la Libertà - anno IV - n. 45 - 7 novembre 1930

! 11 fa6Cii!lmosaccheggia i depositi dell'htituto delle Assicurazioni delle Asaieurazi.oni sociali e della Casea Depositi e Prestiti Il Peuple di Bruxelles (3 novem- ~~Jia ~~~;\C:ne uri~1i:~:r::f: 0 i~li~~~ c\lc si J;asa sulla pubblicazione uffi– cio~a della fascista Rivista Bancaria. Questa rivista dice infatti - e a proposito un comunicato ufficioso "1'3. apparso su qualche raro giornale ra,,.ch•t:i. - che per finanziare i Ja– ,ori pubblici decrelaLi :per far Ja– ,·ot.i;e una pal'te dei oumerisissimi Vi.:;o.:.cupa! i. il 15overnomelLele mani $:11 tre miliard1 e mezzo delle casse <lr 0 l'L;1itulo ~azionale delle Assicu– l"J.Zioui.liell'Islilulo delle Assicura– zioni sociali e della Cassa Depositi e PrP~~ili. Or~ ~emhra che i lavori pubblici !sianouna scusa, o che solo rn parte a'-sorbit~cillno i tre miliardi e mezzo. <'li~ ~onodestinati a colmare le falle dd òìlancio fascista. E bisogna no– tare che per !c!lge i fondi loooali dal t:,"Overno non si possono t.oecare. Le .\'-'-icurazioni Sociali - dal fondo d"lle quali banno prelevato t.200 miliom - sen·ono per le indennità; ~~at~~à ~fi~:Ì~ttie 0 a~ 3 nis~e~i~: <.il ulo non po~rebbe pagar le inden– nità. Pt:!rl'[stitut.o delle Assicurazioni, ~~ur~~ilyae~1~r: di ir~;;~~iii iod~i titnli di $lato, vale lo stesso '!'agio- :a~;;~~ ;'s:tc::~~nr\ggr~iiio~~ X"'I-passalo, quando lo Stato è stato co~trclto a domandar denaro alla Ca"sa Depositi e Prestiti ha dovuto p:·~sentare un -progetto di legge. Ora it go,·eruo fascista prele,·a. sen.z.a {'~mplimenti un miliardo e meno d""tfondo che dovrebbe servire solo p4'r i comuni e le province. E si noti fl~~.it~. ~~~ 0 ~s~f~ira,1~ 3 sl~~zf;:; del Tesoro. aMri tre miliardi dalla Ca~saDeposiI i e Presi ili. Eeco_i metodi ai quali rieorre il fasci~mo per fare denaro. E la rovi– na dell'Italia non .può essere più 1·:!~:g~~ t~fe 1~e~~:::d~a~r:~t 1.J€ 1nen::.ogne /acide all'utero L'ambuciatore a Wasbmston afferma che l'Italia è felice e cl,e il pane costa 70 ceatisemi al kilogrammo ! ù1 un ~iornalet.to fast,l5ta: degl! R~ai.i t"nih (Il Cruio àeUa Stlrp_c, d1 Xe-w-Yor.k. 18 ottobre) peschiamo que~la perla : " Parla Gi1Jcom-0Dc Jlarti110. am– l~!!cÙJt<Jrea 1Vash.ington » {il titolo e ht citazione sono pubblica:l-eio ca– r.altere da manifesto su tutta la pa– gina): « Q1tal10l!JU-e voce che voi pos– si.ufr 1e11tir1.: circa l'llalUl nostra .i11ltorlo della rovina è assolutamen-– tr- /als<t. L'Jtalia di oggi è felice ~ fiormte quanto ù., $i può essere dt fr011fr <lUa depre11i<me _ ccono?71ic~ 111on.dialc.Sol.amcnle tert una di talt /allilò. è ,toto p-01"tataalla mia atten– ;iQnc. Seco11fiof.ale voce il parie ca:– ~frrebbc fa llu.lia 70 « cc-nts )I al kt– logramma. Ciò è semplicemente ri– dicQW. Il pane si "t>endea 70 cente– si1,1i , ci/J è ben di{ferenle : si ,pe– r,1ld"'11f~18iondo la parola i• cenU • di 1:~:~of:di;/~b~e1rmt;e 1~ tr::. lia c03li tredici lire al tio, ovvero iO cents di dollaro. Ma que9lo imbro– giione di ambasciatore Ji(lorio ci lara il farnre di dire dove, quando e come ha visto il _pane vendersi in Ifilliaa • ¾i in o le --o. f ·p1ccoleo grandi) \>er ki– t"~ . 1 _~S~ Ciò che in !ranoh1 fran- •.,1\'eota 2.93-2.60. si noti ebe dalle statistiche dr>l– l'U1IicioInternazionale del Lavoro. OireU-0 _daquella gioia del signor Thom~. nsu.Ita che i salari. nel rnondo. assegnano l'ultimo posto al– fllalia. lnfaHi contro 197 per i sa– lari degli Stat~ Uniti, abbiamo 163 ~~~ fa21;,~~!ia~\ 8 1f~e1'tau~~~~~r~~ 100 per l'tngbitlerra; 87 per l'Olan– da; 77 per la Germania; H per la qp,coslovacchia;58 per la Francia; ~ 5 j.e~~f ~rJi~fa e 1~!J!t:m~~tic;;i~· di quPsto imbroglioncello littorio che parla di 11. felicità )I del'ltalia e, fio– i-P!de ». Questo imbroglione non ri– ~petta dunque m~ppure la parola del suo « duce » il quale è costretto, dbanzi al di.se.stra economico e fi– mmiiario ilaliano. a dire che • La 8ifua::icM è noteuohMn.fe pcggio– rafo? Yuol ascoltare, quesito ciarlatano di ambasciatore, una parola u auto– rizzata n, quella di Farinacei '? E-eco quanto scrive l'ex segretario del partito fascisla nel Regime Fasci.sta di marledl 28 ottobre 1930 : oc Il popolo italianp non è certo adagiato