la Libertà - anno IV - n. 40 - 3 ottobre 1930

' LA LJBERTA' 3 OTTOBRE- 19'0 Le appassionale vibranti arrin~e delladifesa dete che rappresentino una protesta vivente e una speranza? E non cre– dete che ciò ossessioni, spinga 01!a ribellione? Ora potete giudicare De Rosa L'avv. Spaak ha parlato con un ca– lore e un accento commosso ; ora af– fronterà. i dettagli ~iuridici e teorici con acume e precis10ne. E infine ri– volto ai giurali dice: - Per ragioni di sentimen-to uma– no io domando l'assoluzione. Voi l!_O– lef.e farlo. Vi hanno detto che I as~ L'avv. De Bock domanda l'assoluzione Dopo cinque minuti dì sospensio– ne l'avvocato della difesa, De Bock inizia le arringhe. Il giovane avvo– cato che parla con grande passione e con un ~more manifesto per l'accu– sato, esprime la sua impressione pro– vata ascoltando 11procuratore gene– rale : egli riandava agli anni di Uni– versità, QU'andoil procuratore, emi– n~nle maestro, insegnava a lui di– :r1tlo penale, e ha lraitenulo una in– terruzione ascoltando la difesa di un regime che il suo veneralo maestro Tiprova. L'infanzia di De Rosa Xè la difesa seguirà sul terreno arido l'accusa, che vuole ridurre il 'I)rocesso De Rosa al solo fatto bru– Lale, comune, spogliando con perico– losa moderazione, tutto il processo. Olla un idealisla di vent'anni non è un criminale. :\hch'egli seguirà De Rosa fin dalln. sua infanzia, come ha f?-Ltol'accùsa, per vedere. questo fa– moso orgoglio di bambino viziato che comincerebbe col circondare di •mistero la sua nascita, affermando che la signora Zanetti non è sua ma– dre. :\la se Dc Hosa afferma ciò è ~~°ìf 1 ~~~l~ 0 \ /~~~t 1 ; ! 5 if~i°df~n~?; di De Rosa? Egli cresce in un am– biente quasi apolitico. ma devoto al– la monarchia costituzionale. e dove ~~èri~;in~ g~~a~otdaidi;!~~~.df~n~~~ no dalla madre che non conosce, la sua indole ufTetluosa lo spinge alla amicizia profonda. ~ella sµa prima giovinezza insorge, a scuola contro -un profe.ssore che voleva espellere urr allie,·o accusato di negligenza : ·De Rosa sa che il suo giovane com– -pagno appgrtiene ad -una famiglia povera e che nOn ha m~zzi per farlo studiare. Cn giornale fascis:ta ha K~~~.bti;;·~rmue~l~o;rn°s~~~{~l~tr~~tfl: ci e di lealtà verrn i! regime monar– chico : De Rosa aveva undici anni, e ho detlo che l'ambiente in cui viveV{l. ·era costituzionale perchè neila Go– -stiluzione crèdeva di aver trovato la garanzia della ii-berta. De Rosa ha a- ~alf ;i~l~ 1 eaJ~ad~\'u:•e 1 J::~~! ~!= lettere che egli scrìveya e che rice– veva : in Lutt~ queste lettere vi è la climo;;trazione opposta a quella che ha tentato il procuratore descrivendo Dc Rosa orgoglioso, che ha agito per vanità. E per provarlo l'avv. De Bock legge alcune lctA.crcscri1le ad amici da De Rosa, all'indomani dell'atten– tato, lettere piene di dolcezza e di bontà. I suoi sentimenti di umanità gli hanno armalo il braccio per cli– fendere gli altri. Anche i difensori sono collaboratori cle!la giustizia, e io debbo dire con coscienza la mia imprèssione o,rget1iva