la Libertà - anno IV - n. 48 - 28 novembre 1930

Z8 NOVEMBRE 1930 INDIMENTICABILI MANIFESTAZIONI POPOLARI Il saluto dil ugano ... if""'rappresentanti d ll'It lia La risposta d' F 1 • d' e 'e:" l • uratr e l . racchinetti Le 1.nanifestazioni ,popolari, durante le g1~rnale del processo per il volo su 1\11\a~o,sono state numerosissi– me, continue. Manifestazioni che na scevano sponlan~amente, senza eh; nessuno .Je o.q~an1izassc.Bast.ava che per le vie ~• illCJmtrasse Turali con De Moro-9"1an:e~1perchè si precipi– tassero c1ttad1n1 e signore per do– mandare una firma in una cartolina una parola su una fotografia. E, qual~ che volta, le ~ar:toline, le fotografie 0 ?n le firmo s1 ritrovavano attaccate die~ro una vetrina, esposte all'ammi– raz1.one del pubblico ... Fasci di fiori vemvano.ofTerti agli ospHi e applau- f~ ;f;~gj 1\~"~flt'.l loro passaggio per L'on. Guglielmo Canevascini E mai un incidente, mai qualche èosa che venisse a turbare la manife– stazione di un sentimento, aO:ettuo– aa ma compo9la. d\fensore al processo - ha Nronun- • la re~Zi(?nee perchè all'odio fra i È~\ 0 ~~ 1 ~ 0 ti~o~~~laar~Plf~t1 0 i!~ii~lO bgP,~~:o~~. sosUtuisca l'idea di colla- fi, t~~~1 l~ jfb~~tà~tenti, illustri e umi- . L'.augurio nos,t,ro è cl1el'esperienza « Questa nuova sensazione che si italiana :()Ossaservil'e agli uomini pro.. :a n~I Cantone di un ridestarsi in ~~~\~~~l/S~s!id;fi!ris: cc~:1~ rsin: ~~~ 1 0 ~~.rruaon~~~lu1~~aenf~.n~i~;i~~~ luzioni democratiche siano ormai stando dlvisi nel giudicare e nel la- sicure. si faciliterà il progredire del– varare p~r la cosa pnbblica, unirsi le forze avverse e l'Europa tutta sarà quando s1 tratta di difendere certi In pericolo. , \·alori tradizionali della nostra vita, t:'na vibrante ovazione saluta la qual è la Jiberlà; questa simpatia ~~id;I s1i~fg~: ~~is~i~fliP~c'i1~= cr~cente che unisce tutti i giovani rati Si leva per parlare. Ìibe~t1°d~Icr~~~op~~:e, 1 °;~: 0 l~~di!: . F,gli avr~bbe voluto che ai posti che Si vive un nuovo Risorgimento. d1 onore ci fossero due vuo(1 dedi– U-nanuova mentalità si va formando, cati all'assente Bassanesi e alio Sco– con una nuova comprensione e con nosciulo. ~:~g~o~triigr:~t· ~I Ji~i!?,dost~ ;~~ ' succederne un aifro, in cui si avrà ! una più chiara visione della necessi- • tà che lutte le forze sicuramente li- bera-li,e certo lo sono anche i socia– l listi che compongono la maggioranza I ~~rd~esta assemblea, lavorino CQn- Le forze che lottano per la libertà sentono più delle altre H ,,;rJorcdel– ', la solidarietà che s upera gli stretti limiti di un pae.se. E' per questo che noi JYO:~iamo il ~g~i~~ f1a}~;~i:~;~~g~~~,r:~6 :~~ gurio di avere pre9lo vicina e fra- teDip~I~~iav:i~~~ec ~:ru~~b~~inra~p~ presentante del Partito socialista svizzero, avv. Siberoth, che parla in Ledesco,- e l'avv. ~lario Ferri tra– duce fra gli applausi -, aocolto da un'ovazione parla Cipriano Facchi- netll, per i repubblicani italiaoit Il discorsodi Facchinetti E' difficile riassumere '1a calda pa– rola di Cipriano FacehineUi che s~es- ~~J~~I~~~l 0 dif.