la Libertà - anno III - n. 3 - 20 gennaio 1929

20 GE:NNAIO 1929 LA LlBERTA Una felice LADITTATURA DELLA "MANO BIANCA" con tradizione -----~-- MALAVITA E F SCISMO NEL NORD~AMERICA 3 STRENNE FASCISTE . Ci fa Ir:~llo _Pfacere di vedere i no~h·i 1 i:tJpla~ab!h cril!ci· dell'estremismo rivo– zionari~ insorgere indignali e frementi contro il ~uovo allo di brigania ""'io cli'e h~ assas_smato. la libertà della J~gosla– via. E~l?l qualificano il ·colpo di Stato ~?me 51 COD\·i~ne. Essi sottolineano spe– ~i_almente _e giuslamente l'infamia dc!– l imba\·a$hamenlo della stampa della sopp_ress,~ne dei giornali, l'insta~razio– ne di leggi di "difesa dello Staio , 1 d1rcl– t~ a io_o~primere i partiti di oppo;;izione, 1abolJz1one delle autonomie locali c')– munali e provinciali, e delle guare~figie delle p~rs?ne; Essi veggono con orrore profilarsi dietro tulto ciò l'ombra del c~r– ?~~ce, che, diceva Franc;ois de :\Iai,tre, e 11vero sostegno dell'assolutismo. Bre– ve : nella protesi.a essi sono francamente sul ~ostro terreno, sul terreno dell'anli– fasc1smo. Che imporla se con c,o essi s1 ,mi– luppano in una profonda contraddizio– ne spirituale? Se ogni giorno scherni– scono la democrazia, il regime parla– mentare, il suffragio universale, ia me,1- zogna della libertà di stampa, corrotta dai capilalLsmo ; se ogni giorno c~si portano acqua al mulino reazion:,rio c!ei fa!-ltori di dillature e _di fascismo, pi– ghandone e i·inforzandone gli argomenti contro i diritti dell'uomo e del cilladino, sul riflesso che non esistono se non in funzione di classe ? Davanti a.Irorrr,!'e del fatto, un sano istinto di difesa in– dh·idualc e collctli,a li riporla alla c,m– cezione più umana e più univer:;aJe cl:31 dirilfo. Come fu dello motte ,olte, la li– bertà, con tulle !e sue limitazioni e rcn tu.tli gli abusi elle pe:-melté ijn ree-ime di ineguaglianza economica, ·1a liber!:i resta come la salute.: la si apprezza ap– pieno soltan!o neu·ora che ci si a.ccori?e di a\·erla perduta. Allora. si apprezza che cosa significa, in un regime sia pur di classe pot.er almeno denunziare !a classe responsabile dei mali sociali. 'Al– lora di fronte all'in:;olente prevalere di un giornalismo impuro si apprezza quel che valga poter opporre al meno qual– che giornale di fede purissima. Allora in faccia allo scandalo che sembra tul!o travolgere e tutto imputridire, :,i com– prende inlei-amente la sigiiificazionc morale e purificatrice dello scanda!o slesso, in quanto è portato alla luce e non viehe soffocalo assolulisticamentc, fascisticamente nell'ombra nera della menzogna e del silenzio coihplice. Allora la di.Ecus.sione dei regimi; democratici od assolulisli, brilla in folta. la sua evi– denza. e strappa, anche ai più fana!ici, H grido della protesta per la soffocazio– De di un regime .democratico, quali si fossere le sue deficienze, i suoi errori 1 le sue ingiustizie, i suoi de1it1i, magari; ::'\on è per nulla, in tallo, che dietro o- 2ui coJpo di Stato - anche nei paesi di piit incerta cd equi-oea democrazia - si v;,,de sempre acccnnai,-si la potenza dèlv11~1¼ plutocra-tici jnsefferenti-. se~pre piit di ogni istituzione. _tj:iepei:,nella il tontrollo sui loro alti. In un féJrle articolo deHEl'e 1'iouvelte, il leader democratico Edouard Herriot, osserva.va. recentemente, commentando gli ~venti di Jugoslavia, sotto il titolo si– gnificante « nouveL avertissement » : « Va guerra ha dato una prevalenza for– midabile al materialismo umano ; essa ha spinto ,cr:;o le sommità sociali la iolla degli arricchili ; col -denaro, e per difendere le loro nuo,c fortune, vogliono i I potere ; essi si scorgono dapperlulto dieh:o il dillalorc, se l'hanno trovalo, o si vcggono alla sua ricerca, se, sollanlo, essi lo sperano ». E più oltre, precisando inforno al colpo di Staio dei Karageor– gewitch : « Xoi sappiàmo pure .che le questioni economiche hanno rapprcsen- 1.lito una parie essenziale nella crisi ». Xessuna meraviglia pc1· noi che ricor– diamo le casseforti dei banchieri e de-' gli industriali aperte a saldare i conti della ~farcia su Roma delle camicie ne– ré, e- ricordiamo la causa determinante, il colpo di Mussolini che fu lo sciogli– mento della commissione parlamentare di inchiesta sulle spese di guerra, la qua– le scopriva e facev.t restituire le ric– ·cbezze ammuc-chiate dai profittatori del– )<1, guerra con ogni sorta di ladrerie e di dilapidazioni ai danni dello Staio. Sempre ed essenzialmente :un regime democratico è una garanlia co;'ifro gli eccessi deiringiustizia eeonomica, una· difesa· estrema contro le tendenze tota– litarie della plutocrazia. Sempre cd es– senzialmente difendendo le libertà de– mocratiche si difendono in qualche mo– do Jè ragioni delle masse povere e la– voratrici. Il fallo ·classista. è nella cosa