che ho pro– vato : ha De Rosa veramente Lirato per uccidere sul principe? L'av,·o– cato Dc Bock svolge una lesi giuri– dica accompagnala da dimostrazioni tecniche che lo fanno esitare nella LA MAGNIFICA L-llima udienza. Un pubblico e– norme cerca di entrare nell'aula ; vorrebbe restare almeno negli am– pissimi vestiboli e corridoi, ma gli ordini sono severi e neppure nella grande piazza del Palazzo cli Giusti– zia ci si può fermare. La lunga fila di ci-ttndini e signore che aVlende non ha proba'bilità di trovare un po– sto libero e inuLilmente si spera che qualcuno si allontani prima della 5en~enza. Prima che l'usciere annunzi la Corte vi è quasi un'animazione ner– vo.sa ,che prende ancbe i giurali, co– sl freddi e tranquilli fino ad ieri. :\'el pubblico i commeni i e le previsioni hanno una unanimità di simpaLie per l'accuo;alo, che i belgi vorreb– bero assollo. L'aH,esa per l'arringa dell'avvoca– (o Spaak ha fatto accorrere un nu– mero di a\'vocali che non. riesce ad e;;.scre contenuto nel recinto asse– gnato ; un follo gruppo di magislr..ali è dietro i! presidente, in piedi e re– sterà fermo fino alla sentenza. Alle no,·e precise entra Ja Corte e ~~tgr~t~~~~eA?to. 1 ~ot~~r~a t 1 J~~vvi~ viso dt fanciullo il difensore di De Rosa si commuoverà e commuoverà 1ulli in una difesa fraJerna e possen– te, tt-avolgente, magnifica come argo– menli giuridici, come orazione, co– me umanità. larga e profonda che scuote anche i giurati impassibili. Que~o giovane trentenne, che è una r;~i~l ~~~~~!i;a?ha 1 ~Jei;; ù~ 1 t~~: con tutta la sua grande anima. De Rosa l'amore per Garibaldi e :'olazzmi, la azione e i1 pensjero della Rivoluzio– ne- italiana compiuta nel nome della libertà, come la nostra delki. quale oggi solennizziamo i! centenario. E tutte le rogatorie in Italia confer– mano que;;to suo patriottismo. A do– dici anni De Rosa è attirato nei fa– sci, J! un fascista di trent'anni non sente la vergogna di mettere una pi– sta!~ nell~ mani di un ragazzo. Il proeuratore può dire che non era la prima. volta che De Rosa giocava coi. - ::\ 7 on posso nascondere la mia revolvers, ma non ha del1(0chi ha inquiatitudine e la mia. emozìone. messo, sempre, le armi io mano a Perchè De Rosa ha cessalo di essere De Rosa. Negli anni seguenti egli co- per me il cliente difeso, custodito da mincia ad amare· un giovgnc aidenle. due gendarmi, ma è diventato un Gobetti, direUore d.elia Rivolu:;ioné uomo al quale va tuLta Ja. mia sim- •ti::.rj}gj ~eml:,ll:lt~ar;u~i l:;~lle~!; :~i~a.e ~~ :~~o i~d~ifie~~!·~p;ii~; lo _potilaalf'antiia'scismo. E' battuto, esitante dinanzi ad un avYocato che pera~Ut(Ato perchè vogliono che re- non eonosceYa, ed era ancora tuUo -sli fai,c~,; cono.sce la "Verità 5ui sanguimmte _ptr le percosse ricevu– fatlì .di ':Vorino,sulle stragi di Firen- te. lloi il suo volto giovanffe si apri ze, su ttiita la ca-tena di violenze Su9 ed ebbe amore e fiducia, e mai gli ho Dite- dagli italiani. Voi avete asco!