la Libertà - anno IV - n. 40 - 3 ottobre 1930

b I.:A I.:IBERTA' 3 OTTOBRE 1930 Italiani d ogni tendenza trascinano allasbarra lamonarchia eilfascismo UN EX PRESIDENTE DEL FRANCESCO CONSIGLIO NITTI Gli ilallnni che arrivano a1!·~~t~-1 L 1 ex redattore capo del H Corriere della .Sera " ro vengono dunque da un amoii:.>nle di mi~eria " di depr<>~<:ion•! ~d en- lraCiò i:1;~~,'~(\~ 11 ~ ,g;'ii'~;~'.i~;;,, I ALBERTO TARCHI.ANI rara dei fascisti ca~~li .nella .1~.ta fratricida. delle, sped1z1olll pumtn:e.. Il ;~~~;dent~. - E il principe? Tarchiani. - Il princioe Cmberto p,;,r un cerio lempo .codelte la ra– ma d: <!nlifasc!.i;ta. Si ra::contavano di lui g;,_at:di renu!.s!one per le ca-:– rni~i" H~r~· . .\la hen presto i. f~lt: •:nr:nt:ronn auPl!e voci. Il J?rl~~ipa !f'ir;;r;tf:iva a· )hl~-•olini parole 01 e– lo::io,. ,J: :ri1m'.,11t:oni:> anchP quando a,irl?bbe po!ulo _forne a meno ; ac– ce:ta•.-:: l_'1J:1 ..,,.Jtkn!P ~od1Jic.:·azione ;:.-li011!0::~i fa.~..:i,-!; trai lava i oe!'ar– Cfii ,1:i ,. c:1mr-11.f1 " ; rornanoava ~nmpa;:11lr! rJ: cc1mic:e iH're .i.Ile ma– no\!''! : -<:i'.ulava ,, alla romana n. La seconda giornata del proces.50 ha richiamato un pubblico ancora più numero.rn. )ta gli ordini aumen– tano di rigore e solo un quarlo deì pubblico può entrare nell'aula. Si dovranno sentire i testimoni a difèSa. Il presidente esprime il suo desiderio di finire al più presto il proce;:.so, e spesso rara opposizione alle domande degli avvocati dif.en – sori, cercando di evitar-e le domande che po5Eano andare alla base del proces!l:o,che è politico e non si può Pv!!are che lo sia. La squadra de1 fotografi ha ricevuto rinforzi, e da,– le Jogg'.l e dai banchi scaLlano gi1 ohbiellivi per le personalilà antifa– sci.::lc che verranno a deporre. Il primo te~le è Nilli che entra neJl 'au.la fra un vivo interesse dei pubblico. r.:avvocato Spaak ricorda che lo {In. ~itti. professore di università, è stato due Yolte presidente del Con– siglio dei ministri e titolare o mi– ni.slro per interim di no,·e ministe– ri e ha pc\rlecipato agli avv.eoimeo– ti più importanti della politica ita– liana e internazionale. Su domanda del presidente, ~il.ti dichiara : - Ho visto una sola volta De Ro- !f ~~f,~d~1fè~~~~~i? ~tifJ~li·q~~~= do arrivano vengono a vedermi. Dc Rosa mi parlò dei su{li studi : vo– ,Jeva inscriversi alla Sorbonne. Ebbi di· lui un'eccellenle impressione. Mi f~ftoe d~\~!~1d~ 0 di~ \\~ ~it~1!. sxe~: ide_eelevale e compresi subil{I che mi trovavo di fronte a. un giovane di attitudini eccezionali. Dopo non lo vidi più mai. Quando seppi dai giornali dell'allentai.o di Bruxelles volli rendermene conlo· .e interrogar. Lulli coloro cbe avevano avvicinalo il De Rosa. lutti i suoi amici. Etbbi la convenzione che egli aveva ag-ilo da solo~ i)er sua personale iniziativa. Avendo esaminato tutti i falli e difficili tulle le diffidenze spr1riva– no. Durante la guer1·a io volli fa; chiamare al zoverno il capo dri re– pubblicani, Èugenio Chif'':a. Eranu lolte civili fra z,:,nti civili. Ora la situazione è mutata. :\"on si può viYer.:> senza libnlà. . ora in Italia non \'i è lrberlà e i mi– gliori uomini sono in carcere, in deportazione. o in esilio. Si fa ci-e– dere alfe.c.tero che ;:0!11 i comunisU sono pcr.se ;mitali. \-ìceversa sono ;;h uomini liberi che sono pcrscguilal1 a qualunque paltito c;;si ap-parlen– g:a'no. ~ei p2.esi di vera democrazia co– me il JJelgio, l'Inghilterra, ia Svezia e tutti i pae5i li&eri. la monarchia non è un os!acolo. In Italia il fasci– smo dichiarando !a mon.irchia so– lidale al parlilo l'ha gra,·emcnle compromessa. L'atto di De Hosa non era prima possibile in llalìa e nou sarebbe ora possibile in paesi co– me il Belg-io o l'ln3hilterra. ComJ può manifestare ora ia g:iovcntù i– taliana contro la violenza? La stam– pa italiana, che pr~.:ipila ogni ;;io1·– no nella