la Libertà - anno II - n. 36 - 16 settembre 1928

ANNO 2 - N° 36 « _Mentre certe ideologie,da noi respinte e superate, aoevano facile preda sall' animo ingenuoe sull' ezai• smo (,ic !) delle mosse,le idee e il metodo del nostro sindacalismo penetrano più iEnfamenten. LAVORO D'ITALIA organo dei sindacati fa,::cisli. I e,."' •••• ABBONAMENTI 1 Per ui mui CRISI E LIBERI A' Engels racconta che la borghesia sordi– i:la di una ciltà d'lnghillcrra fu richia– mala bruscamenle ai suoi più elementari doveri di umanità. verso il depauperilis– simP cla~l)i popolari da un'epidemia che sviluppatasi nei tuguri portò la morte nei palazzi. La vita ha di questi modi terribili per richiamare g~i uomini al ri!=:pettodelle sue leggi più sante. Anche la libertà ha uno stile egualmente tragico e implacabile. La lotta contro il fascismo non viene in– tesa che 'nella misura in cui si intende il valore della libertà. :-ila quanti modi ha la libertà per imprimersi nelle coscienze, per «convertire" j più torpidi ! Quella massa grigia del popolo italiano che non ha sentito l'orrore delle tur'pltu– dini liberticide del fascismo comincia a sentirlo ora attraver:::;o la crisi economie.a da cui è travolto e che di quelle turpitu– dini è la conseguenza. Dove la libertà non può fare leva sulla coscienza fa leva sugli interessi ; dove non può convincere col linguaggio della morale sferza spietatamente con quello dell'economia. Se la disoccupazione in Italia si aggi– ra attorno a cifre spaventose ; se i faJli– menli crescono in proporzioni mai rag– giunte ; se nel t• semestre dell'anno in corso lo sbilancio commereiale supero' la eifra record di 4 miliardi; se la marina mercantile rcLroçede dal quarto al quinto ,posto oolla u gerarchia n dei tonnellaggi mondiali: se il capitale azionario già cosi meschino nei confronti di quello dei gran– di paesi industriali si assoUiglia ancora; se il risparmio diminuisce; se lo sviluppo demografico pur con emigrazione limilalis- 6ima si arresta ; se la crisi insomma im– perversa sinistra coo tulti i carii,tleri di una decadenza generale senza possibilità di ripresa, è la libertà. che col linguaggio ùei falli economici inculca un po' di dia– lettica storica nel cranio dei villan rifatti che hanno voluto la dittatura. ~• falso cho la erbi economica che im– perversa in Italia abbia cause che tra- 6Ceodano i misfatti del regimo fascista. In nessun paeso del mondo a base eco– nomica prevalentemente agricola la disoc– cupazione raggiungo p1•oporzionalmente il 20 per cento di ciuella italiana. D'altronde se paragoniamo l'Italia alla vicina Francia rileviamo che mentre nella secoq_dai disoccupati si contano a migliaia ---· ..!•·~•ima si ci contano a centinaia di I ~n, che attesta in modo tndi!cuti– bile che la crisi è specifica. del regime so– no j preizi. )lentre ropnaio italiano è con quello portoghese e polacco il peggio pagato d'Europa i preni in Italia sono al livello di quelli dei paesi ad alti sahiri corno la Grrmania e ringhillerra. Qui la crisi gcnerule 110nc'enLra e ben lo sanno ! <'onsumatori di Francia e del Belgio ove 1 prezzi proibitivi quasi non si conoscono. Non dunque una causa mondiale ha ori– ginato la crisi come dicono i fa-::icistima una cau~a ~peciflca cho tecnicamente va individuala nella riforma monetaria. nel– l'elefantiasi della burocrazia parassitaria, nella diminuita produttività del proleta– riato schiavo ecc. ecc e politicamente nella mancanza dì libertà in cui tulle quelle causo si Msommano. La crisi presente te– stimonia della libertà assente. - Oggi basta un'inondazione a mettere in pericolo il bilancio dello Stato - con– fessa candidamente il Popolo d'Italia per trarnr prrtes:to ad un invito alla di~ciplinn e al silenzio nei "ranghi"· A que~to hanno ridotto il paese! Quel bi!ando chr nella vili<:sima Ita– lictta democratica non ebhe la minima per– turbazione duranto una :-pasenlo!