la Libertà - anno III - n. 17 - 28 aprile 1929

• I 2 Il PLEBISCITO NELLE PROVINCIE ORIENTALI Comefurono" presi" gli slavi - Botte, corruzione, violazione delle urne • Il clero e il vescovo. L'assassinio di un avvocato sloveno Il cos1oeuo plebiscito nello l)l'Ovincio orientali, popolàte dagli slavi, non· si svol– si} cliversamenfo da quello che ebbe luogo tontemporaneameJ\le nelle vecchie provin– cie d'llalia. Nell'Istria, nella provincia di Triest.e, ecc., non si· annoverano gli atti di sopruso, le violenze alle persone, i feri– menti·; centinaia d'àrresti, cii.cciacon au– tomobili e ca1nions agli eletLoi·i,assedii al– le piccole chiese di campagna, trasport,o forzoso degli elettori allo sezibni eletto– rali caratteriizarono la giornata elettorale. .\. diiforenza di alke provincie d'ILalia, il clero slavo non prese parte alla propa– ganc\a fascista pro plebiscito. L'w1ico vé– s.cov(! d'Halì~, . l'arcivesco:vo. F. Borgia SedeJ cl1 Gorizia, sloveno, s1 astenne in segno di protesta dalla votazione perchè. la Federazione provinciale di Gorizia a– Yeva arbitrariamente a mezzo di fogli vo– lanti cercato di accalappiare .i ,ipti delle masse rurali sclovenè con la falsa notizia che l'arcìvescovo Sedej avesse inlimato al clero sloveno di audare a vot11ree di far opera di persuasione presso 1. fedeli per– ~hè votassero. Ad ecceziotie di pochi par– roci, strappati il giorno delle ele~joni dai confessionali, e condotti a viva fo1•zaalle sezioni elettorali (p. e, Lambasso ed O'sec– ta presso Gorizia) il clero sloveno nella provincia di Gorizia si aste1ine dalle vota– ·zioni, cosl pure nella provincia di 'l'riesLe, dovo però il vescovo Fogar votò per il fa– scismo. Nell'Istria, già dal 1921.campo d'ei più violenti eccessi del fascismo, i pochi, non ancora espulsi, preti croati o sloveni dovettero piega11si alle insistenze della Chiesa e dal pulpito incitare i fe,deli alla votazione. Violenze vi furono un po' dappertutto 'nelle campagne abitate dagli slavi, Citia– mo alcun~ più rilevanti. lsttia In tutte le strade conducenti a Pisino ·ì fascisti sparavano per intimorire gli elettori. Nella spara~oria presso '.Kam iz– Kray uccisero il contadino croato Ivan Su– bi~an e ferirono diversi altri elettori. I contadini si dispersero per j campi. I fa– scisti diedero loro la caccia, prendendoli poi uno per uno e li condus$evo tutti a Pisino, ove il presidente votò per essi. Più tardi i fascisti invasero il paese dell'ucciso Fubitan, Irviz, donde la popolazione era .fuggita, arrestando il ,maestro Zlatic ed alcuni contadini. Augusto Turati mandò al deputato fascista Maracchi un telegram– ma da ·noma esprimendo lo sue condo– glianze per l'accaduto o Pl'ospellando il nefando delitto come compiuto da ele– menti antifascisti. Nell'inchiesta sul fatto non vogliono escutersi i testimoni pre– senti a1 fatto ed il terrorista dell'Istria, ;\faraccbi fa di tutto per non far trapelare nulla al pubblico sulle sparatorie nelle strad~ attorno _al Pi~in.9. Nella g,rande 1_nagg10ranzadei seggi elettorali furono cqnsegnate .ligli elettori solo Io schede tri– colori, Uh- terzo degli eleUori esibl il cer– iiflc'ato •elettorale e i presidenti dei seggi votarono per essi. Solo a Pinguenle riu– scirono tre pel'sonp, dietro insistente. rl– •\hiesta, di ottenere ambedue le schede e di vòtarè, contro ; perciò _fiµ-onocondotte clirpttame11Lo i:lall'aUla elettorale alle pri– g_loni. A, MaUe.11i!l rinohiu~ero per una set– tnn'ana ,çerlo Antonio '.Kti~u perchè. -si' a– Hl!J).ll.e dallà votazione.. .Nel)lhStessa lfat– terra la commissione e].ettiooale,,;posedue trrno : .una per lo scfiedo 4>1colori,l 'alt.ra per le bianche. Provincia di Trieste :r,a_vigili~ a.elle eiezioni squadre di fa– sc1st1, specialmente dei miliLi ferroviari,. andarono in giro nelle immediate vici– na~2!e dì .Trieste bastonarono nei villaggi S'lav1.tutte le persone che incontrarono ])er la. strada, Spflcialmenlo a. Trebinziano, .Prosécc·o, Padrice ed altrove. Ai coniizi elebt01;ali tenuti. dal Giunta e dal ségretario federale. Coboldi su per il Carso triest!no non partecipò quasi nes– ;,,uno, Per dimostrare al mondo la grande affluenza dei còntadini slavi sia ai comi– zi sia alle elezioni il centurione Grazioli, comandante cJ,elCarso, fece semplicemente filmare la popolnztone rurale recantesi al– la messa 'd.idomenica nelle chiese dei vil– laggi. Le commissioni elettorali diedero, nella mags-1oranza dei seggi, agJi elettori •solo le schede tricolori. L'affluenzà degli ~lettori condotti a viva forza sui camions alle aule elettorali non raggiunse sul Car– so il 35 per cento. Le commissioni allo scrutinio dei- voti aggiunsero quello chQ mancarn a 80 o 90 per cento. Nella provincia di Gorizia Le carceri t.ribunalizio di Gorizia furono nella vigilia del plebisciLo piene di in- 11uenti sloveni e antifascisti italiani, rin– thiùsL per impedire la