più desolante uhiformiHt e bassezza, è diventala la voc,; tlcl padrone. :--;:onvi sono nè a,;scmbhc libere nè riunioni libere, nè asso– ciazioni, nè stampa. Che cosa fareb– bero i bel-gi ih una situazione ana- 10 1~ ?sono stato sempre monarchico e ho creduto alla monarchia libe– rale e democratica. Ora devo tanto più. dolermi di questa inl-ollcrabiie situazione. Prima del fascismo gli italiani al– l'estero erano tutti unili. Ora. sono Lutti divisi. Gli italiani non posso– no nè meno liberamente emigrare : dovunque vi è spionagiio. In Ita– lia non vi è ordine, ma un disordi– ne orisLallizzato. perchè per mante– nere il regime di violenza si spende per la pubblica sicurezza quattro volle più che in Francia. Dovunque spionaggio. dovunque persecuzioni e La siynora Ross~lli e l'on. Nitti. è,utl1• Je. eircostanze mi sono anohe anche all'estero dovunque spie e conviol'o di due cose : la prima è agenti provocatori. Ciò spi~a i nu– che Da Ro3h non ha voluto uccide- merosi allentatj dall'Argentina alla re il principe òi Piemonte, ma fare Francia, dal Canadà al Belgio e al un allo di,noslrativo, una protesta Lussemburgo. Responsabile di tutto :;:oleune in un·ora solenne. Benchè e- ciò è il r.egime di violenza. f~~o~~~~r!~°!1;ii o~~ndib;v!~1:t~~ m~~hf~laeu~Wtri :r;~t~1~~tT. if~= La seconda cosa di cui io sono con- rali e socialisti. ma potete tulli 111a- :if~fo ènce~~aj}e~~a:!Ler.t~~~là r~= ~~~~!~b: !~h~:l~e~t:ni&~ia:ros:e alt micida dipende solo dal desiderio di bera fosse inlerdetla e la monarchia avere una condanna. Egli spera che diventasse l'e3pressione di un par– la sua condanna serva òi esempio lito ? Vi è un solo cilladin{I belga e_di ec.:i(amenlo aJla gioventù ila- che si rassegnerebbe? liana nella Iolla contro il fascismo e Cbe cosa deve fare ora la par.I.!;~ t.:.h'! sia ulile alla lìbe_rlàd'Italia. mi-gliore della giovenlù italiana? sd~·:~e~,o~a~~li;>(e,a~om-;nJ1~~~l p~~= su~\vdt~i:i~~a~fo~aik.D;-R~ 1 :a u~: s:u~ slimonc, uomo eminente e che è sta- che _polrebbe citare migliaia dì atli lo ~cmpre rispettoso della l.egalil~, odiosi commessi iu Italia. 11 te5Li- Zif!n! l~(>m~~!al~~~~:i~~gioventu m~r~Rd~~~~~e ~itf~Ta? misura che •P1·e:!iidente.- Xoi siamo qui per riguarda l'affare De Rosa e, in altri fare il processo De Ro.sa e non per termini ,per quanlo hanno potuto in– if1dicare in oualsiasi modo il pro- fluire sulla mentalità di De Rosa. b'T~~~af~ 11fJ!te~ù r/;~li:in~~aua ~itti. - Vi è l'imbarazzo della di ciò, signor presidente. E' una d~e~~e°~n~,~~taJ!sfr~Ne, ?,~f~W!~ ~j~i_o~~ ~~~~~fgttie cne t~li~;~oe~ ia di persone sono state uccise. im- uomo calmo. misuralo, sperimentato, prigionate, deporlale e costrette ai- d,ifen5orc dr-Ila legalilà, ci intlieasse rie~~gif1.":tc\.~eff 0 ~~:b~~ 5 ! 0 è°sfif~ quale poteva C5Scre la. psicologia di saccheggiata e i responsabili son,,:, De Hoja. sl-ali pre,niali. Io ho preferito ve- l'rcsidPnlc. - Sia ! Il t~stimo'ne nirmene all'estero e attendo pazien– , o;!ia brevemente {larl~rci di que- temente la fine del f<Wcismoche uon .::to :;;lato d'animo. è lontana. L'Italia ha perduto la li- '.\'itfi. - Il faseismo ha soppresso bertà, ma con il fascismo ha perdo– in llalia ogni manife.stazione libera, lo anche la 11rosperil¾LIl fascismo ogni espressione di. vii.a. Senatori ha distrutto le fo'nti stesse della rie– e deputai i sono nomrnali dal gover- cbezza : è un bolscevismo bianco, no : le libertà locali sono state abo- fatale alla prosperilà. lite ;• j comuni e le province ~ODO sp!{Ji5d~~~t~.o -;;o;.os~~~ond~earo!;~ :~1r~nà~r:1 1 ett~l ?a~~r;rr ~d;a~:t glio che di ascoltarvi, ma io bo dei zie individuali non vi sono più. Lo doveri. insc-guamenlo non è libero, nessun A,•,·ocalo Soudan. - Signor pre– partito ha diritto di esistere. nessu- sidente, io sono mollo rispeltoso del na opinione può essere liberamente vo~tro potere di.::.erezionale. Ma se manifestala. voi voJele che De Rosa sia condan- Gli inl.ellettuali odiano il regime. nato, voi non volete cbe De Rosa Le più nobili espressi-oni del!a sia condannato a un giorno di più e:oventù sono slale sacrificate. _I ch'egli non merit.