la Libertà - anno II - n. 27 - 30 giugno 1928

IL CULTO DEL MARTIRIO VIENNA SOCIALISTA ONORA MATTEOTTI Yn:.-.::-.:.,. giugno. Il lì cot'l'l'llll" ,,,nnl'.' in..1uzurata uffici:tl– mrnte la ,a~la ~a~;J opc:11i':1 che porta il nome del >t..irtirP. Cna fulh enornll' d1 ~~~l:l~ftilà '"~~~r~~~~}c:,~::~~in~~ol~~~i e,~~:!: crazione. Erano 1>rC.!>CUli lu\ti gli rmi;rali italiani. La cerimonia si inizia cnu la \,·tlura 01'.'lla ""g'U('Olc Jdlcra inYiala da Filippo ~urati: ,, .Y1.•l 11,,111-! ,. ,1rtrc,·oirn s1u:,·i(it·io di u J/oltrc,fli .,i l'l{lcllc come 'ÌII 11110 Jim11- :f.~~~~~ii:l 11 à ff /~~:~l "{;;~:,~~ 1 ; 1 • 0 S1~1~:~ • ri11(Jra;;iati i t·«loro.,i fot:aratori austrioci « che - come i lut·orOlfJri l,,.fyi - •Ti– ., yc11do la Gas« Jlottcotti. 1w,w!I 01:11{() la ,11:olo11tà e l'ru,!r(Jia di creare una c,111- ., crctff. irtdislrullil,ilc c.,prcuion•.' ddl-: (< loro sp,,.r011:1•,della loro /oflq ,etr:'1. trc- 1, gua dclfo loro im.:incibi[,: f-:d-:, p"r il « Socialismo ". La lettura è accolla da un urag-:1110d·ap– plausi. Il discorso di Ellenbogen Parla quindi l'o'nore,·ole Wilh~lm Ellef!- 1.tov"n r-he pronuncia il sce11cnle bre\·e <.h- 5'01 ...,.; "La din•zione del P:trlito 5')ciali,,-ta l"– .. nitario dei La,·oratori Italiani. la qu<1le 11 ri--iede attualmente in esilio. a Pari)?i, ci mi ha dele~to _per p~rlare 11 più _pro- ; ~~~O•rio~~~~~a:ilrnO~l~l;rt~l~~~~~r}O~ ~~i « consiglieri della maggioranza del ço:nc:;i– " glio comunale di Yienna per la dec1.s1o~e « di consacrare quC',la casa alla memoria • di Giacomo ~fallr-olti. ,..I lavoratori italiani e in parlicolare ui socialisti ilaliani ,edono in que.::la \"~– « strn decisione un otto di fraterna soh– u dariPtà interoaziO'tlale. .. lla oltre alla solidariclà, e-c,j vedono cr un allo di devozio'ne per lo ~pirilo d! "qu"I gran~e )I art ire che è stato uno dei «più nabih fig:h d'llalia. _ " E..""'t ,•edono un allo di profonda <::1m– « patia e di appas,-ionata parlecipa1.ion~ «t>er la liberaz1on~ dei la\Oralori 1talian1. "J,; sopralulto e::.::1vedono un atto _di ~m– u mirazione per la \"Olontà di ~acn~c10 e : ;;:ialfstfPltc:i?~~i ch 0 :Ztom~ 0 ~r!fte~~Liq~t "frontarono la morte per la loro fede. "Signor Borgoma<::tro ! I Javor3tori_ Ha– " liani vi M.::icurano che non d11nenl1ehe– • Tanno mai questo atto di ,solidarietà in- 11 ternazionalP e che e.::.sorimarrà per sem– u pre cu~todito nei loro cuori n. Parla il Borgomastro Gli applausi scoppiano fragoro,j e si ptarano solo quando il Borgomastro Seit:. accenna a parlare : ..-::'\'oi abbiamo consacrata questa Casa "allo spirito di .Malteotti. t:na visione su– •pcrfieiale delle cose polrcbbe far credere • a una ma.nife.stazione di partilo. :-io, noi :3f i ~°r~/e~~~~~~~a~=~~ti sco~ra1d~~~ "crazia italiana: no, noi celebriamo una : ftJ~drio\d~!·ieb~Ya1~ni1e g~!n~~tt~e~ii!~~ "del Sotialismo che non è legato al tempo ., e allo spazio ; che già \"iveva nell"antjca u Grecia e che mai e poi mai scomparirà o:: da! mo'ndo ; noi celebriamo la ;rande_ i;-– <i: dea della comunità di lutti gh uomini. 11 la grande idea del lavoro i1bero. il gran– " de ':>ilblime pensiero per cui llalleotti è .. morto. I partiti si ti:3:::form:ino, le _f(!r– « me cambiano coJ variare delle condmo– • ni e dei tempi. ma la grande rdea vive "incorruttibile. La storia di tutti i tempi, • popoli, Stati ; la storia di tulle le ~ai:i,- • di idee conosce innumerevoli marlm : • uomini che alle leggi consuetudinarie e (I ai veochi pen,-iei·i otrer~ero idee nuove a e caddero vittime del loro eroismo mo– • raie. Però quasi sempre essi caddero 1t colpiti nelle forme ll:gali del loro tempo • o del loro Slato. e ogni YOlla Pilato po– " leva favaTsene Je mani in perfetta in- • noccnza. « MatteoUi invece è caduto selvaggia– " mente ucci~o da \"ili mani assassine. Pe– (1 rò solo il suo corpo è caduto. Il grande "pensiero clH? Egli incorporava è eterno ne incorruttibile. E:::-"'O sarà ancora vh·o « cd eterno quando già saranno cr_oll~li ~ • !O!idi muri di que.:::tacasa in cui 1 b1mb1 a ,·ivono e crescer-,mno, in cui famiglie • suecedcranno a famiglie di generazione "in j!'