la Libertà - anno III - n. 20 - 19 maggio 1929

19 MAGGIO 1929 CONCORDATI VECCHI ENUOVI LaChiesa e i tiranni 'E' Va11de1•i•elàe2m.bblica nella Dépeohe di Tolosa iL (fusloso (ll'ticolo che 1·iprodu- ciamo: • ,Io vedo qualche volta, all'A<lcademia del Belgio, un uomo ·sapiente e di spirito, il venerando padre Delehaye. E' riconosciulo tla tu~U il più sapiente dei 11ostri agiografi, ortodosso, del 1•o~to,ma senza pietil. qunn– db si tratta di, martiri falsi, di sani.i iscrit– ti illegittimamentlcl nel calendario. Come, per .esempio, questo santo Napoleone ohe, a cura della Ohiesa, fu fabbricato di tutto punto sotto il Primo Impero e non soprav-. visse, del resto, alfa caduta di questo. La storia 11011 potrebbe essere più odifl– c11nte. 11 rev11rendo patire Delehaye non ce ne vo11ràse. oi serviamo dei suoi clementi. Quando Napoleone si accorse ohe i proti sono prefetti spirituali ohe valgono gli al– trj, p.ecise dJ c.oJlVettirsi e si fece cresi– mare ; e il vescovo che presiedeva alla ce- 1:imonia gli fece osservare che non cono– s.ceva santi Napoleone nel calendario. Lo imperatore gli rispose che « questa non era una buo1fà ragione' perchè vi era una folla di santi e soltànto treoentosessantacinque giorni _nel calendario ,,. Non passò lungo tempo perchè, su desi– derio del ,padrone, il suo patrono in cielo fesse trovàto. LA LIBERTA' spirituale all'Italia. 'l.'ullo andù ùene [i- c11· alleati· del fasc1·smo no a qu<tndola vecchia ame1·icana 11011 sco- v~rsc un vacca di leltei·e che co1n-p1·ovava- ~,- no come qualmcnte il biondo (Jcro:,·cuavcs- A Monaco di Baviera il "duce,, llelle se trovato nel JJel(Jiovna ricco. - e matura, "camù.:ia bi·unc », Llitlei·, ha vronun~ialo ahimè, anche questa - si(Jnora belga che • d • si assumeva la liquidazione finau:i.aria del- 1 1 ,n " ('J.{icacc" cl'iscorso i-ivolto ai ()iu ici le spese di villo, alloggio, viagr,{, vcu·i-uc- del tribunale, dinanzi oi ry11oli qncsto buf– chierc, bibite, sarto, la·valw·a Q stii'a_(tii·a fonc tl'agico aveva condotto alcnni ~·uoi ,:x d l b • compagni di /o/la che lo 11cc11,.1a1·0110 pub- e wndo (Jei·arca. blicai>icnte di essere al soWo di ,1fussolini. Le anglosassoni mature, e che si dilct- ft capo di questo mii'abolantc « . 5 ociali- lano cli iltiolo(Jia con l'allevamento di quei smo nazionale ,, parlorilo dal plJ{fanesimo vesci che in italiano si chiamano sgombri, ariano di Ludcndol'ff _ alfro 'vessillo del C'e1'a n11avol'(a un biondo yiovane che e in f1'anccse maqueram::, hanno un cai·at- del fascismo tedesco - dai i·calisti catlo- • l' d' l 1 tei·e vcssimo. lnt1·attabili. La vecchia si- 11-,,,· del 1l"'ttclba'·c'• ",. dal put.scll ll: l(aJ''P· non aveva eccessii·a vog ia ,t avoiw·e. m- d l u1 f ·i R l •· • 0 1• ,, • , t l' l' b ·t l gnoi·a e nl/ovo mai 0 1 a a omo, assa e ,.; ;; ,t 1 fc.,·o .· Eut,·. ,, ve1·0,lta a,,1110 1·11p,no'·ti· pai•a a arte aveva sn i o messa.la vai•- 1 Il li· • cl · · · 0 • v ,, • 0 - r , ' l l' • ' ' cl' ll e a C C. a 1.SSWW (!era,· lte. inmaccia COI!11ff1'c1'alt' · 1 lal1'11111·, / '>< dal ,_.,3 - "l'Op,•t'o te, giu·rai~to· e i non scrvii·si 11c t que a d"'' bbl' • • l dd' f • •• ,, imparata 11è di alti·e. Lavorai·c non est ne- s~an ""t c pdntt ic1 f·;iont e ·v11. 1 o e sdo tS da- all'epoca del lcntalu 'Jl\llsch tlcll'S novqr,1- cessc. Vivere - .e bene - est necesse. ;;wue e vcn e 0 • crsonri iii·a teii oman a brc - e delle manovre r1w11m·chù:hc in Q t • b • 1• ·t. f 1 • ·i la 1·estilu:ione di tu.tto il dcnai·o spe.~opci· 'Ait.<·ti·i·iie .,·,, Ui·ig/•e,·,·i•-nzit /,a c,gi·to 1. 1·_ ucs i no 1 t pl'OP,0SI t ece1·0seuerm•c. i cl b 'll t l' • / l b • i ,, • " • • " nostro biondo giovane nelle file del nazio- i·en ere 1• 1 t ante t asc_ctnst07iq ctet. wnl e O mettendoci del s1w, disi11tercssataMe11w, al • • 1• • d' • i· r1e1·ai·ca e • an ° s 1·epi a c,w 0 u.me a... i,cua l 1 11e·a d,- accoi·tl,- ca/. f'1'·c1·s11•0 "lali·,,no. n 1s11w ita ico e, qu.m 1, sotto -i ,, gag mi· t • 'd • 'l • b • • • • ,. 0 , , ,. detti» fascisti, quando i « 1Jidocchi del fa- iqm azione e 1 nm oi·so spese. f./e,1!allendcntc che iniziù la sua carriera scisma,, come disse il "d1ica,, diventa- Il biondo gei·m·ca è chiarnalo ad audien- vobitica nell'ospedale dove, fingendosi cie- i·ono gli alleati c. dfrigenti del lilloi•io. dum verbum ed è sospeso dalla sua cai·ica co, annunziù visioni sopranuatui·oli. e che vei• iG danno apvortato alle. casse e1·ar-iali sta ti-a un piccolo Cagliostro e an capitano Dopo la Marcia sti Rom.a fo cm·t•icl'a fu che hanno dovuto 1·imbo1·sarcla feroce an- di Kopenik, deve avei· fallo delle scl'ie cco– mpidissim,a e brillante. '.l'anto piit bril- glosassone tradita. nomie, fa politica, 11ci•i·ime/lerci del s 11 o lante in quanto una matum e i·ieea signora Ma la sospensione è 1·i.d,ot1a,21c1· inter- nell'ope1·lt solidale ·verso il fascismo ita– amél'icana volle accompagnai·e il t1·ionfo cessione di un alto gemi·ca, ad u.n mese. Il liano ... del biondo nazionalista, (Jera1'Ca,console biondo i·itorna al -$1tOposto, cioè accanto Ad ogni mollo i i·apporti intimi tra fa.