~a~~!.~i~ji~s~~nJo 1•li~ ~~~~agg~~e~ 1 ~riz7o::!~sinf rpti 1 ~;i~ ti potrebbe parlare anche a nome dei ;~f~f:.li:;1~: ~1:~~~ er~ iig~ii;~;:z~~~ mento commosso di tuUi gli ialiani r:rd~•r~~~~l~sti~~g~~:l~àsii:~!~do~r~~; se si vuole che egli parli a nome dei repubblicani, egli non potrà che rie– vocare i primi giorni dì esilio, ru~~~~. ~11~~ i!e~fi;~ll~a~~~evl~ brante del popolo ticinese che oggi Il discorso di FilippoTurati def?a'~~~aJ3~~11~rm~jL1rer,~ ~?aC;~!!~~: ~i:tr~e~l~ 0 e~·a~i;sae~~aoci?ec~:c~!: sarie distinzioni tra i vari partiti, sia possibile una lotta comune in difesa d.e~la. liberlà 1 là dove esistono par– L1t1 di vera democrazia, a patto però che questa veste democratica sia sin– cera e non ciarlatanesca. Turati parla poi dell'ambiente in cui h8: visto svolgersi il processo Bas– .3?nes1,ambienLe di profonda simpa– tia, per cui si pub dire che il processo sia sin d'ora vinto anche se per caso la Corte sentisse di dover applicare l'estremo della pena richiesta, com– presa la misura del bando che sa di medievalesco e si convertirebbe, per coloro che ne sarebbero colpili, in ~:cc1Jt~~nb~t~Ol~~!a g~;l si~~~ ~~;~ se. vu~~ f!s!~a e;g~c~:;if!~~t~e~i q~!sf~ processo. Pare si fosse tentato dap– prima di farne una. specie di proces– so LravesUto,ma ciò è slato sventalo ed il processo ha assunto il suo vero aspetto. Cìb è &t.atopossibile forse solo perchè il processo si è svolto in !svizzera, dove vi sono magistrati che hanno senso di dirittura e di indi- Ora Turati aggiunge che s'egli non pendenza. fosse un impenitente astemio, vor– rebbe fare questa sera un brindisi in onore d,i qualcuno, in onore della azione che tempra gli eroi e crea l'avvenire. E poichè i brindisi fini– scono poi sempre per essere contro qualcun altro, egli lo vorrebbe con– tro certa filosofia che davanti alla ragione ha cento ragioni, ma che stronca l'azione, che snerva ogni e– nergia. L'Italia, che è stata afferrala alla gola di notte e ohe è stata soggiogata, non sarebbe forse stata prostr..1ta se fossero esisLitenon dico miiliaia, ma d~~ra°~1:~:!rtad~l1·f!f;~~I gg~~iol~ è stato Giovanni Bassane6i, come lo sono oggi molLi giovani italiani, tra i quali lo « sconosciuto "• l'aviato– re ignoto che ha partecipalo all'im– presa. E-eco perchè abbiamo parlalo di quest9 processo ·corno di una causa vinta. Esso si è concluso con una de– nuncia del fascismo che deve essere guardalo come una grave minaccia dai paesi liberi. an~~r~1!ed~o~~i~if~cl~i ub~~ ri~~ sembrano minacciate, ed in quelli ove ancora la democrazia si difende, dovesse vincere il panico che para– lizza ogni azione ! Sarebbe allora non d~W,Iitr~;~.~a~!b~: ir~:~fio ~i:~~~ stra civiltà ! Ogni piccola concessione al fasci– smo, ogni rinuncia all'azione, dev'es– sere riguardata come un tradimento degli uomini liberi verso Ja loro s~s– sa nazione. Il Canton Ticino si trova, per la sua posizione, in una situazione sot.– to un certo aspetto più diffic.ile e sot.- ~~l~~1a~\~rie tuifr~!t1~~- r!