-a catn– slrofo tellm·ica eh>'!~convohe provincie in– tero e uccise t·('nlinnia di migliaia di \'ile umane ogzi nelrimprriale Italia fa<:ci<:la è me<:"nin pericolo dalla rottura d1un argi– ne o da \ID acquazzone. Xon è forse la !!,{O– ria di qurlla tal ca<:a co.;truilà con eosl p"rfelli criteri che crollò non appena un pa,:.,ero le si posò sul cornicione? Il fa,:d!'ffiOcr..rlr-di a,"r sopp:--·•:-otutti i suoi a"·cr-.ari, cr,'d" eh" nr--:-un:i roua possa arrestare il ,,uo rammino e non :-i accorgn <.litro:;cinaro con "''' la <:uaronfu– Lazione permanente, Jo sua controvi;:rtlà in~opprimibilc. Ha l'<Oppre~"ola lilJ,•t·\à di pensiero e il cretinismo piÌI goauto abbaia per la sua hocca. Ha imposto ai:li opt>rai una ra– micia <.lifol'l:a r la prolctariv:ationo cre– scente ingoia il piccolo bor.-~hc,:e,rt!azio– nario <.li i~ri. Ila voluto :::;opprimere la lotta di cla:<,:eo prepara la gurrra civile. Proccdrnclo arnunula le forzo che do– vranno tra\'Ol~1-rlo. Lo ste~"o totalitari:-mo di cui "i ;loria :ion è la .soppres,;ione d('l!a lolla ma la rad1raliuazionf' di cs.•a. L'ordine formule rho domina il paese ma<:ch"ra ranarchia ,ostanLiale che vi ri– bolle. - cn·inondalione - dice .\rnaldo :'-lus– solini - può metlfre in pericolo il bilan– cio dPllo Stato. .\ fare crollar(' tutto il regime ba~te– rPbh" b1•nporn ... Orb,•n" .. ,, Qll""lo pnco non :-i compie e qur-.to ca,;l('I\O di rarla "U cui_ i preto– riani rri~ono IP loro fortune pr1\'ale al– ri11~1'.Zttau rimprro crllalia" permane in un tquilibrio inslabilf'_,che ~tupi~r_e_prima eh(' i11 iw"rrsari 1... uo1 ,,tr,.~1accolli I è bOlo prrch•' IP fom• \'irtuali rhe la liberlà op– prc:-"-a "'lH'ig1ona _non gmngono ancora a esprim"r•i compmlamrnte nPlla co~ci1•n.i:a del pac~r. \la i> appunto qu,,.~toil compito delle for– zo pollt 1d1e che ri-.cattarono la loro Ii– bPrtà rra,io1w n,,.ffr~ilio : contribuire al formar.~i rli q11,.ll'auto-co~cif'nza che potrà polt>n1ialinaro lf' for1e O!llliancora latenti. Qu1•-.1'J i• il compito df'lla Concentrazio– ne Al1tifa..c!.. 1;i ch" n,in i' tanto di porrP di frontr al par."1' un ideale a."tratto da rall'• giungi>rJ>. quanto di ,u-dtarP nel suo ~pì– rjto la ro•nen1a 111c:o che ~1 !-!a ~,·ol~èl~– do in e~,.o e attorno aJ e,-.:~o. E' un proce;;!'.todi formazione spirituale cbe non ba altro obbieltt\"O so non quello di ricbiamaro gli oppressi, i tormentali, Un Numero : 0.40 la Libert cc Se si fa la somma delle tirature dei quotidiani nati e vissuti fascisti non si supera– no le 200 mila copie giorna• [iere u. MARIO CARLI dircllore di-11'/mpl'ro. GIORNALE DELLA CONCENTRAZIONE ANTIFASCISTA OllDlNARIO 20 r,. . . . . 10 fr. ESTERO : IL DOPPIO SOSTtHITORE so fr. 25 fi. gli ignari alle condizioni fondamentali del– la loro liberazione. L'azione politica della Concentrazione as– sumo cosl un carattere di criLica e di sol– lecilaziono spirituale e morale che è tan– to più vigorosamente politica quanto me– no della politica formale ha gli aspelll. Xoo quindi tanto nei programmi quanto nella capacità di eoeitare le co,:cienze as– sopito alla ,·isione concreta della realtà italiana risiede la vera forza nostra. Far scendere l'idea di libertà dall'em– pireo dei pensieri astratti e interpretare alla sua luce i fenomeni patologici - morali ed economici - che si manifesta– no nel