.enerazione. (Applo,ui frenetici.) oc lf rappresentante degli mquilini ha 111.lellocbe in que.::la Casa abitano io pa– ,. cifira comun.ione apeartenenti a dn·er!ie e, tendenze politiche. ~oi non pretendiamo .,da ne::::-uno l'appartenenza a un determi- 11 nato partito. Pe1·ò noi sappiamo e di- =~~s~W>il~t~~tiri~l!~ 0 pg~fore~;~,o~t~r: « non si accomunasse nel pensiero di una • 1>iù g!mila esistenza. di un più giusto « anerure per i !'uoi figli. Con questo pen– u siero viene amministrala la c1llà e sem– uprf' do,·rà e:!5ere Yenerala la memoria di • coloro chi! come )tatteotli questo pen~ u !--i"ro hanno serYito "· 11 discor~o del Borgomac:tro. che ha par– lato con energia, viene salutato alla fine d:i uua 0Ya1ione. Ll cerimonia ~i chiude al canto del!'/n– ìer11,·:ionnfe. Un'altra manifestazione .\I ~3 rorrf"lllf' nel teatro della Casa del Popo:lo del X Di~lretto fu ccl,.brala p_er inizia/ha dt>i ::1ovani soeialdemocrat,ci viennf'-i un.a manif,.slazione d'arte per o– norare il :i.tartire. Purono es:rzuiti cori e fu recitala unn brc\'e tragedrn dal titolo uL"elcmo riJxoJe •- T.a manife.sla:done al– la quale r~rano pre.-l!nlj i mag'!'19ri e.::po– ncnli della ~ocialdemocraiiti. au~trrnca, cul– minò nei dh-cor<:i di \\"flhelm El!enbogen e di ,\nt?,.liC'a BaJab:rnofT e nella lettura del dis:eor.w tenuto da Turali m morte di lJ;illcottì. Wilbrhn Ellenbo;rcn accollo da grandi :~rl~,f lr~ia:3:~m;,~~1i;~ridi e \ igorosi toc- )Jcntrc 1-orato:·e parla. e::.ponendo con fr:rrt>a \.°Onc-alen;,izionelogica il ::ucceders1 delle virPndc Ch" ebb-~ro in .)Jalleotti il prota1?oni.,'a -ul+lime, gH italiani presrnti .\,,4:nloiioq 1 1.into rlPbba 11 prn!,..larialo ila– Jìano a que~to depl!,tato austriaco che ha dPdicala la "Un 11ob!lt>vila alla lollu con– trri il f:l,c1•mo. 1.,·a1}p!au..:o travoizr.ole chr t:alula la fine della :.ua requisitoria contro i l>ri~-:inti che ccf<'ano di a~:::assinare rll.a– liu , 1 1nr,:1n"li" no:!r,' anime co111c una pal– lirlr1.re ,} di qui'.'!_più vasto irrompere di ~enllmt>nlo I'!!" 11 p!·oJctarinto 1tnh3_no e– ~prinwril p,-r Ellf'nbogen nel giorno rn cui la tirannide ~a1-t infumta. !'", rapidt>. i_ncalz::inti. La prr~onn r_rella. il e.up~ ron:-~cwto Je::2rrmrnle :111"md1ctro_. la nolule fronte in..:ornidtila ,la 1111a g-r1g-ia corona di caprlli. I~ brnccìa accompagmtll– t: con p-e~to l'ilmico P qua,-i imperio~o l'eloquio. r'-,a p.ida rhoila ;.d µ:iovani p~1- chi- inlenflano la ;-rnndPzza del Sociah-:mo italiano. l.1 ..,ublime allnza morale di Liia– como .:\lall,.olli. la cui morie non fu cllf" il sigillo d"unn , i\n eroica. la più "ro:ca fo~c di qu,mtl' •i;1no .~tale vi•-ulc d;,11 11ar– liri del Sociall,n:Q. Quanilo l"oralric;,, dopo una invoca~io– ne mfìununata alla liberta del pi-ole!analo in cui •!avwro pa~e aleggi lo -pinto ù'. ;\Jalleoll1. termina 11suo ,Jirc e si allon– tana dalla tribuna il pubblico pror_ompe in una on.11ione ìntermmabilt> il cm ullimo eco ,i ronfonùe con le prim<> nolt> deirfo– {"rna:i1.,,1(lk intonala a gTUn voce da lulti 1 prc::enl1. La '-ernla indimenticahilr era -:ala aper- 1:t con la IPIIUra in trde•co ,jP.! Di-cor-o ili Filippo Tur-.il1; lettura che fu a~col– tata con raccozlimcnto religioso in un s1- h.n.do impre--ionu.nte. A Katowice .A Kato" ic,:,, c:.1pilale della :--Je,i;, polar• e.i. il Parlito ::::o.:ialisla lcJ<:.