la Libertà - anno II - n. 27 - 30 giugno 1928

30 GIUGNO 1928 LA LIBERTA 3 ~ I libri e le idee VJCTQRBASCH STATO PARLAMENTARE OSTATO SINilA~ALE ~ ""~-~'~:,,:\,,~r;• 9 s:ri~· .1z~i11,tL,t,~;io~ JOUHAUX AFFISSIONI I . Da ~i·oud_h~n .a Sorc>I.dagli anarchici h1_naz1on_alisll. 11 Parlamento ha cono– sciuto_ dei detrattori accaniti. Per Prou– ~~on 11_d('putalo c:·a una specie di « a– ~!DO uu1\·er::ale ». per Sorel un 11 paras– t:1la "· P~r. i na.zwnali:::ti <1uello parla– mentare e 11 regunc della incompetenza. :\la que~tc critiche .:;ono troppo aspre o ~roppo rnterc:::::;ale perchè diminubcano 1l_Parlam"nto e il parlamenlari~mo. Ben ptù forrnidaùilc è la critica che sa-orga P,ai fatti e dalrcsp~ricnza. ... Il parlamentarismo co:::i come è an– tora oggi praticalo corrh:ponde all'era deU'individuali~mo apel'la nel 1189. Su q;1~::Pera è passato, trionfante. il sinda– tahsmo, la grande forza moderna. Lo Stato parlamentare che non a\·eva ~avanli a ::C che la moltitudine dco-li rn!ct'l'.::?! ::ingoli, ~i urta oigi contro f3r– rn1da_b1h coa_lizioni di intcrcs.iii. Il Gapi– lalc e organizzato in ca!"lelli e in trusts internazionali di fronte ai quali lo Stato parlamentare e democratico borghese è senza difesa. come lo si è \·isto in Fran– cia durante l'e.:::;pc1·imentoHerriot. A sua YOlta il La,·oro è Ol'e-anizzato internazio– nalmente e. co:::liluiSce già oggi una for– ,:a con__ cui lo Stato dcrn patteggiare. Da c10 nasce quella che è stata chia– mata cri---i della democrazia e che si potrebbe definire, con precisione, cri:::i del sistema parlamentare. Il La discussione su Stato parlamentare e Stato sindacale. non ha più carattere teorico ed astratto. E' il problema del giorno. Anche in quei paesi (Inçhilterra. Francia) dove il parlamenta.1•1smo ha t~p~ 1 fi ~~~~\~, \! ~f ~-~\uèzlonntsetèc~v~= crctala nello Stato so\·iettisla (cioè sin– dacale) ciò che costituisce il lato fon– damentale e permanente della rivolu– zione. che sopran·inà alla fase attuale di dittatura del partito bolscedco. Per– fino in ltalia il fascsimo, giunto al po– tere senza idee e si;nza programmi, man– tenutovisi per sei anni per solo istinto di rapina e di conservazione, tenta da un anno a questa parte (vedremo se per esigenza demagogica o se per ne– c.cssilà pratica, o se per l'una ragione e l'altra). di potel)ziare il suo esperimen– to con l'idea dello Stato sindacale e cor– porati\·o. Qui in Francia. alla polemica su que– sto argomento, viva cd appassionala fi– no dal H:t20, allorchè la Confédération Générale du Travail prese l'iniziativa per Ja costituzione di un Congrc:::so Eco– nomico del Lavoro per reazione a quel– ]c che ).lassimo Leroy chiamava u le ~opravvivenze anarchiche del mon– do democratico sboccialo del 1789 ,,, ha portato in questi ultimi giorni un con– tributo notevole il senatore Henrr dc Jouvenel col suo libro (1) : _et Pcrchè so– po sindacalista». III Diceva Chateaubriand che ogni casta ha tre elà : rclà in cui rende dei scr– ,·igi, l'età dei privilegi, l'eta delle va– nità. Per dc Jouvencl quella attuale è per H parlamentarismo retà. della Ya– n ità. L,cr separazione della politica dalla produzione ; in questo sta ila.erbi dello Stato moderno. E' il sangue che circola male. L"avanti guerra, la guerra, il do– po guerra. pa.:sano .sui_ Par.lamenti e non vi la'-ciauo traccia, r1dolh come es– .si sono ad una vasta burocrazia di ca– merati. regolata secondo la legge della anzianità. Tutto muta e si trasforma. tranne che nei Parlamenti, ridotti a corpi chiusi. . • Se Pon. cario Dupuy presrndesse an– i:;ora la Camera, egli potrebbe, _dopo la ~e~r;iP:~~e fa 0 ~d~~a,~~n~f~:~p»~t~~~ b'è nulla di 'cambiato». E resta il pro– blema : come ringiovanire la Repub– blica ? Come risuscitare lo Stato ? IV 5econ0o dc JoU\·enel ci sono due re– gjmi clettoralL Il sisl~~~ parlame_ntare forni.:;ce i quadri pohhc1, quello s1!1da– cale i quadri sociali. « Il goyerno s1 or– ganizza seguendo un metodo ~ I~ p~– duzione ne segue un altro. Cosi s1 SJ?ie:– ga il di,·of!-iO f~a lo St_a~oe la 5.oc ~età moderna, di\•orz10 che d1v1cne o_gmg~01:– no più grave"· ll parlamentarisi:no e !l 1·cgime della discussione de~le 1de_e,il ::-indacali.:;mo quel!o della discussione. rje!~in i~~~C!~~ione organizzata 1 1e id~e e gli interessi si inte~1do_n~ "· I~ s1:1~rag10 uni\·ersale consacra 11dll'1llo d1 _c1a_cuno a. fare rappresentare Je sl!e J~<:e; l~ organizzazione del Jav~ro, 11.~1r1tlo ~1 ciascuno a difendere . 