la Libertà - anno III - n. 26 - 30 giugno 1929

b 30 GIUGNO 1929 LA LIBERTA' 3 . Im·ecc l'autore non è aO'affo esa~crafo rio, ?orso la liberl-ì1; esso è affamat'0°cJi li– berta, esso_ha orrore di Lulte le diUature a forma giacobina. ,, Qu~lo _giudizio è definitivo e sul lcrrciio doltrmar10 irrefutabile. se infatti è diffl– c1 lo prevedere ciù che :ivrebbe fa 11 0 0 dello Sorci. nc;~un error3 d'interpretazione de) A proposito di élites Sottoil segnodellapiùcompleta f eticità Al C(!ngresso di Lione, alcuni an1ici ~i .,· , - . • • >-<, fccer~ rnterpreli della commozione sus~i- no,,iA, .,méno. - l.n italiano elle da 1 forc,ficri non ven"on 1,iù. l:n po' pei i -,-- i ~uo pensiero è ,possibile. La v1olenz.a fascista non ha niente di comune con la violenza sorclliana. lata 111 seno a rerte sezioni delh I ID l: q~ialchc _tempo è a~~cnlc dall'Ila'lia ~ vi prezzi alti. )!a specialmente per Ja conti-< da una parola inseriLa d;L mc ~1ella 0 1nia 1'.1lorn_a, rnco~trerà, com~ io ho incontralo, nua ,;orvcghanza e vessazione de)la poliJ Tclaz1011c. Elile ò la parola incrimi,nala. ~ec~lll 311110 !· con~sce~t1.. an~hc di_ quella zia. Ora llat1n? tolto i fasolsti dai posti di Ora. nella T,il,cr/l, del 1G 0 'iugno n'ella enoui:ie ,chicra di.« ifalwm medi" che 1ràn_s1L?. e dai tr_eni, ma la pò1izia, che µ rubrica 1•i:;er,·uta alla J,J.D.U. e soUo ti TI?n 51 (!CDupavanodi pol_il}ca, o di "ilalia- ,sost_1Lt11s_ce, ompie le stesse gaffes. "Elogio pr letario (bum O diMussoiini" . C'era ~ma lacuna nella IoUcralura poli– lica faso1sta. manearn il libro di un soci~– ·li~ht ~Ile. f~cesse ap~i:Lumenle l'apologia ~h ~lu_~sol!m_e_che oh1odesse, in nome del -:soc1allsmo,diritto di cittadinanza nel fa– scismo. questa lacuna è colmaLa. il libro 'lo ha.. ed1'l~ :.\Iondadol'i : esso 1)01·la sulla cope~Lmit 11 !1omc dell'autore Giusepp,~ R_eggio(ma chi è?) ed è intitolalo : « Elo- 1;10,proletario ,li :.\Iussolini.,, ~i~oirn~ convenire che nel manicomio er1mmale che ò il fasciS!110,questo ne""'io (ma chi è?) ci voleYa. "" fazione tedesca alle « llifle;;sioni sulla vio– lcnw ''. il Bcrlh scriYc : « Il fascismo il un sem:pl!ce aspe{lo della forza borghese, e550 1ende ad .esaltare lo Stato ed a concentrare m esso lutto lo attivi-là <lclla nuzionc iu– cama[a in un dillalo1·é-; è dunque assolu– lamenlc Yano .c. derisorio di ,·olcr trasfor– mare Sorci in padre s,piriLualo del fasci– s1~10 ; la differenza fra la concczion~ fase i- s( a e la _concezione sorellinna è, al conl1·a– r10, radicale ... li fascismo non ò ohe un a?pe~Lo della forza borghese. l'anl ico re– gime_che ~·1apparc alla super/ìcie. JI pro- I lclal'ialo rJYOluzionario marcia, nl contra- ~~- ·:+ -z. O_ccupal_ia. 11ubbl icure le ~cemcnzc dei Yan Reggio. 1 giornali fascisti si guarde– ranuo bene dal dare allo clella prole,la vi– gorosa contro raccaparrnmenlo di So1·cl. . Del resi o qur~Lo di accaparrnrsi i morti. u una drllc malattie del fascismo. Si è ac.:. capar)·alo ~lazzini, poi Oriani, poi Crispi. ~01 Sorci. adesso Cavour. Sulla Stampa Cun10 a.\llaparlo, 1•clow· dc Russia si sla acciqrnrrando Lcn in. ' A quando la camicia nera a Cal'lo '.lforx: 9 1 morii non pro_t_e'stano... • • • PIETRO NENNI. l1folo :E)llll'Olionc. i· comparso un trafi- 111m_cdi 11 ~hr. pr.r p_,grizin mentale, Yisto Lallio giorno un noto scrittore tedesco 1~11.~ nel quale ,i leggeva come la sezione c_h~ >I fa~ci:i-modichi'.'l'l!,V:t. d1.voler riso!- Ycr_mc/ll'J'e:;lato a Roma, mentre ·con Ja <Il lalange ncll'Ei;L avesse espulso sci soci 'rie _lut!J 1 problemi italiani. europei e 1;u1da _111 mano. stava ammirando Porta. per mo,·osilà e inattività · cinqnc soci per rnoJ1aia!1, alt~;;e il miracolo. senza dire u11a I ia ••• :\on comprendeva. l'ilaliano e ifu tcJ incleg,iitù, 11olitica. e un socio pc1·chè con- ,parola 111 favo!'<.',senza dire nn~ paroht con- nul_o unn giomata in qucsLura. • • Yinlo di c~sc1·0u11 agente fascista. tro. ? pure dicc nd one una a faYOl'e e una _.,ella slcs-,a RO'l11a,lcune signorine stra- .Da lnllu ciò risulla che sc alruac sezio- coFtIO. , . . 1y1crccr_ano uscile, di ~era. a, prendere il n1 non hanuo inlcrprctato giuslamcnlc .il J . 1 _,IJbPn_r Jr f>a>: 01 <·. clJP ogg-i 1.1 vo,lro Yec- Jr~:;_co. verso lc_23 furono arrestale dai ca- mio PC[!Sicro, alLrc lo han seguilo come O n~ ami~o "! _,IJcP ·: 0 ~ 0 11 1:uali _a quelle <IPI rah1111rn eh~ d1chia1·a1•0110 di avorlè prese un consiglio. veccluo _ 1: 0 ll_ 0 ·:ce_nte, "ono Jdcnl iohe a quel- 1>cr: .. s1~norurn professioniste d'amore, . _,folli credono cho quando si pal'la (li le che \l dm1, li :' 05lro ~areni<:: "Se ,non ;\on s1 può ,pa.;saro, dopo le dieci di se– elitc si debba necessariamente parlare di ~ucce~lcq_ualche cosa•••" , « Cosi n° 1) si va ra_, pel Quirina·lc, nè nelle vicinanze di una specie di oligarchia intelletLualc e avanti." • "Qua!Cbo cosa accadrà dt gros- Vrll3: 'fol'lonia, circondata da militi poli- l·islretta. so." z1otti in divisii e in bor"'•hesc. • .. ' · Di é/iles inYece cr n" po,~ono css!lre di Sfì d ucia, ,conforto; sconforto e sfiducia. Cool non si può andaf.o avanti. •• _ Il solito trucco L'impero In una famiglia borghese : . C'~r~no slaLi, sl. dei .socialisti diYeuuLi f~sc!sl1. Ma avevano avuto la decema di ll!rs1 tocchi dalla grazia divina e sulla. Yia \l! Damasco aYovano calll'bialo • casacca. é c1:a_stato anche un tenlaliYo curioso del \5~cta)i,~talosco-romagnolo, Torquato i'ian– n!, d1 fa-re di :.