la Libertà - anno II - n. 29 - 15 luglio 1928

La riforma fascista del Codice di Procedura Penale La ~.,uazione f1olilwa di ogni pa"~f' in \.n determinato ]Jf>riodo ~\oriro è i:r,mpr" ~lata tr-dr,Jm~ntr n~pccchiala d:illa sua h:– gi:-laziono in m:ilcria pr,na\r Xon ci slupi!-ce quindi rh~ il rc7ime fa:--cbta. abbia come wn Iipica produzione, dopo qUO!.id~e anni ,li leggi eccezionali, una moslruo51tà. giuriù1ca come quella co– RUluita dal progcLlo di nuovo t.:oilicf.l ùi P. P. in cui lutti i princip1i d"i proces.-o JlCnale, sì come C!-'-i '\'e'tmcro elaboranrl.osi attraverso secoli di suece<ac.ive conqui,atr, "·i>ngono nc~ali e -respinti per rare luogo alla rodiflcazione del più sfarcialo e pcri– ~olo-:o arbilrio e del principio di impuni– ta, ('hf' è Ja negazione n-:solutadel concclto di stato. L'impossibilità SO!ilanzialcdrl fa.,ci~mo a to~truire una nuoYa forma slalalo sulle J'OYino di quella distrulla balza evidrnte dal progetto poìcbò questo è la dimo.~t ra– zione òella sua incapacità. a comprendPro i più elementari concetti e le più elemen– tari necessità. della convivenza civile, a ~-~:.S:~n:;t~ri~:~~nf ~:gftil~ ftc :~~litt U coù1ce del 1913, pur co~l poco libera– le in confronto dello altre legi::lazioni stra– nie1·e. eon tutti i difelli che erano inerenti alla inff'lice tran::.azione delle divcr.:;e cd oppo~l" dottrine cui accedellero i suoi fom_p1latori, ci pare et.I è al confronto con ~·od1erno progetlo un grande monumento giuridico. 11 limite della carcerazione prevcnth-a. ~1~J~t~~ei~à. 3~~i ~t::~o 1 ~a p~~\f.7i~~~t2r~ dagli arbitrii dei funzionari di polizia, vi erano sino ad un certo punto sanciti. La .ci=perienza iglese e france~e in spe'?ie a– veva influenzato democraticamente 1I no– stro Codice. Ogfi d'un tratto. facendo della ammini– strazione della giust !zia. come di tutte le altre funzioni dello Stato, strumento di oppreasione politica, il fasci::mo Tiporta il processo penale italiano indietro nei se– coli. Yienc abolita la giuria ed in sua vece istiluito lo "'cabinato, p~ndPndo a model– lo, n~l!a terra del giure, la legislazione co– loniale africana ; viene l'ipreso il prin– cipio inquisilorio della segretezza della i– struttoria dalla quale viene escluso in mo– do assoluto il difensore, la cui opera vie– ne Jimìlata anche nella discussione al di– baltimento; viene abolilà ogni perizia òi parte ed infine viene data al Pubblico )Ii– nistero la facoltà di non procedere per un reato. qualunque esso sia (furto, Lrutra, omicidio anche premeditato ecc.) quando ragioni di ordine pubblico consiglino di non da.re luogo ll procedimento. Il cittadino ilaliano è privalo di ogni possibilità. di difesa ed il regno dell'arbi– trio ufflcialmentr riconosciuto. La giuria, magnifica conquista delle ri– voluzioni inglese e francese, vera, unica e concreta torma di eslrinsicaiione, sepa– razione del potere giudiziario dal potere esecutivo e della sovranità popolare m una delle pill alle manifestazioni della attivi– tà statuale, era già ridotta a pressochè nulla con le diverse leggi che tog-lievano alla sua competenza i -reali politici, parte dei quali venivano ad essere devoluti al tribunale speciale e al comune, ma rap– presentava pure sempre una inco~ita cd una minacciil per il regime follemente pauroso di ogni mall)festazione di dis– icnso. E' facile iu(uire come potrà funzionare l'istituto Qello scabinato, in cui avranno votO' pl'8Pb.nderanle i magisfrati l4?.$ali, che hanDO JM'GO' ogni preroptiva d'iodipen- ~r:dfzT~,f:e!t~o:~ l1~:~f~ttricc:~~ Q~~:: sull'esonero del 1925 dei fu'Dzionari al ser- ;~~~ ~~at1i"~ 0 c~~ 0 ::ubfit1 1 ~f,!is~~3;~ Alcuni particolari sull' contro aggressione Pietro Gobetti Si ricorda che il fascio di Torino di- ~,~~;a~fg~~f:t0?1e'g~~~1~~dG~~filu~g~ ~/ ~ifei.e coraggiosamente, ma che no,1 potevi~ ccrtQ bastare da solo, debole e malaticcio com'era., contro quei manigoldi. Da quel– l'aggre53ione, lo stato dei imo cuore. che non era buono, peggiorò al punto chf'! !-;i può dire che da quel momenlo cominciò la sua, 'df'I resto brew•, a:;ooia. Tuili ricorde– ranno l'ordine scrilto t.la Mu,;so!ini di II ren– dere la vila impo:::,sibile al Gobetli "· Que– st"ordine !u f':;r,guito alla. lcllera r- fu in– te:;o come una condanna a morte dagli ~~t 3 e~\b~~~~~~~~1~, 1 ~bi}~~~t}ic!~ Sl°}~~i~ sti sì presentò alla porta delfabitnzione del Pobetti, allo scopo di preleca-rlo. Il pre– e,,-to era quello che la sua presenza crn ricc~ai-ia per l'esame di alcune que.,,Uoni sulle imposte per rattività editoriale del Gob<:llJ. i\fo. pe1• disculèrè delle imposle non "ra il ca:ro dì mandare un·automobile di Jasci.~ti. Da un'inchiesta condotta nel 9.iorno stes.so del tentati,•o t·i.:.ultò : «) che J'automobilr~ non apparteneva punto alla a~nzia delle tasse, ma ai baroni ;\laz.zonis, noi i f~scisli, anzi pi·ecursori d'.!I fasci'-mo, T~rfìefNci~ 1 n~~Ja;d'i;'bPa 0 ncc:~;!~~l!?w~ re a freno con un si!::tema di aperlo terro– ri' gli operai : l,) che ,::ulfautomobile :;lava H marchese Scarampi. 1! noto prota.;:oni– ::::tadelJa istrage di 'l'orino del 19t2; cJ che Piero Gnbelti sarebbe stato prcle,ato nel– lautomobHe con la forza e eilP. gli si 3arcb– J:w, slata !alfa la fine di :'.\latleotli. Tutti i partìooJari di questo episodio ricordano .s:Lranamente del rei.lo raffare :'.\IaUeolti; non m.inca, a neanche l'ordine di .\fu!