la Libertà - anno III - n. 36 - 8 settembre 1929

8 SETTEMBRE 1929 ALTE VETTE PASCISTE L ," Id1"ota come umorista " Il fasc!smo ha trovato il suo umorista, Un tal Ahonso ~ampa~Bc, che ha già scrit– to due romanzi e scrive cerle memorie di Ca_mp0;nile ,sulla Stampa, che fanno -rab– br1".1d1re.L ultimo suo romanzo : .Yon esa– gertamo, giouinolli. Sia dello at1cf1ealle ra[Ja::.e è uguale ai precedenti ; piccole mmute s'?loccheize, in cui qualcuno ha credulo d1 vedere una satira dello sport. 11professore Badignani a questo scioccone ba voluto dedicare due o tre colonne di crit_ica, disturbando filosofia. storia leLte– rar1a, ed altre cose serie e ditflcili... Biso– gna essere buoni cortigiani del fascismo anche criticando il suo umorista laurealo. u C_ampanile e Palazzeschi 5i divertono - scrive il Ravignani. - :\'on c'è anlilesi tra ~~~idiN~~:d~~~ 1 :~r:ci~i~ti ~:c:~~n~i d1 Campanile. Il loro dh:.erlimento è una del– le tante forme che da D'Addunzio in poi assume la definitiva corrosione del roman– ~icipuo1t~E il prof. Ravi\nani assicura che 11 :~:_r~id~u~jJTlft!~~e un~e~~!!:1; cci:s~; rana Voce a Lacerba, da :\larinetti a Fol- ~~~=de~~ac~oe~l~\c~~cn;d~~~a n~:1~~ ;e~ll~~~ le, per i lettori che l'<wessero dimenlicato, è la formola del grande romanticismo te– desco di Gcelhe e di Schiller! Questa for– mola.da Goethe e Schiller è scessa a llari– net.ti ed a Folgore ed oggi è buona p?.r Camp anile! Sarebbe come evocare il dolce .sta nuoco di Dante per i libri com.eil Se– gretario galante che si vendono ancora nelle fiere alle sen·e ed ai soldati per aiu– la.rli a fare la loro corrispondenza amoro– sa... (Sturm und Drang, non varrebbe in tatto dire a.ltro chi) tempesta e passione romanzesca, o giù di lii. E-ceocome il critico Ravignani precisa : aSe si bada alla sloria. il genere di Cam– panile è l'estrema consoguenza di quel Sturm. und Drang, che va dalla Voce a Locerbo, da ~farinelli a Folgore. In cote– sto periodo nasce un nuoYo humour, che contraddice in pieno queJlo a base sociale ~f 1 ~~ 1 ~~~cf;l~fe~~o Gai~~vi~.ad~ ~:~i:~ ginali. Xa.sce, come scrisse Pancrazi, :s!~i:~ 0 i!t~ff1n~ ~:~o:ip~~a:Ze~h1~; 1 i~o)fu~ come Campanile. » Voi vedete la falsa serietà con cui per far 'Passare la malignilà conlro il gerarca dell·umorismo il critico si allatica con tan– te illustri evocazioni. Qui il critico mo– stra intenzioni di umoriiila assai più spic– cate... dell'umorista Campanile. Poteva ci– tare anche Cervanle!I e il Don CM.sciolte ti~t:~;~e~tt Jfs1~arnr::,i~.a ~~\l!aè=iind~~ gnitosa. C'è una. piaggeria evidente a scri– vere. u: Se ,•olete, siamo al (rionfo dell'ir– razionale, e sia. ~la la facc1a do tanto di Campanile, è qu~lla che è; ma.s:chera,a• bilo, truccatura, non hanno altro scopo che qliello di creare. non un Upo di umorismo, ma l'e~senza stessa dell'umorismo, l'og– getto (I i se stesso. • Tulli capiscono la si.roncatura, ma an– che la pena ridicola. No. Campanile, gerarca fascista per di- ~~tttg~~e~.~~~1~féa~:nl~~òeo~e~~ f!uf~= genua Santa Jlili::ia di Ra,•enna. "Si esibisce ancora sui quotidiani, con piroette umoristiche, o quanto meno de– finito tali. uno scrittore romano, Achille Càrupanile, salito alla notorietà con un ;~;TJ:ntr1~~ttin8l~ipii~i~ui~~fs1i~ 1 ~ dovrebbe dire senza esitazioni che pur- lre~f~ i:teub~l~op!~~~r:~an~~ar:a~ant;;«: timi bluette (che un gerarca milanese og– gi scomparso dalla vita politica addil~ al pubblieo come una delle figure maggior– mente educatiYe della leltera.lura italia– na ! ! !) e per le diver!e Cocaine pitigril– lesche, non si è poi formato un gusto arti– stico severo e schiellamente italiano. lla, in attesa che sorga davvero l'auspicata ar– te fascista, è assurdo che si continui a con- ~n~.a~ch!'~;r}~~oitf:~~;!