la Libertà - anno IV - n. 48 - 28 novembre 1930

ANNO 4 - N° 48 Un Numero : 0.40 « Noi non abbimnotlooiziatli uomini. La oerità i che oioimno •• tli 111111 ,ola ricchuza reale : l'aatorità, l'anti,,,gg,nza, il do– miniotl,l Dact. » ArnaldoMa,.olini Popolod'Italia, ZZ noo .. . la Lib·ertà A qauto siamo ritlotti eh, i bra,àanti forlioui a,cdtano una riti azione di pagatl,l 1O pn c.,.. lo e del 15 p,r cento p,r ava• an' occapazion, continaatioa tli 18 giorni. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA rr======ii = (LA LIBERTE - PARAIT LE VENDREDI) =ii==========;\] ) P ''°~"'' '°';';~,.. DIREZIONE: E AMMINISTRAZIONE ABBONAMENTI p:::::.~·:::::::::::·::: ~gt 251 ,. PARIGI 2SNOVEMBRE 1930 J03.Faubou,gSaint-Denis-PARIS(I0')-7el,Jono.'Pro>ena96-98 ESTERO : IL DOPPIO IL GIORNALE SI PUBBLICA IL VENERDI IlTribunale Federale ssolv:e eilpopolo svizzero esalta gli"imputati" d "complotto" per il volo della riscoss La lietJe condanna di 'Bassanesi per c011,tratJtJenzione a disposizioni di polizia LA LIBERT A' noi e per tutti"! Quale intima.:ione del dovere di continuare, quali .si sia– no i dolori, e i ,acri{i:.i ! !orse la vila; !orse l'apparecchio non !~~!f~r: /1ud~~~~~stg~i~r~l1~~! ~i~!ttr1'f-ff~tu;i\fo~:::~b~r~ssr~e si~~ Ò';~tiluI'i~~ci~!.iizzfiril~amentalide!la rapa o del mondo, dovunque vi sia per noi la possibilità di affermare in forma umana e civile la nostra fede. :ioi non desisteremo da questo pro– posito se non quando il nostro scopo sarà raggiunto. Crediamo in tal gui– sa di servire non solo gli interessi vogilamo ebe essere " liberi e Ita– liani 11. " Sono fiero di aver contribuito a recare, al di sopra di tutti gli ost.a– coli, una parola di libertà al mio paese. Son cer~o di aver compiuto un dovere, come uomo e come cit- Vìt111 la libertà•! La senteiua dJ giu– .rtiJ"1 e di umanità re.sa dalla Corte (edera.k n8l proceuo dei no.rtri ami– ci Bananesi, Tarchiani RoueUi e coimputati, ha .tp~sato 1·t cerchio deUe otcure trame del fa.,ci.smo e le ha denwu!ate al mo-npo. Il Duce atieoa voluto un proces.so (Usun:lc, ,in proceuo di vendetta. L'ha otte1m– lo. Ma la .!enten:a è .!lata contro di lui e rha cO'Jldannato in pieno. Bas– sa~i paga col carcere 1o{ferto una contraoven:ione amministrativa. ~utti gU altri sono anoW. Le 81)eSe tfd processo se te carica per due tersi la Confedera:ionç. elvetica, qua– si in ,-icono.JCimento della colpa del Comiglio Fcde,-ole, ouia del signor fitof(J.SCista Motta, di avere compia– ciuto alle sin.l.st1'e imposi.Jioni ·del Duce. Il volo ,u. Milano, apportatore .ttOU!o e pottti.co della pa,-oùi di fede e di riscoua ai f1'ateUi languenti sotto il giogo della tirannide, si col– loca nella fulg~e tradilione della solidarietà. ~vetica. per tutte le alfe gesta di co4pira..;ione e di lotta per il Ri,orgimcnto italiano. Il popolo svi:iero e italiano ckl Canton Ticino questo ha detto, questo ha voluto, qveato ha acclamato con una {eroi.da , assidua, fraterna lL$Si– .stcma proteUiva degli accusati, di cui gridava gli intenti puris.simi e gli ,piriti eroici. Cote.tta .fen.tenia, che 1egna una delle 1tittorie