in·opnganda asten– sionista. Centinaia di persone nei singoli villaggi ricevettero l'ordino da parte dei carabinieri 1 di dover per tutta la giornata dello elezioni rimanere a casa. In molli paesi delle provincie, cosl ad Aidussi, Zolla, Cerovo, Anisca, Comeno ed a!Lrové, i f:;iscisU si servirono del tradi– zion,ale sistema elettoralistico di corruzio– ne. dogli elettori, con Io spacci-0 gratuito del vino nei locali adiacenti alle aule olet– lorali. I minatori della minieta erariale ùi Idria doveLLerorecarsi sotto la scorta dei propri capisquadra alle èlezioni e ri– portare la soheda bianca in tasca nell'uffi– cio di pagamento della miniera. Singoli ~sercenti di osterie e piccoli commercianti furono costretti di fare la propaganda tra la propria clientela sollo la minaccia del rrl.iro delle relative licenze. Molte com– missioni elettorali uo.n diederò agli elilt– tori che le schede tricolori. Ove vi furo– no a disposizione degli elettori anche· le schede biancho cqmpUarono le commis– sioni degli elenchi di elettori che vot.a– rono « no ,, e li trasmisero alla prefet– tura. Nei villaggi-in cui vi fn la maggiore astensione dal plebiscito, si sta risentando l'ira dei podestà. Risultati plebiscitari delle elezioni nella regione abitata dagli lavi Volontariamente non prese parte alle elezioni neppure il 5 per cento de~li elet– tori slavi. Infatti fino a mezzogiorno le aule elettorali furono in mag$"ioralizadi– sertate dagli elettori. Gli ùfflc1 centrali di propaganda a Gorizia, Trieste. Pisino e Pola ne furono avvertiti e tosto parLirono per i paesi segnalati per la diserzione di ()lettori centToaia di camions e auto, ac– compagna~i ,:la carabinieri, mi.liti, avan– guardisti e _studenti_del G. U. F. (Grl,!PPO Universitar10 Fascista). La popolazione .slava fuggi terrorizzala nei boschi, cam– pi e vi~11c.Perciò furono acchiappati per le straae tutti i maschi, anche se mino– renni caricati su cainions o condotti alle nme.' Singoli agitatori . fasc\sti _fecero sempticemo1.1to raccolla d1 ~cr~1ficall olet– lòt'ali, li J)Ol't,u·on9a)\e sez1on1,O\'C_ \'Ol~- 1·onu con una speCJO eh mandalo _arb_1trano por elettori astenut!s1 da}le_elez1':m1.Mal– ••r-aclo lui.I.iquesll s1steml d1 lrufla elcl.to– ~alC:e· ili intimidazione alle 7 di sera nena 1,urz~io1·an:1.n dei :-:eg-gi non st rn!:'g1un$t il ,10 ìicr cento dei ,01 ani i. (;on le 1irHe 1_na: nici:e rurono allont.u_rnl i uiille co1nm!s,10111 •((1ei~oohi scr-utaLoT1 slavi, nommati dalle .a11toritllper una finziono di obietti~itit, I risullaU ufficiali cornunicati il giorno se– guente diedero la strabiliante notizia de– gli 80 e 00 pcv cento di volanti per il re– gime fascista. 'Ne rise la popolazione tutta, slavi e persino i semplici gregari fascisti. Efficace e 1adicale è stato il laYoro delle .commissioni nella notte degli scrutini I Propaganda astensionista 'C'na imponente massa di agenti di pub– blica sicurezza, di milit,i confinari. di ca– rabinieri e confidenti rese i_mpossibile u– na sistematica propaganda astensionista. Furono sparsi solo degli esemplari del clandestino foglio comunista Delo, dei fogli volanti iLaliaui contro il plebiscito o !lei manifcsUni sloveni por l'astensione. Il manifestino sloveno olenca,,a tutte le ves– sazioni faseiste sopportai.e dal 1920 in poi dagli slavi delle nuove provincie e con– sigliava perciò ~li slavi di astenersi dalle elezioni o di rifugiarsi nel .;iorno delle ele1.ioni in campagna. Gli elencati stampai.i conLrari al' regime furono sparsi tra la popolazione due gior– ni prima delle elezioni. Grande fu la co– sternazione delle autorità e con tutta la veemenza si gettarono allo $COprimenlodei divulgatori. Non vi riuscirono seppure de– cine e decine di giovani sloveni furono ba– stonaU ed incarcerati, sguinzagliati dei cani poliziotti, fermati tutti i veicoli o tutte le persone· o s0Ltop9sto alla più mi– nuta perquisizione. L'inchiesta dura an– cora. Il plebiscito fascista G1·ingoire, il grande sebLimanale pari– gin9, giudica il plebiscito. fascista con que– ste parole: « lì plebiscito ohe ò avvenuto -in Italia è stato una magnifica operazione d'insie– me : esso, ricorda il plebisci~o che fu in– detto in favore del Principe-Presidente nel f852. Nei reggimenti, i colonnelli arringava– vano i loro soldati in questo modo : - Tutti quelli che sono per l'Impero presenteranno Je armi... . Poi, dopo una pausa, essi aggiungevano : - AfA.enti al comando l'PrcsentaL-arml" Notizie dall'Italia Naoveinoenzioni spionistiche In questi giorni è stato aJPplicato ai telefoni di Milano un nuovo congego.oohe permette il controllo di. tutte le· comuni– cazioni. I risu!Lati sono stati tanto sod– disfacenti per Io spionaggio fascista che ò stato ordinato di es(endere l'applica– ziono dei congegni ~ tutti i telefoni do! re.gno. Dopo il trionfale plebisci[o il governo fascista ha paura perfino delle conversa– zioni telefoniche, Anche i faseisti ! A Parma, pochi giorni dopo il ple:bisci– lo, è stata incendiala la casa .di un noto fascist-à, pereb,è risultava ché •aveva vo- tato «'no». • • La mangianza_ A Par.ma ·11nolo fai!