nostro paese ma sopratutto sveglia– re le coscienze e farle in grado di assimi– lare esse questo spirlio di libertà che trasforma i ciechi in veggenti e gli schiavi in ribelli : lalo è il nostro compito. SEXTUS. La not..e della settimana A ZIG=ZAG Che il fascismo - assurto al potere per la di9nilà della patria! - Mn abbia avuto mai una politica estera, non è più da dimostrare. Jla ·mai come nel corso della assemblea di Ginevra è stato dato di co9licrlo in fla9rante contraddi;;ione. Parla il cancelliere Hermann Mtiller. Discorso franco, aperto, di etti taluni ~:;~~i 1to:ae9vi~::::eo~:ie~/:r,~n~~n: {!~~= 9uente : il disarmo della Germania do– veva essere - a termini dello stesso trattalo di Versailles - il preludio del disarmo universale. La Germania è di· sarmala, è il vostro turno, signori. La conslala:ione che doveva partico– larmente dispiacere aUa Francia è que– sta: da anni assistiamo a una politica a doppia faccia, l'una a Ginevra in cui gli Stati .9are9giano in dichiara;;ioni pa– cifiste, l'altra nelle sin9oli copilali dove il tradi;;ionalismo patriottico 1Jre-nde il sopravvento. La stampa fascista si getta avidamen– te sul discorso, lo torce, lo ritorce, ci i:e– de, o crede di vederci, il principio di una rottura della politica di Locanw e grida a Berlino: - non perdete più. tempo coll'infida Francia, siamo qua noi. Secondo allo. Parla Briand. Discorso risentilo, in qualche punto severo. Una inlerprela;;ione - che sarà 1JOi corretta e rettificai.a - corre per i fili del tele., grafo e del telcJ.ono : la politica di Lo- ~:U:.0 ief!;!':i~n! ';i':s/,1 da 00 &<:;;;:~ cli un arenamento delle trattative per lo s9ombero della Renania. Un finimondo. La sLampa fascista oongola. 1're gior– ni prima arida va a Berli110 : vieni meco. E' a Parigi che si 1·iv()lgono ora i suoi sospiri. La S(.,rclla latina i11{ine è rauve– dula. Come folnmr:;;::o (1 questo brusco vol– lo-focda ecco il l'e\·ere difendere una politico di allc,111:;:(i con Mo.crea ed An– gora. La lrar, dryli insoddisfalli, conlro la lega dei 1wrligiu11i dello --tatu quo. Ma dopo 10m srllimanrt eh,-. restn dei contorcimrnti islrric:i del fascismo? Sul ,Ji.t,:m·soJfollrr e su quello Bl'iand, reciprorhe r lrali ,'<pil'go;;ioni dei due ministri. gelluno 11n ponte di ractordo. L,e lrnflrlfive pn In /lrnania rip1·endono. &., délcnlf' ~''f/ltf' "ll'q9ita;;ione urtificia– fr dri 9inr11.iscorsi. La politica del rap– prof'i1rmrnl frrwco-ledrseo, polilica che è alla bt1sr ,,;lessa della 1lacifica;;ione d'E11rt,pfl, conti1wa. E delle st1.'J(Jf'Sfioniimbecilli di noma l'opinionr pubblica intrrna:;ionrile, se 11c ,c;orà flCrr>tflJ qurl tonto rhe basti pt'r di• ~J)re:;:;;orc un po' di più. la 7,olilica fa– ~t isla. l 60 comunisti di Albano 14 deferiti al Tribunale Speciale 16 proposti per provvedimenti di polizia Ro:.1.,.""tlembrl'. In mPrilo all'arri'--lo rlci CiOcomuni::ili <.li \lhano che wol,ri.:,"'vano nttiv1tà su,,:er– ,-,\·a. /,11 Trib1111,.z diee chr I i dr;:li arrf'– <:tat i sono -I.ili drnunriat1 .il Tribunalr> ::-pr•cinlr, gli altri 'i6 <:nno ~tali rila<:cinli r 1~rnpo•li pi-r adcouati pro,wdimenli di pol1m\. Uccide un lcucista e ne ferisce un altro F11u::-.zE. sellembre Si ha not ida da Chir~ina t..;zzane~PchP ~,~ /~J/ ';: ~h~~r~:~~n t:,~-i~\~r~1~~a il "[;:gi)~ ~~l-?01S~ 1 n\,.~;~~ci~~ioaft;~ 5 }~?:{s1~~ ~!~t .'lanr 0--lrri. -- ---- ----- STRAGE DI PODESTA' C',! t1t1fl .,trn~r di Pod··Slà. Il f,urùtr,11,• n,,floni, df1lfr 1mr1hù•rapa– ci, in,;r,n il pn.t/11 a .lliln110 al i:rcr'h io mo– d,.ralrJ-rrn;ir,w,rin ti,• Capitani d'J.r:a90, fn.,·ristn m·m,t-f,•ttr,·, mn (lalnntunmn, quan– to \i /lllfÌ ,.,.,rrln nl urri:fo d,'/ r•'(limr. Spnrfacrinn r:ril l)rllrmi. i ticc-podestà .