la Libertà - anno II - n. 36 - 16 settembre 1928

=2 soni si lascia. andare a sospirare : ((Qualche piccolo episodio viene di tan– to in tanto a l'icordarci che ci sono an– cori dei lo,voralori irrequieti e non s9d– di::fntli. lo stesso ho potuto conslatare qualche volta che nei nostri sindacali gli operai non ~ono molto contenti 1). ,\h ! come Yorremmo sapere qualche co~a di taluno di questi u piccoli epi– sodi ,1 che assicurano come una fiamma di ribellione coscicnl<' scalda quei po– veri paria. - irrequieti e insoddisfatti I - Ci basti di codc:>taproclamazione uf– ficiale del capo del\(' corporaz;ioni : u Nei noBlri sindacati gli operai non sono ,,wllo (oh!) continiti ,i. - <( Il malcontento non crea niente, ti~;~1~)ic~~~;~!: 0 :nr ~ '~cnnet! 5 ~r 1:~~; Ro.5soni. Piano, questa è una bestialità. li malcontento ha crealo tutto. L'irre– quietudine è la premessi della ribellio– ne, della libertà, del progresso. Le epe lranquille dei. commendatori non han– no mai fallo fare un passo o.vanti al car– ro della. vita. Quando il fascismo si ri– duco a predicare a rassegnazione )J ai lavor. tori, è presso alla capitolazione. Ccl'IQ è fuori del suo carattere. Ah ! il carattere fascista ! E più spe– cialmente il carattere degli i, Ol'{Jani:;::a– tori fascisti n ! Rossoni ce lo lascia in– travvedere abbastanza nitidamente, con– tio,uando la. sua palinodia.. Leggete e ca– pirete che razza di lazzaroni siano quc- f!~~ ~~f!r~~z~ti~\ ~~~twair~l;~ ~~nv~i scorga il fondo : ,e lo pretendo dagli organizzatori fa– sci..,li che es~i abbandonino qualsiasi si– stema demagogico, ma pretendo anche che essi siano leali, onesti, dernti alla ca.usa. del lavoro e che assistano con !ut– le lo loro energie i propri 11 ,;ociali come singoli e come categorie n. E noi... -pretendiamo che Rossoni pre– tende l'assurdo, Pimpossibile, che so gli organizzatori as:,istessero davvero i la– voratori, fossero leali, onesti, ecc., non ~arehbero più fascisti, non farebbero più parie integrante di q;uel sistema creato apposta per metter.:! tl lavoro in ca.tene. Gli organizzatori fascisti sono quello che sono, nel miglior caso dei buontem– poni decisi a pigliar la vita dal lato al– legro, lieti· delle grasse prebende e de– voti alla pigrizia, alla bottiglia ed al re: sto. Udite sempre il verbo di Rossom che ò in vena : 1c L'organizzatore che va al caffè, che a a spasso dalla matti– na alla sera, cho non va all'ufficio del sindacato, che non si afflna, che non e– leva la sua mente e le sue capacità per dimostrare ai datori di lavoro la bontà della causa dei lavoratori, non è un or– ganizzatore fascista)). (Alt ! ma -sì che lo è ; anzi lo è esclusivamenle !) La predica continua per un {)O' e poi si ,iolla. ai peccatori «-padrom 1) e.:.or– tandoli al pentimento, ad amare Dio e il prossimo, ad amare il contadino e Io operaio {{che faticano da mane a sera~ e imperativamente ricorda loro che essi debbono al fascismo la loro salvezza. (Questa -più che una. confessione è una ~~«~~ qi~~i:i~r) ta ~~ar:a ~~~~~n ~~~ diventa noiosa e col suo dolciastro dà un po' di pena allo stomaco. Saltiamo, per arPi.vare a1Pu1tima confessione. E' eap f~~ Ji *:S~~~c~~ 1 ~n 8 ~~~: ,:~/;i 8;!~ ne...) e con una parola buona si pos.sono chiedere lutti i sacrifici ai lavoratori ita– liani. E' stato dimostrato anche durante l'ultima battaglia ingaggiata dal Duce per la. rivalutazione della lira ... C'è stato un abbasiiamenlo del costo della vita, ma cerio non 5i pub dire che il costo della vita sia abbassato come noi abbiamo abbassato i salari». La gran truffa della rivalorizzazione della. lira coniro le masse dei salariati è qui cinicamente aperta, scolpita, da porto di uno dei più alti gerarchi del fascismo. Che chiedergli di più ? Cho ci :r~edi;:silsiti ~i° 1 ~t ~~~ ~r~;M~ i~,~~= mas ne tragga prontfo por i suoi studi ponderosi sull'esperienza così interes– ::-ante. A noi pia.ce chiudere questo com– ment.o alla predica rossonrnna. ricor– dando che un grande uomo dì Stato del– la borghesia non ebbe bisogno di atten– dere i lunghi e ponderosi :;;tudi del si– gnor Thomas per ~piegar<! i fini e le r.1gioni del sindacahsmo fascista. Discutendo in confronto dei sosteni– tori della tesi della rivalorizzazione del franco, il signor Poincaré con la preci– sione di una. coscienza sicura, ha detto alla G.lmera francese : a No ! noi non vogliamo crisi economica e disoccupa- 2iono operaio.. Noi non abbiamo corpo– ra.::;ioni {WiciBlo per imporre l'abbassa- m*~~/gl~et:c~cf1d~;J{~~.0f~~~~:ii puo 1 andare a dormire. L'inaugura:,;. della Nizza-Cuneo avverrà il 28 ottobre ? N1zz,1., sctLembrc. A l,)l'Oposito d-ell'inauguraziooe della nuo– va lmra fm•roviaria :'l.'izza-Cuneo,di cui si ò lanlo parlalo in quc!)li ultimi tempi, i1 Pctit Nifois, in data 8 settrmbre ripro– ~uco dai giornali ilaliani del 7 una. corri– !