~C:~dip~~B~i dei ~alamini e il freddurismo di qualche provincialoHo buongustaia di sessi deboli e di mortadella bolosnese. ~ P.en5ar~che 1~:Mdng~e Pa8{1~:~~! ur~:J:;~, ;~~'d!TT~ vita rappresentavano, ài scorcio, sotlo la maschera sorridente, la profonda tragedia. Con l'umorismo di Campanile potremmo arricchire • al più, di cal~O}a}sgh.imbc-: sciati o di giocattoli inserv1b1h,.e ~• allr1 ammenniooH del genere, uno sb1ad1\oba– zar di Yil!aggio ... Questa onesta stroncalura provinciale ·di Campanile riesce anche un·onesta stron- calura di quei stroncatori di Campanile che Yanno nel difflcile e disturbano tanta storia e filosofia per lasciar capire che più giù di cosl ne! cretinismo umoristico, 11fascismo non ci poteva condurre. Tulto è dello. Siamo all' ...idiola come umorisla PIB.ANX>ELL<> graEnd:i~~~~ia!;fsTa~ ~~~~1a~~~i~:~l~~nd~~~ randeJlo. Pirandello non è Campanile. Xon occorre dirlo. Pirandello è stato un artista ed un poeta, cui si può anct:e attribuire l'aggell1vo dt grande. Jla è del passalo. Poi f!z!/aà~~l~nir~-:~fi;~~tt a~ 1 !f1~e:t~;~~c!~; l'es-sere e il parere. tra i reale e l'immagi– naria. :-;eha tirat.o fmoalla stanchezza. Fi– nalmente è arrivato il fa.scismo. E mise la sua filosofia e la sua arte al i:ervizio dello Stato meno artistico e meno fllosoflco.che si vanla di non avere teorie, ma soltanto l'azione bruta. Da allora è diventato il ca- gfal~e~e~l~e~ic~:~r~~~i~-a~·~f~~~:oL~I~if; al lavoro! Il Corriere della Sera lo sofftet– ta in una colonna raccontandoci la lt>la di quattro o ciòree sue nuove commedie, ~i~~ tr~ i~~~~1 Pir~~J~~r;·p~~li~eif 1 ~~fr~t loz:aro e lo concia appuntino in salsa di accordi del Laterano e della cosicletta ri– nascila religio3a. Poeta della Concilia.;ione, Pirandello ritro,.·a Dio, e poichò è buon principf>. poichè c·e, ne trova addirittura tltLe. Abbasso il monoteismo! Ln dio im– numentc ed un dio tra,cc11dente; uno da "adorarlo» in $'inocchio. l'altro da «- at– tuarlo » in piedi. « E' il Lazzaro moderno che muore spiritualmente il giorno in cui perde la fede. e risuscita quando gli si di– ce : « Sorgi e cammina e va ad attuare Dio con le opere ! ,1 Insomma un dio per il Vaticano ed un altro per il Littorio. t:no squadrista e l'altro eolio-torlo. Siamo alla più bassa degenerazione..dél mestiere ; siamo all'ar– te per la decorazfone delle sagre cattoliche– fascisle. Ek pudor! )fa Pirandello non si ferma Il. Egli va ancora più giù, nella filosofia drammatica di occa:;ione.Il caso dell'imhroglione Bru– neri che vuol essere Cannella a di:;petlo delle /ò:entenze che lo vogliono Brunerl col ~~~~Er:nQ,~!lti ~i: 1 ~n~~1i~ 1 ~cJI,P!~~ ~~ Ja fede del citato giornale. che l o elogia a tutto spiano, riassumiamo co.sl : " l:na giovine sposa rim a.sta so la in una Yilla del Yeneto nei giorni deJrinvasione subisce gli oltraggi delle soldatesche ne– miche. Suo marito, ufficiale in atlra parte del fronte. ~on S{l più nulla di Jf'i. Tra– scorrono dieci anni. L-apoverella è pianfa per moria; quand'ecco c!1e un amico di casa, una ~era. in un cafTè-cbnecrto di Vienna, crede di ravvisarla in una canle- t~1:Si;;;~r!e'ra~· J:i ~:lr e 8 1!er~~~c~h;:u-~ ~is~r~t:11s~!:l!. s:•tnI~~~~a!~~ì~~e sd~= gli usi. delle abitudini, del carattere di cçilei cui assomiglia e, non aYendo nulla da nerdere, lascia l'amante scrittore con il i~~r~ ~~~~;:r:a~l~a~~j: f,ar~s:e~l~os~: vinto, invece. che si tratta prO{>riodi co– stei e ne par la al marito che, impietosito e gncro:; ;o.la riconosce e la riaccoglie nella stessa vi lla d i un tempo. La nuova vcmuta è da tutti ritenula la signora vittima del– l'inva.sione : -e anche ii parcnl i la' ravvisa– no. Ella sa sostenete sca!lramenlc il suo ruolo. Ma. il suo amante di lontano non si •dà p11.ce.Per- 1a fortuita amicl1.ia ,cQn un dollore viene a sapere che nella s ua casa di cura è rico,.