più {}rand.i deU 'an.ti – ,.,,.... di a.lone, ,è la Rinteli giu– rr 'r.ir :,e ,. mo,-Q{-, di un piccolo grande P..,_, ~ve l.a libertà educatit•a ha rcttlici ,ecolari, glorio1a1Mnfe re1i– !lenH a tutti \ conati rca;ionari, a tutti gli infltusi malefici e prepoten– ti della iniqua dittatura vicina, che invano moltipl.ica intrighi e violenie per a.,1oggettarla, e non ne rùcuote che orrore e di.fpre:io. Ora noi siamo l~ti di quello pro– u,10 che dove1'a essere una t1'appola contro i J'IO.ftri ed in cui è rimasto preao i1t.pieno il fa,ci.,,no. Il Duce che av,roa 1'oluto il proceno, come un esempio e come una vendetta,. !i è ruùJtto a imporre alla ,tampa ita– liana che n.on ne parlane. I corri- 1pondenti italiani furono comandati di fare ,ciopero e dovettero ritirarsi tra le risa e le befl e di tutta la .rtampa intenta.Jionale, che aveva mandato a LU9ano i !uoi rappruen– tanti per un ruoconto adeguato alla grandeua deU'e-vento. Quale confe.s– .,ione in que,ta riduzione al .silen:io ! Quale confu,io,,e e quale manifesta vergogna I Quale dilfatta, in,omma, ricon.o1ciuta, aiccettata ed frrepara– blle I Il duello tra la tirannide e .la li– bertà termina - vivaddio - col trionfo della libertà. Sviuera, "1. Ma, univer.sale. E, perùmto, anche italiana! Tlate le libertà non fonna– no che la Ubertà; eSle sono !Olidali non ,oio tra le forme 1trumenlali interne di un paese, come la libertà della stampa, la libertà della tribuna parlanientare, la libertà di riunione, 10110,otidali a11cltcal di.sopra delle di a.ssocia:ione, di critica, ccc., ma frontiere statali come espre!.siorii della libertà un.ivcr!a. Una Corte Fe– derale svf::era, a car<1ttcre politico !Velato alla Francia le mene oscure, proditorie, dinamitarde della provo– caiione e deUo rpionaggio fcuci&ta. It proceno di Ferna1uio de Rosa in Belpo è .stato la denun:ia tragica di un regime infame eh.e,fatalmente, arma la mano dei giovinetti venten– ni, che non ne pouono sopportare l'oltraggio e la criminosità. Il processo di Bassanesi, di Ros– !cUi e di Tarchiani è stato la. lucente apologia del dovere della libera:ione per le vie più ardite ,: rivoluzio!'lll– rie, le sole che le circostanze, vo– lute, create e mantenute dal (a.sci– smo, consentono. Giudici togati, (liudici popolari, giudici di. corti straordinarie, tutti dovette1'0 inchinarsi alla verità, alla giu!ti:ia, alla .santità deUa nostra causa. Quale conforto per noi•! Qua– le incorag9iame11ito a persistervi-.! Quale prova che la nostra caU4a è la. causa ste!.sa della libertà - per E possiaTM noi parlare di dolori e di sacrifi;i, quando a Parigi, a Dru– zeUcs, a Lugano noi troviamo dei oiudici, mentre i npstri fratelli in Italia non trovano che dei carnefici! Trovano le commissioni anonime del domicilio coatto, i sicari del Tribu– nale Speciale, le ca.mV:ie nere eroi– che a scaricare i loro fw::ili sopra i condannati! AUa luce del co11ctra,to lo della ic giusti:ia » delle 11a.:io11i che si impone, quale si rivela la n giu.sti:ia" del fascismo in confron– to della .,_ giusli:ia ,, delle na.;ioni di democrazia ! 