la Libertà - anno III - n. 29 - 21 luglio 1929

=2 ~UELLA "STEFANI" ... Scusedel governosvizzero mai esistite LcO,\."'iO, luglio. - Il :Signor console ra– ~cista di Lugano si era nfTreltato a co– municare ai giornali che era inesatto l:Ome " in Feguit.o all'nsportazionc dello -.tcmmn del Littorio dalla sedo del f3scio gjip::1::~:~r: lr~l~~i~ :i 01 ro~1oelw:it~l~ ad csprime~c il rincrescimento per l'av– venuto ». Si lrallavn, secondo il comuni– calo del signor consolo e secondo i cornu- ~~~~;i/~~~~:l~s:::~~e SJ:(a;!/i,p~~s;~{a 0 nt~ Jcl go,·crno. In seguito a questo comunicato che tf"n– fle, 1 n a rare apparire esalto quello della Slc{ o.ni che parlava di scuse svizzere - un e rc LLlricndella Direzione Cantonale di l'olizin, secca..secco, i;mentisc~ In Stcfoni e il signor console fascista : ., Sulla comunica1ione O nndante del llcgio Consolato ila\iono .i.i giornali prc- 1,mdcnlc che dcbbn ritenersi una nota ~o- ~;;n°~:1~•~ri. 1 ~~f[ò~i~ 9 dv:~ro~eud!i' b~~a'!-: timcnto di Polizia. que1::toosserva : 1c 1. La forma della lettera 29 ~iugno u. s. non pcrmellc di ritcnerlri. ofTtcialc. 11 2. Comunque, anche rosse stata uffi– ciale, essa avrebbe potuto essere ritenuta tale. solo nei confronti del DipnrUmento di Polizia dal quale era emannt.i.. n 3. Ad ogni modo, essa non era affatlo una nota, pcrchè non no ave\'a la forma rituale e non emanava doll'Autorità. fede– rate, l!Olncompetente alla emanazione di note diplomatiche - o non potern, per– cio', essere considerala come tale. 11 ,t In tutti i casi, essa (in cui non era nè cenno, ne parola. del GoYerno canlo- 11ale)non pote,-a essere inlerpretata come lm alto governativo, essendo noto che gli i~~n,~''S~~ag~~~e~~t~n~jleJ~~~i~1?:;/:st grelario e sono muniti del sigillo dello :':ilato. « 5. Resln. dunque. escluso che la lelle– ra del 29 giugno fosse opera direllamenlo ocl indirettnment govcrnalivn - e l'esolu– sione è con!crmnla da cio' che il 29 giu– gno, giorno festivo, H Governo non ha manco potuto riunirsi 1rnr essere con– ~ultalo nè per delibcrnre. n G. La reUifica del ilispaccio della Agen..:ia Stcfani in. proposilo non aveva altro scopo fuori quello di ristabilire una verità di fntto di eliminare il sospetLo ,l'aver ron. Callori, capo del Diparlimen- 1 o di Polizia parlalo in nome o per conto tlel Governo a sua insaputa o di prevenire ogni accusa di scorrezionc o di arbitrio. voi'c~è ?~~~3~ 0 tn~~t~~tfi1fi:ii:r~b1~e a~ bitraria cd illegiliJna ,,. La trattative italo-francesi " arenate " tn qualche gioI"nale francese avevamo letto che le lrall1.tivc tra il governo ro– ~cista ilaliano o il go,•erno francese ave– vano subilo un tempo di arresto. Ora nella: Stampa, l'articolo di fondo tratta appunto di queato « nrena1_nento » delle trattative, !issando i u punti fermi 11 che ,-areblrero i seguenti : delimitazione dei J~~l~n!rU~~~~-~3mJ1e:i°~}rifl~~a~iLo~dr:a~ percbè « In. liquidazione delle questioni l'CSidualP- di guerra non potrebbe rigunr– •hwe so1Lb.ntol vecchi avversari »: condl- Yit~°,!p~e,~~ S1à~~~1rto i~~i~l~· ~ f cfe~!~ Ya ~ago aft ~pplicaziono della convenzio– ne def 1896 » e che non può traltare accettando delle condizioni piil sYantag– C"iosedi quelle convenzioni che rappre– Seotarono già una nostra rinuncia ». n commento del bollettino fascista spera che « le orecchie si apran bene " : "L'illusione deve essere abbandonala, se si Yuole sinceramente andare innanzi. .