stessa. Gli estremisli che lo negano tutti i giorni di bel tempo, esprimendo la loro indifferenza e magari il loro disprezza per le isliluzioni democratiche e repub– blicane, lo affermano poi con felice con– traddizione, e con fiammante irruenza, nel giorno della tempesta, quando un nuo\·o Cesare spergiuro allunga sacrile– gamente la mano sopra una « so,-ranilà p1polare ». Egli è che allora sentono auanto di « classista. » e di cc proletario » è pure in quella derisa parola di cc po– polare», la quale, non escludendo nes– suno, perchè l'umanità è una, come rucmo è un universale, fa posto, ossia dà 'mezzi ed armi a farsi val~re alla <>rande maggioranza, che non è degli ~ziosi ma dei lavoratori. Cosi, come l'in– tende. la Concentrazione antifascista scri– wndo sulla wa bandiera la-repubblica democratica attrczzaia, organata, dife– sa dai la\·oratori consape\·oli, pcrchè è per essi che la lib~rtà politica !1~ pi_ù ricco contenuto, cd e una nece~s,ta pri– mordiale, come il pane, l'aria e la luce. Si }tuo' sapere perchè i giornali fascisti banno soppreeso, nel reso• conto dell'inter,:ogatorio c!el « caro amico Bloch )> quanto riguarda Mm,• solini e i colloqui di Roma, tra il !l,émarcheur della Gazette du Frane e il <C duce » ? ,,., Racic, che assassinò nella Scupcina Slc– fa_no Radic era un affilialo della « ~Iano ~,anca » ; _Zip~~vic_ che alt_ualme'nteè pre– s1_denlcdei m101str1dopo 11colpo di Stato d1 re Alessandro ne è uno dei fondatori da_lgiorno in cui il colpo di rìvoHella da lui sparato opezzò la mascella dP,ll'ultimo degh Obranovic P,daprì la strada del po– tere al padre dell'attuale ditlalore. Con lutto questo si dice che Zagabria plau– de alla dittatura. Eppure no'n v'è dubbio che chi domina allualmenle in Jugoslavia s1~ quella .tiotenlissima organizzazion,i crì– mrnale-milttarista di cui fa parte lo stes– so re che ne è in qualche modo il presi– dente., se lai nome si può dare al capo di una simile camarilla. I giornali di tu:ta Europa hanno dafo come certo che la nuova dii lai ur:i sia un ·trionfo del fascismo o comunque una scon– fitta della democrazia. Certo la situazione ha mollo ln(i ron. lraddilori che non potranno essere cbfa– rili cho nel prossimo avvenire, quando la vera essenza del colpo di Stato sarà a tutti più palese. Possiamo subito dire però che il giubilo dei croaf i sarà di corta durata, anche se oggi esiste. :'\ella mancanza assoluta ùi notizie uffi– ciali che non siano quelle ufficiali è assai difficile dil·e se è vero quanto le agen7.ie jugoslave hanno in tutta fretta comunica– to circa la situazione a Zagabria. Dei gi'Jr– nali da noi letti uno solo dà un commento favorevole alla notizia dell'avvenuto ed è la !\"ovosti. giornale senza un chiaro indi– rizw politico, mentre lulli gli altri gior– nali sono usciti senza commento alcuno - ciò çbe il perlomeno sintomatico. Xotizie certe da noi personalmente assunte nei circoli jugoslavi ci permettono anzi di dire che una. ceri a opposizione si Ya già delineando. ~pecie in ·ser.o ai 9emo– crat ,i.ci puri, cap,ila'nali ·aa 'Pribieo.vrc. Comunquè=sin <la Ol';!_Si ~P)IO dire· cl1e quella jugoslava non è aualt.o una ,•ìtloria del fascismo. • Per quanlo si tenta dì eopri.re con CJl!P.– slo nome {che ha aYuto fortuna da qµando tanti avventurieri hanno dimostralo come si possono con quella patente, accumulare favolose sostanze personali) lutto quello ctie sia anenendo di reazionario nP.ll'Eu- 1·opa del dopo guei·ra. è chiaro che è;so rappresenta un fenomeno di reazione ine– rente alla lolla di classe. l'i:ienle di tutto questo in Ju<>oslavia. , La reazione cònlro la cìasse ·favoratrice si è esaurita con la soppressione. :ivvenuta 'Dell'immediato dopo guerra del par!ito co– mu.nisla, l'unico che. avesse iniziato una polilica .seria in favore del proletariato con una forte campagna, culminala colla elezione di ben 60 comunisti in Parla– mento. I socialisi i fra ~li slavi del sud hanno un debolissimo partito senza seria influenza nel paese. D'altra parte è evi~entc_che. n~l caso ~i !ratta di una lolla d1 naz1onal1sll compli– cala da oscuri dissidi fra lo stesso elemen– io serbo dominante. In questo ~enso quelli che a ?.:agabria gongolano banno evidentemente provalo !a gioia infantile di veder caduta u!la cos!1- tuzione contro la quale !oliavano da sette anni e questo fallo li accieca a lai punto da ~on permettere loro di vedere che. la cost.ituzione fu concellata a loro magg!or danno. Parlare poi di sconfilla del1a aemocrazia nel paese sorto da un miscug1io d1 naz_io– nalilii fra le quali i'eleme'rlto monlenegnoo e bosniaco non e ·ancora il più re!rograi!o, r-i 'sponde.ad un errore assai diJTu~oncl!a valutazione della democrazia. L'assoluLismÒ della dinastia ~erba è, co– me noi l?ià notammo in un'alira disamina fatta sulle monarchie superale in E-lìropa, sn'.Ila finéa deH'.ifiltuto 'mcnàrchico nel <Jo– po ~uerra. La nlènzog;11adella Ifion~rchia costituzionale .