·erata una signora italiana i'."be ha perso la memoria. Ricostruendo da– ti e. fatti si convince trattarsi di colei che lanto assomiglia alla sua partita amica e, ,·cdulala e ri~contratane la somiglianza. la reca al marilo che si trova dinanzi due f:'d~1,~ 8 ~~~i,èu~: ~~ 1 ;: ~ 0 E!i I~s;r~iia?ri~; ~Pc~;;on:oll!n~~~t ~!d:~~ri1i~oss~~ !!r~f1tri perchè. po•;crella, e quella più bisogno~a di appoggio e di conforto... Ognuno Yedecome questo pirandellismo, che soffia a perdifiato nei fatti della mi– nuta cronaca per mettergli lo .spirito den– tro, non co:. ruiscc che Nalloni .de!linali a ~~~~fi~.~ifo~•~~s: i/e~r:e~;~~a~~e~a~~iiC!p~ popolare, sbollirà per il sopraggiunirere di allra cronaca meno servile e meno pac– chiana. Le alte vette del f:lsoismo in arte non possono essere più alte della !Ua po– litica e delJa sua morale. Come slu!')irne ? Varte è spirito ; e lo spirito è libertà. ----------••··••--•--•••••---E••···••••••••·••••••••••---•-----• Autorevoll giudizi esteri Il fa.Uilmo ha sempre la malattia det t:;•e~fohi~''dit°m~~{~;~c ..Z~~au:,::r:::;~~ ~!~i 10ctrcg~':,:~f:::· i~ctof1;t~i~i 0 f::C 1 ,ft~ vo,mo raccc,gliendo le 111ch1e.ste ch_ccertt qiornalsti .stranieri ~qm.10 a compiere a••• Pala;:,;o Chigi o al \ 1mrnale, e li prc1en-: tono e (i riprese11tano come <t autorevolt giudi:.;i stranieri». .4. propcnito di una inchiesta sulla .situa-: '.::ione in Italia, non frese<!, ma che. tutti ricorderanno quella compiuta dal c,wrna~ lista Jfarccl • Lucain. leggiamo ne, Canard enchainé; « Nelle sale cli re°d(l;;;iOrtcdei _giorn~li ~i .sono .scervellati per .sap~re cl~t er~ !l .n– g,ror Buttafogh.i, gibrnaluta d, Par~g! • eh'! il signor T'frdi~u elcv!}va, per serv1:,; .ire.si: ~~:r:.iri~i~u:.S~/:;~;fo:e ~1liara~~::,:c:~ te calmata qHando st è saputo /fc Butta-_ foghi è lo pseudonimo sot_to tl_ qu.ale St ncuconde modestamentc, ..su.1reg11trt deU_o stato civile, il nostro dutmto coUcqa st– gncr Jlarcel Lucain. E, dt_ colpo, tut~t _han_– no cc88ato di domandars~ co~e mai 1l si– gnor )tarcel Lucain, 11~1011al1sta frp.nc, e,e_ che dii volenti eri a ch i l(! vuole le :t0nt d , patriotUsmo france.se, .si fOU(! scg':°14"! a parecchie ripresi! per se,~ll~~nt~ cgsi freneticame11te fasc1~_(1 e fa.scisti italiani • .,. Bene, b~e. Un altro nome t!i • .autore– -vole scrittore franc~e • eh.e n spiega• . Finora sapevamo che l'autorevol_e scril– ·tor.e trancese e fasci~ta Deliobro! e rome– ,u,; che -un Cf:rlo ~!gnor. ~- ~,g,1110.R~– nier, «giornalista 01.. Par1g~• m fogli Ji-: fofascistissimi, .1i:chiama .signor Ferrt(Jnt ed e italian.o; che un altro autorpvo~ am– miratore dftl fa.scisn:o .c~e. scru:f! in un oUJrnal,e di ù1forma:1om e fwmmrn9.o, c~n un ,wmt: impo.ssibile e che ho. cam~Uito 111;: un nome francese; t:he ![H altro di questi « autorevoU frances1--11e ~elga. wi al~ro ~~g~l~vd}t~:t~1~f::: 3;1;::;i :rr~~~~ se era terribilmente fMcista perchè l'am– ministratore eh.e amm ini.strava un fondo venuto da Roma era italta.no, ma si na– scondeva mode.stamen tc dietro un no'!le {~~~c,,es;i :~~!nd; .df;.~:o u uv:'°p';%d;:r;J~ francese in giornall p1u o meno no!i e il ., negro.,. di un cornspon4ente fasci.sta, e come ques(o, fasci.sta 1tal1ano. Come si vede. 5li <: au·torevoli g~u'di;i frDJlCCli » saranno molto autorevoli, ma ci .sembrano cJw ,umo piutto,to 1C-!lr.tico~ m-e francesi. ~ome sicessa òi essere ~iornalisli in Italia A Reggio Emilia si pubblicava un pic– colo ebdomadario, l'Era .Vuoi:a, mierospico organo cattolico. A.I direttore, un prete, don Razzoli, venne l'idea di scrivere un articolino morale. per inculcare il ri.:;par– mio. Egli considerava il prossimo inverno, che si annunzia duro. Prospettive peno$e. Alte.se lunghe non mai contentate. 'Cna meditazione etic0-economico-religiosa di spirito nettamente ecclesiastico. L'articolo ~~;! 6 d!f1;!ut:hàso~~4Jl~n°c;hi rueJ~~i!