- sentito pronunziwe una parola di tate i racconti, stamani-, avete visto odio, e che non fosse di buon senso flast~~~!4i~ig~!tti~ Cvoo~s;~ep\~~if,; ~it~ ~~~':oer: 2l fgctra; 1 a:1 ~i~~~c~et mille aHri ; avete ascoltato i raccon- sLruliore ai suoi amici ; egli è gio– li .delle deportazioni, delle pre-poten- vane leale, sincero. ~eneroso ; anche ze. Giovane, ·si metté dalla parte più i rapporti della polizia lo descrivo- f~r1\~~;t:i'gf~n!~~~l~:adg;iooof~~t; ~ 0 az~~~~o c:l~~~. s~~rOa\~apr~~~a~~!~.f~ per-secuzioni, passa in Francia e seri- non buono nelle perizie dei medici, ~-ta_l~~a« s~~~ 0 ~tui:rreeu; c:eer;:;i~io~t ~~ae :::o~~i!,si~cf1~1?e)ief~afeu~tip~ 1 ;i;}; ~1::re:ijd~·m:~t:ti~ t~ 1 1 1 i~ rr:;i1iaè ~~~o~e~~~ 1 3iic~~~l~nte~roq~~il~ ud~~ uomo d'azione e .si ribella alla tesi ptocura-tore generale il quale dice che non bisogna rispondere con la che <( forse per orgoglio » D~ Rosa violenza alla violeni'U ; questa tesi è ha comniuto il suo S?eslo. E' stato quella che propagandano i suoi, ma accennalo a! mistero~ della sua na– egli, ardente. non li segue su questo scita é il procuratore se nè_ imp~– terreno, e ritorna in Italia a distri- dronito per tessere una ps1colog1a buire stampa, a cospirare. Ii procu- inesatta di De Rosa. :'olase questo ratore si lamenta perchè !"attentalo giovane ha affermalo che la signora è fatfo nel Belgio ; L'oste manzonia- ZaneHi non è sua madre, gli è per– no diceva che i "veri galantuomini )> chè al i?iovane assc.toa-to di carezze, ~~bt6~~onf~rt:rfu~~i c3~ri~ ~~o~~l~~ ~~~a~l~'n è~~nco~~~~-/i1~ 01 !res~~a sr~~~~~ ria. :'olasi sanno le precauzioni prese ha ripetuto : - 1\"o,non sono tua dal fascismo per circondare i suoi madre -. Egli mi ha parlalo spes– uomini, in Ila!Ja. e se De Rosa non Ha so, commosso, di questa madre sco- lNl~~ k~1{{~!act 1 ~ fn c~~c~ 0 ~:~e~~~ ~~~~i~~a c!ni~;~t;,ng;}, 1 !~ u~u,~~Ttoc;~; non è possibile una ribellione col- le carte del babbo suo morto, alla ~e~t:~~iera~ial!~ 1 ~n!n~~;n~!/\ 1 ·~~~t ~il~~ev~ft 1 ~sadv:i1/~!fi~;g~~,a~~?o ~~) ~~;)!u!tt~:t}i~iL~~;i~~~~~is~f~ suEhh~i;eiutta In psicologia ehe il d:u~~~u~ap~~~i}_egaa,cg:r &!f1a 1 i~=~~! b 1 ;c;i;~oèe b~;a,~·o!~ 4 ~n 1 am~~~aa~101~~ degli oppressori vi è la monarchia che non è di De Rosa ma della stessa SP,ergiura, che è responsabile della signora Zanet_ti. :'olail rappresentan– sittmzione italiana. te dell'accusa ci dice che egli cerca– L'influenza di Mazzini Xella sua inrlividualilà bisogna ri– cercare le influenze inlellettuali. Egli si ispirava alle grandi fi3u– re della R1vo!uzione ilaliarlfl. il cui apostolo è ;\lazzini, al quale l'Ua– lia deve I.asua esistenza. e che scris- ~:s~af~f~~i~~J~i\is~~rWliilc\l ~f;~z1i;-; erano nei libri di testo del!e scuole, De Rosa studia il pensiero mazzinia– no, lo a;;sorbe ; gli resta nella .sua anima e n~l suo cuore. E;li legge la ~:n~n~u~)~ris~il:osti~~~ia:rd~v~;:gn,1~j popolo, del cittadino, di ribellars.i §~:1i~o E°J~~o:afc}ù D~uÉ~~la l~g~; una gran parte della lel,tera di :lfoz– zini a Manin. :'Ila Yi .sono altre in– fluenze - conlimro calorosamente il siovanE:awocato - e sono quelle dei d1scors1 del capo del governo fasci- =~~ c:eed~l~i:te al~~~libl!