1 _ suoi _u~te~e~;'· Questi dirilli s~no essi mconcihabJll ._ ~o ..,econdo il no5tro auto_re, a g:1ud1- ziO dèl- quale però u 1:e\·Ol~z1~ne(srnda: ca.Usta} alla quale _1101 a.ss1slta~o, se c1 limitiamo ad as:;i~ter\'l passl\·amente 11i falle d,, \"ictar JJ11sclt, 11~Uaprfo1a 9for– non può mancare di es:::ere fatale alla >iata. a, m,che ,'-:ericlor Basch ot·1 :1s.sc ta - sonanità d_cll~~tato ». _ _ . ~i~~ 0 ;,/~/~:r,fJ~~;'/ft~~=: s~a,:s~btic~~~tcita I d!-,le prmc1p11 moderm sono 11 sm- "Le due Lcultc slanno scri-i:ctulo l~,1 7,re- dacah:::1110e rintemazionalbmo. Si trat- 1 fa;ionc del futuro trattato di fratello.11;a ~aa3jo~1~p.;r~ci1~c Jla~ n~a~!li~:,11~1!\~~i I {~, iic,~Ì ~~:~~llfi \i~~ 1l;~i cI :°~%,~ol: ~~;& adatterà il sindacalbmo organizzando- d~,~c irn_unww ai calcoli. d~li-0denw;ro:;_u1. lo ; se l'internazionalismo prenderà la E il i,ati~,1~,llo !f"l .fJ_fJpofo francese si clw:i.– forma. di u_na lotta. di_c!assc uni:er~al~ i'::iia~ft,\ic~~f;:':e~~(I. :. quella del popolo o quella d1 _una Soc1eta delle ;\az~o1~1 La LefJfl.Francese che, forte di i800 Se– a_lla quale ciascun po~o_lo ~pport~ra 1I :ioni e di 150.000 soci, manda al Con.– concorso delle sue qual!ta. origrnali 1 nel- (Jresso della f.,ega llaliana il .mo wcsiden– !a pienezza òella sua indipendenza i,_ ~e, ha compiuto w1 atto r-olitico di grande L ·on. de Jouycnel non sceglie fra Sta- tmportan:.a. perchi:, cosi speriamo, ha di– to parlamentare e Stato sindacale, ma mosJrato di 1w1i lasci.arsi abbaglio.re dalle l'una forma di organizzazione integra con l'altra. }. ppunto perchè suffragio uni\·ersale e organizzazione del la\·oro, non sono principii inconciliabili, ma integrath-i. egli Yede la soluzione in un I Parlamento economico che sieda e de– liberi a lato del Parlamento politico. u Al Parlamento economico lo studio dei problemi della produzione. alle Camere !Y'Te~'~1c 1 ial~i~;:p~i!ii~~~~iti gin~i~~ 1 \d 1 decisione. il suffragio profe~donalc mes– so al ser,·izio del suffragio uuiver:::ale,. Tale è il suo programma. y Siamo. è superfluo notarlo, '-Ul terre– no dello Stato nazionale, dello Stato con– cepito come sintesi dei conlras1i sociali. non come strumento di oppreS:::ione di una classe sulle altre o di determinati interessi (o privilegi) sulla collelti\·ità. )la anche su questo terreno la soluzio– ne, così come ci è prospettata, acquista sullo stato attuale delle cose, un carat– tere di ardila innoyazione. Infatti il si– stema qui prospellalo {e che i Italia fu ~~Ì11~ ~~~~t~~in~~elecf~~~~i~[~n g~~e~~~! del La..-oro) ha ben poco di comune con quel bastardo istiluto eh~ ~ il Consiglio Superiore del Larnro, 1:::htuto decora– tivo, del quale si può dire che se no~ è senza funzioni è però senza potcr1. .\ oche nel progetto del de JoU\·enel il P-arlamento sindacale è concepito come una specie di fratello minore del Par– lamento politjco. Allora si pone ~l_pro– blema : ::-:onoJc idee o sono gh mte– rcssi che dominano H mondo? Se come non è dubbio, sono gli inte– ressi' che dominano la vita sociale e se essi assorbono Je idee, è evidente al– lora. che il Parlamento politico finirebbe per essere, Yicino al Parlamen~o si_nda– calc, un ramo secco, una specie d1 ac– cademia di idee astratte. Cui prodest '.> . _ _ _ • • Quanto alla democrazia operaia, e m– discutibile che essa trova la sua piena espressione nello Stato sindacale. n ::\fa Slalo parlamentare o Stato sinda- ~~,~~ePf;'fi;g'ba~~a~ief1~ei~~i~t.' f~v;!~ rola d'ordine della rivoluzione rus:::a : ~,Tutto il potere ai So,,iet » era profon– damente e veramente democratica, di una democrazia reale e non, per molli aspclli. fittizia, come quella del suffra– gio univer5ale. Ma a condizione che i sindacati ci siano, che essi godano di una inlera libertà ; a condizione che la vita dei sindacati non sia ostacolala da i:s;~r:i~i~::~:zi~iJia~t~t~.:gid~f'I~~~~ e di una democrazia l'ealc, è la libe1·la. del pensiero, e quindi della propaganda, della stampa, della agitazione. Lè do,·c non c'è libertà, lo Slalo di\·iene la cosa di una oligarchia, sempre nefasta, s'in– titoli essa comunista o fasci.5la. La crisi della rivoluzione russa è in funzione della soppressione della libe11a. La dit– tatura del proletariato - « lutto il potere ai So\·iet • - si è trasformata nella dit– tatura di un partilo, quello bolscnico, il quale ha posto fuori legge non tanto e non solo la borghesia (anzi...), ma tutti i movimenti sorti e sviluppati nel seno stesso della classe operaia, dal mensce– \·i.smo fino al trotzchi:::mo. Ed eccoci, per altra ,·ia, ricondotti al problema italiano. Nessuna formuJa fu