~ia~ ~fa i colleghi del prete giornalfsta eserci- ~~~1~nf:rac~~t~Jfr~ffl~ja~~•~ilr:v~f:asri:;naÒ d1 sentire odore di opposizione in quell'ar– ticolo. Ed allora, uno. due, tre. Con un bel eol– peLtosequestrarono per conto proprio. non il giornale, ma il giornalista. E non per un numero. ma per tulta la sua attività professionale. In che modo ? E' molto semplice. Si sa che in Italia ,per potere pubblicare un giornale bisogna far parte di un sinda– cato fascista della Stampa. Si sn anche che è deferilo a questo sindacato di tenere l'al– bo professionale dei giornalisti, cho aut0- ~~!~ ~~!et~:o t~;t}a1fr~:fl~~e. s?raj~; e decide di depennare don Razzolidalralbo, ~~sl ~~ ilo!~ bl~li:r!v~~e v?sif~.bblicare ~-Poi dite che è troppo forte e non siete disposti a crederla. Comprendiamo la vo– stra esitazione. E,ccoil documento, ufficiai– .mente comunicato ai giornali, -sotto il ti– tolo : pubblici.sta radiato dall'albo : • Il fiduciario provinciale del sindacato dei giornalisti comunica : atl comilato regionale pee la tenuta d'!l– l'albo dei giornalisti nella sua adunanza del t• agoslo c. a., esaminati alcuni arti– coli comparsi sul S'!ltimanale Era .Yuot:a, del quale è direttore responsabile il pub– blicista prof. don Gastone Razzoli,e esami– nale le giustificazioni addotte dall'interes– sato che vennero ritenute del tutto insuf– ficicnli e tali da nulla dimlnliire e nulla. togliere alla gravità degli addebiti rile– vati, ba deliberato di cancellare dall 'al.bo dei pubblicisti iJ prof. don Gastone Raz– zoli..,. Sottoscrivete per "LA L1:BERTA•·· 3 LA LJBERTA' G. G. BELLX ROSSONI Unanuovainsidiafascista contro l'emigrazione Gioii Gioacchino Belli è il celebre poeta roma11l:'sco,che erede dcUa trndi:;ione fron– dista di Pasquino, scolpl ,1ei suoi sonetti il lato più tri,te e più comico della vita di Ro~a e::a:,at~~:t1t}arc 1tna specie di Il rJros.soEdmondo Ro$&oni. rhr, non è scappato coi miUoni, ma t:it:e pacifica– mente in Italia scricc su la Stirpe un grande articolo in onore del 1, suo» siu– docalismo. Jka,o alla porta, per fare po– sW ad altri, egli resta fedele a... .ae,tcuo, e_ intona le laudi d-!"lrc(Jime che l'ha preso scal:ato e nudo (alla mètaì e ne ha fallo un'eccellenza fa ritiro, con delle rendite. Il c!ou della 1ua tesi è questa - che il fascismo ha annientalo il comuni.~mo. Troppo poco e troppo modesto. Il faui– smo ha a1mie11tato il comunismo il .socia· Usnzo, la democra:ia, il liberalismo, il par– tito ~Popolare, la destra ~ la sinistra. Cna sol'l- idea ha ialvato : la mangianza. E Rot.scmi è sempre in au5c. Si vuoleesportareil sindacai-fascismo edi:;ion-e na:ionale dei suoi so11ctli. L'ini- ~1:~:1o:? //J/:,::.tto il patronato del ']O- Ora si annum:ia che la pubblica:;ionc è complelame11lc arenala. Il goi:er11atorc di Roma, principe Bon– compagni, ha so,peso il contributo I( che era stato promeuo dalla precedente ammi– ni.stra;ione alla casa editrice». Que.stione di civica 11onchè imperiale bolletta roma11a o omaggio cousequen;;;iale_ ogli accordi col \'aticano 1 ~::.:: 1 iec~ 0 Belli non era fasci.sto. La politica della famiglia secondo il Papa e Mussolini Anche l'organo ufficiale del Papa, l'O.s- I un articolo che _pocodopo gli accordi del seva[orc Romano, ha •:~111:to mett~r-5iqell<! 1 Laterano pubbhca,,a l"lEui,re di Parigi f 6;t 1 1~:x c~~;~rd:~tl d~1. 1 tò~i,~1i~ 11 ~!rt;~~~ ~~t~i:o::m~e11! u;: V!~~- 1 :.r 0 ::~;~~ltr~~~i bhcato sulla Cr1ttca d1 Buenos Aires. Lo de,·ota alla causa antifascista. In quel- 0! . .serv.l!t<>re è messo in un. livello un p~' l'articolo la Pa.vlova diceva presso a poco pm grn del Gayda del Gwr11ale d'Italia cosi: u Quando due potentati dopo es– che aveva ap~rto il torne~. ~·o.stert,atore ser~i !atto la $Uerra si decidono a fare ~ft~~~l~a pp~\~~ie~a Jra;~~~\a::~~/ fe~ 0 k~= :; f::;bl; a~:m;~i~f~:ie~r ep~~c1e~?ftu~ verno fascista, che non s1 è mai v1:Stoal- z10ne degh ostaggi. Ha il Papa in questa ~~~: s;1~~~1r.e i 1 la o~~~~~ ~~ic~~:e~n~a~:: itr:f(e 0 :,1a~~n:rit~:t~'h:ut~ 00 /~l 0 ~l1ir~1 d~s;;ale come un~ f~a5e parlamentare de- ad un facsimile di regno di _.