~~~ fnfi~~~~; i discorsi sulle parole che son buo– ne, ma le milragliatrici, i cannoni e le baioneHe meglio ancora ? :\"on riana~fa i~~~!~~~~ !~~~ 1· 1 !v~?occi!f ~lel); Bock legge ai giurali ? Inoltre De Rosa vive nell'ambiente dei profu– ghi polilici. ogni momento minac– ciali e insullnti. Perchè se si doman– da di uccidere per opprimere non si deve uccidere per difendersi, spe– cie quando si fa il sacrificio della proprfa \'ila ? De Rosa dal momento in cui si convince che deve fare il sacrificio della sua vita per compie– re un gcS>lo che po.;;saliberare la sua patria non è più -padrone di sè ; e– gli combatle, e arriva all'attentato. va I~ compagnia di persone più an– ziane, amava discutere. di- pòlilica, di arte, di lelteralura : sembra che questo sia un caHivo segno. Il mio collega De Bock vi ha IOCloalcune lettere scritte da De Rosa qualche giorno dopo l'attentato, e da. queste lettere voi ,avei.e saputo la sua con– Yinzione l'Ji essersi sacriflctrto per la ~~: raa~1~:, l~~~-~~1j:l~~nq~~!~h! ~?~~ .sliziere ; si sente l'uomo che è spin– to a compiere quello che ha fnlto da Lulta uoo situazione nazionale. L'an·. Spaak legge ancora alcune lellere di De Rosa e domanda : - Dov'è il ragazzo orgoglioso in que– sto giovane pieno di umnnKà e di dolcezza? :'ifa il procuratore ha dello che bi- ~~fngu~\~ 01 ~a~!r!~~gc~f1~ 0 nt~~afi~s~ che dovete giudicare e condannare De Rosa perch"è il Belgio non deve divrntnre la terra dove i rivoluzio- risposta affermativa. Comunque non si può giudicare il De Ro5a s!'nza lencr conto del movente, dello s,talo d'animo di un giovane- che ,:;ente su di lui tutta la forza atavica dei com– battenti per la libertà italiana, sente l'ammonimento " la libcrlit è come il pane. è come l'aria n. E.zii ha dato prova di una forma superiore di co– raggio : lo ha dello, la ragione lo spingeva e l'istinto lo tratteneva. La ragionç riaJiermava con un gesto la sua fede nei destini della libertà del suo paese. E non preoccupatevi - dice commosso l'avv. Dc Bock - di circostanze eccezionali, di ragioni polHiche, di propaganda con gli atti compiuta nel Belgio. ~ fascis,i.i han– no minori riguardi in llalia. I gior– nali del governo di Roma hanno spia– to anche i difensori e lo .-:>lesso procuratore generale, e i! Popolo d'Italia nota che Questo è " discen– dente da famiglia liberale ed era capo di gabinel.lo del soci,aliS't.a \"an– dei·,·elde u per ,zetlare il sospetto sulla giustizia belga. Voi dovete giu– dicare il fascismo scuola di violenza e di odio, il fascismo che a::solve gli a.~sa$sinie mette in galern i cittadini ri:ipellati e ones!i. Voi assolverete De Rosa : eg!i è giudicalo dalla .storia del nostro .paese. Vi si parla di at– teggiamcnLi di :'olussolini : ricordate la le!lera riprodotta in quesli ultimi tempi, del 1914, quando dirigeva io 1c~f .. ttt~/ l~~~;&lg:~0I'eer3r;i~np;~~ per il Belgio invaso ed egli derideva " la far:ia sentimcn'lale » montala dalla Francia e dal Belgio. 