la Libertà - anno IV - n. 40 - 3 ottobre 1930

ANNO 4 - N" 40 Un Numero : 0.40 Noi abbiamovis,ato qoestaset– timana a Bruxelles delle giornate storiche- Il gesto del nostro giova– ne compagno De Rosa, che espia troppoduramente,ha giovatoa ca– stigareseveramenteil fascismo in faccia del!'opinionepubblica inter- la Libertà Quando non ce n'è più al– tra, anche un banco d'Assise puo' essere una tribuna, da cui si parla al mondo - per la giustizia, per la libertà. nazionale. WAUTERS GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA rr1_===A=B=B=O=N=AM=E=N=T=l=\=~=:=:=;=:=·:=.,=:=::=::=:=::=:=::=::=:=::=:= 0 1D ~=~=T=: 0 50 = 5 ~=5 1 :: " = ll= = = =P A R=I=G=I=:=LA=o=u;=·=;= ..R= : )R=E=l=9=3=0=======1l===~=03= 1 , ~=·=:=i:=u=,~=o=Sain='N=l=·~=•=n=is=~=PA=RA='=t=(=l~,=· 1 . ~=·='1, ~ ·; .=~ rp=A ro=;=,n= Il I ESTERO ' IL DOPPIO IL CIORNALE Sl PUBBLICA IL VENERO! ll Unprocesso storico:DeRosadavantialleAssise delBrabante Il mondo riconosce che il processato è stato il fascismo I testimoni tesi perfetta élcll'ambie11tc fascista - un pugno di profughi, rappresen– tante di tutte le corre11ti di un popo- E' Yuota. A destra i banchi dei giu– lo vinto. ma 110n domo, lta potuto rati. In arto, all'ollezza di un primo dire tulla I.a miseria C l!l pieta di ta~?o,~~:r$licf1~e i 1~!i~r~!!~~~;~\~ questo popolo c'docu,nentare trilla la della stampa sono oltre cinquanta e scellcratc::;a degli oppressori ; lta '-ono diYisl anche in due settori di potuto. si. fare il proccs,o al fasci- banchi, i primi. alla sinistra e alla smo ed aUa complice Corona, perchè drslra del presidente. Lo ~azio ri– era giusto, pcrchè ci<i era lrt sacro- senato agli anocati è tropJ)O pic– s1'U1lapremessa 9i1tridicn del proces- colo per conlenrre tutti eli uomini di so. sen.:a rii cui l'atto di Dc Rosa sn- lo;;ge di 13ru~lles, che hanno seguito rcbbc stato incomprensibile, divello con grande interesse lutto il pro- mondo suilr condizioni dell'Italia. E co-.ì il presidenle arriva al'altcnlab di Bru:ceJI(><., del quale fa una lunga e dettagliata dc~cr1zione.Le indagini e le tc.'-limonianze illuminano ogai particolare dell'atto che i giurati debbono giudicare. De Hosa ha tiralo contro il principe? Egli lo afferm a. E;li ha dello ù1 non a\er volu.lo ti– rare quando il principe era ins ie– me a persòne della ca'-a reale belga e una vittima innocente polen e;:;– serci. Se egli ha mirato contro JI principe di Piemonle o ha ratto quanto do\·e,·a esser fatto per rag– giungere lo ~copo lo diranno i l-~sli e lo .stabiliranno i giurali. De Rol:'aha ascoltato allentamcn– lc la lunga C.'.iposizioncdel presi– dente. Gli avvocati dello dife:ia l1on hanno inlerrotlo, ma nlla fine l'av– vocato Spaak dice che De llosa vor– rebbe rettificare ·ocuni punii della es~os~~~~ 11 ~i d~/ef!e!W:n~iChiarazio- ni di De llosa. le democrazie sulla sve.nlura del mio paese, ho ,-oluto far comprender~ al mondo le responsabilità. della mo– narchia italiana, delle quali non vi rendete conto ·perchè nel Belgio vi è Ull.