la Libertà - anno II - n. 26 - 24 giugno 1928

= LA LIBERTA La riforma monetaria "miracolo mussoliniano" La Francia ha stabilizzato IL BILANCIODELLOSTATO È IN DEFICIT Chi esamina la situazione <lei Bilancio r della 'l'c::;01·c1·ia riconosce facilmente che !11lla la riforma monetaria e stata basata i.ullc $Ubbie mobili. ll bifm1cir, dello Sinio è in deficit. PPr rcsercizio 1926-27 è stato dichia– ralo un avanzo di ~3fi milioni. Quc:<lo avanzo però è stato otlenuto ef– !c-1\uando nel 19t6-2ì 1. 52i milioni di ~pr•:-f' "Cnza segnarli nella gc~lionc dello c,,crcizio. ma prclcvandQli dal fondo di 1.SOO milioni del cosidclto avanzo dello r.~crcizio 1925-26, a norma del decreto 5 ;.:iugno 1926 N. 990 e 3 dicembre 1926 :'i. ~i;c 9 ~i~i~bir~~cgi\~~t'~birt· 1 t- \ ~:.1ouc:,~~ 1D25-26 invece di essere passalo alla Te– soreria per mig-liorare i! conto dei resi- 1!ui (che nl 30 giugno '26 porlnva .Jll'altivo 3 miliardi ed al passivo 15 miliardi con en disavanzo di 12 miliardi per la parte effettiva, disavanzo superiore di un mi– linrdo e mezzo a quello segnalo all'inizio <lf'll'csercizio selsso) venne de.stinato per 'l.800 milioni a provvedere a spese "a– vcnlj per fine la ricostruzione economica e la difesa della nazio'Oe "· li bilancio chiuso al 30 giugno Hl26 è f;{alo cioè riaperto durante l'esercizio se– guente per iscrivervi spese che sono state cffetuate nel 1926-27. "li Bilancio Hl25- 26 - di::.se il scn. \\"ol!enborg il 9 dicem– bre 1926 al Senato - dopo morto ~i sa– lus.rn ancora: at!i di necrofilia finanziaria pudicamente inlito.Jali "prelevamenli sul– l'avanzo dell'esercizio passalo n ..• o tra– passato! Dalla relnzio'Oe della Corle dei Coni i ml consuntivo 1926-27 risulta che lo spc– f:f- elle avrebbero dovuto essere iscritte nC'lla geslione dcll"e~ercizio, mentre risut– tuno iscritte nel conto residui, sono: Per il .Minbtcro delle Finanze 661.000.000 (!egli J-'.:.teri. 31.000.000 della P. I. . . 35.000.000 dcll"lntcrno .. 6.000.000 dei LL. PP. . . 262.000.000 della Guerra . 312.000.000 dclln .\iarina . 160.000.000 <.l<'l!eColonie. 53.000.000 dell'Economia 3.000.000 'l"olale ... 1.524.000.000 Al 30 giugno J92i risultava ancora una <ibponibili\;'1 <li 2i6 milioni che consen– tiva una ullcriore spe<:a per tale f:omma f:f•nza i,.;cl'izione 'nel bilancio 1926-27. Se da!l"avanzo denunciato di 435 milioni ~t loglie quesli 1.521 milioni si ha un di-avanzo per il 1926-27 di 1.089 milioni. :\fa non è tulio. :\'cl bilnncio 1926-27 era staia iscrilla '{con dccr•etO 7 sellembre 1026, N. 1506) la somma di 500 milioni fra le spese effetti– ve 1Jer la riduzione della circola;done ban– c,11·ia per conto dello Stato. lilla eguale jò;ommaavrf'bbc dovuto cssern stnnzinla nei l)ilanci successivi sino alla completa eslin- zione del debito. · La relativa registrazione apparYe infatti nelle situazioni mensili del biìancio fino al 31 agosto. Poi col decreto ministeriale 20 novembre 1927 venne stabililo un tra– ~porto, da valere nel bilancio già. chiuso con::;untivizznto clcll'e!=ercizio precedente, <lcll'a!-':Scgnazionedei 500 milioni d,Ll!a ca- 1 rgoria drlle u spese effcltive" a quella l~~~mit1~~~~~!\1i1~git:~t;atcse~~~~d~leus~~ catf'goria per « a1_1licipazioni della Banca d"ltalia con emissione di ùiglieli allo sco- P";;if'~r.ch0e01i ~ 1 gi 11 ~nf!~~~;;- or.i rilevare è che. aopo cinque mesi dalla chiusura llel!'c~erciLio 1926-27, esso è stato ria– perto per effettuare una cancellazione di f-pe;:;"effetiw che avrebbe dovuto essere rcµ-btrnìa nel conto. residui, non mai per rniglioral'I' la situazione del bilancio, an– che ammesso che potc;:;sc essere compiuta. Il bilancio i926-27, retlific.Jlo anche ri- f~~~d~uindr~~todi~~~;~zoc°J}1~~J~~ ~m~~~ i.089 + 500). Purtroppo però i pasticci di cui occorre lc,,ner conto non sono finiti. .\'ella esposizione finanziaria fatta alla Camera il t giugno dello scorso anno l'on. iYolpi assicurò che e, la prclevazione di– EPO:.la a carico dcll'arnnzo 1025-26 (per effettuare spese nell'esercizio allora chiu– f,o senza segnarle in bilancio) era <li ca– rnttere eccezionale e non po!eva essere ul– teriormente invocala pcrchò tulle le ri- 1-or~edella finanza aHebbcro clovulo con– correre e;:;clusivamente al pareggio del bi– iancio u. :\la ncll'e;..ercizio in cor:.o le dif– ficoltà. invee" di diminuire. sono aumen– .Jtc. cct O stato necessario ripetere iJ me– desimo ! rucco. Coi decreto 20 dicembre i927 ::,;_2158 'tf'1\'nc decisa una riduzione di 500 m!lioni 1w;.di stanziamenti dei minislcri dc! LL. J>p_(' militari. ~lolli scrillori, commentan– do tale decrelo, fecero allora vivi elogi al i\linistro delle Finanze per questa ~aggia riduzione di spese. :Ua non si trattava di questo. Con un cll'creto dello stesso giorno (20 ,licembre 1927 ì\'. 