ì. Bi~ogna che i gio\·ani hanno la tendenza a espri- suoi awocatì possano dire non del– mere il loro ideale in noa lendeni.a Je g:u,;.tiflcazioni, ma delle :.piega– i' più ancora in un uomo che la rap- zioni. Ciò occorre prr far compr~n– prl'.'!iCllla_ I tre giovani più rappre- dere la menlalilà di De Rosa. ;~~~~i~im/neJ~l!~ 1 tob~t~l~ri~rre~~~ Presidente. - ~iamo d'accordo. 1• ,\ cndol e un conservatore e Tutte quante queste qui!5tioni sono l'~PP~sentaea ~~ala destra del mio mollo importanti e io le a:,cullerei ~ruppo. :Monarchico sincero egli volentieri in un'allra a.,-,,ernblea,ma credelle alla monarchia fino alrul- qui, io ripeto, dobbiamo rimanere timo. \"oleva una monarchia come n~iHmNip~i!;S!~f:s;~·uf\~ 0 a~~~~~ !'~n:c 1 r::· t°;:1a~uii7: 1 $~~lt~;:~~~'ta~T;qualche cosa da dire, io lo aulorizzo .Jell<' Finanze nel mio mìni3lero, volentieri. ministro delle Colonie, era uomo di Xitti. - Io devo dire che fra le virtù e di temperanza. I fascislì lo cause dì eccitaziohe vi è. la miseria nt~~g tc:itl~s~'!~~htue:i~rounflg~i~~ f~~~k~~o i i~a?:~~ 0 ~0u~~~si ili/i1~1ll~ pon•rlà e la moglie ai manicomio . .ill'ull imo pOi,!-O in Europa. La. d~ol!– r !:iUOi uccisori sono s:ati premiati. cupazione immensa e mal dissimu– Jliero Go-belli era la SP.eranza della lata corri;;ponde con la rovina del– ~iovcntù liberale : scrill,o,re.magm: le 1r.dustrie e la. depre.~sione deì\a llco avea tulle le caratterisllche de: agricoltura. La proprielà non è si- 7enio e noi-a5pellavan:io da lui op.er ~ cura. L'Halia è oramai il paese del insiini. E' staio !JCC1soa ve~Lr~~.' mondo che ha più fallimenti e più ; 1 nrn e i responsabili occupano .1 p1u cambiali prolestate : ne ba asrni yiù !~~ r:i~ti u~el!~c~tl~i1a, ~~~~e~~I a~~~ ~?i 1;i;'r:;trc;~~1l~~!~i~~rr~a~si~ ~~i~ stolo. Ricco, aveYa sacri-Jlcalo la sua deve mai rinunziare alla libcrlà : fortuna per il movim~to della _coo--;ma l'llalia ha rinunziato sollo il re– perazione. Avea dollrrna e bonta. E gime attuale neBo slesso l~mpo aila stato trucida.lo selvaggiamente e I libertà e alla pro~perll.a. Quando .si buoi ur:'cisori :--onos!~ti premiali. esageravano I per1coh e s1 diceva Que~i e?'ano i migliori U.O°:JiD~ che 1n Italia v1 era pericolo r1volu– d1?:llagioventù italiana, le m1glrnr1 z10nar10, li capitale era piu libero e::ipres.sionf,le migliori speranze. che ora._?\el f.914 10 sc~1.ss1 U1:1 hbru • rn Italia, prima del fascismo, non sul .Capitai!! stramera m ltalw, cbe esbtev&no avversioni alla monar- <d~d1ca1 .a ~ andervelde. COf!leespres- ~~{~- ~i~i~~:1i;1:~ef~ab~fe, 0 !! ~~t :I~n~r:~ 1 ii51;~~;!~\h! ! e~[~~{o 1 ! ~1~i ,,..Ja : con.sel'\·avano gelosamente ta calcoh. avPva p:u capitale :n. Italia. ra;Jziode ma'zi.JniJl.na.Ma oelfe ore Ora quel cap1ta>laè qµasi rntera- lo :m1S!1fica. r-::· la rata!iHt. ~~~!en~c\~o~lt~i~?iri~:1?\f ~~;S~eài eh;•~: 1!~-l:r~t~~in!U~i~l~gz:er~~= -~vv. $pa~k. - Il {i:_,_•_!imonio d r i- meni~ prP.:!Oparte per il fa.:cismo? quei titoli ridotti quasi a nulla • vidualc. lo ~pero che rllal'.a torni f"\a uu g-;orna'.e con,-:r:rvalore dè'. Fac:::io la -~:e•-•a aomanda per i, i bilanci di quelle sociel-i1sono ri- alla pace. cioè torni alla libertà ~ dpo d~; Tr:lllp,; e <lr.-l J im-:s. . pr;J.~~~fh;a~tb~t1i re non fece mai ~~:n,~z~?~rs;~~~~~ur:;:~:u~- ~iòo~~i ~l~~ qie~be""l~le~:;l'~:;ti~~~· ~;li~~~: l'it~.~~~r~?~l~r- .\vete cono.:cmlo un é;l'~to di <>impaf ia pi:_,rla faml- critica. ~~~-~~-~-~b-ie_n_lc_,_r_,,_to~d-al~r•_i_im_,_. - r,i;~'J,Jl"~f;:nT,~1JH:~~~11~1,i]~ ~::i['~1::1::1;t~::~:i~'.