\ Costituzione. fo credo che il ""1"0 patriota de\'e obbedire alror– din~ di !ollare per la libertà della sua pa:ria. perchè patria è lib~rta. e tenza libertà non vi è più patriot– tismo. lo no'n ne{:Ole mie 1·espo11- sabililà, che ac.::eno. mn la rrspon– sabililà degli at!i di violenza dei combattenti _l,)er la liberl'à ricade sul governo fascista. !fai abbia.mo vissute delle " aior– nate s toriche , , ha epilogato \Vau– ters, il chiaro direttore del Peuple di Bru:ecllcs, esprimendo il s,w cuo– re dopo il processo di Dc Rosa e 1·ac– cogliendonc il supremo ammonimc11, .. lo politico. « .Yoi siamo molto forti in Belgio, ma Pabsl e Hitler sono lì a dirci come la nostra civillà è nti– -n1Jcciato. " IL fascismo è la minac– cia. E•ft processo al fascismo inne– stato nel processo di Dc Rout C ,tato come un grande appello per la sal– ve:.za comu11e. Questo voleva il gio– vane che si le1.:òcon una rivolteUa inetta a uccidere contro il pri,icipe– gerarca del fascismo. Per questo e(Jli !La voluto dare iii oWcausto la sua Ubertà, come aveva spiritualmente. fatto l'offerta della sua vita. dallfl $lii? catisalità. E quPl pU!JIIO di ~h~s 0 ,)~ 0 ~;i c~~\1ts~r~.io\i, i~o~ei~1 ~t'~ prof11r,lti, patriarchi della c,uw, dcil.JJ . per il pubblico. E' gia. pieno, e una Ub,ortà o giovani reclutr ddltl. ri votu- lunga fila attende fuori. :sionc, parlando non per sè, ma per il Afle alti pareti pendono ,1?randipan– loro popolo, parlavano veramente nc.'!li decorativi che rappre:;cntano per l'umaniliL. le loro deposi:.io11i di le ÙÌ\'Crse forme di ~iuslizia. Di Ledichiarazioni d DeRosa in uno slalo di animo che cercherò di spieeare. :'.\ellavolontà di compie– re un gesto mi dibattevo fra due forze : avevo paura, non delle cou– :..rguenze, ma era l'isl into che mi fre•nava mentre la ragione mi ordi– nava di compierlo .. \vcvo amore e pietà per il mio paese, per tu!li ;li 1talia11iche gC'ffiono irt uua grande galera, cornprende,·o che bisognàva uccidere il principr, r mi rifiutavo, per istinto, di commettere que-,t'al– to. Ebbe il sopravvento la ragione e venni a BruxcJ!c;;..~\nche se il mio ge~lo aw'sse potuto avere il suo svolgimento in Italia. superando lut– le le difficoltà. io a\'rei procurato ai miei amici che vi\·ono in llalia lè più orrende rappresaglie .. \ Bru– xelles ho scelto il poslo, affinchè non vi fos:;cro viltimS? innocenti. .. .\ Bruxelles, il giorno dell'atten– tato. yide comparire il principe tra allri. Cor:;e, ;,paro'. Xon vide più nulla ; fu preso, buttalo a terra. C'cst tout. Tutto il Bclaio ha sentito il valore etico e pfJlilico che si sprigiouaoo dal fallo e dal, suo autore. Uonda im– mensa di simpatia soUevatasi in– torno al giovaitc accusato, investì. la causa chç_egli rappresentava. La pu– ra ed inlegra democra:.ia belga, co.ti nobile·ed a.$Semwto,si abbandonò in– tera a questo 1entime11to e/te era in– si.eme ai bo11tà,di (Jùuti:.ia e di so– lidarietà umana. e• stata 1ina eleva– '.Jione, che sarebbe stata impo ssibile sen:.a il saulo, anlico radica.tu costu– me della tiberta. J/ ai toccam, mo più ,aen.ribilmente i frutti etici e sociali dell'albero della libertà. Una ma(Ji– stratura e/te pouiede il senso del ri– spetto dcll'itomo i11qui.silo come il senso più, auoluto della propria ~n– dipe11dc11:a,che 11elCistrultoria ha il culto della Lealtà e ileUa verità carne nel dibattimento quello illimitato dei diritti della difesa. Un ceto forcns, che e,primc dei difensori com.e Spaak, Soudon, Dc Book, cui l'ardo– re della. gi1isli:ia trasunuma fino a[Jli ultimi confi11i deUa cloquen:.a e della genialità, che tulio comprende, tutto esprime, in un ardente tra.sporto di amore e di solidarietà 1ona1w. Una staMpa, divisa fieramentu i,i tutte crmservatori o di socialisti. di libe- fronte alla 1,cdana degl~ accusali , i Fernando Dc Ro~a si alza a par– raU O di cattolici, merm;iglidsame11- è un erandP. Cristo, con una "e~tc la1·e fra il più solenne silenzio e la te concordanti. arrivar1do in questo ~~~\\~~e 5~ 1:~a~!