la Libertà - anno IV - n. 45 - 7 novembre 1930

7 NOVEMBRE 1930 TRA IL PRIMO e IL 51::CONDO RISORGIMENTO 11 centenario della Tipografia Elvetica .,..~·--- h Gli ltallRnì anlifascit.ll del Tieino . anno cele'br afo il 26 ~o bre scorso t~ cen~cnario della 'ri-t)ografia Elve– ica di Ca.polago, raccogliendosi at– torno al mode.sto monumento che ~c:r~a~~h~e~laepigrafe di Giovanni . " Ilalfon.o che vai - quando l'Ita– lta c;a tm iogno il\ esilio _ la tua Patrta ft~ qui -- qui fu l'umile eroica "!ainper1a - ofide il pro&critto fJen– SlCro - in sacro contrabbando var– ~ 1 ~~ 0 c:} 0 :~n(ine - anticipava l'Italia _« Tolc nella santa parola - dalle libere terre alle schiave - coi venti e coi fiumi paua la Libertà - e .svolg~ dat vietati ideali - le nitovc -realtà deUa &toria. n Baslerebhe volgere al presente i ver~i dell'opigrate a farne giacula– toria per gli ll11lianid'ogsi !... Come la storia si rinnova e aome le ph"4re gridano la verità. ineluUa– bìle delta loHa clcrna fra la tirannia e la llberlà l Anche ogsl l'Italia è un sogno in 1::silioe la noslra patria è dove vige il proscritto pensiero... Ricordiamo dunque noi pure 1( l'umile eroica stamperia ,,. Essa fu fondata neil'ottobre del 1S30 dal– r~,-v. Modesto )lassa, astigiano, no– bile avanzo della vecobia. Carnone– ria, condanna-lo a morte per aver partecipato al moli del '2t, agli al– bori del Risorgimento ottenebrati <la.Ilaregia fellonia di Carlo Alberto. ben degno di continuare la secolare tradizione d'onta e di spergiuro di easa Savoia. Col. )tassa, li ticlncsa G. B. Pioda dirigeva la Lipogra!ia do,·e si slampnvnno opere di eul'(,ura e di libertà. Nel '42 entrò nell'impre!a un altro esule - Ale$S!lndroRepelli - che, a~end~ forti capitali, le diede mag– giore impulso. Dai lorohi di Ca11ola– go uscirono, prima del '48, cenllnata di volumi, nei quali era raccolto il flore del " proscritto pensiero 11 ita– liano e straniero : Non erano sol– tanto proclami e opuscoli di propa– ganda, erano anche opere classiche e ~oderne poderose - di storia, di f1losofia, di economia, di poesia - scelte e pubblicate con largo eclet– tismo che deponeva esso stesso del senso di libertà che anima'"a gli edi– tori. Ma la tipografia non provndeva sollanto a stampare. Essa provvedeva anche a diffondere, oltro il vigliatis– simo confine, i volumi vietati an– nunzianti all'Italia I suoi desti~i. Getlute lo sguardo su di una carta d~i'Italia seltrntrionale : Il Ticino s·insaeca nella Lombardia, terra lombarda esso slessso - e ad ocoi– dente confina col Piemonte, Capo– lago è all'e&trema punta meridionale– dove muore li Ceresio, a due passi d a Como . domina«a dagli austriaci. Il cont.ra 'bbandQmaterialmente !aci– li lato dal la topografia, tanto verS:o il Lombardo-Venclo che verso il Pie– monte, era poliLicamente molto pe– ricolo10. SI rischiava la forca, alme– no dal !alo auEtrio.co. Ma ciò non 1mpediva a Luigi Do!A.eslod'lncari– cal"!ene.Dottesio ers. un giovane oo– masoo, arditissimo, capace di g-io– caro lietamente con la morie, fra un ballo e un inlrigo amoroso. V-! squadre dei contrabbandieri, organiuate e oondol4o dal Doltesio, non e.site.vrsno di far servire. con beffarda lemerM.à, la, villa del Piizo, come primo deposilo per l'esplosivo intelletluale che introducevano in Ilalia. E la VHla del Pizzo, pi'esso Oomo, era. propriel-à di S. A. Impn– rlale e Regia U principe Ranieri, vi– oeré ausl.rinco del Lombardo Vene– to ! Dalla villa. v·icereale, trapsortati a Milano, i volumi, gli opuscoli, i prtlclami, venivano poi diffusi in tutta la penisola, con i mille acGOr– gimenti che l'amore della libertà sa ,uggerire, in barba alle più occhiute " sospettose polizie. Al rintocco della Campana delle Cinque Giornate milanesi, il 18 mar- 10 1848 - ta tipografia. El,·etica si ,chiude : operai, direttori, proprie– tari, di\"cnlano lutti soldati. Con tre– .cento volontari Licinesi, forzano il confine, si baLtonoper la prima ·vol– ta alle porto dl Como, e si precipi– tano nel roveto ardente della Rivo– luzione. In testa allo.colonna, vi sono Repetli e Dotleslo. Fro. l militi v'O_il ticinese Vincenzo Vela, futura gloria della scultura ìtaliann. In ogni battaglia del '48, noi ritl'o– viamo i ticinesi ed i