-co in Polo11ia. or;:-aniaò tdla Jala nefa.-,t:i dell"a!,_,-a'-~inio indimenticabile al proletariato ituliano una ::,olenne ed au,;1J:1·acomn;emor.izione, nl!lla quale il deputato :1! Sejm ~i!esiano (la Slesia polac<'a gode :i. base de!?!i ~ccor– di gine\-rini uu·i1mpia autonomk1 in con– fronto dP!le nllrC' pro, incie polacche) com– pa~mo ho1cùll innPzziando al martire i– tallano e ricordando il monumento d'esi– lio a Bruxelles C"'PO'-econ Yibranti parole tutta la storia di c:anI..""ue del fa<>ci.::moe il martirio del!"oppresso proletariato il<1\ia– no. Caloro.si applausi dettero la pro,·a che anche in questa regione. dove le ebrezzc nazionalist 1che di due popoli vi\'enl; ::ul– la ~te.::"'a terra danno già certi segni di moti fa3Ci::li e <.lo\·e la grande massa del popolo lavoralore è ancora lontana dalla co:.cienza della propria ela~se, sociaJi<:.ti di fedi' sentono con la causa del proleta– riato italiano. La commemorazione a Xizza l"n:i solenne manifestazione per com– memorare rassa-.sinio di Giacomo .'.\Iatteol– li e ricor<.lare tulle le vittime del fa:-cismo si è svolta mcrcoledl 20 a ~izza. nella grande sala Yictor-Hugo piena di pubbli– co italiano e france.se. L"inizialiva presa (raccordo fra le due legh_e consorelle dei Dirilti deln;omo. quella italiana e quella france"'e, aYeva richiamato un grande nu– mero di antifasci::;ti e di uomini liberi. L 1 av,·ocato Alessandro Cais.son. presi- ~r:,~fonde~11i:gte!:a1f~a~~~5~oE{i~s~df~~iJ! parole il significato dì questa celebrazione, che voleva essere anche una manifestazio– ne di solidarietà fra le democrazie dei due paesi. oltre che un incitamento alla lolla contro !"odiosa tirannia che opprime il 1,opolo italiano. li prof. Armando Fournier, vice presi– dente della Lega francese, pro'nunc1ò poi un magnifico discorso, che fu lutto un'e– saltazione del martirio di ~!atteotti e delle infinite vittime del fascismo. Con brillan– te rie,,ocazione storica egli dice tutto il si211ifìcato ideale e politico di qu~sla ceri– monia. e inn,.ggia alla vittoria della liber– tà .::uJdi,potismo. Salutalo da caldi applausi parla poi J'on. Claudio Tre,·es. Egli prende lo spunto dal– lC' nobili dichiarazioni dell'oratore fran– ce.:e, per esaltare il valore politico di que– sta cerimonia. che supera la portata di una manife:::lazione locale, per assumere il significato di una concordia franco-italia– na fervida e operosa che suona monito e minaccia alla prepotenza sordida dei fa– scismo. Con forte e viva eloquenza. inter– rotto sove'nle da aplausi, Trcves ricord_a ~~~~~~iz~or~ ~~n~t~!*.st 0 de~ 1 fa~se:;,r:., 1 1 ~ brulalilà della lotta politica di certe re6io– ni particolarment.e provate dalla reazione; analizza l'importanza del movimento creato dal proletariato agricolo di cui si occu– pava attivamente Giacomo )falteotLi; dice !"opera che questi svolse prima del su- rn":'~~o~~r~flo~~fic~~~:m~~iuNi3o~~i~l~ic~~= da i giorni !o:ochi del delitto, le fasi del– roppo:)izione aventiniana e in un quadro di erncacissima sinte:::i ~spone le tristi con- f~z:~J~;~ie ~~:~fo~;i~ 0 !~a ,~t~~!