aJlrellanlo vana e men7..ognera quanto lo è quella fasci– sta sullo Stato sindacale e corporati\·o. DoYe sono i sindacati? Do\·e sono le corporazioni? Ci sono degli operai irre~gimentali e dei padroni organizzati. C'e al vertice, una oligarchia che decide. Dov'è la libertà? Questo della libertà è il problema ita– liano. E didamolo ben chiaramente. Esso non muta forma e sostanza anche se dovessero mutare i termini di rife– rimento, anche se cioè sul fròntone del– la prigione fascista l'insegna : u Staio parlamentare:» dornsse essere sostitui– ta da quella, pili nuorn e seducente di 11; Stato sindacale,,_ PIETRO l'iENNI. (O Henry dc Joun•nel : • Pourquoi jc suis syndkaliste "· Aux Editions dc france. \"/C1'0R B.-ISCH. pramess,:. di pace del Duce e di credere ùu.:ecc che l'era della pace non comi,1ccrà. si: na11con la fine del fascismo italiano, di tutti i fasci.4mi del mondo. La sola presen:a del JJasch - ripeto - ai:rebbe avuto questo sig11ificato, a,iche se fosse sfata sile11:iosa: i11vece essa fu elo– quente; e di quale eloque11;a I \'ictor Ba.1clt nifae a nudo l'insidia del– l'ultimo discorso 1nuuoliniano,. dichiarando che il noYissimo atteggiamento pacifista del capo del fascismo non C determinato da alte ragioni ideali o sentimentali; 111a è stQto imposto dai fimm:ieri americani, i quali lwn messo il Governo di Roma nel– l'alleriwtiva. o di non minacciar piit. tur– bamellfi intcrna:,ionali o di rinunciare a ,iuovi fai:ori finan:.iari. Onde la necessità che le dem.ocra:ie 'di Francia e d'Italia vigilino, fraternamente 1mite nella stesso odio della guerra e nello stesso amore della libertà.! A.{fidatc a Victor Bosch un tema comi:! q,,esto e immo9i11ate it capolavoro di lo– (Jica e di senti1n'!11to che ne uscirà! Una gronde ombra di mesfi:,ia pa,serà. dapprima sulla farci(L di questo uomo eh-e è semp,·c stato l'avt·ocato del dolore, che non si è ,nai portato - per conto del più forte - parte cit-ib:. corltro il più dcbok Poi. lo t: 11 drete rnccogliersi., come per pr,.11dcre lo slancio ver.ro le più eccelse vette dPl p,:.nsiero. E di lassù lo vedrete tuonare, ca11la sua fjran voce, contro i ma– li eh,. minacciano gli uomini: oggi l'in– f!iusti:;ia, domani fa f!Uerro, o l'errore ... Ge6ti d'abbandono - fugaci -, impeti di grandiosità. - improvvUi - considera– ;ioni caustiche e ar(Jamenta;ioni ,errate : mettet,: in que.tl -i atteggiamenti, alternan– tiçi. drll'ideali,.JfQ. molte oo.ai sereno>,nelle quali possfl. ripoaar.ri f,J spirito dell'esteta, e vedrete Yielor Basch alla tribtma. :Yai l'abbiamo visto cosi. B abbiamo av,,to cosden:a 'di nOtl men– tire. o di ,mo CSO(Jerorc,quondo gli ab– biamo yridatr che e(JCiera 1 1 n pro.vsimd– parcnte dei più. nobili co.vulieri dcll'idf'alc. I. c. rnTIMO ~VIMENT~ DIPWMlTltO Altri fascisti sono slali chiamali a posti alti e lucrosi n€1la diplomazia, e leggen– done i nomi, per chi li conosce e li puèi valutare facilmente, c·e da fremere pen- 2-andoa quali mani inesperte. a quali teste avventale. siano stati. affidati po~ti di re– sponsabilità che domani potrebbero por– tar" il paese a gravi frangenti. L·on. GioYannì :11arrhi, cx ~oll-osegrela– rio di ~tato alle Coloni!', è !,lato nominato mihic::troplt>nipotcnziario ali' HaY:ma, l'on. ministro plenipotenziario ad Atene. L'on. Giu.5"'ppeCaradonna. cx solloseérl'etario di Stato alle Comunicazioni, è stato nominato Bastianini (!), altualm,,nlc a Tangeri, an– èrà ministro a Lisbona .. \ Ta11geri sarà. sostituito dall"on. Pedrazzi. uttualmento console generale e Gerusalemme. Guelfo Civinini, che era stato nominato con.sole ieneralf' a Ca-lculla. a sua domanda è stato de,Lin8to 8 Porto S8iù. A Calcutta ndr'. l'on. Antonio Arrivabenc. Povera Italia nostra ! Dagli antichi ambasciatori ,·eneti es– sere caduta a tanta miseria ! "Abbonatevi alla Libertà" In Francia i: l"uomo che ha pil"t t:ii:o rd Destino t:rudele: GianniHi. il banchiere assilla11lc il $~11-!0 del diritto dr~ I.AV (Jro. 1 ittJ.fo--amrrlcano arrira in Italia. I (li.or– l'er_ciU i: IJ.1!che l'uomo che ha piu. t:it:f? cd I na.li fo$cisli om1un;iano di.e il Gf.anninj IL CATALOGO at11llant,: il se11sa drfla lolla a11llfnsculn. rllt: domin11 in finan:,q americana" dara C1 :::trnono da Colon.a sul Hl'no che la ~-~~i''lau:ei~:!,Y;.-~r::~~i~~~-c~,:ru~ 1 ~;i~~: I t~~:':a 0 ! 1 ,~;;;r: ~~~tit;/1uatt:\t::a nd :i ~~1~;~zti;;ere~~~~a sb~1;1J1~1t~~~8:1~(\\,?.:: ;:~'. 