tipograti di Capo1ago, fino all'u\Limo respiro della. Rivoluzione tradila da Carlo AH>erlo.Essi fan parte degli otto– cento uomini condotti dtl GaNbaldl, animati da Mazzini, volati alla mor– te e alla gloria che - rifiutato il pillo sabaudo di Salasoo - si bll\lo– no disperatamente, fra Bergamo e Varese, per l'onore d'Ilnlla. A Mo1·azzone,J'oroìsmo senza spe– ranza getta l'ullimo guizzo di r~am– ma, il 26 agoslo 18~8- La Legione. stretta da ogni parte, è costretta a passare il confino sviuero, e si scio- gllj',,," i\';!1;afia Elvetica riprende senza indugio l'opera, per prèpara– re la rivincita. Qualcuno dei vecchi artigiani è cadulo, ma i eollabora– t.orl intelleltunli sono di mollo au– mentali : portano o mandano a Ca– polago i loro monscritU Mazzini, O&.l– ta.neo, Ferrar!, La Forina, Guerraz: 1.i, M&nin, Pisacane... TuUI I nomi più gloriosi del Rlsorgimcnlo Illu– strano la tlpogrt\fia. Essa è più che mai la fucina vulcanica della Rivo– luzione. )la è una sosla breve, per Repelli e Dottesio : la Re.pubblica Romana è proclamata tl 9 tebbràlo d~l •~g,cd essi accorrono a Roma. Ivi riman– gono combnllendo, fino alla caduta della' Repul1bllca,e poi Il 2 luglio - J'indorrani della resa - ,·anno c~n Garibaldi che offt•e °' fame, sele, peri– coli e morte 1, a chi vuol seguirlo sulla Laguna veneta, dove l'ultim~ Repubblica Halinna è ancora iJl armi contro l'Au54ria. . Garibaldi non pub raggiungere v~_nezia, ma' Repelli e DotLesio_ p1~ !o,it.~nal_l - arrivano in tempo P~t 0D'r1re 11 loro eroismo all'ago– n1zzanle repubblico.. li mese dopo - vinta dal colera, dalla fame, dal bombardamento - Venezia deve se– gnare a sua volo\.a la reso.. nepet.U e Dottesio riescono a ruggire per di– verse vie e si ricongiungono n Ca– polago. La tipografia enlra in un nuovo periodo di attività. Poiché il ruoile dell'insorlo deve essere messo da parte, combatteranno un'al!ra non meno pericolosa guerra. Dal settem– bre del li9 comincia il periodo più fulgidamente eroico dalla tipografia El'"e(.ica. In essa si slampano. In meno di due anni - insieme a due altre pub– blieuionl - i 28 volumi dei • Docu– menti dPlla guorra sam.a » e quel !'11 Are.bivio t.riennale ", diretto do. Cattan eo, le oul copie sono oggldl qua.si introvabili perché la monar– chia d ei Savoia s'allretlò a farne re– quisire e distruggere dovun-quepolé, ben sa,pendo che contenevano le prove più ooncluslve delle sue ver– gogne e dei suoi tradimenti. Doltesio aveva ripreso la direzio– ne del contrlibban<lo,reso più dlff"i– eile dall'aooresciuta sorveglianza austro-sabauda, che tuttavia rlusoi– vn ad eludere, tino all'Epifania del '5t, quando un lradimenlo lo reo~ cadere fra le unghie della polizia austriaca. Dopo nove mesi di pri– gione, l'H ottobre 1851, egli era in– viato alla !oroa. Aveva trentasei anni ed esuberava di !orza. Stretto alla gola della corda del boia, penò a lungo prima di morire! L'esecuzione di Dottesio segnò il tramonto della tipografia Elvetica: essa Yisse ancora. fino al 18 mnrzo 1853, quando un decreto del go,·crno federale svizzero, promuto dal Ra– detsky - impose la sos,pensionedel lavori. Non turano più ripresi. Repetti aveva esaurito tutto il suo cospicuo patrimonio e non si (rovò più chi volesse alimentare finaniinriamente l'impresa. li materialri, dcll'm umile eroica stamperia » fu venduto in Piemonte. RC'pettiandò ramingo per l'Europa. Nel '50 tornò in Italia per ballersi ancora. Ebbe poi - in com– penao - un impirgo a Milano, col lai.Mostipendio di 109 lire al mese ! T ... 'l storia delln.Tipografia Elveti– co non regisLrasoltanto l'eroismo dei suoi direttori e ùei suoi operai : anche l'ospitalilà ticinese vi appare eroica. li Ticino, albergando Ja tìpo– grafit1, era oontinuamrnte oggello di pressioni e di minaecie da parte del governo au&l.riaco.Le pressioni vc– ni\'ano esercitatn sul governo fede– rale che - Llmoroso anche allora del suo potente vicino - si srorznvn di imporre misure reslriltive al go– verno cantonale. Ma questo, giovan-– dosi della. 