~ u3;°1~~aingci;l:t~it~g~Yiid'~~as~~!!!niJ~"~cs~ih ~o.se ~~a Pf~ ":e~~!:!~s!l:,r~;c d: 0 :;g~:e d:v~:::t~ di\'ina... minima declamazione. parl erà Jun– csc(' doi covi della rr,a:.ionc mili- Sui primi banchi ri3en·ati sono gaminle 1 e tolrnl,r:menle. l'e~ozio– tarista e imperiale dell'Europa, ac- statr raggruppali i teslimoni. Quelli ;1e e ed.~ a .wJ1~T-JJ·~19uan o ';'e~J°~a quistavano un si(Jnificafo eccedente ~l_i accu:'a son\ tre.nta~ei.: il giudice 1! ~ 0 e~e~~it: 1 Je~ ·s~crW1c1o p~~;-icoe~= a u sacro egoismo n del pc,pol-0 iln- ~ ... trullor; D? .lu}l~e~, ' 1 ~olonnell? quistare una patria azli italiani • •!ag~, :~pe1lo balistico. 1 dol~~n.1{ra:,,pare solo da un maggior pallore lia.110 per conereta,e l'ammo11rn1c 11 to, ~en.eck: pe. C~ne ~ .ll~er pe11l1, e da uno :;lringere dei pu•tui POf!– il grido d'allarme di tutta la civiltà ,1.cornm1s:,,ar1_ d1 po!1z~ ~le~n:ien e giati sul recinto della peJann. Di democratica minacci1.1ta. Il piccolo ,erhoven, _gh agenti di polizia De fronte a lui tredici \·Olti impenelra– qrande Belgio non poteva che trQ.3a- f~N~.er, T~~I~~~ ~,t:;:r~· -F1b~~1~: bili, qua:;i duri, dei giurali, ;:;i tl~– ~(;;d~,:~~~~c!:if ~n/'o~~:!~f ~:.e.":i~: è omaggio del vero e_ ug110 di ri– .tp"tlO inconcus.10 ai diritti del pub– blico'. i·n lealismo perfetto alle isti– tu:ùmi del Paese, che non diventa mai corliyiancria verso i potenti cd opportunismo piuqgiatore di passioni volgari. IA cotesto ambiente - che è l'anti- lire di rispetto e di fiducia t•erso que- Vlier!, Yerleyn ; i commissari ag– gli esuli, di cui il senatore socialiS t a giunl~ Gilta, Tonle e L'}'lerelst ; i De 8ro11l,ere commentava plastica- marescialli dei gendarmi Yerhrevc. I mente il verbo, indicando il fascismo Yilain, Kcmpen, Guadin ; il tenentr come l'estremo cd il più. imminente colonnello Hovinc, j controllori di pericolo di guerra. trams Lefebvre e O.'.il.-l'ingegnere 1 .. \rluro labriola ha potuto dire in Sau,·age, il si~oor Botte, il libraio f ::u!~p;~:! 0 1;: 1 ,~u~~~ 0 ;::r1:cd~~.!:;:}: Po~~·!f1~ck~ 8 L~1f;~~rrdo1?~rt~~ll~rce~= i gra:.ione politica italiana, il suo al- ~~Ù)!~t"~f°:~~r!;'~~=~f~ .Vaiifu ~re ~ i ~:l~~;:~ :::~~~~~ c~:f 0 ·~i::;uipe~eli~ den e Van dP.r Eycken e l'ufficiale I na somma di fatti - llt cui primis- f~~~:~:~°l~r::o~~:;!ntr~ll~lO~~~St~ ! simo eccelle la superiore civiltà ed deH'atlentato o hanno avuto una um011ità del, Belgio liberale e demo- parte nella i.::lruttoria. cralico - la 11ostra vittoria n<m J te;;ti a difesa sono °! Francesco poteva essere.più grande. Anche una Nitti, ex presidente.d~I Consiglio, Fi– volta ripetiamo che il 1wstro melo- lippo TW11l!, il « tipografo» - dice do ·,1on è degli aftenlati individuali la citazi"One,- Hntrncle Rossetti, Il\ e non ne facciamo l'apoloqia. Ma è si_gnoi·aHossclli, Gaetano Salvcm~ni, t; ~:r;:::j!}/:~ilf;e:i~::i~•c:r~l: 1 ~~:= ~~r:r.l;f ~~!~~!~~1i~i~~fi?~:~f ii~ va11c,ebbro della grande idea dcllt1. il senatore -belgaDe Broukere, ~fario libertà della patria, pre.stp ad ogni Pislocch~, J'av\·ocato belga Passelecq sacrificio per essa, puro di ogni PM- e due signore, che videro come si sionc egoista, di og11iorgO[Jlio vano, svolse l'attentalo, Dispa e Smet. irradiante intorno a sè la simpatia L'usciere annunz1a, con puntuali– - ha ser,;ito a remicre vittoriosa la tà, ln Corte. Un silenzio profondo, grande causa dell'antifa3cismo a che sarà risipetlnto, solennemente, Bruzclle.s. per cinque drammatiche udienze, si LA PRIMA UDIENZA stabilisce. Entrano, nelle loro toghe rosse ornate di ermellino, il presi- dente Van Damme, gli assessori Bai! • ' e Buydens, il procuratore Coruil, jl li"» ca~1e~~~ctf~:ua difesa siedono gli Jlll..)t: L'intereue di Bruxelles c::a ~~sgra;nasa;~a,r~ol~.l~r;n~~~i~o~ BRUXf.LLES.