~~. t~~ feÌib~r~~leressi che sia politieamen- Tale sua posizione in una Confede– raz:ione di popoli li.beri1 deve essere un esempio di come alle violenze del ascismo ed alle furie dei nazionali– smi si possa ofi~rre una unione di ~~~ 1 ~:~;=~~ d: eJ~p~ aiN~~~~:nte Quando Lermina di parlare, Turati : *!~~~a~r, cr::~SJ!t~~i~~~ f i,~;n! commossa. Il vegliardo è abbracciato da tutti. Si intonano inni, e la folla si raccoglie intorno a Turati, com– mosso, che ha vissuto .ne~Ticino ore e giorni che lo ripagano di tutte le amarezze dell'esilio, Dimostrazioni alla partenzadi Turati,Rossellie Tarchiani da L!lganoe Ìungo il viaggio Sabato mattina una gran folla si raccolse alla stazione di Lugano per salutare la signora. Rosselli, Turati, Tarcbiani e. Rossellt che partivano. Alla signora Rosselli e a Turati fu– rono offerti grandi fasci di garora– nl ross-i. Quando i nos~ri amici eaJl– rono sul treno una lunga ovazione li salutò; tutti volev&noabbraooiarli, stringer loro la mano; qualche ritar– datario voleva ancora una flrma... E alla partenza tra gli applausi e lo sventolar di fazzoletti ai gridi di viva la libertà, viva l'Italia libera, i nostri amici rispondevano. viva l.a Sviiiera, viva jJ, TiCLno. La cordiale manifestazione durò finch'è il treno ,nonfu lontano, A Bellinzona e lungola linea zi~~ 0 86v~a itt::non~I~~ ~lC,~~':n!;~~ la folla salutava il pass~io del ;?~~sl~r !PJ:l~i~s~ efe:fl~z~~~vvJ;: fej'~r~~l~~ ~~~:~:~~~o a~~~ ~~r::~ so entusiasmo di Lugano, Fiori fu– rono offerti. Ln Italiano - che attendeva il treno per ritornare nell'Italia inca– tenata - sall sul treno, e singhioz– zando volle salutare, a nome degli ~~~u: ~~!?:~~~a~, ifos~~tm~1arii treno partl tra applausi entusiasti. LA LlBERTA' .\ Lodrino - dove il treno non si ferma - la folla era sehicrata sul marciapiede, agitando fazzoletti e cappelli. A Biasca e Airola nuove dimostra. zioni e flori. A Lucerna un gruppo di Jlaliani venne a salutare e a Basilea un nu– meroso gruppo di T~.alianie Svizzeri accolse con applausi i nostri amici, li accompagnò alla stazione francese rinnovando le dimostrazioni di affet– to alla partenza del treno. Viva il Ticino CONVULSIONI la riduzione degli stipendi ai lavoratori --~ La riduzione degli stipendi agli a,;aresnt 0 i,n d 0 0;11leircrielibobeco 0 ahtl 0 °, 1 a• 00 0 -hl.J_uqsuu~ impiegati nella misura del 12 per ~ ~ cento - provvedimento tipicamente degli esercizi e la precipitazione dei convulsionario - viene sostenulo fall!menrtie protesti cambiari. dalla stampa fascista come il princi- U fascismo, venuto per essere il pio di un movimento generale dello gendarme del sistema capitalista con– Si.ato per portare i prezzi al valore Lro il sindacalismo e il socialismo, della I ira rivalorizzala n qllota 00. ohe nella Carta df!l Lavoro ha esal– E' una pcrieUa sciocchezza. Gna Latol'iniziativa ece;nomica individua– grossa menzogna. Basta riflettere ohe le, In perfelta contraddizione con la gli ultimi aumenti di stipendio, fat- sua 5'1.atolatria, il fascismo può ro- lì per conciliare al regime