--pondcnzada. Cuneo, che termina con la s:::guentefrac:e : ~ L'lna11gura:.ioneavrà luogo, um gran- 1/r. 3olcnnìtà, ili prcscn;a rlt'llr alle autori– tà italicme e francesi, il 28 otlobrc, anni– versario dclfa -marcia $14 Roma u. Il Pelit .Vù;ois cosl commenta questa in– verosimile uolizia : "/lesta a sapere se il Governo {l'a11cese ronw•nlif'tì a {().red,•ll'ilw.ugu,·a:.io,wdella lhwa 1Yi:.:.a-Cm1co ww ma11i/cs/t1:;io11c fa– ,\cfata ». J)cr conto nostro po,;sinmo nsgiungl're the e'è rorse unn 11lrelta relazione tra quc,;ta pro~etlnl:1 rnnnir~::,lazione per la. mai-eia su noma e il corteo fnsci,;ta cho dovrebbe .sfilareper Nizza proprio il 28 ol– tobre:, .srcondo le dolci illm,ioni del conso- 1~Locli-Fè, come dn noti·l.ia_pubblicala..:.ul– la Ubertà. della scor:a. sctl1mnna. L'incendio d'un giornale fascista fiEOOIO CALABftlA, seltembre. I ri noll!'.',alle ore duo circa. per cause lutlorJ. lmprcci~atc, è seiciuto un vio- :rin~~rt~~~n:;gr~~I(! 1 ~~~ 1 });p~!! 1 ~,: laetai~ii~~ li fuoco. alimentalo dal v<>nto, si è suhito 1,ropagnto, attaccando ~li uffici di redazio- ~t ;J('~ 1 am\ 1 , i W 0 { 1 :.\1i-:nc\~~v~~tii r~~~cf.i~~tieri flanunr,, e brn prc.:otol'acqua deglì idranli ha avuto ragiont• dell'incendio. - -- ·i- r:Eclaireurde 1\'lce et du C:utl ~P.st (N lzZD., 2i Jgosto 1928) pubhlleaun or\u·olo (li Cllarlcs uucbl:t.dal titolo : "sur l!&rro11tli'reFra11co– Jt.all~nnc.Nous dtm.andon:,dts rflatl~n, de llo1t-vo/slnJJ!]O •. LA LIBERTA NEI COVI DELLO SP.IONISMO FASCISTA Ancora la L'nfrare Rossi noh è flnilo. Es;:;oha aspel- ~\.~d~e~i~~lii~;1!~~~ttfi~;c;si~~ :~1r~~tg'\~ opinione pubblica ma i governi. Appnre oggi oerlo che il Rossi è stato cat– turato in territorio strnni~ro. La versionedi « RegimeFascista)> F'a~in~~if:~J1:~c~~~ii~ 1 of~~f~~~i~nRfa~~1~~ no dubbi sul carattere dell'operazione. ci~c 0 c~ il racconto del giornale farinac- .« Ver!-o la. fine dello scor.50mese di lu– glio giungeva in Svizzera, a Bissone, una famiglia composta di un signore sulla qua– rantina, allo o bruno, di una signora at– tempata che si diceva sua madre, o di una signora sulla trentina assai bella cd ele– gante. La. famiglia prese in affitto la Villa Praderio su territorio del comunello tici– nec:,adi Bhsonc, a duo pa5si dal coolìne ilaliono del comunella nostro, dipendente dn Como, Campione Tntelvi, o diede il no– me di famiglia Cristiani, dicendo di essere venuta in villeggiatura. « La beffa di Campion2 » u Qualche giorno dopo giung,evanoa.Cam– pi-ene e prendevano alloggio al Ristorante (< Bel Soggiorno » alculti signori dall'aria cosi ha a1Termato qualche campionese, di ~f!~~~.d~t1~i~l~· i~ut:~io:i~,r;aioina s~:::= derio a lrovaro i Cristiani, i quali un bel fi~¼~ 0 i.,?~s1c:i°C~~i~;9CJie d~m~i~t!:li~etef;i~ ehe doveva essere trasformato in una fab– brica di vasta; gli acquirenti sarebbero stati i Cristi::mi, menLro i slg'norì allog– giati al « Bel Soggiorno 11 in Campione sa– rebbero slati i t,ccnicie i contabili. cri~~i~nlu~~ dY 1 t~~lo \~mt~~~·n;it~;!~àvadr1 visita di un sedicente fratello ragioniere di Milano, si fece più intensa, cosi pure ?i~f~~aU~ia~d?jiv~~~fid~ckfs~~~~t!ctJ::!~~ di giorno e di notte cd un gran via vai alla Villa Praderio. ,e La mattina dopo la cattura del Rossi, i Cristiani caricarono le loro valigie sulla nutomobilc e se na andarono In Italia per il confino di Porto Ceresio. u I I giorno prima avevano regolalo lutti i loro conti coi fornitori del paese ; gli amici alloggiali al Ristorante u Bel Sog- ~~~f!1°c~n~Iii~:~f i~ eai~ 11 p~icvl~n~af~i! del Rossi, erano partiti di prima mattina col battello che recava anche il Rossi. ri~ 1 i 1 : 1 ~ 0 ~t~~ni d~f ~~~~~/tr~ 1 W s~n~ 3 ; ~1~n~jo~~m~in f~iatea~~~pf~ni//aRi~~!t era stato tratto, poco a poco, nella convin– zione che i suoi ex amici avevano stabilito una zona d'azione sul cO'nflnosvizzero ita– liano o precisamente nel Canton Ticino. Infatti J'affltto alla villa nel territorio del eomune di Bissone era stato effclluato per dare maggiore parvenza alla cosa. Il Rossi attratto quindi dalla speranza di trovare degli alleati e di avere soprattutto, aiuti in denaro, era venuto a Lugano sapendo della esistenza della. villa alla quale era pr~p~rato a mscendere, corno