– e commendatore, assumendosi il cai·ico del- alla vecchia siunoi·a del vecchio continente scisti bavai·csi e fascis(i ilalioni sono ·vec– la liqnidazione finan::iai·ia di tutte le spese ,che si è sobbarcala a 210{fa1·c le 1·ipai·azioni chi: fin dal 1923 i giornali d'opposizione che com.poi·tano i ·viaggi, l'allog(Jio, il vitto, dei danni causati da questo dannato egoi- italiani seunalarono la saldatul'a dei due la.vatui·a, stii-at1ira, sai·lo e varrucchiere smo ame·1•icano.Al suo vosto, cioè a quello Jascisini ·indicando con 1n·ccisione anche del trionfatoi·c. di i-app1·esentantc dcll'« Italia nuova» al- fam.basciatore ufficioso che a Boma era ùt- E le c9se andavano benissirno. Il (Jc1·ai·- l'este1·0. Dove impone alla ammira;io11e 'c(lriçp.(o di i-apprcscntai·c il fulu1·o i·egi– ca fu mandalo nel Belgio a 1·app1'esentm·e se non degli S{l'anic1•i, al1nc110delle sfi'a~ J me bavarese fascista-clei·ico-wittelsbachia– il fascismo, i valoi•i morali, gli « innovn- nierc, la vil-tìi cattolica, apostolica, ronia- no. E al processo nulla di nuovo è i·is11.l– to1·i », i « n11di'•alt.a mèta » e quant'alli'0! Jna e in~pe1·iale del vei·o fascismo di ~erra lato. Jnte1·essa11te, a tiloln docurncntai·io, forma il tuUo che ll/'J. l<1, più coinpi?bla vac'è~ :-' e di mare. • è l<41•ivendica;ione di. Fiitler, cl.i aver pa- •••••·•••••••••••••••••••••••••••••~••••••••••••••••• •••••••••••• : f,•ocinata l'alleanza intj?na del fascisnfo col • Va.(/cano ~ro anni prima dell'anelala di , 1f~ssolini al poLcre ; come è il1tcrcssa'Qtc , la {Jiustificazionc di Fiitlc1· accusato dai Lo v.ediam-0 ~ ci dice il revereni:lo lJa- , dre Delehaye - spuntare per al prima ,·olta nell'Almanacco na:;;ionale dell'annò XI, dove prende il posto dì Saq. Rocco, al– findomani dell'Assunzione. 'l'ermjdoro 27 giovedi : Assunzione. T.ermidoro 28 ve– nerdì : San Naipoleone, La soluzione antifascista nazionalisli. suoi compagni di ab/Jandona- 1·e l'Alto Adige : « Io vi confesso che non penso di riconquistare i 200.000 tedeschi oggi sudditi italiani perchè occ9ncrel:lbe Lroppo sangue: i territori non si·•conqui– stano con degli ordini del giomo o con delle proteste, ma con la forza. Oggi la della • • cr1s1 :Co :icu[e osservazioni ilei nosti·o cor1·ispon– donte dl Vienna in questo articolo. trovano ln loro indiret.ta ma significante conforma, nel– l'atteggiamento della stampa fasoistà italiana durante la ,crls,i austriaca. Dappcimo.furono lunghe colonne, grida di trionfo, proclamazio– ni altlsonànU ohe la socialdemocraziaera agli sgoccioli, che olli comandava erano i fasclsli {le l!eimalwehren), che la poliLico. di !lifesa dei fatti ora soardinata. Poi la realtà si fece stra– da ; la stampa italiana ridusse i suol commenti al minimo... Costituito, infine, il nuovo mini– stero, silenzio più profondo. Sento 1-umo1·c - dloeva quel tale. • austriaca quali Sei!))el si ern. fatlo un vocabolario lforzn.non è clalla parte della Gcrma11ia e tutto suo personale! perciò il problema italiano dcv.e essere la– I, canonici di Nizza si i:lisLinsero per •la loro premura nel ,riconoscere il nuovo san– to e nel 180.5 domandarono all'impreatore dì approvare I dedica a San Napoleone di 1-modegli alta.ri •della Croce di Nizza. Il '1 :gennaio dell'anno seguente, in una lettera all'imperatore, P'ortalis ricordava ohe, sot– to i re, la festa di San Luigi era una festa nazionale : sotto l'impero bisognava che lo fosso n giorno di San Napoleone : « :Vostra i\faesLà imperiale e reale può fis– :Sii.re il giorno nel quale San Na'!)oleonesa:r-à festeggiato. Se Vost.ra Maesl,à. preferisse unir.e questa f.esta a quella dell'Assunzione bastere'bb.e dare maggiore splendoré alla celebrazione di questa solennità». Una no– ta. deH'imperatore, del 12 febbraio, propo- 111ova il 15 agosto (giorno della $Un nascila) iier celebrare contemporaneamente San Napoleone, il giorno Mniversario dell'im– pe1,a~ore .e la ratifica del Concordato. Que– sta nota 'fu seguita il 19 febbraio, da un decreto redatto in questi termini : « La festa di Napoleone e quella del ristabili– mento deJ.la.religione cattolica in Francia sa'ranno celebrate, in t.utto il territorio dell'Impero. li 15 agosto di ogni anno, giorno dell'Assunzione e delfa, oonc"lusiono do! Concordatp.. » Il 3 marzo ség•uente ìl cardinale legalo Ca.'!)r\lrasnnz,ionò quesla disposizione de– cidendo. ohe « il 1'5 agosto di _ogni,anno, , $f01'.DOCQ.DSa01:ato ,:jlla sòl)enif(.à d(l!I'As– SU.Dzione deJfa, Sa~issima ·Vergine o ·epoca dlli Goµ'Co;dato, sia am~he, .etemamento, 1.,oll'imper.ofrancese, la fost.a di San Nà– poleone, 'dél quale Sua Maes~àporLa il no– -mo o !'-anniversario del ristalbi_lim.entpdel cu!Lo cattolico in Francia ,,, Ecco dunque, ·à domanda imperiale, San N~oleone riconosciuto, celebrato, associa– to dalla Ohiesa al culto della Santa Vergi– ne, senza che, prima, abbian fatto nulla. per stabilir.e la sua identità e trovare an– che un!), parv.enza !li prova della sua esi– st.enz:;i, E' dopo so!Lanfo cne si cerca ai ìllumi– nnre i credènti •sui titoli di questo santo. Più cortigiani cl1e agiografi i vescovi, cer– -0ano. Monsignor d'Osmoud, vescovo di Nancy, dirige -le ri<lerohe. Ma, ahimè, non si trova nulla, L.e carte sono mute. Il mar– :f.irologioromano tace. Francesco Him, ve– scovo di Tournai, scopre, è vero, infine, un !Santo vescovo a nome Napoleone e pre– scrivé ai !Pl'èti di metterlo nelle prazioni della festa d.el :15 agos-t.o. Ma quasi contemporaneamente il 'caJ1di– ~1ale•legato, più·felice, finisce per scopri– re nel martirologio un certo Nca,volus o Yeapolis, morto in prigione sotto Diocle~ ~iano, dal qual.e « pronunziando alla ita– J iana" -(I) viep fuori ~m San Napolcon_c preseni,abile.; Bisogna: vedere con quale vigoré gio– condo e poco feroce il roverondo padre Delehaye sj di;verto a demolire il santo di ;J>cwJalis ~ 4i monsignor Caprara. Egli ci spiega, def.tagliatamentc, che nel martirologio questo nome di Napolus p di Neapolis potrebb-e designare benissimo non un uomo, ma una eitlà ; che non potrebbe i'.Jssere,in ogni caso, ohe un nome di per– sona. sbagliato che è impossibile ristalbi.Ji– re esattamente ;'che, infine, o a voler pren- , .der.e 19 cose pel meglio, è su una falsa let– iura ~- ricorrendo all'art.i:fl'Ciopuerile di mettere la .trasformazione del nome sul conto- deJ,Ia ·vr<>n'unciaitaliana ohe ù stato ucciso di ricono§oore irÌ'uno dei ~omi del martirologio. San Na.polcone martire cli ,Alesandria. Cosl - e io riproi:luco l'espressione del jìapiente gesuita - se .Ja politica non si fosse incaricata di cancellare dal calendario il noipo che essa stessa vi aveva scritto, soprimendo quanto riguardava mt culto crl)nto artificialmente, la critica non a– avrebbe avuto difficoltà a mostrare· che niente, nel racconto del martirio di San Napoleone, sta in piedi. Ma bastò ohe Na– poleone cadesse 4Jerchè, subito, il suo pu– t,rono·celeste subi.ssc.la st.essa sorte, Dopo il 1'1 luglio 1814 un'ordinanza di !Luigi ·xvnr annullava il decreto del 19 febbraio 1806, ùJlativo aUa festa di San Napoleone, o la Ohiesa approvava la sop~ pressione del culto dl quesf.o santo, con Ja sf.cssa premura impiegata per stal.>ilirlo. Et ,i,u,1c·erilairnùil.., Verrà il giorno, forse, in cui il signor Mussolini che fu, come Napoleone, un mi– scredente notorio, i,i vedrà, anche lui, do– lato di un patrono in ciclo. Sarà. per i) re– \·er.endo padre Dclehaye una nuova occa– sione di most.raro come la Ohiesa romana uon manca 111aidì liturgici per scoprire, ad uso dei ,pa<lroni del giorno, santi ohe non sonò mai esistiti, Riconosciamo, do! •l'esto, i)er es&ere giusti, ohe li lascia ca– dère cosi disinvoltàmento come li Ila in– ventati. EMILEVANDERVELDE. Tutto ci si aspettava dall'ex ufficiale di cavalleria ed attualmente ricco industriale Stree1-uwitz, meno eh.e·un bel discorso. C'è st.ato ,tante volte 1'ipctut.o, ormai, che l'ora– toria è morto. cho· è un oggetto che il « tempo » dell'èra nos~ra ha destinato al museo, ma ogui qual volla un uomo, spe– cie se investito della magica forza del po– d.ere, riesce a dare alle proprie frasi una abile coloritura. od a trasmettere alla e– spressione dei propri sentimenti un po' di pathos più o meno sentito, l' cffet.to è sem– pre l'antico, anche in quest'epoca dinami– ca dominala daJle fenee ncoessit,,\ di una lolla per la vita sempre più aspra. Così fu. SLreeruwitz, di cui i giornali di opposizione riproducevano vignette raffi– gurandolo come un ometto di guttaperca ohe il gesuita Seipel andava gonfiando col suo soffio. quest'uomo che per il suo pas– sato sembrava rnpp1~sentare a Vienna il tipo, comune nella Prussia reazionaria del– lo Jimt,er, questo ex ufficiale di cavalleria è piaciu.lo un 1io' n tutti. Anche ai socia– .listi. Non che egli sia stato nel suo primo di~ scorso :il Pal'lamenl-0 aus[rjaco,. tenuto dal séggio di Cancelliere di Stato, di un'elo– que11;1a che si. 'J)ossudefinire assoluLamcni,c travolgenf.c. Egli Ila fatlo qualcosa di più. Ha sa,puto essere sereno ed ha di colpo t.ra– spo!'lalo 1a Oamcra dei deputali della Re– pu'bblica Ja cui atmosfera tendeva da tem– po a fascistizzarsi, cioè a 1balcanizzarsi, ad un livello da parlamento europeo. E' stato det.t.o che Vienna è la ciLtà di confine fra l'Europa o l'Asia ; aggiungete la vicinanza dell'Italia fascista -0 dell'Ungheria feudale ed in più mescolate i) tuUo con lunghi an– ni di governo d'un prete - forte di l,utta la prepotenza inacidita d'un gesuita- - e voi avrete un quadro di pericoli che incom– bono su.questo $'lato, economicamente po– Yero, dove la democrazia ha cominciato a muovere i primi passi incerLi su cli un ter– reno devastato da secoli di dominio .nb– sburgico. In sostanza il nuovo cancelliere è pia– ciuto perchè non ha pa1,JaLocome Seipcl, perchè ha detto il contrario di quello cho costui andava da anni ripeLendo. Seipel in AusLria è.come l'« Anschluss ». Tutte ne parlano bene .ed in fondo nessuno Jo vuole. Anche Seipel ha, naturalmente, avulo - come l'•ha avuLo l'« Anschiuss,, - i suoi mo1:.ientidi 41opolarità., ma ora sembra che anche alla maggioranza dei suoi _egli sia d'ivenuto di difficile diges,tione. E quesl,a è, indubbiamente, una Yittoria della ·socialdemocrazia aust.riaca della quale i'l prete amico di i\Iusso)ini J'appresenlarn il nemico dichiaralo, _ Raramente, in uno Stato ,i rrggimento parlamenLarc, ci era slato dato di. Yedei;c il capo del -governo basare la propz·ia poli– t.ica esclusivamente in modo neg·ativo : )o odio conl.ro la socialdemocrazia. Se le forme parlamentari resistono, una tale poliLica devo essere smessa da coloro stessi che l'hanno iniziala, volonw..riamente perchè il suo sbocco naturale e logico non può che essere uno solo : la diUatura. Ora il fascismo non e ancora debellato. sciai.o indiscusso ... » Ma minaccia di doYer restare ad urlacc'hia- E la politica este1·a ili qncslo «duce» re iln'potente ncJ.la Stiria e nelln. Carinzia, tli ·camicie brune. è d~signata in sincere il che non cosUtuisce davvero un successo linee : in un paese come questo, che si riduce pra- • « !Rimane un solo paese, che già Bismàrk tioamcntè alla Capit.al9. preconizzò rivale della Francia : l'Italia. Contro il fascismo la socialdemocrazia, Si è detto che Musso'lini è un sacro cgoi– ammaesLrata dalla dolorosa esperienza dei sta: ma un'alleanza tra Italia e Germania paesi conflnan·fi, Il~ lottat.o con energie e è appunto possibile soltanto se l'Italia svol– con avvedùf.ezza. -ge·lo_na poli~ic_adi as~oluto 1·e_alismo,quel– La posizione, sin dall'inizio della rivolu- là cioè degli mteress1 comam : la politica zione, pr.esa nei confronti del parLito co- delle simpatie a])partiene ai democratici munista, ridotto -allo zero con una int.el !i- e ai rnpubblicani : solo gli idioti possono gente politica di sinisf.ra assai più avve- credere che LraLlando si '!)uò arrivare a duta cli quella stupidamente reazionaria corl'quistarc le simpatie della Francia. Le ~1 un !'{oskc, I~ h~.'concesso di adoperare nostre simpatie per l'Ilalia e Mussolini s0- 1 mezzi estrenu, smo alla costituzione uf- no dettate '!)uramen'le da ragioni d'intc– iìciale di una miliziii di pari.e. resse e sono persuaso che l'ILali:.i cliven– Le lotte domenicali, le risse di osteria torii tani.o. più presto nemica della Fran– cd anche le grandi 'J)arate del!() forze av- ciu, quanto più presto saprà di avere dc– verse non hanno risolto gran elle. glir,amici. Per questo io salulo la distru– I fascisti non hanno marciato su Vienna ,dono in It.alia del regime massonico, giu– ì socialisti hanno invece conquistato qual~ <laicoe democratico .e saluto il Regimo fa– ohe 1rnovo comune in provincia _ rra i scista, perchè vedo in esso la possibilità quali, importantissimo, Graz _ ma Ja si- di. una cooperazione con noi contro il co– Luazi-0110 uon ù sostanzialmente mutala. mune nemico : la Francia. 'Cna sola è la Solo che è stato def.to ufficialmente eia·! salvezza della Germania : lo strìlolamonlo •partilo socialista ai f.ascisii che es.si pof.c- della Francia. ,, vano prenclcro Vieniia solo colla forza ,del- Ecco im alleato <lcl fascismo italiano che le armi. • p_ai·ta,da bqs_tionequal'è, senzct pe{i sulla Ora che la situazione sembra andare ras- linu1w. serenandosi i dirigenU del'la sooialdemo- Non ci·caano i nostri 4cltori che abbia– crazia austriaca si fanno abilmente inGon- mo 1·ipi·odotto le pai·ole cli llitle1· dlt un tro ai loro avversm·i con c;)elleprÒ'])ostc 01·gm10antifascista.: le. abbiamo tagliale concrete di int.esn. dal Corriere della Sera, chq inquad:ra sii Il sindaco di Vienna h.a emesso una,,gd~ lltic·_cofonne 4i vrima JJ~gina itn ,·esoconto da conf.ro i cortei in uniforme O con'nin~ ·dt lo_di sport1cc./li cul llttle1·. sontto da un que milila:cizzati, che ,.ò,.stat.a fayorey,o!~: --Cf?J,l'~P?l~ente ~h_c.nef 1926!. •SOJ)pi•essr i. meni.o accolta dalla popolazione. tu Ha ·;,SI)~- gw(•lw_lt.d oppos1': ;1.dn~ i n ltalw. teld[oi,ava lii,questione degli affitti un pr-0getl Q d.l r~.- ·a Pa1·1gi spr?na??do allçi mcc?ita dt fon~t visione. la cui vera portata non è QnOol•a. e <t?fa rpubbl1caz1onr;.d~ wi gu1rnale a1r{1- <possibile cli valutare, ha iro;va,bo,concorcli • f(,l,scista ... gli avversaì-i. -~ • ______ _,.- _______ _ In Italiasi fumamoltomeno La questione degli affitf.i ha anche con~ lribuito alla cadut-a delfa polit.ica .fasci~La. • Come in Italia il mo;vimento di cui si im,– padi'onì Mussolini era .un movimento cli fiLtabHicosl a Vienna il fascismo era soste- __ ,....__ nuto dai padroni di casa. [,a 'Libe1·tcì n.ffacciò qualche mese fa il e le.entrate dellaRegiadùninuiscono Ora Seipcl per ingraziarsi gli .eleHori pr,ogetto di difronclcre nel pubblico ilalia– aveva giocato alla protezione degli inqui- • nò la volontà di non fumare per diminuire lini, ma non aveva montenuLo le sue pro- i teddili do! fascismo dcclicali alle armi e messe per. no.n perdere l'appoggio dell'al- alle organizzazioni fascislc. Ll'a ... ·parte contraente. Ifa finito col prcn- .Qra vediamo che automaticamente que- dere pedate dalle due '!)arti. s~~; entra.La (lei 'l'psoro diminuisce veri igi- i\'oi non vorremmo cl10 là socialdemo- nò'samcnfo. crazia, messasi saggiamento sul LcFreno Ila'i i• gennaio al 28 febbraio : della conciliazione, venisse a concessioni\ :!928: L. 2.370A22.859. troppo forti sulla prokeziono dogli inqui-. 1929 : L. 1. 735.373.365. lini •« miete1·sch!tt;;_». . . . . . • . $i tr~tta in due mesi, di più che 600.mì- :l-{adue _ordini d1 cons1deraz10111 c1 con- ilO!).id1 meno: ò un consumo volul'luario senLono d! :bene .sperare anche da questa r;!1cdimostra il disagio economico nel mo- 11uO\'a~Jol1t1ca. . do piii schiacciante. Aniitutto la ncccssilìi di concedere qua1:.1 --------◄---------cosa a i tpadroni di casa. Basta pensar!) cho oggi l'affitto diretl.o di un app-a.rtamento cli• (re o quattro· locali non co,,la più di S o 9' scellini a). mese ! , Il secon~o luo~o il fai.Loche sono le as-, semblee popolari che decideranno dell'ae:-· cetlazione o meno del progetf.9 del partito,· dando cosl un esempio di sana democrazia, anche 11ell'interno .dcll'orga'llizzazionp po-• -litica. ' Con tulLo questo la crisi auslriaca per-, mane grave ~ul ucrreno cèonomico non– ostante il lieve •migliorn,menl.o clelht situa– zione politica. La soluzione, è una soluzio– ne· di carattere ministerialp che non tocca· il paese. Ma :possiamo dire sin d'ora cbe )a social– democrazia austriaca ha mig!Hn·ato le sue posizioni a dispetto dei numerosi necrofori e delle meno numerose, ma non invocate, Cassan.drc. FRANCO. tfoo (lei più 1·eccnli segni della powrl11, i1ilellcttuale fasçista lo f,roviamo nell'ago– niq. di tutf i i periodici consacrali alla leL-. tcratura. C'era Lii Fiem Lette1·ai·ia che da oUre cinquo anni Yedeva la luce a Mi!;mo sforzandosi di mantenere in onore la J10- slra tradizione novellistica, polemica e cri– tica. 