il corpo vinare i capitalisti, ma non può im- Dolce e forte Ticino. A 11Pllealla, impiegatizio, sono stati tutli poste- porre imperativamente i suoi co– all'esule che è lontano da lunyhi an- riori alla legale rivalorizzazione del- modi politici alla materia economica ni dall'flalio, e sceade verso Lugano la lira. L'incoerenza della convulsio- capitalista. La nuova campagna con– adilormenlala e silen:iosa, offre gii.L ne del fascismo che ha l'acqua alla tro i prezzi è un bluff demagogico, il volto seri?no della terra ospitale, gola, non sa meUere neppure le sue per consolare gli impiegali, privati della casa fraternq,. E questo volto è giustificazioni d'accordo con la ero- dei f2 % dei loro stipendi, ma lo 'J~,l~lfad:~;~~li:u~;nf,~!~l~ ql: 0 ~u~,l~: ~i!~~~!io 1~/~~~:1J~ ~o ~.risii:: ~ !~~s::cr~ft~1;f,fn:icc°e11io.è o1:~~:~~ ~; 0 t~lq~':,~~l:!:_a;w;~:te ~a;J[';,~;: amnesia. più. Egli è interessalo a questo ln- ra straniera per poter combattere an- Quanto alla ripresa del movimento successo, perchè, nella misura in cui coro, lotta con te11aciae con speran- per accordare i prezzi con la lira si riducessero i prezzi, si ridurreb– .:;a. r rivalorizzala, non si vede un motivo be la cifra degli affari, le rendile, Jla quando Lug ano si r isveylir.I, per cui avendo essa fallito finora a ecc., e, per conseguenza, le entrale dolci· e diafana, e spe cch.ia nel lngo tuW i comandi del Littorio, non dcb- dello Slato. Ora lo Stato preveda sul– a:::u,·1·0 la sita g ra :ia, l'es ule che ha fallire ancora e più gr,i.vemente. la base di 780 milioni di disavanzo viene dal nord, prq,ua la commozion.r. 11 Governo stesso ha dato la misura nei primi qualitro mesi dell'esercizio fi~ 0 ~ 1 ~\~1~ ;cf;~ 1 ~t:~!~C::ttl:,~~~; di tale fallimento in quanto, dopo la ~n~~t;:··s~r: ;i 0 ~;tn~:t~ii;ed~1I~ splenda tl sole d'!lla libertà e la luce rivalutazione famosa, esso non solo decretata riduzione agli impiegati è 1:~feuiiv!!._ti.L;a~f'i~~:~~: ;;;hfgt~!:~ Mn ha ridrto i .tributi proporfio- la necessità d'economie. Lo Stato non affettuosa, in q ue?ta J.,u9 anoche ha ~=:~al~~:. ~a 1 i:::; 0 ht:e~~:~ df ~~~ f~1~ ~lffrl° f_~neudn:,politi~a ~enei amore, che lw. as1i.6 ti.to con a~1etlo mentarli. L'aggravio fiscale è sLato risolvesse 1 i~z~naerid~zfo~e:zde~e °s~e i~i~~~ft!!,t;:~~;it1:J~::;~i~ ~~~~fou~ ~~~~~b~ei~i~~nln;::~~,•a~~ eni~~O~~~ufa~lsta dà l'immagine quale commossa deuo~ione ha cir- più pagare. Anche ora il Governo del serpenl.e che si morde la coda. co 1idato Filippo Turati, che ritroi;a- giura che non aumenterà le tasse. TI proprio della convulsione dell'ac– ua yli accenti della sua Lombardia; Sfido.La flessione del rendimento dei qua alla gola è di non ragionare. Ciò chi non ha visto l'affettuoso rispetto lributi è generale, e, per certe voci, che salverebbe lo Stato non è già l'of– per Carlo Sfor:a, lrJ. fraterna ami- es : i tabacchi, rovino3a. Essiccata la Censivacontro gli stipendi degli im– ci:ia dimostrata per Oiprian_o Fac- fonte fiscale, il movimento pertanto piegati, pronuba della offensiva con– chinctti, ov1tnquc awlarscro; chi non che si annunzia per la oquiparazione tro i salari degli operai - politica di ::li:J~~~oPl:r ;g:si!ft~tC:iO:,.