é~:frli ,i; LasignoraRosselliraccontale violenzefasciste e la terribilevita dei deportati f~t~\o i c~,~~if~i;i:~t1 ~li ~i~fliiscii~ sig~•~;;o~~ls~~Ìflaas~~i n~la~~n~ ì: prr~sione di Ull giovane }!'aie. cnrag- ~~~Ij;r;~r;:11fi 11~ 1 ~ ; j~;ll~~~~-,';e~t t,~\ 0 ~ fi~~~ 1 ;~ 0 ;i 0 ·\~;~;~'li;\i~leiic~~~ cono.-ciuti nr1:·as:5a.~'-mio di ~fal- ri.,r:'hia la propria Yila wr ialvart leo!!i. un ignoto O p,>r scalare una vrt!o. Il rP non seppe mai trovare una pa- ;\la, con la 3Ua aria <:li r.i;a.zzo. Dc :tiig!,a;~~rr~~~!~dor:.rc~2.P, ~~~lift!~ }~o;;c>_ aveva <!elle convinzioni pro- lo l:-e volle suo mini.'-lro. e che rr.i ~\'el marzo di ouello s! ~s.so anno morto a CannP'> in sezuilo a,J U!la ci incontrammo iii una piccola cit- codarda e feroce b.:.stonalura fa~c:– !à di provincia e avemmo clrlle lun- st3 • .\:1b:ctJ1.lcmnwì11 una lradizionr> d1 nru!ralil~. uri!M fra i principi ere– d;f;;rJ ,n:afin. prr;.r p:ir:i:! alle <>\,e– zir,ni del 192!)- il prPle:'O « ple?i– -~('i(n " - volando per i fai-c-l,s!! e fa~i>ndo delle dicn;arazioni al ri– gu<1rdo. E· da no!ar~; chi> anch't>;:li. CO(Yle ~uo pad:-•\ av~v:t ;;iuralo fP.dP.Jlà al– lo S:atuto quando era entrato al Senato. La signora Ross~lli giura con Yoce I lo che arMvò in Corsica. Fu. per aila e franca. Con la stessa voce pre-1 questo. processalo e poi mandato ci:-a e chiara pal'ier-d ai giurati di ai domicllio coatto di Lipari. La po– quello che ha visto. Ella non parla li2:ia esegui perquisizioni in casa di quanto ha sofferto. perchè la mo- mia nel momento in cui ero sul glie di Carlo Ras.selli ha accompa-1 punto di partorire>. .;;!a. dall'organizzazione della par- Li-pari e chiede che il presidente do– !enza clandeslina di Turali dall'Ila- mandi qual'è la vita nelle isole di lht all'evasione di Lipari del .'.iUO deporlaziooe. ghe conY-eJ-.~az:oni.Eg-li mi rivP]ò li rr>non deplorò mai JP \"iolenz1> alìora la :-ua grande pa.:,;ione inie- fasci.:;te; <1nzian<lò a Bologna ad riorc. ?-,fi diceva : , 1 Sono giovane, accendere una lanipada votiva sul- tanto più giovane di voi tulli ; non -----~~----- Carl-o- che la vide catturata come - Ho seguilo mio marito a Li- o~taggio. pari - dice la signora RoRs."-elli L'avv. Spaak domanda al prrsi- dopo aver spiegato ai ;:durali come dente <li interrogare la signora Ro::.- funtiona la Commissione fascisla selli sui ma:5sacri di Firenze. per il confino. senza nessun grndi- - Una cosa on:bilc - dice la zio e senza difesa. - dove i confl.– signora. - Quella che si chiama la nati vengono mandati in condizio'ni nott.e di San Bartolomeo, ebbe ori- terribili, con la ,1 traduzione ordi– gine da un alto di violenza dei fa- naria » che dura anche oltre u,. scisti. Due di questi penetrarono mese, incatenali e chiusi in piccoie nella casa di un massone e gli do- celle di_ un vagone. Ho visto arri– mandarono la lista di tutti gli affl- varea Lipari eroi della guerra, am– liali. :\'ella confusione i due fascisti maneltali e con le decorazioni sul si spararono !ra di loro, e questo pello. - E descrive la vita dei con– fu il segnale. Il racconto dei massa- finali affidali alla custodia della mi– cri di Firenze, degli antifascisti uc- lizia, i falsi complotti montati pei– cisi nelle loro case, freddati dai cOI- mandare centinaia dì confinati di- fii ~~rrl:t~ 1 ~L 1 è~~~o~oe~ai)1at, 1 ejt~~ ~~~:!e a~ ;~l~~~~~i~n~pie;/:~féh~e p~~= 1 pressiona forlemcnte il pubblico e sime ; gli insulti e le persecuzioni. i giurali. Poi Carlo Rosselli, con Lus.su e :Nilti, - Io non ero ancora sposala - fuggi dall'isola. dice la signora I\_osselli- e, il no- - Sono staia arrestala subito, ed mc del mio fidanzato si trovava nel- ero incinta. Mi hanno chiuso in una le !~sie delle persone delle quali il cella, ad Aosta, con quattro pros!i– fa;cismo voleva sbarav:arsi. )fa e- Lute, e dopo dieci giorni mi dissero gli non era in casa e i fascisLi si che dovevo essere depo.rlata al po– contentarono di devastare la sua ca- sto di mio marito eva;:o. Debbo la sa. 