\ndorra) pen– stmata a dare I ultimo colpo ad un go- salo ~!meno a ottenere la liberazione dei ver.ao gi~ condannalo. Qurndi passa ad « S(!O!,,.5;0Id.ati.come il De Gasperi, te– esallar e 1! governo che « ha stroncalo nuh pr1g1omeri; ad ottenere la re!litu– sulle labbra dei cinici amorali il sarca- zione delle famiglie dei suoi portavoce t!i%~~~fl:O n~ 0 :e~~ia ~.:. s~6~va" ~~rl:?KJ!r~ fg:f1a 4 ~~1•::~~nG~~!:fPc~~r1~is~fsi1~co~= r~ 1 ;~f:tde11~eJ~ad~~al:rr;•~ite5a 1 °I:,~:i~ri~ ~i~n~efe~!t~1~~ 1; siiti~i~e d!~~fi!vf~1ò le» che "h~ an·icinalo la .f3:migha a~la che di sup~r)orme~te m~rale, di superior– scuol_a.D .ed instaurato· la rehg1one con la. ~::ite re~l{Jto.so cera m colNfa difesa Coft'l:rrn:ome si vede, in sostanza, n ~~~i ~~ 1 f!i~nfiia1i~:~e~~it:J~todeI1!t gigrnale del Pa_pa non difendP ia rami- lo!ici, il Papa, nell'ora della sua pace gha, anche lui, che dal profilo della trionfata. mangian~a del Concordato. ~iente di più y I p d • ·d·I 1 cinico d1 questa fartuferia clericale, che abis!i q~!1au 0 ;:i 1 ~:1~b;tg ipr~~~;;io~~f!: ~~fr~ri;~ii:;im~~1i\1~~o~eL~s~r:e fdi~~~rtt n~lla aveva pensalo, a nulla provveduto non è tanto una bout1Jde quanto la verità d1 quello cc è la rituàlc costumanza di ohe le ufficiali statistiche suffragano, og~i.pa_ceeh~ chiude una guerra. Xon un con l'atte~lazione della riduzione della png ronie ro liberato ; non una fami2'lia natalità in seguito alle sollecitudini del ~~ ~ti.ca {non·una) ricomposta per op~era fm~e:ndé1o;gt~r~~!'r~~i1r.1enza de41apo- .Ed era l'Osservatore Rom'1no, il suo ~IOrnfile pe_rsonali:?. redatto sotto la sua 1spe:uonedll'ella. si inaridisce a insultare u~ fuoruscito .secondo H gusto dei fasci– sti e per ingrazial'Si i fascisti. - e per ~1~~~\fniscsea~~eod1!ndinl~el~~diso~~r,~ costui polftfca d"lla fa"}ifllia - proprio per la polihca della famiglia, che è In sua abominazione maggiore : Oh ! i a cinici amorali » ! Oh ! i sepol– cri imbiancati ! CARRIERE ... L'O.saervatore Romana doHebbe direi se la libertà lasciata dal fasci,:mo ai padroni di casa, che non vogliono per affltlavoli le dichiarata onoranza relor1ca della fami$1 famiglie numel'ose, sia rispondente alla di– chiarata onornnza retorica della famiglia. Dovrebbe dirci se la politica deHa ridu– zione forzata dei salari sia coerenle ai 1:antati propositi di favorire la. naLalilà. Dovrebbe dirci se la poJilica che crea la disoccupazione e proibisce l'emigrazione risponde utilmente al precetto del Van– gelo : Creicite et mulhplicamini. Il solo fatto roncrefo che l'Os,ert:atore ha po– tuto citare di un pranedimento 1llo-ra- deiO~i%~Jr~ 1 :·a~Y1: ;:~ ~i! 0 aiJ,cft:r~mJcli~ Cn Aldo Borélli va a dirigere il più gran- llafermtà e Infanzia - piccolo istituto de giornale italiano, il Corriere deU,zSera. fi!~~:1t~~ 1 u:mJ~ ~rg~st~~ela °!_or;~~ii r:~ Era un piccolo reporter che suo fratello corso, e che è poi di una insufflcienza lo- :!~"a~d~i~.:lat{;fo~n~i~ ';f:,ji~if~t:~~!ta';n la!l~~r!itrapposlo, ronervatore Romano ?!ft~a~d~/fon~ i~f:~ 1 lo, ~~s!m~d!'t~;{ ~~ dimenlira l'op era ,·eram enie ostinata, im- .Xilti, 9rande ufficiale da Giolitti. II fasci– placabile di . \lussoli.ni per spezzare e di- srro Io fece direttore della .Yo:io 11 c di Fi– .50norar.e la famigha : dimentica il di- renze. :llussolini ora lo manda - ragione 1:or:io imposto non per sentenze di tribu- di turno - a )lilano al posto del di&fJM– nali, ma per feroce arbitrio yoliziesco.. \ ::iato lfafflo Marn. Nessuno ricorda che migliaia. a centinaia di mig-haia sono tra ~nesto Aldo Borelli abbia espresso un'idea fli~~~~~1n!e~~;~rrnj~1~: f!!