\lnrr,11rp1i e Ton11.(in, rhr drronn l't'•·r la– .,rinln rn-l'ì.. ('flro rirordo rhr il « dtlc,:,. rim111ri11 a .,o,'ìli111irli. ,l i?nmn il priwip1• Poln1:in11i crd,. la nuow nl prù1ripe di Pinmhi,w, 1)11,Frn11- CNf"n fln11rr,111pq911i {.11r/r,1·ici, (l,•/fn 11'.'Tll 11()– f}jf{i, l'"li,1/i,,,1, 111,rll',,/iu f,,~r/,/11 avant– li'ltr,· f111 ,/11 q111,11do fnc,Tn stro11g11lare Jfo11/i •: TflfJII• fil. Il IJnnrnmptJ{Jni f111>opo– f,,r•• ,, r1,m•· t,d,• ,·l.-tln 11••l 191tl, uw tlr,n Sl11r:o doI·,·1t,, l'/•{"Irirr,li ànnr l/fl rirr,fu– ;fonnrio of/,i /,1:11i11, r119lliR p•·r cui il prin– cip,• ,,(I~~,, 1,rit,11 11( 11• ;:r,u-,f ,n,,_ JJ•Jl al fa,·ri.~nw. l Fir• 11;, li //imdt,· rin J,t.Jdt'.\Jil il s - 1111f11r•• _.\1,t,11ifo fiur/J11s10; od .\l,_•,1s1r11rlri11 fa lo .!tl•·.s,11 l 'J' n,·rol• Et11,r, .1/fl;;,,rc,,. /11 pr,11·i11rin 1/i Sirac,1-,n tr1lli i p•Jd•· fi.r .SòllV dimii;.,i,,11nti IA curt·1• i: troppu durntn. Il tur11rJ muta. Jla &i vreparano i11la11to le for:r irri:si– stibili eh,: farminn casa m1oca r pulita. PARIGI 16 SETTEMBRE 1928 DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE SO, Rue Labat, SO - PARIS (18' Ar.') - Telefono, Botzori, 25-99 IL GIORNALE SI PUBBLICA LA DOMENICA I PROSCRITTI I ALIANI ALLA CONFERENZA I TERPARLAMENTARE Un vibrato messaggio di risposta UNA PREDICA DI ROSSONI Il''signor A}bert Thoma!'.t, direttore del Bureau lntemalional dii Travail andò a Roma al Congresso dei sindacati fa– jCi,;fi e ne lornò aYendo rilasciato alle– ~tato di benemerenza al fascismo e se– gnatamente espresso la sua convinzio- Torto, gran torlo ha l'on, B;,rg-amo, quando :,:foga,nella LibP1·tà dPl !) corrente. il suo ormai cronico malumore contro la cc Concentrazione" e contro i Colleghi a proposilo della Protesta inviata alla Con– ferenza Interparlamentare, svoltasi al Rei<'ksta(I di Berlino fra il 23 e il 29 di agosto. Torlo enorme, tortissimo, marcis– simo torto! l'atttl'e còté? !\"onricorda - mentre lo ci– ta - il precedente di Parigi ? E si duole che neanche un cane si le– va,:se in nostra difesa. Poi ammeLte che Renaudei - "franco inlelleUo e anima di or~", e qui ha ragionissima - parlò pro– prw e sacrosanl;emente nel nostro senso. ~I_aco~e ignora che tutta, si può dire, la Ed ecco. letteralmente tradotto. il :-.1es- ~1fo d~~ill~e~~~~ 1 1.fe~ !~jesiir~i;~~c~t:~~ :r/;p~e~~Rt;r'/~CENZ YOLl{.\ERT a di Slal-0 così piena di interesse. Dipoi .-\lbert 'J'homas ebbe a dire a Ginevra Berlino, Palaz;;o tlel Rcic!Jj{ag, qua_ndo tut~i i. suoi suggerimenti, a pro~ 27-vm-1028. po~rlo dcli fstilulo 1nlernazionale Cine– Perchè, se è esatto che a quella Prote– sta si pe'nsò solo alla vigilia. a differenza da lui che ci pP.n~ò ... una sellimana dopo, tantochè, per non fargli fare cattiva figu– ra, ~i dovette apporre Ja ?Ua firma in sua contumacia ; l'essenziale non è di partir prima ma è di giungere in tempo. Ora la Prote-c;Lafu consegnata alla Presidenza e ~l~s~~s::~~~di~~zi~~e 3 dt!f~~ritt 1 i 1 eso~~~~~uJ!i suffragio, fu insomma la parafrasi del no– ~tro :-iressaggio,e che un ordine del giorno fu votato (forse l'han votato anche i fa- ;c;~~•ia!~i:tl~, :;a~~n :~:tt~a[) 1 ~h!c~~c~sL~ so si riallacciava ? Cosicchè, assenti per forza, fummo più presentì che se fossimo Cari Cittadini, I sol/oscriUi, membri dei diversi Grup– pi della Unione Interparlamentare, in· via110 a ·vai 1 membri rsiliati drl Pal'la– m.ento llaliano, l'espressione della lol'O affelfuosa solidarietà. Essi affermano con Voi ehr la Sovra– nità .Va;;ionale, espressa col suffragio universa/,e esplicantesi nell' eserci:;io delle libertà democratiche esse11ziali di INTERPARLA~1ENTARISCHE UNI ON XXV. KONFERENZ • 0 0 BERLIN 1928 - - iue.yi. .. ,/: .. ~ !ti -Sv1t1e.f1 lù«.