-"0- lini che è stato riprodotto fotoernfican1Pn– te in uno di quei K quaderni,, di Bazzi. Gobelti el'a partilo :\ giorni pl"ima, il 3 febbraio, per la Francia. ma già ormai colpito a morle dalle con.:jegu~nzc della prima aigressione. li suo cuo1•e non rc.:.1- ;5l~}~1~~Pi~i~~t~ros,~~ d~a~1i 1 !.~e Scaram i. che avrebbe <!ovulo rssere l'rsecutore t,.1 mandato a morte. Si tratta di un elemento cmTotto della vecchia nobiltà lof'inese, ca– rico di debiti e di \·izi e che ha trovalo nel fasd.smo il mezzo di pagar" gli uni e di sod– disfare gli altri. Lgli pos~ictle ora parec– chie aulomobili, tiene una manlenut;t al– l'Hotel Fio1·ina, che ;di cos!a, clt" ti<,è co– sta ai contribuenti iiOO lire ,tJ giorno. Egli .(; cugino del Di Robilant. un allro nohiJP, srg-rP.tario del fa.:.cio, e p..1rentP d~I contP. di SambU\·, altro patrizio indebitato, che _sta facem:fo."i una fortuna come podcsta di Torino. E' interessante seguire questa Len– dcnza d~I f:Hcismc, ad allearsi colla vec– chia nobiltà, val_endosi a qur,sto scopo di clementi hacati, po<:;,e:;soridi un gran no– me, ma indebitai i e perciò capaci di qual– sia~i ba"sczza per far drnaro. Il ~overna– .tore di Roma. PfJtcnziani. appari.iene alla ~l~S!:;a cal.egoria di nobili infradiciti e senza ~crupoli. ID. I.). UN ANTIFASCISTA ARRESTATO A Cania.go (R"J?gioEmilia) è slato arre- ~\at;vj/~lJ1~:~iÌ~a : i.in ~;-[~i f!-:~t!:. 01 f~rti st.,tl'l ,,.adotto alle no::.trc carceri e dc– nuw:iato. 1~on" ron il di<:~cmo <falleJirr.lli\'e del r~– gmw. CCl•Ì mr:nfre in In1?llillerr:1 Ja ._,:coli vi– J:" l'ii;I11111? dPJla ){imi.i popolare. chia– mata a <JP!il,,.rarf' :.111c\\fi n('Jl:i Ja•c h1rnl– loria per di1·e !-e il procrdimrnlo &liba <''-~ereo nwno continualo" in tulle Ir rd– lre nazio'ni ci,..•ili i l'Nlli più. µ-rav\ rU i rrali politici ~ono gmdicati d:ifli !-l"~'ìi ciltadini a garanzia ai rella giu-.!izia. il fa<:cismo consuma una nuova igno:11inia ~~~tr,~n\~i~iJi~cit~!~~no~1~t:~ 1 i i~r~)fg1~ti ~~fl~ ~~~ 1 ! 0 s~>1J~ 1 :.~~~~~s:nt~~~;li~~~Ì~~~= le e :0econt:.10 cui ili italiani sono rncapaci nlle isliltuioni tlci popoli civili. Xon è il cai::odi fOfl'ermar~i :11zli !'CO– pì rhri si p~oponr 1! regime ron la -.f'>,2rr-– leaa df'>lla1-.Lrultorrn. e con la l11ntlaz1onc al minimo Lici diritti deliri <lifr.~a. L'! dit– tature hanno !>Plliprr a\'ulo "'Pa"'nlo d"I confl•ollo pcrchi! (JU""IO "" mette a nudo le v<'rgog'nc, ma nrNunrt dittatura eia ar– rivuta a tanto. Il c.cconrto T111pcronon irn– pedl a .Jules :i-,n·rr d1 as:,i,.lPt·e e Jifendere cora,srgio.~amenlr>Qr,;ini. nrlla ~leba nus– sia w rhla queslo prioc1pio della asshtcn– za dcfeni:iona!e P, del con:::,eguentecontrol– lo non è stato viQlato. '.\fa dove il mo•tro si scopre nella parte più ripugna,1le ò Jà o,·e !'onci;::ee il d1riUo nlla impun1fo con il concedPrc al P. '.\I. In facollH. di non procedere per qualsia~1 reato richiedendolo l'inleree"'P, pubblico. Quale :,ia l'intere:,se pubblico è facile capire. Poichè gli oppo-itori al governo sono colpili per dclttlo di lesa patria e poichè i! fascismo ha interesse, come lo dimO$tra la i--utuzionc df'>ITribunale Spe– ciale e di polizia e la pubb\icitk. che viene data alle sentenze pronunciate contro gli antifascisti a fare conoscere a fine di ter– rore l'attività dei suoi tribunali contro gli ~t~o!~~~~i~ t~!i l'il~i;~~~;,~~scfaf;~t~.ico non Impunità pertanto ai l:idri, agli assas– sini purchè siano fascisti ed in grazia al duce, il quale potrà inoltre fare assas3i– nare il suo aY,er.:;ario politico e contem– poraneamente ordinare al Pubblico 'llini– stero, che è un funzionario alle dirette di– pendenze del governo di non procedere. _\ tali concetti si ispirò '.\1ussolini dopo il delitto ~lalteotli, ma si lr.ovò di fronte :~s~~~~o e~tc;a~~:~rgr~~Td;i~r :::b~tì'. che saranno domani formidabili atti d'ac– cusa Ja sua respomabililà che nessun nuo– vo Codice potrà cancellare. Dopo di che non ci rimane che riporta– re un brano df'>lsenatore Ludovico '.\for– tara: u :'\egli ordinamenti liberi le forme del processo penale corrispondono alle e– sigenze dei popoli liberi plasmandosi es– senzialmente sui duo principii dcll:i. pub– blicità di tulti gli alti e del costante con– traddilorio delle parti, faccusalore e l'ac– cusato dinanzi al Giudico che la società abbia liberamente eletto. In tempi di re– gime assoluto le forme del processo pena– le corrispondono invece alle esigenze del governo quando non son9. strumenti di li– rannia politica n. Qu~te parole non impediranno an·ex Presidente della Cassaz1one di votare fa.vorc\·olmenle al nuovo Codice e magari ,li trovarne Je giuslifloazìoni giuridiche e filosofiche, come ressere stato il senatore :\lortara estensore della famosa sentenza della incosliluzionalitè. dei decreti-legge. che si scagliava contro la ingerenza del potere esecutivo sugli alti del potere le– gislativo, non gli ba impedito di votare per raboliilone deUa Camera dei deputali che i! qualche cosettioa di più importante del decreto-legge. ra;: f;1b!i~ttc~tt 0 ~:1\~ ~~,i~~tod~~l~i~~l senatore 1lortara. G. P. Ilnuovo prefetto di Milano è l'aguzzino diPaolo Betti Recentemente è stato dispo~lo un Yaslo movimento di prefelli. :-.otevule notare che quot-i tutti i prefetti collocali a riposo o a disposizione sono di pro,·incie dove particolarmente "l'ordine fascista" è sta– to Iurbato. co~i è' collocato a 1·ipo1;0il pre– fetto di '.\ .filano.do, ·e ,:i produsse H 12 apri– le il noto :-c·oppio della bomba ; è manda– lo a ripo::10B prerP.llo di Bari, nella cui proYincia i contadini hanno preso d'assal– to e di~trutto \c1·ie sedi dei fasci (.