2310), la medesima somma di 500 milioni era slata infatti, inserita cogli stessi apposlamenti e Jella– gli. a carico del già chiuso esercizio 1926- 1927. Cosl è stato po<>sibilc presentare ancora la situnzionc del bilancio a fine mese con qualche decina di milioni di avanzo (17 t:a~c~~i~e'in6~~izor"hneio, 104 in feb- Si spiega ora, cO'n la necessità di riig– giustarc più volte conLabilmento il bilao- ~~0atf:~ ~~~s 0 co~eJCl~? 2 ~~~!i•d~n 1 itrds~nr~ pubblicalo il rendiconlo al consuntivo del– l'E;:;ercizio fcorso. Poichè il disavanzo per !"esercizio l!)26- 2i che abbiamo sopra calcolalo in 1.589 milioni comprende dunque 500 milioni di &pese che Yengono etreltuale nell'esercizio in corso, dobbiamo diminuit·lo dl la.lo som– sa, che va po1·tata in aumento delle spe– !-ie,lf'l 1!)27-28 (in definitiva può dirsi che il tra:--ferimento dei 500 milioni per la 1 iduzione della circolazione etrelluato nel bilancio Hl26-27 è andato a beneficio del– l'esercizio corrrnle). 1\lle f:pe-e effcllive che sono regislrate "relle ~iluazioni del bilancio dell'ei;ercizio rn cor.~o vanno dunque aggiunte le spese che ~ono state effettuate per 500 milioni Rul bilancio df'li'f"sercizio 1926-27 e per 276 milioni sul bilancio del 1925-26 (co- 111eabbiamo già dello lale era la somma [lncora di:-poni!Jile al 30 giugno 1927 dei famosi L80n milioni}. In conclu"'iOnC', l'cscrci:.io :1926-27 si è rhiuso. invece chr con l'aYanzo di -\36 mi– lioni. t·o,t 1111 /J/S.U'J\.\"ZO Dl t.089 J/l– /./fJ.\'/; E PE/1 I NUJ!l .rorE .\JESI DEL– /.'ESEUC/'/../0 I.\' COUSO ll!SL'/.7'A G!A' f".\1 D!SA, \'J.\"ZO DI 653 J//L/0.Y/, invece dcll';.l\'anzo dichiarato rii 123 milioni). J~ ~i bacli bene : a que;:;ta conclusione sì ;1rri\·a facC'ndo .:i:,;tiazionc di tulle le spese rhe \eT!~ono compi111e nel!',..,;;01-cizio col si– !-lema. d1•I pa~nnwnto a raie. cioè facendo ~g~e~~.~··~n~~c~-iaS1~~t 1 lF~~ll ( ~; 1 ~rca~~f t:~~ leali J)CI' i quali ~i continuano a impegna– li..: gli c~cr~1zi futuri. la situazione del Tesoro leva ùal conto del Tesoro che porla tulli gli incas:.i ed i pagamenti che si compio– no per la pl'ima parle cffetliva della com– petenza delt'esercizio in corso e dei resi– dui degli esercizi precedcnli . .:\lenlre gli inca$si sono apparentemente in riduzione, i pagameut i sono in fol'le aumento. Ecco i dati per i primi nove mesi degli ultimi Ire esercizi: Dal 1 ° luglio 1925 al 31 marzo 1926 : In– cassi : 15.G27 : pagamenti : 13.062 : diffe– rema : + 2.565. Dal 1 ° luglio 1926 al 31 marzo 1927: In– cassi: H.586; ,pagamenti: 14.097; dilfe- 1enLa : + 489. Dal I" luglio 1927 al 31 marzo 1928: Tn– ca:.si: J3.5ì8; 1mgamenti: l-'t.76i; diffe– renza: - l.18fJ. 'fe~iendo conio del valore della lira gli incassi non sono diminuiti : anzi sono cre– sciuti. La :uccli.1 dei numeri indici dei prezzi ull'ingro.:;so della Camera di Com– mccio di ,\lilano è infatti la seguente : Dal 1° luglio al 31 marzo 1925-26: 66i. Da! J O ludio al 31 marzo I 926-27 : 6i\O. Dal I O luglio al 31 marzo 1927-28: -187. Prendel1do per base uguale a 100 i dati pe1· i primi nove mesi dell'esercizio ·1925- 26 si Ila: INDIO!DAL l LUGLIOAL 31MAP.ZO 1925-2$ l$2ò.27 1927-28 dei prrzzi all"ingl'Os;:;o 100 !)6 73 oegl'inca;:;si entr. cff. 100 93 87 dei pagam. spese eff. -100 108 i 13 Da quf'sla tabella appare evidente che ;'.1J~\~Sf'd~'/(;,~1;r;e~~l?e s:;~~e <leWoa sl~~~ aumenlano con un ritmo tanto accelerato che gli incassi risultano ::Cmpl'c meno suf– ficienti rispetto ai pagamenti. >tentre alla fine di marzo del HJ26 gli incassi avevano 1:-uperalo di 2.565 milioni i pagamenti. alla fine di marzo del l927 l'eccedenza attiva e:ra ridotta a 489 milioni e alla stessa <la– ! <1 dell'anno in corso l'eccedenza è divr– nul<1passiva l)Cr 1.189 milioni. I pagnmenti infatti son<_> diminuiti per la riduzione del caroviveri agli impiegati C: rer la revisione dei contratli di appalto e di forniture in corso, in rapporto alla rivalutazione della lirn, ma sono aumentati specialmente per il servizio degli inie– ,e~si del debito pubblico e pel' le spese dei ministeri militari e per la poliLica « im– prrialc >) nelle colonie. J::ccoqua il progres– ~ivo aumento delle spese effettive mili– I ari (per la competenza dell'esercizio e pet· i residui) degli ultimi lre esercizi, quali l'isultano dai bilanci consuntivi : MINISTERI 1924-25 1925-26 1926-27 Guerra . .