la Libertà - anno II - n. 16 - 15 aprile 1928

"""""'= 15 APRILE 1928 LA LIBERTA LE CONFERENZE DELL' U. G. I. C. A. 11 pensiero l' pera diGiovanni Amendola ne la rievocazione diAlberto Cianc Il secondo a11nivcrsariodella morte in esiglio di Giovanni Amcndola, martire il– liutre della causa della libertà. è stato commemorato con particolare fcrvarc. A Parigi la commemoro:;ione i: stata lc– Tiut~, per cura dell'.4.ssoci.a:ioncdei Gior– nalutt che ad Amcndola s"intitola, dal pii,, fedele collega e coUoboratore di Lui da Alberto Cianca. ' Quando, tra la commo.;ione del fitto udi– torto, Albert1J Cianca ebbe terminata la ,ma. splemlida commemorazione, nella o– vaswne che la saluto' era L'av!(Urioe il co– ~ndo che La Liberlà. aveue a riprodurre intero. questo documento di fede, questa opolo_!J~a c~lda del, marlirc, questa animosa ~~1t:z1-teor;:gr::i~ 0 w/;i1~r;:ie ·,ae ,~;h 1 ~i propaganda • .siamo lieti di obbedire. Signore e amlcl, La rie\·ocazione che noi fac6amo stasera di Glonnni Amendola, per Iniziativa dell'Assocla- 2lone, che s'inl.ltola, onorandosi, al Suo nome e dlRanzl ad un pubblico, In cui sono rappre– sentate torse tutte le tendenze pollllcbe del- ~~~=~~0'1n~~~%1ta;H1 fJa"~ce~g~:sa~ ~~p,rec~~~i1! d;iilun:ur:o~~~fl~~lli~;:gl~lllz?; clv1Je. dal dlsri:çrsi combattenti di una trincea. ~~;g~~&~i:ro J!~u~~o•i~~o 1 •a J~r S~o;·~s;~~'. ~!nt~c~af~t';s~U e ~~cid:°l~~l:• f a~:~:~j 1dea.ll , .poifliche,.socia~ morali per cui. da ori– gini diverse e rn omaggio a diverse dottrine. ~:~o~~I J~~rà,~\uricc~~~~:1i~r 0 d~IÌ~a di~"nW{ e della ci\'illtà umane che Il fascismo ha rin– negali e soppressi. Perchè pochi uomini hln- ~~r ~~rt~~~e~;: 1 ~du~rigneG~~Ì~ltii.!1ct~ectfc 0 ! 8 : peramento, una cosi' nera e netta negazione del fascismo : negazione veramente • totaJilaria • ~I 1 i~~~1!~tel\u~~~a b~~~e.~li e:i~~1;,me~j: mlth·e della Sua onestà e della Sua giustfz1a, ta~a~i°~::1ocn;:.O~:S~~lk ~.ff~ !~u~~P:~ti!~t~. I ~randi insegnamenti di umanità che attraverso e~~~o1~~=if~v~f 0 b°.:tfl'a~!~~iìl~!~O:, sospingendo il Suo splrllo verso nuo"e mètc 'di g1u..••Uzla sociale e di !ratellanz.a umana. La nuova democrazia }la~~ ~i~ta~~rf& 0 ehafo~ul? s~t~~~ :f1\\~ mento alla preoccupazione materiale del suo fu,uionarismo, ha scritto che .\mcndola era un conser.·atore e che • U fascismo lo ha decisamente portato a sinistra, do\"e non sa– rebbe andato se il suo temperamento a\•essc trovato un paese capaco di seguirlo suHe Yie di un consenatorismo serio a. li giudizio è superficiale o Inesatto. Come quello di coloro t:he, non conoscendo profond3mente ruomo, ~-f:. 0 d~ait~Òid~~!ti~d~fi~~~~ese;~e:;,c d!l !~~ eludere che Amcndola tosso uno spirito chiuso e duro : mentre nell'intimità egli etronde,•a la fresca ed espansiva cordialità del suo Lempc• ramante, che balenava nel sorriso dei suo gran– di OC()blumloosl e risooa,·a nelle sue aperto tisate di fanciullo. iLa ,;erllà è che lo vicende della (plerra o del ;~rrdcf1;"·~~ :~~f~~/ J:i~~lo:}i'~ ~ ~.~irJ~i::~~r~~-~:u~ ~~·:iup~en~~m1!. ~ fl~°a: lità sono lracciati in suoi scritfF e diSeorsi, su cui cl soffermeremo più tardi. .-\ne.hoquando ,·erso il fascismo che, avendo rinnegato i 14 punti delle sue la\'Ole fondamentali, si dclinea,•3 allora come un movimento di restaurazione con– servatrice, co~uivano, per errore, por calcolo o r Vllll. le oom ltci slm ~ !dlceo libl'ral o ti& 4 ,·entura fascista. In cui non b3lcna una t11ce di grandezza.. e una rivoluzione autentica. che ha riscattato milioni d·uomlnl da un·ohbrobrlo~a ff';_~\1ìi~~racl~!~eJ. ~~~1tP~~m 1 ~~•:1~~~J~;;!fI~r~Or"d1~ mento ; Insomma, rantltalia o l'anticuropa ! M Con sorpresa. non Inferiore all'amarczZ.'