r1rugìo di runici. u Difatti soltanto cosl si può spiiegaroco– me, appena giunto a Lugano, si sia lascia– to sorprendere, senza. sospetlo qualsiasi su quanto gli pot-eva accadere, data la. vici– nanza del confine. Dopo la sostà alla villa, il complotto si ò svelato con in fuga verso il vicinissimo territorio di Campione. Co– loro che guidava:no l'automobile misero il Rossi e la sua compagna nello mani della autorità. rappresentata dal podestà signor Vitalini, e dai carabinieri clelln stazione. cc Si può affermare che la Margherita Durand, era discesa a Lugano qualche gior no prima della venuta in ciLtà. del suo amico Rossi. Ed il fallo si spiega cosi : la Durnnd era certamente in po~sesso del passaporto francese e trovò la via. facile per entrare in Svizzera, mc'ntro il Rossi, :;provvlsto di passaporto, dovette cercare di entrare clandesLinamcntc nel territorio della Confederazione Elvetica. 1, Quando il Ro,;sigiunse a Lugano, l'ami– ca sua, :'.largherila Duranl, era. ~i~ entrata in rappç>rLocoi signori della Villa Prade– rio a Bissone. L·opcrazione nO'n sarc~be ~l~i~~~ J~a~le~~rl~~t.~it~r t~~i!lt !\t~~~~ con~luse, avrebbero consegnalo la coppia italo-francese : Rossi-Durand. <t In cercadi denaro i> u Si afff'rma che il no~5i sin stato fritto venire a Lugano con la promessa di rice– vere fo1'li sussidi per la sua campagna anlitaliana cd antifa:.cL•ta: le pc1·-;o)JC in– contrat~ il Luganoflgun,vanocmis~aridi ~~bif ~'~';~t ri~~~i~~:{/c/~{hte ·Jbtn~s,;~h~ 1 ·~~ avcvn accompa""nato fin qui da Nizza, cad– de nella. rete. ~Iartedl sera gli amici rro- ~gJ1~~~1t~u f.!~~!~;t~ 10 s~~~gsG~; ~~~sfa~~ ~~;fa 1 \f~~e\?1Ì~ dt~ 1 ;d~:l~a : 1 1Uf:~0~ 0 t ~~: venne servita una bicchierata. Dopo que– ,.tn la comi1i,·a doveva far ritorno a Lu– gnno ..f'nonchc l'automobile vollò dnlla par- ~~10r1?a0ns!no~ Wòn~;;f 0 tecna1Z 1 ~it~ititZ;; 0 J~1f1 vcUul'n, r-;isvincolò. Janclb grida di aiuto: ma l'auto pal:isava il confine <'dcnlrava. in territorio italiano dovo sulla Piazza di C.impione, in cospclto del Ccre5io e del ~~~~~n~~it1~eiilC1~~~~al~crd/\J~~~~~•gli t1 Siccome l'ar~sto di notte nei piccoli fUl~s~hdoc~gr ~~~~~1\ 1 0 ct.ft ~'; i!e ig~n~~~ ~~t~= rilà di poli:dn, cosl la stessa notl-0 gli ngcn– ti italiani fecero ulzure dnl lello il Pode– slà di Campione Intelvi, signor Carlo Vila– lini, p<>rc_hò procedesse alle pratiche della dichiarazione di arrc~to. u Il nos~i allibì e domandò : u Ma.dove ~~v~?;· 0 .~~I 11 l€~rif~~i~et~r:li~~sio;topr 0 ~~i~:~ niente a Campione d'lnlelv1. oa,;i di terreno italiano circondato dn acqua o terra s,·iz– zerc. cc Per impadronirsi del bagaglio del Rossi gli ex amici suoi ricorsero ad un altro t I rntaµ-emmn. Essi fecero t,elefonarc da Bi"-Soneall'Hotel Adler che durn'nte la.gita automobilislica era accaduto un incidenle ~il~~rird 1 l~o;~ic 0 ,~~1ifi~~e~~~oC~:~e~\~~-d~1~ una per5ona di sua fiducia. Infatti al mat– tino ~i presentò a!rHolel Adler un s!gnore, che dopo di aver pagato 11 conto ritirava tranqu1llamcnte il bagaglio. « L'abile manovra era olata preparata, come si vede, con minuzio!-a cura n-ei par– ticolari. cc I ::iornali locali rilevano lo ~nrncco della po_Jiziadel paese, la _qualeha d!1lola imprc,-:1onr di non esser.;1 accorta d1 nul– la, proprio d1 nulla. m tulto que,-,to_va-lo e complicato lavorio che è duralo divcr~c ~ctlimanr-. I g-iornali d'oltre Gottardo com– m<>n1a110 largamente la notizia. "Le indagini della Direzione di Polizia del Canton Ticino si :::onosvolte attiva- ~~~ftom;ug0~o~~fJ;~a{/t~1~~g· d~ 1 fl!i~1~'.~ beffa di Campione ~ è stato inviato al Diparlimento a B~l-1 utile ct·inlrrvl'nire con una. !imrntila. che lmzona: sede ~~~ ~averno della ncpubblica di fatto non è che una confet'ma. e del ( anton I1cmo, che a sua volta l'ha Si capisce che )lus~oli'ni sia seccato di tr~~me~so ~'- Governo Federale di Defila.. quanto - /'Cl' ubbidire ad ani ica rabbia . L~ pol~z!a ha. potuto .s.