è oramai cadula e. noi spe– riamo morta per sempre anche nell'animo di Lutti i democratici. • Re Alessand ro s'aggiuo~E'. àuon ultimo dop9 :A.qroed_Zogn, 'alla brill~nle sehiera Fascismo cunlro fascismo I bolle!lini fascisti accol'Jono il cdlpo di Stato compiuto d.al re di Serbia, cci·ccm_do di 11ascondc1·e l"imbara:;;;o con la sfaccia– taggine. L'Impero 11"oppof1·etlolo.wmc11tc si era .ral– l!!gt·ato : " Cn altro par/ameni? sprangalo in Em·opa - [in_ parlumlJ!llO _di111<fll?-Ora bisogna vcde1·e fin dove si spm5era l ener– gia. an tipar/.amentare. di re_11es:sa11cfro.Sa– prà ma11te11erc le sue dcc1s,011i? J..q tron– quillità inlerna re A.t~ssandrq potra ol~e– nerla con l'energia e ci a115urwmo che nc– sca, ad ottenerla". Jla aUora, $i donu;1.11aovano ì faséi.ç/ i i,1- gemti. c'è' il {astismo anche: in ht(foslcwia e i « némici ereditari,.,, odiatis$inil adolta– vano il metodo littorio? Dal-direttore di orchestra arri-r;i, l'ordine rii 11m rollcg,1;nr– ~i tonto pc,· questa altro. parlamento "spi-anffalo " in Europa, ed ecco che la con– traddizwnc fascista prende subito la veMe deUa. sfacciataggine formidabil_,. c. i_l Tever si mette a combattere per la ltberla ! Pro– prio così: ecco una prima vignetta: una via. full.a {i.ancheggiata di carceri. Quattro sentinelle presentano le armi a<,lun (Jene-· raie che passa. La dicitura;: Il. presidente del consiglio si reca al 'Pa/,az:o del Go– verno fra l'entiuiasJn() del popolo. l'1l&om– ma come in Italia, .direbbe il lettore, ma i? TeYere vuol fai· fi1Jta di, credere eh-e e tulfaltra co.sa . Ecco un'altr,a vignetta: un generale suona il silcn;io « C:~me_si risol– ve ima crisi». All'ombra del ltttorio queste cose non s11.ccedo110 : il sil.en: io 110n l'ha sonato nessuno. I .giornq.li d'opposi;umc nessuno li ha soppresso come li ha sop– presso il re .A.lessandro. I partiti, in Ita– lia vivono liberamente, mentre a Belgra– do: .. « Che i gioriwli st1·anie1•i - atvcrte il Tevere ~ ci facciano il piacere di rnm chi.acchierare di fun;ione della monarchia e non alludere al fascismo". • Ma sicuro : che non si parli di fascismo jugoslavo e di fun~lone de_l mon<;trc_a che ha abbraciato il generale Zipkcomr rnvece di abbracciare De Vecchi. Il colpo di Stato in Jugoslavia Una protesta della Lega francese dei Diritti dell'Uomo La Lega ·dei Dirilti dcli-Como comunica la nota seguente : « Considerando che Ale~sandro Kara– gcorgévit.ch rè. Mr Serbi, Croati e Slove– ni ha abrogalo la Cos(Jluzione, sci~lla 1:As: semblea legislativa, s~ppres~ la li~erta_d, parola, di stampa e d1 rmmonc e 1~t1lu1ta nel paese la dittatura e il terrore ; « che facendo ciò. non ba sollanto man– calo al' suo giuramento, .ma h~ Yi~lalo il diritto di o"ni uomo libero e I dmlt1 del popolo, sollanto al quale appartiene la so– vranità; « Il Comitato Centrale, « Denuncia questo o1ioso colpo ~i ~orza ; « Richiama l'attenzione dei legh1sli sulle imprese che, oggi, in Europa, co_mpionole potenze della reazione contro 1idea e le realizzazioni democratiche ; « Li incita in particolar mod~ a_difen– dere le istituzioni parlamentar,, msepa– rabili dalla Repubblica ; « E per compiere questa opera di salute, dimenticare le loro dh•isioni e organizzare energicamente un fronte di resistenza co– mune.,, dei suoi colle)!'hiche hanno dalo al rogo lo s!alulo, ecco tutto. DAZIO SULLO ZUCCHERO E SAGGIO DELLO SCONTO )lenlrP altri. comP-il re di Spag-nae qud– lo d'Italia, h,,n'.nopreso degli iiCh'lram al– la De Rivera e ~imiti, il gio,·ane re balc~– nico si è as;unto la gestione in proprio della ~ossa porcheria chll da tempo aveva in animo di compiere. Tanto meglio p~r la chiarezza, anche Sll questo dà ~Ili nec-vi ai giornali fascisti italiani che denotano puerilmente la paurn del padrone. Xon si sa mal ! Certi esempi possono dìver.ire contagiosi... t:na nuova dil!alura s'aggiungp alle al– tre elle •i sono accampale sulle rovine del!a ciyillà europea. :'\on neghiamo il danno per la causa del progresso e della pacP. )la parlare di sconiiUa della democra:d~ è dimostrare ancora una volta di non i.~– lenderP. i limiti fra democrazia e form:iii– smo democratico. So un superalo riformismo poteva la– sciar credere che la democrazia esisteva là dove vi era un parlamento. oggi é ora– mai chiaro che una democrazia non e,is!e là dove non esiste un prolelarialo org:i– nizzalo. Si prenda un paragone calzante per e;a– minare meglio la situazione degli slavi del sud prima dell'avvento al potere in f-:r– ma ufficiale della « ~a'no Bianca ,, : g!