~fi~:{:;lt~~ dei prezzi alla lira rivalorizzata è guerra al consumo in un paese stre– potrà comprendere l'atmosfera Te- un altro bluff, un'altra consaputa malo dalla miseria - ma una smo– spirata per sette giorni a Lugano. menzogna. Tra la rivalorizzazione bilitazione generale dei servizi im- della lira e i prezzi attuali sta di produttivi dello Stato. Invece mai i cu!::.'~ 3 ~~~b1ffe;f10°!:,c~ih:i ~~~= mezzo l'orribile fiscali Là sopraggiun- servizi di polizia furono più gonfia– ta invano e la solidarietà. non è un la. Vogliamo dire ~he i prezzi attuali ~i/ :il~;:.a~~zz~~i~iir dfrrp~~~agglzi~-, t1ome 11ano; sette gio1'11i di questo sono in funzione degli accresciuti lavacro purificatore e -ristoratore oneri fiscali, per cui è prelAa impo- sorveglianza, eco.1 all'interno, ail'e– dànno an;1i di ardore a chi vede, in stura lasciar credere che, senza ri- stero. Ogni antifascista {o presunto questo libero Ticino, la. dimostrazio- durre le imposte, si possano ridurre tale) costa allo SLato un cento mila ne viva deb ben.edeUa libertà da con- i prezzi. lire all'anno per 1'4q1tipe degli ageo– gh)\s~a~ftcf:L~!~a~::n~!'a~f~~o 0 :es~~ La demagogia fascista -può ben Li che si allernano a sorvegliarlo ed colo fa i nonni dei giovani e ardenti pagarsi alcune grossolane declama.- a seguirlo In sLudio,in casa, in città, ticin,csi di orni si gloriavano di as 3 i- zioni contro l'avarizia degli esercen- dappertutto, a piedi, in tram, in au- stere e combattere accanto a(Jli eroi ta:~ ~°:i :i c~~~t:o~;~ ~~~J~al:r:°!; ~~:.~~:. AÌl~~~e;~~t~~!s~e 4 so;:s:~~~ ~r:in!~~~:ut:-c~~tt°<faoYJ.;ss~U~i~o~a:~ cooperazione e il regime fascH,ia ha no ccrtamen{e maggiori per la mag– chùm-i, assistono Bassanesi, vivono accoppalo la cooperazione di classe. gior prudenza dei servizi che diven– con T1trati e Facchin.etti, tutte te Quella fascista, corporativa non agi- tano più delicati. La Milizia diventa lotte per l« libertà 1taliana. sce, appunto perehè non è di classe, obesa. Si gonfia, si gonfla, e mangia Avevan.o ammonito i Don Abbbn- ma politica-poliziesca. Inoltre che e mangia. Le Legioni dei Garibaldi, 1:o·~lre~i~;m:c::~~o (/~l ai!b~àr9t:f: l'esercente che vede il suo negozio r:i d'1~n,~::: d~i Sal~?rf.lli,dei!'1e- :.:~rt':/gii ~::~~i~v~;gbi~~:~~~~ ;~~t~~1:::1::!~o if \~, r~~1~:~~ ~~~!~! • fiif;.;~:~~½:i,~~;: !~O;; :o~~r;,iitt~~: Sv,j~~:a.armi. lrici, ba!Au(e dalla disoccupazione; dell,esercito, l'i~ruzione premiUtare1 Difesa "nazionale" ? Un decreto fascista prtmml.ga il prolunyamento della ferma a 1 8 1 !'