'fuLLi conoscevano i nomi dei mia libertà al solo fatto di essere responsabili, ma nessuno fu moie- di nazionalità. inglese la stampa stato ; il segretario del partilo fa- d'Inghilterra. commossa, inizio una scista, Farinacci, approvò " l'azione campagna vivace, reclamando la m:a energica "· liberazione, e dopo quindici giomi Tre mesi dopo il mio malrimonio di :prigione un ordine da Roma mi (! 0 1: n~t~fa 0 aciiqi~ 0 ~{te~iafgn:~l~~ ~!~fan~gc~::~h~~a 1 tb!~~rpd~ ~~fl~:: ~~Y:t~ 01 1~:on~;\{r~hme~aa~~as1!!i:;j~ ~~ll~~~;:po~t:u;:~ 1 i:Jj[~:e ffge s~:~~ saccheggi, percosse. E la polizia ven- dalo, e sono la ·sola moglie di un de– ne a dirci che non rispondeva della portalo che l'abbia avuto, perchè noi~r ;~~~ero le leggi eccezionali, ~~~~1d~era~!mii~~:t d:R~rta:~g~~~~ e noi ci occupammo dell'espatrio ~elio fu arrestato e deportato a clandestino di Filippo Turati, e mio Ponza, per prehdere il posto del marito lo accompagnò in un canol- fratello ivaso ... Il maestro dei socialisti italiani FILIPPO TURA TI Il president~ chiama Filippo Tu- ~~~Os~t;u;elf~l~o~3:~L~~~~~aes~ ;;o 1'u.rati indiea iI vivo interesse del pubblico per la deposizione di questo uomo che a settantaquattro anni è esule per mantenere mtatta la sua fede e co'nlinuare la nobile ballnglia. di tutta una vita. - Domando al presidente - dice l'avv. Spaak - d1 chiedere notizie sull'organizzazione socialista in Ita– lia. Filippo Turali ha setlantaqual– tro anni e per trenta è stato il capo dei socialisti, e il cil..t.a.dinostimalo da lulli. Il presidente nOh vede relazione fra il processo e l'org-anizzazione so– oialista, rna Spaak msiste : - Vi è relazione. ='lessuno può credere che De Rosa abbia tirato contro il ·principe per nulla. ; .egli ha com– messo un aLlo politico, e la sua ri– volta nasce anche dal fatto della soppressione e persecuzione del suo partito. - Non è il solo partilo socialista cb.e è stato soppresso - dice Tura– ti - ma lutti, e tutti sono stai i per– sezuitali. Basta il solo fatto che tre persone si riuniscano per continua– re un'organizzazione per esser-e de– feriti al Tribunale Speciale. Io cer– cherò di essere breve : la soppres- J~oe ~eifE2{ 1 i~1la:~,::rou~etf!!~~~ smo, ed è stata imposta per legge dopo._ fl partito sooialista è slat.:, n:iag:gio ~men.te perseguila!~, e Ja. sua lmea di t!.Zloneera quella di tulti \ pa:rtiti socialisti europei. Abbiamo !n1z.1ata la organizzazione socialista ~,~}~~~~0 11 :nvc~:~J~~i ag::al1 ~~r~~- per pochi centesimi, e abbiamo cer~ calo di migliorare li!-oondizioni dei ~~~~~~lo~i, era~:ta~~~1if zz!o3~ell:nji! quell'unilE s,pirituale degli- italiani cbe non era ancora falla. riuscendo ?-, fare dei lavoratori degli uomini. r.utte .quesle conquiste, tutta l'orga– n1zzaz1one, sono state distrutte dal fascismo e noi viviamo ora nelle condiz_ioni-'medievali, per le quaii ~~nr~~s:fo:a:pfiu}!scf~l~; 1 \ifihc:z~~= h? d~str.ulli i parliti e le organizza– zw~, d1 lavoro, di cultura, di- edu– cazione, ma 'ha distrutta tutla rafli- ;il~ 1~n~i 1 J'e~i!e~i~h:z~/~:z~~J~fè sono ,inariclite... :'Ifa il pr-esidente in!.errompe, e v~10Isapere che oosa pensa Turali d1 De Rosa. - Il g~sto di De Rosa - rispon– de Turati - non può essere spie– s-alo senza conoscere le condizioni dell'rtalia . - Voi lo avete conosciuto • vi ha parlato. Qual~ menlalità ave~a e cosa diceva di voler fare ? -:-- .Ho cono~iuto De Rosa negli ult1m1 due anni, e ho conosciuto ,a :~~~~o!6 1 ; ~~~v~u~L:io~[\ua;dpe.