ì slavi della Boemia. La repubblica cecoslovacca é cerlamenle organizzata democraticamente ma ques'.o non è in alcun modo un'elargizione di Ma– sarik. E' il forte proletari alo cecoslov~cco,sen– za del qu<,1fe non ~i possono fare i conU ,li go\·e,'no, sul quale posa l'edificio della ce– macrazia i11 quel paese, elle pos~iedc a~– canto all'elemenlo dei !'alariati contar!i-, ni w1a rigogliosa .economia indus!riale. In .Jug:oslavfaniente di !nito gursto. Le pocho i{ldlJi;!l'.ic' i·aggrup!Jale intorno a Za– .;abria ed a Osijek non h~ n.no ;:iessuna i rn-:– porla'nza. Il paese viY~ as,;olutarnent,e ,lt importazione per quanto J·ig-uard:i i ma– nufal ti di ogni genere. Isiste è vero ~na industria tessile assai ricca in produzio– ne anche di tessul i arlis!ici di pregio, ma essa forma ùr{cconomia artigiana. Lo stesso pr6letarialo contadino o è for– malo di piccoli proprietari o di salariai i vivei:li in una lrislc miseria. Qua'nòo re. Alessandro ~i è rivoli o al s:10 popolo dicendo di amarlo si è e\·iden!e– mente dimenticato che una parte del s:w popolo crepa cronicamente di fame in Bo– snia ed abbisognerebbe più di pane che èi dìl!atura. Il movimento democratico è io~cmma in quel paese opera ·di un ceto d'inte!leltu:ùi, assai più di/l'uso di quanto no'n si crede lanlo che Zagabria è un vero e proprlo centro culiurate che non ba molto da i:1- vidìarc agli altri centri europei - ma non ba basi di natura politica seria e non ba un proletarialo interessato a difenderlo. . Solo così si spiega l'incredibile facilità colla quale è stata sepo1ta la pseudo-ò~– mocrazia. ~Ia anche dal punto di visla c!el formalismo democratico quella esistente in .Jugoslavia era una forma larrnla di dit– lalura. Se l;:i no.stra concezione della •fomocra– zia basata sul proletariato non è una tro– vala dì socialisti ulopislici, che dire di una democrazia in cui il proletariato non pote\·a per « legge " avere rappresentan'i m parlamento lalchè sessanta comu'ni~li ne erano stati esclusi p~r decr~lo? L,1 c.onctusionr che fii può trar1·e anche ::.llostalo assai imprcciJmlo dei faUi è un:i sola. ma chiaramente ammonitric~. La democrazia non è possillile dove con esiste un fo1,te pi-oletariato, Se ;r, demo– i:.rizia è un'arma formidabile per :I prol~- •1aì-iatocosciente della sua fu'nzione di ci~– se éssa non può ce1'loserYire .a difendere m, 'Pro1etm-iah> 1lebo1e. La· debolezza non è, insomma. -P.ellade– mocrazia ma fo chi non è in condizione èi difendere i frutti dì ch·illà e di progresso che essa porla sempre con sè. FRANCO CLERICL r Gn giornalP, catloJic(). ch'è fìlofa•ci-ta. la oce del _Popolo di Delroit, ~i occupa del– la '.11alaY1ta _di Chicago,_una piaga diso- 1_1oranle per _11mo~do c1v1le.E ci fa ~apere Che _pa_re~ch_1 degli e.sponenli patriolloni e ~~c1sllss1m1 d1 quella colonia ilaliana uf- c,ate n(!'n sono estrann1 allo .,viluppo di <i.uestap1a;a. « Qu'lst'altro fattaccio avYe– nul? a Chicago, dice il giornale. <iix:upan– dos1d1 un rec,,nte episodio ci richiama al– la m_en(P, i molli banchetti ~ fe"l.ilggiamcnti Palr!ollardi e fascisti che ~i ~ucéedono di contmuo in quella ciilà. "Se lo sbandit>ramcnto fnsci•ta fo•se "P– ,tno di vir1ù civica. la colooia il~liana òi C~_iC~"O donebbe e~•erc la più pulita. la pui illustre, la gloria delle colonie italia– ne d'America. Invece, disgraziatamente è la prim!l e più_ s~l<?nnevergogna. ' "Se I nostri proloquacqueri di Chicago facessero m<'no feste e ~i aJJeassero invece alle. persone più. eminenti del luogo, coo– Pfrando con loro ad una operazione della v!la c1lladina, come noi abbiamo cercato d1 fare a Detroil, questa vcrgo;(na forse cesserebbe. ' ' ' . • I_lconsole Casluuccio ha buone inten– z1~m, ma non riuscirà a nulla se non •a– pra gua~~a'..si.d;i_iprofessionisti bacali, an– chP fascisl1~s1m1,che benp spesso vh·ono sulla maJa,·!ta e sono ad essa legati.» A proposi!o del via~gio <Ji Balbo - il quale volle ~morare df •ua presenza. fra lull". per pruna, qursla colonia di Chica"o - lo steiso giornalc_chc fllofa•ci•l<?ggiaab– bondantc~cnle, scrJYe: « Xoi certamente ;' ral!cirr1_amodella buona figura che può ,ai:c l Italia al Congresso aviatorio di \\"a– shm&lon e s~nliamo il mas•im orispPllo per I membn della commissione tecnica che ha m~ndalo in .\merica. fr:i cui ~i (ro– m_ lo sl_esso.Gianni Ctiproni. Però ci di– sp,ac(' di non potl!r associarci all'uomo che i! ,lato. in_pllo i'noppodunament,, messo a Capo d1 que•la CO)l1missioneitaliana al c.ongres-,.~ di Washioglon. U 11omedi Halo Ba}bo_piul]o~lo che essere associalo alla ~viaz1one, e associato nella mente di lutti a soprusi e violenze sanguinose e tragiche che non possono cosliLuire la gloria di nes– su'n parlilo. ,, Fascisti contro fascisti a .Milano Quando, nello •cr1r•oluglio. l'ex prefello ~fosconi a,su)FP, in so•li!uzione dr,l conte \"olpi, il minisl<?ro dPllll finanz 0 , al mo– m<•nlo do! suo in•ediam1>nto in ronsi,dio dei mini,dri, dichiarò sol~nnP,m<>nf P. :,p– poggialo in <·iòdai suo padrone, che Il<!S– sun ;,i:,ravio fl,cale an<•bbe più colpilo il con(1·iliuenle. Gli uomini del rogimP, !a<ci– ,1 a sono a~sai facili a fare d~lle promes.