s,i un Letto di rose. E' tormentato da ,ma cri,1i economica clte sarebbe ri- 1licolo non solo negare, ma dimi.mtire nella sua qraviJi.,..Eua invelie Le in– dustrie, , commerci, l'agric(ntura. .tnche qncUe province che si trova- 1·ono meglio attrez:atc cconomica– menitc. si trovano di fronte a di(fi– coUà tutfallro che lievi e di facile momento. Ne~srmo - per quanto 1tf{ctto da idioto pappagaUomariia o tla focurabite frenc&ia di abbietto servili&mo - può negt1re ia realtà qual'é o, comunque. con. artifi;;i re– ~orici farla apparire dfrer&a ». Ci sembra che possiamo passare a ri~f:~ 0 dr~~~~~bi\~r:b~t!f[~ 0 s~~rii~:; decretata da Farinacci in un gior– )H;.le ufficiale fascista. Ed ecco come gli ambasciatori llt- ~~r\ ra:~~z~i~lr~::ro~a~~ » ~~1~;~:~ frenetica, dispreizo assoluto .Per la vei'ill!:. Con questi argomenti - e con le « husterelle ,, - si convin– cono eerli • giornalisti " esteri a pubblicare il solito articolo sul a fa– scismo sah-atore dell'Italia 'L •. L'ordine di sospensione degli sfratti (da un nostro con-l1pondente) m:U°d1!'t~ 0 ~-; 1~8~~~~~c~\J~r~nruft! i proprietari di case, ordinando d! sospendere qualun9ue procedut.ra di ~fratto per t.uUo l'mv~rno, che pos– sa colpire i disoccupati. La liberià dei fitti era stata con– ccs~a recentemente dal governo f§.– E-Cista ma ora, dinanzi alla disoccupa: zione e all'inverno tristissJmo ~be S) """icioa Io stesso governo ord!-Daa1 padroni di casa di non usare d1 que– i:i,lalibertà che potrebbe parlare se– rie conseguenze. Altri processi contro venti cc comunisti » I giorni 5 e 7 di no\·embre il tri– bunale fascista continuerà la sua distribuiione di diecine di anni di galera. L·s asosto di quest'anno la polizia ave,,a denuncialo alla magi- :::!~{ia d{a:~\~triloil1i~feP~v~~g~~~ ricostituito une sezione del partito comunista. li comunicalo del tribu– nale diffuso alla stampa littoria dice che il primo s-rupJ>Ocomposto dì Edoardo Giudi-ci. :\!ario Fe_rret.t.i, ~~e;ri stt~~ii~ 1 .kna3!r;ecrr~o~i~r&~i~ do Bernini, Riccardo Lucchetti, Ales– sandro Andena, Francesco Turri e Virginio Roncagìio,avrebbe II a Mila– no, nel i 930 e qualcuno anche in precadenza, contrariamente al dìvie- ~~ld~~~tlt~~~~~~~u~~~~sf:1/!~ valentemente di conducenti di auto pubblic1tP. a Giuseppe Berelta, detto oc~rel– !in », era stato il riorganizzatore e capogruppo dei conducenti d'auto; :\lario Slorini aveva collaboralo alla riorganizzazione del detto gruppo ; Anacleto Sartori aveva raccolto fondi per il partito; Guido Bernini aveva ~irtfi~a~oa }~i ~f;!~tenfi~ R\~j~ Luecheitli era sfato capocellula e al– fr,•o propagandista. Gli associali spesso si riunivano nei luoghi di posteggio delle rispettive aut.omobili pubbliche per ve.rsare il denaro. de– stinato al soccorso rosso e alla stam- ~Ìffuilne: cfe~lfd!f:m~~tf_I"d.i per la Un altro gruppo di nove comparirà il 7 corr. per i;i;;ponderedeHa stessa imputazione. L'accusa fascista dice di rinviare a guid.iz: io « per propa– ganda sovversiva " il calzolaio Giu- ~~~[EW~sl! a~:~Greep~tu;:~~ lr<>'.ecnicoDeeio Tomassetti, !'assis– i.ente ferroviario Agostino Massonì. i1 rnano,•ale :iala~e 1tantegau.a, il panettiere Francesco Bolonelli, il piastrellai o Pielro Pozzo li, i t mecca– nico Francesco Za.ncbi. « Tra i de– nunciati - dice l'accusa - era pure l'nvv. Giovanni A.riis che per i /Suoi frequenti contali i con elementi sov– versivi e politicamente equivoci, si rilene,-a appartenente ai parlito eo– munisla; ma in istruttoria egli di– mostrò che le sue rclaz:ioni con t.ali elementi avevano scopo professio– nale. « II suo lusinghiero pa5Salo mi– litare e la sua docwnentata qu.ilità di cattolico mililante- si Je~e nella :sentenzadella Commissione 19trutto– ria - fanno ritenere sincera la so– lenne dichiarazione che l'Ariis pro~ clama in un memoriale e cioè, che l'essere ritenul-0appart.enenLeal par– tilo comunisla costituirebbe per lui indelebile vergosua offuscante il suo passalo e la sua vifa n. Cosi l'Ari is fu scarceralo e assolto ~ 0 ~nfr~ if~u:;i~rrecogir:ioess~o~!