{e\,eè oppresso e vivevn ne1 suo cuore la lragedia italiana. :\lai mi parlò di ge– S'i che voleva compiere, ma era tutfo preso da un grande spirito di sacrifi– cio. Ha voluto mostrare che tutto non era morto, e richiamare l'attenzione del mondo s~l nostro paese. Bruxelles non è Trieste il fascismo è {1Lribondo di essere è n11 massa~ra premeditalo. Un pro- stato scoperto. processato e condan- cesso 1101i e un saturnale di bestie nato a Bru.xelles. /...a sua stampa se- feroci, di camicie nere inferocite. ;}t:t,~i d~f:;tt; 0 1;),,~~~~r~ ~~/;:}g: 0 ;ecoa~ Il fascismo si S(mte già llltto con- Belgio il terrore. Il Giornale ti'Italia futata, colpilo, denu.,i:;iato, schiaf- protesta che il senso giuridico e mo- fer19iato nel sempUcc contrasto tra ralc degli " italia1li ,. (7) e stato o{- i suoi metodi ?iudi::iari e queUi dei feso dai procedime11li yiud.i:;iari del- paesi Cit;ili. NrUa !r1ta semplice e- la Carte d'A.ssisc del Brabante. /..,o spressione formafo il processo con- crediamo facilmente. I magistrati danna il fasci~T1 1 0. e, pcrclu": forma e beVji JumM la.sciato sviluppare la t~t 0 ::~ftf~~~~1t~:~°v/~ 1e'lJ!·i;:~~~~; ~~cGio~~af: l;ft!i~i/•~~n" l~t~~~~~ 11 ; formale si plasma la piiL fiera. con- ammelterc. Gli « ital.iani ,, del Gior- danua sostan:.iale del fascismo. I ma– nale d'Ilalia 11 on ammellono altra yistrari, i giurati <frl /Jrubante non praredura giud.i:iaria che quella dPl si sotlr(IS,tcro all'inda.yine di!llC cau– Tribunale Special~ fascista. fl lfpo .~e rlell'aftcntato. e queUe cause non ideale del Loro proceuo è quello ul- pot'!rono r,ltr fissarle nel fascismo. timo di Trieste. Istruttoria a ba.se L'ira foUc dPl fasrismo sa/A alle di torture, soppressione di ogni pub- ~lelle, sr:oprervfo srmprr. più. la sva bli.citd, estc,rsioni. di co11fessio11i. {al- mtrin.seca natura di w·rmrmcnte 11-":- se promesse di itulul9e11:a. ayli in- 911:ione di giu8li:.in. Co8i fo. irruen- quisiti, aboli:ione della difesa, tradi- le cam{>IJ911adelll! slampa fascista mento dei difensori, lautamente pa- t·iene ancora in soccorso della tesi go.li , senlen-:;a di morte e quadralo di defe11sionfJ1.e di De Rosa, r,ome l"ul- csecu:io11e sei ore d.opo la condanna. tcriore au.tod'!11u,i.:;ia del-la irrer:on- ln !Jet,qio non si è proceduto ro.sì. lii ciliabi-Wà 1Jssoluta tra fa.scisma e Belgio .si s..ono rispettate, le 9,U'1ren- diritto. tra /asr-i.$mo e umani.là. Lo tiyie della dife4a. L'accMa e .stata P11comio sole1111e ai boia di Trieste conlestata. i testimoni -8Ì sono udili, di.e con « impavida ferme:.:r-' e im,– la difesa ha at:uta franca la parola, pa.ssibilità. "' spararono i loro mo– nei testinumi. prima. negli avi.:ocati, -8chclti srille schir11e di quafro di– dopo. La pubblicità e stata otsen;ata sqr,,:.iali. ,,.r,,,ti a 1r,111 .~rdiJ;.si tradtt– c la stampa ha riferito e commcn- u togicam,.nt,;; in una i11s1lrr11:ione tata, compiendo l'ufficio suo di pub- rabbiosa contro i mogistl'ali e i giu– lilico cm,troUa. Il Bel{Jio è un pa.ese rati di Bruxelles. Tutto si tiene neUa democratico, onesto. Un processo 110n logie.a. ho carichi dì famiglia ; non sono legalo a un pa_:;sa!(I; -~ono fisica– mente forte ; :-pirituahnente ardi– lo ; e che co.::afaccio prr •la libertà del mio paese? Poco o nulla. Yorr-ei fare quakhe co.~a che rivPla;,;:e al mond/J intero le sofferenze dciii ita- Un cattolico, professore d'Università FRANCESCO LUIGI FERRARI iiani e mo."-tra.:se.allraverso il mio sacrificio, a qual punto di di.~pera– zione la tirannia può ridurre un popolo sventurato. » Dur2.nt-c i nostri colloqui parlam– mo anche soven!e della monarchia. De Ro"a. 0orne tutti .:;li italiani li- Il cappello e il revolver di Dr;,Rosa e la carta topografica. beri di pensiero, - in patria e al– l'estero - considerava la monar– chia la princi,pal~ !orza re.~onsabi– le dell'aHenlo, del rafforzamento, <leiconsolidamento del faschmo. lo che aveva ocCUJ>aloun posto di grande responsabili!il nel mag– gior giornale italiano, il Corriere della Sera (giornale monarchico-co– stituzionale a linte moderali.ssime) d1na ~~~Ìi 0 df!Jfe 0 Rcis:r~n!