5ua autonomia, faceva l'lmposs?blle per eludere gll ordini di Berna, per nltenuarli, per uma– nizzarli. Le minacele si lradus~ero due vol– te nel '48 e nel '63, in un blocco mortifero per il piccolo can-tone,che il Gott.nrdo- allora non ancor fo– rato dalla. ferrovia - separava ri– gidamente, specie nei lung-hi mesi invernnli, dal resto dol1a Svizzera, e che aveva.tutti i suol traffici con la Lombardia. Il blocco significava dun– que la fame, per il Ticino : rame aggravata dnll'espulslone e dal rim– patrio forzalo dei numerosissimi emigran!,i t.icinesi in Lombardia. l\la il Ticino accct,tò l!empre con nobile fermrzza le conse-"1-J.enze <lel– l'ospilalrtà offerta ai profughi : o5- pllalltà ohe si mutava In solidariet·à di sangue nel momenli epici, come lo dimostra l'intervento dei trecento llctnesi armati nella Rtvoluzione ita– liana del '48, Quella solidnle ospilulilà verso gli italiani proscritti si manifesta anche oggi, vigilando ansiosamente al cn– pezzale di Giovanni Bassanesi, mal– grado le pressioni è lè mlno.ecia dl!I nuovo Radel.skyohe opprime l'Ila.ha. Sia ricordata e benedella, come sono ricordali e benedoltl gli eroici (ipogi-afi di Capolago. li loro e!iem– plo non dev'os!ere rievocato Invano: noi tutti che camminiamo com'essi sulle vie dell'esilio, preparllndo nel dolore il secondo nisorglmento del– 'Italia, quando o sconforto ci aec_a– scia e l'aUesa ci appare intollcrab1l– mentc lungn, gua\'dlamo Indietro per attingere forza e fed('\ nel ricordo lumiuo&o. Esso ci dice che la perduta libertà si pub riconquistare solo col sacrifl– aio coslante, capace di attingere i vertici su~liml del martirio, e che dlspèrare è delitto. ALCESTE DE A.1\fBR!S. Dopo la rivolu11ione brmilia.na MARIO MARIANI RITORNA SAO.PAULO L'òn. XiUi ha ricevuto il seguente {elegramma : ca:v~~~a~~rn ~::~f:;i ti r~~~~~l; a San paulo con l'esercito dei « gau– chò.s u, La rivoluziono ripara cosi all'affronto compiuto da \Vashlngton Luis oontro l'ospitalità. brasiliana n, Il telegrrimma è firmato da Julio Me!quiO, direttore del grande quo– tidiano Lo Estadò di Sao-Pai~lo. La notizia del rilorno di Mario '.\la– riani al Brasile sarà conosciuta con gioia da tutti gli italiani e çombal- ~~~dc 8 :i~~1ffd!t~', s~1e~~~~,!~ase~~ po del movimento brasiliano, che l'amico Do Ambrls ha lndlèAlo con tanta eh!:n·ezza nel numero scorso. All"amico Mario ~lariani il_s~lulo no&t.roe di tulll gli nrrt.Jfnsc1st1. ... ---·· ---·- ---- ------·- Dare alla eottoscrizione della Concentraz;ione ,igniflca contri– buire alla lotta contro il fasci•• mo, UN PURO SANGUE ... , E' _ p~1· lJnghiUf'rr(I - 11m1 pf'r l Italw. fascista - che 1m co1·ri.!iJJ01l– denle della Stampa da !Andra parla di ca,1i e di cavalli per trovarin tttw rossomiglùrnza col popolo. u Pf'1• w1 certo tempo- dice - si lirnc tra11.– q11iUo011cheun cavoU.o di, 1<mr1ue con ~::i1r:..,·~,;rr,i:~ ::~'~ °v:ia ~ a: ~{:. °co~~ divc,i/a Wlll pecora, u,1ca11cdi ra.ua rinchiuso in un canile e trott ato a carne ~-en;;'ouo. UJ loro - snlvezza consi1tc nell'abbonda,1;c1di occasio– ni di corre1·c; 7Jolrebbe1•0H·ovaro la felicità m:- Ua ras aeg11azio11e ? u,~ puro ,an(Juc non.si ra,ser11w 11wi ... ,1 E poì: "Que sto pa e,r, (l'Inghilterra) 1wn è ancora di quelli che si rouc– gnano, pcrehè un paese che .ii ras– segna non è più 11ienfe ... 11 li solo paese chf' si rau,.una sa– robbc l'Italia, rinchiuio in un cani-le e trattato a oua 1e11::a carne. Questo - il corrispondent_c - LA LIBERTAI chiama ir011.ico.me11tc lrionfo del quietismo. Qunle? Quello df'lfa l'tl– (Jhillerra lnbourisla, o quello d,;:l– l'llolia fascista ? L'allarme di Roberto SIAMO GIA'Al TRADITORI Un cdiforiolc di Regimr-fai:;cista (30 ottobrf') indica i pericoli verso i quali va il " blc,ccogranitico 11 le cui oondi;;ioni di ial11le non sarebbero molto buone. Uno dei pericoli IJ il " nu mero ". (( La q Ymtilita è p!!SO moi·to q1til1ulonon.ha spù·ito », dice Rober to, it qyale cimm oni,cc che bi~ ~t~"am~~~~~ca:t~ 1eC: 1 s~ 1 ~c~,wv;r~i{h i11urouflro110 e ti impinguarono di fo1•:c puramente numeriche e pcr- :gt~ci~~l~~c~l: 0 J/':i 1 !°i:;j~c~t1.1vce;:?1~i a,ttiosf, di arrivisti. seminatoi·i di :izza11ia 1t causa della /,oro rovi11a. t:' " con dolo1·c " clte Roberto ha opprc.'