\ndria. cc,·. : e m,indatu a 1·ipo~o il prefetto di Yil('rbo, ove i ::ialariati agricoli hanno im– po~to recenteme11te il rhpclio ai loro sa– lari con il u taçlio df'lle Yili ,i ai propl'ie– lari krrieri ; t! collocato a di.spo:::,izionc il pl'cfcllo di t:'dìnc. in 1;eguito al :-<mgui– noso sciopero di Pordenone, durato ollre un ;o~~~i~~~ ~~J~~\~t~fi"tig~;e dJ~Wttiit 1 ~ cf.'lt la sua carica il prefeUo cli Torino. dO\P recentcmenle la polizia racc,a ançhe la scopeda cli pretc~i affiliali ad una a~socia– zione segreta: 11 La giovane Italia,,_ Di tulti parlirolarmcnlc nole\ ole è il ri~ig_ca;,:~t~o~-d~teo~~r?.f!ofl~c{f 1 :i.o~\è~\= mento è Jce::to a1rc.1tfore ,lel l2 apriJ.~. Co– me è sl1\lOre~o uoto, il oue:::,toredi ~lilano comrn. ~ilve~lrelli, cm ·infol'mato dell':it~ tentato che !:ii prcpara,a ~ ne a,e,a a,- df~~i~)1~1 cf~~;{~ 1 1~~ ~al,rtia~~df a/~~i~r~;: sar,::;idella facce111.la: di>lla quale :,i ~ar~n– hero occupati due ispettori d'-!I .\lini;,lcro degli Interni, i famigerati .\'udi e .Paccnza. si ~gggr~· as~~r~~!o d~ic~~~a~~~fa~:ltl~a~~= lìzia ave,·a l'icevulo e si apprc:c:tavano a darne pubblicità. )la dal pn~!eHQ furono diffiùati a non farlo. Tutto queste cose quando furono risapute a Corte, si dice ab~ i,iano 1n·ovocata una vi\·n impressione per il fatto che il i;ovPrno. pur sapendo dello altenlalo, come abhiamo visto. non t\\'e\'a fallo alcun cenno di un tale pet"icolo nè al re nè al alcuno del suo seguilo. Collocando a ripa.so il prefrtto di Milauo, ì\lu;;solini come già. nel delitlo '.\fatteotti avevo. r:ittO ron ulcuni dei suoi collaboratori rlirètti. cerca ora di far deYiar·c il corso delle sue responsabilità. no~\ è,;~t J;~;toi I i f~~reer~~:~I-i°s;~s~\/ 1 ~li~~ ~~Udf Pfid 0 u:l.~at1s:e;.\i:;~~~a d~~ ~~:ti~trr~: ;achlu, Augusto Turati. Il Sirag11sa è noto per o.vere dur:rnte la guerra direlto n.:f– l!rio generale della polizia :<:PJ!Tf'>la : pel' e~.. scr:;i distinto negli anni 1920-22 come pre– fetto <li Ra,·enna nrlla organizzazione di spedizioni ra~ciste contro i contadini, e ln– flne per la caccia ai e( sovvi>t'Sivi 11 organiz- 1ata nella provincia di Brescia dopo il novembre 192G. L'opera del Sira~3a a B1·e– scia ~i chiama « Paolo Betti», il noto co– muuic::ta torturato fino alla follia nei .sot– terranei del famigerato Castello. E' in virtù di que.:;ta opera particolal'menlc app1·ez– z11tadalle é'Crarchie fascii::te che Siragu.:;a è !-lato promosso a prcfclto di Milano. Si pu,) ritr-n,.re a ragione che con $i1·agu:;a è un ;:i,~enledella « '.\Iano Nera" fa.::jci.::,la che si mslalla nella prefettura di :'.\Iilano. i=a~ 0 ~s~~e 31 ;h~rff~~~!;t~:i 1i?~~ffo so\fi~= do intensifichino la loro ,·igilanza sulla sor– i e dP_a-li antifn<::ei~tifhe souo rinchiw=i nelle r(lrC'~ri di ~IilallQ e che vanno dr11l'oper:lio Ettore \'acchieri alJ'aH. Lelio Bas.:;o. LA LIBERTA Preoccupa3ioni li1,/~ 1: T~:~~ 1 1,,~ f,fc;, 1 ~:1,~c u;~ d:~: ~~t ::.."n,:';~~ 0 a "'1'./~1!r/t~/ u\'i'i ~t~~~~/~ 1 tJ~~ cc~Ì f.,r-:', a r111:1!rl1~ !J1ocfs111 di f,,,1,- h,r,.r1;,'. r,f) n 1 1n i"Jlrrt,t,,. far~ riw•;:,· J>,·:oo' ,,.. rnl.,mo clii' 1.1 !1m1.inn" d"I T. :-. \ dl ''KII, ~.~':.~~\,r:t;.'.~fi~:~ :1;~ \~~~~r• ~li'~~Q ,.r 1~ 11 : 1,; '"'11ten1.<> fo!,v·n, n:,JltrJ 11:.1 mo11,, rilhll" 111 1111mrro. m:1 Jllù trrricl conlro J H!rl I· ,,Ji(Qri cldl.t SaZJOOf•, dJr: 1,1m ,Jr 1\ rd,hNn m:il 1 ~q•r1• C\JO!u~i CQn r••ri: lurt,..el"n!i ~/~;,~61~n\~~~} 1 ~~1 1 l;1h~~ :1 1 ui'r'': 0 r,~·tl~~~~'.;.,; Il rr•i:rnnc. • Snn si tnlnl<'nrl:i 1.1 no!ltro prn~lcro : prr,fr1·irnnmo d1~ J mmnri rolf,<•\nh " , mmori !'1'Jl; \'l'OJ<il.:ì"ro ,'1'1Wlica\l •13111,RTan– f.!'lslratura ordinarla - !;I qual". ,1,.1!,1 gr11n– <lo rn:.ggloronza d<'I &uni run;1,1ouarl. puo· og.11'1 mcrltlll'f' h &lima " I., fkhl('Ul dv\ h– '-Cl'-mO, " d1c fos.:ero srlu11!{'.dl <f.11 lrillll• n.111 h>call in modo cho I giw.llcl 11olb .•:ro fr,nrro presente certe condl1,:on! di am– !Ji('ntl. " ~ol rllrnlamo che c.-rte \'Oill' 1lc11ni idioti chi, parlano e crillcauo pnpr,~~n!lr– <w11mr11\e <1cnn comr,rrnd1>rc qurllo rbP il ~:~ro~r~' t~n (o~tl~~~ ::eeJii~r~,.ru~ti~~r: 1 ~~ <itl s1,_•<le • data da un buon rascl~la, t•Otrd,· be QTtrncrc mae-glor,. r.!retto. • ~on diamo la presunta aureola del mar– tirio al conigli e ul !es!! •. Il srn·riportnto tro{Uctto è oppar.$0 111 t Rc.r!imeF;ì'-Cisla d"l 19 giu(J1•0 11. li •• wi1fl11. pogino. colonna settima t: brnchè 11,J/1 re– cl.i _firmo. &i. copi3ce a prima viata r.h,. è usc,to dalla pe1111a del uro, 11 di Crc111ollf1.. Quanto l'o11.Farinacci acrh:e ;. auai sin– trJmatico : denota tino aiuto d'animo ili t– t'all,·o che di sicure.aa rh11 deve cuere os– sai di{(u.10 nelle file ·fosci,tc da non la- t~i~~~:r;ieu1~ainY{e~~;~!i s~ d:n c;,~~fj}~t~ {ateista . A porte il touo sciocco ,, le i·olqori t:– spreuioni, l'articolo vuol dire in sostan:a e/te il Fascismo, benchè vada ripetendo o– uni giorno rhe i: saldissima, ai preoccupa vivam,.ntc della impressio11c di 1de9no che hl ogni ceto sociale, e particolarmente nel– la coaidctta :;ona 9ri.g1addl'opinionc JHtlJ– blico, ha.mo prodotto ,. J)roducono l•1 quo– titliane feroci uutenzc det Tribunale fa– aci,ta; co11danneeh~ si tronwtnno in una persuasiva propogcmda outifosd1fa. Foriu.acci vonebbe. e (o dice chiaramen– fe, elle al Trib1111alc fa.teista si ,·i,crbaue– ro le c011d11:nne d"i pe::i grossi del sovver– sivi.tmo e dcll'ontifasci.smo che posJono ve– nire presentali ai timor {l.ti cittadini come 9fi eterni n~nici dcU'ordinc e della pro– prietà e per i