la Libertà - anno III - n. 37 - 15 settembre 1929

- 15 SETTEMBRE 1929 Nulla di nuotio ali' Ot'est nessuno al mondo, o~i. che itftori gli or– rori della guerra. Eppure, tutti 1entono che la pace è minacciala ! Segno che Ja ~erra non s1 combatte fa– cendo appello a1 !entimenli di umanità e di filantropia. All'egoismo, allora ? L'ho Sl!nlito affer– mare da una sisnora in un congresso. Ahi- ~:~o ~~ 0 t ~~o~d~,~e~~?J::eflttu~ ~i~ milc - quelruomo intende egoisticamen– te : - lo non ml debbo far uccidere dal mio simile. - Eppure si fa scannaf"Et.Oh suprema e irrimll?diabile 1mbecillilà ! Il ~~~l::t i~l~~~: ~11 1 !a di~~n:~ :r- partiene all'economia e alla politica. ma1! Ì~ ~1~i ,!~~~r~~e~~n;,~r1~ ~ i si~i Gnili d'Europa. Benone ! \'isto che gli Sta– li t:niti r\'America hanno a.~olita la guerra fra lo Stato del!'Ohio e quello di Xew York. Ya gli Stati Uniti d'.\meriea, cosi pacifici fra di loro, sono venuti a far la guer-ro in Europ~ E ciò dimOélra che la pace non sa.rii.~icurata agli uomini che da~li Stati Un!li del mondo. def:a~e~~ :?ii~~,Ji~ 1 :if:~it~è ~~~ nè il dolor delle madre che farà gli Stati Uniti d'uropa. com e crede il signor Briand, o del mondo, come sia.mo in molli ad augu– rare ... E neanche i libri d~llo Zola, del Daudel. del Maupassaol, del Mil'beau e dei !ignori BarbUS!e, Dorgclès e Rcmarque. +++ La superior;tà e la novità. del libro del signor Remarque su tutti gli ::altridel ge– nere, corui~tono non nell'orrore della ~er– ra, che esso suscita in noi, rivolge.ndost alla nostra sensibilita : COMlstenella denuncia che in esso si fa del distacco profondo, del malinteso irreparabile (cho noi, almeno, ;~~::~o !ror&=~~) ; r·:~~ercJ:ie& sre nuo,,e generazioni... AQl1palrlollarde '! no ! internazionaliste? no ! rivoluzionarie 1 no: semplicemente bianche I Le gi0\ 1 ini $l!nerazioni sono parlile per la guerra, deh?"ando, perehè !e generazio– ni vecchie avevano dello loro che la guerra e una bella cosa. Dopo quindici giorni di fronte, le giovini ge!lerazioni si sono ac– corte <ihele generazioni vec.:hie le a•·evano infe°~~~i~c 0 :~;e~beÌ~ 1 ~1;i 11 i!igd~~~1i:~ ~~~iiiod~~~'i: ~et:u~ 0 !l~~it fo~: vincenti del suo libro : sono ami J~ pagine essenziali ed intenzionali del suo libro. !cl~a~~: ::n~ ~,~!5:i!~ ~~ ~~ne~~~: mente senso di angoscia, perthè pone, sen– Ul risolverlo, _questo tormentO!O quesito : & chi apparterrà il domani? AJle gcnera– tloni ,·ecebie che prepararono seioceamtn– le la guerra o alle nuove generuioni che la fecero supinamente'! E. in qutsto secondo caso, quale e il mot- ~e~~~ ~to~~!~~-i gio\•ini ? Abbasso la Prima. della $'!erra ultima, erano in Germania uomih1 di chiarissimo intelletto e di nc;,biJecosciellU che prerlletwano la pace. Lo stesso in. Fnrncia. costoro erano ~rv~\ d:e~~fc!n1: 1 :'~~~rid~f:~~a\l parla il signor ~marque, non ebbero _gh occhi abbagliali dal fulg ore di qu elle m: telligeme e di queUe co' =cienze.nè le nari percosse dall'odore di que lle mollilu dini in cammino. Ciò yuol dire che. nelle genera– zioni d'anle-guerra. non tutto era mart.io e che il signor Remarque non è d el lult!) sereno. Non importa. L'es.!enziate è che 11 libro del signor Remarque è una lamentela :rfJ!:. ~t 0 ~'t~~do;t;r~~3;2;:r~,, ia~~ ,,_ n on p ot.e,·a e&ere altro. 