çqucstrn1:~•~c1 - ha pu9 Jlicalo Farinacci. Egli infaLti S!Orn1 s~.01s_i,. tulla_ la co11.1spondonz,tm- non può r1conO~l'eropubblicaffi'.'ntc l'alti– vtata ali md1r1zzod1 ~ozzail e Durnnd nl_lo vità. dei ?UOi agcnli all'e.stero, contro la H.olrl Adlrr, provemcn_to dalla Francia, quale I gioi'nal1. dal conserrntnrc Joimwl giunta alla posta della città. dc Gem}vc al demo(}ralico Quotùiicn. sian- << Da Como a Regina Coelin no conducendo una vigorosa campagna. Un appellodel Part. Soc. Svizzero 11 Gosare Ros;;ida Campione ha. iniziato il suo triste calvario. Da Como, dove era stato provvisbrinmcnto custodito nel Cllr– cere di San Donnino, dopo l'arresto a Cam– pione, il Rossi venne fatto proseguire am– manettato, l'ultrn sera, in auto chiusa sino alla stazione di Piacenza. La colonna au– Lomobilislica, che non per3e mai il contat~ to durante la marcia non lunga. ma assai preoccupante, era formala da cinque mac– chine de!l:i n. Questura di Como, quindi tutto con la. targhetta CO. Que:ilo ingenuo e superficiale .Particolare ha dc:itato non poca meraviglia e curio,;ilà fra i pochi che in quella. sera si trovavano all'impor– tante stazione ferroviaria di oltre Po. La colonna automobilistica. partita da Como in formazione ... strategica, era eosl dispo– sta: 1. macchina di punta con a bordo commissari ed agenti; 2. automobile con Cesare Rossi- e funzionari ; 3. macchina con parto del bagaglio ed agenti; 4. automobile con la signora o signorina Durand, l'ami– ca francese del Rossi, o funzionari ; 5. macchina con Il resto del bagaglio cd a– genti. u Da Piacenza i du~ arrestali presero po– sto in duo separati scompartimenti di pri– ma classe, mentre un terzo compnrtimen– to voniva occupalo dal numeroso bagaglio. Sembra che durante il viaggio fino a Pia– cenza. iJ fiossi sia stato poco loquace, men- ~~ ~i 5 ~fiJ~~~ ~he 1 ~~~~~ab~~~ !sd~~/~~= vcnte ha frequentato il Trottcr, o di Roma ove non ò mai stata ... Nel levare dalla bor– setta il fazzoletto da naso ha lasciato scor– gere, più di una volta, diversi bi_gliettida mille italiani ed nitri dello stesso tng1io di valuLa francese. 1c Al mattino del giorno dopo, la coppia italo-francese, Rossi Durand, arrivava a. Roma e faceva il suo ingresso a Hcgina Coeli, sempre sotto buonissima scorta che usò ad essa j dovuti riguardi n. Unasmentitache conferma Fin qui Regime Fascista. A questo punto il Governo ha credulo svi;.z~~il:i,~~ &~~gfi~ii~fo i{1/g;,~~:Ìos3;:a~~s~~ le estraiamo il pus.;o segucnle : " Ora i fnsci"-li hnnno svelato il loro sl- i1'ae~~~-g~lr~ft:i~~o n~n~~sg~rio~1~~:i:;o:t;~ pae!.'e una org-nninnlionc ,e.:;te;,i,;.ima ù1 ilfan~~~\~: g~,f~il~z~~-.ì"fi 1~~1\~o s;,~!~d~a~~s~ organizzato !'arre.sto d'un uomo la cui alli– vità li in:i~arazzava. L:a polizia, la cui vil– tà e scr\"1!Jtànon ha hm1!i quando r-;itrnt- ~~r~1 d?;:~f~~a~~~ aJi~~~\:i:U 0 as~~~f:;crS; incapa~ di tener lr>~h agli spioni fasci– sti. ai sicnri di )lussolini. La sorte cli llossi non ci interessa ; pub darsi cho egli abbia la sorte che mcrituva. ~la noi non po~siamo rimanere indiffe– renti davanti all'atllvità. fa-cbta nel no- ;}rfra'd~~~e•11~fie~~~o 1 a~~~ ~r~!\~n~'~ri~: s-ni umanità, ma nel disprezzo delle libere istituzioni, che noi siamo decisi a diren– dere con tulle le forzo. So i partili borghesi sono incapaci di occuparsene, allora vuol dire eh-e è do– vero della classe operaia svizzera cli ve– gliare attentamente pcrchè le istituzioni democratiche non ,siano derise dal fasci– smo € che esse non siano ridotto ad una farsa. Una lolla. decisiva contro il fascismo si impone n. Perrettamente I Una prolE!taal Gran Consiglio del Canton Ticino Il gruppo socialista del Gran Consiglio del Canton Ticino ha deposta una inler– ,pellanza per chiedere come ha potuto aver luogo in territorio svizzero la cattura. ad opera di poliziotti fascisti, di un rifugiato politico italiano. L'interpellanza chiede i– noltre so il Consiglio di Stato ha conoscen~ za di un servizio di spionaggio organizzato nel terrilorio della repubblica dal gover– no fascista. IL PROCESSO PER L'ATTENTATO DI BOLOGNA Trentannidireclusione a Mammolo Zamboni e a Virginia T barroni M~. 'u~c~~~~i:io sommario. Un giudizio I ~?c;::;rrn 1 ~nm~~r;ic~~!~E.P~fòae~e 1 f·11s~ sommorio che venendo a due unni del rat• !alvata dal prendJ)re lre1it'anni di reclu- to, si tingo dì _più foschi colori. .sionc. I fatti sono nella memoria di tutti. . Restano il padre ì\rammolo, la zia di Ta- .11 31 ottobre del 19~6, mcptre Mussoh- barroni, il fratello Ludovico. n1, reduce ~a u~a ma~1festaz1ono~arneva- rn istrulloria, l'avvocato militare gene– Jesca al V1ltoriale d1 ~Ol!)gna, s1 .recava raie Balzano. aveva chiesto l'assoluzione alla stazione. un colpo d1 r1yolt-ellafu SP':- di tutti e tre. Ern troppo pretendere. rat~ contro la su~ automobile. 