\larin;r A('ronaul ica .... Tot. minist. milit. ~linist. delle Col. 2.697 f.08~ 3.781 t59 2,803 1.086 398 /i.287 45•i 3,204 1.214 610 5.028 690 m~-~~~~gn 1 3e,~~i fci1~1ie 0 'nti a;r i~~;~~a~~l completamente alle operazioni militari. Sarebbe interess;,,nte anche conoscere quanto costa la milizia 1 ma è. impossibile fare un conlo complessivo, perchè le cifre relative sono nascoste in varie forme nei bilanci di luUi i ministeri. Ci contentiamo di ricavare dal co'Osuntivo :1926-27 le spe– se che sono dichiarate per il personale, cio~ per i soli slipendi, a cui bisognerebbe aggiungere il costo degli equipaggiamcnli, casermaggio, villo. armi, ecc., ecc. Per la :\filizia Forestale è dala la spesa media per uu ;:oJosemestre., PP.rc.hò dn po--– co Lempo il corpo è entrato 111 funziono ~~~~~a :~~fipri~~~l~~~~Op:e1~<l~~l1~ s 1 :es 5 I'~~~ chiarata di 16.600 mila lire. Milizia Volontaria Na- zionale, Milizia Por– luaria, Milizia Con– finaria: Ufflciali . . . . 20.4 Sottufflciali . 6.7 ~i!ili .. 52.8 78.\) :\lilizia Forestale i\'a– nale (media per un solo semestre): Ufficiali . . . . 3.8 Sottufficiali . 4.2 :\lii ili . . . 8.6 70.9 16.0 X 2 = 33.2 :\li!izia Fenoviaria. _71.9 ~lilizia Postale 4.0 Spesa personale :\iiliz. (Slip.) 188.0 milioni le !~o1i~!i d\~t~ ~! 1 /'}~~df~~~~~i[ 0 d~f~W~}~ stero dell'Interno, fondl che sono stati sempre più accresciuti. :\'on è possibile fare un esame della Cas– sa <lella Tesoreria che serva a far ricono– scere i fondi che essa ha dispo'nibili dalle entrate di bilancio e da·lle altre entrato di 'l'esorcria. Infatti i! .Fondo di cassa, di cui si conosce la situazione ad ogni fine me;:;e, è costituito in gran parle di titoli in corso di reioJazione e quindi non è spcndibl!c: mentre il C/C del Tesoro pre5- ~o la Banca d'llalin, che da alcuhi viene consì~erato come la cassa più vera e più propria, comprende anche i fondi delle contabilità spceiali (Cassa DO. PP., Poste, çcc.). Abbiamo più volle ripetuto che l'indi– pendenza del Conto del Tesoro d3'lle con– tabilità. speciali - di cui non riesce a sa– pere nulla, nemmeno il numero - rende vano ogni controllo esercitalo sulla Teso– reria. Nel gran calderone dei debiti e crc- ~!~!e ir~i[gi q~~l;~c~~~ir;!• vs~ofc~O d~\a;c~I~; non virne conosciuta la situazione delle contabilità speoiaii. :\fa le risorse che si possono ricavare da queste contabilità. -speciali non sono illi– mitate, sicchl!. a lungo andare, le ditfl– coltà finanziarie si traducono necesrnria– meute in un aumento di debiti. Dal!a situazione riassuntiva dei debiti pubblici, ripo~tata. sul Conto del Tesoro del 31 marzo, ricaviamo i seguenti dati (in milioni di liro), Totale generale dei d1;biti: Al 31 marzo 1928 . . . . . . . . .. . . 86.0J t Al 30 giugno 1927 . 83.675 Di//crcn:a fo aumrnto + 2.336 l\"('lla situazione del 31 marzo pel'b sono tolti 4.229 milioni <li circolazione banca– ria per conto dello $Lato e 802 milioni di bigllett i di Stato che erano portali nella s1Luazione del 30 giugno 1927. 1...aprima somma non è stata restituita alla Banca d"llalia a. saldo delle anticipa– zioni falte per conto <lei 'l'esoro, ma - ~~~~e:s~~~a 1 :n1!~W~~~i1e:-in è b:!~ 1 ~1 s3!~ 1.:reto 21 dicembre 1927, consentendo alla Banca di valutare alla nuova parità le sue ris:e1'\'C in oro e in divise pregiale che se– gnava in bilancio all'antica parità, e cioè di molliplicarle per 3.666. La circolazione è rimasta que!la che era, mn il debito è stato cancellato _pcrchè corrispondeva aHa ipote 0 i che la lira dovesse essere rivalu– tala alla antica parità. Questa regolazione contabile è a\'venuta al 21 dicembre, ma li P"2')?'ioramrnlo progressivo delia si- avrebbe potuto awenire anche prima. La 1o:1LiOnf'fìnnnz1ana. mrçlio che dal co~t~ circolazione banc~ria pe_r conto dello Sla~o t!<'I J,ilunrio c.he dovn·boe SCfr:nare tutti I j non pot"va cons1derars1 come vero deb1- ,: .·ili! a ri.