~t.iei dhsiftj:i ti~fo u1~:u:~,d~/n articolo che abbia at~ padri, con iulli quei pericoli per la mo- ll l l d raie i·cra, di cui i moralisti dell'Osserva- • a u te le penne cl giornalismo ila- torc Romano non banno neppure un'idea, ~i:re~· .t:r;~!~\~ntFl!~.e,p~°n'!i 0 et~~~~a~pez- ~rie~!!,{a~~Y1~abt~~ic~i!~en!ul~er'i r~~f~t~: Arte e polizia Lo s~orso 111wterochiurlr.rulo llna 11oli:ia dd: Lavoro Fa.51"i~la iulla fasci1ti;:a:io11e pre co11i:;: ;atadell'cmi(Jra;ione italiana cltie– dcr: :11.mo se le oryani;:;l):;ioni sindacali fran– cesi r, la h ltcrna:,;ic,nale Sindacale di .4m– stf'rdam n,m aret:1Jno ni,,nte da dire. Ora Er11estoCaporali e/te dirige )a se:ionP del– la mano d'opera .straniera della C. G. T., ci rw;mda que,to articolo. La stampa. fasci:fa ha pariato nei giorni ~corsi - con quella sincronia monotona ~~ep~~l~s~~i~: ncl ~~o~~ S:i°~!~rr:e c~~a~ litario del littorio: l'inquadramento sin– dacale degli emigrati. Xon è la prima volta infatti che la dit– tatura di Roma tenta di esercitare la sua dominazione sulla massa degli italiani al– l'estero e a tale scopo ha speso quattrini a palate senza però riuscire nel suo in– tento. E il perchè è ovvio. im1m~~°.{~~~~\·o~:~b~ 0 l'i,1~:1~~l-i s?~oftr~~~ gono come per incanto alla influenza fa– scista, nà valgono a trattener,·eli le mille lusinghe. le mille insidie e le mille mi– nacce del regime. Ciò dimoEtra con quanta spontaneità le nostre masse proletarie ade– riscano alle sedicenti organizzazioni cor- fao~!~elu~:i~~~;~~!bf!i~~s~'~!~n}~e:: ~;~: za dllirarsi le rappresaglie dei dominatori dell'ora. Dopo i vani e co:tosi tentativi del pas– sato. il regime ha ~.:ogilalo tulio un com– pleS3o sistema di imprigionamento delia ma,;_.::a emigrata conl_roil quale dobbiamo rea2ire se non vogliamo che l'italiano al– l'e.sTeroritorni il crumiro di trent'anni fa o diventi del miserabile materiale umano alla mercè degli ag:uzzinr in camicia nera e dPi negrieri di tutti i Paesi. Già in passato, abbiamo dello, il fa– ~cismo ha tentalo di allungare i suoi ten– tacoli sulla mas.:a emigrata, ma senza riu– scir,,-i. Yi ricordate ro!fcnsiva norrnalizzalrice del 1923, la mi~ioM Curzio Sukert in Francia, i tentati approcci di costui con la C. G. T. e con il segretario di questa. Leon Jouhaux ? Si tra(tava allora di un progetto mirabolante : far aderire la mas– sa degli emigrati alla cenlrale sindacale francese la quale, in tal modo, sarebbe di- ;~~~~a eJ~'i!J~';:Fji~~ll~elca~~~r~z~i:.ismo 'E' nolo come Joubaux si sia rifiutato di riçe,·ere ii Sukert, dichiarando nobilmen- 11> che In ma,-~ima or,anizzazione operaia francese non aveva nulla a che fare con il sistema pseudo· sindacale fascista, e che ~!f ;;:,fet:ri!1~a ji:t~~gi~r~a~p~I~~:nt: C. G. del L. Consfalata la inutilità di quesle insi– dio:;e manovre con le organizzazioni ope– raie dell'estero, il fascismo mutò taU1ca. Sguinzagliò i suoi morelli In lutti i centri della nostra emigrazione per impadronirsi ~fn s. 0 {-~i ri~i:Ì. 0 'i/:~~e~~i:I~ 1tiilì:~:mt che )lulue si ,·uotarono come per incanto. di Lutti i soci operai. 11 combatlenlbmo servl anch'esso di pretesto alla infillrazione fascista nella ma~.caemigrata, ma H risultato non fu di– Yc1·soda quelli precedenti. Quei quattro um.ionari eh ~all'estero parlano in nome òei combattenti italiani, sanno di rap– presentare soltanto se stessi, e questo mo– vimento bluffislico non è allro che il du– plicato dei fasci, ricettacoli di tulle le sco– rie dell'emigrazione e del hasso servido– rame dei consolati, delle ambasciate e de- ~i~effi:i~~~id~hJu~ife:ndono più o meno I preti fCl3cisti lla razione più insidiosa e che.- in un cerio senso, ebbe qualche successo fu quel– la che i prel i " italiani » dt>llaex Bono– melli han fatto pPr conto del fascismo. Xel– Ja. zona mineraria delr&t, nel Jura. nel Sud-O,·esl. nelle g-randi città della Fran– cia e del Belgio. in Lutto il... Lussemburgo, l'azione dei preti fu rh·oltn a sollrarre gli emigrati ai loro dow"ri solidaristici ~~bi~nl:t 0 ~~t;;::i~ !l,~ig~~riet~~i~~:e f!