- ~{/, · ~ rv. - ~. d7 ~~ ~-r.r-~ ~~&r_ • '.:.& - . ~4'~ . 7 ~ ;,..}~ Le firme del mc,sao(J(lioai "deputali pro&etifli italiani. distr.ibuil·a. • .. tutti gli int.Clr\'enuli . .tt~Ol'na- 1 ri"~citi.• p.enetrorr per le re~surc .del por– listi compr••-,1,fin dalla prima matlma. E ton;,. l'imp1·e~~1onefu, come d1 una bomba che Yngliamo --commf'llC'I'"che la pro.~~ima fos--e scopptula ! volta - modificato lo Statuto - 1 clowns Altro che "non nwir tro,·atn la via ,lei ra~ci~li non ci nwUono più piede'! df'"lmatarw "· che "1•--sc1f' ~tata cc m('no .\la ~1011 ba--ta ancol'a, eh-e ,ana ", ani.i -. l.1d1lc ! udile! - pC'r- I Pochi g-t?rni_ fa. un l'minPntP $('!latore .sino uun poco 111111llanle , ! Belga, YL\Cl·.:\1' YOLKAEH'I', vc1ma da Co-ichè ",,.qualificali " - !òCti!nhio1l••i .Druxelle,; a Parigi d'mcarico dei colleghi pro,,crilli - si ,,.cntirono ~ubito i rappre- <l1cllaConf'r('nza, recando di per;::;onaa Fl– s.entanli fo--l'i~l, diy1'nlali hinnchi, ro~"i e I.JPPO TCR.\TI, pPr lut1i i d,.putall ita– ,-erdi (ah ! ..,ì, i colori n:11.ionnli !ì d:dla Jinni in c-,ilio. li :'-lc,-•n~.?iodi f:OlidariC'là sliua, dalla bilP, dalla ,,·rgog-na. B po'nC- che più .-otto riproduciamo. Le firme? vano ogni curn - trannC" il \\ :!fan. chr Oh! dio!. ~rmplict'm('nlr>. quf'llr di uno par!ù dellr, minoranz~ etnich.e i.n ."'n~o... Sl'ALSI:\G, già Pre,,idcnle drl Con<:iglio anllfn~c1~ta - a far~i picuni piccini per d"i :'-lini~lri Danrse; di un PAUL LO.EBE, non <.larncll'ocdlio. E uno d,•i loro pezzi Presidente in carica dt!l Rf"ichSlay lPde– più gro;;si, profe~wrone " ncttore di t;ni- .<:cO;di un DAVID, di un BI\EJTSCll.t:ID, vcr~ilà, :,ì 11fl.tnnavn nPgli ambulacri a di un LL\'DH.\GJ<.;:\'( di un SC"nalore LA– ~ballare che lui, prr •·~rmpio (ah ! lo ~fac- FO~T.\!SE, Rf'lalorc alla Confer('nza, e, ciatone I) "non el'a punto fa<.cista" e ten- \'irt via. i nomi di uolhssimi Deputati e t,.n:a nC'Jraula, come ~cu.;a, fra il ."Orri_:•nD1•putat1· ..-.,.di ogni na1.io & fior flore della umv •r.~alf', la dimo•lr:itione chr. tn !talla, o,..mocratia parlarncntare europeo. dopo tulto. csi.!fr (wc11N1,m l'arlo111c11to, Qur:;ta µ-1•nlrl'ella ci rbponde, in ~o– ,·i<:10,ah ! lo faccia di cn1·110 !:, eh.. ne e~i- <:lanza. che abbinmo r.igioni da wndere, ~te il nomr... ehr i ~oli t.:l'ri J}l>pulali ilaliaoi ~ono i no- riunione, di parola, di stampa e di as,(O– ciazione, deve CS.'ìf'l'f' la sola l"(J!Je det Popoli, e deu quindi c.~sere posta al di– sopra degli allentali di un potere usur– pato con la violen;;a. Essi stimano rhr l'r•q11ifO<'Q di una w,rc,la non basta a d<1re a w1'Assf'm/Jlca il caratlne di un Libero Parlamento. E 1iensan,, chr il lavoro ddfri ,'ilf'SM Uuione Jntel'pariamcnlare può Ntu•rc vi– zialo nclln suri sosl(ln;;a e indf'/Jolilo riel– lo sua ,wtQrità dallrJ prese11:;;a di NIJ)pre– sentanti di ;t.,;srmblPe costituite irre(Jo– lrtr111e11te al di fuori clri priMipii 11or– tn<Llidella /)P11wrra:i(I 1111iversalP. Gradite, cari Cilladini 1 i nostri saluti più cordiali : PI.F:RR~: Rt:;\AUm;L, V. Vo1.1ut:HT1 '1'11. STAUNlr.iG 1 Or.At' OLSHEN", J•'. VV. l?ATRt:'Cl(•f..AWI\F.NCf:, l~D. 0AVI0 1 H. LA Fo.'\TAJNf:. Or. DtA~TAXD, AoELI-: Sc111u;111►:11-KH1Em:n, Or. R1.;o,Bnt:ITscm:io, PAliL LocuE, Dr. STUDF.S (Sui<:<:e),U. ~IAllTXA, BRAllO!".CES, C.\ltf. LJNDIIAGP.S, ,v .SOLL~l.