la Libertà - anno III - n. 2 - 13 gennaio 1929

bi 13 GENNA.1O 1929 Questa è preistoria, questa è Bisanzio, non Roma (L'evoluzione del fascismo giudicata da L. de Zulueta.J Sul Sol di JlarJrid, .SfJllo la dillo.tura di 1'."1!110 de Ritera, t cc.mr" 1r<oque:slo ar– l,colo ma9nifl,:o di Lui~ di! Zuli,#/a, wlla ~tolu;;on~ del fcut:i~mo. Cl faccio.mo Ull'l !/Ìlli,:: nel riprodur/r,. n fcucismo ti è 9iu– diCJJLo con une .,-,.,-eniM ammlre~ole. o.L/11 5tngua dei sue., ultimi alll, com~ u• ru~rno pre;~torlc<,, come una r-~IITT<':io-– r.e deU~ ~igntjri,e c,riPnlali. Qut.•l11n1Jn è Roma. E' Bl.!ait:ir, - dire l'àculo ,r,n– pnuolo. E lermina cr,n la con{r,rtante ceruz::a che li ~polo ilali'11W~ostrulm .-,on un r.uoi:o $pi,:Uo e propri materiali il -~•10futur<>. Siano q,a.:;e al frale/lo Ialino che ~ede e.osi'brn, e illu,;tra, co.<i' lu.-,utamente. Ciò che di•linrue I! faFCi$mooalle nitre "dittature è che queste, secondo le proprie affermazioni. non pretendono di e,sere cbe dei rimedi tran,itori. tappe preliminari per arriva-:e ad una nuova oreanizzazione po– litica o ad un nuovo reiimp sociale. La ~l~sa t\epubblica dei SÒvieti si a,-s'.?gna una mis•1one passei!!'era. A suo giudizio, quando il potere del1a borghesia sia an– nientato " &ia finita l'opera rivolunonaria. .ion ~olo sarà smontata la dittalura ros;ca con tutto il suo ferreo apparato. ma lo Stato stesso. la macchina dello Stato, co– me annunziava Lenin sul ricordo di En– gels. pa•serà al museo delle :mlichilà ir.– sieme all"a.,cia di bronzo. Solo il fascismo non ;,,i presen:a come un lrallamenlo di urgenza o un fenomeno di dopo ruerra o una reazione contro il pericolo èomunisla. !"assalto alle fabbri– che o le rivolte azrarie del Lazio e della Sicilia. Xo. il ra~cr~mo pretende incarnare il nuovo Stato. il .nuovo Diritto. la OUO\"a età politica. venula a succedere alla vec– chia èra dPI liberaliFmo e della democra– ila. :-ion è una parente~• più o meno larva. nè una chiusura temporanea. per la g~– vilà delle circ~tanze. del lempm della Lt– :>erlà comP i Romani aprivano in Ppoca di guerra il tempio di Giano. Al_ 1:onlrario es– so a.,9>ira a superare delìmllvamenle la fede liberale ed a .s.illevare con opposto -pirilo gli archi giganteschi di un nuovo lempio. _ . _ Perciò è interessante 11fa;;c1~mo1lalia- 110.Che cosa germina sopra rara antica del– la Libertà? Come e 0 so e,·olve dalla dot– trina alla pratica ? Dove tendono con le !aci simboliche le coorli delle camicie nere? E" risaputo che questa nuova dottrina politica identifica la :'-azione con lo Stato; 10 S!alo col Governo : il Governo col pro– prio rasci•mo. E" ar.-ivala a stabilire qu~– ,(a pericolosa equazione : Fa&cio = Italia. Ciò che non entra n~I fa5cio littorio non entra nella nazione. Tutti i i giornali sono fascisti : tulli i _profPssori !Janno da e;a– !;Cl'C rascist i tutfl i 1eputati nella nuova camera. saranno fascbti. In que~to concet– to il processo si è venuto accentuando sem– pre più. Ora l"assislem:a del segretari~ d~l parl!to fascista alle sedute_ del Cons1gho dei llinislri. segna. come dice l:3-slampa, una data memorabile nella s!oria del re- gime. _ . )fa l'evoluzione non s1 arresta qm._ La '\azione è lo Stato : lo Stato è il Governo ; il Governo è il fascismo ... llanca l'ultimo, anello alla catena: IL fascismo e il suo Ca– i;o. Il Capo, il Duce. che deve concentrare tutta l'autorità e assumere personalmente tutto il potere. . • E' quesl"u!t imo anello che ora s1 sta terminando di battere. • Due c.faUi banno contribuilo atr opera. Prirg,o : )tnssolini M deciw di eiiellu&-i_:e ceri,.·itameoli di persone nelle alle cari– .:be;'jì icbe -e nei pn.;.i direUiYi <:feli'am– mil2::I• zione dello Stato. rin regt~ fu– scis!à - dice il Popolo di Roma - g11Oo-– roioi riceyono la con.;egoa dal Capo e sono A un directeur dejournal français Jlonsievr, Puisque vous 11i111.e:; à .·,,tre informé 'de cc qui se passe ,m Itali.e et. de temps 1m lcmp,. ZW$ ccoutc:; a-,;ec 1me 1:ir:e curiosi~/] {es rensetgnemcnl$ que jc 1:0u$ don11c, Je me permei$ dc vous cn fournir aujourd'l<ui q_uclques-un$ encore, que je liCf!S dc_qua– tre ou-,;ricrs qui vic11nenl d'11rr,-ccr a Pa– TÌ$ d,:111.t vn élat pilQIJable : il.s m;aicnl tra– -&ersé l-a frr.mtièr_e à pied-_ c__c1a se. p~~c presque tous le-~1ours : mms il ne m orru;e r,a., sou-,;e11t _dc renear,trer_ dc ccs m11lheu– rcuz qui fme11t leur patrtc po11r 1ICpas y crer;cr de faim. Les quatrc hommes qui soni venu$ -coir le Secrétairc de la Ligue des Droits dc Z-Homme pQ111 ja-,;oir r.,ù ils ,X,llrTf!llt trOl!- 1.·cr d1t tro.-cail. ll'llt cltaeun un méller. :Uau. comme ifs étaient in.;crils 11ur,arti ou attz organisaliù11s sacialistes. du temps_ o~ cela ~ •éto.it p11Sena,re d•'[' 11d11 en llalte. tls 11,: pure11t. C"'is d,;r11icrs temp.t, s'cmployer qu.'à grand"peinc, I.es patro11s d~1111antr,11- •ours la préfi-re11cc auz tra-,;ailleurs /ol– 'i:utcs. C-11 011rrier Ualie11 lracaille. "Il géntfral. troi.t ou qu.atre jours par semai11e'; un charpentier. u11maçon par ez,;mplc, (JO!JIIC ent1iron 20 lircs par jour. Sur celte somme on prélère c11viro11 2 lir.e1<11u profit dPs organi.tations foscislu. C.:n our:rier 11r.,11 pri-cilégi,J !!"