\lusso!ini ùna specie di in– ld1veUo !ani.ore del sociailsmo, nel senso che. _egli creerebbe le condizioni slorico– amb1enlal-economichc in cui il socialis·mo 'troverebbe il proprio 11biconsistam. )fa non non s'era ancora a1'riYati alla troYala di qu~sto Reggio (ma chi è?) dei J,10s!ri sli– ;·a,li: }l qu~le Ile!l'gi_oreclama addil'itLura 11du 1U~ <;h~nnniss,one al parlito fascisi!l. !.J~r_tiuU11.g1ova_niex sovvel'sivi ora con– ,mh anmuralori 9i : :llussoli.ni . Unromanzo sul Tirolo ppresso Ya_l'io_ordine : élilcs Jcllera1.·ie, arl,istiche, sc1enl1fiche, ma anche mol'ali. ~ò è detto che una tJtlite debba essere necessaria– mente_ scru·sa di i1umrro. Quanto più nu– merosi sono i de.911i, lanlo più numerosa i, l'élite. Il criterio numerico nòn scendo dall'élilc alla folla, s,1le dttlla. .folla alla - J,c ta,se sl1·m1golano tu!li. ·rutti ~i l_amenlan~. Le piccol_c i1~du~tric. i piccoli comn\ere1 sono morti. L umca grandr. in– ?Ustria eh.e laVOl'!I è qucl'la di guon,1. Solo il nome d1 guerra sp&venla, tutti son con– lo non ho 'dunque voluto 'dire che ln L.I. I ro la g_u~rra, ! l~-voratori e l1i borghcshl, D.U. - pc1· essere una é/Ji.lcr - <lovesse ma tuM1 1 fasc1st1 son pH la guerrn. Non <:hiudcrc lo proprie porle alla folla; ho la vuole, per or,1 - o non la può fa1•e _ voluto sollanlo dire c.,hcnon donebbc. a- ~bssolini '! ~la ha dimostralo che, nei Bal– prirle che a quella. 1>arlc della folla che cani e altrove. la cerca. Forse .ci cadrà è degna di entrare. quan~o meno egli stesso la desidererebbe élite. ,l'ii \1·ova, sì,. il fanatico. il conYinlot. 01'– d!nal'iamcntc e il giovanotto eh~ ha com-. 1 p1ulo una hrillanl<" car1·ie1·a col fascismo chr, ha l'aul_omobilc e parecchi stipendi; o è la moglie o fa sore·lla del giovanotto che ha fatto carriera'; o infine la noHile genuina o_fa-I-sa,la ricca signora che, in– fine, hn v1slo ,,messo a po,slo il popolac~ 'CIO li. Dal pali mento <lei' tirolesi <lei Snd op– ,pressi dal fascismo non pote"a non na– s~ere nna lcl_le_rall}ra_: prima_ c_hedal pa– Lunento degli 1lal!a\11. perchc 11fascismo pesa sugli ilt1liani come un assurdo in– forme,' non ~iai consolidalo, sempre mu– tevole ad_og111mese, sempre caduco : men– I r_c la pienezza .del contrasto I ragico nel T1l'olo. ha al <l1 là delle condizioni con– Ii_ngeul.i.11\1a fo_rma immediatamente visi– b!lC : basta arrivare una sera nell'albergo d1 uu p~e~e pm:dulo fra. i monti. per aver– no la v1s1onc rntera, 9 ià. trascendente la cronaca, già es1;1rimibi1e,plastica. Ed ecco un romanzo del 'l'irolo del Sud : Vogliamo iparlare della questo Reggio (ma eh i è) ·? "Il pa_radiso e il serpente s, di llobert "lesi» (?) <li Hohlbaum (Staackmann Yc!'lag, Leipzig). Basta \'edere 13:copertina, i carnlle!'i di stampa per capire che si traLla di leUe– ratura vecchio stile. l)1fnlli ò u.n libro pangcr~anisla : e pcrohè è un li,bro pan– germanista, ossia nazionalista. noti può es– sere una opera d'arte, bagnala di :<impa– tta. necessariamente intelligente ad ogni carattere umano. Con ciò non voglio dire ~hc_l'a_ulore 1101? abbia potuto rendel'e gli 1lahan1, cd.abbia reso bene soltanto, i ti– role~i tedeschi ; al contrario : è riuscito n. dtSC!?nare cfficace.Q1entc, fedelme'nt.r. i tipi antipatici, cnricaturali : quindi il Lipo del podestà. fascisln, di signorina m!leslra; 11wece non ha creato nè l'atmosfera co– )1_1.unc, nè lo indiYidualità- dei tirolesi. Il libro non è un 11omanzo: è una serie di bozzetti storici. non molto abilmente con– c_atenali. non :uniii nella costruzione del h,br/l. L'autore ò iucapacc di grandiosità. , cdc soll,anlo da Yicino. Il libro non lm syil_uppo,-non ba respiro : soltanto al pri11- c1pto c'ò un colloquio· mollo confuso con un prefetto ,, mazziniano» che dice al sin– daco tedesco - nel quale si riconosce pres– so .a poco il vecchio Pera(honer di Bol– zano - che « noi 110nabbiamo Yolut'o que– sto", e pJ ·ca11nu117.ia, cou parolo allego– nche mollo copel'lc, l'avvento del fasci– S!no ; ma la conqUist!\ violenta e progres– s1Ya del poi.ere ila parte dei foscisli non è messii in lncc nel libro. e volutamente· chè l'autore tiene a no'n distinguere trop~ po. fascismo o Ilalia, poichil la sua. causa non è In giustizia nel Tirolo, noJ1 è il ri– speLlo della cultura tedesca fra i montn– ~1?ri lirolesi, ma ò l'i\l'nbizionc pangè1•ma- Sl. i'ion ,per il li•~ro in sè, che non ci h1- ~eressa, nè pet l'uomo (ma ohi è?) ohe ci 11_1te1·essa •meno del libro, .ma pero11è ciò ci condurrà. ad un tema più inleressant!l. Or~unquc _questo Reggio (ma chi è?) dei l_iostr1st1vah, sragiona così : - Mussolini c_stat'O_semprerivoluzionario, sempi:e anli~ -r~form1sta e sempre anll-literale. Nella sua :Vita_ c'ò unil.:à di ,pensiero e di azione. La seU1m~na 1:ossa ò nella storia cl'Ualia e nella ~-1tad1 ;\!ussolini, ciò che il 1907 (vo– l~va dire 1905, ma fa )o stesso) è nella sto- 1·m della Russia c. nella vita di Lenin. E bene inteso, _il ~022 (marcia s4 noma) è per -Musso)nu, ciò che per Lenin è l'oMo– bre 1917. BraYo l'asino ! . questo_ ll?5L1·0Heggio (111aclii icl ?