'l'rc set.limane fù. arrivò l'ordine da Ronm di ccssaro le ,puibblioazioni: lo sa– J"ebbc Sljcceclui a. nella enpita!o stessa, L'ltalfr1 Lcllcra1·ia. La caduta di Soipel vuol dunque sigui– flcnre che il pericolo fascist,11-è in Aus,lria superai.o? A!bbiaino serloLito lanto volte riT)etero, da ' persone anche appartenenti ai l)artiL~ di 1 . <iJ opposizione, anche da, socialisl i ed anche • da 'ra,ppresent.anti del socialismo italiano ,Il ." duce" non vuole caricai ore Al ,poveTO'Cmbcrt.o Fracchin, llircLtorc del.In l 1 'iq_rn, 1Jocomancò chn no;1gli venisse 11h fio1•0accidente. ~fa bisognò ubbiclirr. C'erano a Roma dei lclteralucoli fascisti senza ocupazionc : bisognaY:i.dare ad essi uùo stipendio. sottrarre i loro manoscriMi al ccsLino milanese. La ,~ò'i11l'l1 J,ollcrcu·ict. non era rcdaltn. da cmhicic nere della. pri– ma. ora ; essa non clava alcuna. ga1·anzia di ci(\'c,\ fedelfr.ì. al regime. Ai .p9,t,i di co– on~ndo del!' lta/.ict Lellcl'ariCt sareb).)cn•o state messo invece delle cmnicic nere Yèc– ·chie o fedeli. competenf i r spcrimentafo. l,. .... • --:._..,_ i.~~-. ohe la siLuazione in Austria era tJerdula L'autoredi una rivistarispondealla censura per la socialdemocrazia c110,pur eòsendo convinto dalla nost.ra diretta esperienza e conoscenza di uomini .e cose che il conlra– .rio era il yero, ora non vorremmo essere portati acl.csagevare, in\'olonlariamenlo, la consistenza del mutamento che è avvenuto. Una cosa è JJcn certa. Anche se Seipcl ha pensato personalmente di potersi ritirare per lavorare dietro le quinte. nessuno gli potrà.togl\cre questa convinzione personate 1·ispeLt,abilissirna ma i fatl i slanno a pro– vare che egli se ne è andalo perchè i suoi noil .lo volevano più. Non lo volevano 'Più i fedeli cattolici nauseati a1 veclere un ministro di Dio pre– dicare apertamente la Yiolenza, non lo vo– levano più ~li al-li prelati ausl.riaei - il vescovo di Klageni'urf. in testa - che ve– devano a migliain. i fedeli a 1 bbanc!onm·ela Chiesa ecl iscriversi in parLe al pari ilo so– cialclemocrntico, non ne \'Olevano sa'Perr gi i alleati na1.ionalisti urtaLi clalhi polilica <li servilismo verso i\fus~olini sulla scottanle questione del Sud-Tirolo eù infine la ste~– sa maggioranza dei crisLiano-sociali che o Vienna aveva all'invito fati.o dal ditta– tore in vecto1·e ad enfra1,e nelle « Heim– ·weh1•cn » sconfessa.Lo pubb.licamenle .Lai.o atteggiamento. Seipel è qui111:licffeLtivamcnLo caduto. BaslerclJbe leggere il discorso del suo successore ché è .tulLa1,ma2confessionc del– la sua poliliea. Per la prima Yol~ain un discorso <li un ministro c1·i,Ua110-socialo il proletat·ialo giganteggia come i t fattore. primo della vita della nazione e si promello di trasfor– mare i11legge n_umex:ose rioh iestc di caral– lero slnclacale per lò quali la socialdemo- crazia lotta da lem:po invano. I P1·omessee pal'ole per 01•a. ~fa quanto cli– ,·e)'SO da!lç ingim·i11 anLisocialiste collo J La oc11sm·a non ha vehnesso che il vub– ulico i·ida del «duce» in uno dei viccoli teatri di Londra, tagliando una scena inti– tolal<t « i\lussolìni's -Lunch » nella 1·ivista int'itolato "Mattino, illez;;or,iorno e Notte» che è i·apresenlata al Evei·yman J.'lwafr~ Ilanipstead. L'au.toi·c. Edgai· ?oiiddleton. 'ha wotes'ta– to p1·cssoil govci·no e Chainbei·lain (Ili ha i·isposto motivondo il. divieto col dire che « Mussolini's Lunch (il pra11;:;o di Mussoli– ni) è cosa impossibile, verchè conticna de– gli i11sulti contro il capo di 11110 Stato di Jtn paese stl'aniel'o », Oi·a l'attlo1·e si 1·ivolge all'opinione jmb– blica affermando che « non si è mai sentito tanto on01·ato ». « Che la S0l'te di Mussolini t?·cmi sulla bilancia solo pe1·c'1èio /.'ho messo in 1•idi– co/o -iu nna piccola scenri di 1ina 1iiccola i·iuista cita sal'à data in w1 l)iccolo tea11·0 in lfampstead? "Siccome il, censore non 71e1'1nCttclic 1n scena s·ia inclusa nella rivista, ·io inten– do di dal'la al puùblico in fo1·ma di 01m– scolo. » Così. quelli che ,·idcranno alle spalle di Mussolini saranno molle nii(Jl-iaia invece che i10chc centinaia : ,tachc le ccnsm·c so- no utili, qualche .volta. •• • 'D'imminente pubblicazione SJT.vro 'l'R&,TT:-.