~~tte~f 1 ~ che ripeto è quella di tutti -gli ila– lia'Di che pen:oino liberamente - è viva e vera anche oggi. !nfalLi il re .era salilo al trono nei i 900, dopo Ja tragica fine di suo pa– dre, con un progra·mma di democra– zia e di libertà e aveva giurato so- ~:~fie~e~}e :~~1.;ufe 8 1\t~~ cpoen5!: mentali.. Non solo, ma av~va anche assunto l'obbligo assoluto di tener fede allo spirito dei plebisciti delle popolazioni che sì erano unite al Piemonte per formare µna SQI?- pa– tria retta da libere istituzioni. Il re aveva, proprio qui a .Bru– xelles, ad un ministro belga, poche settimane prima della marcia su Roma, dichiaralo prossimo l'avven- Presidente. - Conoscete Fernando De Rosa? - Una volta sola .nel i 929. ebbi occasione di inco'nlrarlo a Parigi. Avv. Spaak. - Vorrei che il te– stimonio ci dicesse qual'è la situa– zione attuale delle libertà. costitu– zionali in Italia. - Potrei rispondere con una fra– se breve e sintetica : le leggi fasci– ste, segnatament~ quelle emanate al– la fine del 1926. hanno sopprP,;.so tutte le libertà politiche nel nostro paese. Presidente. - Quando avete la– sciato l'Italia e perc-bè? - Ho abbandonato l'Italia ai pri– mi di novembre 192.6. Fino a quei momento il nostro dovere era stai tJ di resislere alla pre!>.~ionedelio vio– lrnze fasciste. Quando la promulga– zic.ine delle leggi eccezionali e lo sciog-lirnenlo di I ulli i parli ti res-~– ro impossibile oini atlivita. politica all'interno. drci,;1 di la"-riare il mio paese onde p6tcre, ,1.lfestero. pen– sare, parlare, agire liberamenl<:!. Presidente. - Yolelc dire quare al momento atluale la ~iluazione àe~ l~a~:i~~rfir~~d~ct:ui;}~~~ ~si- ~e d~v~bfi~v~~~g ~~:~d!e~~~!i~l/s~~ paese. Ncll'ol\obre rifiutava invee~ f di firmare il decreto di stato d'asse– dio che doveva dare alle autorilà militari la possibilità di spazzar via i gruppi di fascisti che si awicina– vano timidamente a Roma. Rifiuta- va. nonostante che il generale Ba– doglio avesse pul1blicamente dichia– ralo che era pronto a disperdere le bande di camicie nere con quattro milraglia.ldci. Avv. Spaak. - Il re non ha man– calo alti·o volte al rispelto della Costituzione? Tarchiani. - Il re che a,·eva ri– fiutalo di firmare il decreto di stato d'assedio nel '22. firmò invece (dopo l'assas"inio di ~atleotti. per sa;va– re la posizione pnsonale di '.\lus– solini) tulli i decreti anli-costitu– zionali che questi sii presento. abo– lendo la libertà. di stampa, di riu– niùtle, di associazione, di voto e cal– pe:;tando tulli i diritti delI'uomo e del ciltadino. Ad alcune per;:.onalità eh~ gli con– segnarono un in<-moriale dei diret– tori dei prinripali giornali ilalia.ni . che denu11ciava le violazioni della co.:;tituzione commesse dal governo ai danni· della stampa, il re rispon– deva : 11 Lo passerò al primo mini– stro. )1 A chi gli recò il memoriale di Ce::;arc Ros<::'i che - intimo colla– boratore di )lussolini - accusava il capo del go\•erno di avere com– messo reali comuni dopo il suo av– vento al potere, il re rispondeva : 11 Lo passerò al primo ministro. " Que::le risposte potevano anche essere costituzionali. Ma erano, in ogni modo, troppo comode. :\.H. Spaak. - n re ha pubblica- Il Procuratore Ge,1eralc. sie più, nè in fallo, nè in dirit!o. L~ prime leggi fasciste oontro la liber– tà dr Ila stampa datano dal t92-½.Do– po di allora, !ehi ~ decreti succe~– sivamenle emanati, del pari che lu applicazione rigorosa che ne è .stata fati.a, hanno gradu~lm-ente portalu alla completa a"bolizione della liber- 1:àdi stampa. - 1,·avvocato Ferrari ~t~~: ~ 0 ~of!:C~!u~llr:t~zzcabce ~:~= no le autorità per impedire la pul:J– blicazione di giornali o di dvisl:~, ch'esse ritengano contrari ail'inte– resse supremo della nazione, iden– tificalo arbitrariamente coll'interes– se particolare dell'oligarchia domi– nante ; la formaziOhe del sindacalo fascista dei giornalisti, l'albo, il ;e~rgsi~~~ 3~:rr~:!i~o g1~~~~ai1Lap~~: blicano è ciò cbe il