-e– ti. E' lari.sposta di Roma_aUe aait~ ;;ioni universali per il di.fanno. P,u r-he per sè questa ini:iativa è !Jrave Per l'esempio che dà, Scatenerà la qora dtll'aUun{famento di tutte le {.1Jrmein Europa. . Correlntivamente un decreto affi– da aUa Mili;!a nera il càmpito della istruzioTI{! premilitare della yioven;– tù. La quole viene dichW.rata obbli– gatoria per tutti. come lo stesso ser– vizio militare. re~! st de~~~~~1~J1[fa siMBr1/!ngi/l~ lUO automatico dilatarsi per le lei;e annuali dei Balilla, Avanguardi-e, militi, ecc. completa il di.segno di porre la Mili:ia al primo posto so– pra l'esercito. La Miliiia acqui&ta il– controllo di tutta la gioven.l'U mili,.. tare. il regime leme l'esercito - che Per Jua natura non puà eS1ere di partilo, ma dello Stato intero - e tende a sostituirlo con un esercito. di mestiere. la Milizia, che l: un or– ganismo e.rclu.sivamente di partito. il provvedimento è odioso e - .fC la parof,a omai non facesse ridere - 11etlamenle anticostituzionale. Se tutti i cittadini sono tenuti alla di– fe3a nazionale - e quùuti aU'islrJL– zlone militare ,r prlfmilitare - è in– fame ch,equesta difesa nazionale os~ sia questa istruzione premilitare sia assoggettata al particolarismo del «partilo"· La difesa nazionale - di citi yià molto si discute nei circoli del socialis11w interna:.ionalitta - ,i ']iu.stifica appena per l'esisten::a di una «patria" com.une che va difesa. Ora cotesta difesa ceua di essere •t 1111zionale" - di e.rsere la difesa nazionale della patria - per dive,1- tare la difesa particolare di un par-: tito, che ha u.rurpato il potere, e tie– ne la p(lfrla sotto il .tuo tall<me. GU scrupoli che già affiorano in vasti circoli deUe olassi lavoratrici. 1ul– l'obbligo del servi:io militare, col, fotto della subordino:ione deU'i.ttru– .:ione premllilare alla Mlli;ia merce– naria - diventeranno rigorose e ca– tegoriche obbic:ioni di coscien=a aà un servi.zio che non è più per la pa– tria ma per il partito che opprime la patria. Tale è l'odiosità •di q1te.ftodecrc'to. Esso spoglia l'esercito di unµ fun– :ione che, tecnicamente, gli è pro..: pria, e che, costituzionalmente, non. può difendersi che neUa presun1ione della. sua « nazionalità". I mili li pedagoghi della. ~ difesa na:i01l{lle" Evvia I Doue l'hanno ap– presa ? NeUe prove « glorio,e ,, di una unilaterale querra civile, in cui, sopra gente inerme, mostrarono la prodezza defili a&sa.s,inii, degli in– cendii, delle invasioni notturne nt!l– le solitarie Camere del lavoro, nelle Cooperative ? Il decreto d promulgato in nome del re ,e capo dd!'esercito" a favore della Milizia "a.gli ordini del Duce e de~fi':i~syuJ_o:; ai è mai visto un re più rinun::.iatario 1 UNO SPECCHIO DEL DOMANI costreLto, come è spesso, a fare lun- menlr.e lo Stato, con tante istrione– ! *f:1~~s1. SE:t-:;!.s~ ~~Il::oif:!f.f;ti rihi ed incerti crediti alla sua clien- sche declamazioni ginevrine sul di– la ndstra. Un posto al focolare e al- ·tela ed a contribuire per ogni ope- sarmo, annunzia la proroga della la tavola per l'ospite che combatte ra li-Ltoriafe,si disponga a fare sa- ferma militare a 18 mesi : ciò che per la libertit., per l' <( imputato u ol"iflzlsui prezzi, ed a farli in una va ad aumentare incalcolabilmente cha vic:111 chi.amato a risponde1·e di-- misura generale rispondente all'ar- la ;~e;fùd~~! ;:!f,\~~~~~~:~;a della Ecco alcuni intere.rsanti p,'Ovvedi~ ~g~;tu~lt~ ['~tof~~1,a'J.:bi~ l;g;; ~!