ìOche " i tcuerati det (asci&– mo s11pera1:ano il milione "· Anche pcrchè q,,,.110 milione comprendere rrn numero enorme di prrsonc che •i 7Jreparebbcro « tra.dire il {a1cismo "· Laonde II l'opera di reVlSiollf' df't'c e.iscrr s~·i,era ctl implacabile, per q1umto ordua. I profittatori, i pf'3i morti, le mcuc coscir.n:;e drwona r~srrc spa;ioti via dai noBtri fa.rei. /Jiaoo,ia ,covorli riov11n<1ur. in lutti i 11ascm1<1ioli in cui si tono mmidati, ,1pccla se son yiimll ai posti di co– man{.lo.Ed è i11olti'e necesMrio met– tere olla flO'Jllacolo,·o che, con qual– che bir,fielto da mille 10110 riuscili a {al'si anlidotrlJ'c la tcesera. 1, Come descrl:.ionc del " blocco gra– nitico » vale un Perù : dai comon– tlanti oi are(lari - ai quali avrebbe– ro vcndula la Jcsserri antirlatata - 7H,~~~~/'I'!~r;;oZi~n°;~~~~~ 3 t~ ~n~ ; cosa rf!slerà di questo famoso " bloc– co oranitico 11? L'alleanza della reazione monarchica--fascista LE "FAUSTE NOZZE" DI TRONI INSANGUINATI F!:OfJA, òllobra. - In una fredda srra del febbraio J893, la principessn Mal'ia Luisa di Borbone, sposa di Ferdinando di Coburgo-Gota, prin- !Ìfo 0 ra~~n 8 ;:Yt~;l;at~) ~i~~g~I 1 ~10~~ 8 Ò un figlio d1sesso masohilc cbe « per graxia. di Dio e volontl\ del popolo bulgaro 11 di\'ennE}l'erede del Lrono. Fu gran gioia a palano. r...·cvcnto parve fugare il I riste ricordo della ~f s~r:~~;eeerd~l ir~~~f:, ~t~Ji~~~~ agli ordini defls Corte, partecipo' alle foste organizzate ln onore dnl neo– nato. Si Lrallavo, inoltre, di una buona occasione pr riconciliarsi con l'onnipot<:nle imperatore della Rus– sia. che non avewi dalo ancora In. sua bendiiione al principe Ferdinando, chiamato a regnare, nono11;lantela volontà dello zar, in ,Bulgaria, ch'era considerata allora come un governo tran!!danublano (Zadounaiska gou– bernia). La nascila dell'erede diede dunque occasiono al riavvicinamento fra lo corto di Pietl'oburgo e quella dl So– fin ,ove \'in-fante fu b:\ttezzato nellu. rollgione ortodosso. od <robeli noma di .Boris. Cosi la sltuatione del lrono bulgaro si consolidava; e Ferdinnn~ do aoquls.tava maggiore Jibe1·tà di aziono all'interno cd all'estero. 011 assa..ssiniidei ministri B<'ltchcfTe Slarnboulotr e degli scrittori Kitnn– cheff e Al. Konstontinoft' (1885-_96) furono le conseguenze immediate di gueslo mutamento nelln situazione lnternazionnlc del principe Ferdi– nando. La più toneru infon~in del ~!l~ 0 !fles=~~~i! 0 dl 0 c~~t1~~~1 1 l~;~!i liberali, uccisi per delitto d'idea. A poco a poco, l'aslulo Ferdinan– do e la sua camarilla iustaurarono ra~-i~f~_ii~,~~~t:~.: O s;g s\ 11 ~i~i~!= zionc giovlme-lurca del 1908, Ferdi– nan do aspirava ad essere incoronalo r.ar di tult.i I bulgari nPll8 storica r~ 0 ~ ~;:l'~~i~~~J!i1,~ l ~~~,i~~~n lf~i ~gr:ts a~1t.: rrtr:bi1~\I~ ~~~;)c~~ilr; preparando il suo colpo di Stato not– ~urno. TI O giugno J923, con la sua bene– dizione renio, la cricca militare ro– vescia,•a con la violenza il governo 1f!;~~1fskf~a~\;ri~1a j{ a~t~?ui~TI~ n1d1smlslrn. Fu instaurato il re"ime del tel'rore e il re si ricoverb dfetro i militari e i macedoni reazionari che avevano Mrappail.oil polcre ai rafr:~fe;l~~1~ ~f'rj~~gis 1 i·e organìz– ~~!;ain~~;,~:!~r~~e ~~~haet/J'r::1\~n1~ ~;:u /r 9 e~~o~·!d~e1° ci~r~~~i. ~e~~1~;; d!eci giorni, i rivoluzionari, pur non g~~~~1~:~~o ~lgo~:;::ne~~~ic~~t~o 1~ regime e la corona. Il sani;,'1le colò a fi_otti.:'{ella. su_apaura, Il re incorag– l;J Ò l_are pi:es:;1onecrudele. Il popolo fu vin.io . J:. ollora si scsienò l:1mo– st _ruosav iolenia dello vendette. Plù d1 2~ mila contadini furono ucoisi : villaggi incendiali, donne e fancìlulll COJltusi in un orrepdo massacro. I t~·•bunallml!ilori entrarono in fun- 1-:10ne; _ tm:ono _erette le forche; e le c1~rceiv~·,_empitedi prigionieri. La v:la po11t1cacessò : il silenzio dei cimiteri rimplauò la vi{a.attiva del paese. Il do_lce, il buono re Boris, apparve -qu_ale1I popolo lo dtfinl : uccisore dei lJulgarl. Da allo1·a, il suo trono poggia sulla forza del terrore e sulle baioneUe. Como in Italia. Con l'al- ~~~~~~ ~~~:!s!U~~~ 0 n"o~ 1 t ts a~l~~; la suo. ulUmn carln. Anoora una vol!:1: 1 gl'interessi della nazione bul– gara ~ono .sacrificati a quelll della dhmstla. li vero aenlimen~o del popolo bul– garo non è quello ohe si è espresso n~l!e manifestazioni di piazza orga– niz.zatC'dal governo. li popolo ò ben ~ 0 e~t~~~ f~;~is:1i~t~!!!~e cg~!l~!