3. !a.il problema è posto. E le giovini ge– nerui oo1 debbono dire come intendono ri– solverlo. Le vecchie aspettano. E talora. la toro aspettui~ne è sorrl~e':_llc.Perthè ric~rdano di essersi consumali m una lunga disputa fra gli idealisti della pace e i maniaci del- la f:O· ora per esser chiamate a te3t.i– moni di una disputa identica ? Oppure accusate di es~r solidalmente d:Wa 0 ~~~ 1A'cfn~i: r~~:~u~n:ta°nE:~ 1 i~~ bire l'~to delle ..generazioni DUO\te ? Lo ignoriamo. E Yorrem.mo aU,o"'Ut'arlo. Ma in nome di che cosa si darà l'assalto ? s~t:~% :r=;!i:~i~e!i~oc~~en:~ oi in.segna il modo di guarirla. LIDGI CAMPOLO:-iGHL La coppa Schneider LA LIBERTA' Un pe tl\~l\aae w•11• trl!ln l~ ~ominciò ben pre5to a scambiarsi sor- .>INII a I 1ams I i,, rlSI d, commi••razionc .. \ffu,cila dalla co~rerenza_.un profes.sorc delruni\"ersilà di Chicago d15.5ead al(a ,·oce : • de,·e e:,.s;ere SPRL"CìffELD (}iassachu.s.5Clls),agosto. - un gran buon uomo!• t·n altro disse: • O ~•~~b~e!!id:l~i l{~,'i1W~~~~~n~ ~t~~~ ~~~~de degli ingenui o è un grande inge- chmieU.s. alla riunione d1 William.s~oue- A.Ila seconda conferenza il pubblico l!ra ge, a parlare sul fascismo. Questa riunio- scarslsimo. Xe ave,•.sao arnlo abbastanza ne è ramosa in America e yj accorrono pe.i:- ~(~!rf:1!';aba~~1-eJ~11~i:~i.dii ~f:~erir~r. ~~: ~i~~~:\~Ow~:ardrf~!~1~:~t~~e~it5fn!: lo ero andato a po~ta da Springfield p~r portanti problemi internazionali. contraddire le sue bur;ie. '.\la ebbi una tale Xel 1926 l'amba.sciata f&ECistaa Washin- vergozna per lui e per ntalia che avrei i 1 i~~ic 0 ;_tc;~e~hò~!~ ~!iitfi~~L Q~~ 1ilt~t~o~:r1 2 ~!~i.s~~t~a 1 fac~~rl~~°st~ sla :::,pt>cie di baritono dalla testa \'UOla so con la sua scempiagg'in~. Se lo a, ·es.si ~~fflf[~~~I ~!~!~o lae,~ffe:f:uJén~ ~~; : ~\~~~- ai~~bèos~~fder~i t~er ~~ affermazioni. A furia di ga{ff.• fini col ti- morto'! rar~i addosso I più importanti giomali U pubblico della riunione era in ~an americani. Fu un'ottima settimana di pro- m~1oranza c,,.tilh,.iruo al fa..~L:.:no. In Sf"fa~~sf~t~~a~c~{tfg//l!:~~~~ 0 fa~F- ~~~~i dèep~~}~~~O:~t! 0 rii~i{.;t!. m ..\me- .sta preferi non nere oe.ssuno. Perciò sarebbe stato neeesa.rio mandare :\"cl 1928 la direzione del Collegio invitò qui un uomo -che le bugie fasciste le sa– il con!e Sforza a. parlare sulle questioni pesse cuoinar bene. Proprio il contrario dell"Eolremo Oriente. Fu un grande sue- del conto sciagurato. cesso. Gli americani ebbero la prova che n conte Elia é un uomo piuU.o.sloallem– non lulti gli Italiani sono dei buff'oni alla palo. Dicono che sia un pescecane di gucr– Cippico. E fecero i lor., confronti, cbc ra e che la sua contea sia nata dopo la non riuscirono certo favorevoli al regime ~erra. Se è \"ero !e ne d eve concludere che fasei~la. 11:~bbene il conte Sforza fos!e sta- e più facile arricchir.si sul !angue di chi to im·italo a non parlare dell'Italia ma muore nelle trincee c he fa1 propaganda del Giappon8 e della Cina. in favore del f.iseirnio in America nel 1929. Quec:ranno i fascisti hanno voluto pren- :\"oiitaliani antifa3cisti degli Stati Cnili, dersi la ri\•incila ed hanno mandato il siamo riconoscenti al • duce • del servizio conte Eia. Peggio che andar di notle ! Il che ci ba rero a WiJUams College oel 1929, disastro del 1926 si è centuolicato. Dove lo I dopo guello che ci rese nel 1926 mandan- ~;~?rios~ovalo, i fa.!cisti, qÙesto bPI tipo di ~i~a<;:gr1ifCo~!rii1:{e~~~t=n~~~?1P~~ Durante la sua prima conferenza, la gen- paratli. Successo garantito! La crisi serho=croata '.