-;e, ma sono nllreltanlo facili a •mentirli. ri– mang:iando,el<>. Infatti. non molte s<>tfima– ne erano passate da quella sol,mne p:-o– mc,sa, che il minis!ro <follellnanz" aumen– tan; il prezzo del sale, raddoppiava la im 0 po:;ta sui celibi, ec.c. Col nuovo anno a1!ri graYami : l'aumento sul dazio di imporla– zionc dello zucchero e l aumento del saggio di sconto. Due slre'llne di capo d'anno d'li– le quali i consumatori per la prima, i com– mercianti e i piccoii proprietari per la se– conda avrebbero fallo volentieri a m<>no. Occupiamoci delruno P, della'Jlro prov– vedimento. La Ga;;ctta Cfffciole ilei 2 gennaio an– nunciava chP il dazio di imporfozionc ;;ul– lo wcchero wniva porlat<Jda lire-oro 24,2:5 a_ '.36_ il qui'ntalP, con uIJ aumento, quindi. d1 lire carla 43.50. Comeguenlemenle. il consumatore italiano non larderà ad accor– gllr<i che il prPzzo dello zucchero al dlll– tagtio, attualmente da lire ì.Z.5-7.50al chi– lo passerà a 8 iil'e rd oltrl'. I giornali fa– sc_i~li ' 0 0J!Opagali appo,ta p1>rquesto 1 giu– sl1hcano 11pron·edimento con la ,,,,ce•silà pe, jt,,c:nYr:1:J10 di 1·idun-~ la importazionP, <, di s,·iluppare rindu,1ria zuccheriera in Ilalia_. Qu<>i ;do1-nali. nella, frP!ta e ~pioli dal IJi_sOé'llO d1dare una giu.slifìcazione pur– Ch<'s•ia 311Pdeci•ioni dr! padrone. non ~i accorgono di cadPrC'in w1a ro.ntraddi1,ione _e~~, sye}a la l>u.g:ia. ·Ponendo•i da tin punto ù1 vi~ta !ìscafP il ;:o,'è1·òo aumenta 'i dazi di importazione P"r aumentare le proprie entrale. Ponendosi da un punto di visla economico, il governo. ccl dazio doganale, protegge 11na industria. )fa. Mil'un caso e neua·Jtro, òanneggia la immensa clasce de, consum3lori. Infili i - ed è quello che awerrà - i prezzi dello zucchero di pro- duzione nationale ~i adegueranno ai prez.– zi dello zucchero di irnporlazione. I1 van– laggi<i, non ·è chi non lo ,·eda, va in pri– mo luogo al go,•crno che aumenta le su.e entrate doganali •di circa 300 milioni al- l'anno. in secondo luogo agli zucch11rieri che faranno u'n guadagno ben più consiùe- n «gerarca» Starace conlìnua a )lilano revolc. a silurare i seguaci di Giampaoli. Ha so- :\'on abbiamo sollo. gli occhi che dei dati st.ituito tutti i fiduciari rionali e quelli di statistici fascisti. Poco altendibili in ge– Legnano e )fonza. A )lonza ba sciolto il nerale, sempre infprio,i alla verità quando gruppo Corridoni e « le altre formazioni e- si lràtta della situazione passiva delrrta– ventuali non previste dallo statuto del par. lia. ma. nel caso che ci occupa. ugualmente lito"· mleressanli. Da quc,l1 dati ri,,ulla che le A ~filano ba so~j)eso a tempo indelermi- importazioni di zucchero banno subilo ne– na\o_Grass) Ces~_e e !!.aespulso per inde- gli 1illimi an'ni le ocguenti variazioni. !\cl gmla Galli Lu1g1. Colombo )lario. ca,i- 1925 novanta mila tonnellate, ventimila ragbi :Uario, Cicero Giampaolo, Buca Raf- r.el 1926 settantamila nel 1927. Quali i raele. moth·i di qup,le differenti importazioni ~, "Infine rile,·alo che al gio 1 -nal~ il Tor- quindi,_ produzioni ? Pur tent>ndo nel do– chio (organo dei giampaolini) è staio dato mio conto le condizioni metercologiche, il sottolilolo di ~eltimanale fascista di bal- climalericbe che influiscono su ogni pro– laglia e di critica v lo Slarace ha dichia- duzione. pur lenendo <:oulo, ancora. del rato che lo ~tesso giornale non il un gior- conllilto li-a bieticullori e wrchericl'i CiJP, nale del partilo fascista e ll<'rciò occorre in ce~ti n,omenti. ba arnia delle ~a~i gr.lYi, o sopprimerlo ,o togliere il·sollolifolo u- .sia ;11_fatto, però. ~hi>.nel con~_1derarc l_a salo arbitrariamente. ,, proouz1one della h1Pl_ola.non bisogna d1- Inoll re è stata sconfessata una rh·ista (ll~nti~arc la p)·ocluzioned~! Frumento. :i-:·. dei « dicia'nno\·i•li,, mfatl1, nelle pianure, specie 111 quelle set- La_lolla, in .s~no·al « !Jlocco granitico,. 1 t_cnlrionali. che si h~ _lamafgiore_._ inteIJSi– conlmua : la concorrP112aper la manaian- \ am(:n\e e_rl e•[l'nsn amen,~, .P•oduz~one za è se1'nvrc rallo ideai" lillofr:i. 0 granar•". : e ncllll ::_tesse .:c~1on1 che si hl! E" -0a rilevarsi. a proposito d~ll'opera ai la ~agg10:e produ~10J!e01 bietole: l?on~gli Staracc. che la noi izia mandula ai ai ornali agr1collor1 che, sprnll. dal!