~i: disprezz:l. E oggi, a~canto a qitello di Blnmbuli!kl. esso rievoco. il nome di t,tl~'::o~lil:i;~;~;r1rt:f1~·a~~~i ~ila~~:; dipendo il de~tinc, della. Bulgaria, coma quello dell'ltalìa. corti e d e.Ile diplomazie d('.i pae~I ba.lcnni.ci. Il tratil.ato cli Belg-rndo. Ccit.tigne è Sofia sulla divlslono dei ~=rr~~Ol~O;l~~~~io~~ E tìifn~·ee i~r;~~ Grande entusiumo in Bulraria firmati nell'estate òi quell'anno. E Wufg~~~~d:i~Pt~bf:1~&dtrr~~~lt~ 1 !: gro o della Grecia contro lo •rurchia. Nato in un almoi:r<'radi ropres!Sio– ne sanguinosa, il principe cresceva ~~~~~ge,~\~~;ì~~,;~ 3!1 8 suue;i;Op~f~'. le ambizioni di suo padre, !l-l'inlrighi ~!~ 1 ~ ~~~{ji, Vo1;i~i~:;~~z~~~eR~ 1 :;: lnBrilla rnililarisla : COUOSC-IWll lutlo ma i:iubivP.e approvava. E rimMB ~t:tti' 1 r~ 0 :c~n!~~i1~ 0 fe.estur;~~~~irr;.~W! i;;gda11fusCJ:tnd~rcoJ;~f1?oi:. co nd us~ ~el settembre 191'8,Il fronte bal– canico fu spezinto n Dobro Polé. I soldati e le masse contadine insor- Per i" ,, fausto none » fro.nces– ran,. dei due regimi macchiati di sangue e di ranso l'enluslosmo sa– rebbP stato inde<;crh•ibilein Bulga– rift. Con•ro il lrPno che trasportava la Mppia sono slat~ tirale fucilate: ~er::R~r~ 1 ~1l:~~1at•~yn;~~j~~~r.~=e Un comunicato ufficiale smentisce, m1luralme11te, queste nolizie cho agenzie ufficiose hanno t ràsmosso à futti i giornali del mondo. L'AMBASCIATORE A SOFIA SFILA iN CORTEO COI FASCISTI BULGARI sn! fa.scismo (e articolo di esporta– zione ,1 e ha dichiarato che il suo l1c 0 fu 0 o eJ~~ni(sl~~a aES~fraa:~:~~ st ~nl~- lctlPra lo istrutloni. sfidando, oosl, la Bulgaria dcmocrat..ica e contadina che si organizza in queslo momento per met.Ler fine alla dominazione dello " sgovor ,.., E' un fatto srn:m prece'denti nella 1toria diplom11lica, ma 110n è un fatto 1cn:;aprcecde11,finella &torio fascista. eia/, i 922 od oggi. I ropprcscntanri tliplomatici fa.1cisti, e quelli u{fi- ~~o~:.;,e 1 !f!i;~~1~Q~e~s:o~'t::;fo~il~f :; conibottc11t1, llmrno .umpre ,na11i– (elt()IO pubbUcamcnte le loro intime rf'ltufoni coi gruJ,pi catrcmisti di tlf'1fro 1 nnchc sr nel p(lesc f11cui vi– vono questi aggrnppame nti sono contrat'i, e te1ulo110 o rovo ,cia.re con 1a viote,ua, lr istituzioni cos tiltt- :fo:-1~~:a{1{o;ta;~~h~'tbf~ci f:Z:cf:t~c1;; /i'r<o1cia,con gfi ri Elmi d'acciaio " e le bande hitlorione in. acrma11ia; co11lf' bande dalle Hnimovheren in Attslrfrt; con i fascisti u11qlteresi - l'a!furf' delle mitragliatrici al falsa– rio Bcthlrn C di.ma11ticato ; - e con qucUi bulquri datano dalla nascita del (a&cisnw ,teuo. Erano pubblici onclta (Jttemfio il, <( duce 11 assicurava che il (a1cismo el'a ttn niot:i1nc11to italiano non de&finato aU'espol'ta:io– ne. A qttclla ossic,,raiione data dal capo del gnvemo fMcista tutti nio– stro 1- 0110di voler vrettor fede, per q11tlla indolcn::a. delittuosa che fa t1<11co11dcre la tc1ta 1>er non vedc,·e il prricolo: ora che il fascismo italiano crede di at·cra it1 m0110 abbcutan:a carlr per giocarr il colpb grosso ,rnl tappeto interna:ionalc, non reputa piu necessario di fare dichiarazioni fafsP. Atl ogni modo,mr.glio tardi che mai : ora chfJ il 7>i' ricolo è p1tbblica– mc11tcc-:1po$lOdallo str.uo fascismo - e 11i011 si tJ•attapi ù. di dic erie ùlle– rasiotc tlei "Jttoru~citi n - si tratta di, rc(lolarsi rn con8C(IUe111a. no~e~.jc ,;:r11zis:t:i~~~~!1!~a:Stl!:rii~ ~~/~~~~rdllli~~~ti~tif~l[ :~i 1;~;rt r:.':,~ bf10(111a di11umtic01·0che il colpo di Stato bulgaro (1L fatto sotto la pro– te::ione. co,i lr ai·mi e i mcz;;i for- tÌ,~,!JealcZ~i;~~~~pg~:t~l d:o~o~ 0 do~ aver 111Psso a morte - lortitrandolo tnfjlin.11do9li il braccio chr: firmò il Trattato <Ìi Ntmilly - Stambulisl:i. si recaro110a mani(eslcrrc la loro ricoiv>Sccn;;a sotto le finestre dcl– /11 ler1azio11efotci,ta italiana. Da flllorn (lii intimi mvporti sono conti11w1ti ; og(Ji sono saldati da un ,natrimo11io della fi!Jlia del ~~IJ~~:;;:s,~tc1:-rtà~c:~tad~p,~!~::i;;;: rai e contadini col fiolio di nn man– danlr di omicidio e capo tielle bande eh" /wnno ucciso wi prcside11le del Co11siglioe migli(.lia di- cìtladi",i, de– putati, operai e contadilli 1,er stt-ac- ::~io~lc : 0 1rii~~l::it1/f 1~-~~~~a t:a l~ due regimi è perfetto sero e marciarono contro lo.capitale. Ii giorn'!.11 pubblicano : ~e~twtil~a1~~,;d~:~ 0 v:r~~l~rz~~~()i~~ ni:,a~:~:· ~o,~r::ambb!ioar"a 1 --;::::; 1 FONDI ~!e~1!h~!