-'cuot~re o Lulti ~Il impegni a lo neppure al 30 giugno 1927 e quindi va p.ir; are, accesi durante fesercizio, si ri- lolla da. (aie sii uaziooe. La somma di 802 milioni ri~ulta come differenza fra 1.291 milioni di biglietti di Slato segnnli al :JO giugno 1!)27 e i 489 segnati al 31 marzo 1928. Questa riduzio– ne è stata col1seguila con la sostituzione ai biglietti da 5, da 10 e da 20 di monete me– talliche, che non è. segnata nella situa– zione ùri debiti inlerni. Le monete metal– liche , .. e non sono a pieno lilolo. ma hanno un valore in melallo di meno di un lcrzo df'l loro valore )1ominale : sono dei liloli di credilo con le precise funzioni dei biglietti. Se quesli vengono segnali nella situazione dei debiti interni per ren– dere comparabili i dal i occorre segnal'c anche le monete metalliche. Nel periodo considerato sono stati emessi 743 milioni di lire in monet~. m~tal!ica_. i~ c~rl'}spoh:– denza ai 802 m1hon1 d1 b1g1Jell1 nllrat1. :\Ila situazione nl 29 febbraio 1028 aggiun– giamo quindi lali 7'i3 milioni. Infine va segnato un milìordo, che non compare nella situazione dei debiti inter– ni, ma è ~talo iscritto dnl gennaio scor;;o ueg-li inl:assi di Tesorel'ia nel movimento di capiluli, come « accen~ione 1.li possh·i- ~trtt'11~~~~~,~~1ff;t/tJ/i~~f1h;·,~~;(;:;'jo~~ lo del 'l'f"soro a favore della ciltil. di Roma e di :\lilano e del Consor.Lio delle Opere PuJjbJiche u. Questo miliardo di cui abbia_mo già par– lato è un vero e proprio debito che deve CS!ò-ere pol'lato in aumento degli altri de– biti interni. :i.on leniamo poi conlo <lei dcbi!i che sono slati conLratti con l'emissione dei buoni dell'Tsl1tuto dei Camùi, di cui ha 1iarlato il comm. Stringher nella ma rela– zione (per una somma Ji -'150milioni), nè dell'aumento di 107 milioni (da 169 al 30 giugno 1927 a 276 milioni al 31 marzo 1928) segnati nella situazione della Banca d'llalia come « credito di interessi per con– te, dell'Istituto di Liquidazione», perchè sono due partite non completamente chia– re. Contentandosi di rilevare le partile si– cure. il confronto fra In fine di marzo e l'inizio dell'eserciz:io in corso dà i ;;e– guenli risultati: Al 31-3-28; Totale segnato wl pr-o– spetto tfebiti interni: :\lonete mela Il i- che emesse dal 30-6-27 . . . . . . 7'13 Accensione pas- sività finanzia- ria . 1.000 8G.01 I i-7-13 + 1.7-13 Totale generalo Si.75-1. Totale segnato nel pro- spetto debiti interni: 83.675 Circolazione bal1earia per conto Staio ... - 4.220 87.754 Tot.aie generalo Differe11:a in aumento dei debiti foterni dal 30-6-2i al 31-3-28 .. 79.-ii\6- 79.446 + 8.308 In nove mCsi il debito Jl!lbblico interno risulta aumentato di 8.30ij milioni. Abbiamo detto che nelle cifre riportale non compaiono certo tutti i debiti contrat– li nll'ìnlerno dallo Stato. Dobbiamo però r:n("'h'C dire che-l~inuremçnh;n:fef-dcbito non è stalo cosi rapido come apparirebbe dn! ~i! 1 ~·~fac1~?f~~~~~a 1~nribni~'ral~ N)i 7 re~t/: 1o del Littorio cd i premi che sono slali accordati per la conversione obbligatoria dei Buoni del Tesoro in consolidato ; co– me pure non era contabilizzato il debito che lo Stato aveva già in gran parte con– tratto alfraverso l'I::ililuto dei Cambi, fa– cenciosi dare le divise pregiale dei debiti conclusi a·ll'estero. Vengono ora contabilmente al pettine nodi che hanno cominciato ad essere fatti dallo «storico" discOJ'SOdi Pesaro (agosto i925). L'o'n. Volpi ha già. dichiarato che biso– gnerà presto contrarre dei nuovi debiti (vedi 111/ormation del 15 marzo c. a.). « Se, come è possibile - egli ha dello - avre– mo un deficit momentaneo, sapremo ri– mediarvi con un preslilo interno, e se que– sto mancas~e (quale modestia !) con un pre– slito all'estero. li credito estero ci è sem– pre largamente offerto u. Allro che Cassa di Ammortamento del debito pubblico interno ! Se non è stato contralto ancora il Pre– stito sulle ferrovie è per la difficoltà di dare su esse una sufficiente garanzia, per– ohò il loro esercizio è in tlefecit. E la costi– tuz:ione della "Società Anonima Azienda Tabacchi Italiani" stabilila col decreto 6 gennaio 1!)27, ~- 13, è la premessa nece3- saria di un prostilo garantito su tale a– zienda che ha dato finora il maggior pro– vento al nostro bilancio, non ritenendosi i bançhieriamericanisufflGicnlcmonte si– curi di un semplice vincolo poslo all'en– trata derivante allo Stato dai tabacchi. POJ.