\r,j;\/ LOUISF. ScmtOEOF.n, Fn. SrJLL, F'RA:-.z I\LNSTLF.n, i\lA– TIIILDF. WunM, W1r,11F.LM RAs– MUITEi\1 Dr. I\.J\i\MTZt:n, l{URT Rost:!\n:1.0, ecc·. malogranco educaliyo ( !) donato dal Du– ce alla Società delle Nazioni ma da eri– gersi in Roma, che in Itali~ non ai vd senza incorrere in grossi pericoli. Ec.co ora un documento da aggiun– ger::,1 a Ila serie da offrire al signor 1'ho- ~adefc~~~~si~d~~~Ji~s~~ f~~c~:fi~eL;:= portanza di questo documento è tanl-0 più grande in quanto viene dallo stc.:so capo delle corporazioni fasciste, il comm. Rossoni. Si tratta di un discorso da costui testè pronunziato il 2 settembre alla « Aduna– ta» sindacale di Velletri, nel quale lo oratore trattando dei rapporli fra lavo– ratori e dalo~i d_i lavoro, è scoppialo in cerio confess10ni che ... Dio lo benedica. Che conta un 11 conlraUo di lavoro,, nella fe.lìcc èra fascista? Voi ·.sapete che ades~o il ({ contratto di lavoro >1 è un af– fare di Slalo, stipulalo Ira funzionari u. nome delle organi~zazioni, all'insa– puta e nella contumacia assoluta dei la– voratori e che 1 ratificato dal govcruo c~m.p~rr solennemente nella Ga;;;;elld Ufftcwle drl Rc9no. Q_uale garanzia di una. scrupolo:m esecuzione ! « Non co– me nel vecchio sistema sindacale - ha detto Ro~soni - che il contratto cl.i la~ vo_ro si facc,·a con lo .sciopero o senza. sciopero ; "'!a non era ri.;;pcttalo che in parie pereh~ non c'era l'obbligo di ri– !>ipellal'lo, ne da parte dei datori di la– var~. nè ~a. par!c degli operai ! ». Per vcr1ta qui .c:, puo obbietlare che allora !e stesse forze dirclle che si meucvanO in opera per l'erezione del contratto di !avoro, le medc,iinC' erano allineate per, imporne la o~servanza. L'cquilib1•io sles– so delle forze che dava vita al conlmtto ne garantiva il rbpctlo. 1\la lasciamo correre. .Ascoltiamo da Ros:soni che cosa. fl.V– \'lonc <( nel nostro sindacalisu10 e-be Q disciplina. produttiva 1>. <( Abbiamo constatalo - ò Ros.c:oniche parla - che molti datori di lavoi·o an– ch~ ~opo la .disciplina degli operai che nei smdacnh hanno oggi una coscienza n_uova.e non fanno più sciopero, sono r1ma!=:l1un po' anarchici cioè troppo in– cl,i_vi.dualbli. E:;si dicono : c'è la legge, ? e li contra~to, e sta bene ; ma io faccio 111·omodacc10 mio 11. Oh ! guarda, guarda ... Un regime cosl burbero come il fa ..cista che se la la~cia f_~""c~< ;i.pn. ;sivnmenl~ da quegli e, indi– ' 1duahs:II n da quegli « anarchici » di datori di la,·oro ! Come ,·a que.!ila faccC'nclll? Secondo Ro~~oni e:.sa deriva dal fallo che la leg– ge, !mperfctla, <( mcnll'e rrndcva ,·cspon– :-ab1lc la. collelli\·ità as,,ociala non rcn– de,·a respomahili i singoli ci11e non ri– speltavnno i palli 11. La ragione persua– de poco, pcrchè nel rrgimc della cccol~ letlivilà U::i!',O~iala ii tanto più dovrebbe O~'-'~rçgarantito l'ndcmpimenlo dei sin– goli, •~ quanto lutti fi altri ne dovr('b- :1:i'.~~%1;:~~~~~~r~c;.d nd,~ 11: 0 u1i~~: 11 fci ~ ~= dizioni inlcrM drlla concol'rcnza fra i P'.odult~ri, a vigilarr- cd impor::.i ai fe– d1frngl11 o recalcitranti. Com11nq11ello•~oni c:-primc In ..,ua fl– clucin :.h~ lulto ri<>nfr( 1 1·à ncll'ordiuc ap– p~11a s1. mlrodurranno d1•lle di-,posizio- 11! lr~all per colpirn i !,ingoli inadcm., p1('11!1. 1;on. BerFamo pl'f'lt•nrlt>clrn ~i anda~•e ,:lri amici pro"tritti. (' dw la prMenza de– a lkrlino in per-.ona :i 11,nt:1redi forzare gli :-caµ-noni f:i,.ci~li, dovuta tollerare in J'u-.cio. lfnora d1•' la ro:-;l è --c,mplic"men- omaggio al protocollo, viziava il ,alore te impo:--:;ibilc? Clw lo Hatuto - -.1iJlato dc,lla Confrrrnza f' ne indrholiva J'autorilà. quando la beffa fa..ci-.la nun :-i prrn•dP\'a Pi'r una lettera chf! "non trova 11de– - obbli.1.?a pa~:-arr trawr-.n il Griippo uf- ~linatario "· prr una Prote~ta « meno che ficialf' ·? Gh,. la comm"<lia ed il lla•<'Oinf'- vana,, r J><·r~ino"umilianle "• via I non , itabile a, rcbb('ro m,•.,n lt!s ri,•,,rs dr c·l! I)Oi tanto male I (Al prossimo 1111mrro mia illlf'rvisto rfJn m!