!file do11cdc 5 '! à ì2 lires r,ar semaine. S'il est mari.I} et s'il a _de.~en: fa•its. 11011 seul;;menl il 11c rt<U.tsit_ ~, <L payer le priz dc son logement, mal-~ ti s!: courrc de dt'ffes cl tout le mo11decltc;; lvi doit se r<:$lrci11dre. uutizza!i secondo !"opportunità di cia~un momento. :-;essuno. p-'r con.eguenza. è in– sostituibile : ne~•uno vnle più che come uno strumento mille mani dell"arlPflc,, al ,et"Viziodelrinleres:;e naz_ionale,. • In que– cto rPzime n'!ssuno ,iw• più che di luc'l rifl~=Sa, nò ne!'.uno avrebbe po,to ni, sa– rebbe nulla -e il Duco non avP.-c" creai-, 11 ra~ismo .,_ Secondo fallo : Benito ~lussolini ba ac– sunto direllamente a ~uo carico un nuovo ministero. ouello delle colonie ; ciò obe fa si cbe e~.so raccoglie nella sua mano mezza dozzina di portllfogli ; ministro qua– si unh·ersale, egli dirige personalmente 9 li interni e ~li esteri. i ;;en·izi militari, io corporaziom. le colonie. La stampa italiana, tutla forzosamente fascista. vanta la trascenderu:a di questi Jue ratti. approvandoli con la disciplinata lllJanimilà pre,•isla. ,, t:n Capo comanda e !ut:o il gre,;ge obbedisce" - dice il CQr– ricre d'Italia. " Il Duce, per fortuna no– stra e della patria - aggiunge il Popolo d'Italia - vigila per tutti"· • Quando un popolo - afferma lo stesso giornale. ba la rara fortuna di possedere un capo cbe interpreta la conplessilà dei problemi nazionali. tutti quelli cbe attua– no i suoi ordini sono militi de\·oti. oenti– rielle, ,,er.-itori subordinati ad una gerar– chia superiore•·- Con questo, il •i•tema fascista ha com– piuto la sua naturale traiettoria : t:n Capo, una l('sla ordin~ e tutti i membri dP.Ig-reg– ,;e obbediscono. Gn capo ordi11a e tutti i gregari obbedi$C0110. T.a rormola non può e~•ere più chiara, più in!elligibil'i?. Tanto chiara e tanto intelligibile che co– s!ilui,cc la rormola r•!'imili.-a dee:li aliJori ;folla umanità. Le trii.,ù e i popÒli banno comincialo a governar-i col potere perso– nale. E' il ritorno ai principii : il ritorno alla Preistoria. La dottrina fascista. che repudiava come vetu•lo lo Stato liberale del secolo XIX, ci ~rprende in pratica a volgersi alla scoperta del potere pcr-50na– le.. la cui antichità non è di secoli. ma di millenni. .Al di sopra delta tradizione di lulla la scienza politica. da Aristotele a L-O?be.a :\lanle_;quieu. a RoUS5eau: "t:n capo comanda e ,I 2regge obbedisce,._ I.a formola riassùme il diritto politico dei remoti tempi primitivi e delle epoche di decadenza. n fasci~mo con le sue " cen– l\lrie o. a manipoli .., i ,uoi "consoJi ~– " principi ,. e ~ triari n S/lé'Ilava di riFu– ~ilare la grandezza di Roma. richiama in– ,,ecc mollo più il ricordo di Bi;;anzio. L"autocrazia arrh·ò alla sua per1'ezione con gli im1,>eratoridi Oriente. Giustiniano ridusse all'1mpolenza le rappre;,.ntanze po– polari e si impegnò, anche con forlur.a mag– giore del Duce, a farsi della Chi~a una .,omme.s:,a .\l!cata. " Ii buon ordine della Cbie~a. opinava l'imperatore, è !"appog– gio dello Stato n. Ogni assolutismo nella ;;loria ba am– bito di circondarsi di un·aureola teocra– tica. li potere personale è sempre stato l-~ercilalo in nome delia divinità. In Orien– te e i?l Occidente, nell'Egillo dei Faraoni, come nella moderna Russia d~li Czar. l"..\.u– tocrale aw!,.-aun carattere sacro. qua:.i .;o.. vranaturale. Era più che un uomo : era un :\"urne ... )Ja oigi è impossibile un tale concetto della polit ic::..E il fascismo. pri– valo di base teologica. non può collocare suJl'altai-e l'immagine di un uomo, -.èOpra le ruiM <!ell-'ant-ieo !empio della..Libeclà. Gn giorno jJ popolo italiano ,apra ritro– vare: tra que,,!t 1i-•·anz1 memorabili. te pie– tre e i marmi, ì materiali iodistrullib1Ji per erigere con spirito nul>\"O;la 11nòva eostruzione dei tempi futuri. Una dlscorsa delfilosofo fascista F11:- ~e.gl! nna_io. In questi giorni Gio- vanni Genl1le. rnaugurando questo istituto faccista di cultura. promtncib. al Teatro Comunale. un discorso sul tema : f-& Stato fascista e la libcrta. • Attratto dall'arditezza della lesi. dalla ~IJ!iOsità di conoscere_ il filosofo. un pub– Dhco numero.so e vario affollò il teatro. _Il segretario del fascio locale presentò I ~ratore C?" un picc~lo diseo_r.o nel quaie, r1ferendos1 si rnro d un cacc,atorpctliniere an·enulo nella mattina ste~ca ai Conti.;ri Carnaro. accosla\·a simbolicamente la c:m– ferenza di Gentile al varo an·enulo, voh:n– do cosi sig'Tl.ificarei di\·ersi modi di s'!T– vire la Patria. [dea. quf•la. auanlo mai in– felice. perchè il varo vennP, funesualo dal solito mcid!>nle, che an•iene S"mpre ai Cantieri Carnaro. dello scafo che sarre– sta e non scende in mare che dopo due o tre giorni e dopo immensi sforzi ; e la CQD– fer.,nza fu quello che fu. Poca co~a ru que•ta conferenza. Certo è che Gio,·anni GPntile. filosofo. ,tudio~o oratore. carico di scienza, di dollrina. sa pr.