èlsL~ it. P. (> sotto' inohiesfai: Egli -.i-Mviitlòmaiidafo é qtte– nuto settanLaoinquemila lire per far ot– tenere 'la grazia ad uti condannalo per • delitto comune. La somma doveva essere divisa con un altro u geràrca », ma nella divisione del bottino, per una contosta– l!liono flnam,iaria\ uno. denunciò ral•Lro. Ad ogni modo nul a di grave : un'inchi-0sta, Reato gravissimo Il senatore Ruffini o l'ex deputato So– Ieri sono staLi messi sotto inchiesta e sor– vegliati dalla polizia, che cerca di imba– stire '\}n processo perob,è .., Ruffini e So– Ieri avrebbero presieduto, pochi giorni prima dello elezioni un banchetto che riu– niva una trentina di giovani ! Nessanoparla più della bombadi Milano ... Il " gerarca » Staraco è stato ritcmfer– mato reggente del territorio di Milano, pèr– ehè le lotto tra la tribù giampaolina e quel– la avversa non sono ancora finite. Un co– municato ui bolleLtini fascisti annunzia che non sono state date le tessel,'e del fascio a sedici fascisti milanesi, fra i quali Ma– rio Giampaoli fu ViHorio, Pantalini mon– signore Oreste (e'è anche un monsignore fra le -bandedi Giampaoli !) e Romit.aavv. •Odoardo. Inoltre sono state negato le tes– sero, ovvero sono stati espulsi, 19 del fa– scio di Senna 'Lodigiana, 5 di Concorrezzo, 3 di Mezzago,uno di Cassano, uno di Can– talupo, due di Settime e uno di Vimodronò. Infine il " gerarca » SLarnce avverte che « Franoo Driato •Baldi, ·specialist.a nella vendita di fumo, nulla htll a che fare ool pa1iito dal quale è stato espulso da tem– ipo» O bella 1• Perchè l'hanno espulso se era un venditore di ,fumo ? La .rivista « 1919 ,, è stata soppressa. Le rappresaglie contro il « gernrca ,, ' Mario Giampaoli - al quale, come' amico di ArI~ll,ldo, fu perfino dedicata una « Vitp, » di grande fascista - continuano, dunque ; ma il camerata Giampaoli continua a ·sco– razzaro .per i grandi alberghi della .riviera, coi sudati risparmi... e <:onun assegno elle il partito fascist.a gli pa·ssa ogni mese ! Diamine : Giampaoli sa tanto cose... GLI AFFARI VANNO BENE IN ITAIJA La Società Anonima Italo-Olandese lùka, derivala dalla unione fabbriclle Se(:aA1•l.i– flciale df Pizzighettone e di Palestro, pre– sieduta dall'antico 11opubblieano,neo fa– scista, avv. prof. Ferruccio Bolcbini, nella sua assemblea del 16 aprilo ha dovuto ri, durre il suo capitale da 96.000.000 lir-0 a 24 milioni. Una perdita secca di 72 milioni ! Il Sole del 21 aprile por.ta l'elenco di 64 fallimenti, Come si vedo la situaziono 0000.omicaè sani~sima in llalia ... aU'infuo– ri· di quelh che crepano. e o •!••• o:es eoooooeeooooooooo it DISCORSODELLA CORONA - ' • ...ì)iella leale collaboro2ionc di cl,l:ou nlll'i.\– ,·er,50 ~SJI OfS'a!l'.! èQr.[l.QT.0t\Vi .." LA LIBERTA LA CONSEGNADEL MOSCHETTO sta t1·asfo1·mato in « aiutante F'lil," 11er l'inesorabile sviluppo della corruzione dei rnino1·enni, i rnetodi non cambiano. L'or– ganizzazione dei Balilla e Avanguardisl i è basata sit conoscw,tissilni metodi flebisci– tai-i : o bere o affogai·e. Il i·egime fascista che si illude cfoe t1ttto consista nella forza rnalc1•iale, lavoi-a a 1'in{orza1·c i suoi quadri, con le aiovinez;;c che esso 1·uba alla vita, ve1· fa1'l1Cdegli scagnozzi della schiavitìt voloMaria, la veggio,·e, la ve,·a. . Con grai\de apz1ai-ato il 21 aprile si fece la r:osidetla leva fascista. In totcde ;·ono 87.300 avai1(ftta1·disti entrali col m.oschetto a '[ai·e v1:t1•tu del Pa1·tito e deUa•,1ftil1'zia ·e -10~·.500- bal.illa passali nelle avf\ngual•die. A 'µLodeMtsi è svolta anche lct leva f em - ininile.- , Il Pqpa 'benedice. La « leva fascista » ll « plebiscito » ancheper i Balillaf . fan'i e enfàsi pei• l(L "leva fascistf!, ». U 1•ff.q(1nc lw. bùogno della gi'ovinez:a pel' po~· tdi· fÒ'rinài'c • queU' ,~ 'a11M1Za f scista » éhp, secondoìe 'stesse confessioni dei bollettini littoi·i, non esiste e /Jiso(lna covarla ve1· farla schi1tde1·c . Ma anche pe1· questo ir1•eg(limenta1·cdi fanciulli 1/. fanciulle che vengono affidati alle non vatcme cui·c di qualche squadri- L'isci-izione dei Balilla è fatta col se– (!Uentc mez;o : i pai·enli dei, bam/lini delle sc1wle clementa,•i 1·icevono vn modulo da fh-nw,·e. Questo ,,nodulo... domanda l.'isc1·i– zione dei figli all'Opera Balilla e (Ili inse– gnanti s0110incai·icati di 1·a1nnnentare ohe la sche~n •deve esser.o restih1ita anche quando i·Jll)-1' !111.ti non vogliono l'iscrizione del loro bambino e in questo caso debbo– no 1·isponderc 110 o speciflcaro la ragione della loro opposizione. all'iscrizione. E' facile imma(Ji1ui1·c quanti possono scrivere e [i1·mare che non vogliono iscri– ve1·c i' lo)·o figlf fra i Balilla pe-rchè, av– versari del fasc{srno e di oyni cost1·izione, non vogliono che sia data ai loro fiylì una... maleducazione di fa:.ionc. E molti debbono sotlosta1·e a quest'alt1·a v1·essione, che si esel'cita nel seno stesso della fami– glia, spostando anche il padl'e e la mad1·e da,: lo1·0 pih sac1•i di?