n. 13 - 26 marzo 1931

26 MARZO 1931 LA LIBERTA' Leacque delmaga pprendista Il divorzio in Italia introdotto dai preti Sta a. vctlcrQ che il divor;io entra in Italia. per via del Conc;ordalo. Sol· tanto .si ,.;hiama mmullamcnto de1 ma.trìmo11io. Dopo il patto All'indomani dell(, ccm~lusiOM del,– l'accordo 1«1,valc, che fccr. vibrare qualcft-.: co1·da crnche in cuori ,. dc· m.ocratici D, fu avanz:ata I.a P1·ospet– tiva di 1w grande accorda 110Wico 11cl quale ro.pprcsentaiiU di demo– c:ra;io e rappresentanti di antidcmo– cra;ie, rJuniti iu abbraccio frater71(.J, avrebbero ùti:.iato la co.ftru;;ione fan– tastica di un edificio europeo r.hc oynuna deUc parCi vuolt:: inn.al; arc cou scopi e fondamenta diamctrat– men,tc OJ>pnsli. Ccmtemporaneamcntealdi1corsodi PnPLIELMO FEHHEHO Grandi i bollelli11i fasci,ti hmmo 7,ar- UUU Jfl lato di ttna conclu.aionr: politira del- l'accordo tecnico 11aval..1J: quella del· / d ~ Il ti Un avvenimento nuovo ha ~ià se– polto nell'oblio il patto navale : il progello di unione doganalo tra la &rrnania e l'Austria. In Francia l'e– ·vento preoccupa assai vedendosi in tolesla unione doganale il principio dell'aJ;messione dell'Austria alla Ger– mania, il !amruo An,schluss, cioè l'in– grandiment.o della GC.rmania. Un passo per chiedere spiegazioni è stato fatLo a Vienna ed a Berlino dai rappresentanti della Francia, del– la. Ceooslova'Ccbiae dell'Italia. L'In– ghilterra finora si è astenuLa. Causa la l)olitica di chiacchiere 'compromeLtenti del fascismo la. po– sizione dell'Llalia. in questa faccenda è ridieolmontc ,fa~a: Come detto, l'Italia ha marciato accanto alla Francia nel passo a Vien– na~ a Berlino. E ciò perchè lo vuo– le il momento caraUerizzato dallo aaeostamont.o franco-ita1iano .per il patto navale e dalla .speranza di ~!us– solini di 'l)escare ,un prestito. E poi percbè, dal punto di visla nazionali– stico, non si può negare che è meglio per .l'Italia avere per confinante la piccola Austria di 8 milioni di abi– tanti che I-a Grande Germania che verrebbe (con l'Austria ann~ssa) ad averne 70 milioni. Ma l'Italia fascista è slupidnmen{e compromessa dalle chiticchiere della demagogia oratoria di Mussolini sul– la revi.rione de.i iratta~i. Ora s~ c'è un principio di revisione ipacifioa dei trattati che bisogna <riconoscere .su– bilo quando sì strorubazza la revisio• ne, è, innegabilmente, quello della imioHe doganale ausl.ro- tedesca. Vero è che questa aA,l,irereibbequasi subi– to fUngh~ria : è la Mitteleuropa; cioè Bilrontismo fcucista La moralee la politica degliattentati Un grav~ attentato dinamitardo ha avuto luogo a 13el:grado.Una bomba è stata geLlata, ha esploso, ba Cerilo parecchie persone -ed ucciso il co– mandrurLe Rekalow. Sono queste le r'ipercussioni fatali di tuLti i regimi di dittatura e di fa– scismo. Non è privilegio della Jugoslavia, Il terrore genera il terrore. NeBa Ve– nezi'a Giulia non si è ancora fortuna– tamente arrivati alle bombe, ma og1Ji tanto la stampa. fascista solleva le sue proteste per qualche ;più o meno innocuo attentato diretto contro qu;ilohe milite, più canagliesco degli altri nell'opprimere quelle popola– zioni. La stampa di Belgrado nelle ci'rco– .sl..3azefa Io stesso mestiere che la stampa..iitaJiana. Essa con il gipmnlQ Pdtf~ alla testa ( ohe sarebbe co– rno I& Tribuna di Belgrado) attacca {erocemen(e i fuorusciti jugoslavi a Vienna ohe chiama emigra.Li rinne– gati (persino la lingua e lo sUle è sempre -quello I), organizzatori di al– lentali terroristi, ecc. Ciò non ba- f.~~~rd~:eo:~ti~:d:~ ~u~i!l~~i~ 0 i~ nati ; la più benevola ospitali1à ed il ,più serio appoggio, ed annu~zia passi diplomatici di .pr.olesL~a Vien– na. Ra:vesciate le pnrL1, è, msomma, la ripetizione meccanica di quello r.he nelle circostanze analoghe, fa la sta~pa ta.scisla verso i fuorusciti i: taliani e verso la }"'rancia " rea d1 dare loro ospitalità e appoggio "· Il meno strano nella faccenda è Poi che la stampa it~liana dif~~d~ i terroristi jugoslavi, 1 fu.orusc1tt Ju– goslavi. ;l. Vienna e loda il liberal_ismo e l'ospitali-là ausLr!aca. Le parti _ro– vesciate, le cose restano u~ua~1. ~ due regimi fascisti - som1&1ianll come gocce d'acqua - non fanno che