0/t ! onta I O fratelli nostri nelle ')ol,ere d'Italia, oh I Per– tini, o TuUi, o centinaia e migliaia di altri, chQ attendete eroicamente nel martirio l'ora divina della libe– razione, vi rechi la u 9iusti:ia II e,tc– ra e l'ultima - ma(Jniftt:a - dcUa Corte di Lugano, il sorri&o di una svelato alla Francia vle mene oscure, promessa indefettibile: la libertà - anche per i;ot - è vicina! Il presidente del Tribunale Federale, SOLDATI - Prcsid~ntc - La lolta trn l'idea– lismo e l'ordine costituito è vecchia come la storia. La vera libertà sta nel rispetto della legge. di;; eR~~sc~~~i~eC!o~~lg_r1~nfuf~r~t ordinamenti giuridici sorgono ai margini dei conflitti drammatici tra morale e diritit.o. La funzione dei fl,u~~~ctli~~~~ntl~ <IJ1~! 1 ae iig:~re~rat nostra tragedia sta appunto in que– sto: che nella lotta per la libertà le 0 ~1?. 0 ~or~srf;~~~~lb~s~cài Tr~z;~ te a drammatiche alternatin : o non agire per riconquistare quello SLa!.o di diritto che dovrà seppellire e can– cellare per sempre anche il ricordo d~llo Stato-fazione, dello Stato par– tito; o agire violando non sciente– menle, ma nel ratto, i regolamenli df un altro paese. Continueremo a lottare ~~Pi~e~~s~:Ic~Zf}~ :ua:Oseé 3 ~a que'lli Tra il Presidente e !{>imputatosi stabilisce una cortese discussione sul diritto dei popoli alla insurrezione. Tutti i popoli. dice Rosselli, hanno conquistato ie loro libertà atlraver– so la rivoluzione. Grandi giuristi an– che di parte conservatrice - ricor– do Blackstone - hanno soslenuto la tesi del diritto del popolo all'in– surrezione contro il 1'iranno. Ricor– do una.frase di Gladsl.one : use il po– polo d'lnghi!Lerra avesse dovuto at– tendere le sue liberità dal ricorso ai mezzi legali esso le aspetterebbe an– cora "· I tremiti di commozione che pas– savano nella folla assiepala nell'au– la del governo del popolo trasfor– mata in Corte di giustizia del po– polo, non potevano essero calmati dai richiami del presidente. I Tici– nesi sanno che la giustizia è ammi– nistrata dal popolo; sono i cittadini fi~~hi 1 i~~~~~~io 1 ci~ 0 di~i~~sA~f1~• gfJ: !!~!~~; 1!~!~t~ d1~ ~~nscabh~~~~ mi speUa ». La dichiarazione nobilissima scuole tulli. Il presid~le si.esso doHà rendere om ..a;~ioc~mprendo quesli senLimen– Li quando si professano con nobiltà e relLitudine. Le istituzion~ svizzere sono libere e debbono essere rispeL– late. Abbiamo il dovere di impediro che il nostro suolo sia utilizzato per. ~~~~~l c~e~a~?~~r!l~1:tf!~:1~te5~i!~ zera io siLuazione difficile col go., verno italiano ... " Io comprendo che il Tribuoale Svizzero debba punire - dice '.rar– chiani - e son qui _peraccetlare la. pena. Quanto al pericolo di compli– cazioni per la Svizzera, credo che non ve ne sarebbero state se la Con– federazione, data la bellezza e l'uma– nità del gesto, avesse risposto, se– condo la sua tradizione. alle pres– sioni straniere con dignità e con fte– reu::a o Il processo politico chesivoleva evitare è statofatto e il condannato è statoil fascismo e ~~Icg~~~~er~d~ if~s~~~e~~:i~~~~ mo, violammo una norma del di– ritto aereo svizzero. Ce ne dispiace immensamente. Ma