- Il 25 settembre sia grave, perchè H gio,·ane biondo del 1830 un governo provvi.~orio era ha agito per la sua. patria. formato a Bruxelles. La rivoluzio- L 0 i11lere:.se che f>uscita questo ne per la libertà e l'indipendenza proces:;o si constata al Palazzo di dei belgi trionfava, e un t~ntau,·o Giustizia. di compromes.:.o tentalo dal prin- JI grande palazzo di giustizia di cipe Federico falliva. Il g"O\" ernoBru:,:elles deYe a\'er fornito agli ar– ~ron\"isorio lancia un proda.ma e chiletti romani J'i-;pirazione pel scioglie le truppe dal giuramen to progetto di quello che non rappre– di fedeltà. che a\e\·ano prestato ad ::;enfa più la giustizia sulle rh·e d~I un principe che opprimeva il pae- Tc\·erc. E' lo :;tesso stile. con Ja s:e. A sera le milizie del pri•ncipe stl'.•'>a grandiohità e gli stessi di– Guglielmo ballono in rilirat11_. li felli ; appesanlijo da. una ricchezza popolo belga. con una rh·oluz1one, dN:orati,a non sempre felice. li pa– ave\a conqublalo la sua libertà. lazzo di giu~tizia di Brn:,:ellrs Ccon- Dopo cenl'anni i belsi conunemo- s:id('rato la OHl$Sima co.;lruzione rano con gra<li fesle l'inizio della realizzata nel secolo XIX, Pd è \"C– loro vita rii uomini liberi. A piazza ramerile imponenle. dei ;\1artiri sacrificati•i pr-r la libe- Primo. deUe no\'C di que,:;lo mal– razione del loro paese, \ i sono ce- Uno frrddo di autunno nordico una rimonie solenni. Le ,i•e di Bruxelles folla sale J'ampi'--.imo ~calone t,;n sono animate ; le bandiere sono ad rigorosi,~imo Sf>f\'iZiod'ordine com– ogni finestra. piulo da tPndarmi scifi!illanti di Ii 25 ~etlembre del jg30 si ini- arE!PJJliP adornali di' cordoni, e da zia a Bruxelles il proce.•~o contro og,~nti di polizia coi caratteri:4ici Fernando De no~a, che il 2-1 otto- elmetti bianchi. incanala la folla e bre del J929, tìra,a un colpo di ri- la ~Or\·Pglia.Fuori dell"ampio salone ;t~l~.a g::.~rosp~rfii1~i;ctggid;eo~i~: della Corlp d'.. \,;sise una fila di belgi nari che opprunono un pae:-e. l~'U!~~~~:i;r:e~·~·~ti/~le~~~Wcr: J~:= E' po'-sibile che i giurai i della, tPndeF.1,.::empre più numerosa, per Corte d'Assi:ae del Brabante. riu- g:iornale inlere, e non ~r,mpre for– niti oggi in sessione straordinaria, tunalam('nlP_,.,, l)f"rchC è impo:;;;ibi\e 110nsento.no il profondo. umano le-; farla entrare tulla nella sala. game storico che "' è fra i PoPOh l..a Corte è di una e,:allezza ma– che lottano e lotteranno per con- ternai it'a. Alle nove preci5e un uscie- i~!ri~:~o 1 f I ~ 0 :Jo 1 ~be1r~1c~~a~.~\i6°n~~ : 11 ~lei{1~~1 1 i /~~n m )ì~~~~of;~~/~ s1 gh: che ha buttato la sua \'Ila III un_'of- fiorisce il suo linguag~io con rafft– ferla di feJe e di !-peranza? Di,ig1or- natezza, ne annunzia l'ingresso. n.i ~i parl:.1,in tu~t~ le .ca!'-ee III Lul- L·aula 1) grandi!lsima 1:! con altis- ~1es~oloccl~!'. Ju~~~fd• ot~i?uee~~~pt~~ ~~doo sioJ,~~;~i~1a1i!.to~a e sorda in un 1f~10~; 1 f!n~J~~l•~ltcea~~~ e1f! 1 ~~~rece'r~ Alla !