~ cond1z10~1del esteri - che Giampaoli fos.c;eimplicato s~olo e dalla prospeUl\"a di_guadugn1,-de– nrll'affare ùelle bomhe tro,·al e a ;\Iilano <:1donoqual~ par(e da,e al!.una e ali altra all'Arcivesco\•ado - fu 1rasmess:i. da una coltura. ç-os1 ~ sempre avy<cnutoJ?el p~ à,gen1-ia svizzera e pr,ecisamente da un ita- sal~. ~osi an-1ene _11~ lutti I paesi. :'da !n liano che è corrispondente di un giornale Hal,a, i!. governo_ s1 rntrome!fe. Vuole ri– fascistissimo e addetto -al\'a 0 cnzia sviz- durr!J 11mporlaz1on~ del ~rano e spmge e zera... 0 obbliga alfa produzione 01 questo genere Ora i giornali fa5.G1sli smentiscono. sde- su larga scala. E allora, questa ~ollura r– gnosamente. ma la nolizia fu trasmessa ~JudPndo !e a}tre: e nel caso spec1!1coquel: all'estero per ordine fw,cista. ia dell~~)Jlnlo,a, e q_ue;;toprodotto che si rendcra ~carso, ed e lo zucchem che ire– ILPLEBISCITO DEGLI ANTIFASCISTI secà sulla bilanci a commerciale in sosfi– l uziono del grano. E poicbiì il go\'!~rnonon può ignorare questa situazione. ave11dobi– sogno di aumentare. anzichè di ridurre le sue entrale, ba aumentalo. qualche mese addietro, il dazio di importazione sul gra- Somma)lrccedent.iFr. KREGTZLl:--&EK. - Un partente, maledicendo le spie del fascismo (a me1.zo D . R.J ............. . SARR..\.,COLIX. - GinoMocellin.~i– curo ct·arrrellarerora della riscos– sa 10; N. l\. antifascista 5; Bi~eUi Ambrogio5; t:n antifascista 5; t:n uperaio augurando che· l'Italia sia pres{o libera 5 ............... . NIZZA.- Laura Giuseppe B.\S!LE.\.- A mrzm Mario Di Sie– fono : ~lario Di StefWlO50 ~ Tre o_peral oe1·ringroziareramico >le.– no Di Étefanoper la sua opera tli– sinleressata 50; ~1ario DI Stefano l!er rimpronrare Serrughetli 3,20; ::,erruglielti per rimproverare Di -Stefano 5: Fràu fantini 51 Frau Serrughell 2.;;o; EschletJin 5: BellonlAntonio5; 'Tenti 5: )fario Di Stefano•ha _presoIn glro gli amicie li ha rati! pagaro 3; t:n -al• sazia.noappro,·a i; ~lario Di Stefa• no, Tenti, Serrughelll.SignoraSer– rughetti, Fantini, alla fine tJello scherzo o; Fantrn1Guido 3.10 To– tale franchi francesi iH,80. In franchi s,·lzzeri: AYanzohic– cllierata2: ,\\'anzo cucina operai a Hir2bunnen•Basel6,20; Ragaglia Ernesto3; rr. SYi.11,20,pari a fr. tr. 55 : Totaiegenerale ......... . BASILEA.- ,\ mezzo Lattuada : G: L. fr. sv. 2; Illderardi Enricoi ; Yi1:ari .\nselmo 0,50; Sirlori Pietro Pietro o,;-,o;,\rgimlro Berulli l; Orioli 0.50; Pontlggia Agoslino 0,50: Frau Bernabei li; Fantoni 1; De ,\Jigeli 0,50; CrU\·elli>iario 1; Cwallln Carlo 1; GuglielmoCan– dio 2; Caldera i : Lasagni 2; Gat– tamorta 1; Santuecl 0,50; Scia– ioli Lh-lo 2; Pazzi Giuseppe 1 ; P. Casrellln 0,50; P. A. 1 : Can– toni 1 ; A. Madri 2; Riva Luigi 1; 'Totale fr. SY. 29, pari a ......... . L'Lli:'SE~!BURGO. - Doti. Yerit~s .. SA.'IPAL'LO. - Doli.AntonioPicca– rolo, pagando vari abbonamentie le copie ricevute della LVJertà, ... 93.812,25 15,- 30,- 10,- 199,80 1.:'15.20 30,- 196,- qan<lo i loro fratelli d'Italia .... EGITTO. - t:n amico,salutando la Concentrazione ............... . \"ALLEDEL'XILO. - nepubblicani e socialisti. aui;urando un l>uon anno a tutti gli italiani di buona Yolootà ....................... . Zl:RIGO.- Se,·erino >lathis, rin- no,·andorabhonamento ......... . QERLJCOX. - l:n amico, pci· la sot- tosct·i1,ione di Xalalc ........... . IIERSEIUXGE.- P. )!arco 10; Prot-lo Lorenzo 5; Pascazio 5; Pa– scazlo 5; Ponte Baudino ;,: Zam– belliArturo 5; L"nmutilato 10: .\n– gcloniAlfredo5; Gocx èarabiniere antifascista 5; )lù;hcloni 5 .... , . \"JLU;FR.\XCIIE. -A. Riguni25; P. Riguni 10: Bcrghi 5; Riguni E. .ii; )lagroni 'Torquato ;;; Antoniucci Romeo 5; Dodi (;tno 5; Petruc– celli ~icola 5; • Bataino• 5; Gioi– toli Alfredo 5; Berardinel!!Pielro 5: Ornelli C. 2: Glorio Giuseppe 5: Labelli Glu~eppe :i; ~lonac.ell! cclii 5: Falchi Eugenio 10; GioYa– gnoli 5: .'\ntoniueclOrlando 5: GobbiSante 2: Rugi;eriAchille5: Ceriana;;: GiorgiPietro 3: Bo,·ini Abramo ,5: )Tancinell!Giuseppe ;;: Giombini2; Cocett.aSante 5; f:a!Yi Laurino i; X. N. 2: DQmenlchini L. 5; Tlvecht,\i-terio 10: Higuccl Ettore 2.50: • Vi,-a la libertà. ! • ,\ ; Bruciamacchl Amerigo 5 ; "\'!va Ma!leotti ! • 5 ......... . RlO DE J. .\!\EtnO. - .\w. Libero Tlattistelli..................... . XXX. - A. C., parlccipando al concorso ..................... . SEIUGNAC. - )lazzoni Carlo ... . P.\RIGI.- li solilo amico, a mezzo Salvi ......................... . SAXG.\LLO.- Polo Emilio ..... . AFRICADEL XORD.- lng. Bracci Dino,a mezzo ~lonlasini ....... . BERX.\.- nacoclle a mezzo Pozzi Pasquale: fr. s,·. 10, pari a..... . S\"IZZERA. - Un amico del cantone di Vaud, fedele lellcore della Li- bertà ......................... . 13,10 r.o, e, o~i. quello sullo zucchero. Sono que– sl~ le v1ttor1c mussolìniane nel campo cco- 30,- nomico. Yillorie. wrameate, degli agricol– tori e degli industriali sui consumatori. L'allro pro\'\'edimento dinota, :seve iie fo;,.. 2oo,- so bi.