ora vengo oui dinanzi ai miei giudici e dico: ·se abbiamo contravvenuto, eccomi qui pronto a pagare. Siamo andati in prtone in rtalia. Siamo pronti ad slizia sia sangue loro, volontà loro. Essi, dunque, dovevano giudicare, e hanno giudicato schiettamente : i combattenti per la libertà non sono assolti dal popolo svizzero, ma glo– rificali e rispettati. Perchè dunque non avrebbero do– vuto applaudire, i ciUadini di Lu– gano, alla dichiarazione di Rosselli & a quella di Tarchiani ? Ii presidente non r~liea a questa. dichiarazione. li pubblico è vibrante e commosso. Ricomincia l'interrogatorio. Tra. le altre sono rivolte a Tarchiani do– mande che riguardano il Ticino. Do– ve furono stampati i manifestini, do– ,·e furono nascosti, dove abitarono Rosselli, Tarchìani e il fiduciario. LUGANO - Yediamo,insomma, co~a doveva essere, nell'intendimento del fascismo che ha ratto il diavolo a qua.Uro perch'è fosse fallo, questo processo. 1-1 faselsmo ilaliano, premendo coi salili passi più o meno diplomatici a Be.i-na,voleva ohe rosse p roc essato rantira~ch,mo. Ii governo t.ii Roma sbaglia .sempre e non polev a i ndovi– narne una neppure questa volta; è costrellto, per la sua natura stessa, a fare delle bestialità. Il Governo fede– rale svizzero fu preso tra due forze : quella che faceva In prepoLente da Roma, e quella cbe torma il più bel– l'ornamento della Svizzera : la forza del dirilto eonlro la minaccia fasci– sta. Qualcuno ispirato dal desiderio di contentare Dio e il diavolo, il bel– lo e il brutto, ebbe la pessima Idea di impastare un comunicalo dove si veniva a creare quella mostruosità, cbe la Corte Federale a Lugano ha dovuto distruggere, di una contrav– venzione elevata sullo sfondo di un processo politico, e ru creata quella figura che ha suseitata l'ironia di De Moro -GiaJleri : il " complotto coo– travvenzlonale ». Diciamolo franca– mente : la semplice contranenzione imputata a Bassanesi sarebbe st.ata giusta, ma pedante. La guardia cam– pestre cbe eleva contravvenzione al– lo Scooosciu1.oe a Ba.ssanesiche van– no, annunciatori di riscossa, a por– tare il saluto alla Città delle Cinque Giornate e vanno ad mcilare all'in– surretione controIl raseismo?Per contenl.are in qualche modo le bra– mose canne fasciste di Roma fu crea– ta la figura balorda del .e complot(o contravvenzionale ,. e chiamati sul banco degli imputati una schiera di Ticinesi, che furono onoratissimi di sedere accanto a Bassanesi, a Ros– selli, a Tarcblani e allo Sconosciuto, assente e presente. Lo scopo era : condannare per con– tl'avvenzione un reato politico, arri– vando a non far discutere il processo poJitico imprigionandolo nell'esame della c ontravvenzione. Il risultato è ·sta.lo questo : è stato fatto il proces– so pol itico che doveva essere evilato. E gli u imputati » politici sono sta– ti as:sulti. Lo ha fatto il presidente, austera e nobile figura di magistrato libero, quando ha dello che u i motivi bal– zano fuori da soli » - i motivi del volo su ;\filano -; quando ha ricor– dnto )lazzini e la spedizione di Sa- -~~i~iq~~~~o~:/i~•gtW,lna:i 1 ~~J>~!: lisli n che lottano per conquistare la libertà. :~. %e ~ari~~:eaK~~b~a 1 e~es~l~= L'imputalo risponde : « li cuore del 'ricino batte come il nostro per Lo ha ·fatto il )linistero Pubblico, che dopo una requisitoria basata. tut– ta sulla conLravvenzione, rendevo. o– maggio a coloro elle combattono per scopi non egoi5'1 ici cd elevava un Inno alle istituzioni libere, democra– ti,;h~. - « Liberi e svizzeri n, ba ricordato •rarcbiani - hanno sempre dato il loro fraterno aiuto ai popoliche com– battono per conquistare la libertà; avremmo da\O tutto pet aver l'ono– re di comba()lere con Bassanesi, con Rosselli, Tarcbiani e tutti gli ila– liani conlro il rasG\Smo. · Oue.s te no– bili d1oh1~nz101ìthiii:niù r "ai.tò v arcsi, chiara figura di cittadino, Mar tigno– li, Fiscalini, e Cardis lavoratore del– la terra. Lo hanno fatto Rosselli e Tarchìani con i loro interrogatori che vogliamo riprodurr.e interamente, perchè rappresentano un nobilissimo documento di questa giovane Italia che sta parlando da tutli i banchi di Assise, di Corte Federale e 1'ribuna– li, il linguaggio più allo e dì mag– gior risonanza In tutto il mondo. Liberi eSoizzerisiete - diceAlbertoTarchiani - Liberie Italianivogliamo essere ~to~~e~A~i! ~1ta~~~i~~ fef 5 ~~;:~ sangue, Carlo Rosselli ed io non tro– vammo che amici, ohe fratelli. Essi sono sacri come i luoghi che ci han– no ospitali. Non posso rispondere 1m nesS"Qn punto che l"ill,'l.111.rdi ticinesi. ,. E poi lo hanno fat(o gli • imputa– li », Quelli ticinesi, i quali, dopo a– ver mostrato di essere estranei al preteso « complotto contravvenziona– le » banno detto con forza, tutti : se avessimo conosciuto lo scopo del volo, se ci a,·essero chiamalo a col– laborare alla sua buona riuscita, non avremmo avuto un momento di esi– tazione e avremmo dato tullo il no– stro aiuto entusiasta. Gli Svizzeri S'alza Tarchiani : freddo e preci– JO comincia a confermare la depo– sizione di Bassanesi. - Il volo su una oittà italiana era stnto progettato - dice il pre– sidente - a Parigi, per buttare (( manifestini antifascisti, non dire– .mo rivoluzionari e sov'\'ersivl, ma anLirasoisti. " Quando fu prog-eHalo? Le dichiarazioni di CarloRosselli - Alla fine di giugno - dice Tar– cbian i. Non conosceva Bassanesi al– lora. li Comitato d'Italia di it Giusti– zia e Libertà » aveva stabilito il vo– lo con lancio di proclami. Egli ap– provò l'idea e " per il significalo u– mano del gesto domandai di pren– dervi parto 11. Incontrò dopo Bassa– nesi. Il dirittodeipopoli ad insorgere contro latirannia Fu stabilito un volo di prepara– zione in Isvizzera per esperimenla– re le doli del pilota nel passaggio dei monti. Con Rosselli venne a vedere Nel numero scorso abbiamo dato ~~~t~;: 1,~t~fi~ 0 : 5~ 11!assanesi. Ecco ••Io, Bassanesi, Tarebiani e mi– gliaia di altri compatrioti ci ballia- ~~te! ~:r:~?