-inistr~ del presi~ent~ \'i ~ di Forest. T « ben pen&ant1 11 dicono una pedana riservala agli accusati. avvocati Spaak, Soudan ~ de Bock. JJ presidente dà ordine che sia in– trodotto l'accusato. la costituzione della giuria li vi-vo movi'mPnlo di interesse di tutta la sala. si trasforma subilo in e,:pressione di simpatia quando Fer– nando Df'!Rosa rnlra, sereno. fran– co, corretto. La -te,.ta rretla non e– sprime nes~una iattanza, ma un c:en– :iO tranquillo di forza e di digni-la. t:'na squadra di fotografi dirige gli obbietl1Yi su di lui, che rimane fis– so verso il presidente, senza \'0l– larsi. E incominciano le formalità per la ·c_p:-tiluzion" del ~iury; Giurano gli interpreti, che non intenerranno mai per De RoEa e una Yoila sola per tradurre la deposiz.i"one,resa in nammingo, da un aé'l'nle di polizia. Cl)Stituilo il giury, il presidente fa giurare di ren~~rc giustizia .u senza odio e senza tunorf' I), e f3 lr,c-gere !"ordinanza di rinvio a giudizio e !'allo di accu"a che abbiamo pubbli– cato nel numero score-o. Jl rappre;::entanle dl'll'accu.'-afa di– slrihuire ai giurati una pianta topo– graflCa dei luoghi do,·c a,·venne lo allentato e dovi' 'ìPf:'niparticolari in– dicano la po"-izionr riel principe e di De Rosa. E 0nalmenle, dopo aver chiamato i te~timoni che rispondono tutti. meno :-i'Pnni.che arriverà l'in– domani. all'appPllo e si ritirano, si inizia il processo. L'esposizione del presidente Il pre~idente \'an Damme e,:ponc il ria,:;-,unloCH'll'ic:trultoria.Dalle in– dagini ri;:;ulta che Fernando De Rosa è cre.'.iciulo in un ambiente monar– chico fedele alla dina-lia ; la sua fancillllezza, sbocciala negli:anni im– mediati del dopo guerra. dominala, anzi, da impressioni fa~ciste. per– chè è condotto in ambienli del Fa– scio, \'i\'C in essi ; gli cons-egnano- ad un ragazzo di' dodici anni - una pistola automatica che deve cau:-are ~~;,i~~[~f: ildir~~:~ fe~~i~è i~•~ lontariamenle il suo amico più caro; lo conducono llPlle loro scorribanrie violentr attraverso la città. ?>labPn prc::to De Ro"a ti rh·olla contro que– ~-ta"-Ull2eslionr fa<:ci;;.la.diventando c:pste,:.;Ò.Xel 1926 è all'Cniver.:ilà di Torino ed rntra nel movimen(o anli– fa"-cisla; di.,;lribuisce Ja stampa clan– destina : lempo dopo, in seguito ~Ilo 'i allentato rii ~lilano contro il re è ar– re~lato. E' stato bastonalo diverse YOltedai fa~cisti. Ra dichiarato in istruttoria il pa– lriolli~mo suo per cui egli combatte la lotta antifa~ci:-la al fine di contri– buire alla liberazione del suo poc!-e oppre:.~o. Que~to ,:entimenlo lo .spin– i;:-eall'azione ed egli pen.~a di com– mPttere un gP.sto dal quale pOH'.l. Irarre giovamento la causa, e che possa richiamare l'al1e'nzione del L'inlerrogalorio di De !(osa. Il difensore avv. 011da11. sano .sull'occu~olo con un inler~s~ che è da principio ostile. ~-lanmano che De l\o.;.aespone la sua trag:cdia. che è la trazedia di lutla una terra. f~1;1~:s:i~1 equp~~i~·1~1 1!~/a~~ar:Co~~~ uno ~rorzo prr compl'endf're ciò che un ciltarlino di un paese libero e ci– vile si rifiuta. qua:-i. di comprcn– dr,rP p<-"rchè ritien" fuori <lc1la real– là qmllllo è fuori della sua eivilt~ e delrumanitJ. Vuol cominciarP De Rosa, col ret– tificare una circo~tanza accennata da-J,predh1eJ1l<', sulla sua nascita. E– fii ha detto, e ri1>cll'.che la si;..-nora Zanclli che lo ha alle\"alo, e"',;"ndn rtma:,,lo orfano in tenf"ri.•,;ima età d<"Ipadre :.110. non è su,1 wadre, prl'– chè 'non lo C.Confnma di e5~è1•.-~la– to allevato in atnbienli monar:-hici. co--liluzionali, e che i suoi -primi a– mici di giovinezza furono fascisti. E.gli ~lcs~o ~rn condotto a s·rouice l'azione fasc1.,;la e: ~di av.cvano dato una pistola. per Uscire ar:nato, a sera. tanlo che i rnoi fami;..