ì' noi s_uo1s,ast1cc1 :5Lorico-'J)5icologi-ci, ;100 s·av– ' ede llen:imen~ che la marcia su noma ò la ncg(1z1onc lil termini della scLLimana rossa .. Questa. 1,ocialista. sindacalislu, re– llUM>hcana. Q~ella _(la marcia su Roma;, borghese, reazionaria, monarchica. :rn tra l'una e l'altra un fossato di sangue. • Epp~}re. convoni~monc. codesto Reg,gio 11011 è 11solo a sragionare così. L·cquazione a-ssu1:da: boJscevisl\10 uguale fascismo non 1pro~1ene essa dalla stessn fonte? E dél •p~ri, non sono vitLime d!lllo si.esso abba– glio co)oro che con-fondqno·~·jplenza fasci- sta e nol~nza sprcUiMa ? • 1w;la, J)e11tschlant,l iiber Alias. ., .,, L'autor~ _ha soppr~sso la dèlcrmina.ti >r.- * .., r.~, la ,el'1t.a. esterior~ e gc'nerica <lclla sto- Picf1'0 Lasserre. accademico maritalo. ìn ria, ma no'n ha ragg1nnto la delerminatoz– un suo pregevolissimo studio sul Sorci si za del fatto intimo individuale, la veritit -è ,pos_ La la domanda se Sorel sarebbn stal'• commovente dell'al'le. fascista. ~ • ,, . L'ammirazione dell'autore va al prete v1olcnlo e11codia la bandiera odia il ne- :b)dha rispo-sto : - Lo credo. (Ùic_oin pgni ilaliù1To e i11 Ògni simbolo _Recensendo il suo Jibro, io non ho per 1laltano : che r;icconta di aver cercato in mio conto deLto nè lo credo, nò non lo cre- guerra di .sparare sugli ilalia'ni. di averlo <l~ .. C1sono per questo delle jjuouc ragioni. polufo una volta: ,., il pi·etc non si vcrgo– G1a nel ·1911 Sor~I scriveva a BeuedcLlo gna di dire, che ha trovalo in quel momcn– Uro~c : «_Il socialismo diviene _una dema- to 9i im1\alilìt sanguinaria una voluUà. ohe • d cgh stesso parag'ona alla voluLlà dell'a- S:?grn,!}C1 si~ acati come nelle loHe poli- more ! Questo implacabile odio contPo il liche. Non oti:re dunque più nulla di iute- nemico finisce per assolvere o almeno per re~sanio -per_1 filosofi; è per questo che io aLtenua_rc lf'!co1pe dei sistemi fascisti. 1111. sono deciso a non scrivc1·.epiù su que- Il piu bello è che u un certo punto lo ,5lo soggetto." autore - tanto i nazionalisti si fiLrovano . DO;Pola guerra, se Sore) ha scril to unn - nel suo furore contro ciò che è meri– am~n,revolo ipagina in difesa della rivo- dionale, dimostra di odiare - Il la logica Iuzi_on_e russa ha anche flirtalo coi· nazi·o- dell'odio - la sLes,a I.erra tirolese, per la 1 i f quale ha scriUo il libl'O : fa parl8J'c in- n.a i,; 1 rancesi ed italiani. Chi non ricorda falli l'avvocato di Bolzano. il difensore s~I Res.{ollel Gai·(ino Io sue difese di Son- dei tedeschi, co,l : « ah, non dover più 111110 ? Ycdcre gli uomini sti·anieri. nemi'ci. le doYe d_('scri_vl} le sccnrlle vere e proprie dell_us1_Lua,11onc. Il podestà. prepotente èhc va !n giro per la città, che si infurin in un cafiè _pcrchè_non Lrova.giornali italiani se non 11 c_ol'l'ta1·adella Sc1·a (« gli altri non son~ mai stati chiesti,, - risponde il caf– fett,erc) : la signorina maestra zcla'ntc nel ~uo sfo1:z~cli alf irar•~ a sè con ogni moz1,o 1 bambm1 : anche 11 prussiano ammira– t~re di 11ussolini, che vuol parla1·c l'ita– liano con fervore. appena passata la fron- l 1ern. Lr battute di dialogo, le parole del podestà, o. del camcrierr che gli risponde. del pru,;;siano o degli indigeni in tre\10, sono autClll!clle alla leUera, genuine. sil– la:ba per sillaba. Qui noi ì·iMnosciamo un_a ~rp'llla rip1'?duzionc piena di spirito d<Hl1p1, una ~aL1ral?USlosissimn. l,a man– canza ~i umanità dell'autore gli ha imp~– d_iLod! andare ollre. Il ron1al!zo irredcn– l151a ri!lJano \'rammcntario, privo di fiam– ma. L mrnnz1onc del trucco per· cui un avvocato tirolese dà ad intendere di far· pa,sarc rii ronl.rabbando articoli a favore non contro la domina.1ione fascisLa, è un~ sciocchezza : l'auLore avrebbe dovuto ri– co\1oscere assurdo che il podcstii fascista potesse non fidarsi della posta nella pro– pl'ia provincia e affidarsi ad un contrab~ bando tirolcsc. Nè corrisponde a verità una prclr-sa campagna italiana sulla im– moralità. dei maesLri tedeschi con la. qualo s1 sarebbe accompagnata nella. stampa la misura del loro allontanamento. C'è poi u'na stupida calunnia na:tionali$ta, a un cPrlo punto. con la quale ,si vuol far dire allo sLossopodestà. fascisla che l'onestà. in– corruLLibile sia incomprensibile agli ita– liani, o priYativa della sola razza tedesca. . 1jn tale sc1'itlorc non può essere un ar– t1sla: e non ha saputo vedere al di là dcl- 111 brutalità ra1'a cli alcuni individui simili a quel ,uo prete, che. geLla fascisticamento nella stufa lull i i quadri di italiani e cli Il alia che froYa, In bonomia paziente, tol– lenmtc, pacifica. estremamente arrende- vole dol popolo tirolese. • E così non ll:1 dato il senso della Yera lragoclia - fine, sotrne. nella sua delica– tezza dolorosa una ·scrrnilà di vi la pur $empre intatta. e intangibile: e non ha dato il scmso del torto iml'nenso. dell'enor– mi\à. delitl,uosa dei provvedimenti fnsrisLi contro questa gente. • DavanLi alla scriUa cancellala 'di un no-– me tedesco di ·sLnzionc, 'Un protagonista di questo libro esclam!