farsi la caricatura l'qn l'alLro. Leggete, per esempio, cotesto pez– io de:l co.rrispondenl~ del Resto del Carlino da Vienna: 11 Non ostante la Lesi della stampa ufficiosa jugoslava, cbe dell'atten~a– to dinamilardo di ieri a Belgrado sia– no responsabili i fuoruui-ti croati i quali, a de-t.t.adei'.gior_nali, avrebbero pagato deglt em1ssan pero~è collo~ cassero gli ordigni !nfc1:nail d~v:i,nt1 agli edifici dei miu1sten, è opu11?n~ generale che questa volta si Lratt1d1 untJ sfogo del malcontento che ~o– mincia a faTsi sentire, pure nelfa ca- pii aie, contro la diltaiura. " . Capite bene :... Per la Jugoslavia, questa volta l'atte~Lato dinamitardo è un semplice sfogo del malcontento che comincia a farsi sentire pure ne'lla capitale, contro la dillatiira. ~er poco il foglio fascista non ne fa. I a- poj~~~~dspondente, che in materi_a può avero qualebe compe,tenza, scr~– ,; 0 cho da Zagabria sarebbero parti-: t.j dieci individui " _c~l ma11.4-a_t~ .di sopprimere i fuorusciti cl'oalt pm m· comodi al regime assoluto ». Alcuni di costoro sarebbero già in– diziati di aver voluto attentare alla vita del giornalista croato Percez._ « Molti Jugosla, 1 i - aggiunge 11 corrispondente - specialmente ser– bi, negli ultimi. giorni hanno a'bb:ln– don.aio Vienna e queste. part_enze im– provvise trovano svariale rnterprc– tazioni. 1> Inutile .prolungare i commenlo. Il fasJ}Jsmo italiano è acutissimo a s~o· prire ed a denunziai:c il fascismo Ju– goslavo (ma que!I~ J'!{/?slavo s?!hrn– to) in tutti i sqo1 aU,11 e ge&t-1, eh~ sono esalA.amento gli stessi di quelh <leifascismo italiano. E'nella magna– nima e liberale indignazione C?ntro a·assolutismo che genera le rivolte a:iombardiere ... a Belgrado fa stupe~– dartlente ed allegramente la_P':'oprw c~rlcaiura e scrive la prop~1a me~~– l'abile condana, dopo essersi sconcia· mente scoverto. ,. ..................................... : La caduta dei fas.cismo sara tanto più vicina, quanto P!Ù gl~ antifascisti avranno formto ! mezzi per combatterlo. è tutta una valanga di aggruppamenLi cho il nazionalismo f·aiscista,creden– do fare iper giuoco nel solo fino di turbare la Francio, ha autorizzato, o cho vanno avanti per conto proprio contro gli interl:!s~ii-dell'Italia, con– ccpìli, ben inteso, dall'angolo visua– le de1 nazionalismo e non da quello universale della. democrazia. A :\fu~olini avviene quello cl10 ò avvenuto 111 mago-apprendista della leggenda, che avendo S-Oatenaiolo nc– que non ha più saputo como furie rientrare nelle dighe. Protestare non può, percbG sono di ieri le .su-einci– tazioni alla revisione dei t1-a,Uati; ac– condare, nemmeno, perchè ne vanno di mezzo gli interessi italiani, consi– dernti dal punto di vista nazionali– .stico. L-i. situazione è pietosa. La stampa italiana da una settimana non sa ohe cosa dire; con doi giri di frase ten1,a di S'lladagnar tempo. Ha cercato dl non dare imporit.anza al passo, a oui pure Mussolini ha .preso par-te, con– tro l'accoi:do ausLro--tedesco; lo am– me:tle e. non lo va1orizza. Non sa es– sere nè pro nè contro .. L'imbarazzo scredita da tutte -le parti - a.Parigi come a Vienna ed a Berlino - semi– nando il sospetto e la sfiducia. Tut– to ciò eh~ Mussolini ha tentato di mel.tere in esser& son gli austro-LE}· desohi-ungberesi ,sta preci,piiando mentre non si consolida ciò che ten– ta di ricostruire coi francesi e con gli inglesi sulla traccia della vecchia po1itica dell'Intesa. Anche in questo affare dello An– schJ.uss l'Halia fascista sla per di– ventare nemica a Dio ed a' nemici §lÙ~ Fasciati per l'interno e antifascisti per l'estero? La Segreteria dei fasci all'estero ha emesso la seguente interessanUs– sima circolare : " $~ verifica talvolta H caso di connazionali 'Che si recano all'estero e che nascondono gelosamente la lo– ro qualit.à di fascista e si comporta- ~~z~~~afli ~~~~!~ii ei~ 0 ~J;J;o c~<>;;; de.gliapolitici• o degli arasei&li. " E' dovere di tutU i fascisti all'e– Sllero di identificare .questi u cam- fi~ni/ ddts:;~1!tJ ~ maorq~1:sl~a~!!~; teria che provvederà ad avvertire Ja Direzione del P.N.F. Ja quale ba an– cora recentemente confermato il suo proposito di espellere dalle file fa- scifgigi~ait~~:~f p~ùi Y:ir~d~olte, di ~~~l~•if~~i~~eè J:rra~;a!