\"oinon errammo dicendo, sin dal pri– mo _pronunciarsi della dittatura in Jugo– slavia, che il centralismo serbo non era atrallo una fonna di fascismo, ma una vera e propria forma di zarismo. Che questo nuovo nrismo dovesse ser– ,·ire esclusivamente ai piani di opprc.ssio- f;, ;~1::,,?i~!ver~:iM.laH'. ~~r~os~~i·~ reg1m~ eccezionale l)lanno chiara.meni.& dimostrato. O"é3iogni pubblico manifesto della dit-. tatura ,·iene pubblicato e•clurit:amente io liDt>"Ua serba con quale deli~ia per contadi– ni della Slovenia e della Croazia che non ihi jie;~;~: ~i rei:re~irillica lilSCiamoa Lo sle?50 si cerca di fare nelle !CUole, ~!~~~ 1/ltefg~~~c~u'ò~~~a:: ~an~f~: dere elementi anche competenti cbe però hanno il torlo di non appartenere all'a– spra patr-ia serba. Si pub dire che il bel sògno dell'unità r:r~o~~l~J~os!t:S~ae d{rc~l~~r:b~1~~== nno rive::t.ito dei pii! rosei colori per far– lo accettare anche a quei popoli la cui lun– sa appartenenza all'impero absburgico ne ;ìie:~i~tt~efl~ c~~~~r~!,: Vienna che de• Oggi la lotta è aperta ed a..c:.sume forme violente e terroristiche che la dittatura di Bel$J"2.dO tenta invano di attutire neUa loro r1percus5ione sull'estero ordinando il silenzio ai giornali di Zagabria. Possiamo dire con certezza ehe il 100 ¼ ùei cosideltl comunisti che la gendarmeria serba arresta e non di rado fucila in pre– sunti • t~ntalivi di tuga• o in scontri im- ~:f~~i! 1 c:~~~r~nd~~l~::~i a~~nd~~l:}~ fatto dei comunisti ma dei rivali cbo amano Ja hbertà. Come vedesi J.ulle Je dittature sono ge– mPlle. sof~ g~r sr:,!~~ !°~fl ;r:,r!:afih~I :~ rebbero la.sciati alla fin flne trascinare ad una collaborazione per il meno ~io. Ora anche nel m1nisterp la crisi è pa– lese. lo $padane del mini,tro della guerra Pare che le sedute del ministero mill– ~1[~~zato si S\·oJgar.o con una certa viva- )lazuranic cbe ha fra i suoi antenati una catena di generali e persino un genen1e poeta. uno dei migliori della letleralura croata. non si è lasciato dire troppo sollo il n~ o dal signor Hadzir alcwie cose scor– te.si cir~a i croati. '.\ Iarurani_c,assieme a Drinko,·ic, Fran– ges e S\"er!Juga rapprese.nta,·a sino a poco ~mpo fa I moderati della Croazia che spe– ra,·ano ancora possibile una certa com– prensione da parie delle camarille serbo. '.\la quando un ministero si lascia mili– tarizzare come se i ministri fossero dei ferro\"ieri non organizzali succedono delle scenette anche troppo piccanti. _.\vetemai sentito che si d~icuta di rifor– me agrarie colla sciabola alla mano ? ci.;/Jt~~p~~rt~~n~\lo e.s~fne~~o c!ki~ :!dli de~l:51~i~~~:eit'T1ria dalmata al Iu- Per 1il cronaca, sembra .cbe- lo spadone rabbia estratto solo il ministro della guer– ra e che l'allro abbia oreferilo andar.sene sbattendo l'uscio per e:Yitarewia di quelle calde Ecene mifitaresche a base di san– gue e di violenza. Ma è certo che i croati rimasti nel ministero non rappresenlano più allro che la loro candida buona ,·o!on– ta di e,·ilare all'esterno conflitti che essi, d"allronde, non riescono nemmeno ad ap– pianare nel loro seno. E' r«:1ltoquindi anche ufficialmente, Ei può dLTe, ogni rapporto fra Serbia e Croaz.ia. lla anche fra Serbia e Slo,·enla le ac- 3~ria n3i~l_:ru 0 rl~'i1ac~~!'re ~ 0 :~p~~i~, della poht_1caslovena. sempre orientala in ~o 0 pc~;ri~:l~ f•a%~:i~e~!