\: « No, qui nessu– no poteva più predicare pace. " Cevto nessu\10 può prcd icaro pace con i nazionalisti, fascisU, o con i pangerma– nisO che loro somigliano ; ma proprio da– vanti all'ingiustizia, al crimine contro la libertà. e la dignilii degli individui, gli uomini di sl.irpe diversa si ritrovano nel– lo sLesso sdegno. e ll!llla stessa fede : apre– dicar~ pace, gius_iizi!I J3. libertà. NESSUNO. l~. poichè vedo che molli entrano nella Lra~ci~ato dalle sue fo'llie. dai fascisti. É L.I.D.U. comr ... dans trn :mouUv. ho atrcr- 1101 bisogna uscire dn quesLa via senza malo. prevedendo quel cho accadrebbe in s~occ_o.Gli oper_ai lavorano in media pochi caso di epurazione. che la L.I.D.t:. non giorni n'lJa settimana e non arrivano ili puù essere un partilo di masse. mcdi?,.'•~- quindiéi lire ~l g,iomo. i'ion' sta Come come .si stabilisce il criterio della megho '1impi!lgato. La s1Luazione finanzia- i· • • i rm delio Stato è gravissima. < igm.ta · La bur?crazia aumenta, aoJI'o~a. :\"on vi La 1·isposla l'ha dnla la sezione di 'I.i- sono slat 1_mai tanti funzionari. -tanii in- •tange. espellendo soldaLi... che 110\1com- ca1'11!aL1 dt meUcr bolli. guardarvi in ca– batlono, soci che, probabilmente. ·pur di- ~a. m_ treno, _nelle tasche, in portineria, cendosi leghist,i. affidaYano i figli alle co- ~olio il le!:to, 111mare, 1n l,j)1Ta.Soffocano. Ionio marine, spedivano le mogli a parlo- ~lai l~nt-e spese per nuovi uiffici. nuovi rire in Italia, acccttavan l'assistenza dai ,palazzi faitli per meUPre i nuovi uffici i consolati, o si umiliavano davanti l'agente nuovi d_ireUori, i nuoYi funzionari, le mio– co'nsolaro per averè un passaporLo, o... e- ve se?Lmelle_ -o falli ,per mettere J: i.me– rano agenti fascisti. _tàdei denari nelle Mscbe dell'imprenditore -. E' qu!lstionc <li due o Ire mesi. La "?-pp1am_oda fonti' sicuris~ima. E Muss.o~ 11111 -:-- li «duce" dicon loro - proclame~ rà. 1'1mpA1•0. L'Jnghilt-Orra ci cederà il manJ dato in Trrra Santa. la Francia la Tunisia e un '.1.Jtropezzo d'Africa. Il «duce» di~ venlera gran cancelliere e andr-à. ad abi– tar~ 11_ Pa·lazzo Venezia dove fervono i Ja~ von di adattamento... ' .- :.\la la situazione finanziaria, econo– m1ca... -;-- Storie ! Si trait.i di ribassare i sa– lal'l. pe_r ~limim1irc il 1>rezzo di costo dei prodoU1. m modo da esportarne all'estero e nelle colonie che avremo. Si deve pur la.. vorare per la grandewla dell'Ralia fascista: --:- 11a se le potenze 11011 cedono i man– dati .- che del :uesto de'bbono essere asse– gnati. dalla Società delle Xuzioni - e le Colo111e ·? - ~ Guerra. - Guerra 1 - Guerra. Appunto perchè avevo 11otalo la facilità deJ ger.?rca .\. che ha present.alo al gerartÌÌ con cui certe se1,ioni ammettevano i soci, B, che ·ha presentato a-1ministro che ha ho parlalo di élite, di scelta, adoprando r~ccaina!Jd~to al direltorc generaie la se– una parola severa e magari ostica. dato ne ~16l!'hmtllr~1ediari littori, ognuno dei l'uso che se ne fa comunemente. perchè <1ual1,mhrmediari e funzionari, riceve Ja Guerra '! -più gravo è il male, più severa devo es- (NO~a dello sbr11ffo. . Villa ~orghese. La élivina pace è apa~ sere la dieta. . Il furto. la camorra im:JJerano da per r,ta. Ogni tre persone una in uniforme. Sei I parLiLi polliici sono al riparo da molti' tutlo. Dicono che Musso!im se ne sia ac- o seUc milizie. Avieri azzurri. Carabinieri <leipericoli cui invece è esposta la L.I.D,U. l~ort~ ed e~o .•. il so·lito trucco ohe ritorna Coloniali. .~vanguardisli e bali'lla in 111/ JJlssi h(luno programmi ben defi'nili, anche 1 1:1 cu'<l~laz1one ogni <Jual volta la situa- Ooma~dl milil_ari. Evoluzioni di squadre: se vasti. Il progrumma della Lega. invece. zione si ag,gr~va, c'ò bisogno di un divcr- O!'dm1 s~coh1 e petulanti. 'l'rombe O tam– non ha limiti dogmatici. Però coloro che. s_,vo, e non s1 può trovare ogni giorno un bun. Honz1ìo di areoplani. O pcrvera. :Villa: hanno una oo~cif.mza1)olitica anèora ere- I p_nJ?aal quafo d11r-0due miliardi : ~lusso- Borghese trasformata in Piazza d'Armi ! pusco~arc_sono albra~ti p_iù_ ver~o la I:-I.p.'9. lini è_stanco del partito fascist~, ~ei ge- ~condo, poi I'incio, a ritrovar la pace in, che non 11npo11cvmcoli 1deah e d1sc1ph- raro\11 che rubano, e Yuolc S'010ghere il '\_1a)fargutLa. Un Y~cchio artista: _ Buon nari strrltissimi, che 110n verso i partili 1>arl!to e: goyemare per mezzo dei pi-~fetli. giorno, macsLro. - ?lii risponde un sorriso politici éhe tali vincoli, impongouo. Non I~a_Yoce~1fa correre per mostrare ìllus- t~·1ste.E passa. ancora una squadra di ba-< solo. La Lega promette benefici in"411cdiati'sol1111cast,!!'atorc dei dilapidatori, come ·hlla... .. (ospitalità. protezione) che gli altri pur- correvano, cmquc anni fa, le voci ohe :Mus- - Impero ? Gucrm ? _ tili non posso.no promettere o non pro- soh111."