~~!i!~!ri~: i propri affa1•i all'interno e quando si trova a11'estero, dove essere fasoi– sLanop è sempre comodo a;ll effelLi • economici ,, ed è sempre paricol,o– so, r~fiu{a di 1 farsi credere fasci,;la e respinge ogni oont~t>l..oon ì ca– merati del luogo. cc La vigliaccheria di un fascista è ~?a~~;:==~~: :r~ràe c~16':~ng~ebl~°ft1a':. lia fanno i fascislissimi e fuori ce– lano tessero, distintivo, e quel che te~ggt~, 01~'1?~:tn~~~isfa. La celano Il Nuovo Mondo cosl commenta da New York cotesta circolare: « Questa circolare merita un bre– ve commento. Essa caratterizza due cose : la vigliaccheria fascista, pre– 'Poi.ente in casa, sotto la protezione del 'Più feroce sistema di polizia, e codarda all'estero, dove cerca nascon– dere la propria natura; secondo, che ~~tf !~~i:1~ 1,~!~is~~i~~.ò ~~~~{i~r co~ na possono a buttare la cimic;PRl– toria. Il fenomeno deve essere a,.;. sai diffuso se la segreteria dei ras~1 all'e&tero è costretta a scrivere una circolare in proposito e afr invitare i fascisti residenti al'l'estero a fare or,era di spionaggio su,i loro col~egbi ~}~~ 1 ~1·~~e;~~B~~~n~l~e~~i s~ ~tù di dominazionè il fascismo è costret– to a tenere le .proprie file str.ett&at– traverso le minacce e le inUroida- zioni. Delinql.teru!a li~~lfi~~~ ire's1~itb,~:~~lt~~ 'l'w.sAires sotto la dfre:.ione di 1m egiziano, specula sulla fu,ci~io~w, avvenuta fa quella citlù, <li <lueaMr– chici - dei quali uno di 01·igfri.eita– liana - pel" cercare di in.sullare ylt antif43cisU. Il signor egi:.iano non ha bi.soynodi fa1·si venire il mal di testa per cer– cate esempi di deli11que11;a : <leve ricordare qualche episodio di Bue– nos Aires. Il 29 r1ennaio del 1927 't_regio·va.– ni, Cava;::a Romolo, Dallarl Domeni· co, Sfor:ini Benedetto, assalironp u- ~'.~s~g;ic:,io~i':!!tf i':sit;,1:g:;:tgril scyuente documento•: u VUtorio Mon– ti(flio, i.spettare dei fasci dell'Anie– rica del Sud, presenta B(medetto Sfo1•;ini. Donitm 1 ~co DaU~ri e ~omo-– W Cava.zza, fo vwggio dt sllutw per VA·mcrica del Sud, tutti vecchi e pro– vali fascisti e li raccom.anda a ciq.-. sc1m fascio J)erchè venyarw fol"niti di dati e di aiuti». E grimaldelli. Pasto imperiale A Cataniti, il .trihunalo ecdesiast.i– co, risioden!P..prP<:soJ'A1·cives.covado, al <ilHlJo dopo il Concordalo vanno (ir,f1•rilc ];, CUllFl !SU\l;~ va!i<lilìt del 1rrn-trimonio t:ivilc, ho. pronunzialo ramrnll1nnenlo <lclmatrimanio ira il sìg-001•Federico -Seulo o la. sisnora Giuscppinn. TrnmbcUa. Come cavillo iper .sciogliere il ma– frimonio, il Tribunale ha lroYalo cho (!llesto era nullo e::~endostato il vin– colo maLrimoniale inficiato dalla oon– diziono, « dc 1,1•oleCJJitanda », che fu fatto vedel'e era :;lata apposta al ma– trimonio dai coniui;!. Non occorro dire che bisogna avere molti QU!IUriniper ottenere il divor– zio dai Lrl'hunali ecoJesiastici, Les conLemporains vus deprès Comte SFORZA Les Ba!iSSBlifS de l'Europe Moderne A1UZU6i -profondt a plt:M di vlla 'l"imt.e• di Londra.. Ma la. stampa fasci,l.a ha smontato subito tu.lii i coristi che innal:avano {Jià fo lodi dcU'imposJ1ibilc. I bollet– tini littorii 1·icevettcro l'ordine di mostrare una Francia repubblicana che doma11dava l'aiuto deU'llalia fa– scista, e di di.segnare a corrucciata volto di un'Italia fasais!{t che non vuol salvare la Francia. l'amici,ia fr/4 l'Jtalia fasci,ta c,l'fo- O ~ pronanan a O a l'IJ cgnq~ r1hifterra, sia casa conscrvatrtce o b U p !f b. lWU laburista, ma sentprc padnma da ri- verire con rispetto, pensarulo a Cor• fU. Cosi per il .fignor Sommi Pice- Guglielmo Ferrero è in America.. 11ard.i, (Re,zimc Fasoi!ta, 11 mar;c,j U Vi compie un turno di conferenze eu e, rcdlismo di 111,a ùiteaa ,, è quello temi di attualità polillea e sociale. rfeU'a,~iici;ia itll:1,o-britam~ica.per~he. li nostre, confratello il ~·uovo Jtow./.Q t{:t:!J;~cdraJ:::1~nt~id:car Cit~Ft~~~~ ci re -- un vivido l'C30COllt~.'Jella: pri- a tli SuJ]:. " e uii (Je)tdnrmc fascista r~;'l:.~, una acuta ed enc~t11car1ven– nel Jfrditerl'a11eo si i'J{frc... du::auone della democrazia~ conf.ra ,.