11 bersaglio S'è trovato un comm. Dcs:syper ripren- falhva ma la mira era stata buona se ò dere J'aocusa. Su quali basi ? ve,ro c~~ la .Pallo_ttol\ atlr?".ei-sava_ la fa- .Le più frngili. Si dice: Anteo non può scia del! ordine dt S. i laurlZIO che 11 capo avere ngilo da solo, d'altro canLo 'non fre– dcl fase,si:no portava a tracolla_. -~ . . quentn nessuno, ma suo padro è stnto a- st~~b cs~~~er1n~d~sim:~n~d~'l ~I~/~;: 1 ·t~dt narchico, sua_zia pul'e, la famiglia è im: cnto come lo sparatore e llnilo in pochi ~n~rale al PUl_ltoche. l~O'n ha _butlc~za_to _1 istanti a colpo di pugnale. U corpo, orren- g ! dunque 1 compl~Ctsono I famigliari. clamente sfregiato, penzolava qualche mi- . L accusa è... un ragionamento o uno sra- nuto dopo da un lampione. gio~amcnto. L'assassinato era un giovinetto quindi- ;";onun ratto. cenne, avanguardista, Anteo Zamboni, fi- Non un dato. glio dell'industriale Mammolo. La sera dell'attentato )lammolo Znm- Era. lui l'attentatore·? boni telegrafava al figlio a Milano: c1 tutto Non è stalo provato mai e nemmeno al bene n. Frase misteriosa. Ma il comandnn– processo. C'è un te~timonc, i\lu~olini stes- te dcli-e guardio municipali vieno a dire so, che nelln sua d~posiziono afferma di che la frase è sua, per non allnrmare. aver visto distintamente lo sparatore: un In casa Zamboni si è trovato un ber– giovano smilzo, vestilo di chinro. Antno snglio con molleplici colpi Prova se mai Zambo~i. era ve.:;tito di mnrron o po1:Ln,•a che l'Allteo si addestrasse· al tirò _ no~ ln camicia nera. Dunque no.n era lui. Al era egli avanguai·disla? Ancora in c: i.sa punto che l'accusatore pubblic.o al proces- Zamboni s'è trovala una biblioteca annr– so che s·è svolto, davanti al Tribunale Spe- chica. Indizio b'.'n frngile per sosl"ncre cialc, per non sm~ntiro il u duci! 11 o no~ raccusa dclln complicità. Quanto al figlio ~{t;~~f;{ie ::~~g~~\,~:: ~ous~~:lll}f ;:~~:r:~ ?tt_e~r ~0! 1 r~~~ 0 n~~~tre'\i,~~fbi. ~f~ 0 ilè']~~ 1 1~ vcc;tilo di chiaro visto dal "duce» (e che bunalo - pre~ieduto dal sini.•ll'o Guido per il P. ?,I. era il rra~llo di A11teo,Ludo- CrìsLini - lo a~solve. Però condanna a. vico accusato e ;liìSOllo), l'altro l'.\nteo !rcnta anni ciascuno i\lammolo Zamboni e Znmboni. Virginia Tabarroni la. cui sorre in ogni :'.lanon domandate al P. i\l. comm. Dessy caso, Oovcvaessere iogata a ~uelln. 1 del figilo dcgtJ~l~;c,; 0 ~oia p?,~/!tl~~i c~~:r,~~torc del- ~l~~f;_ico,chiave di volla do preteso com. l'allentato sia stato An!co Zai:nboni. Uno .Non un proccc:so dunque, ma un proc('– òrt lesti che l'avrebbe ricono!'c!Utoda una d1mento sommario, cosl !'ommnrlo che in cicatrice, è contraddetto in udienzl.l dalla un aJiore che si lrascina da duo anni' il zia 'l'ubnrroni. . . diferuore ?n, ?\"icolai .ha dovuto protestiire Ma meno ancora è provata la complicità che non gh si sia la!'lciato il tempo e il mo- della famiglia con Anteo. do di studiar,o gli atti proce;,suali. te~~~~·esif~\/:CJta~~3~~ti1~11o;~;ui1t?ail~~ du!:ei~ri~:n,C.'e~ibir{o si sono aperle su SIAMO PIU'GIU' DELLA TURCHIA? GLI ASSASSINI DI ANTONIO PICCININI arrestati a ReggioEmilia Un deputato t: gior11ofist(l Iure(), .lla!t– mo11d. pass(ll1(/oprr Pt1l'iUi ha lclfo ili qualche 9ior11olc 1111'i1iformn::io11e s con– do fq. quale il presidente d"1fti 1(1>p1tbblicft tul'ca Gha::i .1/usf117Jha Kr-1,wl intc1ulcreb- bc {al'si 11omi1wre re al modo d••ll'avvcnlit- fiEGOIO E:.11LJA, settembre. ricro mussoliniano di Albania, Ahmcd Da parecchi giorni la polizia ho arrr- Zot;· noti:.ia ka fatto .wt/i)'Cla 11/08Cflal s 1 ~~~i ,l'~n;:~~) r;ni~!~~sue ,!Wl~~-1inrc;i1~\ d~ naso al dr1n 1 tato e gior11aliSla llll'Co, il :\alari, ufficiali della milizia. Si ignorano J 1 ~'8~ ,1~ 1 n~J,.;!!~~~n~n~~~~v•;;c 11 ~~ii/~ti{:it~ i m~Livi dell'arresto, sul quale la 5lnmpo losrica rrl ,nywriosa per il popolo frwco. ha ricevuto orùine di non dire parola. Come, qursto si sarebbe liberato d,,l s,d- Vittorio Calvi e Notari sono due tl~gli tonato per torn(lrc sotto 1 m altro ,lcspota i ascsac:sinimalerlall di Antonio Piccini111. il Cltr incomvrcnfion~ dcllrt.rivobi:ifmf! liii'- candidato sociali !l.fr.ma •sacrnto a Reggio ca! .Yo11 si mole com1>rrmlcrr ciù clt,: (JII"- ~~iif :~~ie~.i~~t~;t~~~~~ei 9 W\~l 0 C~l:iht~nz!, ::~ ,,arola Repubblica si(Jnifiea V"r i 7 'ur- all'usci~a dnl carcPre (dopo la scandalo~a r:: l'on. .\laltmoud ci conta sul muso c/w ac:soluzione del 1925) parlò dalla flne:-.tra al s110pacsr è convin:.io11cycncrafe che , 1 i dPl!a sun ca~a ni fasci..,ti che IQ nvevano popoli i <iuciliabbandollano u yovcnw {!!- portato in trionfo e di!lse : "Ed ora, lo condo dcll(l ,•f'publJlica.e (frllrt dcmocra:i(I .,;onopronto a ricominciare! ». P"r tm rf'r,i11tcautocratico. che 110,i porl<t . L'nrre:ilo l,rn. prO\"OCato profonda imprr-~– c/tc sciaq1ÌN!e delusioni, dinwstrono t"n mi s10ne, perche 11Cal\'i soprattutto era sino rtti:z t;f!