1 t:ti~ 1 ~i~;~ga1%~~S:11~~~;;~~%ia 1 lm~~= j ~~~~~ 0 c~~1;:f~1r:ljn}!ri~~';"~!t ~!i/f:~ JwusJ dalla llOStra l.:nww• Gwrnalist1 C,w- tcre in (/abbia. E' di buona ra;:a . .ron ri- u d,,ce » ... i·~rwi ~lm'!,u/Qfo, C -empre frequcntal13- fiuta fili opp(lrti ddlo Stato 11w. no,i 8i la- Ed eccq eh,. vn tractJllo bam:ario si ve– ·wua .. 1:-,.~., inter,_'s.-,.a non ~oltaul~ il ceto ~eia i,"priqit.mar~ daUQStato. E poi: ~ poi I r-i/ica comi! J/r incanto. La banca. di Gian- 01.>era1.o, I/la allre:.1 ,a.:.t~ zo. ne del! elc.men- , Jauflm,:,; J,a d,::l cuor", lt11del s,:nt1_11~ mt1J rmii e ini:,:..rtita urù1,mc-11te. to borghc.,.e e ~orr~t~uUo_la numero;;a_:;tu- - come un po::ta, nou come tm pol1t1can- Decisamente i-i è una "mascotte »d.zli- dcnt~ca lii quel! ln1Yer.:;1ta.In ..ilcùn1Pa- te. Ecco perchc ha spos(1.tala. ,iljslra cau~a ;;iasa nel fauismo d1glioni e.folla Bpo.:;izionc intcrnaz1ona~e r le difende con una (Jenerosilà che è d"!l- ' · ~Jficiale -:- la (f Pre.rsa • - che ebbe g-1~ l'r.,tll.tSi.asmo. Eyli. i: canvinto che la batta- •\ !Il poco p1ù di un rn~,-e oltre due milio~1 ffli'.1 di r:in-:i;ra dei:e essere rinnovata 09ni dJ visitatori, una .cpeciaJe réclame l_iindi- wmo. L'°• ?si.to tempre ugual.e mm W fasti– nua a S,n;erinslraHe 199. do,·e 5i tiene la dia. Infatti e sempre ,ma vittoria. l.tJ, sua no.5!1·aE,-po,;izionc. Qu~sla è anche mèla villoria. A lui ba-Sta che Rossoni sia. con– di vi:;ile colletti~-e - per lo JJiù serali e domenicali - d1 ope.rai e operaie di Co– lonia e del Pae-=eRen~no. ai quali il com– pagno Auguslo Séhulle, che dimorò in Ila– ha e l_a conosce a~~ai bene, e la sua intel- :lf~~t~;i:;';l~ c~~f 0 "Jésf3;t~~~o ~~~~~a 1 11 confercm:e sai-anno anche tenute a miglior iHu;::trazionedella )Jo:,lra. . lntere.::sano S(!prattullo i quadri che riassumono le ,·icende e ricordano la di– str~zione dei no.~tri maggiori Giornali e H1,·1stc- daff,lva11li, all..i \'oc,; Repubbli– ~ana, alfa Critfra Sacfole -. le !olografie oclle devastazioni, queJle dei direUori e reda~tori uccisi, imprigionali. deportali alle 1,;ofe.l'cspo.::izione e i fac-~imile del– !a innumerevole ,;lampa cland,,strna che 11 fa~cismo ha pro\"Ocata. g:li autografi e- ~:!~u~~t~oo~i~~gOt? ~ir~i;~ra\;·~liu~~o~~ che ricordano le violenz-e inaudite e le frodi che servirono al massacro in Italia èclla più alla e più essenziale delle liber- tàDi\~f!~~~l!Ja si:e~R~o. da Amburgo, da ~~uxelles, da Amsterdam, da Tolosa, da :\nza, da altre città. di Francia e di s,,iz– ze:a, si domanda che l'Esposizione antifa– w1sla vj .:ia_poi trasferita. .E' probabile che il primo tra!porto sa– ra fatto a Bruxelle::, in coincidenza col Congresso Internazionale Socialista della prima quindicina di a_goslo. _Il Catalogo illustrailvo della .\Jo;;tra, edL Z!OUefrancese cd edizione tedesca, con- tiene la storia della stampa italiana deva– slata, della stampa antifascista all'eslero, della stampa clandestina. I quadri più vi– \·aci e più interes:::anli Yi sono riprodotti rn allreltante vi;netle fuori lesio. Arnen– dola. llatteotti, Gabelli, Bcncivenga forma– no ogcetto di speciali capitoli. Precedono una prefazione sui fini e le ragioni della Esposizione, una Introduzione storica Jar- 8?mente documentata, dovuta alla penna d1 Gaetano Salvemini, e chiudono il vo– lume :::uccinte monografie sulla legislazio– n.e fascisla di:!lla stampa e su11 ·organiz.za– z1onc fascista dei giornalisti. Questo catalo,w è un documento slorieo che meriterà di sopravvivere e di essere conservato anche dopo che la Esposizione Si sarà chiusa. . .\"ella_Sala della Es-posizione ~ono poste l':) vendita cartoline-ricordo, in fotografia, s1_adel complesso della E.:,posizione, sia d! alcuni dei quadri più significativi. AY– ncne di rado che un visitatore si allontani senza fornirsene largamente. E chi sen– tisse le espressioni e J11 apostrofi di :;-degno, di sorpre!::a~di disgusto, che escono da quelle bocche nelle lmgue più diverse, sa– rebbe tentato di comporne u'na deliziosa antologia! La no,-tra Esposizione è divenuta in- !~O}~~~~it~~,~~j d~~l~~~~ r: 0 !:s°td~i Popolo e la popolazione di Colonia fanno ~}~~! t~a~~~~r~. ~~~l~~a;go:!ft: 1 ~i '. f:tampa politica e sociale - della Sezione itallana dell'F~posizione ufficiale, sul cui padiglione spicca un cartello colla scritta a grandi caratteri : ITA.LIEX: EIXGA:'\G \'ERBOTEX : in altri termini - termini elpquenli:=simi ~imbolici - ITALIA : PROIBITO L'D"GRESSO. E poteva aggiun– gers-i : PROIBITA u(Jualment,: l'Uscita, sol– lo p"'na di reclusione I .. L'C'nionc Giovanni Amen.dola lto. meuo a nostra disposi:frme alcutte centinaia di cse11_1plari del CATALOGO (edi:fonc fran– ce.rq al prc:.:.o di FRA.YCHI 3 (porlo com– p_rcso}, e alct1t1e miyliai.a di Cartolinc– r1eordo, in fotografia. al prez:.o, pei nostn lettori, di crntt!simi 30 ciascuna (le 6 fn– sil'.'mr. fr. 1.50). Commi8sioni. coll'importo, aU'Ammini– slra;;ion~ di L/BERTA': Ruc Labat, 50 _ Paris (X.