~tt:i contadino Alfredo RanelU, il mura– tore Luigi Casali furono invece as– solti per insufficienza di indizi. » Anche questi gruppi fanno parte delle villime dell'agent,e provocatore raseisla Eros Verebi ? IL POLSO La diminuzione del consumo dei tabacchi Recenli::;simi dati 91.at.isLichi - falsi come tuUo ciò che è faseis\a - per nascondere un sint~mo.deJla con– dizione del popolo italiano - e f:tt?de:faapr~:;~d:ig;:tr~ei, 1 ~u:~ - afferma\•ano che il consumo del tabacco era in aumento in Ilalia, malgrado i più alti prezzi et.abi– liti dal governo fascista. La verità è ben altra : i1 consumo diminuisce fortemente, tanto che nPppure gli ullimì aumenti riusci: ranno a ripo1·tare le entrate per 1 tabacchi a quel!ì che er~no. UD;ar– i icolo del signor Tu.mede 1, pubbheafo dal Giornale d'Italia (31 ottobre) lo dimostra chiaramente. in1ita~f:"~i~ 1A t~:;~o~j~gia~ 1927-1928· cominciava a diminuire nell'anno Seguente,poi - seco_ndo. il signor Tum~ei - stava .per risalire ancora, quando avveone la _« rifor.– ma ,, on·ero l'aumento de, prezzi. Poichè l'introito, anche nelra~no, di minor consumo, non era d1mmu1lo, « è giocoforzo concludere che vi fu in quelranno uno spostamento del consumo verso i prodotti superiori e che la contrazione colpì sopratutto i tipi di tabaccopiù economicie pro-: Yenivadalla classe più disagiate dei consumatori n. Quando furono sta– bilili gli ultimi aumenti, il ministro fascista disse che l'aumento da asse– gnarsi alla Cassa di !'U11morta~~n~ g~~ejf :j;~; ~~~:r U~~?c~~l~~~ non si arriverà. a 500 milioni... E una ~fs~ 1 ;\::r: 0 fn°i~~ad;h ~~~ta~~ 1 Iile~t; paragonando il consum~ del 192~ con quello del 1930, per cmque mesi, dal maggio al settembre : 1929 1930 'll!aggio....... . grngno ,.-....... . luglio ........ . agosto ........ . settembre .. NiglJala di qvtr,talt 26.620 i 7.!)56 28.588 21.999 2-3.650 i 9.873 27.030 22.'215 25.740 2U96 E la riduzione « riguarda pr!nci– palmenl.e i prodoLLiinferiori n ov- 1::e~ ?~f!Ui d~e~a~\~g~ 0 ~~~ 0 dr 0 iJ= t.embre, furono consumati tabacchi da fiuto 1.35i, trinciali 6.080, sigari 5.931 e sigarette 12.328; nello &tesso mese di settembre del 1930 si scende a tabacchi da fiuto 1.239, trinciati 5.449, sigari 4.22i e sigarette 11.287. La diminuzione è quindi di oltre il dieci per cento per le sigarette - il cui consumo rappresenta il cinquan– ta per cen4-o del totale - e del 30 per cento per i siga.ri. Si tenga presente chel'aurnento sperato •dal ministro non esiste se la diminwione del con– sumo fosse arrivata al 20 per cento. nn1tleo~a 5oin~!fl~~:rd~ t~~e~~nge~ la Cassa di Ammortamenti che il si– gnor Tumedei spera ... UN ALTRO CRAK Dopo le Acciaierie e Ferriere di '.\"ovi sono le Offici11e Elettrotecrii.clte di Pegli in disagio. La caduta dei prezzi dello stagno sembra ne s:ia la causa. Si crede si arriverà ad un concordato per evitare il !allimenlo. IN TRIBUNALE La 1tampa italiana fatcUta è co,t spudorata quando balorda. Sul fat– taccio di Sartrouville 1i è pagata un.'orgia di attacchi alla Concentra.~ ::ione Anfi(ascfata, indicata. almeno come mandante dell'attentato contro il nominato Carli o Vecchi. Povera stampa ! Spudorata, ma bol-0rda. Cori tanti esempi non ha. ancora imparato che al tcr::o giorn.o dellc. rivelazione di ciascuno di que– sti " delitti dell"ant.ifascismo n salta fuori infallaritemente un agentJ:Jdel regime. uno spione ai loro stipendi, un provocatore, un Menapace di casa toro, più o meno fortu.nato. Stavolla la " vittima " è Ero, Vecchi che ,i rivela ,otto la luce di fornitore dei boia del Tribunale Speciale ossia come un.'altro « martire fa.1ci&ta ", da mettere sugli altari liltorì in1ieme agli ultimi Sottosonti ed altri Porcu: Ma quando il Corriere della Sera e compagni, idioti e nefandi, si per– mettonp il luuo di 1paccia.re il nome del nostro Nu.Uo Ba(dini, come "di tin capo del Gruppo E, di SartrouviUe, dopo avere fatto ridere tutta la pla– tea itolo-france1e, ti prepa.rinp a filo.re davanti ai tribunali france&i, so"tto il fuoco di una querela. di dif– famazione, che &tarà come un guanto e quelle eroiche (da Ero, ... .Vecchi) canaglie. LA LIBERTA' FRA CORVI cl protegge... (dal So~ di Madrid.) UN <<MISTERO» CHE t CHIAROCOMEIL SOLE Il ferimento diSartrouville è un pisodio dell'azione provocatoria fascista ali' estero Il famoso ucarti,, è ragente fascista Vecchi Non abbiamo voluto, nel nume– ro scorso, attendendo le