\ "CA.RE Il franco è sl{tbili:.::;oto. :fon sn1ipiamo. mrntrc wulinmo 1ll macdtùw, <tq1talc tasso. ma i11 pri11ci11io fu s/abili::.a– :.ione è fnl/a e diverrà rf/elliva lu– nedì. Xoliamo che a dif/el"c11:.a deliri lfalia le co.,c 11011 si souo falle in sc– gi-cto. Pa1·lame11to e stampa hanno potuto discutere a fondo la q1leslionc. H la Francia non è per q11rsto in ro– vina . . 411:.i, in ruvilui c'è l'lloUa im- 1ieriolc. Ab uno disce omnes Gu,·:.io illalapm·te è 1m famoso scai;c:.– ::;ocoUoche O(Jni tanto rompe le uovct n-.·l pw1irre /Mcista; e chiama gente intorno a vedere la bella frittata. Stavolta se l'i: prcs(I con le grosse 11ot·n rii un .urnppo di fortunali scl"iltOl'i fascisti.. Questwne di r,dosia ... letteraria? A noi 11011 imporla. Quel che ci i11tc1·cssaso1w i falli veri che egli mette ili luce, in un vi– voce articolo della (I Fiera Letteraria " di J!ilano. "E' ormoi di pubblico dominio - ·egli scrive - l'assoluta nHmca,1:;a di serietà e di pudore di molli. fra i tanti tic1·so11aggi che si son rculllnrtti a tavola rntorno ai co1tlributi sindacali della Fcdcra:.ione dc- f,~1J,~/~llgf f t~~~e~~lt~rtii;~~~,i;;·tiii,Sl~! tu detto e ridetto; e se a qualcuno sem- 1,rcrà convenie,ae finae,•si offeso, fuori le carte. E' da sperare che non siano segnate. « Fra le carte 'di minore imporwu:.a che i>otremmo mette,·r in lat:ola noi spcflafo1·i v'è 1m dicci di 1le11ari,modesta avm1c,uar– dia del tre e dell'asso, di cui Rossoni co- l me presiclent,; della Co11/cdci-a:.ionedei Si11- daenti. /al'C'bbC' bene a chieder ,1oti:ie al pr-oprio amminisfralol'c. llossoni, 111/affi, non 1mò conscnlfre e/te l'ammi11istl'Olorc dri co11tl'ib11ti sindacofi dei suoi oi-gani.:.– .:.aU. e vcrciù m1ch~ rlcgli scl'ittu1·i fascisti di t-"tt-.Iudfrr, t I <- iL J_,,.,.,,.,. .. - -t'vr- ~~lt;~~/1nffa~r;g;o;,~ ;,;;d7ig,.g;;,Ì1~e~~~t~~= :.o di appendice « f.,o Zar non è morto", 1mbblicoto a puntale dfJtl'ot.r,<moddfa Con– fcdera:ionc <lf'i SindQcati, Di ~olilo, 1111 ro– mon:.o di appendice Ri J)o(ln d(t ll'cntila olle cillqitcmi((i lire: il magnifico roman:.o di Go11r11d "Xoslromo )), OJJporso f"lllPO fa in rm gronde gionwlc, è sto/o p0(JQlocfrca cinquemila lil'c, Diciamo II i\·ostrnmo" di Conr<ul ! Pc,- il (< lloma11:o dei Dicci n, i tessero.ti della Confcdcra:.io11c, in gra11dis– sinrn magr,io1·rmza operai, ha11110dov1tlo sbo1·sarnc btm cf'11loci11q11antamila.Perchn Per la sorp1'e11denteropione che (Ili auto– n son dicci c che /1·a i dicci fig11J-ono,ol– tl'c i nomi del Pl'csidentc e d<'l Scyr,;:tario Generale del "naduno ))' q11clli ,lf>t SC(ll'e– tario 11a:.ionale e di due m,:mbri del Di– l'CllOl'io del Sùulricato aulol'i e srrittol'i ! Si JJ1t6sapere quanto Rossoni pa9hc1·cbbe un 1·omo11;0di appendice sc,·i/tu in co/fri– bom:ionc da cinq,wnta lcttcl'ali 7 .lfe:.:.o mili0llC? Sotto, roya:.zi: clu: c11cca(l1J0, il sindacalismo int,:llcttuale di Giacomo di Giacomo! « Queste cose fanno ridere. ma son cose serie. Poichè mostrano fino a e/te 111wto arrivi l'0l'lnai famosa cwno,·ra inslam·ata, a danno dcr,li oi·gtmi::ofi e (1 ùenefici? pro- 111:io. r/(I (,lcimi dil'igrnti dc_Ua Fedcra:.ionc Srndacole degli /nlcllettuah n. Ab uno disco rimne!ò-. Da q11rl che s11c– cedc iii una 01·gm1i:;azio11(',scc0)l(/0 q11e– ste scandalose 1"ivcla:.io11i,si p11ò bene im– magi11al'eciò che avvic11c fo iuli,;: te alti-e. Il C(ISO dcllrr Fcdc1mio11c Si11(/(lf'(l{f' llC{lli l11tcllettuali è il caso di ln/1,: I<' Fcdei-a– :.ioni ,·oss<mitmc. ,li lutti i Sindacali ll"i– coloi-ati. I.a soln dif/crcn:.a è chr Cm·;io * • .llalnpo,-tc, intclletllwle fascista di tma ccr- Vcdremo per quanto tempo ancora 1han- ~a ,it~{t~fi~~ .!!... ~d~~~-ti, sf~i1ta°~~:it 1 ~ii~r!i ~~/ir~.i5'~!~~~:a~1;ar~~~t ~dd~~o~l:a~!~rl~r~~ ~;,~t:ii: ,~l~r ::rI':';fi;:;~o:·(1g,1~~1~~ 'v;r ei~_t,.,~;: ressah n fare il poss1b1le per cercare d1 rarsi u11adif('sa - mentre ((111/i e ta11li salvare tutta la !Jaracca, tcn_1cndo_ ch_e un altri, che s(/11110. drbbo)lo 1ttcc1·c,se 110 s«– crollo farebbe loro perdere 1 cap1tati che) rebbcr /ul'li g,wi. hanno imprestali e ripiomberebbe nel caos ______ · ·--<>------- monetario un importante mercato u cui i ~~r~o~)id;sjic~i:'~c~:l~~~\~~i- da moli i legami T O e P 1 i t z Quando i banchieri americani cd inglesi saranno convinLi che ogni aiuto p('r assi– curare la stabilità monclaria in Italia l"iu– sc!rebbe inutile e non potrebbo portare che a un aumento dei lol'o ri::;chi, avremo la conCIUSIOllCde'lla « battaglia della lira"· (( Ricordando Mallcolli, noi l'i.cor– diamo anche la lun_qa. serie dei me- 110 110ti hwo,•afori uccisi o torturati dai -~if'ari del fascismo. (( .