-ogno. prima di tulio. la politica a zig-zag del governo fascista. in materia .i.o,- cli protezionismo. Infatti. nel 1923. a colpi di g1·.1i1cassa esso annuncia che il di!ziosul- 59,- lo zucchero Yiene diminuito a Jirr Ol'O 21,60. ::'\el 1921 ali ro colpo : lo sopprime. Ah ! gli osanna della sua stampa per questo go– verno che, a fatti e non a parole. mostra di voler favorire lu!te le classi. ~fa dieci 51,50 mesi dopo. nl:!Ifebbraio del 1925, il dazio viene ripristinalo e fissalo a 9 lire. Pàssa– r.o altri ~ei me;;i e il dazio vien raddop– pi.:ito. Finalmente, dopo altre sci mesi. es– so viene elc,·ato a 21,25, donde ora passa a 3G. 1S6.5ll 100,- 20,- 5,- 200,- 10,- 50,- 93,35 20.- ,.. ... :, Lo slesso zig-zag ~i nota nel campo cre– (jilizio. La Ga;:;cttn Cfficinle del 5 gen– naio annw1cia l'aumento del lasso di scrm– lo dal 5.50 al G p. c. La stampa fas:)ista, come il solito. vuol dare una spiegazi0ne m questo che .essa considera « un ordinario provvedimento nel consueto go,·erno della circolazione, suggerito, mollo pi·obaòilm!!n– tc (il corsivo è nostro} dalla situazione di alcuni mercati e;leri. che più degli altri cosiil\lisco110un cel!lro di attrazione delle valute estere. EJ anche. forse, dalla consi– derazione che esi5lono sul mercato inter– nazionale dei litoti, olferle di investimenti rimunerativi - in confronto dei quali il no~Iro saggio dello sconto sembrava trop– po basso e troppo favorernle agli investi– menti stessi"· LA SEY:--E. - Due fami~lie it.11!ane riunite per le feste di :Salalericor• Tola!e Fr. 05.516,,0 E' proprio coeì"? Rileviamo. intanto . .::he alla fine del 1922 il saggio dello sconto era del 5.50 ; che il governo fascista lo ha ele– Yato al G il 9 marzo 1925, al G,50 il 3 ~iu– gno, al 7 quindici giorni dopo ; che 11 5 marzo 1928 lo ha ridotto al 6,50 p. c.; il primo aprile al G• il 25 giugno al 5,50. :r;· rnleressante ricordare i commeni i che ac– compagnarono. di volla in volta. il provve– dimento. La riduzione del marzo 1928 ve– niva cosi spie~ata ; « dopo il prOYYedimenlo di stabilizzazione (21 dicembre 1927) le disponibilità bancarie sono aumentale e il denaro sul mercato libero si poteYa olle– nere ad un prezzo inferiore al passato». E quella del 26 giugno : "rattuale diminu– zione del saggio dello sconto e la massima prova di fiducia che il g0Yc1'llonazionale poteva dare al governatore della Banca d'Italia e anchP. in,ieme, la massima ;•e- UnioneGiornalisti Italinni (( G.AMENDOL.A » 11 tll 1111111111 Il 1111111111111, Martedi' 22 eorrente, ad ore 21, nella soilla sala cli Ru.e Tré– taigne, 7, Paris XVIII (!\tétro Nord-Sud : Jules-Joffrin), Il Prof. Arturo LABRIOLA sponsabilità. La politica .dPI bas;o prezzd ~el denaro _è 1:1napolitica necessaria per. l economia ilahana. L"alluale diminuzione ~el saggio d~llo •conto può considerarsf l allo conclusivo della nos!ra politica mo# nefaria"· Trarre d<:>llc conclusioni ? Fare dei ra!~ fronti ·! I letlori sono sufllcienlemen[e in# lelligent_i per dispensar=ne e supplire di se stessi. Per n_ostroconto l'aumento del saggio df sconto _e una prova <:hP.la slabitizzazicrnt or,JJa lira al lasso voluto fts,are alla finé' d"I 192ì è stata una corbelleria economica non r1spoo,Jendo alla reale situazione del mer~ato. Qualche settimana fa il governd f~sc1s1a faceva annunciare di aver rinon.; cialo al prestito di 125 milioni di dollarf . e~~ .. ilno ~llora, ~vevano garaa{i(o la sta.; ~1l1la dell operazione monetaria. La verilif e che la rmuncia italiana fu una conse.; guenza del riliuto americano. Del reslef "a!la si!uazione finanziaria italiana parla chiaro il Bollellino mensile d'lJJ'«Is{ituta g'_f>D'lr~le 1i ~t~li,I ica ,,. Xon abbiamo sot– t occhw I or:grnale; ma estraiamo i daH che sell!ono da una rivista economica beigit che Il nporta. Questi dati si riferi<.cono at deposHi _e ~i ri,u!lati operali dalle cassé p_o~tal,d1 r1,parm10 pre,•o la Cassa Depo– ,;1ti e Prestiti. E' interessante conoscere quesl? movimento giacchè r,~sodà il polS<I del piccolo risparmio popolare. " .'iel 1920 il totale dei deposi!i fu df 1._781.5milioni ; nel 1921 di 1.158.2 milio– lii ; nel 192~ di 563,6: nel 1923 di 350.1 • nel 1924 la somma dei deposi!i si eleva a 829.8 mili_oni: ma n"l 1925 cade a 230,7 e nP;,li ~1_m1926 e 1927 la riduzione é an– C?ra PJUmarcata. Per contro, le somme ri- 1,ral,i segnano un aumento. ::'\el :192.5si ha)!'.no_787.6milioni depositali e 54-0,4riti- 1·al: . .\el_ ~ 9.2? il totale dei Pimborsi supei-a d! _;i,i m1l10~1 ·quel~o_. d<:idepo•itL :-e! 19.2ì s~ _han_no _i18.2 m1!1oni deposita,i e 822.7 r1l1r_ati.Fmalmentc quest'anno. sino al me– se d! nove_mbr_e. j depos!ti raggiungono mi– lwn 1 161..