-~enlare le cose elegantemente e forhi– lam_enle, ma non sa com·incere. perchè per far ciò biso:rna anzitutto e,;s,,r c3n– Yinti. Ed è appunto la mancanza di q:ie-" sia convinzione che fa fare una figura ben meschina al fascista che discute. Co.si G '0- vanni Gentile. zrosso tozzo. teutonico. con Mrte brada dal r,eslo forzatamente stret– to, parlò ed imbas!i frasi per un·ora filie– ra. cattedralicamenle per ~ostenere un pa– radosso ripugnante. Il fa,-ei"ITlopuò dpsfare odio f! di,prezzo. ma quando tenta mellifluamente d: .,cu– sa~i e di giustificarsi. allora fa !'oltanlo «c~iro : all~ra _cisi ~OD\"ince che ogni pole– mica. ogm d1scus~wne è inutile perchè il fa•cismo non bisogna discuterlo ma <'li– minarlo. Ringraziamento Voilà e11 qw:lle:s ronditi'>ns rii actuel– lemclll la majorilé de$ salarib de mon pa.ys. Et il !eur ,:st interdil d'rmigrcr. La frontière est gardfe cr,mm-? re11cci11te_d't1_ni! pi.ton. _.\ r,art la $11n;c,llan,:e ordma,re de, douaniers. folli f,, ltmy dt:$ ..V~s. dc$ Il poi:rro sir,nor B,.dd, im:iofo a Roi,ia chemise$ 1wires, fw<i! chargé et clw:ns de da qu"'l solito gior1101'! frm,ces,: i11caric1JI<, police à leurs cM.}s. 1,iont1?11t1"_ga rd e ,,, di difc111fcrc il {Mcisml) itolia110. ar:ct:a fai– font {ell saru pil~é ~ur ~cu.z qui essayc11t to di tutto [>'!r contentare il littorio . . 4rera dc passer en te-rr1l!:,1rc ctra11gcr. _ perfi110 lascialo capire cldorame11tc che JlaJg-,-écelte ~igilan1:c. tou, ~es 1ours ~es per gli italiaui, i met(}(/i di (l<>vcmo. deb– oucriers réu,s,nmt a s'cnfu1r en Sumtc banr, essere differenti da quelli fra11reii. o:s en Fram:e: ils e,cal.adenl l,,~ monta- JJa ecco che 1111 9ionuile /oscula tro-,;a (!JIP.f, à tra-,;en des cAamps_ljc ne,ge et dcs che la mi$SÌ1J11c del sig11Qr Bf'de! nQn .,; e f&réls, ricn qu·avl!c ce q_u ,ts_ porfent s ur si:r,Ua ottimeme11t11 e seri-e,,: eu.z. Plusieurs dc ce-s rPfug,,.s n ont pas - Ba1111/iti,e im;e11;i1Jni. J>ercl,iJ cali of– émigré pour des roi101,., f, 1,liliq_lfe$. r ,w.is ferma d"ai:,,r dcali ami,:i affettuosi. a Ro– uniq11cme11t pour gagner l•:ur lite qu,:lque ma. amici itaUani, Cl)i quali, 11cigionii del part. L'aua11t fait so11~pa&sr:porl, il-! to11t "i·,,rdello infame ·. a.crebbe cercato il ri– r"c,11sùfétéspar le {<ucule~ ,;<,mmc ht.ìrs In mr.dio allr. ostilità fro. i due r,ru:si. Sr 11 tite v,i et leur• fan,illes ~u_bfro11ltoule~ _sorlcs ctJ111C k, cerem;111w,il rimedio. questi ila– de ver.at [l)11s :_pcrqu.zs1ho11s. "-Zclusro11du. liani e q11c$tl) from:esc di b111m,1 vol1J11la: trar:ail, etc. Si ,m ;_our ,ls rcntre11t ~n Ita- - w w:,ttc era bella; decidemm,, d'antlore lie. iu stro11t '!"e/é$ et co11damnes-_L"_t a i:edl'r sc,1-rrre la luna fra i ,:ipr,.ui della rx,ilà do'!C. {Qrc;-men_t au_nomine des ,:m,- ,:in J.ppi11. C:no le9911,·a carro,-Plla ... c,;c. grb poltt19uc_s 11nt,fosC~$tes. I C:11"!lrnnd,, .,ere11ità ... ec,:. Tacc,;aml), m11 Jc 11e sa,s si ,;~s re11scrg11cme1!ls peu-cent il 110,tro ~ile11;fo stabilir.a fra 11r,iu11aspr– c.ontribuer à mreu.x i;ous é~lm,,.r wr UJ. cii! di cr,m,mione. - A.I, !. gridi, 11no dei . ,ituatùm éco7!omiquc et ~oc,11/edu P"Y-~--- 110-~tri wrrq;og-ni, com,. sarebbe bello er– oiJ fo11 11.e ~ail J)[u$ de gr';l:e_s._ . . ~ere amici! r;u tesi lo m,mr,; le lncrimP ci Ce so11tla al,umbles reali/es qu_Qt1d1m- .-11 tit· 11no O']li orchi... _ ,,,,.8 de la vie pra_lique; S,, att CQ7!lra,rc, noi'.s • De9li it11U11ni.degli it11lia11ilf"Og(Ji. fn– m:;v• ,Jlei:07!.S ;usqu 11u __ terraiu dc c_ltol.Z sristi, co11 le lacrilr1e a9li occhi, sotu, la lu– uis l'on fa1t de_la y.,lzttque, ll<iut< l!10ll$ 11a. !lllla via .4ppi11, in compagnia d'un alou. dans [es 1ou_mmr.z les p!u.• fos,:,sle~ ;ranr:,..1e ,,,,l giorno del ~ 1:erdett,, infa– (/e Romc. (je$ a__rllclesdu 9.e11re d! ,;el~, I me ; degli italia,d pianaenti sulfideaie (signé Sctt1meU11 paru cu Jours--ct et de- infronto della solitlorie(i,. bJ.ti110, in quei dié à la femrr:e du c_hef du Go_uverneme11t giorni di ,acr11santiuir,u; weano? .-1.ndio– d'u~ pays amt~ q_ueLon appeltut r,u~rag_eu- mo, ,;ignor Bedf!l; scriveteci ull romo11:;(i semqnt • la renSJgale a parce que, ,talzen- con queste storielle! Se non r:i da11no u11 ne de noiss11nce. elle Ile. 1ermon_11e pos ton premio i11 Fra11eia, tJe lo daremo noi i11 Ito– mori camme /es chem1ses no,res le fe- ilolia: un premi,:, per la piiJ iorprende11te raient à sa piace, TL oper1J di far,t11sia. "A11111 1 etteutio ,;/,e le bu~ C. G. AR 9ia sia,w f11t1ttpia 1 • ». 1·ote LA LIBERTA MARINETTI E' 1:~1wta la s"" •:olla. L'.l rotazionc- ha fo,:,11/r, il 1u<, lur1.o. /,'l,an110 fati,; tlitf11- tr,rc d'!/la lctt-·ralura e dd/11 p'lcsfa ilr1- li1J110.. l"f{icfo di .lf,:r,•1111/e ,. ,ti"""'· Tir,,re ali 11ll•,,.c/ii ,t,;lla po1·.•i11 e d<>/lr [<> 1 /rre. ri11- 11ir!i, i11q1101irarli, mr,/Jiiit'1rli p•:r il .srri:i– :fo del r'!gimc. C:{ficfo rii ala cr;rti1ia11e– riri. C'.lndi-;il')nr e,~~nzJ·111'! p"r lr1Jr:t1.r"r,f/i– tori, rJ,.