quali. Farinacci perisa, po– chi si cc,mmuove-rcbbcro. Il pesce minulo potrebbe andnre a finire nelle reti della Jlagi,tratura ordinaria, che certo qravercbbe meno la mano. Farinacci pensa che le condanne di queJti ultimi. aie– come pronunciate dai TribuuaU ordinari, solleverebbero meno ,calporc e sopratutto l'opi11io11cp11bblica n1Jn avrebbe ra9i&11e di piqliarsela col Fa.tcUmo. Farinacci di– menllca che 11essw10 ogyi in Italia ignora. che la Giusti:ia è mero strumento del po– tere csccutiw, cioè della Dittatura Pasci– sta, e che qilindi la divisù:mc di r11spansa– bilità r-he egli auspica, nella coruid,:ro:io– ue dell'opinione ,>ubblica non .si ef{ettuc– rebbc per 1111/la. Farinacci dimentica at1chc che il pro– cesJo dei reati politici. anche se minori, pur s1;olgend0Ji davonti tilla (]iusti:ia fa- 1cisti::.afa, avverrebbero in ,ma atmosfera manipolata cd opprimente di quella. del meno T. S. F. n è quindi la certe::za che molti polloni .si sgonfierebbero e la J)roba– bilità che le panche de{Jli.imputati -,i tra– mutino in tribtmc di propaaanda. Quc/JJJeh.e Parinaui qtca1i (kpreca nop è del resto che la ccmugucn;a deUa ap'pl(– ca.:ione della lc9i .slo:io11ccuez.ionalc faaci- ~:bdi1 %~js~~g !1 :::l{ici:r1~ 0 ? c~~:.cg!::t~~ mente. Gn ,·eoimc vera1,ie11tefor·te lo pofrebbe ; la for::.ad,-.l fa!Jcia11;0 è ,ollanto 11cllavio– lcn:a e nella viltà dei larghi ,trati del po– polo, viltà rJv: aensibilmentc dim,inuisce 9ion10 per giorno; e questa dimilm:ion.c, pare 1m -pa.rat101so cd i: mia terità. è ali– mentala dallo sdcrp10e/te provocano ·b.! con.– da11ncdel T. S. f.. La le(Jiala:fone ct:ce.::io– nale ,ion lta per 11ulla ra(J(li:uUo il suo sco– po di 'intimidire 9li antifaacisti. Le scntc1i:c si amm.ucchio110 le: ,,ne sul– le altre, i secoli di galera si a1so11nna1wai 1ecoli di gale1·a,e e?: semprt: in llaiia detl.a gente che t:a diguilosame11t,; in prigione per le proprie idee. Il fasciS'l110non pub dor 111acchl/1a indie– tro: u molla, se concede wt µo' di fibt:rliJ.. di diriflc, di critica. di f '0111rollo.la fine m11t è lo11Uma.Se a/l•ù19e i freni. se il Tri– buna{,. S1,ecialc contin11aa popolare fr r-m·– ci?ri. la t1a1u!.1a. fo sdqpto, il roncc,rc u l'odfo Jal{lo,w ca acceler«no il corso della parola. l.q..Ditlat,u·a fasr:ista è a wi bil'io, ma OrJ1u Jfrttdu. &CrJIUt per essa la fine! ~cherzi Mal~onlcnli ella colonia zzaròa Xw.\, luglio. . C.n n~mero';o gruppo rii l!ocii clrlla So– r1cl,1 Filodrammalic:.:. Italiana di .\'iua ci r:~iirf2i~a~·~ai~~fj!n\~tl~~~-e~iuf~~\~;~a e~)~; del .console Lo-Di-Fè, al recente banchetto sociale, durante il quale un giornali.'ita france:.c, regofr,rmcntc ùwitotu dal Prcai– dcntc, è stato co.:;trctto ad ab!Jandonare la <:ala dielro ricloic:::,ta del ra1)pre~entaute del goYeruo di Dumìni c cli )lussolìni. Ques~o gruppo di soci. compo~to in gran pari.o d1 persone estranee alla politica. chr– credono ancora pO.!'$ibile la com·ivcnza in seno alle .\<>Qocia,:ioni roioninli de,'?'liemi– grati fasci~ti, drxli antifascisti e di coloro che non !ono nè Carne nè pesce. ::e la prrn– donr.i peci3/mento col Presidente r!Pl!a So– cietà (un c::cson·er5ho paQ;.atoal fa"ci;;mo: che avrebbo violalo l'apoliticità delL\sso– ciai:iono inchinando~i senza una prote5la e senza una ,·iserva ali~ balorde prete!e del rappresentante dd Pal'tito fa-e,qa. ~oi comprendiamo benissimo la .,orpresa ed il dolorf' di que;;ti soci della i. Filodram– matica u. '.\lache possiamo fat•ci, noi? J::~si hanno vissuto sino ad oni - ùopo sei o setto anni di dittatura fascista ! - nena· beala illu.~ionc che fo:,3e ancora po:;sibilc mantenere l'unità della no::.tra emigrazio– ll!) sç,tto gli nu'-pici dei Consolati mu~~oli– niam : c::.:;i h:inno frcqucnlato regolarmen– te \uttc le 1:iunioni conv~cate daJConsolc : C"':,l h~nno imparato cc Giovinezza n o san– eo .salutare alla romana; es.~ihanno pa 1·– tçc1pato p~ntua!mente alle cerimonie ufll– ciah ;. e:::.1.hauno invialo i loro figli alle Co.Jontealpine e marine organiuate cla! fa– "'~1smo p~r corrornpçre la gioventll Ha– haoa. Essi hanno subilo entusiasticamente tutto questo, .e:;si. hanno taci.uto ed appro- d~~o C~~!~1~Io 1 ~fic~~t{~~~~~ 0 ~ 1 ~f1~i:afg~ri~ui: i=~de .consolare si ll'asformasse in sede del I·asc10. Ed ora protestano pet·chè il rap– pl'csenlanl~ elci fasci.smo considera come cos~ pt·opr1~ lo Associazioni degli emigrati e dispone d1 esse a suo piacimento ·? E si lamentano perchè il Console, con !!) sue e~c.andescenze ullrafascisle mette le auto– r1ta, la .!.lampa o la cittadinanza frauer.!'-o conlro le nostr .... :\ssociazioni ? E conl'! mai poteva e.~serc ~1wrsamcnto? [ si[!no1·idr.I– la Colonia ~omznciano a raccogliere. cfò <"hc hanno .!:emmato. Rinnovamento fascista diplomatico --- - Due manigoldi: Arrivabene e Caradonna Ht:m.,, ]'"r '111111 11 1 JP p-,.,~1n1 ra11:1;.dir, dP,I fa<:ci~mr.i p:1--;,i1,,, 1:i~•f•re "11!;11.- rll~lia all'r•~l1•ro. IJu,..1,, i rh!;una ri,,w,n,,,,,.,,10 tiri r·rn·1111di1,fo111n/irr1'. lJ1nn t,;,•p: 11111 d11• !<U~dliJ qu,•11 jr-a di D;,1 /\ lillr!ftri.! ,\~ff'~, cc,·n la ,,1lla 1J1 .\nh·:ih, 11,. 1;an1<1 1,nn;1, Tuili ,. d11•· •rmo dP]l,, cain11·i1; n••JP. ,1,.J~ lo r :·ima ora, "· r0111" t,di. non , ·11a dut,~ l,\IJ. 111r1 ilil\',IIIC, rl1 ,,,.t•rr- HH:•~f• .1 J,o~lfl; rf'>'-"la a \'~dr-re Sf'. JJ"r altr~ r;1~nom, ~-ii uon nw •\;1,~•"10. lf!\Pl'r>di u11 p11ilh ll"Jla cnrl'i,.,ra con-,,lar<:, una. cr:lla di Hr-.ç1nii. C•J·li. Il C:ua.Jor;nn l- 1111 muffloc.o iJU,;h,•Ji::: prOIPIIOfP rii lr>!llltlf'i _ili pr.