\"oi ricordiamo (Lnche gli tiomi– ni che sono in esilio, r;li uomini che so((rono tormenti inauditi nell'oscu– rità delle p1·i9ioni fasciste; gli 1w– mini e le donne che questn stessa scflimann son sfati condannali a 20 anni di prigionf' per atti comm.cs3i quando erano legali, e per il « delit– to" - tra gli altri - di aver inviato danaro nel 192ù ai minatori inglesi viltimc delle serrala. « I conservatori bri11dP1•anno in questi giorni a LondrCL al loro eruc Jllussolin~. Ma menll"e essi fa1\ festa, noi dobbwmo ricordare le sue vitli– me e dobbiamo dichiarare la nostra solidari.eta vel'S0 i lat:orafori italiani nella loro lotta contro l'uomo che cerca, col manganello e col puanale, di mantenere l"llalia alla mcrcè del capitalismo))_ Dal « DAJLY HERALD ». del 9 giugno. Il c,msiyfif'1'r delegalo dl'ila Banca Com– mrrciale, che fino (1 ])OCO t"mpo fr,, JJl'ima cioè che .ll:1ssulini si rfrcidrue ad oss11- 111r,,,,come ministro tlelff' fi11a11:.c il cosi– df'Uo cu1lle \"o/pi. erri lo sprryiatorc 1iiu /IJJCl'to dl'l (JOVCr110 fasciSlfl I'.' VC'11it1t1 drt fJIICSI0 minacciato di Cs.'il'I'(' ('.\}JUlsù dalfo //olio. fin pro111111riolo 11 .\'1•11• )'r,,-/;. doue..: 1111datoper ùw11a11rutvi. 1111 a /ilio.le 11,,ua saa /Ja1,cr1. 111111 s1Yrlic11to ,•/011ia 1lr·l Du– ce. dir-,mdo « f'/1c l'lnlfil1 sr,lf,) la sua 1111ifla tp.•11iuf<'. "'"' 11,:, riplasm" /'(111i111a ,, /o 1,1·– ym1i:.:a:.iu11r socit1/r 1· r~·c,,1101nù1, i; 11ygi il paese di J::111'upa uv1:co,, 1w1r11iore fr1m– q111llillt e SPCl'(l)1;asi JIUÙ fJIWl'l[(ll·C fil fu– l11ro. Qurs/o gli rnnrriconi smmo, ma Mm s(l11110 ancora abbasta11:a. H' rlov 1 :rc 1Jf?r :/:1~1~d~ist[~-~:~~i~;~o;:;~~~o ci:t~1i :~!,Ji~,11~ li ,!ir1gcnli a11t1·ticm1i, e qurM,, w mi so1ir1 ifor:.alo di dirr d111·ai1/c i rull 1 1q11i ,.,,,,. lut uv11tocoi 1ll(l(J'Jir11·i csporirnli di '\\.'all St,w:t IICi c,iur11iscorsi>)_ l.rt 1)rescn:.n t:er,t ddln. 1·11(1ir,11r di Tnr– plil:. 11 1\"cw Yo1·k. i· ri1·elalr1 rhl un'alli'a} 110/i:ia appm'.\a rlopo il disco,•.1·0.quello ciuè di 0CCrt•dilm·c !Hl fJ/'(J,\'~''J• Jdlf'rhrtto di a:.iu11i dr/frt /1(/1/Ca C1J)11111c1·daf,, st ·ssa sul ,11crcalo tli .\"no >'Ml., w,cchcllo di rui si è reso comprulure 1111 c,,·11ppodi ùtmchicri Or1lf;'rica11i. Gli h{/ar; .~hnoco.1ìprosprl'f1~i_ i 11. llrdia eh,: noi 1.·enr/1(/mo tulio 0tJli amc;·1cm1i.dfJ- 110 le iuip,·cs;:: clcllrirhe. f'CCI) [ti fji'/lil(/C Ua11ca che si offre al Jfoloclt f' prr <JUl'.',~/r, i• 11/'CC-JS(lr/(} il <ii>f'Ul"$0 r,,u,tto (fllll/l(J 1/.-l ~-,~~Zst:~,.;[t~;;~ ::t;;af;-~lir'i:~7o 1 ~~,~c:a at;;~ f'>::i:clc. 24 GIUGNO 1928 LAFUNZIONE POLITICA DELLA CULTUR {Agli stranieri plaudenti all'Italia fascista) ------·►-· Uno dei più f!'l'andi progrc:e~i storici fin qui compiuti dall'uma11ità C dato qurllo in \"irlù del quale a poco n. poco prima In religione e poi la :,cieuza, la. letteratura, l'arte - tulle le forze cu!lu– rali in:::omma - si son venule affer– mando autonome di fronte alla polilira, di fronte ai partiti e allo :.tato, diven– tando anzi mezzi con cui, in :.eno a uno :-.le::so blalo, vcngouo aualizzatc, altera– te, progl'e::i:::ivam!'nle con<:ilialc e armo: 11izzatc in sìntc::i :::upcriori le cori-ent1 strettamente C(.-onom i che e volitichc dei vari partiti, e con cui tra vari Slati vcn– gouo costruiti o ricostruiti i ponti eh~ afTrateliano i popoli al di sopl'a dei conf1illi dei meri iuleres.::i e ,,.j prepa– rano vi-ioni più larghe, p1•ofonde e ?la– bili degli intcre.'..:;i medesimi. Prcc:1.::n– men le perchò l'uomo non ò ~olo n.:: principalmente J)l'Odulto1·e e con:.umnto- 1·e, operaio o capitalista, tecnico o l<'t– terato. ma, al di :::opra di tulle quc,,tc di:.linzioni è anche cittadino; e preci::=a– mcn!t:.:pcrchè ne.'