<1- D'allra parte il Lavoro Fascista segnala da questo suggestivo para– {H ma,·:.o) avverte i na:ionalisti te- do!:!!!o:il confercnz.iere non ha. no– de.:1chi r,Jw nulla è mutato nella poli- minai.o l'Italia, neppure incidental– tka littoria. Intervistando il genera- mente. }Jarlando dei risultali della le von Sccckl, il IJ.iornalc - su cùi,.. guerra the " portò alla caduta dello :r:::/:~:7:r-;:;;a:~~:1J.dfs~~.f!;i~ ulLi,_~~ GTandi monarcòie MSO!ute o f:au°Ef:{:{tA~1~fo.accanto agli al- ~~i:<11:~teÌI~~:~ez~~:!~ ~~g~°:: sbu.rgo e dd sultani "• diue : " ~ Vivace zione d lclero slavo eviolenta re zione fascista nella Venezia G ulia ipravvisscro l& monarchie semfoosti.., tuzionaH con tendenza dittatoriale tn parLe dei J3aleaoi ~ in Ispagna ». E spiegò; Gli agenti del/'« inviato dalla Provvidenza JJ reclamano l'intervento del papa per costringere i fedeli cattolici slavi a sottostare all'oppressione fascista (! L'assolutismo vero e proprio è crollato òappert.utto. 11 ,nondo è og.. si diviso in due f,randi parli : quel– la che ba raggiunto Ja capacità di governarsi da sè, in regime di liber– tà e di pacifica evoluzione, e quella: ohe avendo distrutto l'assolut.ismo non ba saputo rags-iunge.ro quell'e--: quflibrio Interno necessario, e ai di""\ batte in crisi violente, cercando di superare l'attuale fase di, transizio– ne, per raggiungere un regime di' permanente solidita che solo in df;– moerazia 'PUÒessere assicurato. La. -Oina, i 1 America latina, i paesi del-,, J'Euro;pa Centrale, la Russia si tro– vano in queste eondizioni. » Ma il Vaticano non risponde ~.............__ ____ __,~_.._.,....__ Gazzarre La dlchiara:;ione della Conccntra– :ione Antifascista, tra i fatti che servono a fissare la rea~ fisio11pmia del fascismo suscitatore di torbidi o minatore della pace, nota opportu- Ìaaz~~~:/~,l:(1:f{~:if.~t::~ :~~1c ~ 0 lct la Venezia Giulia « che si avpellano ai loro com1a;io11ali >). Le ah·otità avvenute n<tlla Venezia Giulia han:no determinato l'interven– to de.i preli slav~ di là de? confine. L'Arcivescovo d~ Zagabria, mon.s:. B(lUer, ha. ordina.lo , in tutti: le chie– se cattoliche della btgoslavia pro– ghiere n per la liberazione degli sla· vi in Italia n. Il Governo a Roma sperava che il ~:fu~dt,c~n~:~ftfs~e l'tcrc,!~;;r/;::e. di Il Pitpa stct_te :::itfo, e le preghiere ebbero luoqo. A .Belgrado dopo la ce– rimonia alcuni stiuicnti /tanno insce– nato per la via Prin,:;ipe Mie/tale 1i– na dimos tra::ìonc con grida di : A•b– basso l'Italia ! Da Zagabria e da Lubiana sono se- iii~~C:;i 0 1 ~i;mte;t sr::r'~:;;eltr:. l'ltaUa. A Lubia1ìa, nei caffè e ristoranti, non ri suona, in. segno di lutto. sc{iUei~:iJ;,~f;i~g~~;a,~ot 0 ;o~~;i /o~i commQnlate dal Giorn~le d'Italia: « la grande yiornata per la • li– va del clero callolico deUa Jugosla– berazione ))• or(Jani;zata ad ini:.iati– via, cosi tipir;amt;n,te fil contrasto con l'atmosfe1·a paci{1'ca che faticosamen– te i Governi ,·esvonsabili dei grq.'!'1i Paesi vorrcbbcl'o crcai·e e con gh m– S'c(Jnamentidt coneiliazionf! e di p1·1t– dcn:.a che si diffondono dalla Chiesa cattolica,· si è du.nque cc(ebrala in Jugos'I,,wia secondo gli ordini impar– titi. La circolare di mons. Ba.irer Ila dato i suoi frutJi. Dalla chiesa, i fer– venti agitatori sono passati, sen:;a solu;ione di continuità, alle di1no– st1·a;ioni, via:miole, con yrida di o– dio ç di ytu:rl'a. U ltalia è tranquf[,la : non lo è aUl"ettanto la sua coscicn;;a religiosa. 1, Che cosa vuol dire questa fra.se : l'Italia è tran"quilla: non lo è aHret– tanto la sua ooscienza religiosa ? Si può essere tranquiUi con la coscictt– ::a religio.ea turbata "J Questa fl"ase è Una velata o:postro– fe al Papa. E v~l dire : u Come ! Vi abbiamo dato due miliardi di lire e i tre (fuar_li di Roma; ci siamo im– piccati ad un Concorda.lo che avreb- ti ~!