~li5t':.r! M~U!i! 1 ~ 3 iJ= berlà n, il movimento al quale mi ~gop~ot!r:gr~~~en~{~jh;o~\!:~• ~e~; Jtaha libera, democratica, repubb1i– cana. una Italia che sia madre equa di lutti i suoi flgli, una Italia paci– fica in una Europa pacificata, Ion<a– na cosi dagli eslremi del fascismo come da quelli del comunismo. Lo stato che noi va~heggiamo è lo Stato che voi Ticinesi vi siete dato. ~aq~~f,~làc/:t Jii q~:~6s~~~ag~:~~ libertà me la avete appresa ad ama– re, sin da bambino, quando mi entu– siasmavo per Teli e disprezzavo in Gessler il Tiranno di tutte le epoche e di tutte le teri:-e.Ricordo che allo– ra nessuno ml fece osservare che Teli, rifiutando di Logliersi il cap– pello dinanzi a Gessler aveva vio– lalo, come certament.e violò, regola– menti. Ora in Italia la libertà - tulle le libertà - sono morte. Il popolo è diviso in due fazioni : da un lato una piccola minoranza armata che impe- ~!Oz~a~;~t~~n~! ~~~e~~\~~=,~t ca e morale. Nessuna possibilità di ~Cbfi;~o~~deri~~ci dtrft~'1i 8 ·c~f1~ ca e di controllo. Il Tribunale vorrà permetlermi di citare la mia espe– rienza personale. Non perchè essa possa avere minimamente concorso a determinare la mia ·opposizione - al contrario - ma perchè questa mia esperienza può considerarsi ti– pica. Avevo una casa : me l'hanno de– vasl&l.a.Avevo Un giornale :. me lo hanno soppresso: Avevo una catte– dra: l'ho dovuLa abbandonare. Ave– vo, come ho oggi, delle idee, una di- fo!.1;to 0 ! 1 nJ~~,,~ rare!i_f~ri:!~i d~~ maestri, degli amici - Amendola, MaUeotli, Gobelti - me li hanno uc– cisi. Purtr~po la mia esperienza è quella d1 mllniti eomJ'aini niiei che f?~~~?fio d~fia~f!.d' ta ia sono sta- !escc~=~aa ~~lWrizo~daa~~ve r:~,li~~~ sanesi che gli disse di avere incon- }J/!~i:~~?cg~t!ves~!I dg;tia~f~~n~:~ quesle difficoltà si sarebbero ripe- tY,t~, i q~~~il s~on~~fl!~o~i ir2iid~= ciario ilqliano interve nne e dis– se ohe sarebbe sla.to difficile far partire da Be llinzona l'aeroplano ~~~°: 1 ~~ i~~t~a:~:inaltfait~ ~n~ scopo. « Il glOrno 10 luglio visi– tammo con Bassanesi quella località e la trovammo convenienle all'at– terraggio e alla ripresa del volo. Fis– sammo un appuntamento con l'avia– Lore su quel campo {>er il giorno Una colpa: non piegare ?iai~at~lee 1;jp;;~:;-i~~I 1 i~a~~iia:n· 0 dt ra:tìs~~ st ~~nco~~t per3~;;~ 1 :"ci e~ i! 9o G~hi~~~;a~~i~ilàm~nt!~~t~ntri~ di non rassegnarci, di non ch'.nare e Rosselli partimmo pure subito in il capo di fronte a tanta tragcdia,•di I a1.1lomobile. Questo dimostra che contmuare a lottare. LotLiamo. Lot- BassanC!iinon doveva, secondo I pia– Liamocome tutti i popoli hanno loL- ni stabiliti, tornare a Lodrino; al- ~:gbw~W~~~tes.t1~~av~~igiosef 0 ~cc~l ~~~ffa~1osa;P~~r 0 e!1~;H fa 0 i~~z~~ or sono glf Sv1zzer1• Confederali ,. na su~;a;Je~t~i ~i;f!li~ura, di.segua.le , ni *i d~si~~rf~;~ ~:idfcJii~~:l~: 1~~~~~syngo~t~~l(~,~n~~~~1;ooia. ~= b~~et;i~stm:es!I ~!~Su~!st~~:./~t travv~demmo un giorno la poss1b1- l'impresa. ~~li non seppe mai quale lità d1 1:Jn_ge~to umano e ~llo,_che fosse il penstero di Bassanesi. Posso tosse; d1 in~i~mento. e d1 sollievo giurare sul mio onore e su quanto per 1 !ratelh m patria. Su un frn- ho di più sacro che Brabant è tolal– gile apparecchio due giovani vole- mente innocente. ~!~fa s~e~~ 13 Nbe:tà~i rR~~~f!1i?a~~~st; ~iuaE~~s!~!si~ 0 ib~~zi~~~r!