~~~n~oell~è~~n~do~!~a ci~~ 1 1~ 0 ~~~~!= f:,;~c,::;~:.~Klcl rnlht Ccmff'rf'1Wl hltr,•par- n:ienli, r dei minimi di 'poga. 1w~~o11i <:1domanda quarè il vero minimo di ,,, .. ,,,,,,,, .. ,,.,,,, .. ,,,,,.,,,.,,, .. ,,.,, .. ,, .. , .. ,, .. ,.,,,,, .. ,,,,.,.,,,,, .. ,, .. ,, ............... , .. , .... ,, .. , .. , .... ,,,.,, .. ,,.,,,.,, .. ,,, pnga: quello dC'I tempo drllo floridrzzn. chn () alto ·t c1uello del tempo drlla. cril)i d1e e ba'-'SO '! quello mcdin che non si !',n qunnrlo e ,·om" n,.,,11rlo?... Confcs- -, La p~li:ifl spay11uolfl. hr1 nrrntn/11 f_n q11,.,H1 r,inrni Cl'lllin11in rii r•·1mlif,l1- rani ,tJ 111y,111r,/1 nrr,i,111,· rii nt'• r· ?,. 1/i.,J,r,.~lu 11ft rlllllf,lr,/1,1 11• r ro,··· '1ar, l,, ,Jl/l,1l11r,1 "' ,1rc•1~iu,1 ,t, f 1111111/fJ mmit'l'rs,1r,,, dr/ ,·'J 1 Jin ,li 1('.rlu 1!,•I ,,.n,.rnl,• ,1,. /11,·•r11. J.'·, rmm 11 ,J,·– li11,, ,; r11,,w,1,, 1//l"'i• ,·,1l1il 11 ,,,, p,·r ,,,. /lit' •rn fn ,J, r•1i l'' 1 ;1,1 , • 1, ,,1 'l 1,1111 i{ /1 • LA CAUSA MORELLI L f;i--c,,t:. :'-ln.••lli 1· ~ r , \j - f,Pllo di .\ix nm ml ·?Ge 11 rt>'.llr. pc, dar tempo al complelamcnt;) tHI• tr:i,fa– zioni. LA BARCA FASCISTA FA ACQUA !-iamo ehc coutrntli cli lavoro tanto La stabilizzazione è in pericolo ;;;?~.~,"~~~ii. ! 0,i,"; ~1!.::ì,/~·;11,, lo !/"ll,·l'ià o perchè il "i.;tnm· 'l'homa::i li inw•ntor! co.me le -.:up Convenzioni Jnl1•rnaz1ùnall di l:nOl'o rntiflrnt(' se nn~ no~u. ~rltf"n1brf". lf"!-!':imoPirncarf" flli straltni:r,.rnrni rui '-i dir 11('--!-llllO le ri~p('fti. Il fnlto è ci a'-- n,,, 11~1s/1"n. rnrri.~pm11frnt,: port,cof,,rr._ I ricorrP pl'r porlar ,ia I higl11•tlida rnill,.: :-.i1·11ra Jln•--oni:" .. ,.10 a• ..ic11r11 Jul...) eh" · La :-.1tua11.ont> Pconomira. ..,i rnanlif'.ll" --r_ nr mettono pr!'~1no f'nlro I" µ0111m1•1••1- "futli 1 ,.,11,(rolli di fon,r1J JHi-~wmo f','-– ha fallo ,lirn11rn1r:un pr•· la di"occupaz10- ~h automobili. Cna ca•a pall'izia di Homa, scrf' s(lbolah ollrflVNMi il /ire 11 :;itmu•nlo n....ma ,ulJa !lnP d aulunnn ..al'rmo da cupo. 1 appnrf'ntrmrnle rnol!n lil'vol:1 1!1rPgiuw. ,. 1, 1 ritH,\llll;;ifìnl' ! .. Ldilr>, udile d;d Il nolo <:indac111i,:-1a Homualdo Ro~ ..i. che ollr,\'a recr~temen~r J!'iO-ZOO mila lli·c 1 11 grandi' t·apr, delle 1·orpi,r· 11 zinlli fo--rislC' ~Tfl'~a/;!; ff 1~\ 1{~1 I~d~ 1 ~/(i';:;a~;~~1 ~ 11 ;~~ir7a d~ f-~~t!~o~ d~h~ ~i~~~f.uQ~~·~-~)~ ~~';i: 1~; 11 ;:( 5 ~l= c·or:nr> la hrffa <:j.f'ompiP, <·lw .--p<·riri rii ;ri~·':,1~:r1~'Jtl ~~~~;;}i~{:J;lic~n~lt~~"I:~~~ q, ;i ~ci1~~!gu(~n;;.--ol11ta f' può pOl'l:LI'(' jlra,·i !:~\~{:~:/ f ;1~~~- r~;~;_i;:,~;.r;o~:'.11~ :·~:;:~·1:.ldi i,~! cornamlatn l:i_nlo in Italia .quanto a<J,. . -.o. Circa i pr"Ui di rr,.\l 1 J nostri. lrOJipo alti, ..,,riti nl"lln (;r,;;~1•ffn (fffriol1·: ,. rlir, la p1,hl1ra rnrporat1,a è m piano po,s:-,,,8"" 1 r~ 1 .ran 1 ~111· /'ar."OT11f'11to i• c.;uJ "E' <1r1·<J<llllo m<Jll11 •p1• ...,11dH~ i do– f.cllini1,nlo. tapp~.10 n,:1t_m,J.u .1r1a ,Jrlla _ ....,,a a1·tifleialr. foii d.i /ol'c,ro [ir,,n;;Uwo o/ :wlmlo gli 1 (' rliflkolh ddh c.jl11111in111> c.nnn rf'r- I d,, 17ent_t itali.u_1i"!:inno lfJlla 11 <1r, con i 111Irrat c-/11' f//lftdofJllf/1/fJ l,-r11fo /:rr r il lan~PllfP 2"r(1\-~. ~i Ìf'lllJ' ,a «la!Jili1.1.:11ionri7~'"\.~l~~or: .:':'!f'r 1 -; fran par_lr>in.'r(""i - l1111r-tli /0111111 tdlrr• fl.'