-ilti e dai loro più santi doveri. ------------------·----------------------------------·······-··· Il Congresso della Concentrazione PARIGI, 27-28 APRILE 1929 Sabat-0 27 aprile i delegati delle or– ganizzazioni periferiche della Concen– trazione si riuniranno a Parigi nella Sala al N. 7 della Rue Trétaignc, alle ore 15 precise. Il Congresso sarà so• speso la sera alle 19, per dar modo ai congressisti di prender parte alla grande festa • pro • Libertà. La seconda riunione del Congresso avrà luogo la domenica alle -0re 14, nella sala di rue Trétaigne e conti• nuerà sino ad esaurimento dell'ordine del giorno, che è il seguente ; 1. Due anni di vita della Concentra• zione (relatore Pietro Nenni) ; 2. Esplicazione del programma del– la Concentrazione in ltaÌia e all'Estero (relatori Claudio Trevea e Cipriano Facchinetti ). Sono membri del· Congresso : a) gli amici che compongono il Comitato Centrale e il Consiglio Ge– nerale della Concentrazione ; b) i delegati dei Comitati Locali ; e) i Fiduciari periferici nominati dal Comitato Centra.le. Possono assistere al Congreaso tutti gli aderenti alla Concentrazione, pur– chè presentino la tessera di una delle cinque organizzazioni ad~renti. Si avvertono tutti gli amici che -le riunioni cominceranno printrwlmente all'ora indicakt, La Concent1•azioncesamina 01-a, do1iodue anni d·i vita indimenticabile, il prop1'io passato, la prop1·ia attività giù svolta, e l1'accia la lince delle sue battagli<.: futui•c. Perchè T,a battaglia non è finita; pere/tè questo Congresso,non è mppooi·to di miU– tanti che si sepa1'anodopo aver 1:aggiunto la mèta ; perclt~ dopo il Congrésso, la '!lita della Concent1·azione i·i prenderà COf/, ritmo 2)i1ì, forte, con una fede più intensa, con una volontà più tenace. Sino alla vittol'ia, sino al 1·aggiugirnento de(lli ideali ormai precisati, sino alla libera:.ione della patria, sino alla conquista di tutte le libertà, sino alla 1•edenzionedi tutti gli Italiani: ·ll Comitato Centrale e la Libertà, che della Concentrazione è stato ver due anni ·e rimane tuttora il simbolo più vivo e piu cai·o, auyurano che da que.sto Congresso esca moltiplicata la fede di tutti i compa,.. gni e ?'insaldata la loro unità spirituale. E salutano i presenti e gli assenti, e che oggi hanno la mente 1-ivolta a questa au– stei·a adunata di proscritti, che si ritro– vano non per 1•ipon·e in disciissione il vel'– ehè della lo1•0 unità, ma per dare a que– sta unilù nuova vita e nuovi entusiasmi. Ma il.saluto più sentilo, più oJ,to,più fer.:. vido è quello che la Concentm::ione e la Liibertà rivotgono agli Italiani 1'imasti in Italia, ìl cui pensiero è vicino a noi, co– me il nostro è tutto con loro. Che imporla se, in Italia, l'eco della no– st1•ariunione giungerà atrave1·so le diffi~ cui vie dell'in[onnazione clandestina? N.on v'è bisogno di fare un Congresso, per sta– bilfre questa co1iì:unitàdi intenti e di spe- 1·11nze. Essa esiste ogni giorno, essa ci ha son·etti fino ad oggi, essa ci sorreggerà do– po il Congresso, sino al (lio?'no della vit– tm·ia.. ---------------------------------------------~-------------···-~ Una nuova arma dell'antifascismo Il Bolle.ttino '' Italia '' S. 'in· dalla fonda.•zi9ne llella. C01.1cenll'az-io~ 1· di que. Ilo ohe è. il Bolletiinq italia diamo ne. gli antjfascisti. i'uronò d'accordo' ntil ri~ iJ soll)l;llariodel . {lri.mo fascicol9. uscito in conoscere ohe la ·propaganda tra gli emi- questi giu'rni ~ già 'disLribùito : graii iLàliani, fatta attraverso la Li~el'tà. a) V. na lettera ai presentazione di filippo e gJ,i altri giornali in lingua italiùnllf•hoJ,i Turati ; e~? sufflci.entè. Occo~reva uno ~truhleìito b.) Je plébiscite <)e i\Iussolini _ Com._ ~m. a~atto •per. r_agg1un~.ere _e mformare l menL le,résuHat en a été obtenu; I_o):>1111?ne pub~hca stramera, il ll1(!lld o ~ 0: e) L'accord avec le Vrutican et !es rév6- l1t1a~ 111ternaz1onalo, la stampa d1 tutti ~ laUons du Président NiLLi ; [)a;s 1 : d , , _ 1, . . . , d. Il, tr . cl) Le denier de Saint-Pierre extraordi- . e1 uc anrn, asprraz_,one _ 1 u 1 1;1oi n'aire - La vento des graces te des indul– dr crear.e, accanto alla Uberta, un organo nences . gi·ornalistico in lingua straniera, adatto 0 ' . per la pl'Opaganda antifascista nei paesi . e) Importat1ons ét cxportations iLa– estori, non potè essere rAalizzata. I meizi lrennos ; della Concentrazione bastavano soltanto a /} La situation déflcilaire des adminis- mantenere in viLa il settimanale ed a far traitions Iocales cn Italie ; funzio;i:rarei ser".izi pi_ù indispensabili. E (J) La diminution des vo-yageurs en Ila- cosl, smo ad oggi, a·bb1amodovuto accon: lic et la crise 'dli tourismo • Lent~rci di i_nvi?re di tanto in tanto de! h) La crise industrielle ' ·br~v1comumcat1 alla stampa francese, dei . • . sunti delle nostre deliberazioni più impor- La ConcenLraz10neha ora ~Ilo studLOun tanti ; comunicati oh0 in verità, aMho per pr?S:eLL~ per f'.1re_del Bollettmo a!tro dl!e la loro sal-Luariaperiodicità, venivano ac- ejlmom : una m lmgua mgl_esoe 1 altra i_n colti solò ·da pochi giornali amici, sempre lingua, Lc~es~a.P_urLroppo, d1d"flcoltà _d'or~1- Iarghi di ospitalit.