~u;:tod:i:~PG;a~~;;l ic/!o{fc:~ti; tutto ciò perchè- ci aiutaste un poco nella 11ost1·apolitica; invece, voi ci lasciate svergognare cos·l "J Non è solo U Giornale d'Italia a fare VJ. voce 9ro.ssa. Tutti (Jl,i ~ll:i for,li sono entrati nel coro, dwct1)li-' 11alamente. Sospesa per un momento l'elettrizzazione dell'odio antifrance– se ~·iriprende con pitì. intensità. <1ucl– lo an.tijuqoslavo. Pescate a fondo nel torbido, vi tro– verete sc-mpi·e gu«lche cosa, Un prestito, per esem.pio - per farvi stm·e boni. Lci dichiaro;;io~ della COncen'tra– ziotie $i ·ll,lumi11a d( evid~n:a alJ.a luce dei fatti. Il Vaticano, leminorazejugoslave e il fascismo L'Ere Nouvelle (19 m111.t.o) si occupa in un articolo delle mlnot·anzejugoslave ~mprese nei conflni ltallani e della per– secuzionefascista che, del re,;Lo, è ugua– J,i a quella al danni di tulio li popolo i• laliauo. Pcr.cbè accanto alla questione delle minoranze, lo ripetiamo da lungo tempo, ,i è In que,,;lioncdel rispeUodet• la maggioranza dol popolo !tallano che dovi-ebbe fnlere-ssare 1utto H mondo Ci• vile. Ma ritorniamo alle minoranze e aH'a• zìonodel clero sloYonocho suscita tanta ira dei fogli del regime fasclst.1, i quali lnvooanol'intervento del Vaticano,men– tre i 1irelijugc,,slavilnvocunoIl Concor– dato, che autorizzerebbe i 1>acerdoll che 01! 1-tallani mangeranno erba ma le corazzate le co-– strulranno. Mm::solini ad un gloma!~staamericano hanno eura d'anlmc tra le mlnoraru:e a.d Ll6are ola 11ngua slava neg!'.ieserelzl re,. lìgi~i. Si sa - dJce l'Erc No11-uelk - che la ChiesacaUolJoa,per una tradlz!on.Bmii~ lenaria, -non!.osorgefacllmecte contro J poteri stabiliti, sopratutto quando U po– tere è detenuto da uomini ohe vogliono servirsi deU'inrluenzade•la Chiesasulle masse per meglio assicurare Il loro do– minio. 'f"ale 1! c-360 tipico dell'Italia fa– ocii:;ta, ohe con l'accordodel Laterano,ha voluto 6Lriagcreun'alleanza politica col Vallcano,e non soro per l'Jtalla, ma an– oho per la politici estera, dove la po– tenza della Chiesaavtet>bodovutoeecon- dare quella del fascismo. - Gli accordi de1 Laterano sW:illlscono ,Ja libertà. dell'uso delJa lingua materna per ,g'I slavi della Venezia Gluli11, ed è per quci;;loche Il Vaticanonon risponde alle inUmazìonlfauiste. Secondo 1'lfre Nou.i:ellt non esiste più •Oest.una dcHe600 ,;cuole elemeqtari,se• condarl e speciali ohe gli Slavi possie– dovano,'e la llagua delle minoranze è completamento eeclusa dallo lrtiSegna– ,mcnlo. Inoltre gt; Slavi avevano organizzato opere dl edu<;azionepopolare, oltre 400, e non ne resLanessuna, e sono prolbJU, per ra.glonl d'ordine pubblico, anche J canti sloveni. , Soppressole scuole slave sono stati e– liminati anche I maestri. Ne C6!stevauo ooveoentoe ottoc:eolodi eesi sono alati espulsi daJ rascisll e Il resto mandato nelle diverso regioni l!aUanelontane. La 1i11gua oroata e slovena è proibita nelle ammlolslrazlonl dj Slalo e degli enti locall. E non solo le e1molee l'ol'g:inlzzazione educativo. è 6lala dlàlrutta : tullo Il si– stema cooperativo è stato conquistatocol soliti metodi ras:eisU, e distrutto. L'uJti. ma organizzazione, la Zadrancazve:a di Gorizia è at.ata mcesa in quC?&U ultimi tempi ln liquidazionegludlzlftria. GJ!lanr:11di prigione e di domicilio ooallo dislribulll dagli sbirri flh>clsli agi! Slavi della Venezia Glulla somtriano a i-500,e cinque giovani 60no sl.aU fuci– lati, senza coolnre i morii delle e~edl· zlonl punilhee. Ora la lo~la, è fra ,vescovicattolicl- da quello di Gorizia a quelli çhe rlsiellono In Jugosravia- o I " gerarchi • lfltorìi che domandanoad alta vooe l'loltl"Ventc.i del Vaticano per e.otfocare l'agll.izlone del clero o impedire la re5!Btenza per l'ueo della lingua slovena. Quooto è j1 clima, dioo IJ giorno.leradi– cale, nel quale è tacile la fioritura di alr– tcntall, di atti disperati. Prima dell'av\•cntodel raselsmo que• S't! attentati non si ,·eri!icavano,oio' che significa come la rlbelJ!one del giovani sto,•cnl non sia contro J'Il,alia,pcrchè Il contes:no delle minoranze ~ra corretto, slbbcne c011tro li fascismo,perchè la vlo.