~~~ml~~!• fid~: ~~~t: 1 ~~ 0 è~enrt~~è~ rec~i'~l~~~N:St~= ~~O: :~\i~ ~ 1 tl~~s~~~~~~~ 0 it;k>~-~:~i;; ~~~~~ ~fg_u;f.:~~i~c!~, 1~\ cl~~a~!1;, 11 ~ prima ~ di .seconda fila. Tali nuo\·i sent i– menti ~i pa)l'.'sano in un acc:o.slamcnto o– gw:,r cre."CPnteal popolo croato cd in to r– me di larYata solidarietà. col suo tragico Oe:;;~ino. _.\J q_ual~conlribui~e a dar colorP e pa.-=– s-ioaahtà l'improni:::,o sorz ..re d~iih..rato di una ,·era e propria emi,er"azionepolilica. La rete fascista A ButJapP,ct ._.i tro,·a infatl i _quel do!– lnr_ Frank rappre-.senla il partito nazio– nahsla croato 11quale ba sapulo acqui- ~~:;d~ sta ul~~rfbrn~li~'!aJ:a~ir:~1~c::-: ~ sti ri~asugli di spodestale diM!lie cre– dono 11momento propizio per una loro en– trata in campo, mentre alla tesla della Heimwebren marciano nomi risonanti di aristocratici decaduti. I rapporti tra Roma e Belgrado sono andai} rapidamente peggiorando ed il let– tore 1n tutto questo guazabuglio finirebbe col non capire più niente se non !'<iv..-erlis. simo che non s1 tratta di un sogno, ma del– la descrizione obbielliva di uno scampolo di~lf.~~l~~~!c~ella cui melma rna- Iia fascista sta affondando sempre più e e~~eb~~~e f~e~o~:~~ir~s: r::i3lci~ viltà di Vienna sooialisla. In questo ~auabugHo e fra questi de. ~!i sf 0 :0~~ 1 d~,n;e,o~~a dil ~~~ Ka~~~ r'ion vorremmo dare giudizi avn.nlali, ma ci pare d·esser obbielti\"i ne} dire che e.s...-::o si lascia ~ltirare sempre più nei vi– coli oscuri di un Tnalinte.so nazionalismo. La vedova rli Radic è fuggila. riparando in Italia. Anche l'ing . .-\u~lo Kosutic, at– tualmente da con.!iderars1 come il vero ca– po spirituale del partito radiciano, è-ru.;– gilo con lei in modo romantico. Sembra 9uasi che l'ardita gesta de' no– stri eroi d1 Lipari abbia influito sull'ani– nio lacerato da tanto lulto della signora Radic. Ci sono tante Isolette sul litorale croato ... Su una di queste a. Ralo (A.rbe) la vedo,·a del grande oratore croato, che è essa sles!a una donna animata da una grande passione politica, ba trovalo il pron•idenziale • cut– ter • eh~ rha portalo quasi ,·olaodo sul nostalgico mare della sua patria cino a Lu.ssinpiccolo... PQ\"era signora. noi non Je auguriamo ~~o~~~odilo f~~~rsl~ as~~& 0 3!1 P:~~e :rti;_ fumo da quanoo hanno cal~t&to il più bel fiore del suo ~uolo. il fiore della libertà. rJrfbi1~~i~~ì;c~~\~\":~rl?~~f~~~~ ,:,~~ tare per }a libertà .. ·oi non ,·on:emmo che la disperazione le facesse credere alla uti– lità delrinlrigo in un pae.s~ <!i gesuiti e di carcerieri. FR.A.'iCO. Lamorte diEttore Ferrari annunziata dopo 1 tunerali ! Un nobile episodio della vita del grande scomparso Riceviamo dall'Italia la seguente let– tera: .. Cari amici. a .-\xet~ parlato della .scomparsa d~I no- ~~tfe1::r: àtll~~:tu'r-~~~~! 0 a~ea1!n~~~ei~ tieato due episodi. Cno che forse non '."