\"J/11). Per spcdi;ioni, a19i1mgerr og11i capia : fr. 0,45 per la Trancia e fr. 0,90 per l'estero. Ilcoucor~a!o diuu pro!e!lo di Farinacci Con u11te11;a del i-i ottobre f925 veniva a Reggio Emilia dal Tribunale dichiarato il fallimento di ,lntonio Cuppini, commer.– dotore, intimo deU'altreltwllo famoso Lu– fifPl(:.171~ çhç t 111Qrt9 r1 '1mm1•,HH?"', pro– tdtorc e « beneficiario li dei. quali era RtJ– bc,-to Farinocct Il clamoroso dissesto superava nel pas– sivo i sessanta milioni. Ebbene dopo tr,: amH di elaborazione .rapi,:nfe questo 11assii.-o fii ridotto a circa 37 milioni e ti è oru ca11chiit80un concor– data al ... cinqur per cc,1to I Il concordattJ è stato acccltnto in ,1di,,.11:.1t co,i 37 voti co,tlro 19 renitemi. J:.'. tutto tari.i omolo– gattJ. .\nrlit! q,iesto è un successo fascista! LEO.YE JOUHACX. 1;alidato coi voti esclusivi dei r11pprcsc11- ta11ttdei Gocerni e dei padroni. Basta, cioè che il fascismo sia messo alla porta dc~ mondo operaio - !: lo e quando « il Grup– po Operaio, scn;.a distin:ione di tendcn:;e, all'una11imità completa dei suoi membri - aderiscono essi aUa Feder'a:.ione /11lerna.– ;:,ionale di Amsterdam o all'lnterna:ionalc dei sindacall cristiani o aUc Centrali l\"a– :ion{lli indipendenti « afferma che es.ro per nessun conto e .<;ottonessttn aspetto si indurrà mai a considerare i sindacati fa– aciJti come ol'iani:,:;a:ioni operaie di buo– na fede, capaci di difendere gli interessi dei lavoratori italiani e di tradurre le l.o– 'rO aspira:ioni ». In più Jouhau:,; C felice di adopi: -ro.rc u – na tribuna interna:icnalc per {ore il pro– cesso al fa.scispw; per dire ai laroratori ital-iani astervili. 1,a solidarietà dei loro compagni degli altri pae.ri ; per esasperare infine i fascisti, denmuiandoue il. bluO", i trucchi e !e violen:e, a,inuUando (Ili ef– fetti della loro propaganda. troppo cara– mente pagala. Quest'anno poi Joulw.11z ci teneva a che il movimento operaio, senza considerazio– ne di persone, richiamasse la questione in piena. luce, sgaminando i camm•mti ten– den: ;io.ri "c/i..c avevano occomp(l.!J')ato il viaggio a Roma dct Direttore del Bureau International... ». Perchè Joulw.u:,; non e un amico del t11m– po felice. La sua fierez:a e di euere pre.t– so i suoi amici al tempo d-!l-dolore e della persecuzi.onr. E non lo pi(Jliano con le sto– rie deUe stat~liche e col dilell(lnti.rsimo inteUettuare deUe e&perien;,;. Jouhfttt.% non ~ Tlwmas. Con lui certi giuochi non attaccano. La • curiodtà intellettuale " 11()11 è 1m me;:;o · di o.reurare le que-!lioni e di ingonnai·e gli spiriti. Jouha11:,;no,t la6cierà ma.i dir~ che l'elemento libertà possa euerc dissociato dall'<uione, che sen;.a libertà. si possa rag– giu11g,.re fa giustfaia ed attuare il progres– $0. Egli è delfo {11"anrl.e tradi:io,v: rivolu– ;;;itmariadi Frvncia. /ritanto egli riconosce i trottati che lw.nno costituito il Bureau in quanto <(ueitrattati pongono o base dell.a or(Jani:.r.a:wnc intcm~ionalc del lavoro, la libertà sindacale . Sen;q. libertà il sindacalismo è itna cari– catura ridicolit ed im11ljtente. Così.Jouhauz, scn:;a enfasi e sen:;a reto– rica, facendosi il di.fen.~ore di un gran po– polo opprcuo si è tro1;oto U{Jualmente ad c.r.rcre il vero leader della coscien:.a ope– raia intenw:ionQle. Il fascismo (o odi.a quanto l'Italia demo– cratica e proletaria /lj ama. Un successodi Mussolini Jluuolini non aa;-Umembro - non rc– side11te deU'a.rsociazione della stampa di Wasltingto11. E(Jli è .rtalo bocciato can una motiva:ionc tchiacciante, come arch-enemy of the freepress - arci,iemico della libera stampa. Il bello (o il brutto per lui) è che il. Comitato dcll'Associa;ione ai:ei;a dato la. ~1''4 "Jìprçr;a,iìonealv.i pro-po#(J. di Qmmi$- ~1;e c~ig::t~~:zf!~~lrfe~:gn:hf ~S:,.