·i1:a~iear;f!: zione. in cui l'oratore indica le Yie del do– vere per la conquista della libertà. corona il magnifico discorso, fra_ gli applausi u– nanimi del pubblico entusiasta. La commemorazione di J;fatteolti a Ba• ,·onll" è riuscila - come <>ipre\"edPva - \·1brantr e grandiosa. Quando la cerimo– nia s 'i011.iò. <::olio la -presidenza dclramico leardi. il teatro La Feria era gremito d1 pubblico. composto in gran pisrle del_le personalità politiche e dei militanti più noli del Pasce Ba.."Co. Gli oratori designali - Orleg-a y Gas. set. Campolong-i r C~Yrrl - vennero pre- 5:r~?l~a~~~.,.f:~i~r!iI'e~11~u~~l~a p;~~~e o4~~ de,lla Lega Francese dei Diritti delrComo. Il pro-.rritto ~pagnuolo Ortega y Gouct. ~:; 1 ~oi°ci~;~iA\~!~~~·~gfr 0 ri~r ~~~~?a~~~= eluso il suo di~co1-.::o: u Ogni uomo libero ha due patrie: la sua e la Francia )I. Fece q_uindi un"eloquente e comm_ossa e::alla- ~~~~ee i?e~~rff:t:;1e d~d~~:3~t 1 fn dt~~~D~i il ,·ero autore responsabile dell'as~:ic:::,inio. r:oralore - che. pur parlando iu ~pa– .:,.'lluolo, a\"eva saputo su:ieilare nel puJ?– hlico la più profonda emozione - term1- ni1 enlu,,1aslicamenle acclamato. con un <.>fficae-e parazone fra il fasci.::mo <li )lus– -olini ~ qu•~llo di Primo de n,,·er.•. Luigi Campofo11glti Jlronunziò, quindi. a nome della L.I.D.C. un discorso. in fran– ce-.e, facendo il proce<:!<Oal regime ~H I i– rannia che ,lisonora fltalia, per parlare poi :i. sua ,·olla - com·ezli sa - di ~Jat– lcolli ,. deg-li in-i>znam,,nli che iJ suo mar– tirio detta al no::l~o popolo. ai Jlro,crilli .c alla iJPmocrazia rnternazionaJ1•. Il pre:::1- deote della L.I.D.I;. fu. a sua \"Olta. ?:?s-E:l– lo d1 una ovazione da parie dell"ud1tor10, che lo a, c,·a seguilo con vibrante alle'n– z1one. L'o11. Ca!Jrel terminò la c:rric d"i di,~or- il discort:o della Balabanoff !:o~~°o~~~rf~r~\cc i~~~g!;/gn~m~~~~~:;t; (;:wndo t:ppar<> ella tribuna Angelica 1! pubblico specialmente _quand~. con ar– Bulab:1no!L i! pul•.nlico c:catto. in una ova- gom~nti serrali e prec\"'1, richiamò l"al– zionc i1;ter111inatiilr. Sono eh ilaliani _pre- {l'11z1onedella democra:r:1ti.sul pericolo fn– s.e11ti che l'accl;1mano; sono I z10\·ao1 :<(?- eei~ta rncombente anche in Francia. Do– cialdemncratic1 auctriaci che .::.aiutano m P9 aver prole.stato contro ogni sistema di lej Ja Jollah·1cc- _in~omabile orn_nque ci <.11ttatura, fon. C,n·rel terminò facendo un sia una CJ.U-,.ad1 giu.shzia da difendere. appello alla lolla· che deve allontanare il L·oratm: • qua~i .'-o\"erchiata da quella p_ericolo temuto oppo~lando alla dt>mocra– cnda di con~~n'-i 1rr.ponc il !"=i!en110 ron u_n 1!3. con la libertà politica, la g-i~sliz1a so: ge,;,1on"l"''•'-ll. J. milrice parla: Parla pr1- ernie. E· rnpcrtluo dire che i p1u caloro~! ma m rluJi:rno a;.d1 J!aliani 1101 in tede-:r,1 ~pplau•1 !'ollolinearouo i punli principali ai zi,,, ,oi. :,.1 1 1 .1Jcnzio rhf' ùom:na !:i. va- t! 1 ·l mazniflco dic,·or:-o dcli on. Ca\TCI e nr ,t.i- -al.; :.11ìoll,,a le paru:e dell"oratrice arl'ol•1>fo la in,;;pir:iln pl"roruio1u• fln<1lr. pruuua.::a'.; con rnipe~o cadono prec1p1lo• _ La cerimonia pre::c tlne con I rin,:ra. CARDUCCI INCAMICIA NERA -~ -- vi~t'}~:1d~:~~~·io?i~q~o in~;~e;~s;~:~~!ll;i~ eroica .. r, ma.fWCMrc. a loro mso11utu, , pc,cc1•i mr.,rlì. {_Jrwndo tutto tl"!l {111,~ism_o wriJ. dimrnti.cato. 111111 cos-1130J1rnn:n·era, che le 1.·inee tutt•1: il ricordo del suo ci- ni.~mo. D~po .V,1:.:.ini. r.11ri/J~ldi e tufli 9li _altri - fasci1>li w1fi. rc,111c 1· ri~opufo - !' -vc- 1mta la vc,lfa anche del C(ird1tcci. E fu. r,roprio l'tdlra. do111r11icr1 - fil ')iU(JIICJ - quando tutti I cuori ilalfo!li cde~rarn1w lii si/...11:.io il qwzrlo Qll,HL'er1>ar10dello scc111µio di Jlatt•·otti - che i fascisti di. 80/.oy11a, alla p,.c,en:.a d~i sue ~uddili. tol– lerati, elle, ,.,.,. poter tirare la P!tgl!etla, si ltu-cio110 ancora c/1iomare, veri pmce– sans-rire. i "Sot·ro11i d'Italia" ; fu pro– prio a quella d{lta s11cra cltc i11et1111iciarono di trero il poeta della Jfaremma. con la scu1a di illa11g11rarne il 11101111mento. La testa di Carducci nel monumento di Blstolfl. Il mo1111111c11to. Q. leg(Jen,c la d-:scri::.ionc nei gfonwli '!"l ,·,,.yim:·- i: la cosa P!