~~~; .....:. Lei non pub risporu1ere - si la mia colpa : nè prima, nè duranlè ~~u;ami!t~e~:d~t~r-;- d~ }~~~t~~; ~J2fti~c:ie:n1lo~!i1nTeirri:z~~~~; queste domande. Uguale risposta dl Aerea, o di quella Franco-Svizzera, Tarchiani ha la domanda come fu– o del Regolamento Elvetico che igno- rono e dove furono trasportati e ca.. 1·avo. ln quei giorni Ja massima ricati i manifestini. Per arrivare al preoccupazione mia era per la vHa ~~~st:oii~;r~ ~~~s~d~;ede~?J~fo ~i ~~rBfs~~~sseo dde~ll!~p~:~3t~b~ non compromettere llartignoli, Car– d'altra parte dichiarare lealmente dls e Va.resi. Tarcbiaoi risponde de– C'bese avessi conosciuto quelle Con- ciss:~~~a~~:~el presidente l'impu– ~f~1~~n~g~~':::~o~=~lamenlo II avrei t.alo narra come lui e Rosselli. dopo « Di fronte alla tragedia del mio essere usciti dalla Svizzera, vi tor– paese, ove è Jeg~e l'arbitrio, bo sen- narono ii giorno 13 per vedere Bas- lito e senlo che Il dovere di non vio- f!n~1~,~~ap;~:ntMi{fl1~~ ed['~~~;: lare regolamenti cho riguardano più matt. la fonna che la sostanza delle cose « Parlammo con un medico, il dr. è secondario rispelllo all'alLro impe- Gaymuller, 11 quale ci rassicurò sullo rioso e inderogabile di cooperare gtato del ferit.o. Ma quesLo medico alla riconquista della libertà all'Ila- ci sotlopose ad un interrogatorio da ~a~ ~j ii~t~~~o~r~tf~~~ri/~1/':~t= magistrati. Alle domande inquisilo– ''ire, umilmente ma decisamente la ~lb ~~rqie;;ga~e~ic~,a~rr~s~i l~c~~; ~:~~!r~el~ li~6~tài lt~~~~,~~~tr d~i incredulità alla niia risposta nega- t ffl · · · • .tiva, dissi : « Dica a Bassanesi cb& t~Ìi J:1i; ~a~1rc~ct~l1[ 0 :it~"I:r; mi chiamo Alberto Tarchiani, ohe « Sono fermamente persuaso di f~~-oNo/~r~f~~o v~!d!~~e,B~~:~~~ non aver commesso nessun deliV..o si e partimmo w. . . contro le leggi superiori cd eterne Nessun contatto con Merl1gnoh della morale e della civiltà. prima del giorno del volo. Tarobia'!i no~ as;e~ 0 alfe:srr;ai~~n~:1sr::t:1~~do ~: ~r~~f~~?r ne~; !~*!fte::s~i~e n~:u~ sei:itimento o gli mterei:s1 del popolo altro sapesse nulla. sv,ziero contribuendo a po1{are nel- Il presidente esprime la sua mera– l'Italia schiava parole di Giustizia e viglia : è possibile obe dovunque di Liberlà che sono qui sulla bocca vadano, nel Ticino, questi ,e impu- dl tutti e nel cuore di ognuno. tali " non Lrovino che antitascistt? • « Sono riconoscente al Comitato )la si, ma si che è possibile dov-~ Centrale di « Giustizia e Liber.ta ,. ci sono uomini liberi ,ci sono anti– per avenni permes!\o di cooperar(! rai:cisti... al ge.1;lodi Ba~sane!'i. ~ono onoralo qu:;~~~o~~\~odft!J:iia v~~~ df 3 t!~~ e~;:s:~: iu~,~~ ~~~ft 0 st\~rie~~U1gi~=chiani. Ma questi prega di lasciar aerosl e più puri che lo aiJbia cono- da parte qualunque domanda che sciuto. Bassanesi non è un eroe sol- riguarda la sua persona. Ma nusca tanto perchè ha otici-lo la vita per insiste e domnda quando il redattoM il raid su ~Jilano,ma perchè ha com- capo del Corriere della Sera lascib piulo sacrifici sovrumani per impa- il giornale. rare a volare. Del suo compagno non - Quando fu espropriato dal !a– posso qui parlare. Verrà il suo gior- fascismo ! Avrebbe potuto, come no~ Sono riconoscenie a questa no- ia~ 1 J~ r~~~~ef3e:' ll 0 ~~=t~;n~e'r:i~t biln terra ticinese, ancora e sempre lato a farlo ma rifiutai neUamen<e. g~ 1 ;~iozz:u1~~1 f T1~fno~rtadiJl~°o~·tr:~ er'~.