~'~tjt~~r~l k~~~ ~~li:~~1~~vi,th l'n~~ !~jt~r°ci~1~~ep~~~r~cF:.a1~i~~ ~i~fC'npt~t~~~ volontà il srntim-:uto di dig11iti,o di fic- Fahbrici - 11 cui II ruolo ,1 nella faccenda rcz:a na:irmal,• che dovrebbr animai•li... ». Piccin_ini'Don è ancora noto in tutta Ja nm Jfrs1to silll'abbrivio il deputato e aiorna- infamia - e_ collaboratore 3.i:i.:.iiluo, anche lista m11.~.qilma11n. O(Jf1i1n19r: ~e ~grammaticnto, del fR•r:i.<ita r:it11'111tl 1, di u .\'011 è difficili! tli fat•8i 111t'ir/-·(l esatta. lkyyfo. il Cah i aveva potuto !-illo ad oggi di 11 ,i JJOJ>OltJ r-hc dice: "lo no 11 roylio prc- o.~t_cnt,11: 1~ !-pa~•alrlamenlc la lunga cati•na sicd,-rr al mio rfrsli110; io 11l1bawlriuri i rie, suoi <11'11111 .'l('nzar~.:;cr~mai pC'rnulla miri diritti flr'Jli altri; io prcf1•risrl) viv1•r,· ti1-lurbalo. Prrchè dunque è !-lato urr ·•la– sc/tim•o sollo la SOL?amtà cli 1w 1wmo tn '! Per qun!che ùi~si!Jio inlrrno del ra~d– sol11 "· ,-~10? O p<'r<]Ualchcm:1rnch •!la non poli- L'JiÌ"IIOcli illtliqnn::iollerscfnmn: « Sun- lica comprnla dal Caln 1~ dal :\"olari nl'– porre che il popolo t1,rcosia.ridotto a tal<!, gl_1uf_fi,c1 ove r1copriva'r.o cariche cd ,m– l: cr,mm~ltcre un delitto contro la realtà 1,. pH;.gh1 ! l/i/ 1 ~~::;'t• ahimè, e il popolo italiano, a- I a i':r::;Ì•e;~~Os~~dr/gnimodo 1 non tardcr~ Dalla galera mussoliniana L'Opera « CardinalFerrari » sospettata di popolarismo Un'inchie~ta vaticano: ? Roma Fascisltt conduce d;i tempo una campagna conlro l'Opera « Cardinal F'C>r– i•ari ", accusandola di -vol~<•1•e "una sol– tile azione politica di curatt~re popolare'.'· ?:~o ilirf~~J;~~l~~t!~if1l8p~~~i~~ ~~i~~n~i: incaricò Ja Sacr.t Congregazione di f<!rc u'na inchie ..ta sulle Con~rcgazioni propr1c– larie di giornali polil ici quotidiani. e ve– nuto n"'ll:t del"rminazione ùi vederci chia– ro nelle attività. della Cardinal E'errari "· Il boicottaggio fascista controi prodotti france5i Augusto Turali, S. E. il vc_rboso"-egre– !al'io del P. ;-l. F., dopo il b<>llicoso discor– so agli sludenLi rectuci dal!I' botte parigi– ne - di.s;corsocomandato prima. censura– to poi dal Duce - coniinua nella sua a– zione antifrancese. Egli infatl1 ha emalrn– to una circolare vietante di fnr uso dei vini stranieri nelk cerimonie fasciste, la quale è troppo rvidcntcmi>nte dirr-ttn con– t o i vini francesi. L'Impero di noma. se– gnalando questo primo divieto antifran– Cl':Se, aggiunge (25 :i~oslo) che una pl'Oil)l– ;done simile dov1·rhbo estend~rsl a molti altri prodotli francesi e parl icolarmcnte ai profumi cd alle vesti femminili. La crisi del riso La Stampa (26 agosto) annuncia che i produttori italiani di riso sono preoccu– patissimi per le crcsC"nti dirflcoltà che si vanno con::;tatando ndlo .:-beccodella pro– clm.ione. Attualmente il consumo annuo !1 1 :N;~~~ Q ,c ffi~rff,;aul~~r~J~~~~oem!~Jo 1 1= la metà. della produzione nazionale. La esportazione nel 1927 ha superato di poco l-eduecentomila tonnellate. Almeno cento– mila tonnellate di ri:io restano invendute, g~~i~t ~ : ~~g:~flj;fn~6cian~lraar;:pi:t'!: ~~~:i~;f l~~~~·o;;•~n~r'1e:~1~1f~à. e~ 0 ir~~ 1 l: provvedendo alla cosiiluzionc di una nuo– va banca p~r il cr-cdilo alla esportazione, con un cap1lalo di centocinquanta milio– ni di pesetas, pa1·ia quasi mezzo miliardo di lire, specialmente allo scopo di favo– rire la esportazion.c del riso spagnuolo nel– l'America Latina. Indici delle mi.sere condizioni del proletariato italia11A> Il Lavoro d'Italia (2 settembre) pub– blica l'accordo per il nuovo trattamen– to salariale delle maestranze seriche dcl– i~ provincia di Mlcona. Lo pagho da cor– rispondersi alle HlaLrici provette sono sta.Lestabilito in lire 9,45, 9, 8,55 J}I gior– r.o a secondo delle varie zone ! Un gruppo di scritturali manda alla Tri- ~~~~~~fa:J:~i ' 2 es~~t::mp~:iuu~a if{itis~: per dicci ore di lavoro I Si tratta dei coOl– pilatori delle :schedoper il censimento de- fn r::~~n~~llçl~Wlufi~t:L.;8fti~~1i~a \~~= va~o. con u~'inse:ziono sul ~iornale circa ra~:~tgh:s~::;.