~triJu11i. :iffa– rista. <11 ,muJa1,, :,ppPl1lo. e - "''111" I.il ~ - a,,r1·-nto t,.rrib1/11wn1 .. ,,,dron. Pn;iti– gllon" chp •" I/J \Nl~".1 -~~111p1·(• 1Ji fronle ll"J nia~Tl uffari po~--,lnli III P11::d1::i. 1;0111- m1-~;1rio<lclla G<Jop"1·alna \'tduµ-,r.'.i,,(;111r– hali.•l1 f'ill1 do,l'il un gi1,rno r.i l'alt;·,, :·eu– dcrc i conii, t? ~i ""Jra ,-e pol1a dar>. .\ Ti\':ill1•nr è rn:.nlnvawJ, notu nelh f-U3 i!·~~?c~r. g;i~::~~~~~:i~j.,, t11J1i~J~;~i\\~;;;~a~d un anno fa. l:.\n1,·nL"n" 1,r-r,JPltr al ,'?'iuo- ~~t: ;~f1'!t~~~aro~i? dn~! 1 :~-1i~~l,:;,v1~-a2zi~~~ ver'-ar~ la :-onuna. :-.on a,endola. la ri– chie:;e 1,,.rr-111(1rinme1ilr,, sollo minaccia di un:, -pi:1lizione iJl'mata man", al!a Banea Commerci:ilc di )lantoYa. Il trrmmP. po~to dal O'Jbile ccn!e per il wr~amcnlo tiella <-ommaera di p0<:t1core: i dirìJZ"Plllidcl- [!1~~~~j~~salin::,,fli;;r~o~n {i7~~~.ie;:~~~~ pre~enl i i pPricoli effettivi ed immcdiat i cilf• essi avrebbero cor.~o in caso di di– niego. ollcnnP.ro dalla DirPzion<: Cl?ntral~ J'ou-torizznzione a \'er'-are la somma .. \r– rhabene rila5ciò semplice ricevut.a d: pre– le,-amenlo di d('naro quale fiduciario pro– vinciale del P. :-.. F. .)fa 3 '.\~ilano, dopo ch,. .!'-i cr~no !asfiali estirpar 11 dente, coNero ;;i ripari. Pcr– so'na della Direzione centrale ve:nne a Ro– ma, informò altis<:ime per~onalità dPJ P. ::,;. F. e dei Governo. L'Arrivabcn,- fu te– legraficamente tolto dalle su43 funzioni, e wnno in\ialo a :\faatova un alto perso– naggio con l'incarico di sistemare lr cose. ·.\rrivab~ne temette la galera o l'imbo– scata, si circondò di armati :1 lui fedeli : )fantova visse giornale di !erro.re , in atte– sa ad ogni minuto di un conll1lto armato tra i bravacci del nuovo Don Rodrigo e - diciamo cosl - le truppe dell'esercito re– golare. :-ialuralmente lutto fu regolato, e le i:;O mila lire della Cumit andarono in conto del contributo ... volontario annuale della @'randeBanca a.Ile casse del partilone. Lo ..\rrivab"ne - avulo as:icurazione che non gli sarebbe s!ato torto un capello - si eclissò per un po' di tempo, poi riappar– ve in veste di agnello ~ di "fedelissimo"· Adesso ~tussolini lo assume !Il mezzo ai Consoli del Regno d'Italia. Come vedete 3[lta s~rl~~~~YF:st~~;~ner alto il prestigio Il va 1011.tdire che lanto l'.\rrivabene ~r~~~~~ ~~W1~~~~i:na:.1°c:;1r!dl~:ct1~~l~ tori di spedizioni punitive essi hanno le mani lorde di sangue operaio e socialista. Del Caradonna è, nota la parte cbe ebbe nell'assassinio del nostro indimenticabile Di Yagno, che, come rammPntate certa– mente, aprì la serie dei deputati uccisi, ~~fa.ilo poi da Piccinini, Mattcot.ti, Amen- SCHERZI Storia di unosbruffo Come un industriale rischia il confino per cinquantamila lire pagate al Fascio. Yi vogliamo raceonlarc un gustoso epi– sodio occorso aii'ex deputalo Somaini, Poco tempo fa ricevette dal segretario politico del fascio del suo paese una let– tera nella quale gli si romunica\'a come qualmente il direttorio del ra~cio. in con– ~iderazione delle "Ue benemerenze filan– tropiche :dal Somaiui beninteso,. aq•va de- ff:=So~\~;~td~~a'l}in~~t\~~ii~~:1:~1i10fani;i verità molta-beniflcenza:1 e dato :=opratutto che una ripuba gli sarebbe costala a~~ai cara. accettò la tessera, convin!.o che lul~o sarebbe flnit.o là. rn,·ece l5 giorni tiopo rice, e una lettera dal scgrrtario, amminHt'ativo questa , ol– la. r!PI Fa--eio. e gli .si comunir_a\'a: (< Ca– ro ramcrata. ti avverto che il Direttorio ha ~tabiHlo a tuo cariro la quota per l'anno 1928 di L. l '1.000.- (quattordici mila) qua– le conll'ibulo a ra, ore del Fa3cio. Saluti fraterni)). Per il Somaini fu un fì('J'Ocolpo. com– p1·~~rche .::li a\'c\·aw:i a.fllbbialo la tc•~cra tul ho11oi•nn pcl' spilfargli dei quattrini. e iut.1ionati.~.,imo.scris~c una Mtera ul fa– scio nella quale diceva che C:.."li "rhe era stato uno dei. primi fi11a11:ial!Jrid,,l fasr-i– $1110,.htJ nee,·a dnto d,.i suidi a .\//ls.wfi11i per Jafrarc l'Italia"· non intendc,a .:;bor– :::arc altri quatt1·ini, ccc. Cl't; • Il Pa<:cio si rimise male t! prl' ,·,.ndi– carsi del mancato atte,;o inca~:::,o-.i ~cllò sulla frase "dato dei soldi a .\lus~olini n giurando di perdere l'industriale. La lel– trra venne <1uindi portatà al prefello ùi '.\lil.ino. inYilandolo a tra~metterla a Roma al" Dure"· Cosa che i! prefello fece losto. l.inn :ielli111a11a dopo la J... ltcra. gli ,,.nne ?~ ji~m1~ ~~ }: ~~~~ 0 d : 1 ~tc~ 0:'l c}'fn~~Tt 1 ~= dP~l.o :-:ig. Soma mi a dare !e pro, e della sua a:::scrzione u. L'invito na~condeva una chiara minac– eia all'ìndui<lriale. li Prrff'>ttO !a capi be– ni,-.,imo, convocò to.~to il Somaini nel "'UO uffkio, e non appena ciue«ti fu <dia ~tm prc:::,enza. gli fece pre.::cnte la nccc.~--ilà di l_rovare una dignilo; 0 a fo1·mula_ di rilral- 11monc.. \ ::;cnlir quc:::,tO il ::-ornami '-eatlù. ,. :Xiente affatto! '.\!i sì chiedon le proYe della mia a!Tc:·mazione? Eccole ! ,, E mi,c sotto al na.::;odel prefeUo la madte di un as~r-1.!nO di cinquantamila <l:1!!aquale ri– sultava in modo più che prr~'la".'i,·o il ,·cr– samP.nlo di delta somma. t1lrordine dPI "si– gnor Benito )fmsolini. Popc,lo d'l(alia, '.\li– lano u. Al prefetto non rima!:ie che tra.'-"meller" ~ Homa la lettera famo.~a c•rn ~cl!nali gii estremi del pro,nto ve1·'-"nmenlo,- .\'on garantiamo che :'.\lu<:;:olini ci sia rip ma,to IJene. ~appian10 rnwce rlle egli. col gPsto di un miliardario d'ollreoceano, 'ff'ce una nuova po.