à.per i proscritti italiani. ne fl!)amHaP10 ritarderanno la reahzzaz.10- 0 fl I t , . - 1 • ne d1 quest.o progetto, cho però non verrà ra na men e - men,re .s! _apre I prr- abbandonalo, pe1-cbè tutti 110 ,riconoscono mo Congr,es~odella _Co~1centrnzwne_- pos- .l'importanza. Per ora, ad ogni modo, il Bol– sia1~0dai o 111 questi giorni - gra_z,.o anche tiuo in francese Yieno utilizzalo por tutti al r1sullaLodella nostra sottoscr1Z1onestra- i paesi ordinaria - il primo numero del B«;>llet- ,• . , . . , . tino d'informazioni in lingua francese de.I- Nell !lnnunc1!1re_ agii !lm1cl I uscita del la Concentraziohe. II suo titolo è Italia; Bolleltmo Italia; 11901:mta.t.o Ceni.raie d~l– il direttore por.ta un nome caro a t4tLi noi, la çlo11:centraz1one •si rivolge all!l Orga_mz: un nome che è una garanzia, - per noi e zaz10~1 c.[te_lo, compongon~, :i:1 Co_m1tat1 per ,,.li stranieri - della serietà, della Local1, ai ?1duc1,an, a tutL1gh amwi, del scrupolosità, della continuità dell'inizia- nosLro movuuento, afflnohè ~_ol!abo~mo an- tiva : il nome di Fihppo Turali. .cora al ~uon. S!JCCesso del~m1z1a~1va. , . . , I nosLv1am1c1possono amLare 11 ·Ballel.- ltalia ~ un bollettmo! red!1LL0 tlal_laGo_n- tino nei seguenti modi : centrazome sotto Ja guida d1 Turati, scr1t- . . . . . . . lo in lingua francese. a)_myiando alla redf)z1on!lnot1z1e,mfor- . . , . . maz10m,.documenti ebc po, verJ·anno esa- Esso u~c!rà ~! :r.egoladue volto ogm m~- minati, controllati, riasswiii, secondo .Je. se, a PaP1g1._ E mtesò pèrò che ~otrà usci-: necessità tecnidho e Io scarso spazio, del re anche p_1ù,· frequen~emente! m nume~1 Bollettino . • straordman, quando gh avvemment1 lo r1- ' . . . . . . . . chiedano. Ordinariamente, il Bollettino sa- ·~) LrasmeL~o~1d901 u~d.mzz1.~celti_d1 g_1or-, rà di quattro fogli ; usciranno ))erò anche nahsti,. uomu)1 pol!t 1c1, -peI?s_onahtà1_m- 1'ascicoli più volun'\inosi. Il primo, J)er port,ant!, a cui. l~oss'.amospedire gratu1ta– esempio, elle porta la data del 22 aprile, mepto 11Bollf¼tmo , è di dieci pagine. Esso ~ accompagnato ~a c).. interessandoci •·~erchè n~lla 1)rop!·ia una Jetf.era di presentazione firmata da F1- Iocah~à coloro_cl?,er1c_evono .11Bo!l~ttmo lippo Turati. (~ ~o_pi:att.uLto 1 g1ornal1st.1, gI1 •uomm1_po- Il Bollettino è <Jestino.Lo alla stampa, a- 1IL 1c1,-1parlamentari) Io leggano, lo r1pro-' gli uomini politici,' parlamentari, agli uo- ducano almeno_rn p~r~e, so no sOTvanose-· mini delle scienze o della leU,waLura, ai condo le proprie atl1v11f<ì. circoli di lettura cd alle associazioni sm- Gli amici a cui no nfosse giunto il pri– dacali e poli-Liche,agli ambienti dei mili- 11:10 numero di llol,ia, possono richiederlo fanti o degli sl.udiosi ; a Lutti coloro che, h•beramonte. • in ogni •paese,si interesseranno de.Ilasitua- Avvertiamo che la redaz.iono e Pammi– ziono italiana; del fascismo -0 dell'antifa- nistrazione di Italia ò presso. la sede della scismo. Concentrazione (103, Faubourg Saint-De- La distribuzione del Bollettino ò. gratui- nis, - .l,>aris. 10). • La e i giornali possono riprodurre le no- • ~-- NON PRENDETE IMPEGNI . pel 27 aprile. Ricordatevi che dovete tutti intervenire alla festa per la Li•'. bertà e la Concentrazione, nella sala del Petit Jozirnal (métro Cadet). • IL DISCORSODELLA CORONA tizio. Il DotleUia,oviene mYia:to, sin dal ,primo·numero a circa 1500 indirizzi, quasi tutti di sLl'anieri. S'intende che Io sohe– dario si perfezionerà, si completerà in se– guilo, anche con Ja colalborazione dei no– stri amici che \iorranno tra&meU.orciindi– rizzi uliti. Il BolleUino verrà infine tra– smesse a ,tutti i dirigenti della Concentra– zione (membri del Comitato Centrali') ·e del Consiglio Genernle), ai se'1rel.ari dei Comi– lati Loca](, ai fiduciari. ,a, giornali antifa- scisti in lingua italiana. ~ li Bollettino non pubblicherà articoli ,po- -;::;:::;----,,. ;t m '1} iii IP ]emici, discussioni, ecc Italia pubblicherà = =~ :; • ~. "" • !~ notizie di avvenimenti, informazioni dal- • ~· • f:J la )a id l'Italia o dall'estero, commenli di carnLl.cre = r,-, ram wl ,poliLico,finanziario, economico, culturale, • C!, In' ~ m ~~~11~ti·e ~ ~rr:i1!t~t~~~ s:li r di~axes;~ m ffi ffi ffi m iii ~ ti, di cifre, di documenti, di fonti. Solian- ,n rn, f!5 Id ~! lo con una compialzione serena, obbiélLiva, ■ ffi "' 111 i.ii tu ru uJ ~)~~~~ilgsid ~ti~~!