~~,1,:dri~~~zf~~i 1 de~irf 0 mt !f!if causiita dal fascismo, questa pl"Ote- te disastrose coruegaenzt della siccità La siccità di questa torrida estate ha prodotto in Italia i più disastrosi effetti sulla produzione agricola. Il doloroso risultato apparo ben chiaro d.all_c notizie che l'l.:;tituLQCentrale di Sta– t1sL1caha accolto e comunica alla stampa. (cfr. La Sera di Miluno - 1° scLLembrc). L'andamento climatico ha avversato for– lcmente quasi tutto le collurll arrestan– done la vegetazione e il normalC sviluppo. Jn alcuno zone non si sono potuti eseguire con regolarità i lavori di zappatura o di ornt~ra, por cui la preparazione per le semme autunnali risulta deficiente cd ar– retrata. Si ha motivo di ritenere che la cifra ~ella p~o_du~i01)e (!cl frumento provistn ~~la~~~W 1 \~u 1 df~1i11~~~~t~~~. s b~~ts~ed~1s~~= nomcno della. ((stretta i, che risulta più ;;;,~endt~.quanto si credeva in un primo tol~1~:~L~tu;;~d~~;e~:1fos~{nc:c;stgit~I tiun1~! moll~.zone le piante sono tagliale in Crba e ul1J1zzateper foraggio. Jo,~ev~:~r~;i~~l~ciò'!fnrJ)~l;~~~t~f: J~Sftsf~: c1tà J?er51s_lent~, per cui i tuberi risultano scarsi e piccoli. La canapa.e le bal'babie. loie. da zucche1·0, ugualmonlo soffrono e lasi~~~1°m~:~~~ri%{~ 0 c~l to 9 gul~~~v~1 1 ~?g~;i~~t lo 1Hanlo forag,::ncroe ne è quasi compro– messo \I raccolto. JI tuylio agoslano e la ~~f~~a~~f:~e Sgl~~l iq~~~r j co;;~Nir:i~~:1t: st }:/= ~l~l•u~°a~Ut~~~t~a C~:1:i~tSJeìi~r~isi1~~~j~~ ~~~gs~~~ic~ cr~b1~is~ 1 ;1~~ 3 t ,~~:lf~~~l~ r~:~j~ t:into le .d1spo111b11Jtà. si v~nn9 assollighn'n– do e diventano lnsurnc1ent1. Ciò preoc– cupa .scr!amcnle. poichè la in::vitabile svendita del bestiame, che non potrà cs– sr-rc t~m_1to :pre!'\so lo azi<'ndc, p1·ovoclwrt1 una d1mmuz1one nel patrimonio zootecni– co _congrave dnnno d<'ll'cconomia agrnrla. L'olivo re~istc tuttora abbastanza all'a– .::ciullo, ma -=,.ollonto in poche re~doni· in molte nitre presenta S('gnl evidenti di Sof– ferrnza. Si confermano i" F-Oche buo'nC notizie precedenti sui frullifr-ri. Lu produzione g ~:en~n~ ~ein Z11 f~e ~1~:~~a~1~ uèncq u~;ig1~ 1 i I:;~ unn importanza discrl'la pr1· f.induslria dell'-essicamrnto. si rnanifl'sta. tardiva e scarsa. Quello delle noci, nocciuole e man– dorle, mollo scorsa. Questo cosi calLivo raccolto porterà un nuovo e più terrlbiln aggravamento della già tnnto aspra mi.:-eriadel popolo italiano. LE COLLEZI01'1 DELLA «LIBERTA» Lu nost1·a amministr:iziono ba fatto rilegare un certo numero di collezioni com11letc del 1927 deJla Libertà. Esse sono a disposizione di chi le voglia ac– quistare ai nostri uffici, alle seguenti condizioni : Rilegatura di lusso, fantasia, con dorso e angoli di tela, Fr. 70. Rilegatura elegante, flessibile, Fr:m– chi 50. Rilcga!ura elegante, tipo solida, Fr. 45. inglese, Per lo spedizione bisogna aggiun. gcre : Fran<"in Fr. 5 e estero Fr. 10. 16 SETTEMBRE 1928 ILBILmm lnLIANO 1927-1928 INHE~LE mmmo Anche le flnanzo statali ra!-cisle sono lut◄ r·allro che floride. Si è di nuovo al disa– vanzo. Proprio cosl. Il bilancio sarebbe in <ieficit: solo in virtù di "un espediente n figura in avanzo. La~ciamo la parola al– l'on. Giusr-ppe Brvione, ~cnatore del Re– gno. Egli ha scntto nel Sole d1 .Milano, il -J u,a-osto: « Dal conto d<'I •resoro al 30 giugno, testè pubblicato, risulta per l'eser– cir.i9 1927-28 un complesso di enlrat..c ef– fllll1ve ordinarie e straordinarie di 19.836 milioni, contro un comple;;so di impegni J)"I' spese efTetlive ordinarie e straordina– rie di 19.609 milioni : donde un avanzo di bilancio di milioni 227. Come a suo tem- fg ~r~e~~'lt~ordf~ 1 :~ reérr~tti~~~~~tf 0 ~~;:~ gnate m questo esercizio sono super10ri di 500 milioni ; il maggiore aggravio cor– r!spondente essendo stato trasferito a ca– rico dell'avanzo do!rescrciiio Hl2G-27, si lw unq.siluo.zio11ccontabile di bilancio più {qvorcvole di quello che non sia la situa– zione reale, derivante por l'~sercizio dalle entrale accertate e spe!òleimpegnate. Ad ogni modo si può affermare in perreua co– scienza che, se anche a questo " capcdien– tc 11 _nonsi fosse ricorso, il bilancio 1927- 28 s1 sarebbe chiu.:.o cou un disavanzo di soli 273 milioni, cioè di poco più dell'uno per cento del totale ... n. Non dimcntlcnre clic ò un fa~cisla che scrive. Ora ceco alcune cifre molto. ma. molto 5ignificaLive. L'Azioncla ferroviaria. e po– s~elcgrafonica ha dalo nel 1027-28 un got– t1Lod1 125 milioni in meno in confronto del '26-~7 (f82 milioni con~ro 307). le im– poste d1relte hanno reso 326 milioni in meno (5.015 milioni contro 5.!).11), le tasse sullo !-Cambiodella ricchezza han prodotto M3 milioni in meno (3-063 milioni contro 3.606), le i_mpost,. di fabbricazione segna– Inno un nunor rendimento di 182 milioni (1.059 milioni contro 1.s,o, le dogane e ~~~~~1idìdfa',~~i1~0 affò~~an~ifl~~i 0 ~~ent;: 2.748). Il Governo fascisla è preoccupatissimo p~r l'esercizio 1928-29 appena i'l1comin– c1.uto.Le previsioni sono mollo nere. AI- !'