indagini, accennare a due avvenimenti che hanno richiamato l'attenzione del pubblico francese; uno stranissi– mo tentativo di attentato che 8i dice diretto contro il « fascio » di Parigi, e il ferimento, in circo– stanze misteriose, a Sart-rouville, di un individuo che dichiarava di chiamarsi Carti, di origine sviz– zera. I due fatti venivano collegati, in un lungo film a epi.sodi, dai soliti giornali. Nello svolgimento del film - dove figuravano le umoristiche figure di certi poli– ziotti dilettanti anche russi - il collegamento si allargò : la villa di Sartrouville dove era avvenuto il ferimento diventò - oltre ad es– sere il « centro E della propa– ganda. ... antifascista » 1 anche il luogo che a.veva visto il mistero del rallo dell'ormai leggendario Kutepof. Tutte le fantasie in Jfoona fe"de ebbero agio di correre a rot– latlicollo verso il ridicolo; tutte le fantasie in mala fede ebbero l7or– dine di correre verso l1imbroglia– menl-0 delle carte, J?C~ ordin~ dell~ direzione della polizia !asci.sta dt Roma, che per l'occasione ha man– dato a Parigi la squadra politica di Roma, che scorana per Parigi in lussuose automobili. Ma ecco che tutto diventa chia– ro, dopo pochi giorni di sfr~na_to galoppo di tutte le fantasie tn buona o mala fede. Assist-eremo anche questa vo~la-all_'ii:J?J>_ro".vis~ silenzio dei fogli fasc1sh 1t.aham, che dopo di aver fabbricato ro– manzi polizieschi per palati gros– si, tacciano di un colpo! Ved_rem~. Ricapitoliamo bre,·emcnte 1 fatti. li ferito di Sarlrouville dice di chiamarsi Carli. Ma non vuol dire altro. Le circostanze, da lui espos– te, del suo ferimento, hanno om– bre fitte e contraddizioni e invero– s1mig'lianze in.audite. Questo sil_e~– zio mette in imbarazzo la _poh.zHl. francese, che, dato il mMer1al-: di propaganda trovato nella villa, dirige le sue indagini nel campo comunista. t: comincia il trescone : il « cen– tro E » la cenLrale • terrorista », e l'immancabile Kulepof. Un gior– nale francese, L'Ordre, arriva a pubblicate che è certo che De Rosa è passato per Sart-rouville ! I fogli fascisti che si stam~a~o in Italia si ~~n_noalla pazza g10~a. Un imbecilhssuno foglietto fascis– ta che si pubblica a Parigi _per conto della direzione della pohzia di Roma, trova che la <t cbeddit.e » di Cianca è quella che era nel bidone di un misterioso 11omolro– val-0 al Campo di Marte (via che ~~: J~~1!r! 1 df ~s;~~ i~~!f~!f;,\! altro uomo che legge La Libertd, d'averlo fermalo e - buon giorno, come sta, signor sconosciuto ? - Bene grazie - Vogliamo andare a mettere una bombetta al fascio ? - Andiamo! Questo imbecillissimo foglietto di Parigi non ha cercato neppure di sapere quanto salta agli occhi ad un orbo : primo, ehi ha fab– brieat-0 la bomba e doYe,visto che la saldatura nel bosco di Vincen– nes non si può fare; secondo, _che il bidone racchiudeva polvere or• dinaria, e la bomba non avrebbe potut-0fare che un buco P,el muro; terzo, che un attentato .comesso alle due e mezzo di notte, quando non c'è nessuno, è un attentato strano, e non c'è bisogno di tirar fuori i bimbi e gli innocenti che a quell'ora dormono nel proprio letto e non al fascio di Parigi. Ma i bollettini fascisti avevano l'ordine di " montare » la cosa : il bidone usciva evidentemente da Sartrouville e forse era lo stesso che aveva servilo a t.rasportare al cimitero dei cani di Asnières i pezzi dell'inverosimile Kutepof ; il Carti era stato ferito perchè sa.- peva della bomba; il • centro E .,.· è contum~ce un altro imputato, era l'officina degli allentali terro- Eros Vecchi-ii quale era in Italia. rist-ici; appaiono deputati « capi ». - e non fu arrestato, quando furo– tribunale speciale, telegrammi cu- no arrestati gli altri, e che viene riosi di fascisti commendatori e condannato in contumacia per perfino una lista di 900 condanna- avvalorare la sua azione provoca– ti da quest-0 tribunale terrorista ... toria nei circoli comunisti esteri ! Chi più ne ha più ne metta .. Una Il 7 e_il 9 d~novemb~e comP.aio– vera bazza. Abbiamo letto nei bol- no altri venh arrestat-1 a Milano lett.ini fascisti J'indicazione di dinanzi al tribunale speciale di prove « inoppugnabili • anche di Roma. Osservate come in questi relazioni fra. il « centro E ,. e la processi non ci son test.imoni : Concentrazione ; abbiamo Jelt-0 soltanto uno, un comissario di po– nell'ineffabile Corriere deUa Sera lizia che viene a leggere il rap– ii racconto di una « vecchia cono- porto basato sulle denuncie dei– scenza » che spunta neU'affare, l'agente provocatore. uno dei Ghini, compagni affettuo- Due gi01:ni prima della. condan– si del caro Serracchioli, che ven- na del primo gruppo dei comu– gono presentali come... antifa- nisti arreslati a Arona, il Vecchi, scisti. - « Carli )I - viene ferito a. Pa- Ed ecco che tutto cade, crolla in rigi. ruco,·erato all'ospedale e in– modo inverecondo, seppellendo ter!ogato non vuol parlare. E non nelle sordide macerie, ancora una puo rarl~re perc~é ha paura. ~au– volla, i responsabili agenti fastia,5ti ra ,d1 chi? Se s1 trall~~e d1 un dell'azione provocatoria. Ancora f~rime~to dovull? <_I, Jegilhma rea– una volta la sudicia polizia fasci- z10ne d1 comumsh che s~opron~ sta è in gioco, scoperta. Lasciamo )m a.geul_eprovocator~ formlore d1 da parte l'affare della bomba col mnocent1. da seppelhr~ n 1 ~lla. ga.– bidone; 5'è visto che non ha rela- l~re fasctsta .- perche I ~mpul~– zione con Sartrouville e le inda- z10ne del tr1bunale speciale r1- gini della polizia. francese potran- guar.da solo un reo~. che non _è no vedere da. doYeveniva. reato; propaganda di idee e cosh- Veniamo a Sartrouville, al tuzione di -~arLito; - ormai_ non « centro E ,,, il centro che dirama- potre_b~e ptu aver. paura dei co– va ordini a tutto il inondo. il tene- mumsh che non può C?mpromet– broso vivaio di uomini col coltello ler~ C?. 0 le _sue r1vel_az!o01,a,•eJ!– fra i denti e i bidoni nelle mani. d?h g1a.lutti denunc~ah alla poh: L~ lista. dei 900 col!dannaLi. è••• z.i:,rl~ar!c~~~i lf}~~!c~:mpoa.~;api~ la hsta dc! condan~ah d3;l Tr~bu- h.zia fascista che può reagi're alle nate Spec!ale _fasc.1sta _d! Roma. sue ri,·elazioni. E questa potrebbe Un com~_issar~o _di po_luaa ~rao- avere interesse a far sparire un cese rethf1c3: a1 g1or~all che 1ave- uomo che ormai aveva dato tutto vano attr1.bmta al tribunale segre- quello che poteva dare e che pote– l<;i comu,:nsl¾ smontando la. fanla: va diventare pericoloso. sia _degil um, la menzogna degh Non ci sarebbe poi nulla "cli altri. _ strano se le indagini spinte a fon- « Carti »· - il cui stato d1 s~lule do riuscissero a scoprire ohe i fe– peggiora, - confes.::a la sua 1den- ritori del pseudo Carti non sono tità : si chiama Eros Vecchi, ed è neppur loro, comunisti.... ' italiano. Italiano quanto lo può es- Ed ecco tutto il « mistero di Sar– sere un agente della po~izia ~a- trouYille " - col I( centro E .,., il scista : ovvero nato, per d1sgra.z1a, bidone di l{ulepof, gli umoristici jn Italia. e ìmbroglionce11i poliziotti dile~ tr! 1 f'ct!~r/,à. ~:~ili1!r3!s~~i paa~~~~ i~ 0 ~0f}i~i~!~~~l!s5l:ir~g:fot~edeJi porti; una cekoslovacca, una sviz- « giornalisti » - chiaro come il zera, una italiana. ad altro nome sole. che na.sconde sempre quello vero Si farà. il silenzio, repentino e di Vcr.chi. prudente, su questo gravissimo af- Chi è questo Vecchi? E' un fare c~~ mostrl_l-ancora una volta, agente fascista che sì è introfulato I~ polizia fasc1s~ che lavora ~l– fra i comunisti. Na.tur&.lmentea.vrà. ]·estero per fabbricare complotti e dato prova di terribile estremismo, forn~re condannati al 'l'ribunale e vuole ocuparsi della pror,aganda. speciale_? in Italia. Infatti va in Itaha, inca- Certo e che lo scar_id3;lo _dura.da rica cittadini di propaganda. e ri- troppo tempo. Da R1~ciolh a Me– costituzione del partito comunist~. napace e ~ra ~ V6<:ch1 lutl~ ~e ten– Poi parte : appena parte Ja poh- denze del! ~m1graz1one pohhAa so– zia fascista arresta ad Arona tre no perseguitate nel modo p1u ne– (( agenti principali » comunisti, fando. E fi~'ora questi arrestali due donne e un uomo, il 30 giugno per_ « t-error1smo ~ sono cond_an- ~eba~~~ i O n.ei• :~~s~e;-i :;1~~tr; 1 d~ ~~1 «d~:~p~!~d:1~unale fascista drik Halek » - ovvero il Vecchi - Ancora. una. volta lo sconcio è • lavora. » a Parigi, vengono arre- evidente, !a piaga si most-ra p~ru– stati a. Milano molti.ssimi alt.ri cit- lenta e r1pugnanle : ed è piaga ladini. fascista, che ammorba. l'universo. Il 30 ot-tobre compaiono dina.ozi ~i~~~ua~,!