~eL~id~liPo~f;io;i 5 i~~ibgfi= •~•.JW! 11 !,.....!:».!;! 1 !. ....!a!U~_:.~-=:,_..;;;;_..-- ca e dalla stampa internazionale. T,o scopo ùel Bollettino JlOLI è solLanlo• quello di ilras111eltcreai siorm1li e ai gior– nalisti delle noi izie destmalu alla pnbbl i– cazionc. E' anche quello cli informare, di documentare 1.nLloil Yaslo monclo dcA'li uomini polifki. dei 1>arlamcnlari. delle JJCrsonaliliiùi g-uverno,degli ~criLLori,~ul– lc cose cl'Il,1tia, ancol' lanlo sconosciulCl ollre i confini del nostro paese. Porchò i noslri amici abbiano un'idea " ...Si è !!OSIO Ol(U)O alla riformo. pcoi!OD· 2J«rln... ,, .SE.VEH.::X:NE Caroline Rebn,~e, ù morta. Una grande scrittrice cd un grande cuore. Una grande comba;ltenLcdella bontà. Sbocciata al sole della uascenle Repubblica, si era gettata nella lotta con l'ar·dore della sua giovinezza che a venticinque anni era cir– condata dall'aureola di fo1L1capelli bian– chi .Iniziò la sua battaglia con Jules Val– lès ; il processo di Rennes contro Dreyfus In vide ardente, animati-ice della loUa per la verilii- Ogni causa di libert.ii era la sua. Ogni loLla por la giustizia era la sua lotta. Era, quindi, una combattente contro il fascismo, contro le tirannie. Noi ricordiamo la sua commossa e ap– passionata difesa cli Sacco e VanzelLi. E noi, commossi dinam,i alla tomba sua, ricordiamo che uno dei suoi ultimi articoli fu scritto in difesa, nobile e umana difesa, dei profughi poliLici, dei proscritti italiani. Fra le quinte d ll'Impero l\Ientro il « duce » porla in linea i gros– si calibri - il Pa,pa, il Plebiscito, Cbam– borlain, gli scarponi degli alpini - noi preferiamo seguire le manovre delle bat– terie di campagna del regiino, lo ruberie dei condottieri, i saccheggi dei gregari o lo devastazio;1i sempre più desolanti che rivelano le zone colpite. A sette anni dalla marcia gloriosa si può fal'e un_ po' d'inventario, ,sia puro sugli elemenf.10110 fornisce la statistica ufficia– le. Vog)lamo prendere due sole cifre dai risultati dello indagini che si vanno fa– cendo sui bilanci dei comuni. Queste in– dagini, avvertiall)o, sono ordinafo dal Mi– nistero dello Finanze fascista, e le cifre non possono che essere fasciste al cento per cento. Ebbene, esse ci dicono che il ~ilanci_o.de_lcomune di Roma rivela per J esercmo 1n corso 1929 la somma di 78 1~ilio_ni di disavanzo; e quello del comun.e d1 Milano non può celare che il disavanzo è di mifioni 124. Cifre come queste hanno una eloquenza superiore a quella di DemosLene. Super– flue le illustrazioni e le ehiose. Però in materia simile una cosa non è inuLile, quella di richiamare, corno nei romanzi d'appendice, l'antefatto, , Le città di Roma e di Milano non sono note soltant.o por essere una la capitale politica e l'altra la capitale morale dello Stat,o italiaI?-o; -ma ancb.e per avere go– duto, le· •prime, le parUcolari attenzioni del ·«duce•», Ambedue dal· bell'inizio· del– l'éra i~periale furono private delle loro nor1 ah _amministrazioni, e dotale di go– v~rnnLor,.e podestà con poteri eccezionali. D, (JUest1autorevolissimi gerarchi se ne avv1~endarono in pochi anni una mezza dozzma, tutti scelti ,e nominali dal « du– ce"· E in .questi pochi anni ·non si ram– m~ntano le grandi cose che progettarono o ,mtrapresero. Roma e Milano erano de– sLmate e Sl}perare in magnificenza 'Parigi Londra. e New Y-ork.Il « duce » provvide anche 1l denaro,. con quella dignità e fie– r.ezza che tu{J(,igli riconoscono, facendo~ solo prestare a condizioni strozzinesche in America. E oosl un miliardo e duecento milioni furonb posti a disposizione del go– vernatoraf.o romano o della podesteria mi– lanese. Cont,emporaneamente le tassazioni furono raddoppiate e triplicate. . Se non cl1e, ora, a-Jl'inrziodell'anno set– L1mo,. senza avei: ~~mpuito neppqre un'ope– ra d1 reale ut1hta, ecco cbo si confessa c~e il _miliard(!è spa)•i~d, ~ che i tispeLtivi b1lanc1_dellecittà pr1v1leg1atesono in dis– sesto d( '!8 9. )24 plilioni. I ci.tta.dini ~o.no ,.sbalor_d1t~ : llXa!IQ~stoè un trucco ! Que– sto è li g11,1oco de!Je tr-0carte 1NelJ.nstam– pa., naturalm:e.nte , neppure una parola. . 