~leva arre,stare e far fucilare ·gli li vecchio pa1::a. adagio, ai:lagio: _ .E'· mcLtono, cd rscrcita cosl una particolare nssass,111 di :1.fatteotti... Quasi che, anche la stessa cosa. E' 11veleno che si isU'lla. forza di al.trazione. .,_efosse vero, 4ullo il partito fascista 1101\ che s1al)10costretti a 1·espi1•are.Sembra di . d' . . b' fosse irregimentato n~llc podesterie nelle C.5serc rn un eLeruo sLato di assedio, Hl!. Orbene. rn queste coli iz.101~1,. isogna profcLlure ne'lle amministrazioni do~•~ru- n~a.i\'islo tante uniformi ? l)assa J'artiglie~ secondo me. rafforzare la dJsciphna mo- ba e ruberà, con o senza il parLito fl'no •i l'l!l ,pOJ'le strade. Caniio11$ con uomini ar4 raie dcli~ L.I.p.u. !'a' ~.IP-~· che non d~- quando csis\erà il fascismo anche senza ti mati. Tantrs. E più che questi ordigni fari_; manda a1 suoi aderenL1 di ~1eder~, per _e,._. partito rusc,sla ... - Il? gran _l'Ull)Ol'ei paro1oni, le promesse uella loLla di ~[ussc o 1 1~cg!1 Sl~LJ G 1 11 \t 1 ,di di conqu1slu._ ì discorsoni di ogni ora ~ Europa. non puo garan 11·~1 con,ro e ima- ., Non si luo_n! <l lampi e saelf-0 ohe $i hmciano di.. sioni pericolose. sr 110n osigcndo dai suoi f:}a avanti,., ,, nanz 1 al popQlo, ai fanciulli. soci una 1>robili1 i11discu,sa _e_ U\l d!slacco 'C'n giornalista - fnscisln. fascisla come E _ogni gi~rno una 1,arata, con relaLivi nc_tto,p1:0~011do, a,s~luto dagli 1sl1lut1.e jia- ta11Li.l_)er-restare nel Cor-rie1·e dell<i SaM Ilrcn I speciali a spese nosti·c. 'Cn'ossessio~ glt uomun del fascismo. o in '1.111 Co1·ric1·cPada'nO e sc,'iYere di « f1,a- ne. I « dopolavori~Li " inquadrati, i maestri ::;u11~ast,i non e:ser~ fii.soisli: non bast[!-l,go1·osialalà » e di « enbusiasLica, accoglien- ~dlle nuoye p~ovmce o di quelle vecchie, uiiade~1o~c Ya.15a \11l,o idee di hb~1.·t_il e <h za del_ferreo gera1'ca ». M_i:;eriamorale'per J/1quad~at1; ghl<sca1'q)oni ''. inquadrati da democn1rna, che la L.l.ù.U. sòsl,10\'ie.pe1' sfug,gire quella malerialc. uno svtzzero <l aa un cai:nbmler11 ~ !111 ùncr esser buoni leghisti : pé,r ciis~r 11.Uol'lie- Egli dice: squadrista. gli shrdeuU universitari inqua-, ghist i è necessario noi\ vivere - ~-viver~ - Hapno il ~or-aggio tli parlate scrii1- dl·~li_,le :i;io~mal_l'iCi dalroatc 1 gli Ìmbian- Yuol dire. comb~ltei;c - che per l'Idea d1 01lent~ d.1 fOl'ldaz1onedi Impero, forse per chm1 _ll'lalLesi.~h. avYocati 1 g i 'affa1'isti di democrazia e eh Jfbcrlà ! . . fal' 1Ha-0erealla signorina Hedda che vor- America ••• futt1 1nquadrat1, ool "gagliar- Quindi, niente persone dubbie (che poi rcl>bo andare a Palazzo Ohigi. Intanto quel- ciel.Lo."· _colmili>_tche lancia il grido « a si rivelano agenti provocatori). niente per- I~ ~he è fondala _è la çJe_lm o G-uepcou. po- chi I Italia. a chi l'llìuror,a, a ohi il mon– sone dal passato non cluaro, me'nt.e perso- llZla segreln agli ordm1 del capo del go-- do" e gli allri n1ilili ag1lnndo le a1·mi ri-< ne cho - per ragioni anche plausibili - vemo il qua;le sottrae le sue ricerche an- ~pondono « a noi » e lanciano « l'lrr'efre- han bisogno di monLenere contatL.\, anche eh~ alla Direzione della I>.. S. e ai carabi- nabile alalà "··· .. • puramente amministrativi, anche le~itti- nieri regi. -'~lgiornale tuUi sono sLufi. '.\on ;\lussolini o il fascis)llo 11011 hanno cbt'I mi e da inhocenli. con i consolali, mente si sa 4)iù cosa scrh'ere, nè come. scr-ive.re . uu n:ietodo : agitare, parlare, minaooial'e, soci morosi o inattivi. La seziono di ':\.'a- verohè dobbinmo sempre riscrivere e ri- 1m11'oiareper non esser costreLL! a consta◄ làngc ha capito e. ha dalo l'esempio. 'futto fare -0 correggere e 1·ieorreggere pe1· Yht lare che si ca:mmina in,diel,\.-O, urlare per le allre sez;ioni la imitino. Se il numero olla cusura. Così non si vuò andar avanti. non vedere J'md1trcrenza s.1lenziosa tra-' 11011 si volge a.dam10 della qualità, ben v.en - L'unica cosa che va. a.vanii è l'organiz- gica, {IOSanl,c... ' • ·· ga il numero : se no, meglio la qualità zazione della polizia. che spia. sorveglia. . Italiani_. il mondo ci guarda. Il j:lomanì .Voi coHdividu.mÌo l'i:Jidigna:'ione d<Jl Re- che il numero. . 1·icalta. Durante il ramoso f)kbiscitissimo ci a~11rtrnne. ,sto del Carlino : sono al'rivaii a Bol,ogn,i Ecco che cosa ho volulo dire qumrdo ho l'opera della po1izia, per spmgere gli iLa- L avvenire ò nostro. Le aquile romane, pal'ecchi vagoni di legname pialla/o, 'l'ego- parlato di 'élite. -liani, che 11011 ne volevano sapere, a vo- L'impPl'o ••• lato,. squadrato. Ebbene in ogni pc;;zo di Ho YOluLoclil'o che la L.I.D.U. non sa lare, è stata f~r\nidabile. E Mussolini si - :Ifa, cosa c·ò, infine, dietro .a tutto legno vi era scl'Wo qiiaLche cosa contro il che farne dei soldati olle non combatLono serve òell;i pol11.aa, per meUere a tacere--. questo? fascismo, contro il « duce 11 ... , delle scuti1relle che non vigilano, dei com~ gli oppositori_ il figlio di un ?enat~re fu - ~lis~ria. E Jadl'Oni ehe rubano que-" ij)agni che dormono O _ peggio _ che so1'}lr.eso - dicono - o demmc1ato d1 aver sta m1ser1a. gr1dand,o come ossessi di vo... Il giornale bolognese accusa ì jugoslavi. tradiscono. afll~sfl manifestini che iucitavano i cit- lor fare i_l,~ene dej_derubati, i quali deb,; I q11,ali110nsanno pitì cosa st11-dia1·e pe1' Essa ha sert1pre presente alla memoria tadnu a non votare- J,o arresLano. )lusso- bo110ubb1d!re, servire, lav~rare, suda.re e fai· 'dispetto. o e/te ,1on si son messi a stu- il monito del grande che disse : . hn1 "f~ sapere_ al padre. che è un senato1:e gridare evy1v!L~I re, futuro imperatore, 6V-i diare l;ita!iano? · · · . J "Il :;onno della pat.via è l'insonnia del op:p_os1tore_. di .esse;' pro1!-lo a hberare 11 Y1yaal prm_c1pmo che co~·re dietro. a tutti . · . . . . . . proscritto. ,, figlio se 11 •padre mterv1ene. li senatore gh stendardi delle processioni catloliche, al S1c1/R'o._ per9Tw_le _rngittr,c ... 