~l;nt~~ protesta firmata da 25 soci che sollevò tut– ta l'a.rsembfeJJ. Il Comitato Bi o{frett,) a. rovesciare la posi:.ione eh,: CAve1;a preso. E cotì. Mu.rsolini è .stato respinto alla 1mani– mitir. e dichiarato arcin..:mico della libera stampa ai:e,1do i11cess1mtemc11tesoppresso e distrutto i giornnli cr compreso a 11oto or– gano liberale Corriere della Sera, eh,; diri– gev(l. la battaglia per una riforma coslitu– :,ionale det Governo li, Continuano i clispia.ceri : la Società éle– gli Aut!iri, per ukasc ddle aUis.rime 9c– rarcltir. ,~ .stata affidata a Vincen:o Jio– rello, l'e;r Ra~li~ac. Il quafe !JOTi-:rTla no– minandQ commi88ari per le dircr1r. zone. Ora ali flmministrali si Ul(/11ano: si ren– doM i conti - quando si rendono - do– po anni. E un fjiarnale fa.seista m.ilane1e, parlando di un ctJmmiuario, \·araldo, l.o qualifica in questo modo : e Alessandro, magno». il 1wo1;0 prefetto di J/Uono Jw creduto bene. arrù;ando nelfo sua 1111oi-a sede, di mandare il. primo telegramma di (fosse– quio" al srgretarfo federale dei fasci, Giampaoli. Ossequia, "'sicuro di coll.abo– rare insieme». Came si vedi; il fascismo ha re.rtituilo l'auU,rità ai prefetti: pro- :;;/:k/~l c~1f%t~r~i;:o;i~ ~i~te~r~:J':!s~~~ dini, dai cittadini che dot..-r~bbefare ar- 1·estore. .Yan i:a bene t1t>ppurel'" Opera Omnia,. 'del principe di Jlo,1tenl!Voso. Si era costi– tuito 11n ente che aJ.tin1e, per fondi, a borse pubbliche e prii:ate. L'editore, Jlon– dadori, ini:.iò l'opera che.-. ora e sospesa.. C1Jsa i: ,wt:enuto? Jiistero. Si parla di diJ– sidio fra l'editore e un tedesco direttore. E d'A.n11un:.io ha consegnato un nUJJIO$Cril– to desti11ato all'ti.Opera Omnia» a Trei;es. Lanciando la mitwccia : in un cr me.rsag– gio" si e firmato "il non rassegnato cor– ~aro dell'Adriatico "· Crge l'intc-rve11to dell'Erario. Il Mlilo mcssu.!J(Jerasai-a in t:fofjgio. Certe cose non si comprendono bene : u,ì comunicato ufficiale h.aavvertita eh.e « cor– reva voci! » d'!Ua concessione deUa tenera fa:,~;:i:e::J:.'t:ir;ar::cift'at~ ~~~~ trica, m.a che questa i:ac,: è infondata. Il deputato Jlott11,preside11t,: di una co11fede– ra:;ione fascista, flljtt lta la tessera fa.rc, ·stn.. La .raUeciludirl,: d'.'l comunicato ufficia– le cli.e nega la concruione della tessera fa– scista ad un presidente di confeder~i.one fascista, ci fa sospettare: l'on. Jlotta non i: degna di rsserc iscritto al partito fasci– sta f E pere/tè mai 1 E oUora came t:a che è presidente di una co11fcdera;ion-: fasci– sta? . .. Grande indifjna.;;ione trasudano i fogli del regime per il delillo alla Ca.mera ju– yoslavrz. Cosi: da ,1 Comita(Ji », commenta un gionw.le cstrem.itt(I romano. /1., più. ituiignato deve eMere il deputalo Giunta~ c;i; vice p;-esi.dente delfo Camera delle com– parse e ora .rottoseuretario, il quale, qual– che am10 fa, alla Caniera italiana, tirà fuori la pistofo minacciando di sparare e fare un mtJ.Ccllo. La fjrat1de indiyna;ione del fagli 0-:l re- 9imc diventa irQ71i1tterribile: "Ecco la demO':T{l;i.lJ .., 9ridono. DemocrlUi.a 1 !ta: ocea i Gitmta. I G·iunt« che sparall/J in.v.cce di ma11dar1J i sicari. COtl t.-\111,.ricale CljSC nan t'JllUIO 0Uima– mc11te. Qurl telegramma. di ES$OTJJ, presi– de11t(! df'l Xat.ional Pre~s Club di Wash.in– yton ... Sapete come a11dòla co.ra. il sl(Jn.or ;~ 8 ~~Yéa~~~:,r~i~tr «d:u~:,~~,t::~!iaJ~I~ elle rra .rtato 11omillato socio onorario del– lo massima associa:fonc gior11alistica ame– ricano. Ci:rti telegrammi è bene tenerli segreti, ma il signor E$sanJ rese pu.bblico. con l'aiuto dri yiornoli (ateisti. il ,rno. E tutti i soci dect'associa;ione giornalistica s ribellarono, protestarono e domandarono una riunfo11c. .\'ella quale, visto che 1< il 'tl,ttatorc avcm sop;,reaso fo. libertà di 8lampa » i yior11aluti americani respin– gono l'anunissi011e, siQ. pure co-me socio ,1an residente, del .. duce». E il si!fn()r Essary .rtes~o ha dm;uto ritirare la do- 111andacon un« dl'.'!ib,.ra:;fon,.: cr Il con$i- 9lio direttivo alf'11nn.11imitàd~libera che il nomr di Benito J/ussolini venfja ritiralo da ag11iulteriore con.ridera.;.ione, ccm.ride– rato eh.e una prote.rta, fondata a-u motivi ragiOUl?VOli ... "· (J11t!slanon è andata liscia, insomma. Re.rta il referendun per La .rcelta di do– dici per$011alità moderne. Viene primo Edison, ulti11W - con tre voti - Gu(Jliclmo Jlarconi. lin giornale fascistn. mllanese 1,a camme11tato, /i'ero e terribile, qu,:sto risultato : « ·''on abbiamo mai messo in dubbio la stupidità di certi Cljncorsi americani e delle commissioni che li presiedono, me IC una prova. la -t:o– gliorio i kttori, 1ccola ». E fa seguire la 9radualoria. /\"ella quale arriva secondo ... il" duce». ,Yon abbiamo niai messo in 'aubbio le stupiditi:. di certi coucarsi amencani: per– c/1è Jfarconi è arrivato in coda o percM il « duce li è arrit:oto in testa 7 STORIA D'ITALIA mc per quello che ~enti,·a di poter far<' stretta unione d'Ilalia e Germania nella !