\ccusarci di volere essere in Tunisia uno Stato nello Stato ,è menzoa-nero, e se si ,Jiscutcsse con simili sislem1, di ritorsione in ritorsione noi potremo .i.1·rivarea fare ~::io;1emsia~~nf~~l~uii"f~~i~1~ad:lel~:it~t torato che si è anelato sempre più mu· tando, contro i trattati, in regime di so– vranità. In quanto alla posizione dell'Ilalia bei prossimi negoziali per le riparazioni e per il Reno, il nostro paese ha delle direttive molto chiare, che rimontano ai primi JJ1esidi Governo fasclstn, e che se fossero "tate seguito anebbero risparmiato a J'Europa tante proyc e tanti turbamenti: la Francia dovrebbe recitnre il 111ea culpo. e personalmente l'alllrnlc Presidente del Consiglio, signor Poincaré. L'Italia. conti– uucra per In. sua via, inspir:ita essenzial– mente a criteri di giustizia e di equili– brio. La velata allusione ricattoria di qualche ru'licolo è fuori luogo; ma se l'Italia non ò abituata ai TicntLi,essa si ò orrno.i <lisnbituata allo prese in giro. Le conversazioni. se hanno da 1?<tc;ere impo– !-itateseriamente, con sinccm volontà di concludere e 'non di guadagnar tempo. La Francia non sembra proclive ad ~coltnre le lezioni del riassa\o e del pre– sente; ma se i suoi dir1genli medilasse1·0 ,culla loro attuale infelice posizione d'iso- }~m;i!r(o 1 Jf~~;!;:'eb~l~~tg~~Cl~~~t~rfgr:;:i6 o disprezzato la forza dell'Italia. I sacrifi– l";j comuni furono dimenllcati, per inse– guire le fa;fallc_ di oltre Oceano o ollr~ Mahica, » una vittotia d plomatica Pietro .Ycnni ha lasciato il Quotidien, dove c(Jli teneva con esemplare sere11itiLla ,·uln-ica delicata dei rappor(i. ita!o-fran– t.·esi. Ila lasciato il (Jioniale 1>c1·chiJ con li: tl'asformu:ioni che qurl foglio cbb!! a .m– lJirc la sua rub,~ica -veniva soppressa. Il Quotidil?n fece le più vive insistc11;;cpr"sso PictrQ .Ycm1i perch.è restos,c in rcda:.ionc. applicandosi a .tcr"ivere di quanto altro 9li piacc.tse. Pietro 1"er111i co11WUI 110bilissima lettera pubblicata dal Populalrc declinò l'invito i:anlO(Jgioso. Per ltii il (Jiornalismo più elle una pro– f es&io11e i: un apostof(lfO. Impedito di cser– citorlo come tal(;. Pgli non lo serve come un mestiere ..Il Quotidien ribattè clic non po– teva subordinar1? ori intcrcssf della F1·rm– cia (!) ulle vcdntç, di. 1Yc11ni. Sul fallo che è lii t1obiliss(ma c,•0)1uca ai ,1ono gittati i foyli italiani COii Wl {tt– i·orc di gioia conie ver una ,1eu11nlata t:il– torin, diplomatica del fascismo. Eui -naltt– ralmc11tc n,; upvrofitta110 pc1· coricare di basse inyiuri.z il _1,f1eJr11seito» ·"·cw1i umes– ~·oalla pot·ta "· (}uci dis(Jra=.iali hanno J>Crdr(to t~lme11lf! il senso morale da non oi:corgersi clw 1! loro stesso ,·,1econlo tonut a t,ata lode dcl– ln coscir11:!f. delicata dcll',,omo che fosul– fnno. E' una t:rra in~f'n."Jibiliflr ])(1'oloqirn ,it•lla fl11·t1 111nrnl,_• .. \"•JII 1111 i11(11ito, J11)11 1111 -~fJ.1'))f'HO JJaY$fl l6r() pf'I' l'1 11/l'uU• d•~l(mM1't: rlir il ,rr,wi lul follo oflo co.fcien;;a !litirna– li.'Jtica ilaliaria dot:auli (' t111toil 1 1if,rnali- 1·11w franc{'u clt-J (J,llat·tla e 9h1d1ca. E fjltC(/li i11felici, chiusi al SCtlSO dell'o– '1Clrc cfoil'!,,, so,w ... italia.niJ itnlinu;uimi; tJa:;ioMfi, t10:.ion"1it&imi I LA L!BERTA L'ALLEANZA PERLA GUERRA LA VERA fascismo, Romania e Balcani Il discorso di Balbo censurato a Bucarest F.' annunzialo un Concistoro segreto ~ unn allocuzione del papa sui TrattaLi la– lcranensi. Intanto continuano le polemi– che fra gli organi liltori e quello vati– cano. L'Osservatore Romano insiste sul rallo cho poichè la conciliazione è un ratto prevalenlcmcnle religioso la sua interpre– tazione è nell'unica pensiero religioso e nessun migliore interprete esiste al di fuori del papa. /.,a Tribuna parte dal punto Oi vista op– posto : lo State italiano pa1fa per bocca di '.\lussolini, quindi è... il " duce ,1 il mi– gliore inte1·prete. I ladl"i di Pisa conti– nuano la poleI'(Jica,quindi. E la Tribuna osscr\'a : « Gli accordi lal-el'anensi hanno creato uno Stato nuovo, fuori dei confini del ne– gno d'Italia, non già un condominio di ~~rc;~:~i~:ni 1 ì~~l'~~~ri~~nJi ~ldn ~~;rri~ 1 ;~ 1 ~ Ittico rn un 1·cg1me totnlilnr10; 2. Per ~~,~~~~e 1 atei~-1~~: 0 ~1~nab~lnp~~ ~~~~~tfc~; che ll'aUatoe couconlulo coslllui:icano un solo atto, cd abbiano la stcssn natura e una sola pol'tala giuridica e poHlica. Pur riconosciendo che senza il Concordato la Santa. Sede 'non si sarebbe indotta a sti– pulare il tmHato, dn tnle precedente psi– cologico non ne dcri,·:-i che i due docu– menti non siano affatto separati e tra i~~fif/~r~?~~an;fa~lcp~~dil~en:l~t~tifuf r nhs~ci~ natura. un atto irrc,·ocabilc; 3. Che con il Concordalo si sono ricono.scluti determi– nati cal'attcri e facoltit. ed aLLribuitcan– ohe pubbliche funzioni alla Chiosa od al– l'nuto1•ità ecclesiastica, mn pur facendo ciò si è inttiso nettamente di!,linguerc la sfera di attribuzione delle due potestà. E mentre non è presumibile che la Stalo possa sconfinare nel campo religioso, non de\'C essere ammesso che In Chiesa esca fuori dai limili della arera di allribuzioni che le è stnlu riconosciuta nel campo po– litico; <l. La stampa cattolicn non può godere di priYilegi, ma de\'c conformarsi al carr:tlere totalitario del Re~ime, che mira a t1:"ne1-c perfellamenlc unita la so– cietà italiana .. \llrettanlo dicnsi ùell'azio– nc callolic:i, la cui attività. de\'O contenrsi nel campo puramente religioso. Uscendo ~~o,!~f~g. c~n1fp 0 or~~~.•egt;~d~,~~ici~elf ~ sua attivitll si trasforma in politico, cioè, in s:oslanza, agisce come p<1rlito,contra– stando ai caratteri del Regime e contrav- ,·cff 0 ~~~iri~Jed~1ftp~f!~i:!~t~o~le è nolo, è !èlalo il sequestro dell'organo della gio– nnlt1 cntlolicn, la Vitq giovonile, il quale aveva pubblicnlo che : " Da ne:isun altro maestro altendi3mo la vcrilà, se non dnl Papa; da nessun'altra luce vogliamo illuminarci se non al suo fulgore; a nessun·attra fonte materiale dis~etarci se non alla sorgcnto sua, perchè egli solo come Cristo, che rappr~~enla, possiede i segreti clell'cte1'navilu. 11. r bol– lettini fascisti avevano 1·i~postoche questo ,, significa incitare alla disobbedienza delle leggi, all'ostilità \'erso le istitu zioni i\alinnr>.significa anche cd è tro~par,.nt.is– i:.imo,contrapporre al giurnmcnto di ob– br-dif'073 !-cnz!\ di~cu..