– lenza chiama la violenzacd « è veram.::n– te sibalordjtival'Jodlgnazionedel governo foscl6la contro }:e 11ovcrevittime della politica di sterlmlnlo degli sia'l"i,I qual! ooanorcolamare ja libertà e I·dirlll!.,più elemenLarJdell'uomoe del cittadino ... ùiustiMlmo. Ma J'Ere Nouvel~ con– ,oludemanifoota.ndo una iUi.:slone cho di– mostra come ¾edemocrazienon abbiano ancora compresoche e<iea è il fasclt;mo: Il giornale radicale si domandase gli ac– cordi !raoço.fasc!sll dei quali 6i parla, non a\'ranno una lo!:luenzabenefica e u iJ fascismo nQnsi aocorgerà I\ della va– nità e delle conseguenzenetai;;t-e per 1'1- talla e per l'Europa, di una polJUcadi oppr<'6sionedelle minoranze nazionali, pol!Ucactte non ha mal se,vito n&alla pace nè nlla co11;il;lorazioue d i popoli •· li problemadella paoe,~ervlamo noi, non s! p:uo'scindere dal problema delle libertà del popoli,e àa quello degJlJsU– tu:J democraticiche Ja ·pacee la libertà lendono a garan\lre. E non si puo' do-– mandare al fascismopaco sincera e rea– le, perc:hèU fascismo non ò capa.cedi J.JberU!. Ii problema Italiano non puo' essere g4ardato sollo un aspetto parl!c<>hree inte1'C66ante questa o quella politica e.ste– ra di uno Stato euroJ)eo: li problema della Ubertà italiana è un blocco, cbe comprendo anche H p1'Qblem!l della li· herl.àdello minoranze,che ,,a esaminato oompletamontc. Questa n06lra artcrmazlooonon tende affatto a domandare tnter\'e.'1.11 aLth•ie ,gravi-d&Ue democrazieeuronec, ma tende a stahll!te e Tfaf!ermare una.verllà : 1>e Ìl fascismo Italiano non fosse, nèlk oro pili gravi della sua crlsi, rlpe&eatoda li– berali ~ democraUolellrop-elo america– ni, - I quali si Illudono,appunto, di po.– ter eliminat"e J danni -rapprt.~nta•tidal fascismo ... mantenendololn v~tacon con– cessioni - n problema delle libertà dl .tutti gli Italiani, e in quesll cOffiJ?l'CS6 le ,min~ranze sarebbe Inbuona parte rlsolt.o. Il momento antljugoslavo Nazionalismo ecorporativismo A che serve il corporazionismo fa– .scisla? Ecco qui : Menlre infuria in dimostrazioni frenetiche l'antitalin– nlsmo in Jugoslavia e l'antijugosla– vismo in Italia - e i preti sloveni pr~ano per la li'berazione dei toro frat.elli e, i giornali italiani impaz– zano in minacce furenti contro di essi, i d.irioenti della Confederazione Generale dell'Industria, dell'Agricol– La tesi centrale della. conferenza. si può cosi ricostruire; : « Le sole conquiste permanenU cb& un popolo può compiere sono queHe ottenute jn re-~imedi libertà, con l'a.., desioue spontanea della maggioran-, za del popolo. 'l'utlo ciò che è otle-. nut.o attraverso Ja violen~a e la coer-; oizione è illusorio ed effimero :i;,• tura e del Gomme,reio si riuniscono Ci sono democrazie vere e demo– per emettere ii voto che il Governo erazie spurie. Queste sono quelle e.be fascista Voglia senza indugio pro- " sotLo forme democratiche nascon– muovere la re\·islone del trattato d-i dono i ,p~iori dispotismi "• quelle commercio italo-jugoslavo, come in cui • i cittadini sono indotti a quello che ò troppo favorevole .agli compiere la loro funzione eletto.raie inLeressi jugoslavi. ath·averso int.imidazionì, minacce ei Nessuno crederà alla spontaneità.ed violenze e che dànno dei risultati in.., alla sincerità. dj questo volo. E3so è sinceri, delle vere falsificazioni della. senza dubbio comandato dal Gover- volontà .popolare "· no. E' una manovra al servizio di Secondo Guglielmo Ferrero nel una certa politica. momento presente vi sono tre vera-. E' infatti impossibile che le tre mente grandi e potenti democrazie Confederazioni abbiano in tulle le dalla cui unione morale e intellettua ... loro fila gli stessi interessi rispetto te, potrebbe essere compiµta la sal– a! tratta.te di coinmeroio. vazione del mondo dal disordine del... Questo trattato è stato adoperato lo violenti lotte interne e dal ire--.. dalla Jugoslavia in modo oh~ le sue mendo pericolo di uo,a guerra deva.., esportazioni in J,t,aliasono assai su- statrice : l' /llyh.il ~rra, la Francia, e periori aHe sue importazioni dall'I- gli Stati Uniti. Se queste forze saran– lalia. Questo faUo la Libertà lo noto' no applicate oon ini.elligcnza e con fin du due anni or sono. simpatia esse potra.nno condurre il Ma ò indubbio cbe le importazioni mondo fuori dal buio, dal malcon– ju:goslave in Ilalia favoriscono ,gli tento O dalla miseria in qna almo– industriali che lavorano il legno, e, sfera di pace, di ipr0Sl)e1•itàe di fe– in generale, tutti gli induslriali in licW1. ~:~~n~~ ~s:~i!::~ij~r1~~a c1~:0~a~ Quell~ nazioni ehe avendo mezzi di cibarie {carne porcina) a buon !t:~~~:~ : ~~!-t~!