ù _alle– gra che si 31(1mai t:1sla in mia c1ll<t co– me /Jolog1w. clt; p111:r,. o' suoi l"mpi. er~ allegrissima. 1J1stolf1, 1l qual", aneli" li11, per t·i11 delùr COJ7!mi.ufmu:, <j.l'_t•"csse,·si_ ~n-: filalo TIit Cl'IH'i?flllO di COl?IIClfln_r~a, "q C 7n·oposto di sp1r1nr,: oi "r"yo:.:.1,u )I fd– sin"i la vocsia rii E11otrio Rouumo m~rcè llltto un hazar di. simboli ,,. di simboletti. di1pos(i itt dirf!rJi gruppi_ f1i _ slnt11r, di 3la1,11:tfr, di allo e baJ.fO r1(1,:vi; 1111a t:e- ~:~oc J?;ir;i~,,.t~~~:~r~!ei :r:r1~ttt~~·. h~,. i sfor:.a. di csse,·c obiettivo, troi.:a rhr rur– ti~to. "pii, che pi'"{JO/'.fiverso il Ca~ducci, ha pier1ato il C<1i-d11cci a _·è,,. E siccome i « rego;;::.ini,. allo simbolistica 1101iCOJ,i– sco110 un'acca. cosi fo scultore. da buon pedr,9c,qista. i11cisi: -,otto a ciaSC1t7!0 di quei simboli il nome e cognome n prt– tivo; come dire: u questo e l'asino e que- sto è il pacirfJne 11. ,. _ Co.rL ov,,.te 1111 gruppo e/te s mt,tofo: L".-\.s:.ociaz1oned<'lr1dea divina; urt oltm: La IU<''! della lri<.IPzza: I/Il f,:-r:,o; Le ~lu– sc della coll,,ra e di:_o\la Ri\"oluzionr ... c via, fino olla dc,;:.iM. G'i! ,m ic C3\"allo ram– pante» - 1>robabilme11t,,.mlfl pullt'dro, a si{Jnificarc la Porsi« - sp,·oMlO d11l Hilmo e trattenuto dol/q Him:1 ; s~ 9,,el lira e molla non ftt .-f,,.rrarc cnlci indr,m11nia!i, v1rà JJroprio ... p,:orc_hi: 1~di 1i1'.lr11to . .Y<:-n si (: dirw•,1ticufit l(l L1bcrlit - <:herion e <1f– fatlo il "codarcrr, p11frcf11llo •· che il u D11cc" si ,. ,·,u,toflJ di ,·,itw·stnre, 11n:.i i: THlfl dom1ina piarr11tr r:01r,elllfli la C'en– n1rf1 l'lta p,,.r,,icssa I, nrrampicl'ta ti( 11n a1tt'o q11at.lr11v·de - st1.1vvlla m.n.$c/tio - e prer:is,;imt>ntr -,11/ "cauro i:lr">l~l"r d~ la canz,me ,_ Due feriti caduti. mt.cndo,w. chi. Ml pr.i p,,.rrftlo. -~i{Jnificarc il. Pwmonte e il Cadore : oltn dire e/te so1111yliall0 rn– vecc al St1f/rayio universafo e allo Statuto d1•l Rf"gno. C'è una Forza rol marteli.tJ i11 numo. e 11011 col mangandlo, i; 1m .\more qt1,,.llfJ IIIICJt"fl__, - COII_la fin'!imell~. _I Giambi ed Epodi. altro emyma .umbol1stt– co. so110 1·a{fifJ":r'!ti da u11 Satiro _clte. l_e dita in bocca. sibila. Cerio, com~ St -vcdm. 11tl1'11drvo, con quelfa_ll(!, i diseQrs_i. ~~·l t1111gnifico lkttOr" ..Hbrn1, <fcl 111a9nif1_"!~– ~imo .Y111istro Fi:drf,,. I' detr11ltrm,1ogmftco fwcista della pri111issim11. ora .:\rpinoti, (1ltuale PfJdettà. J/a. primr, dt'i disror,,i, i - con licen:.a - "Sarra11i , fcc-:ro come di 9ii1sto, le' loro Dico:.io,1i. 11clla CJ,irsa di S111,Fron– cesco, doi.:e li allend,,.r:l'l l'..\rcit:':'sco,·o, c11i la Re9ina si chi11ò <t baci'lr'! l'anea,, pa– storali!. Quindi CSM - pro.tl ''}III? fo cr"na– M - htJ. r(ll/()iuntu la capµ..-lla d•'l Smi– tissimo e si i: i_i1yi~occhiai'1 a pr,,.,1a_re, m'!ntre il Re e tl $eyi,ito 1os1aiu110 Hl-' dù:tru. Sosta prud1mlc. Pachè San Fra11_f'(;_8CO i:, si, u,1 gran Sa11to, e fu. 11eroc11111_1c1ato miro liti. 11cl suo centcnarw, 7J-:r t·1a del famoso /;astone: ma 11011[Jotet·a fare il miracolo di imp,:dire elce, nell'occ~.sionc, lo spirito riet:ocatlJ del pnct'! ba_rbnro cd t:ret1co sburn~t,,. mfJgari d11lr1b1Jno e mor– t1u1r,-i.ssr.non t1J1do /JrtSJO dii ,wn Ch•)ra 111/ilù. /tJ .s1M crl· br" uomuni,:a (rl YC( - eh o JJretr infanie" rii. Roma (t·rr? r"-';, di,• · nmii d,,1,~•- •r1.-du1>1-,stoa r1r,.-,11ct– /i,1J ~"" ll""IJtlff() ,,_,, hr,:1,J•.