3ugosl.avc e- •~crive a Mussolini; il fig4io ~ li:berato. ma «due~", . .ii _sat,toduci, ai mi'liti. agli a,van- i·a>io scritte m ttaliano... LlJlGI CAMPOLONGID. 11senat_ore non comparirà più m Senato... guard1sL1, a1 balilla.,. Nel 1920, qualche mese prima della sua. piante straniere. nemiche. poter respira– uiorl.e, io ero :mda{o a trovarlo. In termini ro aria del Kord, come l'antenato che la appe11aw~ena p~lis mi disse ehe bisognava spinta misteriosa aveva fallo parLire .dal– °?•e_re un imbeci(le .per far credilo al 50 _ la patria antica. per Lrovarne una nuova, ciah-smo ilaliatio... che esaud1sse il suo sogno " (pag. 192). Questo e linguaggio fascisLa.-I fascisU di-, .· Que~to barbaro moderno aveva per ~I co_no appl!nlo che le piante meridionali 1 if,orm1smo parlamentare un odio fanatico, lr1o f nti a Bolzano sono italiano, e che ........................................................................................ ,.•••• ••-•••••••••••••••••••••••••••••••r••••••••••••••••••••••••• o~~ lo faC!lva essere ingiusto noi suoi "'iu- la patria tedesca è al di là del B,rennero. thz1 su t1omini c cos.c. " So giit nemiche sente le piante. perchil Le • • • commemoraz1on1. di Matteotti '.Ilabasta questo per concludere che Sorel non giunge questo tedesco del Nord a o- sarebbe stato fascista? chare anche fa.ria come le viLi dell'Adige, e anche gli uomini, fuLlo il dolce paese Per esserlo, egli avr~l1be ad ogni modo che il una cosl squisita fusione di meri– ~ovµlo :r:innegarc Lutla l'opera smi ed il dionc e di seLlentrionc, di caraUeri nor– ~uo_,pe(WHero,, c~me·hanno fatto ì sorelliani dici e aspri trasformali al soffio del cli- 1tahan1, dall Ohvet.L1 al Lanzillo. ma e della civiltit d'Italia ? L'arte come L'anti-liberalismo {Ilolitico non inlellcl- hl natura, anche l'arte in cui da secoli le tuale) e l'anLi-rfformismo, 50 ~ 0 due aspeU! correnti culturali i,i fondono, anche la tor– fra 1 t ,· d 1 1 d . . re gotica di Stei·zing ercUa <131 un mila- gn e11 au. e ~ n acah-smo d1 Sorel. Ciò :nesc, doi,Tebbero ispirare odio a. questo o~e ca:alt~r1z~a 1~suo p~nsiero è che egli pangermanista, pieno del mito della razza. .L_rnsp_oda ·11_d1v-001re sociale pal polo della Oosl dunque, Roberto Hohlbawn non sa 1atahtà cap1La)ista (Cara ai detei,ministi) amar_c, 11011 sa_ capire i. tirolesi. I perso– al po!o della. l1berlà operaia. Ma nel neo- I nagg1 che .egli ha messo 111 scenà, con marxismo sorelliano, iJ proL~onisla del di- quel loro _d,alcllo gr~vc: so~o maschere venil'e sociale rimane il proleta,r·a[ cl . 1 C?ncatural1 _opache. La c1tlà. 11paese p.on 1lnc è il · r . . 1' 0 e I si sentono vivere. Il professore pa'nge rma- J;o~~a1smo._La d1fierima fra !a i:isln di Kicl non ha trovalo. in questo scuola 1~1arx1~La tede_,ca ~d 11.i::iOl'el sta m 'libro, la confidenza nei montanari tirolc~i : una ~~1 Lii drammaL1z,zaz1one eroica della e Io spiega con il terrore. regnant,c. Ma l~Ltaeh classe che, per mio conto, non con- no : il professore non ha trovato confiden– s1dero affatto in contrasto con Marx! za. perchè iparlava un linguaggio incom- B-lanchismo? Xo_.Sorel sLesso ha ncua- prensibilc ai montanari dol 'l'irolo. Per– mente chiarita Ja differenza fra blanchi- c!1è 110!}-h~ J>FOvatoa parl_a_re 1_1. mPdc– smo « rivolta d · • d . simo hnguagg10\ pangerma111~ta <11mon- ' . ~1 4>0v~r1. c_on_ol t~ da uno tanari svizzeri, altrettanto tedeschi, del stato maggiore :1voluzJOnar10, md1pcndon- Cantone di t;ri ? Avrebbe trovalo. e con t~monLc da_lreg1~1e di produzione» e mar- rogione, la stessa incomprensione, la slcs– x1~mo, « 1·1,·oluzwnc falla da un proleLa sa diffidenza. 1·iato di produUori i quali hanno acquisita Questo sia detto all'autore, non con :111i– la capaciu\ economica, l'in-tclligenza del la- 1110di sLranicro, ~a come _figlio adoLlivo voro e<l il senso giuridico, soUo l'infiucnza d1 que_lla tena f11•olcse,d1 quella. gente medesima delle condizioni della nrodu io- lram1u1lla, res1sLcntc._s~vm:a, oho s1 deve 110 ,.. · ,, z amare per se stessa. Un 1talrnno che ancb- . . . . be dovuto essere ben più sospelto del pro- Cosl m Sorel, 11 coucelto di -violenza è fessore di Kicl, ha trovato scmpro il cuore nettarnente mar;i;ista. Niente giax:obinismo. ingenuamente aperto, nei tirolesi : con Anzi Sorel del_g_stava. il giacobinismo. « Non poche, calde Plll'Ole di sincerità () di sim– si saprebbe tropPo esecrare - ha scritto patia. ne)I.e « Riflessioni sulla violenza ,, - coloro Se il- libro è infelice nel ~uo insieme, ha invece qualità. vivissime, come dicevo, nella riproduiione aderente di singolo sce– ne. L'auLore si perde nelln esagerazione insensata della parLo romanzesca: fa mo– riro come nulla due iLalia'ni che tenLano, per guadagnare un premio la scalata del– la torre, dove è stata issala una bandiera tirolese : spinge al suicidio e insieme al– l'uccisione del proprio figlio, orribilmente una donna esasperala perchè il figlio im– para troppo bene l'italiano a scuola.: fa assassinare in un'osteria un antico mae– stro tirolese di\'enuto ubbriacone e furio– so. Tutti qu~sti orribili farn sono cffcLLi– Yamentc ine~pl'essi, du uno stile che non s.i essere tragico : 11crciò ~i pa~sa oltre sènza ()!'