!:.Ull uomo che ~i ri.::pel– li C in op-gi !::ola o principalmeule ila– liauo, svizzero, france.:;e od inglese, ma. include in .:;è \"ttlori etici e culturali, che l ofanno cri:.liano o buddi.5ta, ammil'a– lore di Gcclhe e Spinoza e non solo di lJantc, di ShakcspcaZ'e e Dante e non :;olo di Gcelhe, di Newton cd Einstein e non ::.olo di Galileo, ccc., ccc., non .::i può in oggi e:)scr coerentemente pcr– ::;one colle, per::.onC' in cui la. cullura è dia della vita cd c:.»e1·c nazionalisti slrclli e nngudi. E prcci:-amente per quc:::to danno di ,,ò spettacolo a un tem– po doloroso e pieto:-o quegli autori e :::criUori, poeti e critiri, scienziati cd :u·ti::ti che, nei val'ii pac.;i, dopo la guer– ra, andando a 1·iti-o::;odi secoli tli sto- 1·ia .::ono ri:.oggiaciuli ai vari :-piriti ua– ziona!ir-:tici e perfino alla tentazione di plaudire alla barbarie fascista e rcn– der::.cne COl'l'C:>pon:.abili. 11 compilo di uua. persona colla di fronle a un movi– mento, che ::,Ollcva grandi ostilità.. e cri– lichc è quello, anzitutto, di capirlo e di sta1•.5cne a parte, sospendendo ogni giudizio. Un movimcnlo che ha conlrQ di sò, come mostra la li:.la dei sena– tori che volarono recentemente conll'O la legge anlico~tiluzionalc, nientemeno che personalità quali 13cneclclto Cr·oce, Luigi Einaudi. Gaetano :\losca, Achille Loria. Etlore Ciccolli, nonchè i prof. 'l'a– mas:.ia, Voltcna, ecc .. tutti nomi di fa– ma mondiale, dovrebbero almeno su– scitare in ogni intellettuale serio il dub– bio che assentendo ad esso non si otTen– de gran parte della ço.::.ci~nza mo1·<1lc e culturale d'unu popolo. l\on 30no an– che costoro Italia ? J\·on è llalUi anche e forse sopratullo 1~Pf,t;~~·e cl~l fa~P~1irei! 1 è1i~i:1aJiÌ1e P\~ p1·opria ,·olontà ? In mancanza di almeno questo sen.:=o di dubbio e di riserva chi assente al fascismo, chi, contro 11 escmpio di Ro– rnaìn Holland, di Alberto Einstein, di Graham \Vallace, di G. H. \Vells, con– tro lo stesso fallo signiflcantissimo che, suo malgrado morse, una forza. come quella del Vaticano si va dal Fascismo -~~6r~f,,~ç_Mk~~~~~ rultura. e r-hc f"gli della r,ultura non .-a~-~l'~;g~ 1 ~\.I 1 ~l~ 1 b 1 ~ 1 ~\r dubbi? per chi :-i profcha. <:ri. •fin.no ,. catl~lico ; P".r rhi forse ha !:tritio SOJJ<'t!i, 0~ 1- cauzoui. libri su S&r1 l•'ra.ncc,,co, su S<.wta. ~.atr_– rina da Sirna, ~u Jacoponc da I Qd_r, ccc . (' uondimcno plaud<' a un _1·eg1- ffie· ~ ad uomiui pci qu._di la prcd1ta Q il man·,ancllo fanno tutt uno f" che han– no crclto a norm:i il fare agli altri qu~I ehc non •i ,·01Tebbe fare a se :.le.::<:1, l'applicar loro il pu$'nale _e la._ tortura, il ne,,.arc loro ,wn1 :--c:n~o_d1 eguu– glian!.a ci\·ica, o,trni _d(n!to d! cooper~re a dclcrminarc i dc:::lm1 propri o del J?IO– prio p<1e,,c ; per chi pla!Jd~ a un r~g_1m1: d1c obbliga ad c.:c~P'? 1 bam~~n.t d1 orin'ini trdc,,4'.'he o ~1a,c, a pa1la1c ~i prc°g<lre Dio in tH!a.. ling-u~ che _no~,_<: Joro. Prl' mc non \"1 e dubbio che 1_1 du :.1 f•rbtiaui e ,·attolici e l"applat!d1~e a! rasci.-,mo cqui\"alc a co11ficcnr_chwd1 ne!– le carni e ucll"<.1nima del 9r1.-to; cqm– \'ale ad e:.sci·e .:tnimc :::acrdeghe che L1 religiosità cflpace di ~anlo_? u1~a- delle forme pili secllcr.alc d1 cccli~ sp1r1tualc, ~pecie ::e si dà 111 sacerdoti. Da. di ciò non \"i può c---rr dubbio anche per ri•pctto a co~idetle persone colle. che, a p~rle da qual~i.:t::.i opinion_c l'cligiosa, ~pr<:10 P?rchè e 111quai~lo ,·1- \'0llo in pa{•~i lib~r1_,e_::.all_an~ per r1_gu~r: do ai loro pac:~1 1:.tliuz1orn e p_rinc1p, alla. cui demolizione plaudono in Ita– lia e non di mc110 lcngono cor::.i di sto– ria ilaliairn. plaudono (' celebrano nl'i libri loro Alflrri e :\Iazzini ! E ciò per uno spasimanl? a1:1orc dl'~f.'Ital_ia ! Si può cC'lehrarc l'Itnha ~e~ J~1:.org1~e!1to, ~!!!in1~ 0 ~~o s ~~n ~r::.~;!~\ , l ·? 1 dl~~~'J~u 't~i costoro sinceri : quando celeb!'ano il pa!-isnlo o qunnd~ cele~rano !I pre_:;cn{e "! Quando dc11unzHJ.no l'Au::.lr1a e 1l Dor– bcrne o quando plaudono a una oppre'-– sìone di gran lunga più feroce che per• fcziona. i metodi di 'l'orquemada "? Quan– do ;,ano intelligenti o quando sono mo– ralmente e inlcllettualmcnte idioti? Co.c;loro sarebbero stati nel passato tra. i lapidatori di lulti i profeti, Ira i flagel– latori di Crbto. Ira i persecutori di Dan- 1<', Ira i carnefìci del Sarnnarola, tra i ~~:-gl~td~: l~:~1i?~r:;f~~~1 1 !~1 ~·~c1 1 h~1/,~~: ir'a i plaudenti alle sentenze che con– dnnnano a morie :\Iazzini, Garibaldi, TT~ 1 fR~~iip}t~~;ii~;i 1 _ct~ 1 1 1 •}~!