- 7111{Jhino.C:fli,:ir; 1i11chr di 1pio- 11a9(Jio delle 1~:id<?nzP d"i ,,,,,t·1111i e d~i ,;,;e– chi, fr r 1;deJt:flrli ~ pr•r 6trr.,nrarli - ,,..._ ,:,r.,n,JI) il ca~'J. .Ycanc!tr it1 ,:i~ il ;,JJCi$1flQ ,} 1JrirJiTl1Jll!. Il l, ol.sc, 11:i,m,, J,r, iuS,,g,,a/o cr;fl•e &i fi'llio- 11~ gli a,r!r,ri •Olio I.e oli ptl'!rne tlt: lj_ P. l ., P"lloudof: bqu,: o 1chi•mta11tfoli cr;,, lo 1 .Nilrar,1.,1no dt:1.O!Jni9ir.,r,,al-e. rit:i.,ta od tdi– torifl. sempre .sec011do i caii. Il sirigowr, è eh" .Jia Jfarinelfi a finire CQ/ fare quc&fo mestiere. Jlarinctti cr11il futuri-mo. Ci hwwo .,e-r:– cato pal'ecchfo ner,ti 111:ni ai;a11ti e dQpo la_ guerra l.e afcaJemie fu/uri.Sic di po"'– s1u. arte, mu.s,ca. Il r,uòbliro cf,c i;ed~a come lo_si voleva pre11dere i11 giro, r,ren– dc1:a_ lui a patate f corijci del verbo mari- 1111/llano.Era w, CfJrnctole. J/11 come ill o– g11ic11rue-~alec·era allf:hr un impeto tince– ro di ribeliiol!c al tran Iran burghe&r. fili– ttco, tradi;ionali.tta e bi!]OtilJ. Il f11turi.>·mo &( ronciliava ,m po' d'ill!fulge,ua per- qw:Uo rhe in lui c'era di goliardico. I futuristi le ,balw11a110 9rosse. e11ormi. P"r épaler le bourgeoi.;:, ma. dietro le .flro11c;;e i;olutc c'era unr, r;olonti, di ere$ia qualche :;olta .simpa.Jica. CQ11tro la muffa arcltcologica, contro il se11time11laliJmo esercentcsco, co11tro la ru– giadosa a4luia clericale. -11arinctti era un buon ,:apo; ai;ei;a mol- t' quattrini. d•lui;iai;fJ d: ma11ife$ti ~ di pro!p•U i il 3/lO r,,,IJblieo. _ C11a. Mr,•p,;'}11a f, ,,,,t.-f/a i:ontr,, il chi,,ro d, lur,'!. lir,!1llr,;. r,•r la disp1Jri;io11c di tulti i fTHllt::1. . -l.òi ,11tt11to il rlflnirismo. ""a fraw:a. .s11m– plirita iJti11ti1:a fu mc•Ja JV(Jli 11!1•1ri - cr,t cu{I,, ri1Jll"on P;:itura. d,.ll'<>-?li-·no. rJ,.t colpo di pu.1ao. Il 1·ap1J/,,i;or,,d; Jfarin,.lli ,j •t1.1to ~laCark, - 1111 r01tHn1:1J (i in c•d l'ctt),; ;. U /l,n9ltf•– s-imo membro rlclfrrrJ•'. Jfofarka. 5rando/t,. P-rr;lç,tc di l.,e11mp,,,1.1011!l. rii ,:o 1 lil'>rt,; r,– t:r, 1 /-, d"ll" 111cr•·&tie.Proccuo. Q11cllr, 'J•"– ih:.t-!rr,r., 1Jll 0 11lti1"1) 111u9uc. ,1rn;,z 1.;,:r1f.lm1?1t– ttJ rii 11t1rJ '!(Jr:ri'l di i,1119111: ... Ora .\I rf11rl/i i: fallo clilritlor,;; 1-a:olPUr di gioi:ani "(~bi ,:-,/lr,li,.i, 11a;i->1111li, f,nei– Jli, i11chi11i IJ( p,,pr,. ol 7C. ,,,. D"""· G(Jl< ~CJl!(,;/(i r<.1nt1.111: , al.la . ' trn,ft:ll)T>t; . al– la « i•lirpe ,•. a tutfo cii, e/,,: ....,,.. ombra ,: r,1111{0e putredine .•~colare - ammorb!l i cimitai r/1'/ bcll'italo regno fa:rcfato. E9li nswmc di educare l" Jfuu r,er le corti del– la rico&tituita /Ji.ian;io. Il futurismo di– cento attuali-mo e. più fltrcora, l>(Ulali– ,rmo: S!mto l'fficfo. i1u1ufaì;io11c, "11.11 ca– pi, •:hc com1J11da,u11 gre99e che obòedi– .;ce n. l'11 u11ico libm rii seuoki. il catccld– •m" o/,IJ/igafr:,riJJ neU,, r,c11r,l'Jpri111arie, .;e– ~01,dari'!. c. tra òrer:e. 11-1/lcC:uirer,ita, e- 1111rateda ·eretici, e ·tulle fedeli a Santa Jladr,: Cfiicoa cd. al fa.sci111w. Jlari11'!(li coni;ocherà le me pecorelfo per çuggerir loro i temi p"r i Libri. i po.emi, i quadri, in r,11,:,re del D11cce di TuroltJu'lu– ,tolo; prcr,iedl'rà !oh f dio! al/11 propo– qonda mlclldtualc; oi:rà sr,tto di si: Pan– :i11i I! Suckcrt 'invrmn chiomato Jl11l1Jp,,rtc per parere itlJiiano, Gino Rocca e l"umori– stfco Camp1111ile-. E guodagn11rà molli quattri11i - ditlalorc fa.icista dclii! Jluic fa-tcisti::'.ltc. Sic !rafiliL. il futuri.imo. SULLA ltlONARCHIA (Conferenza di F. L. Ferrari) Dc Jio11arcl,ia. Xon si lralla dell"oper;-. velusta di Dante ..\Jigbiei-i. ma dei pen– i,ieri $uU11 Jloua;-cJ.ia del no,t ro commi– litone antifascista F. L. Ferrari. detrt:ni– ver~ilà di Lovanio ; conferenza di più sal– d~ attualità, della con magnifica prccL,içne d1 parol_a.corredala da una solida prepara– zioM slorica." t:na delle mieliori confe– renze del ciclo della "Gio\"anni ..\Inendola ,. ch,:i allras.•e molto pubblico. anche per lo intercs:;e d<'ll11persona dell"oratore. un cattolico dell'ex partilo popolare. autore di un volume di critica leJ?blaliYa P.c0>li– luzicnale del fa~ci~mo. il R~gim,; Fa•ci$ta, che è uno dei miiliori strumenti di pro– p~da. Turati presentò con acconce parole il conrerenziere. spiegando la funzione pro-e pria del ciclo delle conferenze dPII"•Amen– dola "· cb" è di spinS?i>re innanzi lullo la inlellellua!ità antifa,cìsta. ancbe di quel– li che non stanno nei quadri della Concen– trazio'ne. Il Fcrari. rispondendo oronto a Turali, esordi esprimendo il co1icetto, pur par– lando in senso strettamente personale, che il partito popolare non è morto Pd al mo– mento opportuno ~i troverà in linea con lulli i partili democratici antifascislJ. Quindi. •mirando nel suo tema. cominciò col porre nella la distinzione tra le co~ti– luzioni conquistate dal r,opolo e quelle lar– lrite dai mona.cbi. Le ..!onarchie, come la fnglese. mcile da quelle rivoluzioni, po,– ~ono anche dh•entare dei meri simboli del– la conlinuilà delle Xazioni. ,;ciolti da o~i preoccupazione di po!ere dinastico. Al con- 1rario. le altre - le )lediterrane,i - 0 '!– gnatamenle la ,;pll{;llUolae l'italiana, lo quali mantf'n'.?Onosempre un pensiero sl'– grPlo di rivincUa «ulle circostanze che,. le. jndussero a concedere le Carte. La Fr ..n– cia. dopo avi>rc e3perimenlato tutti i ;oi– slemi. ha finalmente rilroYalo la sua unità nel regimo repubblicano. La guerra è sta– to la pietra di paragonP delle 3IonarchiP. Essa spazzò gli Imperi Centrali, verso cui. come risulta dalle ,coverte che ~i vanno faCPn~o_negli arcbi\"i. g-ravitavano dap– prlnc1p10 tulle Il'! )[on.ircbie. in una ten– denza di solidarie:a qua,;i per una Santa Al(e~ dei re contro i popoli. In Italia noi e, addonnentammo nella fiducia del– nri:etrattabililà della Costituzione $_iurala. Il giolill bmo recò alla )lonarcbia I ade;;io– nP di molti democratici. Con quale risul– :=!