governo ed ii partito do:ninanle vogliono ch'esst– pubblichino. col diriUo dl coalro!lare tulle le pubblicazioni non perio<li– cht>, la ,·endila e la diffusione d'o– gni sorta di stampali. Per esercitare l'arte tipografica e litografica e, in ~f~~ei~t{ c~~~t/;ri~i~~~fi~,;f~u~:.cg~ corre una. speçiale auLorizzazione della polizia, e tale autorizzazione può essere, revocala ad ogni istante. Grazie ad una circolare del partito fascista, pubblicala nel 1929, tutti tiN:~~. i;~r:~~~~!tl~ aW:r6:;~~; politica de! segretario locale o del fegretario centrale dei ras.ci. un·au– lorizzazione .spe ~fa.lf 'delle « gera.-– chie ,1 fa5cisle è nPce.:saria per ot– tenere in lel!ura dalle biblioteche pubbliche quelle opere, che l'oligar– chia domin:.nle giudica contrarie ai principii fondamenta1i del regime. Col preteslo di combattere il co– munismo e la massoneria, tutte le :ri;~rr~~r~ des,1~ 0 po1::la~ i5~i~1i!\~ Op"rai sociali;,ti e cri.~tiani furono s•~iolli nel nov.~mbre :1926,del pari che lull~ le a.ssociazioni po-1ilich~ non dipcn<le'n!i dal partilo fasci:5ta. A sr;:,"uilo dfl Coneordafo deffH febbraio i!l29. alle a-:.:.r.,ciazionicat– tollciie è stato atlriòuito il 11 privi– lf>,!io » del ricono~cimenlo giuridico_ Ejse -però non svno mP,n_o ::.otlono,.. ste ;il cnlrollo della polizia, la qlla.– le può s,·iog-1 ierle, quando ritenga che esse invadono il campo politico. mé~~~. e~ls 1 !08!ù 11 1 br~;~/·~rr(.(gn~= bcrté scolafre " qua1'e.ssa è pratica– ta nel 1J2lgio, nC wtlo la forma di liberl-à di rnanifP.<"tazione. nella scuo- ~au~~n~~~~e}2ti~;sJ} 1:~~:\1~e s;:;i :1 libro Oi tutte ie scuole eiexnebtar; del regno. Ora quejto libro è stato concepito e redatto secondo criteri rigidamente politici -: non è un li– hro d'istruzione e di educazione. n,a di se-biella. f1ropaganda di partilo. .\'elle 1:cuolPmedie e nelle univers.!la, si sta attuando rcpura:;Umc dei per– ,;.o'oa1e insegnant". Profr~sori e mac>– slri sono stati obbligati a prestar~ un giurameulo. éhP signillca som– missione completa alle dir~ttive del governo. L'esecutivo è ~lato au!oriz– z.at9,a revoca;·c coloro eh~ son '1'1- tenul i contrari al!e. u diretHve poll– i irhC' ~enera/i del· govC'rflf) ~1 Go:-i 1 f-0._srisltprovali poSSQilO gnadua.imen– tn.rimpiazzare quegli in.se ,tnanli. che non hanno voluto rinun.:1arP al ù;- 1 ritto di pf}n::-aree rli e~primersi li– beramente. Presidt>ulc. - Q11ali sono attua~– ,..11 cnlr le garanzie giudiziarie <leicil– tadino italiano ? - Le garanzie giu<liziarle del cit– tadino :;ono state annullate, dal gior– no in cui le leggi del r?gime e la azione costante dell'e.secutivo han– lro trasformato 1a magistratura it: ri~i~t?i~a~~o~Y~~ffad~i a~;i~j~~s~~~ esiste più in l!aiia : dà quando è staio riconosciuto all'esecutivo il di– ritto di licenziare i giudici « che s1 pon,,.ono in una sii uazione i'ncom– patihile colle direttive generali po– litiche del governo n, e venula mc.– no la sola vera garanzia della. liber- ~n~:~;a d:rlt~~~~llzi!. ~"~~a p~fcd~è lutto ciò non parve sufficiente ai governanti, con una serie di provve– dimenti emanati nel f926 .e nel 1928 furono abolite le autonomie tradi~ zionali dei co'llegi degli avvocati e la classe intera di tali professiom– sti fu sotloposla al controllo politi– co dei sindacati degli avvocati fasci– slL L'avv. F'errari parla del Tribu .. nal-e Speciale. In reaHà. Parhit.rio è la legge che ref2"0la il funzionamento di· questo tribunale di partito. Le sue senten– ze sono dellnitive ; il ricorso in Cas– sazione non è ammesso coni 1·0 le sue ~~~~~f:· t~cr:i~~~;: T' tr!~~~~~ re al· re, la domanda di grazia del condannato. Avv. Soudan. - Cosa resta, dun– que, delte prerogative reali ? - Poss? rispondere con una sola. parola .: DJente. Il .re non è più che il cancelliere della dittatura fascista.

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