~ scista. Questo infame !lato di cose, che è il do– cumr-nlo non menzognero e non retorico del come Il governo fascista .,onora Jn famiglia numerosa 1t,ha già partorito del- ~~a~~adirniu:rc~v~~~~;~~&t~ ! ~ea~T}~~~~ so Di ~103ugno.Di ciò nulla dice rouer– i·atore Romano e rimbecca le boiitades di XiUi , le quali trovano la loro esatta ri– sponden1.nnelle statistiche ufficiali della diminuita nuzialità e natalità, a cagione della miseria generale e del malcontento Colprimo sellembre è entrato in vigore pe~~ÌelaeYisi:r-~tr~~fsi~~ga~\~jf!~~~i ~; il nuovo ardinamenlo dei musei italiani. spezzato anche quest'arma nelle mani dei ?\on si paga più lasse di ingresso ; ma Mstri nemici. diif u.::o. L ·o.su :rvatore Romano ba perduto una bell a oc casione di tacere. Ii suo zelo fa– scistofilo codardamente esercitandosi alle spalle di un odiato fuoru.scito, cui a!lra ,·alta il Yaticano adula,·a, ma non vin– ceva con le, adulazioni, ci fa ricordare di non si entra senza presentare le proprie "Sl,è yero : qua e Jà, degli emigrali no– carte di riconoscimento ~ senza firmare stri. e sempre m minor numero, si recano un registro. !p!~i\~~~~e J~u:!~s~ilÌu~hfr,:!eii ~~~s;~~~ di~n?:fs~;a•~f~~!f::n:l~r:~~.;iili;;a~~~ fi'b~~·o ~~ce~~:n~\ t~~~1at~, 0 ~~f~ 1 ~ I~~~~ slimoni per lutti gli incidenti suscettibili vera g~nle è b1stralt~t~ e tra.scu~ta •.. di produr~i nel mu~eo. . . . saL!p~:~fl~f:r~o~f~:~fstl: ;rt!~e~l:IDJ!cl~°i Dove si arrestera la fanlas1a pohz1esca I Cosl potremmo continuare a passare in del fascismo? rassegna lutti i fia.:chi della propaganda Come si vuole orsanizzare remisrazione e La !aco!ta di emig:are deve e.:ser" ris:e:vafa e~clu.:ivam;,nte i:ig-li <1.ppartenenUal Partito e ai Sind acali fas:cis:ti.,, Corriere Pad 'l.no del 27 agosto. fasci~ta aJre3tero: simulacri di società. mulue, ::portiw, filodrammatiche, combal– battenliHe ; giomali e riviste senza letto– ri, avversione generale, anche se .:ailanto passiva. al regime mussoliniano e diffldenw za istinli,,-a per tutti gli organismi e le lnizi.:tlive che da euo promanano. Xemmeno quel tentath·o di cooperati.., vismo di Ja,;oro. esportalo in Francia, nel 1923. potè afrermarsi mal2rado il finan– ziamento sicuro delle banche ila.liane. Es– :.o è miseramente finito nel fallimento più ~~n;E;;~s: ~~:!,a'~1 ~~~J':~:~v;~~ac?:s~~: pa operaia ebbe l'occasione di parlarne nel corio di questi anni. La nuova politica migratoria Profittando della necessità di mano d'o-, pera della Francia in questi tempi, i) g0- v~rn~ fas~1?ta_ ha emanato tutta una serie d1 d_1.!>"pos1zwn1 restrittive e vessatorie. . Le richieste indfriduali di operai in na– ha sono ormai abolite e iono soltanto ammesse . le ri.chiesle collettin. Quello ~~i~-,~di~~n~o ,-,~:zfo~~l~~bed~~?!ar~efe ~:f~t~?~ rdt~~l:nJ;z:i~n~i ~!~1~l!:• ~I~ restero. Gli agenti di reelutamenlo non devono preoccuparsi delle qualilà tecniche dei la– voratori, ma del loro colore. m~it~is!e vfi~~~ ed~:g-:~~~t~ii 0 ,~~~Iie~~i fa..~i. I so~etti ne sonò esclusi. La ca- ~~c~r~rJ;;~slre~fi~f~1i~a:iolg:_idiata negli E le mandrie di la,·oraLori Yen_gono con– d?II~ alla fMnti_era inquadrate da mili– z1oth.e da caporioni ra::;cisli.Qui,·i giunti, compiute le nole formalità burocratiche gli emigranti sono costretti a subire !'ul~ timo insulto. ridicolo e inutile. Essi de– vo:10.salu~are _rc,~onnmcntc milizia e ia– sc,sll sch1eral1 a1 due lati del convoglio s~ll'uHimo le:nbo d'llalia e cantare Gio– vine:.:a. tr~ft>r~fii~~/~bd~ ~u:,.e:~t! ~r~,~~~~1~ lica._I. distintivi_ ~ono scomparsi. Gli inni fasc,st~ sono flnil!. fo qualche vagone in– vrce 51 canta BandWra. rossa o l'inno di Turoti fra l'ira impotenfe dei fascisti ac– compao~atori. Eppure si tratta. di ele., ::f tt!1ieJrz!