-1? ~ella ~f!rra la )lonarcbia .;cif'•'?r– c1to alla ripresa dei poteri cPduti. Quando ia reazione si affacciò es~a era pronta • P."– sa ~i riplgliaYa ciò che aveva dO\-ulo ~nn– cl'(fere pPr pas;;~r" dalla corona ~arda alla corona d"Italia. Ora è possibile pen;;are an– cora ad u_~amonarchi~ in Halia di ~ipo in– glese ? C10 che non riu~cl a Carnur. riu– scirebbe mai alla llonarchia dtJpo il fasci– smo? •Il .Fen-ari lo e..sclude perentoriamente. Xoa c"è che da pen;,are alla rinnO\·azione radicale ictifuzionale. Coi mPzzi che la ne– gazione dei diritti confiscali dall"imriu.;to gov~rno, le,;-lt!ima. Coi mezti,che una ~,unga ~~1enle e prudente preparazione di cpiri– h_. pe_rm~lterà._In questa dura vig;ilia della nta !lahana s1 "anno creando gli 110111.ini, capaci di attuare per il loro pa~e la giu– stizia e la liberta incamminandolo sulla vie spianate del vero prozresso. della =,in- cera demorrazia. - Questo nudo schema non-rendr> la pro– fondità dell'analisi del Ferrori. illuminata da considerazioni •toriche lini a brillanti. L"udilorio. conquiso. tributò all'oratore un lunghissimo' applal.1.'odi ammirazione. :\:e.'s,unoaccolse !"invito di Turati di con– lraddilorio. Il con~en~o ebe si p~-a con– leslarc ad aloone pl"opoHtioni ;{e,:_: fa con- 1 raria influenza della g\lerra s~ua.-Jorluna detfe ;,Jonarchie - la ;.pamuola ne'è slaln fuori. !"italiana si è f~e'l$tim!1A, le cen– trali e Ja russa ne furono lravol!e, ("in– glese e fa belga vi rima~ero indifferenti) ritoma\"a pieno nl'lla linea 1renetale e n"11e conclusioni. • Iilflne ~epialiamo una bella serata d\ pensiero meditato e di co~::iente ribelllon.. r.e a incrostazioni condannale. Esperienze pel futuro TI zenerale Giovanni )larielli ba ere- Si' solo percbè !"Inghilterra ditbiarò con– duto bene di esporre, nella Stampa. l'e.spe- lrabbamlo la merce. rienza del passato. afllncbè non vada per- La prima proposta di guPrra solloma– dula per rawenire. Signor miei. la guer- rina ad ollranza fu ratta dal Comando della ra che ba sca,·ato dieci milioni di fo3'E" flolla. Pd ecco che si oppone B~thmann fre il I9H e la One del 1918. è ~lata con- Holl":egl • che temeva di guastarsi coi dotta debolmPnte. dl.'boli,,.;imamente. I.a. neutri•- Tuttavia fu cominciata nel 1915, colpa è della diolomazla. della polilica. cbe ma ili Stati t:niti prolecta,•ano e O il go– non ha permed:;o alla Germania di com- verno tede.co - ebbe l;i debolezza di far sa– battere come do,·eva. E questa debolezza pl't-e e di di~porre in conseguenza che sa– umanitaria. dovuta alla prefsione polillca rebbero .;late ri,parmlale le navi ameri– i.ui comandi militari, è stata la causa d,:ii- cane f! anche quelle italfh11e a motivo di ia ~confilla tedesca. quel(e lati s~i-anze accarezzate dalla Ger- ll generale )larielli è incon~olabile. an- ~Dia ~ul Omre dell'in\"erno 1914-1915 •. zi si potrebbe consolare con una sola pro- .uupo I affondamento del piroscafo olan– messa : che nell"a,--.·enire - il generale de;,e If-atwijl; il governo tede~o dà ror– :\larietli lo auf?Urerà prossimo - si meli~ dine d1non aiTondare più navi neutri'. " Da da parte la diplomazia. la politica. e s1 ~~lo ~omento - o..serva il gen'!rale _ la..-cino agir~ :;enza debolnza i comandi Z!t errori ~uccedono azli Prrori ., tutti dP– ~upremi dc"li eserciti. ri,·ano dall"Prrore fondamPnlale di non a,-,,r Il generale che scrive n1;lla Sto71!pa ';- fin dalrinizio dichiaralo rhe CO$),i com– $amjna due hbri, uno del nce am!Jltragh~ ba1tem p>?rcbèsoltanto co,l ~i impiCf!a il )liciiel:1en. ex comandante superiore dei wmmer!ibilP .,_ ~ommergibiil fede...scbi.e uno del coman- _Altro • Prrore, . altra "debolezza ~ : ror– danle fnzle5e Cbatlerton. che ,i riterisco- dme, ottenuto d:i Bethmann, dopo l'alTon– no alla ~erra na,·ale "· particolarmenle, dame~w <lei Lusitania. di ri~parmiare i sollomarma. zrand1 bastimenti. anche s.e nemici. Il eo- c I.e norme adottale a Wachington sa- man~o ~ella flotta prole.sta, ottiene anco- 1-anno rispellate nella futura ·guerra_? E. ra I ordrne della guerra :::ollomarina ad permesso di dubitarne. com'è da dub,laN:' oll_ran;;a.e "il ~po de_llamarina JJ\!Ò_ di– di tulio ciò che pone limitazione all'im- c~1arai:e ~be. sull e:'per1enza tolta ne, ore-– piego dei mezzi con cui un !>?polo lol~a n p<>r1od1 di -liberla d"azione. è pos..ibile per la vita e per la mor!P. com è da dub1- affondarP. 600.0fJI) fonnPllat,, al me-" P tare per le hm!tazi~ni _sancit_e" d;\ s~n- quindi in cci me::! mPltere fine alla guPr~ cire p"r ruso dei vehvoh o dei ga, . ra • . .\la la guerra senza re;:lrizione è ri- Qu'!