1( :\'e! no– stro paese, che non si può percorrere senza trovar dappel'lulto un segno in onore dei caduti e dei combattenti per la libertà, fate chP.il vostro ver– dello non rappresenti un non senso 91.orico. ». ca;~gg~rhff;i_r~!'r ~~~~~!~~~rf~ug:: sogna che vi ricordiate delle sue fra– si. Forse egli ha concepito una spe– ranza gi-ande nel suo atlo, e io non faccio l'elogio del ge.slo di De Rosa. Dopo un anno di riflessione in co- ;;~eti~c~?aì'~:~~~ flou~~;~eensi,n;io~ ralmenle lo giu::tiflco, politicamente io lo credo inuWe. )[a. De Rosa vive nel fuoco dell'ambiente fascista e vi dice cl1e « il criminale è spinto dal– l'istinto, mentre in me era la ragio– ne che mi spingeva e l'istinto che mi tratteneva "· Oh, signor procuratore generale comprendete il vostro er– rore. Ho reagito anch'io. ho deplora– lo anch'io subilo dopo l'impressione del fallo, ho pensato anch'io che non dove,·a venire nel Belgio, ma ora ho pensato un anno e vi domando di comprendere ciò che ho compreso, abbandonando le reazioni del mo– mento e giudicando -l'atto di De Rosa lasciando da ,parte l'infrazione alla elichetl.a. fi~f~~~~T_ 9 &f~~~~/asgi~t~:t;i~~: sollo un maggiore dell'eserci-to che aveva ucciso sua moglie, e nessuno ha pensato che questa assoluzione r.~!~bit~ □;sri~[ld!:e ileml~~~j~~imdp~= gne. Percbè non dovreste assolvere ~1afe 0 ;t ~~~e r~tieonl~ 5 ~gse{j~r1s?sJT~: zione ci renderebbe fieri della giu– stizia de! nosLro paese. L'avv. Spaak ha parlalo per due ore. ::'-iellasua arringa precisa ha a– vuto momenti di drammaticità che hanno colpito Lutti : e tutti Jo han– no ascoltato con commossa attenzio– ne. Quando termina un silenzio com– mo:;.::o-grava nell'aula e molti occhi son-0umidi. De Rosa abbraccia, (( ci– nicamente » dil"' à.il gau,ettiere fa– scista, il suo di·fen.sor~. L'uòienza è sos,pesa per cinque minuti e l'avv. Spak è circo-ndaL-0da -tuUi gli av– vocati• ORAZIONE DELL'AVV. nari verranno a tirare colpi di pi– stola. Str.ana concezione della giu– stizia : voi siete qui per dire se Dc Rosa è colpevole di un aHenla\o e dovete --tutto sapere per rispondere. Non si tratta di sapere se il giury è fasci$la o antifascista, ma ,parliamo del fascismo perchè è l'elemenl o es– senziale del proce;;so, ad a5solvere e riconoscere mondi da ogni colpa i SovieLi. Ecco con quali argomenti ba tentalo .di giusLificare il fascismo il procuratore generale. L'avv. Soudan risponde alla replica del P. G. ------- li delitto politico Quando si tratt,a di delilfo politico si odono cerle riserYe ; mi hanno domandalo - anche avvocaU - quando accettai dì difendere Dc Ro– sa : - ;\[a voi approva.te dunque il delitto poliLico ? - Quando ho di– feso un uomo che aveva ucciso sua moglie ~ quando ho difeso una don– ng_ che aveva ucciso suo figlio nes– suno mi ha domandato se approvavo l'omicidio e !"infanticidio. Nessuno sj è maraYigliato che per permellere I al giury di giudicare questi casi io riandassi al passato dei protagoni– sti e ricercassi le influenze e i·rno– venti. !!"processo poliLico è come un I 5~tr~u!1~~~ 0 l~!r~~~~:c:rrei~~drr~n\~ I Mussolini e il fascismo In questa dimostrazione serrata e felici:ssima l'avv. Spaak accompagna. le sue pn.role con la Jet.tura di arti– coli di .