~ce~t;):. 1 .Q~z:;1~ioe~:r~ntf ;~~P~~~ convulsione. Lo Staio si accampa ml)~i lt-:i:;{l$~~ù)e~f~:n~~;;t:';'rla- i11git1sta.Pel' un popolo non v'i: mag- si sono provveduti di mercanzia pri- contro la Nazione. Per far vivere lo lati alcuni det principali pro-ppeài– giore e 1niyliore i,1tcrusc defl(i di- ma della grossa discesa dei prezzi Stato fasoista bisogna che muoia la menti presi dal Governo, SJ)J'lodopr/ ~i~(a d;~: f:i.'ac:u1:~uft°zffJ:i~~i all'ingrosso, non potrebbero, ,senia Nazione italiana. La finanza dello la 'receute insun·e::iond popolare con-, tutti, che è ibe-rJà.di ognunp. fallire, seguire quesli prezzi. Lo vo- Stato è la nemica mortale della eco- trott .dittatore Leguia. /1. (Jommosse e commoventi !Jiornate lessero fare, sarebbe loro impedito ~~:~::ti:::sr~ ~fa-r!,r~~\~~t~~d~~ side11;: ~~ ft.te: zirJts~~Lo~:-:u~:;:; • d. . b r Gt • 1 • • dai debiti che banno verso ifornito- r t d nd. • ~a~:: 1 ~l;:ic):1i~ar/ r!{J~°t:!o~~nslzt ri e verso le banche. Nell'ipotesi di f 0 ~:·ni~~:ta~:ires~a c~'nt~:s;~r~i~ ~t if:l~~s°cu~~oe:i:re 1 7~:~ei ~vv'::,~ f~~!te':c ;s:;.·1!s~io~fr}~~~i~ J;!P~!~ ~;i~t~r:t~~op!!~~c:n~ee;~~ ~~ti 0 ffti ne di morte. Ma l'Italia non vuole, i~al~~::;f"do::it~!uf/e~i!~~ 0 'if~ d:t me ringraziare la folla, i singoli cit- mezzi della intimidazione (processi, ~i~dl1 ~16 ;~i~~ lo Stalo fasciSla t1tilo un « 1'1'1.bttnaledi san,:ione na-, tadini, per queste manifesv.J;io11icor- -~-~~-~--~~~--~~~- :i.o11alc " che fun::ionerà pe,. otto me- ~~al~~r,~f~:~::t~ cX~ 1 ~:r:tc;i;i;~ b? : 0 ;::.::t::ufgi/:0:~s:rllt!r~~ k:~; po arido di fronte al calore di una Il solito successo Unmilione didisoccupati ! /,a la r,rn,ione di indagare sulla con- settimana di amore ( Ull saliito Ti- dal-la tenuta dai respon,obili della co11osce11le, tuttavia, sen.(iamo il do- Presialte loromenzogne dittatura 6 do.i fumionari del veuhio vere di ritmff}ere a tutti i rapprc- l sig11ori del Casco d'Acciaio in ____ regime; coloro che saran.110ritenuti ~~,/~a~tt~!~/ 0 [,':; 0 h~~~~~~i::; 11 ¾~; ~:;::;:n~·:~on 8 ~i:f~s;;,~ P::~;~ Questa che ci era &fug!Jita, la Mb- ~:~fe~~-!!u 8 :[a: 1 ': 0 t1!,~~~~i :l1aT'i:,,;~ col suo affetto una battaglia ardua biamo ad un collaboratore del Peuple penale. {i?t~l~~ 1 ~~~!j}::~::::~. è é;~ ~t:l~;!; ;,~: 1 t~ ! ;':~:a~e~!o;:;:~~a~:1::"!~ :f e1~~~=lld!licc<;'/:iifsli/ci!lf!':t~telj s/tu1r~vt;~~u'1°"tie";i!ffa/l ::C{!/'::n: che va a Guglielmo Cmi.evascin.i,con- ma{Jgi a Mus3olini. Mussolini ci ri- l1icordate che secondo queste stati- cita da e;c funzionat"i del regime sigliere di Stato, forte giovane che meftc i complimen:ti loro rivolti nel stichc, U ,wmero dei disocc1tpati, che sconipai•so. E' stata fatta una accu- :::~: f'/Jaf:J~~loa'fiecl~~;~~lt~o~~~~l suo pi1ì bel... tedesco. b~:. :;a 3 :!s~!~o ~'Z,f~ 1 8s ~~ 3f'~~:: ;~~~1f1f~~e~a::!u·!i::,~gt~llaa!iiu~~t strature civi.cit.e, per virtù di lavoro, bre con ttn aumento di 52.000 disoc- :.ia secondo yli ordini del dittatore; ;7t~~it:::t~ed:,~f:::.t:i~~~af\g;;::.;: Le paghedel braccianti _cub~~i;:a~ie~:~1i~anafa i giornali ~uf't~e:!