-liari e- d~ni;c~;;o~c~lia~~~e!l~a{~'~e1;ropi~ :;loia. Poi f!hrla ricon::;cgrµrono. :'\on funzionava brnc e le su" mani ine– spcrlc. volendola accomodare. fece– ro parlire il colpo, che çloveva fe– rire rnorlalmenl" il suo amico ama– lQ. I ~uoi lo inviarono in moulazn:1. Là c~minciò a riflr,Ur,rr-. a pen:.ar,i e ~ ~1ve'ntare antiCa-,ci:-,la. - Hanno dr!lo ,zii informatori ilalioni, chr. "r o un ardente patriota, Xon ho ,rf'~. ~ato.di esserlo, p<'rchè -~onqui per la libe rtà dr! mio pae- -.e. L"anl1'fasc1"'1no non è una que- ,;tione politica, è prima di tul!Q una questione moralr. di umanità. Le sue rHl('~~ioni sulla situazione del– rrtalia lo ,-,mdu~:;ero all"antifasci- ì'1~~c~~tf~' :~ui~ 1 1~c;f : 10 tite l:rnf, 0 ~~ dl'!Cbe : fu il ma::..sacrodi Torino. ~~ r,aa'ili~•. ~~:('~,~~~ 0 ·vf è g~tft~a c~~~\~~ ,-ebbene la , iolrnza di ucrmihi ar– mali conlro inrrmi. E Dc Ro:;a rìc– v~ca la -.lragr>dinanzi ai giurali ; dice degli a,-.~:1-.-;inat i nelle vie, nel– le ca=. delle dr\':1,;tazioni e incen– di ; dPi (Priti tra~cinali per le piaz– ze e buttati nl!l fiume. E l'uomo che aveva a;:;~Ul'\to tulla la rr.;pomabi– lit.à di qUP<:tifatti, il De Vetrhi, 1.E- g~~\~tt~~~;!'g 11r~Iic!~!ar~a~c;~~ zioni dr! J9:!.I, con le ba3tonalurl! di contadini rhe avevano volalo per ; popolari callolici. l'a.,-sa,:.~inio òi .,raueotli. i falli rii FirrnzP, : Xo1: po:;:;oraccontare tulli gh episodi d: violenze e di barbarie - dice Dc Rosa - perchè ci vorrebbl!ro :;etti- ~~~~ada "ri1:1~~~a'.1 E 1 a/;~i 1 }gu~i irnl una responsabilità -precisa, perchè quasi lulte risultano ordinate da! capo del f::iscismo e del governo del re. Dr, Bo.:;a,giovanetto, era legalo da aficlto ~ si ima per un pubbliCiila liberale, Pietro GoLelti ; e lo vide al\onlanar.:i, ammalato. ver5o l'esi– lio, per.::11r>. •la \'ila - come oveva ordinato :',!u:;.s:olini,gli el'a stata resa _i, difficile » ; ville Amendola flb~'~~e f%~~11Ee~ G~~~;: ... as~:~~i\~ movim1rnto dcll'/lalia libera, In sua nnima fentl che biso,zna\'a lottare per il pae.:;eoppres:.0. S~el:;c il par– : lito più persr,c-uitato, il socialista, ~cl'isse n,J un :unico e si mise a di- ~posir.ione per qualunque Ja,·oro, :\el 1927 inizia il la\'oro clandesti– no che il fa,;cismo !J)Uni5cecon pc– . ne enor,ni Tr.} ,·olle fu ba.stona,o dai fa~cisli ; una \"Olla perrhè in una di::cus.:ione difcndern rL,tilu– lo della Socirtà delle Xazioni. .\!Ira volta fu arrestai o e pli vr,nne impo– ~lo di firmare una dichiarazione: do– \'e " senza essere obblif,mto » ,\il'er-– :ua « di riconoscel'C l'l'rrorr anlifa– , ~cista e di ammirare il rasd.~mo "· llifluta e continua a diffondere la :,tampa elande-.tioa. )la un gruppr, dei suoi compagni è arrestalo, egli '~u~or;;~~ 1 ~t~. 0 r;1:~r: 0 1~ii7;~a:l~it\t:~ Iravf'r:.o la montagna. E' ritornalo in 1talia altro volle. I_ j,;1;'~~~~~loild°:ra:~~del~i 1 ~r~to{~~ vi riflutavale di dire la ra~ione pe1 j la quale siete 1·itornalo in 1t:ilia. - E' andato· cla.nde.-.tinamentt?, • ;~~~f !._asjfi~ori',~•vv~~~c/~ia~~~ak~e~ Egli cospirava e non può d,11:cspie- 1tazioni che compromettci·t>bbero i -,uoi amici che vi\'OllOin Jlalia. « Voi che vivete in un paese libero non potete comprendere » - Voi non potete cl'.'rnprrndere - continua Dc Ro,-,a.Yivct" in un pae– se libero, garantiti da istituzioni de– mocrnliche. In un vac.;e come il Belgio io non approverei il ricorso alla violrnza, ma quesla è lcgilLima in u't1pae~e dove•.il ~OJlOl'J. coo .la violenza. ò stato spo?liato di lull1 : suoi .diritti. E pen~avo che bi.s.ogna- ~:;r~ 0 ~~e~~ii1 ::i:::li~~~.p~~jj~d~~= re i 1·r1;pomabili. ma un gr,slo era rmpo~sibi!e in Italia. dOYCvolevo ~~blmr 1g;.i{;~j;;~7:ia~:N!a d~~I!