'Semp,renel c~po d~ll'.anle,fatto, è urne l)Jcç,rdareche' it comune di noma,_sotto Ja ~ra am~/Qi~ttàz-_io\,o 9F~iµariai aveva ràg– gmnto 11pareggio ; o 1! comune di Milano, •registrò Lutti• gli anni l'avanzo. In queJ st'ultima Oilltà,ei fossero i moderati, i li~ •berali Ò' i sooìàli!lti ad 'amministrare, do– ·vendo tutti 'rendero conto ad un corpo e– lettoral.e risveglio, curavano scrupolosa– mente gli interessi del comune. I socialisti ultimi_ ai:nministra-Lori,si erano fatti pro– motor1 d1 quella opera che la retorica cor– rente non avrebbe resistiLo a definire ci– clopica, e cioè la congiunzione Per via d'acqua di Milano con Venezia. M'a, tem– pest,mdo il << dnce », ,furono cacciati dal comune con una operazione teppistica in grand.e stile cui prestò il,concorso il... cor– saro dell'Adrialico, che ora il regime tiene in pe.nsione sul lago di Garda. Come faranno i comuni di Roma o di Milano a coprire le due voragini ? Si fa presto a dire : metteremo nuove tnsse, ,paga P~mta}one ! Ma il m[Ianese podestà De Cap1tam neJlo scorso dicembre, impo– nendo venti milioni di nuovi balzelli, per riparare d'urgenza ai vuoti lasciati dal ladro qualiflcaLo on. Belloni, che il ,, du– ce» Ila r(nnoyat.o depulaLo, dichiarò che erano gli ultimi, anche •percbè la capacilà contribuiva della cittndio.anza era esau– rita. &iamo curiQsi di vedere.corno se ne· . usci,à.. PRESIDENZE Le « alte g.erarchie » hanno scelto il pre– sidente ohe la «Camera» dei 400 plebiscl– taU. dal, « duce ,1 dovranno eleggere i1 29 aprile. Il presidente scelto è il fnscisla Giuriati, minisLro dei lavori pubblici, il quale so– stituirà. il ladro -di Capua, che si è messo a letto poi gran dolore d 1 essere sostituito, dopo aver fatto il servo zelante. E' conf.ermata la nomina di Federzoni alla •presidenza del Senato. I, titoli di Fe-· derzoni' sono conosciutissimi : minist.ro de– gli interni - strappò il portafoglio dalle mani Ll'omanti del « duce,, all'indomnni dell'assttssinio di Maiteolti-'- montò « com– plotti conh'o· la vita del dooo » a scopo provocatorio. P.ei ;tezionòla macehina sRio– nistica e. provocatoria all'estero o n,11 in– terno, monLando il complotto di Ilicciot.li, agente della Pubblica S1ourezzn, e di La– pulla. Com'è noto, lo lette1 1 0 che... i "fuo- . rusciti » dov.evano mandare a parecchi esponenti del parLlto•r~p\1l>blicmioiLaia- . no e dell'opposizione, a mezzo degli a!ienti• di RicciotLi - -per montare il oomp10Uo oontro «la vita sacra del duce » - ernno pronte sul Lavolb di Pederzoni... Federzoni, inol-Lre, è il liquidaLoro di Farinaclci. D'accordo col «duce,, consigliò al boli.ente :Rober,o .di scnr!).venlare ingiu– rie e sgrammat icalure contro il cardinal segretario di Stato Gaspnrri. Il bollent.e Roberto cndde nella rei.e e un passo del Vaticano - <io!quale· le traila! ive frano iniziarle - domandò il licenziamento di Farinacci dalla segreteria' del partito fn– sciS t q. Ecce homo ed ecco il nuovo presidenl e del Senalo. • Nella distribuzione d<'lle• cariche - o degli st.ìpendi - non è stato dimeni icato Staracc : è nominato vico presidente del Banço dì Napoli. La competenza flnanzin- 1·ia di Slarace si .rivela fardi, ma sempr.e a tempo per dare all'illustre ,,gerarca,, il modo di pensare ni propri affari e a met– tere da parLe il frutf.o dei suelaLirisparmi. o\ 4 $% % 4 tè e• o e o e e e e e e %% e\ i Amico ca!·issimo, non si disped. Se ha dimenticato - tutto pÙo' capitare - di mandare un do~o per la lotte• ria della Festa della Concentrazione, nou si a!f dolori : è ancora in tempo e puo' mandarlo, Per uno speciale riguarclo a, lei facciamo un'eccezione e lo accettiamo anche la sera di sa• hato, alla festa. Stia, quindi, allcgt·o e arrivederci a sabato. 28 APRILE 1929 Giacomo Gessi condannato perchè non si fece uccidere Il Tribunale di Ravènna ha condannaM n 47 anni di reclusione Giacomo Gessi di Alfonsine, per aver ucciso il segretaricr del fascio locale, Faccani Abele. L'odis,sea di Giacomq Gessi, repubblica– no di Alfonsine, è conosciuta dai nostri leltol'i e amici. Pel'seguilato pei· lun(!o tem– po, f el'ito, assalito continuamente da squa,.. dre ; perse(luitato anche in casa perchè i fascisti (/li bru,ciai·ono anche questa, un giorno il Gessi, solo contro 1ma squadra che lo assaliva a 1·evolverate, si difese, col– pendo il capobanda che era il segi·etario del fascio locale. Riusci, sebbene ferito o non lievemente, a nascondersi nelle cam– paunc e passare la frontiera. Il regime lo inseg1ti con una domanda di estradizione, accusandolo di reato comune, accanendosi contro quest'uomo e· cittadino stimatiSsi,,.. mo, che si era, infine, ·difeso. Le inaudite accuse lanciate contro il Gessi fui·ono va– gliate dalla Corte di Aix, che ·riconosciuto i doppi motivi dell'ttccisione - quello di leyittim,a; difesa e quello politico che non eonsentono estradizione - oppose un ·ri– fiuto alta demanda del governo .