~~. 8 [;;~~\d:io~~;r~~~ LA POLIZIA FASOSTA Tosin e sono condannati a quindi• OPERA ALL'ESTERO ci a.nni di reclusione ciascuno. Vi Ormai non deve el!lsere più lecito nucondersi dietro il CO• modo paravento di eventuali dissenel di metodo per non par• tecipare allo sforzo comune. La f.oncentrazione è con.acia dei suoi grandi doveri e intende U• solverli &e'D.Z,a un momento di esitazione o di &0ela. Chi ai ritira e non dà neanche il con• tributo dei mezzi materiali, ~ condo le proprie (orze, è un combatt.elll.e senza valoi:e. u,!iafo 0 ~? 1 ..8~~,;ro c)lh~i c:~;::wiil: e conduce u.na coraggiosa campagna contro le « operazioni ,1 della poU::ia politica /a&cista in Francia, 1aet mo numero del 6 novembre, annu11j%ian– do te panegqiate deU!I. squadra di poli:ia politica di Roma a Parigi, dice: u Nei circoli fa,ci..Jti regna una. viva e{ferve1cen;a, non perché il Vecchi é oggi " bruciato 11, ma 10- ~uÌ!ukt: //rr:i'!!st'i[ 0 :i~b1:1:e~r!;~~ ra una 1.1olta,eh.e i loro 1piorii e gli agènti provocatori agiscono in Fran,– cia. • Quale a·tte(lgiame11to~renderan– no i fauilti italiani che ruied.ono in Francia? E' indubbiamente per de– finirlo che un'atta personalità delLa polizia fa,cista politica di Roma.._ a signor !)uagliotta, è. arrivato a nz,... 1"igi•. 7 NOVEJ\IBRE 1930 ~ Il ritorno diGiuda RITRATTI Dagli abi81i della storia if<Ua 1nfa- I 1 parroco mia umana. il fascismo - sintesi di ogni nequizia - Ji,4 fatta risorgere una figura di mostro che la libertà moderna aveva estinto il Giuda. Giuda, il traditore, Giuda che dtVuic il pane, il ,aie, ùi fede con L'amico, col Mae,tro, e lo assiste e lo itJ!-=or– raggia e lo ammira nall'apostolato per~ consegnarlo al sinedrio dei ne– mici. Il pathos stupendo 'del cristiane– simo, che è tanta partlì della su.a&ug– (lcstività pe,-:rine e poue11te, .sta nel dialogo tragico tra Cristo e Giuda. Giuda più infame di logo. Giuda pii1, l1"~Cedei ladroni che muoiono 1ulla croce accan,to all'Uomo Dio. Giuda era scomparto dalla. nattra vita, dalla nostra &oeietò, perehif lo Stato libero e. democratico non ne ave'tla bUor;fl.o. Giuda, infatti, non ha n11Ua da fare coll'uomo della. poliiia che 1e– gu.e e vigila, a dffe1a di tµtti, il de– linquente che opera nell'ombra. Que,ti 1orveglia e no,~provoco., prf!– -vieriree non ftJ.iga, non 1i finge ami– co, fratello, commilitone, non ruba la fi.duciCJ,no11,profana. l'ideale che dice di servire tn. comunione di p<U– sicme,· 1opratutto non i&pira. Vietar Htu;o ha fatto l'apologio del poli;iotto - non Giuda - del poli– :iotto onesto ed oroico : /averi. Giuda è .uri prodotto della tirannia, dell'o1curantism-0, dello ,tato-poli– :.Ul, della Stato crimine, deUo Stato– fa1ci,sta. Giuda è a nominato Qllaglia, se– gretario, compagno, fratello di Zoni– boni; è Quaglia che durante me1i e me1i gira nell'au-t.Qmoblle con Zan~ boni, lo 1ugget(iona aU'attentato, l,o prepara con lui, lo porta fiTflJ all'ora estremo del compimento, per 1.1ender– lo. Giuda è il FilippeUi, it benefica(o di Cesare Roui, l'uomo che gli deve tutto, l'uomo per it quale Cesare Roui, onnipotente accanto al oc du– ce • trova quattro milioni perché faccia il Di.ornale; l'uomo che fingen– dogli riconoscen:.a, intere11amento, promettendogli lavoro lo attirò al– l'agguato di Campione e lo coTUegna ai nemici neU'a.utomobile chi.tua, dopo i' banchetto-tradimento. Giuda C quel triste Menapace Er– nanrio, che fit1Qendo 1entimenti di inflessibUe et.( ardente antifa&cilmo, accaparra. la fuiucia di Berneri e g-li consegna la cbeddite da portare a Cianca. 1:. lo comunica all'ambasciata. Giuda è qu.cU'Ero1 Vecchi, che frcdd<lmen·te, cinicamente, dal quar– tiere genera/,f! di SartrouviUc, capo di cellule comun.ilte ,narida in ltaUa a lavorare per la propaganda m iserc donne e fanciau.Ui ebbri di passione ribelle, e denuritia que1ti emi1snri 1uoi al Tribunale Speciale ch.t.