-. - Les tra118{onnatio11s i·éccntes dit Droit ilalien. Dc la Cha1·tc dc Chai-les Alberi à la cNfolion dc l'Etot fasciste. BiblioLhèque dc l'Instilul, dc T)roit. comparé do Lyon. J::r/. Narcel {:i•and 16, rur Soufflol - [>(11-/s. ì'olt1111r di 700 paginr, Ed ceco che il nuo\'o periodico dimo– stra di saper i·ispondere non solo alle esigenze clell'Ora mussoliniana, ma anche a quelle dell'ora ponliHcia. Kel suo ,,• nu– mero, che ù nel lampo stesso, chi sa Jl~r <tualc rag 9 iro amministrativo. il 17° cl– l'anno Y aella Fie1·(, mori,\ e sepolt.:i, l'ar– ticolo di fondo s'inLiLola San Benedcllo gentil11omo ,1ella Casa di Dio. L'auloro è il ben ignoto Cesare Angolini. il qunlr. con lo stile d'un fraticello che abbi.i col!imi o i giardini dei grandi l:manisli. narri\ la storia del fondalore dell'ordine cinqucccn– lesca. Ora, seni.ife, sn Yolcfe ridere ùn poco. di quali appetitosi brani ù fallo tale articolo: "Una sera che, tanto 1icr cambiare un po' d'aria, Benedetto era mcifo all'aperto e gnardava le stelle vng·hc e la luna ci1cdi– lngaya tutta placicla in ciclo. cbhc una lcn– l,aY.ioncd'amore. 'Gno slravaganlc uccello, nnolio simile a una merla, cominciò a ron– znr 1 "'li d'inlomo e a stimolnrlo a pcnsic!'i cli ussmia. Bcncdcllo capì ch'era vicino lo spirilo del male; e lo cacciò con mano energica e con ,pa1•otcsgarbate. Sparì hi merla, ma non il tentatore. il qnalc anzi tomò più polonio soli o il fanla$ma d'una donna; questa 'dclicala e irrribilc cosii cli carne. .\llaccial o dnll'inquir-fnnte e JJ1•u– ciant0 fantasma, Benedetto capl che 1:1 ,ua beat a soli tucline ot· di\·cnfaYa d ramnin I ica ; e. pc;: non perdere in un batter d'occhio quef''Che aycva g-nacb1gnafoin più a11ni. geUò Yia, lo stl'accio i.li ionaca t·hc lo cl•– priva e, caccialosi ignuùo c·nlru un ir'to spinaio. quietò ln sclc llclla, carne col J'c- 1·occmiracolo del s,mgu1•.:-,i,·onta dio li.I– dio medesimo sia sl:ifo :;pcllato1·c del trr– men'do duello, e·, a guena fìnila, da uno spacco allo dr! ciclo, abbia applaudito al suo mirabile atleta." Più umo1•i,I i di cosi, i compilai ori ·,1rl!a Italia 1rttcrai-iu non 1>olrchbcro c.o;sc1'é ! I giornalisti accreditati presso laS,d,N, protestano contro lascelta diMadrid come sede delConsiglio dellaLega e dichiarano chenon assisteranno manifestazioni che possano essere sfruttale dalle dillature La ~e.;:;ionodi giugno del Consiglio della Socic1i..L delle :\'azioni è convocata ~ Jlfa– drid. Questa scrilt"' <li seclr ha ualural– mcnle preoccupato ii Comitato dell'asso– ciazione dei giornalisti nccrcdif.ati presso ht S. d. l\'. In ,cguilo ad una di:;cu,~iorie c,auricn– f 1< il Comilalo Ila deciso di 1·icliiamare la aLtrnzionc eh•! sci;retario generale <Jclla S. d. X. wl fallo che H govrmo spagnuolo è ancora fra quei gowrni che non hanno i·i,:p_ost.o ali.i circolare del 9 febbraio 1928 che portava a coiwseenza dei governi la risoluzione ciel Consiglio relaLil'a ai lavori della Conferenza degli Esperii di stampa del mese di ago,t.o 1!l27 (Doc. CJ,. 20 1928). In <juesla risoluzione ~i 1 rattava : 1• delle faci itazloni 'Professionali dei giornalist.i ; 2° della censura in tempo di pace : 3• drl-· le mi,ul'o repressive contro i giornalisti stranieri. Durante fa discussione in seno del Comi– Lato ùell'Associazìone sono slat.i citali i discorsi pronum,iati al Consigfio di ~el- 1 cmbrr ·1927 dai clc•lcgaLi della Francia, del– l'Inghilterra e della Germania. E fu no– tala anche l'emozione, solle,·uLa dalle noti- •zie della riunione a ..\ladrid, della slampa mondiale. li Comilalo ha. quindi, cleciso, p()r evi– tare qualunque incidealc che pqssa esser nocivo all'opera dì pace che. l'Associazione 1 conduce d'aàordo con le. direttive della S. d. X. di domandare al $~grctacio gene– rale schiari111cnf i e ganrnz1h·riguar~au(j : A.. - Le facililazioni professionan del 3 giornalisti accreditati preso fa S. él, N. e !Jlarticolarmente quanto c_oncern.cI~ Jiber~ entrala e uscila,···dalla Spagna, visto su~ :pa~:;aporli, ccc. JJ. - La c~nsura in tempo di pace Ci specialmente l'esclusione di ogni cerrsurq; sui ~(•!TiziJlOSlali, f.clegralìci e telef~ni~i dei giornal1sli che seguono :un Cons1gl10, della S. d. X. c. - i\Ibure di _pr-0Lezionc personale per' i giornalisti esteri noi paesi membri della S. d.:'/. J}Associazionc ha riflulato. in linea d( massima, i biglielti gr-atui,f,iofferti dal go➔ vcrno ~pagnuolo ed ogni invito a manife-< ~tazio.oi ·chepos,ano prestarsi ad uno sfrut-s lamento da parto <frl regime ditlatorialò delle riunioni di Madrid. Le dittat,o·e, come si vcile, rial.aM .., 'il prdsli(fio. Le delibe1'0;ioni dei Cornitato dell'Associazione dei giomalisli accredita'to piesso la S. d. N. sono Lanli scftiaff( peu {Joi;cmo olfonsino. E ~on ben dati e meglio mci'itati. P1•i;,td, dc Rwera, qualche tempo fa, in una inter~ visto •.disse che in lspO{fna _tutti sono favo~ i·evolt olla dttlatw·a, tult, meno wi mi~ (tliaio di persone e meno.:. tutti i giorna– listi. 1, ge11e1·:ile inca1·icato di fare il dit~ tu.tol'c, an~1, insultò. in questa occasione i gìo1'1!alisli spo(J11uoli che non i·iusciva a comv,·ore. perchè non vendono le loro co~ . scienze. Il generale ha tentalo, come tt suo f1·atcl r,w{Jgio,•c Henilo, di compra,·c gio,·J nal-isti estcl'i. ma è i•iuscito a coinprare '. solo quelle cha si vendono ogni giomo e q qualtmquc padi·one. • • I (Jioi·nalisti internazioiiali, O(J{Ji. aimo-i st1·anoa P1·imo dc Rivera - e a httli i dit-, ' latori- clu; se vi puù esse1·11 <walche (Jio1·– : naltsla $cn;p _coscicn;u, vi è la stampa, la • eriorme mag(Jwran;a di .