~,ft!e1~?j!t,ir,~ 1 :r~r!u!:~ ~:act~l~~~ d~1f01:ftl~1°P~,~~rw:o1./e~i DELLE (( HEIMWHEREN )) nuta dei piccoli va!Salli balcanici. signor Piacentini. ministro italiat1.o L"ag('nzia Clmtropa pubblica inle- :eard~l~dl~\~t 0 a :~1~1~~t /;~v,~ar~~~ (fascista) IJta ttel corteo. Il l" • l • i bo tlle su rap dinastia, contro CUI la rivolte ern Il QttoUdien accompagna quel!la ~~~~n de~'vdr~~~l co~nandl d<!ÌI; organi2z:tta. DlreB!Gcontro gl'insorti no~,i~c~o!n!~!~~n~~::';e~~ 8~ 1: ~en- ~u~r~~~~~e~i:~ n;a~~i~~~ode~::~ff st ~ ~1 ~elri:>:~~/:i:~wl~a~:<l:~ii~ 1 :,~::~= za precondenll nella slorin dli,loma- fare la " marcia su Vlèona ·- Le ri tedeschi• abdicò in favore di Do Uca. Il rnppretenltmle di un go,•crno trupve avrebbero ricevuto l'equi– rls IU 8 abbandonò il pncse Ui cui estero prende parie ad una manite- pnggiamento per la sfieditione. A nveva fatto la rovina. ~!~it~n~yro,1~:o,:; ~r,~nrr'o"r•,,tt 1 dl èdl!: proposito dei tondi do! 8 bandè fà- Boris giocò con soltilo astulla. 1a ~ ,.... " seiste l'agenzia dice che u. il maggio- sua parte. Do.vanti alla indigne.iionn stra: nel paese dovè è ncercd.ilato. ro Pnbst e il doU. Staidlò dispongono delle masse contadine, egli si affrellò 1( Qu:rndo abbiamo conosciuto la di due importanti conU nella. banca a tiare il governo al loro capo, Stnm- noliiia del fidanzamento del rè Bo• principale del Tirolo, ad In nsbruuk. buliski. In fondo nl suo ouoré, egli ris, noi abblnmo detto che que9:la. n maggiore PnbsL avrebbe porto.lo nufrivo. rancore ed odio contro Il udn,r1r~itiv,slgdno/1\llct:~~ rar,1, t.s~-oan1~sll1~1~ la maggior plal rto di_-quesL ifondi In partito agral'io; ma seppe nascon- .., Isvizzera, ne a pr1mnvcrn. seoraa. dore i suoi senLimenLi;e, mentre 11 ~~iti:~t~~~~ ~ 0;;~rs~~~~!i 1h:!: ~~r~~~c ,!;u!ufrf;}~~~~e~~:Ji ~~~~i f~~1f{ 0 sii~rr~IT:iv! 1 ~e iui~ri~~nl~ gl!: ~~1.i.~i--~~.r:.~~?~1;i.a.t.~.1:.:~.~-~~~~~;;? al principe Slabrenberg. ghe della guerra, a restauraro l'eco- Trenta « elmi d'it«iaio • germanici è i(n uri~/~i~:11~~tdle~a~~Ìi d~ra~~ noria 0 {at?raleatist~of~ei~s;l,u;r:n I sono arT i-ra.ti a Venezia, accolti con chlarato che questo denaro proviene ~~cr::a 1 sil!oiio~amento '10 sue fil; gTad di eerimonie fa.diti, Sono ineari- dagli amici del fascismo austriaco è con la cricoa militarista e con l'or- ce.ti di far pros,.1anda pd prHtito ehe si crede che questi amiol Siano i fa- ganlzzazione reazlona.rla macedone, il • duce ,. domanda alla F""ncia 7 scisti italiani. 11 -- - ----· -- . ------- - - - - -- - - . - -- - ----. -- -- .-- - --. - - - -• --- -- -- --- • -- ••• L' "ITALIA DI VITTORIO VENETO" - Sissignori, a Vittorio Ven eto c'erano anobe ·loro .•• JL/ ««EUROPA}> di HERRIOT Per forluna, accnn-lo agli sceLlici E l'esame anulitico dei problemi è che alzano le spti!lc o sorJ'idono con ratto atlravn~o tutto il libro - ,ulla aria. indifferente quando si parla di {raccia del memomndum. di Briand Federazione europea, vi sono uomini - con ricchezza di documenti, con di fede ch e met tono al iwrvizio di originalilQ di ricerche, con larga vi• quest'idea lut.te le proprie ri5orso sione degli sviluppi che ognuno di d'intelligen za e d i cuore, che non si essi può prendere per giungere al-– scoraggiano per le diITicollào per le l'organizzazione federale d'Europ;t. critiche, che gettano lo sguardo a Contrariamente all"opiniol)e espres8a fondo nella !'Clva intricata dei pro- dal ,ner,ioraflllum, Herriot ritiene biemi complesii sollevaii dal pro- che la federazione possa possa farsi gramma della solidarietà internazio- più razionalmente e più presto agen– nale, che conducono un'opera arden- do sul terreno economlco piuttosto to d"ogni giorno per tracciare nel che su quello politico. Gll interessi oaos doll'aU.ualevita europea le vie concreti gli sembrano faotli per in– della ricostruzione P dell'ordine fendersi meglio 4elle necessità poli– nuovo. tlche. Il nazionalismo economico è Taluni di questi uomini di fede e più !acile a distruggersi di quello di coraggio (poiché cl vuole anche storico e militare. Esamina con mol– coraggio a difendere un'idea audaee ti particolari lo sviluppo preso dalle e radicalmente innovatrice fra scet- intese industriali specialmente dopp ticisml, irrisioni e ostililà), per le la guerra e vede in questo vasto re– site cariche che coprono o per il nomeno un segno tavorevole all'uni– prestigio intelletLualc o politico di là d"Europa sul {erreno della. pro– cui sono circondati, recano a questa duzfone e degli scambi. Egli non si impresa un conlributo dceisivo, che nai:conde però i pericoli ehe può far solleva dibattiti appassionati, pro- sorgere, per gli interessi dei con5u– voca sludi fecondi, raccoglie fervidi malori e per la sicurezza stessa.