~~~1~~~i dgle~int~i'&Ì~~:;Jo I{:~1p?dfir~~ surata da ministro delle finanze il Popolo d'Italia ('12 luglio) pubblicava Que– sto co_mmenlo,non privo di chiarezza : a Il compito del nuovo mh1istro dello Finanze, sen, Mo~coni sarà quello di rendere più elastico 11 conto dello Slato Jnratti il pre– ventivo per l'anno '1928-29. si chiudo con un avanzo previsto di 12 -milioni. Troppo r:titi, p~~u! 3 !~lo c~:1 p;~dsi~~ci~~iac~e:~~= polii, le tasse sugli affari, ·migliorino la. situazione. Ciò 'non toglie però ehe la base doJ bilancio debba m(ghorafe, natu– ralmente contenendo ancho le spese. Uno Stato forte può I rarrc la sua fortuna non dall'artificio contabile, ma da una sa:m e– conomia privata, saggiamente tassata da Tt!l equo sistema trib1itario ». Qualche f/i:"~1 d~g~v~ ?n~~1St~;I J;11~n~~~:n~!re!::_ un vecchio burocrate vronto a luUe Jc ob..., b~dienze - proclamava: cc Nessun aggra– vio ~scale,. ma l~tta contro ali evasori, I ~~,~~~zsi~~~l~ ~~8dl~~la~:~~~~tic~:u~ sgscJ~: ~~!,~~e«~'.~. pne~r~v~~~if!r~h~ 0 f! :~:r,:,ii; doli esercmo presenterà dirflcollà 'notevoli per quanto superabili con un buon Go– v~rn_odoli~ pubblieho steso .. Nuovi o ma~- fh~r1ci:0~~o°v~n c~1~~l~. ~~è e~~e~°a:f~a; zJon~ di nuove Lasse: il elio il 0,,.,erno rasc1sta.hn Solennemente affermato dJ non volere per l'eserci:io in corso"· 1c ~ggia .tassazione con un equo sls{e.. ~~;~,~~tt~!?zi 1 0n 1 i l~tttv~~I~~~ f•~s~;:i~~~j i corso", lutto ciò indica che lo Stato fasci– sia bussa a quattrini, che ha bisogno di ~~r"~o~r,~i~:~tl~~ 0 d~i euce~~oli ;~~~~i~r;r~ nuovi introiti avranno 1a maschera della lolla .contro gli evasori, por l'esercizio pr?ss1mo snranllo imposto nuove senza. piu maschera. In sosLanza gli iloliani do– vranno ancora pagare, sompro più pagare. Ma lo vorranno, lo pol1·mmo,essi che già sono cosi. oppressi da un·a1ta tassazione e attanagliati dalla ci·isi economica 9 Gn piccolo ricordo storico. All'cpoCa di Francesco Crispi, gli stessi conservatori 101.nbardi,. in odio allo troppe tasse, ropub– bl1001~egg1avano e facevano la fronda sc– paratisla e anliafricnnistu Altri tempi forso. ! _Maanohe nlll'o rcm1iro di uomini i Uomm1 che avevano della dignità civile oh~ non yolpvano es~er i servi e gli sfrut~ tali e gli znnbclli d1 camor1·0 disonesto o spcrpc1·ntrici ! Lenascite diminuiscono Dall'Annuario. Statistico Tnternaziona!c, 19_27 che. la Società delle Nazioni ha. pub– bll~alo r1~ulta che il coofllcien!e di mor– talità. è disceso in Italia dal 21.7 ncr mille nel 1!)05-0G nl 17 per mille ~1e1 1021-25, al 16.9. nel 1926, al 15.67 nel 1927 e cho il ~ocfflc1~nted.i nalnlità segna pure unn di– sc~sa : u.1fatl1,mentre loccnva il 32.6 per mille ab1tanli nel quinquennio 1905-1909 cc:s? è del ~9.2 prr mille nel 1921-25, dei 27.t p~r mille n('J 1926, poco meno del 27 per mille nel 1027. C?ntempoi_-a,ncnmento la Cassa Naziona– le da 1'\latcrnila comunica dei dati dai quali nppa1·0cho mont1e la nalalllit in genere è scesa dal J913-H .al 10~7 di quattro punti, qurlla delle opc~a1e asM1curate è diminuita uello slesso ~er1~do di quasi 11i punti. . ln.~om,ria J ft;_il1a ,,_ malgrado la retlo– rica f1_1sc1sta sul numero che è potenza _ non _~1 sottrae alla quasi universale lcn– <lrnn vr-r5o la p_rogreòslvn diminuzione lnn~o dr-li~ natnltta come della morlalilà ~~~t1~~~ s1 ratrorzano le classi di età pro~ )la reco delle cifre per il 10"8 m~;•.~i J~ 2 ~~f1!i,~~~~aio d;j~fg~ffl\~ 1 e~~= fron.(~d1_ (JllC_llo d~gli strssl mesi del 1927. Lo_,i,c!azioni del! lstitulo Conlt·. di Stali– sl.1ca segnalano che. il movimento di dc– c,cscenza d~lle nascite si ò ancora accen- 1 unto ll<'lprimo SC'llll'SI re del 1928. Nel sr-- /t~di~,~i~1~e~~cds1J ~~f i t~'oli:iario dcmo(Jra- .:\'at I nel primo semCstre: l913 023.:J00 192-i 021.141) 1925 080.637 1926 600.013 1027 587.702 1928 57{i.280 1n c1;1nfr~nto del prnno semestre del 1027 In dlu11m!1.1one è stata circa del 2 per cento comple~~ivnmcnte in tuLla Italia M ·1 r~tt~ pi':1caratteristico si è chr la· ait~a/e ~iwmuzio~e . è particol:1rmrntc notevolo Y~11~t6~ro1~!~1t1tr~~i:11~n°ntliN~t~ le cioè. ne! ~h~1·1:~lh1 )1eridion.Ìle !? nelle l~ore~g~~~ carne <ldac~Tr~~r.~/~1('1~f~n:~n~111 c ,1 ~ g;e ~ncuo Gli affari vanno bene in Italia ! 1 l Soli• del giorno O con. JJQl"laun clcn– ~o di !nll!m_cnli lung-o ! rr colonnr ! Sono 118 ~all,imrnt1 dichiarali dul divcr.:-i lribu– ualt d 1.1a_lia. E dire che molti di questi consessi :..i rifiutano anche su docume;1ti ,rrefragah1li di dichlarure un fallimento per non disptaO':'re al Duce. ···

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