~lo il punto di partenza d"I l\'eoera- mandata e \"OnTirpilz :<idimett'?. le. Per spiega~i con UI}esempio riprodu- Ecco la cau:ca della sconfitta tedJ>;;ca, ce il ziudizio di un a:lro • compet1:nte ~ Guer~~ _condotta <lebofm,.nte. errori dei nella werra sottomarina : • Lord Ficber. "poltl!c1 • cbP non hanno la visla tun2a ca-;,ni.l'?ll"ammira~liato inzle<'e. ,crisEe nel come i militari. -1910 :al 2rande ammiraglto ledesco ,·on _Il _generale llari<>lli lira ,., -ue conclu– Tirpilz : - Io a\·rei fatto P.i'Sllamente C-O- s1on, : OJPvoi. ma i nostri idioti inzle,i non voi- ., La 1:•"'POn;,abiliti? del dramma polilico- lero cr<?dermi,_ - D!1\"3IP incombe p,,r int1:ro. non v·è dub- Basta. dunque. con IP ~barbarie"· il b10. alla diplomazia. che cr,,dell" al sue- • diritto delle zenli ,_ il ri,petto alle 1: 0 n: cesso della propria abili:à diale!tica ouan– venzioni internazionali e alle popolaz,om d~ la furia dblru?iilrirf! -·era impadro– - dono.- e fanciulli e vecchi - non com- mta dr>Imondo inl.,ro. Poles•e almeno la ballenli. &.,la coi pianti pn la invasione esperienza -ervire pPl futuro! >la pur– d"I Beli io, per la fucilazione dei ci\·ili. I rop~o_ è proprio I Psperienza c-he :rende per !"affondamento del Lu$itania e il bom- ,~ell1e1._ -:\ :-npno di avere un Capo dotalo bardamento delle ciUà aperte. La guerra dt quahta -o,TUmanamrmle forli per im– é zuen-a. D~,: cu11i-e usato 09ni mc;;.o_. porsi a tull i nel campo politico interno. in I ••tecrjci • ,ono d"accorrlo. L"P.•empio quello politico int,;m2zionale ed in ouello det passato deve bastar'! : militare. é da riten,:;.e chP zii errori si ri- Tn QUP-'i duP libri - P,j in particolar peleranno e I,. f'.e•-e c:,u,e prodnrranno modo in ou.,!lo d;,I )1iChPl,Pn - ,i trova gli •!!!icsi .,rr,,t[j ,._ la ~pieh-aiione dPçli onde:fg-iamenli della I Germania nPll"app1ical"' il terribile stro- l ~nen,fe 3larieltf, dunoue, ;,pera nel mento di morti!. Ancora unz volla si con- • Capo • dotato di "quafìlà ~onumam:– -1:,ta che. ~ la guerra in questo campo mente fori i" per la pro;-ima. ,hanti i ~ol– non ru condtJtta col vizore P con la con- :omarini. i .;az. le db[ruzioni di ci!là coi - bombardamenti aeri>i. la ZU"rra chimie.;. linuità n"eP•sai;.i. lo ,i dovelle ali;, poli- tamor:e dPi bimbi. delle donne. la dP,·asla– lica o. per e,,;ere esalti. alla razion di Sta- zone. la fin., di omi vita. in un im:ne!l:'O 10 eh'! di>lla politica è la più alta "•Pr-P-"- siO:!P.Clau-<'witz. t<>de 0 co. av.,,·a ben am- campo di baUazlia • monito : L"l zuPrra è atto di forza ., non ~•occhio di aquilla - o m";?!iodi an-ol– v·è limi!P all'impi,,20 ,!i e~sa ; Fiche!'. in- toio manziator" di cadaw,ri - di que.:to zie,-:,,. ammoniva : Colpile forti>. colpi!P per ge!leralP fascist.a p:-;:,vedeil mondo <lato in , primi. colpitr- ancora più forle. )la la mano a oua!lro o cinaue generali. lib<>ri ragion ili S:alo. falla dì razionam.,n•i ., da ogni p"oter'?polilico; aCC"'-0in un rogo di sotti;?liPZV'.'e di ondezziamenti. ,·,:,Il<> unm<>:i-o. la sua parte e cosi "blle un'al•:-a rico:i:er- Purcbè !"~perif!!!za di quel povero e al– !l".a la sentenz.;. del C!ausewi:z : Gli e;-rori lo comando tedesco giovi : in questo caso cagionai i da que,lioni di ;enti!"!:e:ito so:?O il iene!'3le :\!arie'.!! vede il fulcro con i pegg?ori di lutti . ff'4flde ot!imi::'.Tlo: u!!a :;·,azp completa. fntanlo. dice il iene:-a!e )Iar:etf:. non è tn carnaio. Tullo un cimitero .. -\I di so– ai:".lt'o vero che la Gennar?i;;. imneriale a- I pra del oual":?i vnn IirpHz di Ger.nania. \-e~se_ preparato la guerr:-, soltomàrina; cc- , fi-h<>:-innzhilt,.~, .. che non sono idioti, !ntnc1ò la guerra c-. .n ~"'ii 2! unità. n<--i!O- e ! ~Ia!"~PU! +fI~zha ra~iS 4 a .:i ,'rinzert'h– ò'rmse Sll e ne pe-rdet[e 190. e :ie costru'- bero !e ma:iL wn,,ratula!!•1o,: a \'iC<:nda. 3 LA LORO GIUSTIZIA I ~ f, I I • i:;· !alta. a rola1ion~. ~l~re__" -11,,~zh,•a. I t" F F I 5 S I O;·~~ La funzione della inustma e - D"' pae- I tl 1 -i civili - la più alla e la _piùd~licata. La , r -oci.,la <:h" ,i ;,•sump Il diritto rJi punire :rii at:i tb~ -i d"lìni~co110antitociali. in '' tanto pub r•.;erci!ar-PquP-tO -ao diri:to in quanto lo circonda di full<>I<> ~araozi" pos– •ibili e lo aiiPrma con l" mazz:ori cautele \l! cui pui, i:li-;x>rl'P. I! diritto d<>ICill&dino - chi ~"0 •i:;, - L'U (/!. 'IITW.il; 'del :1919., il airellrAe 'dtl non Cf'--:i ni>mmeno dinanzi al Giudic". Popolo d"Ilalia. ditf'n(JJto QJJl!llledella c,m- P'!rciò -i cr"arono i codici di proc!.'- 11 lta 11)1111inilma ,, l"ime$~O 11 nuo-,;o co(. ,~ura cht? hrontJ d<>t:ii rodici dPi zalan- , fondi t'!!)retl di que,ta. fondai:a alla &ala :uomini. di J/iwno •l {aIJCL'11UJ. orga:n-l;.ando La pri_- f.3 ir:o'•en-aoza e- l?"ggitJ. la_vi?la1.ione ma mrw;,1!;'7111J.ta_ e bri!l_/Jnte a.:;foM /!JUi– d..lt,.r.orn'!<> proe<- 1 .iurafi. r1>n<jP rng-1u~tala ~la ,;optro /..e<,111,Ja Bi~!olali. g1u,sllzia. L;l abbanl.lona al capriccio. alla * * • 'iJI!i'affaziQDP. alfa \"fo!enza di chi c:o- uL mandà. I Ancb.c il l.torp ck.e fio ,criltr:, il 1i911ar P_e'._tutti reati. .:!opratutlo per i reali Carli Jlàl'io, ditcttt,rè t/i uM d,.i bòllettirii. po~t1c1. _ _ fqscuti romàni, )!'Jtrcl,t,e far parte dtl d~ Cn., de~le garanz1P f?ndamenlal_1..~iter: ~1er 1uL!o._ f/llctlil)tle dell,i eult11ra e dcli.a. rf!3l~ !,lalla procedura, e la pubbhc1la dei 11ttzi;'-'1'silada "sp,,i::-!lr -ria • in reqime /a- g1udm. ~cista. _ E' il ~ontrollo del pubb_lic~,che ~~i~le .