-'a– pele, ed è qu~lo. Il fa,cismo, non t:oltndo che i funernla costiluiuero una dimQslra– :.ilJne imponente di o{/etto per l'ellinto e di oppos,;fonc nl "'reaime •, hanno dato ordine che ln. noti:.i,i d"Ua morte fouc pubt.Ucalll dopo i funerali! crSon:egliato '-pP.claleanche morto. • L'altro episodìo è noto, ma conviene ricordiarlo. • XPI dopogul!rra. nrl 1919,fu offerto il la– licla\'iO arl Ettore Ferrn:-i. e Si Yoleva farlo en!rare in Senato P"r cercare di addome::ticarè i! ..-e,~chioe in- 1fomilo repubblicano. E:!Qr~ Fe:-rari ri– fiutò il ialicla,·io cr-n una nobilisima di– chiarazione pubbl:C'.s.nella qua!e riaùer– mava la !Ua f~dP repubbiicana, eh~ dagli eventi veniva. rafforzata e non a:tìe\·olita. E non enlrò in ::if'nato. • E' natural'? chP un UQmocn:ne EHore Ferrar: fo,:~e ~orvPg-iiatQanch"' m'lr~o e S? tenessero nasco.::=:i j .suoi funerali ... • L'lndostrla elettrlca itaUana indotto molti ad estreme ri.::olwio:1ied :il– la fonnulazion'? di piani più o meno tan– la'."-'!ici.X~n è più un mistero per nessuno che molti n~_z1onali:-=I} croati ,--agh~g::ian(! Second'> un cen::imt"nfo eff~'.tualo dalla atlrav1>rso I in.surrezione la creazione d1 Cnione '.\"?.ziona!ed?ffindu.5.lri-e ..lel!riche uno ~!sto indipendente croato-Sclov~noche al t• giU2"n1J1929 ,,i erano in Ilalia 556 dovrehbf'>entrare immedialam ..nle in una ~ie!a elettriche con un capitale di 9 unione doianale coH'Cnghi:>riaed atlra\'Pr- miliardi e ~33 milioni Il! con 2 miliardi e so uno '-Pedale rP2ime ziuridico della cil- 456 milioni di lire di pre.:liti con_:ralli al– là di Fium~, an!'.'llecolrllalia faEd.sta. l'e:::::ero.L"amm!'.lntar-1! dèi pr(',,../ ,ti e:!eri u~a~~rf!~~~~sl~~a,em~:~ ..q~!!~ndne1 :11~~d~!~~~au~le~~~~f(i i~~liae'!~~j~~~e ft:: ,·ari elementi reazionari, gfar-chè si dice t1sl!ca c:tabili 0 e~ ancora che nelrindu":r·a che a ques ta comb inazione norr Sl,rPbbe e- elett.r1i::aitaliana sta a\"\enendo un Mlr– Slr?,Deo lo sles.so re.ovimenl o fascist a au- Yole p~o dt concenLr-az1on~ : m!alt 1 str1aM ch e verreb be ad a ~iuoger.si all2 dal 1928 al !!)29 1I numero delle Società onara!a compagnia. E_lellrich~è diminuito di 22, mentre il ca- edSAi!ili~~~dde~oi~i~~ {~ ~~~~{~~~~a~~; I ~a~\~i~~!~lt~ua~. 1~i~i ::ltir;;~!:ar- 3 LA BATTAGLIA DEL GRANO " L' •u f t " avanzata su tutto u ron e Più grano si producee più sale il prezzo ! tal; i!n~ia1~~~u;~tf~ ifr%~~:.~o• °t•':~~i d<?lfas.}ismo bagolone. in una e: battaglia • oon può u~are ehe frasi da comunicato ,lei non mai abbastanza defunto genera!e Cadorna. E la bagoloneria delle • cilazioni ~li o!'dini dll!Igiorno •· dei proclami de! co– mandante: in capo della • ballaflia ,. gon– fiano e rigonfiano un raee:>ltod1 ~rano cc– c,.:.fonale in tutto it m1J11do. Tanto che, dap– pertutto, i governi cercano il modo d.i v– ginare il precii_lilarc del prezzo del grano, ~~~r~a~i~~~~~~;h~~~fot ~~F::: ni precedenti. Di qu"!Elo raccolto eccnionate - i:t Francia , senza II batl~lia • si arriYa a Si milioni di quintali, con un aumento di circa 15 milio::i.isu quel!o dell'anno 8:0r~o - il fa.. :;cismo $Ì fa bello, con comunicaH f!ifl!