~~t~ 0 ~~le:m~e:é ;~ 1 1 ~~:i~~ 1 h/~~?ccca~·~ ~li,~~l c~fi 01 :1~sif°~ra~!t s;~:rt:r:t~!lr~~i so i francP.;;;iavcYa fama di mìsogallo, ri– cordando di lui. tra l'allro, lo zelo on.denel 1882 aveva promosso fa celebrazione del seslo centenario dei \espri siciliani. Pure, ora cbe megho si cono~cono i faUi di quel tempo, e parecchi documenti ufficiali sono ve}1ulini luce, si ba chiara la prova che il Crispi diceva il vero quando asse– riva di non voler ,a-ue:rracon la Francia; che egli non rese in nu!la più bellicoso il traltato della 'friphce, rimasto quale l'ave– Ya rinnovato il Hobilant, cioè ::oltanlo di– fensivo contro un'eventuale a;:?gressionc Per questa sua agitazione d'animo, anzi– chè servirsi d,.l Bismarck, gli scrvl, age– volando, con J'inafprire pur senza volerlo i: dis::oidiod'Italia e Francia, la politica tedesca di assicurazione e di predominio; PJf!i .stec::~o riconobbe più tardi l'infecon– dilà o la scarsa fecondità della Triplice alleanza per gli interessi economici e co.. Joniali dell'Italia. L'alleanza esisteva pri .. ma. di lui e i francesi non ,·j sentivano punte minacciose ; esiiteUe dop_odi lui e r.on impedl buoni rapporti e rnt.cse con la Francia. senza che fosse stato ni;.ces– sario modificarla o temperarla in alcuu patto (la rinnovazione del i891 introducc– ~a qual_chP l"itocco concernente solo gli rntere" ... J africani dell'Italia\ ma bastando ai suoi ~uece!-sori dichiararne i! caraltero meramente difensivo ~ adoprarla io quan... Lo lale. Il p-eriodo crispino (188,. - 1896) :'\"Ila. politica estera Si stratifi~arnno in lui j/ due di,·erse ideologie, del ns-petL, e fa– vore da dare alle naz_ionahtà.e_~ella r~g1on di stato con !a cong1unt: p_oht1cadei f- 1,inelti . della guerra d~!lml~. come ... e– Hto in'tcrnazionale » e percio del paci~: :.. del "OZllOdi qt.:alche guerra ! !·~~de~za O di°,. maiaific~nz.a :i. ~O!DE: ~1 :Ìi--r-vanella ye,cchia 1·ranc1a d1 Lui~~ xn · 'r;ii,lici ... ta era senza alcuno Sf(!ndo 1dper siero z:èrmanìco-ro:nanlico. i·:-.ente~ o o affetto '°,.iacobino per la Fnmc1a, onoe ';1~ volta pa'rlò a propo.5ito della aecettata. 'I_r:- lic~ di': ..• matr1rnonii d·arrorc ", a cui ~ ~,:.:e;· Hi c~stringe a_ rin~ia~·edf 1 j; ~i~!!; « di conYemenz~ "· .\i pro emi 113 aperto, ;~~~~!a ur:;~/~~: : ior~r~~f o ;n lempi eniinen~eml?nte p~lit~cdi_ e coè~;up~~Z:va" 0 ~ economica ma grnr1 tea. . . 1 complica,a qu('~la__ poca prot?t 1 ~ài~l!~: ;';t~ l~~;ei~~~i~~~-fi~r~~e!1:. eh~ . fine: e crede come si vede dai suoi giudm st .0 i·ici, ue'i quali, per dare qualche. esempio, ripetè sempre tenacemente ~b~ 11. Cavoui: no:i era òa collocare tra i prmc1pah autori della nuova It~lla. perchè non_altro. aYe\'a tatlo cM • diplomalizz.are la r1,·o!uz1one•• e fu sempre fJersuaso che la ~e.::lra, p;_r c::p,-\"iJità, crso fim:peratore dei france.i, ;r·c,,.c::e\"Olu_toperd<?re deliberatamente ~a g-u• 't 4, ti6, mc co:.11Jatl..:ndG ~u! se-:JO a Cu.stoza nè dopo Custoza. e arredando ~i3:~~b~dic~!~J!fn:~~~o~3efl~ùsa~~co~li1f~; eifetth·a lo tiranneggiò di una Francia meditante d'accordo col papa !"invasione dell'Hatia e rinfrangimento dell'unilà per ricostituire acca'nlo a sè w1a debole fede– razione di staterelii ; dall'allarme più YOlte dato per tale imrna;inaria a~ressione ; Colla credulità alle fandonie di bas?:i in– formatori e agenli. come quella del trattato che i sodati~li --icillani a\Tebbcro strello ron la Fran<'ia e con la Rus3ia per porre n~ola ~otto il proteltorato rnoscoYila. Da tutti colesli e altreltali pericoli e minacce e~li era sempre Yigile e attivo a salvare n talia, con fa su~ premura affannosa, col suo impetuoso rntervento, con .!a _ !-ua (f energia ,,, che produceva tanto p1u sicu– ramente il suo effetto, lanto più age\"ol– mente trionfaYa, in quanto il nemico con– tro cui scallava non es-islen, e non e::;i– slendo, lo lasciava ~e! miglior modo pa: drone del campo. :\on era scrupoloso d1 rigida correlteua in oini parte della sua ,·ita, e non splendeva d1 '°:nena e ~uon_~.