-.sioni agli ordini del Duce. giuramento che è fiore di dcdizim1c :'lila PHll'ia nell'cx-Palria del ribellismo, fiore mir.icolo~o per il I i 1wislino della Yilale indi::;pcnsabilc autorità secolar– mente calpestala a dannnzionP degli ita– liani. ,. t:na povera vecchia viYe io un paese del rimrncse. Ila un figlio in Francia. Xon ha mezzi di sussistenza, vorrebbe riabbra• ciare Il figlio. Domanda alle autorità lit– torie il passaporto : tutte le carte sono ln regola. Le autorilù littorie la chiamano a Ri– mini. la fanno versare ccnlo franchi. Dopo lungo tempo la richiamano a Ri- ~~~ii·R~à ~~~~~~a~!:cch~:t,~ si~:?id! 1 ~ cento franchi che ha versalo ,ecr aver il passaporto, ma i cent_ofranchi non sono restituii i. in Il /~~!!gi;- ~1er~i~~om!a ;;~}!~influ~i~~~:. console di DiSione, dove aveva fallo fare nito di richiamo o quanto occorreva pe\ passaporto. E questo signor console ri- ~n~: ~itr;~~:;~al~\~~:sJ~t1!r~i J:ri:J marzo con cui elle ra presente come a sua madre non sia stato permesso l'espatrio malgrado l'nwiso favorevole dato still'atto di chiamala da parte di questo consolato. ~:e;~[t;~o d~h;~tr1~afi~o:\~e~ec1?~~:S~'cf,~~ spolrio di sua madre è da ritrovarsi nella calli\'O condotta politica da lei lenuta n. ci3~~~leil cfi~v~~'~tu~~~~i1~a ia 0 ~~f:ffci ~e1\i nvvcr3ori polilici come ostaggi. Ad un il:>:lianoresidente a '.\larsiglin è giunta in questi giorni una lettera. che pubblichiamo in parte : . "A Forll ancora in questi giorni vi sono più di 200 persone disoccupate, ohe ci tl'oviamo n mangiare una sola volta al giorno un pò di pane. ~ell'Ofllcma del Gaz in questa settima– na ne hanno lasciati a cas a un centinaio· In Fil~n~a è già sei me.si cbe è chiusa, é non s1 riapre per ora; 1 s oldi vanno tuUi per In mii1zia fascista. di sior~i;t~c~~~~-~1~:;1:~~~~~ ~o~~d~!~ in Francia non ci lasciano piil venire vo– gliono rarci morire da tutt.i q:ua, pèrchò dei lavori non ne meltono piu in Italia non c'è che delle gt'andi tasse; tutti i giorni' ctcscono; come mai si potrà andare a\'8o– t1. A mietere quest'anno si prende. poco dalle Li~e 10 a L 15 al giorno e pochi ne vanno vin. .\. ~feldola e a BcrLinora la popolazione ò andata a prendere il pane nei forni per rare mangiare j bambini che piangevano dalla fame. Mi pnrc cent'anni che non vi abbia ve– duto, or:,. non ml riconoscerete più noi non snpplomo come fare per vivere ... ,, Labilancia ommerciale migliora .. , ma il deficit aumenta " L'obbligo di e lietamente TAbrra Slampa di Lugano 1rnbblicH : ,( /,'.4t·i:cn,,·t· del L,,uorato1·,., Ila 1•ifrrito nell'ull imo !-'UO numero il S"guento m10- \'0 delilto dei rasch•li : " Più pri?ci~ipa1·licolari si banno circa l'assassnio di un cil!adino che cercava ,li ruggire dall'Italia, e di cui cl':!mmo in forma dubitativa, notizia nello scor:!o'nu– mer o. Il fai.lo avvenne :i 'J'rezzino di Dumehza nel Lu i nese. li dis;raziato. tal Rossi mi~ lane.se, venne sco,·nto dalla milizia' c1m– finari:1 in un ca!-clnale. e compre~o che egli t~nt:i·•o lllZf?irr•ù~!l'Itnli:i._lo pirchia· l'OUO lii un 111000 hr,1 w!r-. COI m,1 .• 'hl'!I i, I. 11 morte d"I disgraziato awcniYa n"I 11:i– gil{O tra Durnenza ,. Luino. Ja;to~u1 11~f;a{c'i~ 1 ì: ~~r~~l 0 1 ~;1 ~~rft~~i graYe rattfl. TI Ro~si ~ra padre di fami– glia,. ~ no;i. ~.embra tentasse: ruggire per mnt1n pollhc,, ma P"r un d,:.sesto finan- 21 LUGL!O 1929 = LIBERTA' LA ~~NVE~~WNE DEL ((IlU~ )► Dio si è vendicato T

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