~~:tt.delle Corti .tono Siati :r~~:~k~ ti~ ~;;~~:a,~~1:f:i!t~l/~;= ridotte ~i;t ~~tt~~rr;:iittii~~ibil~r~ J: · fn provred1~rnto par:iccx:;~intE: i;ocati Borella e. Ferri, affettuosi Mussolini erano 420.000 i lavoratori ~n;;rt:a~1!echl1iese3;1.esui!rnali ;:; con1 ,pa(l11idi og ni buona battaglia, del10e del15 % che Sal'ebbero stati i1npie!Jali. ham,p ricevuto sovvenzioni dal, vec- chc / vz.nnoassi.ft- ilo ~lla Co,·te e nel- ____ 0 AUora, ragioniamo : 4 20.000 occu- chio 9oven10. Uti decreto stabiliacc la Libe ra Stampa, foglio vivace di pali da MtU.fDlini nei lavori pubbli- che tulle. le sot1ve11..;Umi r ccuule dai ~~:/: :,~~j~~n~ 1 ~'~!!n~t::~~~~;i:t d~~à ~:~!~ :::v~:~l&a: d:;·;:;~:o . : ~~ ~~~e:::·~~o r;i~~~t~t d!~ 0 'tltg~~ gi :r 0 ~i~~~~ ei~s~~~;;~:~~~;f'mo- d'ltalil.L; ai ,·appre.fentanti di tutti i di disoccupati. ~imeJ!tO rivoluzionario trionfante, partiti e di ti,tte le tende-11:e che han.- to eomunieato e c:be i sindaca.ti dei la- Quando mai le &tali.ttiche ufficiali ricol'Cliamo che l'cz Presidente Le- no voluto affermare la solidarietà di voratori dell'o.17icol!:ura banno deci- consegnarono una cifra di duoccu- guia, recentemente, Ùli occasione ctel– t1ftti gli uomini liberi. so ( !) (ouia ba deci.o cosi' Il loro -- pali sì tondamcll,le ùnpressionantc 1 l'inaugurazio11e di una scuola faaci- Verso i fratelli ticinesi l'Italia ha gretario) di ridune le paghe dei brac- co::Cal~~nv~ilbia~g ::i~ii ~1:Ji:·im:i 1!~it~ LJf'Ji~~~~~fe~'tc:1:r~fJ'oe'~h~ ~r;~~~t~ic u~vc~~i:~n.t~~r;a~i~~~~i danti del 10 per cento e diti 15 nel caso 420.000 occupali da Mussolini nei la- (< l'unione tra i due popoli ò tanto primo Risorgimento, ne contrae un che il datore di lavoro assicuri un'oc- V~[ i 1~t.bbl~1~· F_acendoil conto della più c{fctiiva In 9Uan.to c,i,te pcr– aUro nel secr.nuJQ. Debito di yratitudi- cupazione continuativa per il minimo ~{d't~ib~/::do~Ìr~ta;;:~~ite~~;}:Pc 0 •gfi fi~l~c{j~~!J!geric~.~istemi di gover..~ ;:r~~~l tf ;;~:zJ'~tie:e:::s;;;f~o;i~~ di 1 8 giomate. > uomini, abbiamo Pimostrato che non -•-••-••••••••••••••••••••• zero. ha, 11 ~w reso un grande, imnum- •·;~ u:::;c:~ni.- un mese di lavoro ~~ ~~~e;Jcmft!i~;~af.' ;cg':[0°:: f/~ i~ 8 ;~';i::~• ta,.t,:;:: 0 ~•ui,a':.:~!::: !~;;~i::fo~oe ~~ott:;~~ ude{fil che patti ,ono disposti i braccianti di ;~ :l~'j.8/:;0::..~~to essere &tornati ~tick \.-vt:1;:o,t~pe:..O~e~u! '!~: democra:ia e della civiltà mondiat,!. firmar-o ? I Ora le cifre parlano. l'ideale. Vola la libertà. .,_.,, ......•.. ~ ·----------------·---·------·---·········----·-------·---··· IL COLLEGIODI DIFESA: (da sinistra a destra, In alto) avv Cella, avv. Rusoa, avv. F. Barella, avv, Moro-Giafferi, avv. Resp!ni-Oren-,, avv. Gu~lielmeMi,avv. Tarchini. ~ Nel a prima fila, gli imputati (da sinisl-ra a desl,ra: MarUgnolit VafesJ, Rosselll, Bassaneslt Tarobianl, Fiseallni 1 Card-le

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