\Iussolini sul Popolo d'Italia, con la let1ura di articoli della Civiltà Cattolica e brani di comunicazioni ufficiali. :'il-a - continua Spaak· - per mol– Li e per l'illustre professore d'uni- u· Com.prendete -i;oi l'abisso che ci s epai·a dal fasci.smo 1... ricerca del movente, di riandare al versilà. il fascismo sarebbe una dit- ~!sa~to~in~n:ridk~~/ Si ~osL~;:~ 1~~~rècphiÒ ~~r:;~I:s~~i~o t~~~1~~:·v¾~ il calnirio percorso ~ ciò che l'ha diamo un po' chi comnatleYa ouesto spinto, negherebbe la giustizia. ordine. Lo dimostrerò con quella mo– Xoi vi domandiamo di giudicare le reazioni morali e intel!etsltrali che può provocare il -fa5cismo, e se un .so!QmomP.nto rifiutaste voi neghe– rl;!Ste l'indagine della giustizia. Io non so cosa sia un proce;;so politico, dinanzi alla giuria dc.I mio paese : difendo De Rpsa e cerco il mò\·enle. :'da il pro_çuratore ha parlato di in– chiestn unilaterale,. di• fascismo che è uri pu'nlo_inlerr·ogativo per lui.-co– me ·I ,Questo scienziato, questo oUi– mo. magistrato, questo stimato pro– fessore di università, dopo dieci an– ni.;no.n sa ancora cos "è.il fascismo ? E' periçoloso fa-re un'indagine sul fascismo? Sì. !"inchiesta em unila– terale. ma oi-a ha trovalo un difen– sore d"ufficio nel proc.mafore. e non lo è più. perchè il rappresentante delraccusa ha tentato di giu&tiflcar– lo dinanzi a. voi. con abilità. Ha par– lato di bolscevismo. di anarchia e poi ha fatto nllusioùe al sentimento religioso di a!cuui di voi. Io nego, documentando, che ntalia fosse nel– le convulsioni sociali. anarcoidi, con !'occupazione delle fabbriche quando il fascismo arrivò al J?Olerc. Se si può chiamare i, bolscensmo n il pe– riodo agitalo de! dopo guerrn, que- 9lo era finito nel 1922.M.',1 chi sono, del re.sto, i responsabili di questo ~ht'Lol!cri~~~e;~ ~~a1~c;}:;.l~( ,~n:~= bia il fascismo e :Mussolini. Ed è lo stes50 :'olussoliniche scrive nel 192-t nel Popolo d"llalia che non si può più parlare di (( bolscevismo in Ita– lia n e nega as5olutamente quf'slo pericolo ; e il fascismo Sllì al potere nel HJ.22. :\!a vi sono gli accordi col papa. Forse che il papa tratterebbe con un regime come il fascismo che noi de– scriveremmo ? - ci domanda il ,pro– fessore di diritto all'universitè, -e rap– presentante dell'accusa. I! papa è capo di uno Stato : come ta!E:tmUa con tulLi ,come ha I rallato coi mus– sulmani. All'indomani del Concorda– to il papa per calmare le preoccupa– zioni dei cattolici dice che u avre-bbe trattalo anche col diaYolo " e l'al- ~~~oèn~•u6bfi~oal~\jaid~i~~tga!T g~~f~ff E se il pa-pa ha riconosciuto De Vec– chi come ambascia·lore ciò non vuol dire che il signor Dc Vecchi è puro da ogni colpa, perchè quando i go– verni traltano e riconoscono i rap– presenhnli dei Sovieli non pensano clei·azione raccomandata d!al