{fiomalisti che non • 1)ic{Janè alle lasinu!tc nè alle minacce. •••••••••••••••••••••••••••a••••••••••••••••••••••••·-·••••···•· ALLA VIGILIA. DI UN CONGRESSO -Il prouramma,e i metodi ella L.I.D.U. La Lcr1a llaliana ilei Dfritti 'dell'Uomo l'a ili cui l'operaio francese ne gode se·., terrà. il suo terzo Congr.esso a Lio11C' il 1• condi:>_ le possibi_lilà locali - gli stessi be ... il 2 e il 3 del prossimo giugno.. Io qu.elle as- neflcu che derivano all'operaio francese' sise - che rimarranno senza dulYbio so- ctaleggi sociaIi interessantissime, come so-, lenni per concorso di amici. essa passerà no quelle del 30 luglio 1893 sull'assi ... in rassegna i progressi falli e gli sforzi stcn~a ai pazzi, del 28 giugno 1904 sull'in◄ compiuti in quesl'ultimo anno per .essere fanz1a ubbando!)ala, del 15 luglio 1893 sul.., all'a!Lezza:del suo programma o, della sua l'assistenza meclica gratui,ta, del 14 luglio mis~ione. ·19_05 sull:assisten~z ai Yecchi, agli inf.er -1 I progressi sono nofeYo)i. Per non anli~ m1, agli rncurab11!, del 14 luglio 1913 sul.., riparc sulle relazioni ct1c saranno prcsen- l'?ss_istenza·alle famiglie numerose, del :17: tale ai congressisti dalla scil'reteria e dalla gmgno e 30 luglio 1913 sull'assistenza allo presidenza, mi limiterò a air che, at.tual- ,parlo1:'i.cnti,senza coni.are le leggi in pre-i mente, le sezioni della L.I.D.U. sono 98, para~101)e,mollo importanti 1 e cioè 33 di più dell'anno scorso. e che ìe _Chi\'1ve in 11royincia sa gli sforzi ercu~ sezioni in via cli costituzione sono 16. lei che compiono 1 consolai.i per tenere av..1 Qu 0 sle cifre bastano a climostrarc che vmla J_anostra geni.e emigrata all'odioso la L.I.D,U. risponde a un bisogno non sol- carro fascista. La caccia che si clà all'ita ... tanto pratico, ma anche spirituale della li~no. CJUigrato non obbedisce :i fini pa-< nostra emigrazione. Infatti sulle Hl sezioni l1·1~U101 e neanche a fini di gretto nazio~ in via di costituzione, 8 risiederanno in naI1si;no:_esso mira .soprattutto a far sl Francia, do\·e la Leç"acompie opera di as- che_ I naliano non. sia di questa Italia pro– sistenza. le allre. 8 m altri paesi : dall'In- scr1lla, che ò l'Ilalia cli domani, ma lorni ghilterra. all'Amcl·icn, all'Auslralia. Gli è _ad c_ssere dell'altra Italia. L'appat che il che la LJ.D.U. sla ugli individui come .la cacc1_atorcpone <lavanti glLocchi della sei~ Concentrazione sla ai partili. vnggma sono i ~ussidii alln famfglie nu- Xcllo svolgere la propria at.t.ivilà •nel morose. l'assisten1.a alle partorienti le co~ campo clella 11ropoganda, il Comilato Cen- lornc m,arine e vfa dis.conendo. XÒi dob– fralc si è inspirato a questo principio : la h1amo !JOn,trdbat.t~r?questa propaganda e aulorilà della Lega non è proporzionata ne ho md1cafo p1 usu il modo. al numero dei suoi aderenti, ma al nume- Fo1\$e,in quanto Ilo detto prima e SO"'◄ ro delle sue sezioni. E però lulii gli sforzi giuuLo poi qualcuno n!cll'à una contraddi~ del C. Q. furono diretti meno ad acquistar· zionc. :\'on ])o infabCì dcUo che non biso– soci che a disfrihui1frin numeroso-sezioni. gna t•W 1~1;P,si;litismc> ..per. p_oit ièfIDC/Lidero Ciò ò conforme alla missione che 'lit L.I. • c!!!l..V))'.~cefthis9gpi\. f\l~'IQ? ;La c.onltaddi- · D.U. st è pi•oposrn: cli"f!llsetc un 11·aU-, l\1ono _e. appar~nte. Bisog_na,distin.l!'uero il (Clmion- fra gli esuli /taliani spar~i nèl prosel1f1smo ,d1 parte. dalla propaganda di mondo e la demoorazia dei Yàrii pue,1 e !_<Je~~Jl <falla•d iJiu~iono di _principii gene– di assistere gli stessi esuli è, in genere, ial1. La Lega assiste 1utt 1 quelli che ne gli .:imi/!Tati it.alioni quando sono vittime sono degni o che hanno (come nel caso di errori. di equivoci. cli ingiusf izia. delle leggi ~ociali) il cliriLlo di esserlo _ L'esperienza ha dimostralo che la tat- scnz~ chiedere agli assistiti ricompensa o tica seguita era la migliore. Vale la pena ndes10n1.Dunque. ni1mte proselitismo. 2'o 11 di ricordare che lutto ciò che la nosti•o, solo. Ma, quando la Lega riesce a far ripa– Lega fa lo fa d'accordo con la Lega frrin- ral'c una ingiustizia, dimostra. praLicamen– ccse. da cui ha ricevuto sempre ln.più tan- le (e ~iò .ò. oon_formc!!,lsuo programma) la gibilc manifesfnzionc di soliclabctà '! Or-. super1or1ta dei reg1m1democratici, che ac– bene, facendo il bilancio mornle della Le- crUano 11controllo e Ja collaborazione dol– ga. è facile constatare che gràzie rille sue l'opinione pubblica, allorchè si tratta di sezioni, essa ha potuto penetrare in am-. sorviro la giustizia, sui regimi ditlaloriali bienti fino ad ora chiusi alla nostra pl'o- doyc l'erroi·e, l'abuso, il soprnso sono me– paganda. Basterà indicare Saint-Xazaire, lodi di govcmo. J,; così, quando la Lega si Angcrs, Rennes, Condom, Aix-en-.Provcncc occupcri1 delle leggi sociali, non solo mcl– ccc. -0cc. dove i 11oslri oraL01•iJ)OLcrono (eri1, la selvaggina· arnbila fuori ciel firo utilmenlc parlarse della situazione ila- fuscista, tenendola sotto la propria influen– liana in comizi i indetti dalla Lega fràn- z~. rendenclol_a ,capace di ,Lrasformarsi spi~ ccsc. D 'alt.ra parte, poichù le sezioni fràn- 1·1Luuln1entc in elemento di battaglia rn,i cosi rapprc,cnlann. in caso di espulsi oni, le drp·à la se11sazionedi una solidarie!~ in– il. primo grnclino della procedura da segui-, fernauional<l calda ed efficace. che il fa– re in caso di inlervcnfo in ,favore dello sci:i.monega , che iJ fascismo, anzi, i•ifluLa, espulso, è chiaro c-he più sezioni italiano perchè, se Yolcssi;, 1 suoi rappreòentanf.i mrllrremo a fianco· delle sezioni francesi non _uvrcl:lbcr~.jlOJ'rarno godere gli orni– più l'opera cli ussi"Icnza riuscii•ii agii~ .cd gTal 1. che da rnvocar, essi, l'asservanza del efficace. 