~~~};~::; dell'ltolia e selJi.>:>hP- sia ~tata ùif– fu.~a in ltolin P a!re:,tero la voce dei ,prindìT,P antifa,,.cbla, <JUé;li. rom– pèndo la tradizione che ,ielava ai princirii r{'ali di mescohu·~i nei par– liti e di votare n"llc elrzioni, ~i re– ca a volare per il fascismo. con o– st.Rntazione. dura11te il ,,. plcbi~-:i– to ~,. parlrcipa a maniJl'slnzioni ra– _;;ciste.conccdP un'inteni,,la ad un ~dornale ra~cbla e.:.trf>mi~tadi no– ma. fra l'e.~allazionedi tult;.t fa stam– pa ra~rL<la. Egli, fa•ci;-to. approva roppr<',:;:'-:one I"! Jlromrtte Ji gmdare questa oppre,-sionr, di farr c,:;egui– re in suo nome le e.-$ec-uzionidei combattrnti per la libetlà:.Sono qui percM ho commesso un re;1fo e n)i ~~~~f! 1 e~"t!òr!:'~t ~h~ ~~~~r~~d~~i; li mio :<enlimenlo. Ho pcn~alo al– ritalia, a tutti gli italiani che ave– vano f allo l a guerra prr una cau:,,a di giu ~liz.ia e di dMlincrazia ; h:, amalo gli ar leflci del H1soni-imento e agli uomini più grandi, a )lazzin1, votavo il mio atrello e mi seni ivo ti-,-;;o~~nf~tro~~~~a:r /r~~il~l{~o.:_ ma la. scomparsa del principe ere– dilulo non avrebbe mutalo nulla nella linea di condotta del faschmo, e voi colph·ate la dina.:.lia. - :\"onsono del vo.slro parere. Ho voluto attirare l'allenzion~ di tulle De noia ha parlalo lungamente, senza mfesitazione, in un trance.'.io corrctt,o e preciso. Un minuto di commozione trattiene ogni commen– to, ma tutti gli oc::-hisono rivolti a que-,ta testa di fanciull-o che ha parlalo con !'accento della più calda verità e del più grande amore per la sua terra. I TESTIMON! A CARICO Giudice istruttore e periti concordi : Ve Rosa è i:n giotlane buono, generoso e ardente -- Il pre.::idenle ordina di introdur– re i testimoni a carico, e il primo a dPporrr, è il giu<lire incaricato de!– J'hlrull-oria, De )luylder, it quale dà ~pirgazioni ai giurali sulla car- ~f r;rr.°f i:c\~iv~ 1 ~i~~u~ 1 ~Y~:;~a s~ci~t= tagli tecnici e giuridici si ìmp('pna fra giudice i~trutlo!'e, p1·l'sid('nle I! Procuratore geneMl.lf'.Intere5.:.anle è la porle clril_adepo,,,izioneche si ri– frri!-CCalle 1mprr.~~ionidel te;:;tesui D,~Jl'<ba. lo credo - egli dice - f·\ 1 ,~n~~ ~~~~'at~_. 1 ~1~~~icm~n~it~~i 1R~\ nascoslo <JUalche co~a. SpQnlàn~a- ~;;;1tir~~tJg~11;;/~ fJ•inni~rn~J:~e.u~~. allrntato é maturalo vedendo il principe aderire al fa~ri~mo. "eden- i~:~d~ 11 aII~i~~~~~e~f;!J~~~~efa;!~l!= lo. lnfln~ dice di,.. tolte le informa– zioni l'arcolle su De llo5a 3ono 0U1- ~l~;;vi~~f~\1~ .~\;J1 1 ; 0 ~~~~~~ l~:z;r~l~ 0 e1l~ f,;',~r~~f~~~nod~ , bra~1; 0 ~~l~~c~f.s.c~l= sion~. Egli a\·eva fallo sacrificil) della sua- vita. Il secondo test" a ra1,1coè il co– Jrmnrllo :'tlage. Quc:;to lr.ste su.s:cHa l'unica Ji:Scu:;;;ioncconcitala fra d1- '"~a e tc<.I i. per i·a~iQni tecniche che ~i c11ntradd1cononella deposizio– nP, 5Cl'illa del teqe r. in qu1>Jlaora– le.. \,j ogni modiJ, dopo una lnn:.m ~l')iegazione sul tiro, 1 difetti della ~~·n~~·e·~~i;1!~l: ~i d~,:~f: 1 ,1':~~:J~~-~ dl'.'IJ'a.nna-Uopo.r:i1teJ1lalo, e ni J'i– prluli e.:ami, il teste conclude di– crndo che non si puo' affermare pl'eci!lti•11e\1fr. se il D" Ri;i.~abbia li– iato mirando 5'UI principe, o abbia sparato un colpo in aria. il ~;~.i{ocii;;~t{~la~ùÒ~~W~. ke;l\ee~ .<.:rmmò le ferite di Dc Ro-,a,che. a– veva ,,a,·ie contu.,ioni traumatiche j[}iioirc::1it~,~~e'. 