(legli consensi. Stali, il gigantesco incremento di F'ra questi, un posto parLicolare questi or~nisrni industriali dotali spolla a Edouard Herriot, ehe \"a di mezzi poderosi. e sollecita il con• conducendo da qualche tempo trollo oculato c rigoroso dei goven1i un'azione ardente e vigorosa In fa- P degli s<essi is1itu!i lnlf!rnazionali. vore del la Feder:11.ioneEuropea . Ha Mi sembra però ehe questo conlrolio lioenr.ia 'i. o alle slampe, da poehe set- \'igile non possa. essere efficace se timane a ppeno., il racconto del suo non è esercilaLo da organismi poli– viaggio stlJI)J!ndosule traccie della tici farli e ben cosLlluitl : se cioè il civiltà ellenica, che ha ratto rivivere processo di solidarietà. europea non in pagine dense, con limpidi tratti, si è sviluppato, di pari passo, anche con suggestive evocazioni, Lraen<losul terreno degli accordt pollticiJ Insegnamenti definitivi - Sou, Kon si traita, quindi, di cominciare l'Olivier - ed ecco cbe pubblica.un prima su un campo pluM.osLohe .su libro bellissimo - " Europe ,.. - un altro. Bisogna lavorare .su tutti i sul problema del giorno, intorno a campi e in. tulti i sensi, perché i cui si atraccendano in un fprvore di problemi sono ricchi di interferenze, discussioni e di ricerche le Cancelle- presentano soluzioni svariatissime, rie, gli studiosi, la pubblica opinione ognuna delle quali è condizione indi– del mondo. Confesso di sentire spensabile e vitale per l'efficacia un·ammiraziono profonda per gli delle altre. uomini politici di questa tempra, Cosi q unndo Herriot so:-;tieneche che portuno nell'arte faticosa del go- l 'abba.ss; amertledelle dogane non è il verno un corredo di cultura vaS4.a e primo p asso del riordinamento eco– mnlliformc. per oui trattano con lo nomico dell'Europa, ma l'ultimo, stesso acume e la stessa comptenza. cioé il risultalo e. l'effetto delle nuo• della filosofia greca e della lettera- ve ba~i della produzione industriale, tura coniemporanea, della pittura mi pare non tenga presente che non italiana e df'lla musiea tedesca, del si può mettere in ordine i mereJ.ti diritto pubùlieo e dell'organiz1.azio- Interni, non si pub ({rezlonaliir:are 11 ne sociale, della finanza lnlernazio- l'industria, non si può sviluppare lo 1iale e delle intese industriali, dei sfruttamento scientifico delle risorEB problemi superiori dello spirilo e naturali del vari paesi, non si pub della tecnica dell'economia moderna. Insomma creare Jn nuova economia. Mi sembra che e!J~i rappresentino il conllncntale, .!lanaed elllctnle, se a tipo por quanlo è possibile compie- mano a mano ohe quest'o pera si lo dell'uomo politico, 11 quule non si compie non si ftbbac:sano IP front.ie– rinch iu<loin una visione angusta del re doganali, non si rooiU lano gli mondo, mn sa vedere la vita lndivi- scam-'bi,non si prepara conii1misure duale e colletliva - che è chlanuito successive e graduali il meré&to·uni– a dirigere - nel suoi molteplici co senza. il quale l'Europa nuova aspetti e sa comprenderne le infinite sarebbe una oostruz:ione!it.f.izia e un esi;;r· HerrioL guarda all'Europa. campo st erile. Questo vecchio continente che ru ,pa- Qualohe Rllra.osservazione di det– drono del mondo sttra.versa un pe- tMlio si può fare sugli lnnumere– riodo di decadenr.a. Le crisi econo- ,·oli documenti di studio che Herriol miche, i dissidi pollllcl, le esaspe- presenta. Per e~empio : ~fazzininon r:uloni nazionaliste, le incompren- figm•a Ira i precursori dell'idea eu– sionì culturali, il disordine della pro- ropea; l'unione panamericana è pre– duz:ione,gli squilibri del commercio, sa come modello, nonost.anle I& Je effervescenze di