~: ~oPd~~e f3:~~iil N!fr;f~~~i; del • dut'! •. Quando 11 raccolto è stato scarso, negli anni precedenti della • batta– glia del grano•• la colpa è s-lata del tem– po ; ora che il rac~olto è ottimo, i!1lutto 11 mondo, per cause prineipaimenle nat.u– rali, i! merito è... del • duce • e del fasci– smo. Ad ogni modo esaminiamo le cifre e– spo.::te. s~suu dubbio che la produzione del grano, in Italia, è in aumento. E' in co- 1lanle aumento da cinquant'anni~ per i progressi generali clcll'agricollura e di quella italiana in particolare. n/inf~~~~~oh:u~~~~~ J;:si~J>;~~!: ia det !913 produsse 58..452.000 quintali di é,'TI.11O, mentre io anoi di • batlag:lia • que– sta cifra non fu r118~!untapercb.è le an– nate furooo cattive. E il ru.ccollo del 1921 ~efi~mji d:~i •:r'~;,~:neriafur~f:t:. quando la superficie a gnno è plS.sala da 4.i66.700 ettari a 4.930.000. \'ediamo. per esempio, il Corriere Pa– dano esultare perchè la pro,;ineia di Fer– rara è al quarto _postocon 1.200.000 quin- ::0 1 ~{ d:o m.Jdi;2t ~-; rne~\ 2 ~e ~!:~~~ vano una produzione ec.cezionali? come quella d! questo 1929 - la media era di 2i.8 per ettaro. Inollre dal 1911 al f915 in Italia si pro– ducevano 25.7i9.000 quintali di granoturco {!e cifre che ciliamo sono degii urnai go– vernali\"i). Xel 1913, oltre a 58.452.000 tali prodo{ti si do,-re~be ri.sp~ iar~ cir., ca un mHi3rdo J}er mrnor quan tità d1gra– no ed.ero da importare. ).fa ecco che ex ~~~if~J:faìi 1~m~.\,-~l!W~tfui!° so ci c01;;~r?t:anodi ridur-ri? ~ibi.imenle J'lmportaz!one, m1lgrado J'a.umento èeUa. po~~~~itica '! La !azione !Wia.aa non ~arà -aumentata ~anno ~--orso ad o,=;;ri in misura da annuUau il Yantalo a:u.g– i1or raeeollo ! Se i -;o milioni di quin.ta1i di frumento ci sono non è probabil~, ma de,·e esser certa !a dimiDuz.ionedeJJ'impor– tazione ... B ,·ediamo nn altro Iato d~I problema. Economicamcnle non ba alcun valore che una nazione produca grano ad urt allo co– sto, pl!I consumo interno, per non imoor– tarlo. E' necessario che produea prodotti che si p~wo espor1are e Yendere ru t.o:1- li i mercati e su tutti i mere.ali scambiare con g-ra:io a buon ml!rcalo. Pt~hè ~ pe::– PSPmpio. produce grano pel consumo in– ltmo. rompendo i prati e sacriftcan'1o Jo alle,·::men!.o dPI bf>stiarm, la nazione ba ~!~ ~1:c~~l~adÒ~e!d~n~~nt bestiame. Ora, a parie tulle !e ~pese e tutto l'ar– mamentario di comitati e comitatini, i! rasci~mo arrhG a far seminare a frumenlo ;~ffi 0 ~fli::m;:i l~i:t!~t~i~= 13:i1; cullura, promettendo di mantene:-e ad un prezzo allo il c~lo de! grano. E si wriflca questo apparente paradosso ~~~ 1~n:a !!of~~~ec~'!u:~e~ 3d~~~de)!~~ no• soo.osegnate dagli aumenti del datio protettore sul grano. Dalle lire-oro 7.50 del :925 siamo a f1 del 1928, a U. del mag– gio di quest'anno. Grano sempre più ca- rooi!st~~u:wl~~lfo è eccezionale dap- pertutto : Yi sarà grande off"e:-tadi grano estero a buon mercato. 11g<l\"ernofasci.sta aumenterà ancora. il dazio sul grano ? Il prezzo del pane che ogni cittadino de– \"e comprar;? aumenta ad ogni e vittoria• fasci~ta.. Si domanda. allora, in che cosa consiste questa • ,·moria• fascista, e quanto costa, ca!eoJando specialmente cht è una • ,;uo– ria • solo quando le annate granarie sono buone per tutti in tutto iJ mondo. ~t!!!;!~~i l. ~ af32~o':"~~5:~~ di:: os~~a~ °:~~ :::.~1fl O dtiQ::.t!se:';,~~~a&t[a avena. 