– sto; ma era, senza d~!:110_. ~i alti s:I)mll 1 di cuore generoso, smcer1s;;imo ne, suoi atrell i e nel suo immenso amore per l'Ita– lia con la quale gli piace\'a confondere se' s-tesso. cosl pel vh·o ricordo di quanto aveva operalo per lei nel pa,:;.:a_lo. segna-:: tamente nella Fpedizione dc-i )lille di l'UI fu fa volontà determinante e la meo_tedi– retli\"a " che forma. la Fua \'era. gloria, co- per contrasto s_ugh abit_1 modP~tic::s1mi dri ri~ore del Crispi vcrrn gli irrcdentisli, preccdcnl1 mim::tri italiani, il ,mo disegno che _giunse fino allo scioglimento dei loro ~t1~~n~u~~1a~aJ~~-~ 0 1ae~~b~ 1 asi:;;ro 10 u~ 0 r~~~ :~I~~~ 11 :~ì~'n~,~a s\e:sT~l!:t!' r~~~raz~~= di bronzo e oro a simbolo della sublimità I ne Pro patria. la. quale non aveva Yeste e della sl?bihtà della monarchia,. e simili poli!ica ma -=oloC!,lllura~e: il Cric::pi~ccu– co~e, corn~ponde,·ano al suo sentire gran- ~~va_ gli 1rredenti~ti ili ant1patr1ott1smo, dioso. Taluno, a tullo_ quP~lo émpito di g:1ud1ciindoche con J"o_pcraloro lavoras- ~~~~iai~i~n~f:iA~ e/ 1 s~~~ 1 t,;~~j~z\~~i~= i j r;e:.!12:!; 3f 1 G~~~ani:, 1 d:1icl~~i~~~nsi che di patologico. pronunziò la parola 1 . recò, primo tra i sovrani. a visitare in ; r:r~~~~~f ~~1i:·ic1 1 ~c~il~C:i~~~t:~b!;~a~:1~ !'gn~~sl:/eat~=~:: ~n~ecs~u~J:~?; jl~a :!d~ la figura e d..ieli :.itli del Cri:::pi largo pa- che 11 colloquio confidenziale da questo holo.. \la Gio~uè Ca_rducci.che, come poeta mi7.iato Yen~. dopo pochi minuti. rnter– ncm e1-.1 critico politico cd era invece èen- roltu dal ririnc1pe Enrico, al quale diè .::bilissimo ai moli e ai lineamenti, co- entrala il ligliuolo di:!!Bismarck, segret.a– n1unquc ~i accerulassero, della grandezza'. rio degli affari esteri, che accompagnava , 1de nel Cri''pi l'eroe del c::uosogno, e :::1 1"1mpcralorc. delle ,:i. lui CO!l _t.nllala su~.anima fcr,·ida : L"ìmpre::sionc che qualcosa di grosso ~i conquista spmtuale ~he e_ documento d1 preparasse era confermala. e aei!resciuta onore per l'altezza d_1pas::;10neche rea!- dagli allarmi e dalle invettive della stam– rnenle era _nel C'.isp1, ma in~iemf' docu- pa francese, e dal contegno del governo :~~~~oa~t::o~u~~d~zf;r i~~!i~t 1 1fe~1~ 0 ' d:~~ Ì· 1 Ft·;1?a d}/~~ci~ ~a.cl: ~ :~i~i:~a 0 !t~~~i~ uomo d! ::talo quello_ di f"r3dire all'1m- a ~las::aua, dove leYò pretese di prolczio– maiinaz1one dei poeti. ne sui sudditi greci, e dalla denunzia dei Con l'avvento del Crispi nl potere pan·e trattati di commercio ilalo-france.'-i con c~e la polilica estera entras,se in un pc- la conse~entc guerra di aspre tariffe, la ~~~~o d~~a!-a~~~~';11,:8e!~!~ ~ueu'~d~~Ypfl~~ ~~~:~~ril~oi~~c!~ a\~~d;.~ 0 ~~-~l~e\~ 0 sdi~ e fatta udire la voce degli interessi della parte il preYalente protezionismo, ma dal , olontà dell'Italia. Cosi doYe\'a parere contrasto politico fu precipitata e inacer- ~~l~~~f Òb:~d~rti~:Pli s~~Ad:ur~c~~? 1 ![~t I g~~~c~ 3 ! s~~ lf~~·a~~ii !'1ou~~;Y~~~g~~~ loqu!o C!)lBi..,marc½a fricdricb"hUe: co!- p.oco.corte~ _nel.r1ve-odi~are i d(rilti del: ~gu;a~-ido 0 ~aJ~n~:;:~~~: 0 eech~~us 1 c;~: I d:t~l:cg:f1~ ~c~j~!!u~~ 1 1~ 0 ·n~Na f~a~~~;~ menlalo d:igli elogi e dalle adulazioni de!- i-lCr(? ::::i pel:-=:t\"a cbe egli. diver.:o in ciò !'.' -=!..,mpa fl!desca ai!'ccceh=nu~:no di :-tato I tt:;ih allr! uomini polil.id .italia.11).tutti H_:.li;1nv. ,: quale hl!nc inl,_•n tva q_uaato di dbpu::01.doni pc:cifich", yaih1;.zg1a~~ee s10,...:::.::e p(>l rc.::.cl;.e c per I J\\"eOlf!! la tcnla::.:::ec,an·entu:-c intern.!zionafi»: pre.::• ft~i'fa!/i~ci_tr~i~~.~~a f;~if~f ain;~r,::;! ulteriormente otrendcr~ dopo l'occupnio– ™:! della Tunisia ; che 11_ colloqu10 col B1- ::;marckdel 1867 !u assai accademico e in– concludente. e punto pe1·icolo•o. comi! del pari ili altri ùue che lo seguirono nel 1888 e nel 1889, e _il colloquio col Kalnoky ; che, i~~~~ t 1 n•~~1~;~~n ta tr:~si;h; c~~mlb~~~ gbillerra e a una guerra contro la Francia, ,;_Cri-1?inon partecipò al dise.;no e non lo ! 1 ~}g 1:fr:C!!j~iu:f?gcJ~~\~: :~·ctà~t[~ di un·aggre:..:;ionefrr.ncese e di un macchi– nato disgregamento dell'unità italiana : in- ~f0rebt1fo fJi~-eserc~~eU:'!d~rci~l~~~~~ viso aprir5.i delle ostilità e ne dlè il se– gnale all'loghillcrra, onde la notte tra r11 e il I2 di quel me:ice ~1TiYò a Genova Ja !~t~~òi~n:s:ùtgrirt'ro~!Wg~~tz~e~·ina ~t chiarazione di guerra ; e. di nuoYo, 'nel lu– glio dell'89, quando credette sulla rela– zione di un oscuro in!ormatOre, a un al– tacco della frontiera ~ due divisioni cl1e la Francia slava per s-borcare da Tolone e da ~\lgeri !-Ulleco~te dcll'Italla meridiona- le, e mando io •f'! il Cu•rhi a Berlino e an·i~ò J'l:i:.:h •,,. 0 : :,1 : irn.:r-·- dulo ::01-ri~odc! 1:.~:11: • .. , e tic! :,. J1:::iJu1·y. lContinua.) BE:'\"EDETTO CROCE. RistorantePiacentino (G· Strt1{fdt1tl) 5, rue Pas/our,1/e - PARIS 3' (Sq~rcduT,cp!c) LOCALEELEGANTE Vini itt1/iani efrancesi Cucina casalingxa Métm: Répub/ique, Temp 1 e, ,/Iris cl Mélin~ SCULTURE SU MARMO CARRARA~LINA, ecc. FILADELFO GHERARDI Lavoro o.e.curato Repa.razioni - Prezzi ~ccuratì 20 . Rue dc Parodi, , PARIS (10)

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