[aseista. Dopo di avel' fatto p1·ovocare replicata– mente il Gessi da agenti, ver i'iuscire a fa1·lo cade1·emella trappola tesa, oggi il fa-– scisma condanna in contumacia il Gessi perchì:... si è difeso e non si è lasciato uccide1•edalle carnieic nere. Gli imputati (Jiudicono, oyyi. jfa la gius tfaia non soffre prescrizione. Intano l'amico Gessi ,sa di avere la stima e l'affetto di tutti gli anti– fascisti e di tutti (Ili uomini di coscienza. La morte in carcereài ana donna arrestatasotto l'accasaài preparare un attentaloal « duce » BoLOGKA, aprile. - Parecchi mesi fà giungeva alla Questura di Bologna,una let– tera anonima nella quale si accnsava èer– tera anonima nella quale si accusava certa Lavellh\'nlonietta,nata a :\lontecchio Em., d: offese a Mussolini e si aigiungeva cbe la Lavelli « doveva parLii:o oa Bologna, tra., vestila da uomo, per recarsi a Roma a compiere un attentato contro il « dnce ». Naturalmente, la poUzia trasse in arresto al Lavelli, che .però si mantenne semprQ negativa. Essa era da lungo tempo am– malai.a e, .rinchiusa nel carcere, non tardò a peggiorare. Dopo aver ripetutamente af– fermata la propria in·nocenza e chiesto inutilmente al libertà provvisoria, la La– velli, in seguito alle privazioni del car-! cere che aggravarono la sua malattia, soc" combeva qualche mese fa. L'aulorilà mantenne' su questa morl,(i il più assoluto riserbo, mentre il vice que– store cav. Pastore continuava la sua in-< chiesta. Ben presto si venne a sa,pere che rau– Lricè della lettera anonima era una ex a~ mica della Lavel)i, certa Laura Ba!desi, residente àd Ancona. Arrestata, la Baldesi, confessò di essere autrice della 18LLera – nonima e dichiarò che le accuse, Lutto false, erano state lanciate da lei' per ven– dicarsi di rancori personali. Con tutta la fantastica organizzazione poliziesca fascista, quindi, basta una let– tera anofl Hfià 'Per far morire i'n ga1era rum innocente? -::- * * A .Siena quella Commis_sioneha asse- gnato al confino Piochi Gastona per anni tre percliè « pericoloso in linea politica,, ; l)a "ammonii.o » per lo stesso motivo Fe– roci Nello ed ha « diffldato » Guidi Cleo– ~onio, Bernardi Gino e Giglioli Giovanni1 Operai condannati per uno sciopero Il Tribunale di Milnno ha condannalo gli operai Giorgio Balducchi, Rocco Silvestri e EvangelisLa Facchini a mille lire di mul– ta, perchè imputati di avere organizza[o uno sciopevo degli addetti ai lavori idro– eletlrici della diga di Riecovo!Lo,sciopero al quale parteciparono HO operai. Unaccidente automobilistico a Marsiglia Amedeoincolame è Marvasiferito Al momento di andare in macchina ci arriva un telegrainma da Marsiglia che ci annunzia ·un incidente automobilistico capitalo ai nostri amici, on. Amedeo e i\farvasi. I nostri amici ritornavano à.. aMrsiglia da Aix, dove si erano recati per la difesa di Zanollo, pel quale il governo fascista ha domandato l'estradizione. ta vettura ,nella quale si trovavano· i nostri amici è stata investita da un'altra e J'à\rv. Marvasi il rimasto ferito cd' è stato ricoverato in una clinica. Attendiamo not.izie che speriamo buone e in,anto mandiamo i nostri più affetlùosi auguri di guarigione a:ll'avv. Marvasi, f~– rito mentre si occupava della difesa di un perseguilalo politico. Un indovinello pel'Ìcoloeo che finisce· con un licenziamento ì\lA11s1c11,TA, aprile. - L'ex vide consolefasci– sta di Marsiglia,un poli,'lotto,accompagnatod:t Ilotacompagnia,ral[r? sera si reco' a banchet– ta1·0In un rlstoranle di lusso. Mangia e bevi !t signor nollzìotto è allegrissimoe vuol dlver– Llrsl cornou1i bimbo 0011 gli lndovlnelll.Chia– ma il cameriere e gli domauda: - Chi é quclruomo granele il cui nome co• mincia con M e finisce con I ? li cameriere, franco, rispondo subito : - MiltteoLti. Ire, scandalo, protesto. Il padrono del risto– rante, per non perdere i cl1cntispondacoionl, annunzia che ,1cenzin Il cameriere inis1>et1.oso verso i signori fasolsli, ma i signorifascisti se ne vannosdegnati, ~bnllcndole porle. Ec'coun bel pranzo finito mnlè. DIVISE ie alle gcrai·chie del fascisrno pensano ad una nuova divisa delle camicie net·e.. Pare che si siatio accorti che.la <livisa non è rnolto scri11. e i fascisti sono ineno seri della divisa e bisprJn<ievitm·e « ocrtc civet~ lcrie - dice la Tribuna - di fiocchi ab– bondanti, citi spesso cor1·ispo11donocapi– gliatm·c assollltamcnle fuol'i 01'<iinanza e panta!()ll_i troppo _t,p·qhi ». . . . Ser1ss1muera invece' la divisa dei « de– puto/i» p/rbiscitati. Tuili in frak - co– rne l'ambascinlorc dei Savia/i che ossi-<tc– va dalla tribuna diplomatica - e il Cor– riere della SPra ci ,·acconla che con la Oa– rnc1·aco1'porativa è. QJltl'ato il « p1•imo pa– store, il sai•1/oOggìonu, ,uomo venuto dalle solitudi_ni dei 1~'uroghi epp1t1·a(liii impec– cab 7 /c 1n ?11w·s,11a », • Un lettore ci invia dall'Italia 1m nurnci·o p_lcbiscital'io del bolletli110 Azione CaUolica di Pistoia.; fA!fiero. Onesto bollettino re– ca, al posto d'onore, ,, l'alta varala del ve– scovo al venc1·abilc clero della Diocesi» <: ql/~S/11. alla pcn-olu concliulq: « La S. V. vot'l'<l _ariqperarsi <L qucs/o 11 copoc:on.ogn -i suo nuglwi· modo possibile, anche J)er-darc: ·an attestato di riconoscenza all'illttstl'e ca– po del rrovc1·116 che con ·faì-1•covòle1·e,aiu– llllo dalla tuce del genio. ha dischiuso le vie di ima i·ealtà che ic1·i scmbi·ava addi- 1·1111t1·a 1m sogno » Em adctiritlm·a wi so(lno, il papa-1•c e il Co11co1'llato. n 1·itol'neran110nel 1'C{Jno dei sogni.

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