~lilla alla lf'lt"ra : <, f-:irl'sti– tuiscano al detto Somaìni le cinquantami– la lire n. Poi chiamo '[ul'ati. si sfogò con lui delle inattività delle Commii=sioni d<'I confino, di~so che alle isole non ci doYewmo andare !soltanto i SOY-Ycrsivi,ma che oc– correv:1 una buona lezione a qualche indu– striale, ccc. Turati fece subito iniziare dal– la Commi.:;sionc cli ~Iilauo rr>p-olare pro– cesso per la ùeportnz1one del ~omaini, ma poi la cosa. per l'inlcl'\·cnl o dei pezzi gro.-– ;,i df'lla Gonfcùerazione Fa,;ci~la dell'In– dustria. venne almeno provvisodamenlc mes:::1in tacere. n Somaini per alt1'0 non è pr,rfrttamente tranquillo e non nasconde agli intimi di cssrrc sempre in alle:::,adi ou11lche tel!'o!a Il bello è che è sempre in. al((';;a a1;chc delle famosi.s.!'imecinquantamila lire, 15 LUGLIO 1928 ~n console lascisla RIVI~TA DELLA ~TAMP cnc es~ella un~iornalisla !rancese .-:-(., ".• ,,. J•: " ., ,, , .. d:-~: •~· ~a un ~ancnello,. , ·.~.,.,"',. ':·'".'miI' '~: 1 '"":,;,3'· :.;, ~· d. n•·n alto O•J fl I· . r1"'1 .rr.?'°.;J ,v • d1 n•m <JJP·r!e ai! 1,:;. , , " I!, r,:r. 1· ,n, .. , 71 ,. i':v ·,J. .sn,Ja•t: W/fi'À; ,. 1 ,n /1· 111r• ., QY\. -, r1u• ni-;n,. J ",:.a:t· • ~ .. ~ d : t: l' J .rr J (I f)rt-.1J!r, r:J. •'a a ,\11.1:1. ,.nmw. Ll)fii– J ,.• ·apprr•aPut~u, ~ drol f.1,ci1,r .'•IIJ~<iolmi e .,,,Ji,·r•11l" rnf1pr••~1•nlrrnt~ tl..Jrllalia, n~ ha f,,Jt1Jun·a11ra rJr-Jlr; !!tue. J,:;i-,•iamo .I t'O!Tf)Olf, al l 11 ·til Xir-of•. i!'iM– na],, !J1•mona1i1·,,di .\1u.t. /",•r1\~ l!unqu,:, il l(iornalf· fr~nc, ~,. n,,l ""O JJtlffi'-'rO d'-'I 2 111µ-li'I, aQtt,J il IJIHIO; , ,Fàr"a ! " : ., La ;-:t,,·ir-litIlitrPi.11\·a Filf1rl1 a111rn;:itira llalia1a. t·i,ni,: I:. Jll8{(l!!OI" ,,11rlr1dr•lle NJ cir•tà iralian'-' drn 1•-•1ta110 .i. .,iu:., tia ~r)"– rif1rafo nd •1!1) :-\!111:,, rh'!. "-~a ,=i tro\a ,.~1r.ir1•·aa•! r•,,tnia;d1111e polilfra. i- f.:i Filodrarnmalita <la o;rni lii.ntrJ dvi pitculi ~rrttaroli u, 1111,:t"& 1tah<1na. He– r<•nli>inr•nl•·, "•'-a ,11i,:a111zz1> ,ma Y•nr: (:fi 1a11prr••,.ntivioni al Ca.,,in1J ,J1• !a Ri>nai1-~an– l'" .. \,,i a!,l.;iaiuo fallo una J,,,nr•vol:t ar_•eo– g!iPr1La.11~uoi ,·uunrni<'al i : 1:,,1 abi,1amQ, f,ubblirato un r<·.~ocontr,d~ll~ s;1e recil". ,, Jf'ri, in occ·a.~ic,necJr,J 22• anniv,,:ry,a– l'io rl"lla !!Il'.\ fondazir;nl'. la Filo<lra!l1matii::a r,1·~an1zzi, un haurlHlo. }:~-a im·ilò il Pre– fP,t!O dPIIO ,\_Jr,i ~laril!im", .il 6i~daro di .\':zza. i upprr~Pntauli <l"i ~1ornah Jr.ir:ili: L't:dair,.ur. f..p P,;:l1t .Yir'Ji.J r. il Cornmle ilaliano I.li .\izza. Qu,.~t:Ì, del rc~to, è la t:·arli1.1on,,. ,, Il PrPfl:'·lo~ il Sindaco nnn ,.rano :·ap– prr•.:.rntati. Il /'1·til Yi,;oi~, pe!· rortrsia, ac– col~r rinvito !'.'d in\ 1'J un colla.bQralore. « .\ mnzo.2iorno, al momPh!o di meltn– "i a tavola, il Gon•oJ,. d'Italia, ~:(?nQrLodi– fè. feM sapP,re che bisogna,·a ,;ce2'l!ere Lra: lui o il rapprr;,"ntan(e del Petit Srr;tJia, d1 cui dll~deva rupul!:i1rJ!<I'. u Si fecr ossr•roare al ~ignor J..odi-FP.che il 1-'ctil .YiçM, era inqtalo dalla Fiiodra1n– malica. Il ~ignor Lodi-Fè si od mò ~d il ~~il!1;fir°n5~~e~~t;,~:e:!!i!t,,i;.~s~i b;~!J~~ lo, cau~a l'oppo.:izione del Console. 11 Il nostro inviato rifiutò la tabi,;: à c~té e. giu-5'tamente, se ne andò. • Que.:.lo incidente è drplore,o!P pPr la Filodrammatica. Lo è a,i1corpiù per il si– gnor Lodi-Fè. " Il signor IAJrli-Fi: tnrcbbc tutto l'illte– resse a farsi dimenticare. i, Xoi crediamo che la corte"ia sia una qualit1l d'ordine internazionale cl1e , iene praticata da tulle le genti ben educate, qualunque sia il loro credo. « 1:>igl!ndo che il rappre.,entante d'un 3~~~~~l! 0 in;!;~~fg~ ~cfi~::Chef~~ei/ F~~~= eia, sia e;.pul~, il :c:ignorLodi-Fè ha pa"- ~:\ost~ 1;dri~~\iarc~Ur~JU!. cbe la gente 1( Può dar~i rhe il recente ari icolo del nostro amico François de Tesi=a.nnon sia J-tato di /lUSlo del signor Lodi-Fè. Dì chi la colpa ·! Il nostro egregio collaboratore non feee che citare, senza nemmeno com– mentarli come merita,·ano, deµ-Ji estralti stra,·aganli di giornali trani,alpini. "Certo, in un momento determinalo. noi abbiamo potuto accettare, pf'r un interesse generale superiore. una politica d'eflrcma conciliazione: a Xiente incidenti. niente storie 21. ma a condizione che, di fronte, si faccia altrettanto. ~;3aé~~~,:~?t~fi~e;!~!:~b~l~;,~.~r!1bff~ ~Ile sue atlrilluzioni e comprendesse eh~ noi siamo in Francia, a Xiz.za, e che la nostra stampa non ha ancora acceltato lo Statuto fa<:c:istas.ulla stampa che ,·ige nel suo paese"· Sin qui il Pctil .Yiçoi.t. I.a. J('tione - secca. chiara, a inequivocabile• come un discorso Uel « duce n - è merilati~i:;ilna. L'attitudine spaYalda del Console Lodi– fi, e dei ma~iorenlì che sgo,·ernano la co– sidPlta Colonia italiana di Xizza. cominr-ia a passare ogni limi!~ Ji dec!'-nza.: i limiti della discrezione sono già passati da un pezzo. Il signor Con:,olc mussoliniano cre– de di e.:;ser" a ca'-a ::.ua: ha preso .\ 'iz.za per un paese di conquista: crede di poter trattare i france.:.i nello ste::~o modo con ~~ld~~~~\~ef:f/nlif~:~iJ!f 1 i~~~;1i~lici:~:f 1 i~ ~~W1Wi1~{\ 1 cir~ 1 ;·:~~ p;~~cè 1 ~f.:.