~;11I},.t,IJ,,r– ,, ,. •rlf, u• , 1,1.' Ù"' . 'Jppr1-r•·t.t11a q, ,· l'I (1,: t 1.ulU J. :::. t.,1,a, 'J, P'''J'Jl'J an- corn. le strofe <lcl famo,~o s1.,,1rtto prr Cqo Bassi (ricordale(), ta11tc, ridi1:,:1111ted'oc- ca.sio111': • Qumdo porge la man C...:.-.arc a ~!ero; da quella ;:itrctta s..nvur, umJOQ&lilla: quando il bacio ~•-dan Chlt.,a ttJ Impero, un astro di martirio in ciel sf.t\Jlla •· Poi, dunqu,,._ romi11ciò l'i11fif:.ata dei di– scc,r1>i. ]:; il t"ntlJ, comu11r (li tre, fit - co- 111•: dovei:ci essere - 9uesto: che fi11alme11- t-.: l'Italia ◄• fa.sci.,ti:.:r.rta » i: clive11ltfta d1- !J1i'..l di onornrc il poeta del{,, ter::.a Jtallo. il profeta c/1r additò ai yioi.:ani la Vi'l ,,~r attuare gli ideali .{auisti) da lui i:a9hcy– gioti. !-la cii>c/1,,.ln cro11acc1 (fasristo) ,1011 ll'Jr– ro, pere/te il prefetto 11CJ11 J!?- P"'rm,:sso - <" {/,:,vette cssrrc /t1 pari,.. pw st11pcfacrntc della ccrimo,1ia -. ftt eh", 111•·11tr•• yfi ura– tori scodellava110 le loro brode, ,,. dulie ca– micie ,il'rC la folla era te11uta il pii, lon– ta110possibile pere/ti: c'1n l'cccessfJ del_ .mo entusiasmo 110n dist«rba.,sr la f1111;;1onc, tutti i -,imboli del bazar bistolfiat1a si o- 9itava110 ,.,,morosome11te. come fouero persone vive e avessrro tm d'involo in cor- ~h~ e~-~1ltr;r:~7:;"~pcpr;:J;:!~~~n!;aquc~~ evidente ironia I f./.J. Libertà. i11crpicata .ml sauro, a ,m certo punto deUa cot1cio11e albiniatta, irri– tata for1e p,•rchi:. parlfJ11do del Carclllcci, non dcgnat·a ricordarli di lei, prese a strillare, con quanto fiato av~va in corpo, t ver3i app11nto clcU'~\vanti, .\nmli ! : • :irei:-llo il petto m·accescro, ne· lor Se\cr:I ultime .... dee superstiti. Giustizia e Li~a:~r~: con allusione 110n bcn,,.vola (cosi fu iritcr– pretato) della Giustizia del Tribunale Spe– ciale. JJe11trc orai.:a il J/inislro in 1·appr_csc11- ta11:a del "Duce"• il ~atiro dei Giambi ed Epodi, lcvat03i le ditn cli bocc(J. inter– rupJ>e s{acciatamentl', 7:ic_orda,u;i~sidella Ode pel' Edoardo Cora:.::;,n1 ; allusione, ve– ramente pro{<"lico, ali~ t<Piccol,::lta!ianen: • ID\"CCC tJIghirlande le fanciulle vestonsl in neri panni ; mancan le ,,ne alle aspettanti culle.~ )Ialede'tti i tiranni ! Il Re copi perfcttamcntr che 11011 si trot– tava di lui. ubbene tenesse d·occltio, con curio1ità più inquictu _che scientifica. il lampione che ~i erge m uit canto della pia.:.:.etta. Le cC1mi~icnere si. lran~rq più. ocro~to: e si sperQ che le 1ndec,,.11t1mtrrrn:.10111. Cf!Sscrcbbrro quando pre11dr.va a parlare l'A.rpi11ati, che ha fama dt saper r.:ssere tlll Poclestà non da burla. Invece {" tulto il contrario. I ai.mulacri di pietra 11011 paventavano, ci·ide11temc11tc. 11èil domicilio coatto nè fa f1rcila.:.io11,:. nel– la sc/1iena. Quando .-trpi11ali, acce1111 1 :mdo al fallac– cio di quello scio9urato yiovilietto Zom– boni. massacralo ~,,11;0saperne il pr:rcltè, deprecò (Ili ottcntoli orga11i:.zati dai co,·– ,el'sh·1, uucorn ii Sallro. dandosi l'ai·ia cli cpprovar foratore, prese a grUlore come UII fJISCISO: • Fcrm::a.o puf:llal. che in Cesare fe!ltì al rcgoar divielo. · o f.c11rc, a cui ma I doc1lc, ~·int_~~elliOcoC;;~f.'0~gna,·alo C"OI dito c:uodivino la Ltberlà :rfsparm!lsl nmperial Caino. • Vh-a ; e. in~lgollo gli omeri della casacca gialla. .. •. ç chi 3a dove dio1•ofo a11dara a p11rarc.. ,e il Podestà ,ion si, fossr sfor:.alo di rird– =are la. t·occ per 3c,ffocar,:: ,,,. Qcatrmmic o~ccn,,. drl saliroccio, t:cra faccia di 1i111,·– riw. Tant'i:: basta,·a una pa113a vere/ti: qur~li riJJi{Jlinssc della ])iÌI- bella: • .