~ai;r14e prezzo, il che· aiuta In politica dei co e m~schlno egoismo'I P,Qf.lti.nqo bassi salari. So la protesta del trat- anch'esse essere investite d~tle 1 for– tato dovesse l'iuscire, ne sarebbe zo det inalcontento che tentano di di– danneggiata la sìluazione alimentare sintegrare la civlllà. mondiale. degli oper~i e il costo della produ- La. crisi è molto grave. zione dei manufatti i'n legno, che La lotta·tra il principio della Ji.., aument-e.rcbbe. Un disaSl.ro ! bertà e le forze della tirannia vio- E' •pos.sibilcche le tre Corporazio- lenta è in una fase acuta... . t;,ogl~;,~~::a~r~ r~':.o? i]\ 1 ~g:::..: Consentiamo pienamente. G. Fer- cenl•1oa•,a dt" arrest·, e persecuz·100·1 po1·,z·1esche marciano contro i più chiari in!eres- rero non nomina· l'Ila!ia • il fasci- si comuni, per servire Je mire po- smo. Tuili comprendono la fOr!l}adi litiche del naziooallsmo fascista. tacita. disperata protesta di questa. Bambini di dieci anni incarcerati e percossi Uno di essi muore in seguito alle torture Se la osporlaz.ione di manufatti rc~icenza gravida di lutte le cccuse. dall'Italia in JugoslaYia è doficitaria L'illuS tr 0 storioo che è slato per tre in confronto della imporlazione, ciò anni s~etto ad una vel'a prigionia. si deve a <lue ratti : 1 che cotesta lal'vata in Italia, non ha ancora re– esportazione non riguarda ~eoeri di cuperata la. pienezza della $Da liber– prima necoosiià, come è per ·l'Italia tà di parola all'estero. Il pubblico a– la importazione jugoslava; 2• che moricano che l'ha. invit.ato a tlarlare (d.a un Mstro -co"ispontùntt) Tri•Jste, mw·:.o - Si intensificano le persecuzioni contro la popolazio– ne allogena della Venezia. Giulia. Ir– ritalo dalla circolare dell'arcivesco– vo di Zagal>ria, il ,s-o,·e1•nofascista hu dato ordine ai suoi rap.present.an – Li politioi nelle provincie orientali di procedere severamenlo anche con– tro quei prel i di nazionalità slava che sino ud ora era.no stati relaliva– monte risparmià"I i. Su donuu~ia.dai f.rati cappuccini di Sanla Croce (Lutti oriundi delle vecchie provincie, mandali qui J1er fascistizzaro il clero locato) è stalo inviato al confino per tra unni il noto propagandista oristiano-socialo Ivan Hejcc. Una decina di preli slo– veni è stata colpita da ammonimento. Dopo la soppressi'one di tutla la stampa in lingua slava, le autorità Cascisl.einiziano la persecuzione an– che contro sii ultimi superstiti bol– lettini religiosi, che avevano accet– tato cer-LeJimita;.ioni per poter esse– re pubblicati. Interi villao~i vengono perquisiti dai carabinieri in cerca di cerLi calendari e libri religiosi e– diti dalla Co11fratcrnita slava di San– to Ermaeora. Quel- rarissimi libri che riescono ancora ad esse1·e plW– blicati in lingua slava sono sottopo– sti a censura. prevcnth·a. li che 110n li salva J;=>Oi dal sc,qucsLroappena av• venuta Ja pubblicazione. La popolazione si difende e reagi– sce come può. CosLrel.ladal fascismo ad ag'i'ro sul lcrvcno della ·violenza, ricone agli attcniali cd alla resi– stenza armata. A Santa Croc9di 'l'rie– sto il noto fasoista o bastonatore Tence, di origine slava, è riuscito per miracolo a salvarsi da un nutri– to fuoco d~ fucile.ria. Pei rappresa– glia, la milizia ba arrestato circa I ~fn~~entogiovani slavi nei paesi vi- Tragico è stato il destino dello stu– dente sloveno Brezovsek, dii i 4. anni, da Ceravo. Nella seconda quindicina di gennaio venne arrestato insieme con altri quindici giovanissimi stu- denLi sloveni', tutti dai iO ai 1Ganni. I ragazzi erano colpevoli di non vo– ler andare nei Balilla e di tenere pro– positi antifascisti. Le famiglie desti anestati misero in moto turbo di avvocati fascisti, che uaLuralmentc prctcsel'o compensi csagc1·aU, facon· dosi dare <lai ricorrenti tutto ciò che ragazzi sono stati liberal,i, dopo due ~)tesid'arrc;sto! Eran tutti pesti e con– tus~-per le violenze suOlle in carcere. •.rutti sono sLaLiimmcdiatamenle e– sclusi dallo scuole c... nmmonitil per due armi. Meno male che il fascismo non si Gsent.iio di portare dinanzi al 'l'ribunalc speciale degli imputati di 1 10 anni. Più di lutU gli altri era stato per– cosso il Brezovsck, ohe vomitava S!'lfio"'UC. Allarmati, i geniiori chiama– rono un medieo di Go1 :jr.ia ,ma quo– su dichiarò subito che non c'era più uulla da fare. Dopo qualche (Jiorno di atroci .so{ferc;11ze, il povero Brc– :.ovsek morì per le le::ioni interne rì– portatc durante i maltrattamenti su– blt i in carcere. ~:fL:!1w~1ir:: !