~nl~b~r~~-:~t; modo! Dio afTrclli il giorno in cui se ose– ranno l'imo.:;lrare il loro grugno tra noi li ticaccercmo oltre !'Alpi coperti degli sputi di tutti i redenti dalla tirannia che fu anche ln. loro liranni'n; li ricacce– remo coi loro amici d'ogni terra, che orn inneggiano alle nostre catene e insulta– no al nostr·o dolore. E Dio liberi da si– mii genia infida pur le loro patrie ! .i\"011 può amai· la. libertà pur del proprio paese chi plaude a .chi la calpesta in altre !erre ! Signor France;;co Chiesa, laureato ad ho1101·rm in Hnma, quesli vòli sono an– che pe1: mi, poela nè libero nè svi;:..cro I ae,,h ---- ANGELO CRESPI. --- ____ , -------------------------- Ridiamovita alleUniversità Popolari Chi non ricorda quelle Scuoi<' o linivcr– si!à popolari, che ,;orsel'o in !talia nei pri– mi anni del secolo e furono focolari di idee ùemocJ"atiche e di libertà? La riscossa contro roscura11Usmo e la oppressione clericale, in moli iHimì centri d"l.talin, parll proprio da quc~li modesti ~~~~~'.!~i: ~ude1 1 ~ici~11~~1~ 1 J1~~ 1 ~/f~~ed~~ loro cure. li periodo di maggior splendore di gue– "le Scuole è il periodo del lento, ma sicu– ro progresso d'Italia, inleJ'!'Olto dalla ca– tastrofe della civiltà europea, avvenuta nel luglio del 1914. Dopo la guerra_, te turbinoso passioni provocarono divisioni, :scissioni, :sprrpero d1 for;,e, e solo all'inizio del fasci!ò-mo le Lniver.sità popoluri 'Sf'mbravn stc;:;scro per riacquistare l'antica importanza. :\la venne il fascismo, e spazzò ogni cosa buona. Perciò le CniYcrsilà popolari sono scomparse in Ilalia. Xon la coHura delle tolte preme oggi ai gov~rnanti d01 no.~.lro infelice pne~e, ma nnz1 la loro mcoscicnza. Ja sotlomi"s;ion(' il 1mel'ile amore tler le parate e per J~ SJ)Ol'L besliale. Perchè non tentiamo di ridai' vita tra gli esuli e gli emigrali, alle L')liH 1 r.:;ità popolari ? 11 problema non è :emplice, ma uon è neppure in:-,olu/Ji!e. 'fra Francia. Svi_zzera e_D~!gio ci sono :_ilm1'no30 centri III o.ii 11 numero clf'!?li 11_alianid,imoranli ~01_1 C _inferiore a quello d1 una piccola c1lla. 1\oltana di p1·ovmci; 1 , e !-p('!-~o. anche di una grande citlà. Oltre che !)w·1gi e una decina di paci;i <IPJ!a B_anl!_ru_e pa~·igìn:1; cito ad "-~crnpio Xiua, ~iar~1gl1a, Lione,, folo<:::i,,\!u!housc, Giuc– vrn. _Zur1.go,Grenobl<', J.u,sr,ri:iln~t·go,E~ch L1f'g1, V1cnn<', ollre a 1)oll1~s1mi gro•sl ~~'ri·-:-f ~t~~l-la :\leurthe et :\o:.elle, de! Yai·, Già in _qualcu.no _d~i C('\ll'i citati e,-;iste t~n f'mbrJOJ~(' _d1 l lllVf'rStil popolar(' : a \ l!'_lll,le, )1ellh~re, j)f'j• C'lCllpio,quei liJ'avi t:~~~c~e~~a;m~d 1 ~~:.~.\~fri/,1_ ;~~;j~ ti;•i~~!~~ O!~t", si tengono COl'~i rr~lal'i di confc– n·nze. :\'on dappc_l'lutto _;:;rirà po~ibile iWtuirr d<'llr: Y_cre Ln1vC'r.-._1tà JJOJ))ari. con 1·ol'~i 1-c,iwla.n; ina quasi do\·unue è pos~ibir,, org,11117:zart"_ 1 lt"llronferrn~ ili <'ollura. ,li art,>, d1 polilira :ilm<'uo og:n 15 giomi, du– ~~~:fc_Ja st;1g1onc t!l\'l'l'IWlc da ottobre ad "'.- credo che, meU<>ndoc:ill'o11era. noi po.,:--1;unoarrl\arc a far unlavoro utile r proficuo P"I' la 110,1 ra cau:;_ · L'iniziativa. a mio morlo li vr:,,111"!'(', do– \',1:<'bhP . e~•<'r_e prc•-a dal« .\,,;oc1a1.ionc G1ornallst1 (,1~vapnì Aro,cm,:,la, clH· PC'!' ~;t:'Jt~;~~~i;:oc :/e:~.~~- Il \ a:;!t~1t /i~e/b~ d_tJH'e;:;f'n[ar".uno ~chcma <l4J_l'O~cUo rn·a– lico, tlopo _d1 a-.er avulo lCmfonna1.ioni che slo d11eclcndo nei \;ll'i cutri. Ho fiducia rhe l'app<'llo c!, i:mcio Ol""i eia que!»t•i _colo!)ll.C:-,arà :1ec110J11•1lf'\ol– mcnlc d;1gll _;0111:•1 Cllf' il fa's:-•no ha di– rf.it· t~~ per li mondo e puli:dai·c I.Hwui A. r lf'tlO_ri ~h~ a\'('.-:-f"l'~Cfltbi.i, progrtli o"?e1•yaz10m r1i::nard:mt1_qu_!,lq,. (!<,1iu•nro' m1 f;1'.·ebliero_co~a p-1:ati~srn1~~:•)1ui,w .-n~ domeh al mio md1r1uo: G1.,,Pfl<' \n– drich - 50, ruc LabaL - Paris11:1,.· · RIYI~TA DELLA ~T MP A + l_J• duce" è genio completo : leonarde!co, mach1avclllco, dn.ntcsco, p1comirandol!no. E' lutto. _Ma ora In scrlttrlcc - I.Ile.e lei - 'rcresa.h lntC!'\"JSlatadalla rh·lsta Gll oratori del 91orn0 ha _sentenziato: preferisce fra. gli oratori di o_gg1 ... 0!'1110 (' De! Crolx. ~ :-.rn naluratlmentc l 1J1:a~orc ~he pili ml appassiona <' cso.1ta. è :-.1u~ solm1 •- h la scrlllrlce - dic~ lei - 'Terl'6.'.l.h ;~~~~fc uim~~,i1~~Uodc~1~i~ 0 n1;ilt 1 uSJgN-~ 1 poèc1 1 li~ <l,•rua. ' Nol nulrlnmo un terribile dubbio che a.·umo- r!sln sia Tcrcsah. ·

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