\ b~'>O i sanil e rinfule I In pelli, inique spade I ~I~ nel mondo r,·gnino GtU!,hz!ae L1bcrtaJc ! .Y 1 ·ppure le Dflute di Curi!! furo110 ri– !p(11"miatr. F,, un:.i provrio qvrrndo queste uflime scntiro,to il dot·cre di sti·i119crsi 11i1ì.i11tor110 alla H.e{Jitta, che la Libertà. quella del cavallo ma.rchio, additandole sc11:.ail menomo riguardo ul loro a ra11yo 11, prC$e a strillare questi 1.·ersi: de' ~~~i~11 ~0,~c~~Jid~o~:,j~f);~~tull1 La santa Lfbe:rtà non è fanciulla Il fascismo alConsi"lio Nazionale Svizzero da poro rame : da· ).f!~~l~~~a~ 1 lf ::i°e°mtt~fl ~ refio~cocchl In occasione della dio;eu<:c:ioncdella :;e- H cui bu::.v,otrrc 11 seno ed otrrc,n g:li occhi r-tione del Diparlim,,nto Politico al Con- tremuli li letto ; s1glio :'\'azionai" lii .Brrna - /a Camera dei dt ~~r:ii'tf:m~t-~~~~ 1::::::,. d f l~iri~i~l? d~f 1 ~~\°:~ii,z:~~t d~c;~~rae;~rfZ~t lo mezzo al sangue de la c~~!J/~IJ~~:e. sii. Eopratutto rla par(P, deg-Ji on. H.-.i11twrd, Oormon('Iancora I fior dol«- fiammanti Sche'o.eider. ;\ob-; e tichmid. L"on. )1Qlta, 11, .hocd ,·crdl ; .ma 11 <=()ave <· puro capo del Uiparlimento Politico. ru t1ccu- ·1pr11Hrrà. Di gwgno ombre .i::.petlanll. ::-alo dt ecce.-!'>1vadebolezza ver~o il Fa- per \Oi lo giuro•· ~ci: mo cd t>gli pl'r difeodn.~i fu co~trrl- l'o~~:,~u,poi pere/tè i!. giugno sostituito al- ~~- a_\~~~\ .. l\;~~~t!o~h~e~:r:g~;t:hzil~r~~~t Il 11ot·l'To .\rpin 11ti _ ci ,crit:e 1,,l n1.,- 11,,nli d1 front .·-ra nrlla zona rl•·I Ticino sfru corrispondente auai )>(lrticolore _ erano stid i davvero troppo numero~i e pro– s,,.mbrai·a s1tll,. braci. Gli pareva di per- vocati <=('mpreda ecce::..o. di zelo e da ri– drre il pr,:sti9io podestaril" . .4. un trat.to \"alita fra fur:z:on;,irii 1lalrnnl e eh.-. spe-,~o ,bb,: un'idea {JCniale: et:ocare la uiU. mi- a,·e\a dO\'ulo prole-lare con molta vh-a– seretta. dell~ odi. caT'!lucciane, gu'!lfa ultra- rita non otlf"n~ndll però c:,pmpre !e soddi– gioi.:oni/r. e tanto 11 1 fatto rrnll'!!]ata poi ~fazioni domandale .. \':?;:11m<:.~ poi che la ~~a ~~eta, i1ttilolata ,, alla Croce di Sa- ~~/;:;~~i~~.'; l~[i~W~.e j~~ 1 ;::\~~~rne~i~~; ,·a110 tpedientc ! Il satiro immondo rim- l~ istituzioni polilfrhe Ò"i due pae:-: rrnde IJ'!cci, subito co11 due 3tan:.>?d"lla mrdr- ciò a-sai malui;rcvolc. Da ultimo ro:1. >fot– .sim,i od~. 3en:.a neppure badare al yrosso • la tenne a far notar.r di non a\'rr nf' ~,:,ritto onacro111s1110 .- ~!zfo~;~~ 1 ~\~t!1:i~~~~!i~r:ola di appro- • Chi !"ha d<::tloche rrem..ote di terrore e d1corruccio riui sul popol di f .. rrurr!o un d·.\bsbur:?"orernera "! • ~u. :otr,ngP!e,· o pos~,:,ntc ~:O\"Pntildc !.t: ll';::ivniI '.'-U. t"l!'"lr.i. o pj,.r Cappr,of ; tocca I bronzJ a ib~rtà ! • .YV1l ,;;·ern rimrdiù . .\"rnt rl' liffa r/if' r. far mitraJltarc il 1/4'Jll!tmc11!0u c~uare t ... -- ----- - - .... -- .... --- ... - - --- Cro1w,-~ 11cra: .l Rom.o, nelf,, flequc fan– yose drl revere si i:_ visto_ gallrqrw,rc, oc– co11to al ~adflt•ere_ dt .ldr1,r1w 11lf']h.l'r. v 11 rorpt:J_ 111 ututo di_ ara11=at11 (l,·,•'1mpo-,i:.io– ,, •• J:,' stu~-, id-·nti/i,:flto _,,.•r qu•·lfo di In– ,: _ ,: 1 , r 'l'l'''· 111· ·1n,,1, rfo ·11=:zdomi– cil1u {ISSO. 30 GIGGNO 1928 + :-,1,,, imcnto nrlla • ~tnmri:i rasei,;;la.Primo: i bollellinl feroci. riuclll chC hanno l'incarico oJl fare I catthi f" gt1ammazzasette. d1 Rnma banno i.lchiarato chiaramente che non sopporteranno h rinascila di un giorn:JIOumori.::\1~0affidato al signor Pio \"anzi. Jl collei;a del si!,:"nor \"anzi ha as:.ìcurato che in a!IQ loco il permc!'"O e slalQ dato, ma I sel\aggi non ci credono e prok::.tano. PerchC li :)ignor \"anzi avrebbe f..t- !0qu•~l~re,l?:t~:i!; l~~i. ::.~l~~v[/:fciJ!