presi– dente _enon vi pr_esen{erò la foto– gr:::.fladi J!ussoJ_ini.:\In bisogna' dire che questi. prima della guerra, era un socialista rivoluzionario - non come Turali, considerato un infame reazionariò - ma estremista, che spinge il popolo alla violenza e do– manda !'espulsione dal partito dei -suoi compagni che comba1.lonola de– magogia e l'incitamento all'odio e al– fa dolenza, che non approvano gli alten-tati politici. E l'av .. •. Spaak legge gli articoli di >rus.solini dopo ·l'attentato di Buenos Ayre5, dopo l'a:Llentato in Russia. do– po l'attentato di Alba cootro il re. do,·e si domanda. al socialismo di piangere sulla sorte di Alba e non su quella dei re. - Sempre demagogo, grossolano, brutale. - Arriviamo al :1914 : :\lmsolini ;;i schiera subito e violentemente con– tro l'intervenfo dell'Ilalia. Un suo corrispondente romano, Francesco Ciccotti, manda. una nota di simpa- 1 ia per il Belgio inYaso e strazialo. Mussolini in una lette-ra - che l'av– vocato Sp!aak legge - ,protesta con– tro .queste ... deviazioni, minacciando di « pianlar baracc_a e buraLlini » se si continua a credere nella <( far– sa sentimentale " montala dalla Francia e dal Belgio. Poi bruscamen– te cambia atl~ggiamento : su que– sto passaggio repentino bisognereb- f: 8:cTif~,d~;.~ni}es~i~~~~nadi~~r~~~ la gu_erranel Hl14 e oggi capo dei co– munisti francesi. .. Fa.vola il patriot– tismo di :'oiussolinicome è favola la lunga guerra che avrebbe combat- ~~\fnre~~~dfa&C:i~~in1:" Jj~:rrir: 1 d!1 Popolo d'Italia dopo un mese di fron– te, durante i! qua!e fu ferito per un acciden~e.__nelle retrovie. Dopo la guerra mm:a la sua opera di pro,·o– cazione : ii procuratore vi ha par– lato del!'occnpazìone delle fabbriche, ma non vi ha dello che uno degii in– ci-lalori era :'llussolini. i! quale scri– ve\·a entusiasta dell"occupazione compiuta - la prima volta - a Dal– mine. L"ordine? L'avv. Spaak che ha Ieffo gli articoli di :'llussolini .sulla occupazione delle fabbriche le5!gera l'altro articolo del Popolo ll'ilalia intitolato u abbasso lo Stato ,1 - Io Statlo libernlc, socialista, democrati– co - per 1odare " la religione conso– latrice dell'anarchia n e tulle ciò perchè ern stata istituita ... l'ora le– gale ! E' il sistema della -provoca– zione che continua. e - afTerma un giomale fascislil. ufficioso di Roma - <( sono venL'inni che il <( duce " non si sbaglia ,1. e; affermano i cartelli diffusi negli uffici e nelle scuole u Mu5solini ha sempre ragione ». La monarchia sabauda Duranle l'ultimo processo del Tri– bunale SpeC'iale a Trieste quattro uomini furono condannati a morte. La pena capitale el'.astata domanda– fa. dagli awucat{.i difensori che di– chiararono che questi erano ~li ordi– ni ! Vi rendete conto di quelÌo che è a~~ st ;o~~~~mf1~n:n°cf ~ri{f\l~~;;nt grazia non è stato inoltralo al re. Do– po l'esecuzione il capo del fascismo h!a avuto un'idea : nei paesi civili si nasconde l'esecutore e l'esecuzione e non si ~ermette al pubblico di assi- ~lee:~ 1: 1 3efP.!