5.432.000 di riso, ii .892.000 di pa- del gro.no • ballerebbe la • sfida • fra Bre– t2te, 2i.300.000 di barbabietole. sefr i r. Cre mona. oHero {r e qvei due formi- Quali sono !e cifre di oggi. tenendo cal- dabili ngricoltori eh.e si chiama.no Fortu.– colo deJl:.!ngrandimento del territorio Ha- n~llo Turalauguslolo e Roberto Fa rina.cci. liano ? I due orandi • f}erarchi • hanno 1;oluto m~l:n:g! 0 ,•~~n 1 ~i~\sr~ 1 ~t~}~·t ~~i ~':i!~'t~~~ :: 0 :ri'!':¼c~e~1:;~ia9;:; suo articolo pubblicato nel C&rriere della gli avamposti ol frollte.) Sera del 6 settembre, indica chiaramente / giornali lasci3ti hanno a.81oda.to con ~~ef:-a~n~e~~è~~~d~~~n~o a ~°edfos~~;: ~':!d:1a 1 e. ft~a l!c~;rc~~ ~~~al=r:c:t a~~ di quintali f0.4 nel 1909-U ; sale & H.6 ri,·a al raccQUO.Si rilrni1cono i giudici. A ~r,\!;!~~•l'~~~~i~fr! :~~i~~I ~~::n~~~ :;,~;:~ tlad~:.0~0:Fa.ac/! /::r:::a :ci:;!:: ~!~~ta ;s~~~i:;;i~!fl:~n~~te all'au- sta cifra media. TuratauJt•to conte8Ul: la Se si o.s5er..-an.o le slatisliehc della pro- ~:;c~if~! e;,_~ft:.tf~;:~ra1!':n~~ia t';:J:~ duzione granaria - e agricola in genere : non 1anno che pesci pi9liarc. Sui numeri "il yaJore dei prodotti lordi dell'aoTicol- n,>n 1;i dovrebbe enere contest~ione. Ma tura italiana fu calcolala nel 1910 dallT{- chi li goranli$CC qu.e1ti numeri?' Robtrto ficio di statisti~a agraria in Yla !a.rgamen- afferma che Brescia ruba sul pcs& e le .nte te appros.simahva m oirca 7 miliardi di cf(te 10-n false. Forlunrllo giura cr~e.Cre– lirc • (ed erano lire-oro) - dal 1810ad og- mono imbrpglia e ir11[fa. si. raumenlo è:eontinuo. [I miglioramenlo O serietà dPi dati 1laii1tict fas.ci8ti ! 0 df!-~ars1~1 \g~r1lc~l,~~,.~!1: J~~ll~~ :;;;;:'~~~ ,;;;::::::C: .. :aria /m i fagcismi frullo. !E le bonifiche ratte dalle coopera- E ci.è wi allro fatto oncDra. La 1tatUtiJ ~~-ero~:;ft~I_} •rosse• a\"e\-ano port~lo ~~~a~::;/~'~~~e~fas~~ie,:,~:;f'!i~~ Il fascismo non ha inventato nulla. :'\on i compilatori delle llatUtiche fa•ciste a– ha ~op~rlo null_aed.è soltanto con la ba: j ve-i.;ano ura certo /eudore. Ecco che un re• !~~~(ri~1ache ~1 p.uo. '".antare del sole d1 I f!~%,1it'f::r:i~•c 1 !,f:'};c,~;,ori/z°;:,.~o':J~~ -r T T I D'ora in,i:an:;i le statistiche le faranM nel bu~:o,\"!nèu1!i\a~ 1 Z,°n)in~ili~niaJf 0 ~~n! i !r:·~~~ 1 ! 0 p:~~ ·::id~~:n:'!e°r:::! 1 ~:,,u;.ufli- Ha sempre aura dei carabillieri? I Il " duce"liquida la "benemerita " Leggiamo nel Popolo d'Italia: • E' stato distribuito alla Camera dei deputati un di.segnodi legge presentato dal capo del goyerno on. Mu5solini, mini!lro della gu'!rra, sulla c-0nversione in legge dei decreti 26 luglio 1929 reçante modificazio– ni aU'ordinamenlo dell'Anna dei Carabi– nieri Reali e 2d. luglio 1929 recante modi– fic-azioni alle disposizioni riguardanti lo s~ato dei sotloHlciali dell'Arma dei Cara– binieri Reali. Nella su.a relazione, il capo del governo di~e che il pron•edimenlo è stato determi– nato da considerazioni di carattere eco– nomico ma nella sua predisposizione si è posto ogni cura per non intaccare reffi– cienza dell'Arma e per ridure al minimo le ripereu~;;ioni di carri"ra del personale da essa dipendente. La ridwion& è stal~ ri– paclita fra i singoli gradi nel modo se– guente : soUufllcie.li t350, Carabinieri 7500, a!lie, 1 i t 100; totale: 10.000.