• ir– rogfl- Cero i quindici anni ài galera. l..,odiranno ~ ricerche deUa auto– rità. Di che &ono fatte quelle anime di Gi.uda, cht: il fa.,cismo crea, e spar– ge per il rrtondo a. 1piegartt >1et'A provocazione ùi loro intima natura antiu.mana, fatta .r(rummto del fa- 1et1mo 1 Come ci si difende da lor.o ? La. so– cietà. che aveva perduto di viste Gi1tda non ha prcv'i.!to a tutelarsi dal suo influuo. Ah.imé I Lo. difesa è la1ciota sola, abbando11ata a se 11cua. Il crimine na.fcc. CriminJJ con– tro crimine. Si torna agli i11(.unabnti detta civiltà. quando la " vendetta ,. è la qiusti:ia elementare. Miieria e: vergogna no,tra, che ri– pugna olla. lunga tratl.i:ione umani– stica del nostro paè,e, e/te irrita cd ua&pera la coscie11:.acivile del. mar.– do, il quale non comprende, non putJ comprendere e, pertan_to, non ~à tli.– lendersi ed offrire tutela di yiu.sfi– :ia con la provocaiione ~d il tradi– mento del nuovo Giuda, org~n-0 e &trumento riconosciuto dello Stato fascista. Le inau.dite ,cem.enze Il p,:obo Concetto, l'ez antifa1ci1ta che rim1,roverova la mancanza di. attività terrorista al-l'antifascismo che passt, ol f«&Ct8mo appena l~ Stampa fu vemluta. per conservare ~lC:!~~-/,{?:::::, ,;~~~ra~clf s~~'~J~ al ~periore diretto comm. Bocchi,ii direttore deUa poli.Jia fascitta. e di tutti igiornali littori. A propo&ilo di quel « mUtcri.oso " affare di Sartrouville-dovc di non mi.stcrioso è chi.orissimo rwn c'è, fi– nora, che un agente fascista - nella Stampa di domenica 2 novembre, questo cialtroccUo di Concetto scrivo che " son.o innegabili i rappo,•ti fra. le m'cne diriomitard.t.: e il noto Comi– klto d'A.::ione d<-lla. Conccntra.:ioric AntifasciJ·ta. u So-no cosi innegabili che non ~ mai esiltilo un Comit<Jto d'o::ione deUa Concentra:ionc Anli- ~,:~~airaz~~} d'~~~~i~ A~~t~fa;~ilt~~ della quale fa parte la Lega del Di– ritti,, dell'Uomo, deJ.la quale que1to cialtrone di Concetto fu unodei fon– datori. Sono cosi inneoa.biU che la prova la for11i1ce lo. ,tesso Concetto, affermando che il nostro amico on. Nullo Baldinj. « che lo scorso arino abitò la villa di. Sartrou-ville •> sa– rebbe oc il capo dei comunisti italiani in Fran,eia i,, clte.,come tutti sonnò, compresi i fascisti clte pubblicano la. prosa comuni.sta diretta contro di noi e prec1",samc11te anche contro Bal– dini, sarebbero tutta una cosa... co11; la Concentra.z'ione ! Qua.fido si è falsari (ino a quetto r::'rite~:. 'J,.;ie;~:sfe 1 ~t:;trÌ~~im: men::oqne di uno &concio agen:te fa– scista qual'i iC mercenario Concetto sono intitolate, dal giornale di Stl>- 't;rai-;} 1 ~!/ d't~~f::faon/;scci:: l:!:_ così : 11 La Concentrazione Antifa– sciita di Parigi - oroantZ:a.va i df!– litti dei terroristi ,, E dire che i giornali fasei,ii, po– trebbero scrivere delle co,e intrcs- ~int~~~~:u!t1t;: o:c~~r=b~:.i:1i:;~ delle intereuaFlifiuime rice,.che 1uUa vera attivitd deU' ez Carti, owero dell'agente faacUta Ero, Vecchi •· Sua madre, comt tulle le madri del paese, ave\'a l'ambizione che egli di:Ventas-.;e prete, Sua sorella, come molle sorelle, aYeYaJ'ambizlone che egn diventa!"se medico. Egli era un debole. Cominciò a studiare, con la idea di abbandonare a un certo mo-– menlo il seminario, per passar_eaJ... runiversilll. • ma non lrovò il mo– mento di fa;e il salto, e del resi.o si dimostrò meno eccellente negli studi di quello che s.i1 prevedesse. Rimase volentieri (loy·era. e diventò parroco di una povera parrocchia, trovando nella sua professione .soddisfazioni sempre maggioi·i. rie~~:~~:: ps~c!~r~i51ani c~c~ dea1o;f5'gi frulla, d~ carne, di ve!'dura. Si -ap– pa!!-;looòlllla. domlnaz:ionespiritua– le del pae~r, qua!i a~soluta. Era un buon !Pdescq. un buon s-uddilo,lea– le e fedele, degli Asburgo ; ma era, JOpratutlo, un buon monarchico. Jalchè, qua_ndola regione del Tirolo doYeegh st trovava (era nato di là del Brennero) fu aggN!gafaal regno d';talia, Cçli_si ral1egi-balmeno del mmor mate J'n tanta ro,•ina. « Non posso far~ a. meno » - !piegava. - 11 preferisco qualunque cosa, pur dl aver un re, f: non trovarmi in una ;fiu~b~i~~ee~"a3~~~ll~~~t{j°~~~i; ,·o5lalo d1cose, e, per la verità, nep~ pure nelle ore più buie della peres..– cuzi1<>ne,gli mutò parere : tut.lo , pur di aver.e un re. 1:.· un buon uomo, di idee assaf larghe, rela!ivamente, sulla morale. aHegro !! molto ben voluto. TuLti i giorni, all'ora del!'