~~~~\~;:.mfre c:~~ 0 d~i fascismo invece cita all'ordine del giorno della nazione gli esecutori e li fa sfilare con musica e feste ; loda il contegno dei carnefici. Vi rendete conto della mentali-la. del fascismo e dell'abisso che .se– para, gli uomini come voi, come me,, come Dc Rosa ? Com'è po5sibile, procuratore gene– rale, che ieri non a·vcte sentito un fremito quando son passati dinanzi cc Il mio giovane amico De Rosa n - Questo è il ((duce» che incarna a voi uomini di ogni tendenza, :\"ilti il regime. E Yoi avete in-le.sodai te- nove volte ministro, e in momenti stimoni ciò che è questo regime. Il tragici per la nazione, Turati, che racconto di essi non è che la piccola nei suoi settantaquattro anni ne Jra parte clelle ,iolenze commesse, altre quaranta di vita politica alta e ono– , e ne leggerò nel libro dello sforico rcvole, Ferrari, caHolico, avvocato e Sa!vemm, . professore di Cniversità, Tarchiani, E' la prima volta che io difendo E !'av,.-.Sp.aak legge alcune pagine,. redattore capo di un giornale mode- in Corte. d"Assi~e. quando mi pro– d? q~ell(? ~h~ _raccontano l'assassi- rato, e '8\'f'e5te potuto ascoltare Fac- posero cli assocrarm1 alla difesa di mo d1 P1ccmin1 a qu~ll_eche _docu-: chin~tli, Tren.f..in. :'olodigliani. Xenni De Rosa esitai. Poi visitai De no 5a ~nentato la _responsnbi!ità dei capi Labr1ola e lutti ; ma voi ave- in prigione, gli parlai. ebbi con lui cezza e gentilezza e bo compreso co– me polevano esserne conquistati tut– ti coloro che lo avvicinavano. Io af--' fido a voi giurati De Rosa, il mio - permettetemi di esprimere il senti– mento mio - giovane amico De Rosa. Il presidente domanda a De Rosa se ha nulla da aggiungere. De Rosa. p.a11idoper l'intensa commozione che afferra tulLi, da] presidente al pu.b- ~~il~?àvv~o$guJ:n, b[1 1 ~1i~:nn~rd~i°J1~ niego. L'EPILOGO Per assoluta mancanza di epa• zio rimandiamo al prossimo nu• mero anche i comunicati della Concentrazione e dei partiti e or• ganizzazioni aderenti : Confedera– zione Generale del Lavoro, Lega dei Diritti dell'Uomo, Partito Re~ pubblicano Italiano, Partito Socia• lista Italiano (S.I.O.S.). i-~ Ce Journal est e:x:éeuté ~ par ded ouvrlers syndlquéEI .. lr.ip. du Centaure,17,r. la Pérou5e,Pari; Dì tutti i teslimoni, di luUi colo– ro che hanno esaminato. il dossier del proce.;;so il procuratore è il ·solo çhe dà un giudizio sfavorevole al De Rosa : tutli lo descrivono generoso, leale, {nçapace di (lire una n,enzo– fOa. .DllPO il ljUO a1TeSlOil giudice Jstrutton donwndò Jq.- confisca delle-- La difesa : a dcstra l'a-vv, Souda1L,, al centro Spaal• e a sinistra Dc Book. lll ~~:r1hè 1 ~~~W~Uart? Questo è il ~~ll~i~oarri:s~;i~ ~~:~~~lgojg~n~!~ ~ung~e cooyersazioni. 1o vi esprimo (e regime ,, in Italia. Cosa resta in daglia d'-oro.'Ebbenc ricordatevi co- J~ ~!~it{n:t.~~~~~~e~l~i,f~ultt?O\~~l~i;·~ Italia di liberlà, di vita cittadina, di ;;'ha dello. Oggi è tipografo. :'ion ere-. un giovane tanta bon-ti1,taoia do!- Le géra11l: MARCEt. C!!ARTR,mi,

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