>e I r1mbors1 q9-i milioni ,,_ L~ ~ause d( questa situazione sono mol– lephc1. ma s1 posso.no ricondurre tutte a lJ!la sola : l_asc~rsczza del denaro disponi– bile. Per r1meo1are a questa· scarsezza la Cassa Depositi e'Preslili ha dovuto emel- 1ere de ibuoni ad interesse che, recentE'– meotc. ha _portato al 6 p. c. ~on bi•ogn.a ~oi dimen~•c«re un·allra circostanu. Dopo !"approvazione deJJa legge sulla boniilca mtegrale la Cassa Depositi e Presfili è sta– sfa autorizzata a anticfpare. .dci.Jo11d~r q~esli. l~vori. )fa essa non ne ba troppi a d1spos1Z1one. Ecco perchè coi buoni ad in– teresse essa procura di tro,·are i capitali pr~so le banche stesse. Queste si trovano ~umdi nella necessità di fornire fondi alla ~a•sa Depo_siti e Prestiti e a tutti quegli enl1 elle si occupano esclu•ivamente del cre~i_t?ag:rario, ma si trovano nella imp!ls– s1b1hla di accontentare i commercianti e tulli colo_roc~c ~anno bisogno di denaro per bren per1od1 e che. ordinariamente, formarn il portafoglio delle banche. Il sag– gio di sc~mlo nomfoaJmente al 6 p. c. per Jc operaz1orti della Banca d'rtalia, arriver;ì. con le provvigioni ed altro, al 10 e al f 9 presso le piccole banche. le merio contro!: lai~ e le più eso_se:Cosi_ i commercianti e , p1ccoh rndustr1ah subiscono aocb·essi le censeguenze della politica b!uffistjca della bonifica in lcgrale e di quella errala della' ~tabilizzazione. Il fascismq nl)n ba altre risorse sul ter– reno economico-finanziario che acconten– tare e sco'nlenlare, di •volta in volta gli uni e gli alfri. ' SJL\'ìO BARRO. Invettive per uncommer,io che non va L"!11dustria del forestiero ìa fiasco fo llalw. La gente m1n si fida più di .andare nel bel paese. Le orga11i:za:io11i fasciste del t111·ismo -r;a,mo a rotta di collo. come 11 1 /10 _il resto. Allora l"Impero ingiuria i foresti che 11011 va11110 in llalia e grida clte l'Italia 11011 li vuole. che sono tutte coro– (JJIC. Pf!Lircmi in casiz nostra noi VO!Jliamo custod11·ç - "-~so dice - tutto l)er noi il nostra patrimonio d"orte, di beUcz;;a. di ri– cordi, scn;;a i11fende1·e ad og11-i$lantc quel ,·ery bealiful dell"ammiratore. girovago. Il Popolo d"Ilalia tiene bordone e scarica al– tt·i v/lipendi co11tro gli stranieri rccalri– trant1. Essi sono 111/li dei nemici. GJi ita– liani sono cfrcondati di nemici e le sentono. Jla se l'industria dél forcsti,.,·o 11011 an– dasse a rotoli - in llalin - come tulle lt> "/tre - se le organi;;:;azioni turistiche del fascismo fossero riuscite a galvanuzare questo· traffico. sentireste che imli alla prosperHà d'Italia. al fascino della Ronm dul f.:itfori_o attirante l'! qenti <;ome la Ro– ,ma imperwle. Come si rnebriebbero della simpatia e del credito del mondo· vérso la Jtolie. liberata dalla putredine democra– tica ... Ciò che fa schifo è rassolttia 11urncm1z1t di lineo. di co11~eg110 di questi seri/lori na– zionalisti. le loro invettive co11/l'o i fol'cslieri che no1i ve11go110si dislendono sui grandi gior– nali esteri come un'esplosione 1·ùlicola di dispetto. come la contomelia del mendi– cante. cui non si è fatta l'elem9sina o del comerierc che trova la mancia troppo e– sigua. E ottengono naturalmente il risl(l/ato opposto a quello che gli seri/li fascisti si p1·opongo110 - di dore un grande concetto de/111insolcn;a italiana. E non·dmmo che tm gro11de concetto del– la sciocca barabberia fascista. Lo scredito però -r;aa tutto il nostro po– vero paese. Le banche che crollano Il Tribunale Civile di Arezzo - anmm– cia la Stampa (Torino, 12 gennaio) - ha dichiaralo il fallimento della Banca di Cre– dilo e Risparmio di .\rezzo. /,'offensiva fascista contro gli istituti di credito popolari co11 tinua. 12 banche cattoJichc delle .I/arche e del– l'Rbbru;;o 80110 state obbligate a f ondcrsi. O scomparire o filare a domicilw coatto, ritornato clal . ·or.d America .allz sua Hautes Etudes » di Bruxelles, ci dirà le a proposito delle cattedra dell' « lnstitut de sue impressioni americane H.XNGR.A:ZXA:IVI:ENT<> DIFFICOLTA' DELSOCIALISMO AMERICANO Per un certo marxismo, i! Nord Ameriea, pel suo colossale sviluppo delle industrie, dovrebbe essere il clima più adatto per il fiorire dell'albero socialisla, che invece sappiamo cli :-he magre linfe vi si nutra. Uno studioso serio del Marxismo, reduce dall'America, come il Labriola, crediamo ci spiegherà l'apparente contraddizione. La curiosità è vh,iEsima. (Solito contributo alle spese, fr. 2.) lLa d:ititita Go Torita (AI PRODOTTI D'ITALIA) 34, rue Ramponeau - PARIS (20e) - (Metro Belleville} Téléph. : :Ménilmontant E!8-4B Ringrazia la spettabile clientela ed in modo particolare i lettori della Libertà per la cordiale accoglienza fatta ai suoi prodotti, Informa inoltre che a partire dal 15 gennaio è stato disposto uno speciale serYizio a domicilio bisettimanale per tutti i quartieri di Parigi. Coloro che lo desiderano, potranno cosi' con una semplice telefonata, avere rapidamente a casa lutti i migliori prodotti d'alimentazione ita• liana ai prezzi più vanta~giosi.

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