ò.'il/1):.ir,oi (/ ven- ~\':~:~li1:.;.~t~I ~' ~t~{: 1~ 11;ç!//1~f'~;\ r; 1 r.. :; r.:~:~ IJ>. foci~1~ :1 1 ~1!ir~ 0 ,V,1 n::~~t:_'\\,.~:. 1 i1\~ 1 i 1 ::1 1 /: /r'.fffi li~r•. "· G11!1 .riw•-.to... j... !r•ma nr>igrnn- 11/vl'r.~,; ·•_ llOll' rr;!-':l '. 1, ~i ~,Jl; .. tata 'du· ;;~~t~-:\,,",'.'i·,1;·1i 0 1::•,•,·o ... ,c1 1 1,, 1 ·1,,,.',1~'.·,•,·.,·,,l'.,,~~,•,· .. •,•,'~J. di- d1 :--l.1hd1nwn!r111rl11•lr1:1li '.-<i .w 1110 r,f)/uu.- rr1ali<<prod11r1•11 rr,.,ti troppo f'l••\'ali. chf' . ., ~ ,- ·'·'.ift•_ 111ffr li: JHI !Jhr• !-l•Hzapr,l<·r dir<' drn 11ou·pPrmPllono il l'nnrro1:tn ron la pl'O- ..fnol!rc Pf'I,' tl_HJ2!) il cn11fig1•1.iturn1>nto 1·<> 1:,Lv1~ 1 laz,_ruw<lf'i1·1,11lrallfJf!i luvorl/,. d:.:zio,w f'-.!l•ri,. r1-.1>r~at~all lt;dw P"r 1: nwtpi·tf' pi•imr• \:nn 1· rdrfl1:ar1tr>pPr l;l l!·('rn<'ndn. 1111_ 1a Brir.•a 'I 1h UII r-lf'll)l'IJlOprr_ r,'illdi-1 n~cp-..;arJI!alla. lllf'lallu_rµ-rn~al'a dm1111111to torità rl,·l l'('µ'IID<'? n pi11!1n--ln,il r,•µ-i- rar~- J;, !!iltt..izion~.Dnpu c1r(·a wnl1 ,rt!rirni r~ u~t buon.l1>izr,. ,\t1<ltarno 11)11H111P i~wo 11- t11r• JJnn .i· ,-.la!0 ni·nlrJ nppr111to p<•rriò ili f1·r1r.h:1 ripr,.,.,, l" ~r•1l11lr> '"r-.o li 20 r~,7iiJ~, r '''f 1 ~. 1~ ... ~f 111111 al_ '/'"Z 1. 1 ~1 : ''· d,_1111, il p1•1Thè 1mp1:izin11al;l ,, inr·ul,·nufa 1à 1 ,. J,. JJl'1tn(' ...•,h1I,. cono ,tatP contraiJrl1- va non 1ci !, 1 /: ~;,~,cui'- a.~ 1 • 1 ~lllllf' si 110- ma .... .i ' 1 fl''t·:1Jr1,fallo dr•l!o •ri,,w,ro uu 1 --tiul,. ila tar;d1f'_fnk1d_i"~11lnlla la quol:i, ·~ 1 i i"r'~ ·. J 1 • 1 r,,,.1t•. 1·r•;d1,, d,·1io1 rwp-H11izirnzinw• lilw,•· 1 n·· ..rll'dalrnrn1t" --111 litolt d1 :-1at1J.Il C'Jn--n- . P :i_~ :i II iz.w~wi_w non l'f':!:.,,i• .... , •. Jr, 1•1 1 1- p<i" ilJilih ·tbolil" 1r· . . ·! 1 • 1 !n- ~'.~t:;~ l·dt·::,--,·~ //\~~- t~:il~i ~~0 ;tii,~ 1~:: I;;:~ 1 rc:;·,._Pi~ ~ 1 u'., .. ~/i'::;: ... ~ 1 ,t,",1~:~:~ ~i.:·:;~w::;;: 1, ..r· 1 0 di 'r~.1:hl'ir:1;,,.,.:... '-'i,~ 1 ~:;ì:~"1 1 r,l 1 /Jii 11 lr,:• ,jj Jl,·~·WIH'. 111 ..nmma. da n1<•,;i,la : ann_al~ 11!.. ma~1:1, ~arr•!Jhr•,rt1 )ll'/lvi. .\o 11 -.,1h,do •~ 11 lruw_,u qu:dim,pu· rn--d dr– k<,J·--a vi ,là J'irll'fl di un pouo f'nlro cui I rlr>ca..!\"all !nt,·r.lLIJma ::rn,·1:"11_1.1r• 1r•1 c:<111-~p..ncn il Nin!ndo di l1•\r,1·n. ,i 1ihlla... - ,.,11cia ,. ;;;--.,)IUio. ,. puì.1pflrlar1• dPIIJ>. ::r:w 1 fronl,. con I "--IPJ'o.Jnl:mlo ~I dtrf'. dn 11,.,._.. 11111 da fr1•nla <1v1·11lr,ll11 lir·,, t poi a nr :, ;.,,m(iri in~11ftit'1r>nl1•. Pr-r uu po' J'ac- "_''11,. m. ,'l'tailr! ili "a111•rln: dw 1_1•-lf•rn. 1111u \·i>1Jlil"i11tJII", ,.,..-. :i qua -.;il••-po_i.1mpron·1~amP11fP,1l1•Cf'1ldr•; t~ti1iri 1uf'~~~1 '~/;:tr~r•r" ,! 1 w~·- 1.1~i .'~ 1 1\'l.:,1-, J-: li• m,1-.-.;1 fl/JIJ r,·,•t.c1~,·,· ·! Chi In --:i ~; ..~~:~~!:'' "l (,_ ~\~f~ 1 /:p;J:/\~;j" 1 ! 1 1 ~t•~~:; / ~~ Il. !'·\\~.\( 0 i(iJ() .\ \\~tt, '.r.:'-\~ , 1 //) r~::'f~:j P ',':/' /.'ni, r!i1: 1 ·,,,.-•. •II tJ•.'t•I tl';.:Ì1p1•ill- r1rf>t•ip113 in r,,ndo ul p•Jao. . . . t~ 3 ~/(~;~uil,JJ-:J~~:-~~;' fu~:t 1 'à' ...~ 1 1pi,: 1 1 • i:: i-Jw 0 iri••·t\.· 1 :. 11 \ 1 .';~. 1~,~/ 1';ia "\ 11~: 1 · ;~/.;': 1 :~~7~~ .\llr.~ dat!,: la fu~, 1l1>1.cap1t:1h a.liP•lr>-: I re~lar per noi li: o~~a. l ];1\·nra_tr,n 1 '.\In '11.·lli·. n•.17,iu11i di•hl.,,, 1111 r?. Cht puo. porta 1 ;;uo1 quattrm1 fuori Conclusione: il letl.J.> su cui 1lormono i nnnnrC'. A dPnli ;;frrlli ~li <rrh· b · tl Italia: andr"mmo P"r ,,,. lunghe !-" vo- no-;tri padroni non è di ro!-"P. con fare e c:on puro!'! r1i t5hi:it1i, \1 fu)~~

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