~rriv~ della flo- ~~{ ;:s:ap~~n~~~e 1 ni~ 0 Jafl-~rg:r~o~ doYe beve un bfochier dii vino con gli uomini presenti, ridendo rumo.. rosament.E. ottimo compagno. E' diYentato, quasi senza volerlo, ff~~A~~dn;1i:t~esist~~~~~a:il:n;,~~1!, laz:ione t"'<fe!cacontro le misure dt assi'?i.laz:iOne. L"antagonismo, già. tradmonale anche prima della guer– r~. del parroco co11 H maestro, si è rmnovato, t_anto più acuto, con H ma·estro !tallano. H maestro insegna ai bambim a fare il ,aluto romano : fa roccoman– dazion~ speciali perchè lo facciano sopraLult.oal parroco, riesce ad aiz– zarli, cbe si divertano a fargli di– spetto : ed essi escono a frotte da scuola. lo incontrano, lo circondano con ui:ia_selv3:di braocia Lese,osu... natl, irrident 1 : ed egU grida che abbass!no le man.i,grida che il par-. roco ~1 ?alula le-Yandosi il cappello. Alcuni f!I allonlanano, ma alcuni Lre ragazzi, due bambini, s~divertoflo & fermarsi ancora, a tendere il braccio per ,·edere quel furore : sicuri che la loro monelleria dispettosa sarà premiala daJl'altra autorità. Perfino !n cimi~ero, a. un funerale, mef!.lre 11 co_ro~otuonava le preghit!re, i ra.... gazz1 di' scuola hanno salutalo in quel modo, ubbidendo al loro mae– stro. Onde il parroco si è indol1o ad osare, Sl( questo, un amrnonlmeoto nella predica domenicale. I !a.SBiEli hanuo risposto minaeciandolo fn i~ ~~~i~ ~:gn~j;ri~ut~~~~s~~~o.a t:if; cJttadma. Lo conoscono come nemi...– C?pericoloso. Gli mandano UI omag– gio, regolarment'!, all'indirizzo- -: « Don Giuseppe R.... ", j !ore; stitli– hianoli, come egli ,getta via iJ"ou.. mente, senza guardarli. Non ha pau.. ~~D~e~~a b~!n ci1::éo erii p~~~~·rca~ zion~ matrimoniali, senza curart.l neppure delle tradmioni italiane del nome dei comuni. Si ,sente forte. I ~:} 1 ti:1;Ìo~:1~~~/à~~~j~aN J~;~ go inverno. Egln è sul posto, e il di– sagfo di Iuli i gli stringe int-ornopiù strettament.e la popolaz:ione.Combal– le come può. Di politk:a parla <:on l'alberg:rtrice, denarosa e intelligen... t.e, che un fO' si fa. consigliare d& lui e un po Jo domina, con la ~uB ~~!~çta !l s~~s~fg,o~;~z~iii!nfs~i:~; un contnd1no senza denari e senza talento, per aYer un marito ma con– tinuare - unica erede - a domi– nare in ca5a, da sola : è una donna cne~ica, "E:dimplacabile contro i nuoy11dominatori. Ha coraggio con luLLi,con i clienti e con te autorità. Non vuole pronunciare una parola d'ilaHano, e riesce a. non cedere. fa 1 \.fn~~~oc1Jbrln~~~~t t~~: f~~~~:~i per i bambini, libri illustrati : li regnlono, e el sforzano di far pro– paganda perehè, almeno durante le vacanze, i bambini imparino a leg– g-ère nella loro lingua. A momenti non possono più par– lare tedesco. si lamenta il parroco con un forestiero di passtt.gglo.Sono brut~i tem_pi.Eppure. itl questa El– t.u1,1-Z1one ~1 terror~,. di abbandono, in cui non ci sono pm autorità nè co– munali nè ,provlnci'all alle quali cl si possa rivolgere - Mparroco sen~ te di avere acquistato un nuovo a– seendenl,e, mentre J&. coesione della popolazione adulta è maggiore. I bambini lo ipreoccupano. Una bembina, che la maestra ha. obbli– gato a, is:crh•ersi fra. le " piccole ita– liane ", nella sua. febbre di prmleg– giare, nella sua vanità, finisce per ripetere convinta tutte le trnsi su1- la a grande Ualia n e sul « duce ,, che acri,·o sotto dettatura a scuola : ha copiato in bella calligrafia una. Jet ... terina che la maestra le ha compi– lato, diretta. a un comitato di Vtro– na che ba mandeto doni per Natale : e ln quella lettera, la. bimba, che è figlia di una vecchia guar<Ha fore– stale imperial regia, ha firmai.o le !rasi più grosse sul suo p&l-riotli-. smo, nonchè suHa rana Jat.ina. bi~if~~o~~n:a ~f~~~J!~a~~r aJ uno ad uno, quando verrà il momen– to in cui avranno bisogno di lui. In– tanto s'affatica. a balltagliare contro quel saluto odialo, il braccio teso : e nel suo diaiet.to, si beffa del mae– slio che non capi'sce, seduto rigtdo lo un angolo, nemico. ........................... PenYte che abbiamo davanti a noi un avversario munito dJ mezzi formidabili, senza ecrnp<>a li e disposto a tutto pur di noq cadere. Eppure riusciremo a vin• cerlo se tutti gli antifascisti fa .. ranno il loro dovere. Il più &em• plice dei doveri ;ma il più ne– Ce!sario è quello di fornire t mezzi della battaglia, So~ vete !

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