~;:o~~~a~~si: ~~:r:aa:reT::~ zione vivente e ma~nifica che gli chiani. delle persecuzioni sublle. Italiani sono degni delln libertà. Tarchiani rimpatriò volontaria- « Ho lello su uno dei vostri monu- mente dagli Stati Uniti e servl come menti, simbolo di affrancazione, Ja semplice fan(e. e straordinario, appositamente con– vocata per 1tn $eTViiio alla Jirannìa, diventa per la sua rigorosa mbordi- 11a.:ioneal diritto legale ed umano, l(na Corte di yiusti:.ia e/te condanna la tirannia. Il sile11:io, in cui la firan- 11ia,i F{or:.a di !Offoc.are lo schiaffo l«Lni, è villlo dal fragore universale negandolo aUa co11oscen:ade9li ita– tlr.lla Obera stampa del mo11do, i cui rchi, supt•ra11dole alte mura in cui scritta "Liberi e Svizzeri w, Noi non pr~;~c~f;)tf;;cfs~~ 'f~e-;;.;:c~gf~~ •. • • • • • • •• •. • • • - ••• •• • • - • •• • • • • • • ••• • • • • • ••• • • • ••••• • • • ••• • • •••••••• ••••••• • • • • • • ••• • •• •• •• • ••• ••••• • •• •• •• • ..•• • • •• • •• • • • •• • • • • ..•• • - •. • - • • ~bn dJr~~g~~~~ltg;/g_ fu 3 b1erse:~~r~~ di carcere e fu assolto in istruttoria. è ùnprir1io11ala l'Italia, p,:nclreram1tJ in llalin /f rccore La b11011a 1101.:cUo, che ri•·mpir(I. di_gioia gli a11imi co- 11/I! il volo tii /Jo.sso11csi li ha ricm- 1 . piuti di fervore 11Clln.resisten:.a. Doma11i ti,ttc lr libere tribttnc di Europa e di .. tmerica ..co1,1mc11tera11- 1 n.oe i cum111e11ti .sarmrnodi ~uim_oni- l 11'1'11to ai (JOl'.Crnie di oi.spl.c10ai po- ! poli JlCr la Ubertà. d"Jtalia, ,v:cessaria alla liberti; dd momfo. j 1"utli i grcuuli proeesii in cui si sco11tmrn111J alfcstcro il fascismo e l'a11tifa.sri.rn10 SIJIIO stati allrettante d'-~falfe tld f11scismo e aUrcttc.nte vittorie va l'mitifa.sci.,mo. Quale di– m1Jstr«:.iu11e più (]rande dell'inconci– liabilità del fa,cismo con lo spfrito di libertà e di giltstizla deUa demo-1 crn:ia ullii:ersalc 1 lt processo di A(bcl'tO Cianca ha bianco Un aspetto delraula durante l'Interrogatorio di Bassanesi L'avvocato Celio domanda i~lqua– le lingua parlasse il Tarchiani col )tartignoli. Ro!'=Mlli e Tarchiani par– lavano france:-a;c. u Avevamo un in– teresse estremo a celare a chicch~– sia lo scopo del volo. Sapevamo che f~~ at~:tt~;~e~?~;~!r:~::~b~ r:t~~~ stra preoccupazione era Ja vila di due uomini e la buona riuscita del– l'nzione. Ed ecco un fumine del minisleto pubblico : - « Perchè non è venuto prima a scolparsi presso rauitorilà svizze– r·a ? ,. La domanda :SU!'=Cila l'ilarità )Ioro-Giatreri richiama alla reali.\ il bollente accu'-alore osservando ..:hevi sono di fronte a lui due uo– mini che spontaneamente partono Jalla Francia per venirsi a presen– tare sul banco degli nccusati in Is- 1 vizzcré..Lo stesso presidente fa no– tare l'enormità della pretesa all'ac– r,usatore che si cnlma, alfi.ne .

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