\·g~f:f!~~:~'E ~ :·.fil:~1:lii~:ff dus~rie .91.J;'aniere. Il primo fatto è ficazionc (..ragicadella eloquente re– un tatto diinatura, che 1\011 ha rime- licenza del conferenziere ? E quel dio politico, n secQndo fatto è un pubblico americano avrà. esso messo fntlo della politica e 1rova il suo im- t~ 1 ~a;~dr~~ 1 ~~~:;;~~:~i~~~ 1~!r:t -i~~~le~~ot!fu\~~na i~i~?~~;~~.r:zii:! lidarielà delle democrazie che il Con- f;~'i;]~~1;~~:~'.!t1;:r~:;i ': : : f ;~iii~ ~~:!i;~~ f ~! :,i l'1t Industria », l'<!Agl'icollura •> e il Guglielmo Ferrel'o ba concluso, e– « Commercio » corporat.i\•izz-aiì,que- sprimendo la sua convinzione c):le I-O sLecose sanno meglio dì noi. La stes- idee di Jibertl.-à che si concretano n~l– Si\ agricoltura italìnna. non _è lesa la de·mocrazia ropubl)licana sono de--t dalla importazione a;rricoln jugosla- sl.inate a trionfare. va, che abbraccia a.lire materie che La crisi e molto grave ma non è quelle di sua produzione. mortale. Una folla enorme di gente veuut.a li passo dei tro macachi è un ser- Anzil.E' noslro pensiero che dalla. da tuvti i paesi vicini - in gran -par- vizio ,pomico; una manovn COf!lan- crisi le democrazie usciranno rinno– to poveri contadini, che al ritorno data; se, in ipotosi, ottenesse isso- vate,, mondate di ogni c;oismo, con sarebbero stati percossi e maltratta.- fatto soddisfazione, almeno duo ter- una coscienza più fresca del eòmpilQ Lidai fascisti del loro paeoc - volle -zi degli agricoltori e dei eommeroian- universale ohe loro spetta. seguire il funerale del piccolo mar- Li sarebbero danneggiali; poco o nul- 'I'erminata la conferenza, Gugliel– tirc. la favoriti sarebbero alcuni piccoli mo :F'errero rispondendo all'entusia- La morte del povero scolar.o ebbe gruppi industriali ché tirano la loro stico saluto dei numlll'os~ italiani che. una larghi.ssima ripercussione oltre malcri•a dalla Jugoslavia. assiepavano il suo uditorio, pronun– confine. Diversi comizi - organiz- lì'ra. i tre macachi in camicia ~er:i zio' poche parole nella ligua nostra znti sopratutto dagli sLudcnLi_ clJ- che dirigono le !.re Corporaiio111, 11 por ricordare come nei milleunìi l'I– 'bero luogo a Lubiana con par- eis. 'l'assinari,il prof. Gunrneri,e il sìg talia ò stata sempre una sorgente di tccipazione di un pubblico QHOrme. Olivetti, va .SC{.'llalaLo c stui Ghe an- !~ezi i:~~~; 1 ~~~a::~:~!c e~~:u;~i:a~n~ La notte. dell'8 _marzo d~llo éfrid.i ~~:~n~e~~o~i~~:~~i t~:;~i~~ )~~-~ chiuse im•iando <• un saluto affcttuo-- furono udite uscire dal tab?n?~Lo scambista. sfegatato... ~o doloi·oso cd a.moroso o.Ila nostra. if~:,!~ s;:; 0 ,lau~~°:!~f:U\x~~;~z~~ Cile razzo.dì ruaschcrntU ! Italia n. un ferito all'ospedale. Mentre la Jet- ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••·•••••••••• tigu us'Civa dalla qucs·tura, si udiva- Sono5taUliberatil 1·epuh- no i lamenti deliri nuova viLtima.del s I ~~~j\~~ra~~~i~,-ofiiztii~ ~~'{?: 0 po~~~~~y~~i ~ftifa~~. ,~e~~z~~ cacca re... r~ 0 S~td:~r~~~t/~r~i~dr~ ror~ cli tutta la zona slava. ~ii~°n~:naiatoper l'assolu- ,,.A Borsl, presso Trieste, è arrivata una doHe scorse uotli una spedizione punitiva di due camions di ras.cisti. I briganti si fermarono dinanzi alla casa di Pielro Petaros (i cui figli, ri– cercali dalla polizia e denunciaU al '.Pribunale speciale, si sono rifugia– ti in Jugoslavia), vi irruppero e tra– scinarono sulla strada il vecchio Pe- t~~~s,t;.~c;~~~~n~ic d;~~~~!e~:1\·a 1f~!t!'. Gli 35sassini 1 lo lasciarono mezzo morto sulla strada. Quando i compae– sani della vittima !a riportarono in casa, grondanle sangue dalle ferite, tro,,arono ia figlia del Pclaros - a nome Giuseppina - morta di mal di ciiorc du1·a11te l'assalto. -~- 1/ - ..Eap~ "° ora cm;a mangeremo? - Sempre erba ... I essi possedevano, data la mis~ria che 1 infuri&. nella. zona. Dppo numerosi I viaggi a Roma da parte dei parenli l dogli arre&ali e dei àoro avvocati, i Anesli in mas.sa.sono an·enuti a Comeno sul Carso, per ~ soliti mani– fcslini antifascisti che compaionQ dovunque nonosta.nle il terrore,

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