• E' facile comprendere che l'a arma bl!ne– merita" e di.t:enuta pct fa,cismo • arma .fotpetla •. La mili;ia nera soi:erchia ogni altra e di queslo pauo L-cdrcmo bene i mo– uhetlieri di .llus1olini .furrogore i coro;– ;il!ri a fianco al re : è intittJ nl!i nmn;i iitituti. Per la cc Giornata senza fumo » "ITALIA" E' uscito, il t • settembre, il '.\"• 10 del BollelliDo d'In!ormazioni Italia, edito dalla Conce:n-trazioneAntifascista sotlo la dire– zione di Filippo Turali. Eccone il 5:ommario: !• l'alican et f!Ucsime conlinuenl à ,e cha-i m.oiUcr. 2• Le budget mysiérieu;,; t929-30. 3• i:nc nour:elle ezpédition au P61.e.,·ord orr,anisi,: par le• f<Ucistes. - La mort d'un guide et le C1J71i.fme d'un com:mu– niqué. t· Am1Jbilil.i,1 à ''adrt&!~ d'un mini1trt; britanniqu.e. s• La. lulte du.flUcinr.e contre la pe,uée. - Eu ltalie on di/end la ~enle du avere, d'écrivain1 Qtti ont le plru hon.uré les Lettrcs e( L'Bumanité. 6• La diminution des naiuanee.f en ltalie. 1• L,es Etats-tinis d'Europe auront com– m'! chef Yunolini et c&mmc but le fru– ci.nne. s• Lc.f homm.es du fasci.sme. - Cne hon– ntle famiUe de 8inaleurs et de députés: 9• Dan8 les c,rganisation.s fascitles de la jeuncsse. rn• La fin de l'émigration itolienne. 11• Encore la /àil-lite d'une bonque cr. Pit– mont. 12• C,;,mment cir:ent le• journauz fcucis– te.f. - Chanla!Jes et fraudei au Trésor de l'Etal. 13• On cède lcs chemin.s de {cr secondai- th~ 0 ftp:,!~t:;, ; ~;?:i;~otgtf!:fe°'~~~~! re! ti l'industrie prit:é e. ::1113. Prt"'."-'!1enza ~:1er-al• de!h Gio,·enHl Ca!'.o-- 1 l'" En llalie la con.so -mmation du sel di- lio:-1. ilaiiam. per- la • Giorn31J. ~r..u htm'l • m;uue. : 1e~;;;.._ ~ui:f-;!}~ (li 1 ~t 1 r;;;~d; 1 °~ 1 ! 1 ~:a una 15• La pre,se fasciste c'Jntre le sccrttaire • f:a !'? r.i-~n,·,;:'io!C' "~'!De delr.\pxa'.:~s'! !Jén1rol de la Sociéti d'!'S Satiom. ~t.;,;_ ~le:8;~ ~,'1:;.s;:,_i: ~:1~~g !id~r>?~(!r! I 16• I.a morl d'Ellore Ferrari. d1Hn;re fum'l eh'! aac;,:iofl! •I cospetto del!'.-\!- I;• .\ nos kcleuT6 (L "Adminillr'Jlionì. ~;;;f1~t/~l)~':a:ug 1uj!"\•~::;,dld~~t~ s1~ U prossimo numero uscirà il 16 corrente. 0'1111 anno t~!'onnar'! li rinuilc:ato ar.Jman:c.,- ............................................... . 1,z;ano In pia ob!a.zlooe eh'! a:scend'! al rlme,t– !l:o caln.ril). t:-:?lulo di riconosc,,.nl" c-::,mpu– ~:9,1 e <Ì"lC.-ocl!ià.o rttiealo.e e In r-kche !-l!'f'D:Oe pasqu3li al_Padri! comune d! t:1t.1ii e;-edenll in _,,,C("nr,:.oa, hi:ognl inoum,-,.;; d.l!ll"immò!:U.a Fll:– m•1 . .:a ca:tolx:J.- P. P. Xl, di lU'ttocuore b-...n"?– .:L,-:-ndo. • La ;,o~~:;i 6"!1Z-l fumo• d! C.i.lto!i~i de-n~ ~i.:;-: ~~~,.;;j f~~ ~l/~~tts~~ x::!i,~dt 1 e.. \!i '. ;:.• t'"'.. aom~ .. ~'.I car,ss."':-J c!le :-; ~ ~;,~e d~~i~e ~eq1t'~f.~; :: r;!~'! fèri;fis! e:~Uo ! E tutl::t\·la,m~l'?:-adoche !e comunfcu!1J:il d,.lle agt"_Di.'." utne1('E"'! che I tabacchi N'ndono ~:;i~:; ..~; r:,:.~ii~:i~\!(;~~h~o ~fb~';J ~e:,~,a~n 1~:= g.. 1a <63 dP! B,:,lJelUno l:ftk1ale di ::::tau,Uc.i. d: 3_go,o{1J,X. s, l'!segu•nli e.tre : rn1dila nd r•~M dl!I tabac,:hl M;ionall : t;!~~&?· qu:nt.ali '!$.5.38 ; lug!.o t!J!S, qu::.- ~~rs~btaiil~tf:i~'!m~: ~~:!=~o 1 iatJ~~ t~ imrnaemar'!- l'! aHeraz·on,: si n::'!ttano d"ac– cr::-:.!') !t:. d: !?:-o.

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