1 '}ì 0 p;~~i~:~}ro~p 1 l;;1 ~f"m~m~~:Liied~l{'~ 1 :~~~fo tc!n~~lo~~·tè a J)Pr.::o,-;,e <li fac:ci4i italiani che .~i slanciarono su di lui. D~ Ho:-:anon contesto e rimnne in i;jJ('nzio. Egli non Jw neppur pnrlal.o df'lle violen– zP ~ubitc' e che gli ham10 procurato gravi ferite. dafi~nm~ 1 :1~a~~fii~iililc:i~,~~:;~~~ntn~~~ lono ;i;li a3enli di polizia pres~n:; .;.,ulJuogo.dPl!'all?nlato. Il marc!'c1al– lo dri gendarmi Jl'.f'mpen racconta chr vide~Dr J\o... a u;;cire dalla follo, corrrl'C verso il principe e LirarP, grirlondo " Viva .\lallc.o!ti ~. Non re~~c d~ir!ie, 0 go)!.~~~1:,1'i~~ss;e~l~= ;rii sparò in direzio~ del principe. fl secondo. !_'agenteVanùer ~\uwvera. si contradd1cr qualche volta e non sa dare molti particolari precisi ; l':1genlc Dewulf, JlOi, non lia se'llli– to chf'l il colpo e non può dir nulla, e il marr~cial!o dPi ~rodarmi Gau- din afferma che vide De Rosa lira– re nella direzione dello scalon~ del– la Colonna del Cougre~~o. li periM doli. Yer\'rek ha esami– nalo lo slalo mentale e dichiara che De Ro:'Jaè un .;iov:me sano, tenace, f{!t~~~N:o, :;;·1~a~c:::· c~ ~f, 1 .~ txc~h~ ha nes.sun car:itlere anormalt>. Ha un carallere energico e volon·tario. 11 commissario di polizia Yrrhoven Mn dice nulla di interes.s.onlr. oltre alla solita v<'r.~ionedi a\'er vi.~toDc U1':1~c!;:r~W:rn~a 1 1~~:eo~·t•A~~~e n~~ ha .continuato a tirare pcrohè arre– ~luto, e J'al11•0"e'lldam1e Halmoildo ~;~~b:7:1~tt: 1 f~!~ i:Jt~r: 1 :~' "Ste~,;~ co~a, come l'agente fiamlningo Yi– lain. L'aHro perito doti. De Crame e– .ci:prime il suo giutlizio su Di Rosa : ;r;a~1-0~ 0 ; 1 ~~11,,W~lom~}!ll~t~tlre~~: staio con lcalt.ù e docilità a quafun– quc c.samei ; ha un carattere -?ntu– slasta .. \I mamcnto dell'attentato si è preoccupalo rii non co~pire allri. Crf>dcche De Ro~a abbia preparato i'attentato da sol~, senta complici, nè ha subilo pressioni perchè è Lrop– 'JlOiu{-elligentc pe resseri; uno stru– mento di allri. UoPQinsizniflcanli deposizioni de– gli agenti 'l'ibe:;ar e T'homas, è in– terrogato Tonte. commissorio di riuci~~f.!::a i!1C1~ai~t~~t ;~dee~c81 sful); R<>:c;a. che avanzava correndo e al– zando il ùraccjo, spa1'ò, ha mirato o no. Er.1<'ecol'agente Marci, che por– la al !f)ello il nastro della Corona d·ualia decretatagli dal srincipe do- r-~i/;~u~~~~~tih:g 1 ~~re ;~e 1 ~,ll~•h: si bullò su De Ro'-a, cadde con lui, altri caddero addobo a loro due, u e non si capi più nulla n... L'altro a– gente motociclista Verle.ycn non dt~e di più e il commissat·10 di polizia Gilla e Gyterelcst jntervennero do– po l'arresto. Il colonnello Hovinc era u'lla del– lo autorità belghe uccanl'O al prin– c\pe, ma non ha sentito che il colpo d1 pistola e ha visto un uomo p~r terra e allri che gli si precipitavano ~iri~arlle~n~~n1; 1 '~i~g~sf!~~t:I!l,~;.: i·rslo. Gli ultimi testi a carico sono civili. come il lra\·iere Lefel>vre, il ~uo collega Osi, l'ini;. Sauvage, lo i;:pcllore dei trams Mottr. il libra– io Delvignc e la signora Dupont che narrano, 4>ressoa poco, <1uanlohan– lo già raccontalo gli a15cnti. Le signore Smilh e D1spa, testi .a difesa, sono intercalate fra gli ulti– mi tl'~li a carico. La prima risponde A. mO'nosillabi, confermando lo 1>ua depo~izione scrltla, nella quale "-i -esprime iL dubbio che D3 Rosa vo– te~,:e tirare sul principe che era na– scoslo dalle nutorità ; la seconda di– moslra, sulla corta topografico, la slMsa afrerma1.lon~. /.,a,giuria - l'ultirao, u. dcitra, è il primo (Jiut1altJ.

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