torbide ambliloni straordinaria lell'lezza dei suoi s, i– imperiali_ste, lo travagliano in ogni luppi e la fragilità dei legami che s~nso e lo conducono verso osouri la compongono; non ò esplicitamente des-tini. Ma nel suo seno esso nas- affermala la conviniione che solo conde ancora grondi risorse, e se le con ordinamenti democralici le na– forr.e solidali avranno il sopravven- 1.ioni d'Europa possono uUlmrmla to sugli clementi caotici, l'Europa collaborare alla formar.Ione del vin– potrà riprendere il primato perduto colo federale e alla eolldltà dell'or– crl essere- lo 8 trumonto pitl valido dine nno\"O. ~la Herriot, che ha nel processo per l'uniilà universale. troppo la rama di essere un'ideall• Occorre. però. sostituire alla vecchill ssta, ha voluto fare un'opera di t'el– medicina dell'empirismo i metodi li-zzalore. Ha volufo guardare in razionali dell'organizzazione politica faccia la realtà sltuRle d'Europa, per ed economica di cui la civil(à mo- discernere gli elemenll di unione. derna ha bisogno. Qooorre lnfrnngere Ha voluto prendere le mos!e da ciò la superata teoria dell'equilibrio che è per indico.re clb che deve es– fondato sul numero dei cannoni e sere, e pe r quali vi e possibili. dei soldati, per costruire la vila Non v'é dubbio che questo libro d'Europa sull'arl'r'\onia delle diverse - per il grande s_offioideale ohe capAcilà nazionali, sulla solidarietà l'anima, insieme al dll1gcnle spirito degli inters!i comuni, sulla fusione d'indagine da cui è guidatò - e uno delle' idealilà anima\rici. dei libri più suggeslivi e più solt- 1\fa le fra,i non bn~lano. E se è damcnte polllicl di quesU WrH.tore, vet'b che il proce~~odi riordinamento che onora la dcrpoorazia int.erna.iio– contincnlale sarà lcnfo - per le nale e che -el è pO!lo tra. gli artefici enormi {]i(fleoltà che presenta, por più vigorosi .e più ardenti dell~ lè ostilità ehe hbognb. vincere, por nuova Europa. MARIO PISTOCOHI. gli interessi parassitari che blsoghB– distruggere - è pur necessario at– taccarsi a soluzlonl eoi'lcretè,eSt\mi– nando i prO'blemi che costituiscono la vita attualo delle nazioni e i loro EdouardHerrlot..• Burope •· Rleder, reoiproei rapporLI. ParM, tr. i5, NONANDATE A PARIGI I ,.., lia vietato i•,ntrakl in Francia ___ agU emigranti di quaùias( Stato eh~ A Parigi e nella Regione Pari- ;'.f;Ìu-;;::; 10 a::fc~:a'::!n'1a:~~~~iti p:~ gina, in eegulto a cale@'.oriche questo il _Govetno /ascilta dà ota ( dìapoBizione governative, non è ~:~a:r!~;afr1~:11a c~::.:iclt 1~~: poHibil.c oUenere ia carta d'l.den- pre t1el suo program.ma di sfrutta-- iità (een~ la qua~C non si puo' ~~~::~t{ i~:!fj~Ci~i~c cheè:ed~~Ì lavorare m Francia) per chi è passaporto e d el vlagqio {rM alld pentlràlO in Francia senaa passa• frontiera, P.er vcdern _ respingere potto, oppure con pa!ll&pbrlo ~rl::r ~~t,?; ~~~ 1 :~!i1t,: a1pe~':~tri~~~ notl aocornpegnoto da contratto e di rag{Jitrn(/.eré ancora ùtì altro di lavoro approvato dal « Bu- scopo : far oliittte la, Francia, L'-?3pite reau de la main~'c:cu,Te étran• r:;;r:ss:u.d.!( 1\òstl'i sventurah fra. gèro 1>. Inoltre, a Parigi e nella regione parigina ml!!,DC8 11 lavo, to, specialmente per mècèanicl e La censura ,ulle lettere per i manoVèli di qualsiasi ca, Aprono anche le raccomandate tegoria. I ptofughi e gli operai e le usicurate emigrali in genere, devono es• sere quindi a1&0lutamente scon• sigliati dal reconi a Parigi. A proposito della ntloVatruffa fa– scista con la conce!!sionedei paesa– porli « co111tnerolali 11 - ne sono stai i concessi oltre centomila ! - il giornale cla_ndeslinoche circolo. in Italia, L'Altoparlante, pubblica : (! ATI'liNl;IONG ! Badale che [a èOfl.-'– ceuio11e Jét ptusopol'li non _èche uh inganno in quanto il aovef'no fran- (da un nostro corri.1p!lnM"llle) tr:v~ro- ;; 1 ~s3:J't~~~ r;:;ts~of: aprire te racconumdate e le dSlictt– ratc provenie71,tidall'esetero, Valen– dosi di trna d(posisione di Lcoget l'arnminislrazione st fu rila-1ciare dai Procuratot't del re delle autoriua◄ iioni in bia11co per aprite dt>lte teì.. tere, sotto il motivo che si tratta di lettere 'il cui contenuto pu«) servirti all'istruttoria di procenl in corw..

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=