\"el ~ibro ai questo tif}1tr)1' Carli a quan- ti c1ttad1~0 sollopo;1l? a giudmo. e m-,e- fo -cedwmr, i11 una rcc,:,uia11e di 1 m {O(Jlio me a~_qu1_et_a la coscienza sociale: _ fas,:ista. $i po.s,ono trorlJr" perle rome I Gmd,c, - percbè non cosltt1!1scano ylle$ta : , L,r nof/ra ,tupenda [1ioce11tw é un potere a,-u!-o dal re•to del~a c_oe1':là - •tanca di i.dcolo9ie e di filosc,fu: : eua a-< nevon_o_&Ila loro Y?lta e<$('re g-rud1ca!1dal- ,n,z e vu11Tc li.I qi1e1711 . la opm1one pubblica. * Cosi la funzione della ,fiu,,tizia è dl'gna • .. di un paesP civile. )la i paesi, O\'e impera Il TcYere parta com-!; i re nl"f prr;cbmli ai la tirannide, camminano a rilroro della gucrr,,: "tUcolta co11com.mo: ione il arido civiltà. di allo.rmc della na;ione •-·· E 20ardat" la ziu,tizia fa,ci~!a. Di qu11k ,ia.:iune? Ieri o.scr,ltm;a , 911 E" tutta a rotaiione. E la macchina c?mmv;frme u. 9rlilo di olla,-,nc del.ln Si- ,Pnza anima - la~cla ,,correre le sen- r~a. _ opprfssa dalla Ff'f!nCirJ. eh,, 11e:1a i d!– lenze di condanna. nl!t delf UIJ11IJ) al 1ir,aci; (l(Jgi ,uwlta ,t Il pubblico non OP sa nulla. LA! aule dt>f yruio d, ali,,rme deY 11 ,, 1,a;frme ror,o • Tribunale Speciale -ono de.:<>rte.Le carni- c~e è tail?po,tn ?,d 1111 "regime di fH,ll– cie nere vi mantengono !"ordine... del vuoto. .ia ,. #en:;a t,berta ... Quali le dicbiaraziuni de_g!i imputali? !]' pcrf,:t_tomc,11,. ~Qfficocl,,. i qiom!1li fa- Quali le argomentazioni della requi;;:toria, 1c1.sll. tutt, fJCetrpa.lta rlvclldicare i tliritll :, ;pJegazionP <.ll'llerichiP..,!e di condan- d,,U.'11?mo ~ i .Jiriar;i. per i cONi. JJO' i na ·? Quali !" dPduzioni della dife;;a, a di- f,Qpo/, l011l«7!te t·fcfni, non: hanno il tempo moslrazion<' della incoJoabilità ? Quali le di occupar,i dcU ftal,a. dur;e Jluuolilli e moti\·azioni della sentenza a giustiOcazio-- i woi ,i 1c,zglia11o r,rmJrr- la "men*'=na ne delle condanne ? t/ r - ..,,, Xes;;uno ~a nulla. TI Presidente le"""' il 4:moc,:a ira•--''·" corpo ()"tre/alto " della e<>~ U_berta,_,: • !Jlt rtnmortal, prillcipii ,. deU,;: di>posilh·o e i condannali... sono con<!olli Ru;olu_~<,n': fraticeie, r:he ,ono per l"ap– fuori deu·aula per far- posto ad altri im- ìmlo i d111tli deU'ul)m,:, e del cttladino, putali. • :;J"ael:binarotatirn in funzione di gifilli- * • :iia. E sono condanno di iO. di 20. di 30 ~'Impero lancia una idea 11 cnlalusirn.a: anni di reclusione. GiuElizia a Eerie. Silen- po1cl1è te Si(JTl<Jredella clasti rlcclte non ziosa. Congegno che ubbidisce. a chi lo co-- vogliono ubbidire ol ,:recello mU11ofblia11o manda. 11 pubblico. il pae-.~. la società. dr.i p numero ~ pot,m:a • e limil1Jno la wro non c·entrano. S<1no ricordi della ormai su- maternità. che si prcndanp li: sudd;.lte st– perata d"mocrazia ! !IIIOre e si confillioo in iso/11 meditl!rroJ Come è •tata tranquillata la coscienza nee. dove fiorisce l'ulfoo . .tpfendc il tr.,l..: pubblica p~r la condanna a morte di Della e maturane, le aranrc . .Yo-n atendo altro )Ia-ggiora ?!!! • da f'!re, dice il growllstiml) f<>alio romono • • lf s1911oretara__11110 CJJStl'ctlea f11r figli per. ,n9nm1are l'oiw. Percbè dalle auJe del Tribunale alla stam– pa. la regola del silenzio domina. Ugg-elP.i tiloli dei giornali. In grassello. ad intimidazione : • Diciotto sovi:er1itl oL 'lribunalr Specfu/.e • ; • Quindici condan– nati 11l Tribu11alc Sp,:ciale "· - E" la co– D:ll'a quotidiana. Poi i nomi degli imputai i. degli a,.,,·ocati ; la ricbie.!la di lunghi anni ~r o~i impu– talo ; e poi ancora !a se>·e.a condanna pPr ogni imputalo. Degli inlf'rrol3lori. delle lestimonia'n– ze (ce ne ~ono e depongono seriamenle e liberamente ? IL delle accuse e delle di– Ie~e re po;~onò chiamarsi dife5P? !'··· zero via zero. U pubblico sa che !"ubbidiente congegno ha d1~lribuilo s,,..colidi galera e... più non dimandare. Jf~11i{ica idea : ma l71npéro h11dimen– flcato che acctmlo aLle s-itN>re occorto110 w11;~" i si_gnori. allrime11ti si t:a a fi11fre all 1so"1 di Lesoo e non a lfUPlle itolieh.e. ]! allora t:"1111! s-i ft1 ? Sr: li c,,,,finant> nelle uole afrodu(ache a11Che i mariti delle 1ud– deUe e re,ti,; &ignqrr, rilonumq punto e da ,:~po, r.o{_&abotagqio. Ad OIJn( modo at– tendlllmo l mesorab,lc $/;iluppo di que~ 1ta (l':"UJlC idcll dell'isole d~l figlio ò~li-– gat<1no... ~ullo steuo tema. il Popolo d"Italia può-– bl,ca un • que$ilc, 111tereua11te • di un si– g'!or dottore. eh~_ tro-,;a an-:ora • quokhe p,cc?la . confrad_di.;,011e • nel fascismo. ln– f att_,.,dice ,t 1,gnor _dotl~e. 1111 $t!(J1Cklrio pr,ltt,co e un Poduta celibi posomtJ rarco– mandarc il "crescile muJtiplicamini • e pO$M/TUJ coprire le alt.e cariche delle .- ge- la. e ,q.mp ,enso perb la stampa i.i. oare a~- T,F.c4ie • li.tlre_W l>ia~lln-a df -~ekbe pr-0<:e,,!0;" ~ ~ ' lC" qu_e.n,- ,--,,,,,.,w., lmplfEati p,.dt ~~lfalel f{sci~m!) e ~ ~ ~~Jfl( dW.'!lii!f tca co(! il- t-ecllnne-~ a,.v.;-qc:.i)i. - ,(:a~1;;h naltil~ w~/1{-ll:f.,_-;;;}'1 u,r- • a,I), men'M r -~-- imwne. •u.a certo riqietlo ai • •, . '"~ jllrilll~Jh!,/: pubfbfcilà ·e dl'lla opil}~~ ~.,..,:.'