~~a~ioif~~~~~ iu:::::s~j:~= ros-am~nte tolto. Gli e che ad onta delle r:t;~~a11:N;:u:~~~!~:· :ellaas!he P!~ prima del 1922, for.:e più. lenace d'allora~ certamente an·ersa sempre al regime. Gli o•taggi d?~ 1 ~,gg~~c~W~~~an~:a p~~';:di:i~g:~ 0 ~~:eri: g~/d~liil•':~! {a'/no/;fi~~re seco alcun mem- fe$~~gu!i~ 0 ,~i~~!;nei~i& 1 ~fgic~e~~i° d1·:n~ to c1,·1Je,dei dll'ilto umano '! Jln è con que3ti. o,taggi che ii fac;cl!mo esercita· il suo ricatlo morale sulla ma::sa emif:.rt'3la. Qual.'è il padr~ ~i famiglia che oserà do– mani non ubb1d1realla ingiunzione fasci_, sta .di conli nuare, qui all'es tero, la sua a_, 1es1one alle Corpor:iz.ionl? E quali rischi !ncorrera1m o i rima.,;,,ti lagg iù al .paese..se li foro ·ra<lre o marito o figliuolo rlpren– d&!.fàQlll alt'c~tero .il suo posto di baUa., glia accanto al suoi compagni? in 1f~ffa j:l~~:!~n~ che ci dobbiamo porre Cb~ co. ~a.si propone il regime con la ~f:: ~ 1 rne d1 c entri corp.orazionlsli all'e- . l.n primo luogo es:::o cerca di s!a- ~~~{ee ~:lii ~f~t!i~ g: q~!slF!1D'~i d~ la m~ssa operaia Hali:ina e straniera. nJ~ 1 d:p~~f~tt:e~!nf:~f1a~~ T~evfgiang~i~; ~w;~~tif 0 ~~.~~f u:rt~ :~!\~~i 1ì~~olef~: gilar1. Poichè la ma.5sa italiana rimane lelra- f~!1cJs~~~i~n 3 ~~~°tac~mrut~~eie1 uJ~i:ibee ~ tutte I~ norm_emorali e civili, non ha tro- d!~Yi ~~h1f:~l1~1J~h~u~i ~~è~egli emigrati Bi~ogna portare la questione in mezzo r;~r~~1~:~~~ 0 f~~ar~~~aii1tr~ 1 rda;~J:!: lici, provocare l'intervento della tona '-in dac~le dei Paesi di immigrazione e inÌer'2 n~z1onale,~ercbè la minaccia di oggi non !i~~a~~!n:~c.dolorosa realtà in un pros- Xon dobbiamo permettere al fascismo dOP(? ~·a:cr. im!fleserita e avvilila J'Ilali~ ~~to'~N•!~(e~~ allungare i suoi tentacoli La solidariefa operante ciel proletariato e della democrazia non ci potrà mancare( Tutto va bene sotto il segno del littorio Cn bollelti110 fasci1ta - il Corriere Pa– dano del 30 auos10 - confeua che la « cri– ,i. cponomica » !~gui(a a quella finan– zum~ della st~b1l1::çuionc « è sta.(a fron- i~~f1 ~~i;:~i ~~lh!~~l~},::~~r~t ic:; : t con.sum,.) Invece le imposte él-irette 'diminuiscono Ne_l. 2i-:28 il loro 5ettito è .1tato di 5.27~ milioni e me.:.:;o; 11el 28-29 di milioni 4.9i0 e me::;o; nel 29-30 il preventivo le fa ammo11tare a 4.623. Crescono le impo.ste i11dirette e diminui- 1cc il gettito di quelle dirette ... . ~ Il tributo diventa più penoso pel con..1 tr1ouenle ~ e « anche ad aliquote ridotte la rarefazione e Ja estenuazione dei con– tr!bue_n~i .. ha c.onlinuato distruggendosi dei ce~p1t1 _mteru1 C(!i falliment~ e tutti, più o n:ieno,r1ducendoh col languire degli af– fnr1. .,. E t·i &(!no poi le evasioni fiAcali: do7l~:tl~ ),i~l::. ~i~~o~~e'q~~s~r::!o d~lt e.,·a ~,o~csu ,·asta scala dei reddiU mobi– i1ar! vie.ne m_essasul lap~elo. Qui non si ha .' ~ nsla, .e anc!1~ inutile dirlo, la im--! P?S1.z1one de, redd1t1 industriali, commer.., ~h~. 1 scinl 0 ge:1i~~~irs~.1~: 1 i;ed~tud~iq;~~I~ capitale. Questi ull1m1 as:;umono in gran– dissima, soverch'.ante misura, !a' forma di inv~sli.menti,. in_t~oli pubblici, in obbli– gazwni e ~z1om d1 anonime. e sono, per li! pa_rle.d1 gran lunga maggiore. parte– c1paz1onial portatore. Daccbè fu soppres– sa.. nel i92'f, l'impo~ta del 15 per cento sul! ammontare ~el tagliando, si può dire ~ri 0 aiii~:~~iri~~~fti, st ~!l:ss;;i!~ae°n~: ~~: i~,t~: af~tf~n}: rit:~e::ncih! 1~a!~t:Jelrài d1ch1arazione e di rettificazione di reddi..1 lo, che donebbe~o essere ::pontaneamente Ò~etJ~:,~di~p~~f~~r!a;a';.~~segi~~~ Jf 1fa~J= n.e. ~i trait~, .pre.:ci~dendo Sai redditi del t1loh pubbh.c~ es~nti da O)?Di imposta, di for.:e lre ~1l.1ard1,da cui [·erario non ri- ~.;;: i~abiu~~~m:,s:n~a c~~~if~.l~ebbe rica-

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