'J'ratl nto di La,·oro, facendo cosl risparmia- Applicando qucsl i crilerii. il 'O. C. ha re all'erario Ja somma che ·spende pazza– volulo allrcsì evifare i11co11YenienLi gravi· meni~, non solt~nto _(comeho già deLloì e tlifenclcre da deturpazioni anlipal[che e a1 fini d1_pn nll1.I0nal1smomoschino e più pericolò.so -il caraflc1•c dc.Ila L.I.D,U, ancora d1 una hassn n stolta ga(lofobia. ,Sl può essere atlrall i Yrrso. la Lcg:i cl:, B. .così facendo, la L.t.D.U. di!·igc tutta duo con~iclòi:azi.onl .: mra'idc.a!i~tlca,.,l'allta la sua attività - 'iclcale e ,prat.ica - al inlerel;sa·ta ;' pérèhè le si Yllol iJortare un rfine per cui il sorta. e vlve : la difesa della conil'ibulo <li -fede o peryhù se ne spera causa dcl!n Libertù. <juaI1•hculi!H11. li G. C. ha sempi'c certal.o Essa non cerca adc1j(i : sveglia coscien– c i 1·ichiamnre nelle n1c della Lega coloro. zo: non lrnnclisce. p1·ogrammi di partili : che si in,,,pi1·anoalh prima considcraY-io- suscita e colliya _slaLidi. animo. E, per far– ne .e cli allontanarne colol'o che si inspi- lo,. S\·oJgc.az1on1 che, m tempo normale Tano all'altra considerazione, dichiarando sarebbero Jqdevoii, z11:1. ohe, nell'ora prc– chc. 7Jcr aver di l'ilio al suo pafl•ocinio, non sente. sailèb1Jercl sterili e pfafoniche se esse c'ù •bi,.ognodi essei' suoi soci: basta rsscrc non convergessero a uno scopo cli supc– la\·oratori 01\esti e moralmeh!c inccnsura- riore ilealismo in armonia con la coscicn– bili. li met'odo ha dato rccrllcnt i risuHali : za del popolo italiano. oggi la hl.D.U. rnpprcsentn il flor norc Cc.n'è, comy si Ye~c,,abbaslonza pe_rap– dcll'cmigrazionc italiana ,r lo sue sezioni, .1H1ss10.no~·c gli sLuc!H:rs1 dei ,problemi che per la qunlilù dollr pe.r~oJ\r.è\1e lQ.rtifn- :;i ,rifc1'1isco110 c:osl alla nosLra emigrazione 1)ongono offrono allo. con8orcllc. ftimcesi•· politica . .:omo all'emigrazione in genere. - massima iJ\ casi 1:licspu1siòne - le più Invito. 4unquc, t.utti gli amici a Lione, sieuro gara112iedi serietii e di probili1. :\'on dove_dobbiamo -dar proYa a-i nostri ospil i c'è nna sola sezione della nosll'a Leg<L che - 1 quali saranno rappresentanl i da abbia demeritalo della fiducia delle con- Bcloardo Herriot. cx sindaco della ciUà. e sorcllr francesi e che non sia con queste da Viclo1>Basch, tJrcsidente della T..e.;it in l'elazioni cordiali, fralol'lle. Lo afl'r.l'mo francese - di maturilù, di sol'ietiù,di com– con 1irofoncla socldisfnzionc o con i11tcnsa postezza 1 di fermezza p di Yolonlà. commozionr, ,tanto più che il DO per cento drlir nostre sezioni sono dirctlc da !a-. LUIGI CAMPOLONGHI. voratori. •• ·• -.::•«-· ìlfa la L.I.D.t:. si svilupprrii maggior– mente. nel senso più sopra indicalo. ~i per– fezionerà. .e ,unpiicrù la propria at.fivilà. F>,,a devi) organinarc i propri uffici di ussisirnza (o piullosfo crearne uno) in mo– do più ri~ponclrnle alle crescenti necessi– tà : crrsccnl i 1ieccssìtl1. llo dello, pcrchò più )a L.T.D.C. si eslrnde e pi~1aumcnLeri~ la sua clicnl.cla. ~è i per.fczionamcnl i che lll i risen·o ,li proporre al Congresso, do– nanno limitai·si all'isl iluzionc di un l:f– ficio cli As,i,Lcnza : converrà anche ce.1·– carr un fondo ccnlrnlc '[lC1·l'assblcnza, prrchè - come non è giusto che razionr di 1lifcs,i dei colpi! i ,pesi ,ullr spalle <li pochi uomini - non è giusto cho le ~pese ,,:,ravino sollnnlo sulle ~palle di poche ~c– zioui. }li .spirgo. ora con un .rsemJJio. -Jn ca,i di <.lomandodi cMruclizione,·1a sezione rlrlta L.l.D.t·. che intr1·\'icno è qucll,, della cillit c!O\'PrisiNlc la Gorle <l'.\ppcllo drlla gìmbdizionc competente. l,t cui Camera d'.\ccusa dc\'C 1,1·onunziarci. Orbe,10: è B"iUslod1c ,in ,ern1n·~ qucst.a scziO!lP che ~i sacrifica. ,ah·o a luftc Jr alt.re il dirilfn i.li l'antar JJ1Ji , ittoria '! :\'on c'1ì bi:;03110 ili pfoitlc1· olire. quesf,t cau,,t Yinta. Dirèrpinlloslu cl\C, (llWIHlo]ll'Ol)OlleO di amplial'C l'aUivi!à clrll;t L.T.D.U. inLendo alludere alla ncces,ità che la L.l.D.U. curi l'ossenanza da. parte clcilc aulorità locali elci Trai lnlo di La\'01·0franco-ila Iinno <.lei :JO scllemhre -1910. Que;to r1·allato pi·e\·cùc prr l'operaio ila– liano resiclcnle ia :F1·.u1ch, - e nella misu. Il Peuplo tli JJrnxclles. vista la mililu– , .i.za ~io,w • dei dcp1tlati italiani a la loro s11,bo,·dinozìo11e ad un vm•titv, ciù che i11- validn qnalunquc lc(Jittim·it1.ì del mandMo i•appN!ScntaliM. si domanda se non si hn il clfrillo di esiaere che alla 2)1'os~inwcon– ferenza. inlcl'nazionale va1·lainen(m•c i cu– sitlctti clçpu.U1.li fascisti non siano ammessi, .Dopò 1ia,·crchic uclienze il 'rl'ibunalc l:ipe– c1ule prcs1cclulo dal «generale,, Crisli11i ha c-ondannulo j sci sl :i.vi di Gorizia ucen– saf i di a,·c!-e 11cci~o U!l loro compagno. di– "_r'nf ato spw. del iusc1smo e di organizzu– zione GOm\llllolll. ~"ui~i Ifralic, .~gosLino Lange e Luigi ..\lareh1ng,sono stati condannat.i a 30 anni cli rccl~1sione; Dusan !{rescak « iiel'chè ini– no1'cdi età» n 27 anni e un mese· Viltol'io Krnsll.ì a 5 nnn i e Milan•l{rcscak'. a ~ anni " G 1J1c;i. 11!Lrculht vigialnza spe1;iulc 1) all'intercliiionc ilei p(1 1 bblicl uff.iw ,

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