('d!'rC i, che insegnano al popolo che esso ha da e– seguire non so quale mandato superlaLi– vamente idcaHsta, di una giusLi~ia in mar– cia verso l'avvenire.' Costoro lavorano a oon~ervarc sullo Stato le idee ohe hanno provocato_Ie scene sanguinose del '93, men– tre la noz10ne della loUa di classe tende ad Cp\ll'are la nor.ione di violenza. " :Eid altro– ve : «Noi abbiamo il diriUo di sperare che t1na rivoluzione socialista. non sareb!J:Je sporcata dalle abbominazioni che sporca– rono la rivoluzione borghese. " Allora il evidente il buon diritto di E– ilouard Berlh, che cli Sorel fu il discepolo 1irefçrilo, ùi inso1'gerc contro l'accapana– mcnlo ra~ri•fg dal suo mall;,l1•0.NPII~ prc- BRIGNOLES '(Var) 't\l cinema del Ca.fç Franoe; domenica:mat- 11na,23 c. m. ebbe lnogo la commemomz;Q:io di Matteotti o di tutte lo vittime del !ssoismo. Esso. vonne o~ganizzata dalla Jooale se-. zionc€OCialista, sotlo gli aw;picidella Lega.fran– cese dei Dit•lttidell'Uomo.Agli intervenuti par– lo' il compagno Amedeo, commemorando in Matteotti tulle lo vittime dN !asclsmo, cadute in Italia, per la co.uso. della libertà. CARCES (V ar) La manifestazione antifaecisla per comme– mot·nrcGiacomo~fnlleottie tutte lo vlltlmo del fascismo, cli sabato 22. c. m., ò riuscita impo– nontissimn e senza,precedente. Furono olh'e 1,00 gli intervenuti p~r senlirc, commossi,la parola del compagno on, Amedeo o del (>l'Of. Slgnorclll di Tolone. Unità di pensiero o d'azione che atTratello' gli operai francesi e italiani In un vincolo indis– solubile nella comune causa, e ohe segnerà una base p1·orond:1 di tecondo 1a,•oro. Questa è stata la commomoraz\oncMatteolt.ì a Carces. • lt ·compagnoAmedeo parlo' p~1•olL1·c 1m'ora trn.lteggiandota grande figura dol marllrc, dei numerosi caduti per la causo.della libertà Ita– liana ; stigmatizzo' con parole rovenLIla de.e linqueuza !asctsta e il suo «duce"•; denuncio' il pericolo di nuove guerre ; csallo''il sacri!lcio d~l !JOpolo italiano,; e in una commo.."<>a pero– l'azione incito' i compagni a com1>ic1·e intcg1·al– menle il doYcroloro ; infine egli saluto' l'af– fratellamento dei due popoli Javoratorl. 11prof. Signorelli, p_orto'ài lavoratori italiani il saluto soTid~ledei socialisti francesi, e in una profonda disamina della situazione politica ed economica del due popoli, tl'asse le conse– guenze della necessità del laYoratori dei due pucsi di maggiormente stringersi compaLt!at,. torno alle organizzazioninostre. Grandi applausi salu!al'ono la cl!iusndei 'due discorsi, mentre la manifestazione si nrottasse sino a sera tal'da. • Serata lnd!mcnticabilcoer noi; eh,, non :na:1- cher;, di dare buoni frut!\. FOIX (Ariège) La manifestazione franco italiana contro Ù fascismo, organizzata dalla sezione locale della L.I.D.U. per ricordare it quinto annlvo1'sa1·io dell'assassinio di Matteotti; è rlusoita imponen– te. Al dire di tutli, Folx non ba mai Ylslouna manifestazionecosi grandiosa, spontanea o com– moYcnlc. Domcnic&,16, quando fu 011crlo il comizio; li teatro non 11re;entaYa plù un solo posto vuoto. ~·uttc le sezioni d~ll'A!'l~g-c (!cli~Leg1 frJnc~Q avevano tenuto ·a mandare le proprie rappre– sent,mzc. Gli italiani el'ano,pure Yenutl nume– ras anche dal pnosi più lontani e costituivano buona parté de pubottco. - Il pro!. Goron, prcsldcnto della sezione lo– cale delta Lega francese, cirçondalo d:ti rap– prei,entanli delle òrganlz¼azlonideu\ocr~ticfle dell'Ariègc, lesse le. adesioni dei deputati ca– zals e ~~anzy,Mando' un commossosaluto alla memor10. di Molleollle al proscritti ilallant nel– J:1 persona dell'on. Treni-in,Il cmale è della 11r~ ra razza. di qu~i prosoril,ti del ·•51 ohe preferi– rono lo.deportazione o !esilio piulloslo 0110 in– gtnocchiarsi davanti al delitto trionfante. li prof. Goron, continuamente apJllaudilo,11a parlato del !errore in.•la.urntodal fascismo in llalla, del pericolo clericale ohe n patto del La– terano ba ingigantito e del dovere che hanno tutti i partili dell:1democrazia di rimanere u– niti per fnr fronte alla nuovn minaccia cont.ro la pace e la civiltà. L'on. 'l'l'Cnlin;accollo da una lung:1ovazione, ha parlato Yisibilmenlecommosso dicendo cl!O la spontaneità di questa lndimenticabllc msnl– testaziono gli fa pensare che f01,sole sof!e– renze della nost.ra pat.ria non sono inutili se servono n rivelare l'un l'altro I due popoli fra– telli._Esaminando il patto del Lalei-ano,elle de– nunzia nncor:1 una \'Olla l'lncompatibllilà del ) )O.po.lo con la oivillà, ha ammonit.oche il pe– ;·icolo fnsclsta 11011 è soltanto per rrtalia. Tutta l'EUl'OJJa occidentale ne è minacciata e le de– mocrazie devono unirsi per salvaro la civillà. Concludendoil mqgniflcodiscorso l'oa. ·rrcntl11 ha detl_o. che « se il fascismo trionfa, è In tlno clella c1v11tà naJn dalla rivoluzione dell'ottanla– )l?V~, Ja morte d'ogni speranza cll benessere c ds hbertà ner il proleLarlato,la ~uerra europea. La narota d'ordine dei Jibel'i dev'essere oggi una sola : solidarietà ! Noi (lalianl slamo fn questo momento degli schiavi, ma ctegllschiavi che - al pari del Martiro di clii celebriamo Il • sacrlflzlo- son pronti a offrit·e la vlta per ri– conquistare Il bene supremo della tlberta ! • Il lungo entusiastico aprlo.uso·,saluta le ulti– me gnrolo dello dall'on, '.I rentln con voco rotta dull emozione. Poi il professo!' Delpla, che a nome dei sindacai! aderenti alla c. G. 