., "'· -.tt~ * • ~~- ~ pubblica. l~~~eist_i - i soli ~~ò= -• --a~,,~ _cl{~ ·• ilt"i"ti,il:tta lUa rizzati alreserclZlo professionale - sono f!'!{o/(da &enten"'!- 1!:'t g,uratf déila-Senna, - ,i sa ! - alquanto sensibili alla bene- l gumtff1l {f1-$C!1ti_annuni[arono c_h.c gli. volenza di certi an-ocati del littorio. 1c_h1rmll'?rl ifal,ant !'on 17Clll!i"anop{u à Pa- Cosi da qualche tempo i giornali dir- ng, per ~"(lllil'ore I C<Jllf!gh1 {r<111Cesi. Do– fondono largamente il resoeonlo di un cerio !}O un mese dall annun:;10, che m>n are,;a, processo Z!Utnilli-Scqul. Assai significati- m-cero, pror:o,.atl) uno terribile e-mo:io11,: \'8. Dibattito di miliooi. arrancali alla ruo- n~l m<T11do. ccec, un deputa/I) lascuta. pre– la della fortuna ,pinta daUa rurb.eria e s~dente dell4 ,cherma fasc!$~{:;ottJ.. amw11- dall'audacla ~enza scrupoli ; milioni oom- ;;iare li.I -!ll~ -,;enuta '!- _Par1g1_per •· concor~ parsi. poi sotlralli e Yla dicendo. E. natu- dare aUr, 1mpurtanti t11contr1 ... . 1 almenle. cbe si avvicendano attorno a La Gazz~ll« del_loSport, .J! la,c,a scop- Ugure di ogni ordine ra..~ists. flO!'e un'f_OS_f':7"-cawme: •B1fOIJ11auscire da- E - più naluralmenle ancora! - al- g~, cq_,'!ttoc, • la Fedcr~ron1; _Jlo.lfU11a ha • • _ . • rmu11.1alo alla 1crala dt Pan(/1 per nece1- l~ :1 •. taJ1 llll!~ !r 10~trano av,ocal!. pez- sita ,porti"ce "in se(/110di prote,ta P"" la z1 g-ros, 1 de_lr:isc•~mo._ nefanda $enle11-:adei Qiurall d11Ua Senna • 1 I_process1 d1 m1lio0t de\"ono essere _ar~- Il commento della ga;:elta sporliria ci dati s_ollanl~~e cure premurose degh a, - fa !àP~,.e_chi; fa mancala i:cnula tfe(lli $Cher– vocal! fasc1slt ! m1tor, _ t"1lw11i. era, in/in'!, sfl<)ge-rila dn " Contrasti e incidenti n; pubblicano con ragiom aporfCu, perchc mm cranb pronti solerzia i giornali. E giù, a profusione, il i campioni per a la rit:illclta _, resoconto di inter\"enli di difensori. di con- Oh! quella • ne{l.lnda $entema • ! 1estazioni. pro!este. mina~le e insolenze, • fraternamente srambiale fra i fervidi av- * • vocati. Il Roma di .Yapoli, direlto ria ?Uel l11pu- II pubblico ba dan-ero di che esilararsi. bre ci9llro11e che li et.lama Don Prc.1<A( ci i11forma. Cl)Ti tilòlo au tre colonne e~ Percbè la clampll. anche •e fasciola. k istitu:ioni francesi ~icola110 e ,.1,.'c " 11 giuoca alle volle dei brulli seberzi. Parigi. in -r;fo Babiwnia. - il Jlinutero del- In una udienza. Farinacei - già, quello l'agricoltura - ~ statr, dc,;aita(o da stu– della laurea In diritto P che posava a vice denti "camelol::: du roi . duci'! - ba un grave mcidenle con i suoi _ Sff 1wn ei /01,ero i gion111li fa.&clsti chi collc7hi in difPsa e in lillorio. E in una e, mform,:rebbe d"lla iuesorabifo m/Jtr:ia e.5plo,ione di sincerità inconsapevole, am- della ri-,;c,lu;ione scappi-,ta a Parlgi 1 monisce indignalo che non lo si "lunichi percbè, i colleghi lo sanno, egli non è « uno stinco di ,anlo . Ob. ce lo sanno e ce lo ;;apevano tutti ! Ed è a <>entedi que3la pasta che de,·e ricori-ere c'bi vuole alTrGntare ra,f\•enlura di un processo. E'. sopratuuo. da simlli a,·– \'OCal i che devono "'Sere difesi gli ant ifa– sci~ti a,·onti il Tribunale Speciale. E" nelle mani di questa genie il governo d"Italia ! Chi dirà la •foria di ouPsto periodo di tragica umiliazione ? • L'AYVOCATO DI TL"R.."'iO. ~n ~rogetto ~i legge ~Ja camera ~ancese snJ ntri11o n' asilo \°f''"!iamoinformali che l'on. Félix Gu,n, deputato ~ocialista dell" Bocchr>del RoJa– no. ba depo$ilato alla Camera rran,f!se un prozello di legge sul diritto ,f"agilo, per i numero~i profughi politici di vari paesi ',; soprattutto italiani . che banno chiesto o-pitalità alla Francia. Sappiamo inol!rl' che ques!o pro2etto di le~ge è ~!alo provocato. tra l"allrÒ. dalla :ras-'ea ,iluaziCJne di '"arie decine di ope– rai Haliani e•pul;i dal ÙJ•semburz.;, in ,~;,'Ui[IJ al rifiuto d<>I Gov1?rnofa-ci,•a di fornirli di p~.aporto, e rifiutali alle k:m– tiere franci>ie I' belga. I podesta' che rubano LaGo;;;J>tta d.e! Popolo b11 da Potebza ! • Il pode-là d, TerranO\·a di Pollino. in :;eguito a riioro•a inchle,la ordinata dal prefetto. rfaultò resp.>n.."3biledi alti com– piuti a fine di pe~onale intPrP~se e in dan– no d lle lìna~e del Comu,ne. Il pr?fttlo com·ocò la speciale Commi st ione pPr i J)l"O\'– ve.limenl i di polizia. la oua.le . oonsicferan– do gli all i compiuti dal· ;.tJddelto podeslà f(l'arnmenre le Qivi delrallo ufficio. a~""– ,,ni> il pod~•là re.;:ponsabile al conftno per due anni •- Xon ..iamo sorpr~i dal fallo che ,•i ~la un podestà che ha rubalo. :-;oi ci limiliamo a fare una corulala– zione : una volta i sindaci o _gli ammini– s!ratori che approfitlavano dPUe finante comunali a proprio personale \'aolaggio, andaYano in ga:Pra. O,:r;-i.invece. il ptY.!P!'là che ruba, corre I~ per·icolo (nella peg-g-i_oré Jlelle 1polP5i !...} d1 andare per due. atl..'>1 al oooflno, ehe non ì>, naluralmenll'. lo stes~o confino assegna~ 10 ai condannali P<Jlllici. Le feste sono finite ma voi ... vi recherete u~ualmente a fa~ i vostri acquisti A.i Prodotti d'Italia G. 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