~;rlchfu;t~ sti • r1dh·ento' fascbta ... Si tratta, a quan.t,, {;are. del famoso • Sereno•. e e, ~iungc frad,t.t r~s~?~'l!l·~,~~1/N~ r! 1 se~s;~a~~,;~n~~~~o•cf>eriJ 1 ii s~cootJa volta 11... giornale d'opposizione. In lull'J questo arrare n,,1 nun c'entriamo : a h1- mc (li n-1~0la _polc.mlcatcntJc ad una n~c:a ffi(Jlt•J problcm,..ltc_:i : Ja.nclue 11 secondo g1or– n.tlc th .... oppos:1w;n_r 1>erchi.:6=\rebbe a_nch~ r;uei._t•J_d, • opposmonc •) del i,,lgno, \ anz,. ~yiJ~i,g1 a1r!°;~:~hi~:tto per o!·tJmce coi Wl• Il \~i~c~~,r~ltro f,~~f.~1-:. q;ilcl~o~~~fc ~ ;~ri,mr.t.~ mente fa-. .. 1,tizut,.1 ,, forr1llc11to. '.\!.t non taslt•– rcbl:e. Due fo;.!J! f..,.c,,11 assicurano che il s••· nalore Frassati l' :rncora quasi padrone dd FJOrn.i.letonnc•f' e che l'amminblralorc è an– t,rascista prr la pelle. :-:i domanda J"espulslono dell"ammì1 1lstr:i.torc e la compl<!la fasc.1:)lizu- zi~~i:ad~-~Ìta 1 \7' 1 d~i~afoe 1 ~or~~faa ia~:;: ~rl res~o. li qL.alc. fl's,o non è fc-sso co?ne !-i d1plmr<'.Lo slipl'nd10 e~li Io 1ne.1~,::3 a..nrhcallo spc,rt, !!o dell'a111mmbtratore antirase1sta cho r,1,ppresenterebbc Il ,senatore 1-'nbsal!. Tcrz..;,nc.vlll : eh! si ricortJa Il nome del dc- ~~113/,t,c~~~a;~-l ~~:ui1~; r:s~~ m~~1~t~Pf;~ scisla, Garnaz:za. lwnnri tolto h maggiota!l:a delle azioni del su~ s10:-n1.lccatmesc. -;.li poh·ro Rr-c~~n~ p:i.~sa brulli giorni. La ~~(:~i' I ~~~,~~:~gl~~. ~'~t1.i.~~l~uiirlbc~a~~ta~t 1~ menta di mlcn1>1ta.Xaturalm1>nte ll dirèttoro :Jet "La.vc,ro d'Italia • difendr,r;t 3.ttanit<'lmcnte d piatto c In tavolil, Toccatrgli la patria ò capace tJi imbm•carfii, toccatelo sw1·onor-e, Òr,11 reagisce. d!lcgll che è uo bestione ingortJ,, non Jlata. ma se 0.11,-ntalcal piatto di Ros,;(ln,i ~~ìit;e!ii'fi~--lcooc,clic per essere Icooc è u re li •_PfJpolo •. oreano dclb. fedcru:lvno ras.ci– sta d1 Pa\ia, S"~u~n~o le istruzioni del cl"'n antlro~.,onlano, eh('. dispone dì parecchi quoli- :~~\;~~~e ~n~ \?~r:~è 1!' 0 :(r1! 1 ~J5i~~'?~~~~~= diamo rh_•~ non sia d:1~far;.m-1ldoparlJr di lui. T1mlo r,lu chi?In .cert,, que~til'lnlun po· deìi!!,:11, 1 :.t è raspon~:ib1li anchç se_ ..~senti per mìl,u ~~trt~ 1 :.s:~~o ~-?t~~~lic~~~~n~::t~:rcc~;ris~~g_· ci~~'• l~~fe~rJ!i:n~~~ ~i/ . 1::,:\\._ 1 1 ~~~/id;f;- 0- ~~~~~n~t~~!~~~\ '';\fi~h~1 ~-~lt!'.n~-~~il!~dt~ ~la m te,,,;.., e h <.on?•:tl".'rdzjr'lne che dovr!'l.11;;(, m:i.ntPn,_•re ;;Il 11t0cl prv,111~1a.llc••~l' cred{' in huona r.--_de ~- t:. Bultlli; con quel AO per cento ~ 1 R~~:\~ 1 ~~ 11 nos~n~~:~~l~- I·~ 1 ~·i"~01~(,~;;~ 1 ~ it Boma p:irc ù:vr::it1,a !U!"J:t di cal-:<•11 ol"cb~iri ;'.r;,;it~1,:;._ 11h ::, t!J. Hs.tmlnu;h. ,., l".\"'.:1"3~ :)~llÙ ~ ,:i~/c1~~c\~~i • '1/:~;i~~1-:,:~~i~~~,';; .1,a che tanto lo ùislm:;ur. :\J.1 :- cran,, e soi:o 'IU"-:'~ 1~ un1d1c ouahtà ch,:i ti,lna,, !JU(I b<.·n n~trll<irl"a Ho-.c,,ne 11 ,,:rJ.•Jo (1 1 nit,> i;:-rrarr.1. f-1s~1sta ! :\!Jn:;.a. ~ :.L.10:::aa cr{'r.1p.1c,:i.1 ~ \lh f•o,,,ro Ross<,nc_: '. .:Il allri elle f.lnnri ~ :'l!d ~h1~ì\i~~\~_9'li IO\"tdk:o ,l.mr :mco col portar~lf ❖ li le'.1.lro rn~•,nr, ili l),tf:'I: "" slal1 l:t•J.::u- ~~o •-9fu1i~Pt,r~~~t~azdt o/;:J;-~r,he:i ~~-~:;·5~ :c~6f;~/~·::.t1c!~~~ci~~~t·rci~a~~e 1 l 1 _È~1~J!g CPs.are_- 10 Lnt:'herJa, nwnle di m.11,.: •·li un– l:_~ere!-1 Il"D cvmprrnde,·;;no J"Jta.li.Wo '\ n<Jn ' ~ra }'.>f'r1cc..ll'I tJ1 ra1,prcsagJie. :'ila ora rii•: Il .s-rand,. :scoc_;:it••ro.: rvsce 1\ intro,Jurr,: d1 ,·,,n. ~~=~~.A~?~ i;r~il~~t"r::~~i .. }1;c~~~~/:/.~~;)j 1 -,~: lt";ll~" e,,-. che -.:.,.dl:l. la rn·olta ;mcl 111:1 111. éli.~~;t, :i~~:&~t~j:~i~+} 1 t;1;;~~ 1 ~;ò 'di

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