~~t~t~r~~I gro.,,o dell''!migrazione it:1 1ian:1.complPta– mente antifasci'-te. ma da un piccolo nume– ro di :::quadristi disseminati dal governo fas<'i.a;ta. nei Yari centri di emiirrazione ita– liana in ve.!:ledi Con:;oli. alla :.:.copodi pro– vocare incidenti. di creare imbarazzi al– raulorilà france:e, di alimentare stunidi irredentismi. · A quanto pare. però. i franre.si comin .. eiano acl aprire g-11ocelli. La risposta del Petit .Yi~·ois (alla rui l'f'dazione noi e~p!'i– miamo la no,tra ~olidarictàJ ne è una pro,a. L'articolo riel deputato François de T""'– sa11cui allude il glomale, era una raccol– ta - inlPrP~..santi:,,:;imaed istruttiva - de– gli sfoghi fa--cisti contro la stampa fran– ceRe.a propo~il~ della ~pf'dizione polare. Di queHo rnc1d,.nte a:1 -.tanno attualmen– le oçcupaudo le Vrganizznzioni !orali del– I Pllllfçl'azì6M ilaliuna e le .\ ..~ociazioni franc~s( della ~t:impa. :-.e parleremo nei pro::.s11111 numeri. .\ nom(! dei i'ori rc.::idcnli :1 Xina della t:nione Giornalisti Italiani « Giovanni A– rncndola ", il crflle~a Pietro ~ronl~sini ha invialo al Direttore del Peti( .\'içois la se– gurnle lcltera : e, Signor Dircltore. . «_a n~mc <~Pi ~ìornaJi<:li italiani pro~cri\- 11 111 1:raneia cd or211n1zzati nell'Cnione liiornaliHi .\ntifasri~Ì.i "Gio,·anni .\men– ctola n. lcn~o ad r~primerle la no.:.tra ~01i– d3:rictà pet· l'incidente proYocato il i~ lu– glio dal Console Jascista di Xizza. "Que.,to incidenle è una nuova dimo--tra- ~~ntat!n~:t~~lc~i v~~;~·°c~?-r/r~~~1Naj~1 ~1gnor )tussolini cr~dono di poter traspor– tare alre!:>lcro conlro la stampa libera det pac:;i democratici. "Pre.scntandOYi i i.enlimcnti dei !tiorna– lbti ita}iani rifugi.ali in Francia,- io ,·i prego d1 credere, :::,1gnorDirellore. che il ,·ero animo d-Ji popolo d'Italia nou è ma .. nifc~tat_odai Con,:,oJidPI F_asci ~mo.ma dal– le mi~ilaia d'itallani rhe 1n Franda cd in lulli I pae~i del mondo lottano per la di– ff'~n delle idee dr.inoc,·aliche per /a lihel'– tà di pensiero e di ~tampa. 'contro le dit- ~~~? ~.i~r1~?1)g~~~lf'1~af~f~i~~ùr)Ùs1 inti o per. 11:11e1 Colleghi, i saluti più dislinti e cordta!J. L'ennesima assoluzione di un fascistassassino Ti fasci•\a Cesari '.\lonari il 27 !cb!Jraio sco1·so ucr1~0 in Sala Bolognese il comu– r.ista Xoè Ba.sLiaper ,eudicare un proprio fratello che: era caduto .al~uni a.nm prima 111~n. con01tto fra. fa~c1st1 ed anlifu~cis!i. TI ~ot: Ba.stia 1.:rn:lato per que,,,to ratto eonclannato a I i anni e due mc~i di re– clusione, ma Jopo qualche anno Ui carcere e1·a :)lato libernto, in applicazio1ie dei con– doni politici, ed er~ l'itornalo al pae~e. La scl'a del 27 febbraio essendo:.i incontarto !n un'osteria coi fratelli '.\Ionari fu da uno di q~ee:ti; il Cc:;are, abbattuto con un col– po dt l'IYO!tella. I giurati dì BolO[[na han– no. naturalmente, ~sollo il fa!'d:::la a~~a~– :1no. m'l e: 11rnr11 "· }fri,t•JT;,. rti~ I! t!~ , tr !Pr.1a: r ,·1 rl••~: • Jn'r,J ·• i.ti • a!ri(h ,d :JO 1 11 .•.oca+,; r11 ,, 8 ,...-,~11,1 t.i, e,! atl, rl,1 e pr,1r:-,1-.1. n l'Li ,_ i" -nh') ..;on ,1 ·a a 1;:,o:1alf• ~rmna~•,t,~i.11~t.;}~ •~~dn;~•-· 1 ;v: t ~~7~~it; d;•,11'.I ufll.;iJ;, t1•i ricon.o•u 11 • Prima d1 tuu,, ~-,fl;~•p ",a.,.r:.-· 1:;. ;,.i;r~r-i: r;./,?1ntu/~r,r ~ ·,v, -.,1 ·,,, , ~ ...,,,, nmv, ;,.. ";'>l;,t. ~'M!PP'' ~~~ .:'.'r~~i~~di; ;, ?~~flllF-u:~, ~~•; ;;{i~r;~ •1.ot ': 1 •- J... •;1Ja,1.. fa- ,.! 1 cb,. --,n,} .,;Iu-, t.1a71 .JJ~IL– di ,. ,•arich!? f-'J '•'l'•:I ,.... , V-tlpP') urfir-iale. ' IJ1"'ci d"l ,-r,Mt•ra uffltllll'-'. un ,n,,mo. dP,. • Sl'r'J rJ: ;oi·riu·~e 1111 ro •.mzo ;r,, ..,mP. \';,.'Il e:·· i r..m.•• 11 d i •licr: - r t1':,ti i-r,!.ah !" ~:~ttrn - ,dn<l 1r:-1rr. ,J "'' :m•n .. !lui.•· h1n,·3r;:,}!P, • a ~r,·7.Z'l ri•foUIJ, UO rr,m!Jil1,) :1 ,Jj,.rj --:-- rumon•• ~!~·:.'t'fi ~.~:::,~~ .rJ,IIJ~;:!~~·:~,~;~:~i ~/,·~if~ .. ·~t;,?.~J~ri ~~·wJ 1 •~~:; ;!:: nfi°~,.,:~~:t~ ir.1.d1Z:QO•· ' ,;,T. .1f.lf/ ), fil~ ;t qUf,!:i!IJ ..: aH'\ }i·~?('ld)i';,; 1\~ ~ ;)azo~1n?uar :_,.~~:..-a ~ 2;!~i~u] bj,~~~''1~-~~~.;·~ 1 11/r;g:~:.~ 1 ;•:~ 1 { J;,;~~~'J.1~7r: o-r1<a..o,., rdo; nr,n l'·mP. ,.rr,.t:,J r.,.:,m- dPi J .. t. ~~~g~r:.: 1 11-1\;,:;::t~n1! 1 ·:u;~.·-~t:-;1.o~ttr, pr•r nn r-,manv, .. ,~Iflo 't fb:i::r, grida:!IJ qu, del camr~J J.\ nrw. Soi t'an~m!ll<> ~Uo ,1. • m•·n,:, uroalm':nt"' ~eet11•J e f•Jt-ie a prezzo pl'.t ru...,. Cfir. rr,ba è l!fl• ~'Il i:11 d.1::- ("l'OlJ'ì<",!lquaD!.a– mi"' !i~e .1. (l:,,-1 •"!Ti 1 'ori • Jao:,•!.itndo ful'.lri d1 11. flìZllna ainlf"Il'J a:tri ,·enti :er:U.r;,::-i !a– ,;.c-,,.1. ! L h. a~c•1•r. p<>lf'mlrhc. m•f'!oll•iml!Dtivlot,-n– ti. .\orhr.: 11 l'uvgr,,...ari? aJ:'i;;.:ruw:me è ,c_:.tto !nv• .. ~tto pe-r av·r p.;ir'.Pc1p.atr) ad un b3nch~•to (Jtre~c,, a; dieci !ortunu1 eh-: a,;~ n.no "into 1.1. Ir,•te:.a :-r~i>$olana. Ane-.11' \lnC(-Ozo ;\l<>r~iu - alto r,rnz'.Qoririo dPSin~clietlU1.i1tà fa:5('.'!Sta- ha a\·uto DIJI" e e•t.acbi. E 1.1 'JUP~tlool!:or,n è ~~~--v~~b!1t~v!'3;";~·;;;~ f~r~ :r: : dici. .~nzi rund;c,.: :no, nau C -sUlo i:nib.!(J. ,ei vE>ro. nrJn rici>,·'-! nrppur,:o la ~ ia p-a:-te rii p - euol.1. li '1'iorna'e r•,maoo ,..? sot•,.,r,~n• due tP– $:II. l·no {· un t• ~ti) france-'! d~ilt m'-'mlJTiP d•·t t~i~cr IIyf~~pod~• ~~uocc~fed~i ~fi:~:~;. La po!,mir-..a i!lumina a lar , e faH~ llJ !1-"'IJ della Jr.Itera.tura. ufficiai~ r:ucJ.S!a. e l'imp1rl:'J jil r!~;~to~~ip~~~~;:t!! 0 !a~DJ 1~ di~~ ~;i: tendo a r,osto tutto. + &! pr,_ 1 YOIPff" :-aoer ooroe ·;a il '.'èalro. ae– com~d: l.tt , 1 : !fgg"te •qr1e:: oi.op~ di 7orclti'.J, u.n hbeJ!o di sapore e c1Jlo~ Yll':'>, ma sempr!!: nYoi:o al maizgtor htne d.-J fa..cl3mo I!: d~g,1 atrarl Jeril;S:,u11J dei giornal1s:J fbCJ~i : • E: intanto ms1em, ot". squatlrinatameole Il teatro agc,niv.a. QuaUordh:i compagnie di p::-~ n !!Ci1Jlgono. Le compamie d1 op~1;etle- qucl!.e che i;;cmbra,<ino J,: fi[ù -atde r. sicure - ,·an:1r1 disfa1:endo;i. Il teatro d'opera lravtrsa h !U.l. ora più. angoscio.sa , noloria:nrnte .. Il ..