'r. porta alla me– moria d1MattcotLI un vlhranto omaflgioe man– da al popolo !tallano incaten11to J espressione della solidale slmpat-ia dei fratelll francesi. Il cit.tadinoPapy, saluta, anch'egli, in nome del parUt-0soclo.llslaS. F. I. o. ìl 1·icordodi Matteotti « ch'era della razza degli erol corne– ltani i quali obbedisconoalla legge austera del do,·ore"· Il simpaltco amico noslro, dopo elo– quenll e commosse parole; termina con una magnifica apostrofe a Matteotti, morto ohe vi– \'C, cap!l~no idealo della nostra schiera nella durà battaglia. \rlelmo l?cdi'ini riograzia. ,,;11omedella Fc• d81'8Ziono dei Pil'enei della r;J.D.U. i cittaclini dl Folx della loro accoglienza fraterna. L'Italia di domani - egli arrcrma tra I plù vivi applausi - non dimenticherà. queslc prove d'amicizia oll'e1·tenell'ot'a dello. tristezza. Proseguendo in italiano, Pedrinl, applattditlssimo,lnci1a gli lta– liaill prs,sentla rlt<)mprat-e lo sph·ito per le lolle future, poichè la vittoria sara di chi saprà. mo– strarsene degno. '.'\ugll6loMionc;seg1·etariotederalc della L'.I. D.U., rllmo,·a i rlngt'azlo.mcntlalle organizza– zioni politiolle o slndacall, agli am:lclfrancesi e italiani elle Jianno voluto essere l)resenti a questo ma~nitlca dimostrazione di solidal'ict:à. o di slmpntìa per I martiri della llbet•ll\italiana e por tulle le ,·ilflme del fascismo, ra!torzo.ndo sempre piiJ i legami oho avvincono lo demo– crazie !ranccse e ltallana nella comune asplrn– razione vel'SO la liberti!. Anche Mione è lal'gamenlc applaudito. Dopo poche pa)'Ole del olltaòtno Dernadac, a nome del partito radicale socialista, il pro– fessor Ooron chiude il comizio con un ultimo saluto ai pubblico, agli oratori e ,parlicola1~ mento all'on. Trentin "portavoce della nobile nazione italiana II e Incitando ad essere forti e unili nella fede repubblicana per far si' che il taseismo non debba mai poi' piede noli'Artègc. .\ beneficio del Comitato e delta Federazione e per la sollosorizloncdella L.I.D.U.e per la l,ibcrtà sono stato racoolle oblazioni. Oli italiani iolcl'venuti alln mnnifeelazionesl sono riuniti prlmn e dopo il comizio al Cafò Cros, con ron. T1·cn_liu. • LIONE 1ndellà 'ùalla Concentrazionee sotto gli au– spici della Lega.france,;e dol Dil'lt.tidell'Uomo, avrìt luogo sabato 29 c. m., alle ore 20,30 nella sala dolfe conferenze della Matrie del 7• ar– rondissoment, piace ,Jean Macé; la commomo– razlone del grande martit•e Giacomo Matleottl con ]'jntervento doll'on. Modigliani o di altri oratori italiani o !l'anccsi. • Nel commemora1·eMatteoUl la Concent.ra– ztono intende anche ricordare tutte le vittime do! fascismoassassino o quindi è dovere di f.utli gli antifasclsU d'i11lervonircin massa tLdelta manifes1azlonc. l\1ENTONE Di rronle a numerosissimopubblico l'amico on. Smol'liha. commemoratodomenica scorsa il nostro ~larllre. Dopobrevi pal'ole del seo-retario della Lega_francese. cittadino V,ignon, 0 Smorti c11lrnm pieno nel tema Insistendo sopratutto su questi due punii : runionc sincera; protori, da. di tuUi ; 1icrabbiitlere il nemico comune La !ode d\ Mritteoltloiilluminisemnre Dopo Smorl! volle prendere la pa~la, Il noto comunista Bare!. Frasi. ben tomltc, elegnntt 1 t.utta l1nezza,come quelle d'un abatino del se– colo XVIII : e !orse per e.."6e il pubblico gli perdono' jl pls!olotto finale nro nara.dtso dei Soviet. • • MONFERRAND-SAVES (Gers), .:\l!n presenza.di una sessantina di lavoratCiri rmmtosi al .Caté Carrère di l\Ion!errand-Sa.ves· I compagni Enrico Berloh1zzie Glovanpl Fa~ raboli. venuti espressamente da Tolosa ricor– darono <lomenlcn23 giugno; alle ore i'5 30• il tragclo assassinio di GiacomoMatteotLl. ~ Èra la prima volta -cheoratori mtlifaso!SUvenlv9,110 !~a noi, ma l'entusiasmo con oul !urono acoolti c1.garantisce ohe _nonsarà. l'ultima. - Un Co– mitato Stndaoale e stato coslitulto od avt•à pell oom])llodi organizzare l:1 sezione sindaca.le di Mon.l'errand-Savcso d! 111·cparare ln accordo coi compagni e :unici francesi del luogo unaì grande manl!cstazioae antlfasolsta trnnco-lta.– Ilana. , Nella matlino.tà il vice \lonsolo fascista: iii i\uch avea tentato di organizzare una riunione fasoi5ta(nascondendosinaturalmente dietro l'as• slslenza, ccc.) mo.non riusol' ohe a far aumon~ t~ro }'.avversionedogli !laliànl :tl 1asc\smo ed n1suoi agent.ldi provocazionoe dì spionaggio, avversione-cheIla guadagnalo anone f>amblen.tel francese. ' MULHOUSE Un pubblico numeroso ha assistito allà oon'ì~ memorazione di )fatteotti, sabato scorso. Un' folto gruppo di socialisti e leghisti !ranoes\ era 'Presento fra la folla degli (lallani. Era re– sento Il sindaco ViobJ e 11 presidente lame Lega francese Bruchard. • Par_Jaronoì\lereles, segretarlo della sezlonli so01absta fra!lccse, lllat·lo DI Stefano e breve– mente Mp.cc)\1 sogrejar10 della Federazione'del4 la Lega 1tatmnadel Reno, che aveva Indetto la mamfestazionc. ~l'utttgli 01·alori!iu·ono ·aJìlllauditì~sim!, CERNAY: Domenioà sc~rsa. Mario Di Stefano·; Melauri Rualto e Macchi hanno commemoraloMatteotU In questa olltadlna ohe i fasotsli ritenevano toro dominio. Numerosi gli intervenuti arrlvatt anche da VIU,elsheim,Dolhvlllee Eosistein • Furono raccolte contribuzioni 11cr: IJ. Lfbei:Ìrl e prr le v1tt1mcpolltiohe, ' '

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