-an~!à obP– ralJ di Jmpos!e cerea aiuto al cmemW:.grafo e il cinematograro Invece, qtJP.l!o che .;i defuuva Il pescecane tra tutte le !onne di spcttacolJ, tenta di appog.-iarsi at varleta •· Mui~e que- ~!~1~.rr:;~, ~~;;c:3'So~l;ie dnegri 5 fut~~:rJ~ (lata, con decreto imi:,erlw' a Vincenzo ~foreì– lo ;1t centro e ad una S-Prie di • commis~ri • ~~j;~c~~~? In"~ 5 1io'~i~~~i s~ ,:~iRa,~~~ all'anno si ammlni5!ra cosi'. capite ~ Xienle t!~è nJ~'ìt: d~~~~n~! cahi~rn~lg- ~~r~~ zlone generale oostava -'i00.000lire all'anno. Qg. gi p,-r L1. dirnionc fPnn-3I".' spendono :>!!"an– no. oh mode:,tamentP, lrl' mtlic-,H di eul dt:e e m~:.:n canno in soli stiprndi. Cn po' troppo, vero '! J::.bbeoe, ojr•ole rta dire ne niente da. ra– re nè eh ri!ar('. l soci pl'r la s"Z:one P!eco'.i D1r1UI hanno il di..-i~to ptttlno di chiedere :a. corte~la ~li uno ::-guard1Jai loro conti•· Bene, bene •. ~cbe il teal.ro ei mett,. a posto. 'Tutto ,·a J>tr il mcgUo, dic_,eva Candido. e dic"J C.Ondi•l-e con I~ sue :n~mor,~ di un c"mo de- [D.')ralO... -------■ + .\wi,;o a chl locea : n Tertu • la.,erl. ti y½(),. a tutti coloro che cCtmunque prender.1nnb ~zt 1 ~~=i~tiot;:1c!rec:auh° c~~~gn~r° rf~~ ~~~ {~::rt~cÌi~~ti:=1~gl~~~~~i/~ ~~~"U:! dai~~~~c~~;~IJ p\,;I d\a~:i!~~r a~~ ..-tgnore r.isci=la dirdtore del T~ver,. non ba cooce,,:,0 la facoltà di pro,·a. S! ,ide mal, grid,a i~ ~u1li~~1.. 0 r/~i~ 0 r~.:~.?;~·m'!r. 3 mC:S:01 5 ~'W; d~h ?ii =~h1 q~:~15t\cc;n~~s~;li dàl!:~~~rele <::tlunc,~··nza.raeoltà di prova. n ~rure ~ che i: unl. masealzoookt t: un.i villa .. \d ogni modo 1100 c·intcre~...a']UeslO: negli atrari In– terni, tra i due litigan!i fa.,,cclH il terzo anU– fa,,ci,,la. S1)de e non m"ltc il dito. Quello che cl lntcIT~.ano rn~o le ri,·elazloni del 7ei;n1;:. si ::-l&rcbbl' rormando una nuoYa ruassonena. Badi .. mt1 benl'. oè di rito ~cozze....e anliro, ma accettalo, nè ,irul>Glicc, : una m~sonerla di grn- ~ ~:s~cniò::e ;~i~;~rt n~al~f.~tr=~nt~~ •a!Ùni nbinetti mLrilstcr.ali, di talune pN?fet– iurt>. dÌ tdiunl u!!ki ""tarnpa, in queste z.ooe il ¾~~(~l~~i~~3:°r~:~1~~~i:7:~ n~a !aio l~e ;t,~~ al ., ramerata •) CHE POTE\"_\ .\.)-0_-\RE .l.l, CO'.\'F'l:'\O (le di~mz:uni di t"a.rattere. cl>DO dr! Tei;trt e r.,;.irliamo dd carattere tipogranco. ffK~~è:J~o a~ :idpiiW- :~~~~ef~ :J:~~~11: per::onaU'.11.. raci·atta ~lrelt~ ·cli mano. promes– ~c. solidarietà proprio come ai tempi '!~lla J(Cunta rua,:,,:,n,-rl.1. QC.\LE .\LTR\ '.\l;\S..~– XE:R!.\ s·t-:• YF:.."\i.'TO t'OR..\f.\:'\00 '!.•· Il Tt- 1:rre lo <,a e p<'l :nomr-nto. non io c1irà. '.\Ia_ ::,e putaCi::<1 ~ pn.:;••nt\1 .. w1 • ..v in 'Iribunal~ ,t~•: ? r;n~~i~~e'!°r:c ,.~,.,u 0 ~~~cl 1 :~~:~;fu;f~~~e~"! r,arl" Import.ani<': oltr<> al piccolo. t~l~r::,.f". g~~bi~:a~~_pn~dift~~n~~~~~L~~lt ;?i~~~~-~ ndt..-:t; ;1a1mlobtra.torl di g:osnall, f"X ma_.s•· strali. baoehi('ri. regi notari, cntl parastatali e chi più. nP ha pi(L ne f!l'è"tll,e il d::use;r;m!lchhta er.i la trurra e la r;tp,&.1. . .\\~e capito bcnr ': li Tei:cre par:a degl: am– bif'n\i fa:.<'b!! romani. f"nZ.l. alcun dubbio. atrcdiddio. anche net ?;~f:°m~o:;~l!~re~1!m 1 \~t~~ ti;~~ O ~i'f~~~t~cora~ pii:;, d.;i. un.1. parte, ricala dà.lt 'altra. + OuPl Terere è le:"ribile. fanti'.e come s:\roo– ra uàrbu:....., ; ._Lo -.~t"lt\ori' po:-nogra!o Hrnri SJ:-l>u:..:;c .... L!quldJ!o, Blrbu!'sc,_ con un co~- 1''> t.11 ir.un.t del dir,·ao;,e dt un g,ornaìe ta..•d– ,.t:\ che. l'lT battere ncffioseguim.,ulo dell'u~ nico lcltorf" lfOOlo due allrt 010:nali ra..'-\:bl, a;;:~1~nldic r~~~;;:ii~F:1': 1 !rireic:h~l ·r:ece Sntm~ più YdUco>Olcpo;;db).e. I:: :,f S1 che H co– ~tumc è ~<'ducente qu1ndo. modestamente, non si nwt:<> in .uo~,;·J . .'\Jtur.1lmentc l'attacco con– tro 0.1r1Ju~~c ompor:\ a!ta~chl contro i. wmu– ni!'!l. ).!J. !'ioc!,)man! que:sto portentoso: groroal,: ~;i~~ , 1 ~,,f 3 n~1~~cl.l~~~tft-:/} i~ 0~\~t~1~r:: le chi' pubblica. vent:i. in Fr ..nc:a, è ruuma,iiU. Pr1·chì>rorgs.n~ comun\:,ta fr::inces,-. l1a pllbbl.– Ntto che 11delitto , .i.vn :nuto alla camera jugo- ~~r~·~t~~!. sih~- 0 l ~~J!~~ci gog.,~a tiitt?t~c:~a f:: cere e d1,' ln ::: :bu cs1~le una. • mano b'3.nea ,. (eh" è... Il rascJ-,;mo '-~~bo). Tutte lo rivelazionl Lld 'lluman.tt !-Ulla C('lffipllcitb. _di un So\'e!'llO In un ,.,~""m_io oolitico .:-0110 r,p:-odottc cu tr~ eo!,;,nne !O primi.':· J•ll,~in.a e \:!oli Y\!-to,;iss:lml o comnit'nt1 ·n ro:-..:1,,1.).01 domanùlam'l ~ Trur~ un_..1. ~oh co-1 : che r!pt'O~uc1, mugar; in corpo r.~Y11Ni;~~; \i~~'I:f~c.r~~? 1 ~;?i) ~~- i~~t~ual~~~ Jlano e -.u!b ..:ompllt''!.\ Jrì. i;o,·crno ro.~ck'ta irt rn.1!1I m=~ra.:ti compiuti. P('.rchil l'Jlum,milè' so– !'ht>ne que,;ia t, ~;. l:!1!! q11.-1ieio :3erbiJ.vi è un ft',;,t~"I~~ eh,:; corut,:c dcl1tt1, come t! fascì~ma .................... -·- - .. -- . - ...... -- La s,·qrr-t,;ri(t om7?1i11istratil.:a. del par– tito fa;sci:,ta mct:~ m ~ua.rdia k ditte o le pcrso1.1,::yìr~no crrt, lipi eh::, a nome dr'l ~,a,t1to /aJc1Jta, do1,u.mda110co11tribu– ::w,u. L~ ~C!Jl'Clcrta ddfaSfOCia;;frmc fnv:i$[(l di Arditi 1~1dte m guotdia il colto e t·inclila • gfra,10 rndividui che a nome dcllu. as,ocia: :;4011~ domandano SOIIWIC ... Cli ~rga11~s11d fascisti so110lcgittimamm.:: tr furi/Jondt COllfi•O Qll"Slc sJcoli ron.-orrc 11- :;c: s,• ttrtti qli isolati fasrislt continuano ;c/;;~h[1[ crmtribu;ioni çu,rn rPSteril ai

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