.lho letto in quesll giorni un arucolo di un mio an– tico compagno di Ja,·oro e di fede. che si con– torce nel cavilloso sforzo di Inquadro.re Il mo– ,•imenlo fascista nella corrente del !'Omanlitl- !ms1ffi~~ttèl!~/~~sDJ~u~tafJ~b~n~~c~5\;i~~~ petuo contfuo storico fra loro, del popolo ita– liano : quella dionisiaca. empirica, trascPnden– talc, agitata che i passati go\·erni nnrcollz:,.a– rono e tennero lncantenata dal 1870 al 1'll5 : l'anima nella quale sfociano Il nazion1Hsmo. Il dannunzianesimo, Il futurismo, l'lrrazlonal\smo tica Infiammo' nell°apostolato e ncll°o.zione i profeti e gli eroi del risorgimento nel nome della llberlà, concepita come suprema ro:-z.adi redenzione nazionale e come la più sicura glll– !"Cntigladella rratcllanza del popoli, Il fasci– smo. che è per sua deflniz!one rantirlsor~– mento, negazione di libertà, spirito di guerra aggressiva, di do,·astazlonc e di rapfna, non puo' essere se non l'oscuramento e la defor– mazione di quell'anima. E' grol.l co. prima che ~tt~ a 8 tS~~:;:o W 0 ro~~f?c~~:b. ~uc;o~er~~ sono salili la razlonc. la ,•ioJenza, l'av,·cntura, Il delitto : il delitto di Stato I li romantlci1;mo ebbe il P.ensierodi )laz.zlnl e Il braccio di G1ri– baldl : 11 fascismo ha la penna d1 Par:ln3cci e ~ 1 0K~~~!~~~f~cil 1 /a:11~ 0 tr:3~o~g~~o~~ si addlce al fascismo. Per classlflcarlo, biso– gna chiedere I termini non allo storico nl:!al 1llosoto, ma all'antropologo e al criminali.sta. L'autore dell'articolo ha. ricordato, come ener• gia Ispiratrice e alimentatrice del romanticismo, Victor Hugo : ma rcsule poeta dimlstro' che non 11uo'eslslere conciliazione, pcrchè esiste Insormontabile contrasto, tra romanllcismo e dittatura. E qul!lla di Xapoleone Jil ero almeno una dittatura piu seria cd esteticamente più apprezzabile, perché Incarnava In un discen– dente di rcgnatori, il quale a,•eya anche vinto ~~~ 10 a~~ir~ ~i~~~l!~e~~u~'ilfoif n~%n~~[~fè fatiche araldiche di un barbiere monomane, e ~~11gng:~~~~t'c:,ia:;~ b!~~t~~~r:ds!!e~; che quella civile ! m~d:i!s:~ 1 0 : 11 :;~~:~:~v'!e~~ch~m~~oc~~r~= :~~~~e~ 1 a!f~1v~~!i4~~zf:iW 1 ~!laa1~ 0 ~~trctt. bassa e sanguinosa reallà del fascismo : contro Amendola lotto·, flncbè ebbe respiro, perchè esso rappresentava, al suo a negazlo.ne to_taledella ldeal!là e di::l- tro chi è J)l)•ton~ll'imp~,-"'ibl'.Ha di d;rcni:l,·r~ e _,11 eonlrdtlacrH•'. rappr1 -_~ntano 1, ·arattc:-;~ st;ch~ domi1mnli di un r<_ :.~m" di ~t.mpa eh"•• materiato di \"loknz:t <: d1 !rodi>. Ed li rcg"n" non ,~ ta, poi, •ri lrri1J,·~ 11 J)l)pOl'l .,J qu;i!,· dom:i.nda clflic:l:rJPntr,, 1.t1l'c C'lfonnc dei su<>I g.r:;rnall,,. con '.1. y,JC" d"'i suol oratori : - Pr·r– ché non ln~or.'(i ! T,11,,, In v1>ri1J.. rnoi,;mo clw og-g-itrionfa su:l:t Hbertll dd no~t:-o 1,oi10!0 : erohm~ di arma.li crmtro lnrrml, chi:?r1uo'ril--– sumer~• col g• -~•o di chi, an•ndo ln,~:.en11!0 e.J Jmbanglialo di ,;..Jrprc·~ l'anH,-.;.:-l'>, h J"'. !~~\~a/ci 0 Jri~? !~;ry:;:° eea\7 ~~1~ f~~ 8~~~~~ ncll'angu,;til d1 qucs\3. .--)fl'ocan!e .opprr.--slr,n,! eh" for,;I!non ha, prr le ~u" pcculiJr1 caratt1•- ~\stÌ~~!fn'";cjic;;!ci~!~ ~~rtt!; ~t!1i~~t:'°j~i ra 1 ~tg~t1io~~ptr~~~~~lr;;~~e-!W~l?td~~i8~ 0 ai~ .!'Ologuard3n,JrJ al dr,;!inr, futuru d••l popolo Italiano. Jn que.•li:? nuov.-,co<:cif'nzr,forgiate ml- f·~~l~e~He dg;i~~I ~u{r~\ia t 1 1~(rJ'l~t.t~·edet! §~~;~zi: ·j~!11~~1:i~ d~ a~ir. 1 'tu:n~g~~~·t {h~ sodano la. follJ:t.imp , rJnk ,;i iiit1m1, con in• :.•. n-,a\:i allNig:.«, Il dlk·mma : • O ar.end,cr,-:. o agire a la rbpo":a. non puo' f'~-ne che uia Mia : arr~nder,I, .mal ! Ll. ri;:-po;;tapotrebbe e.s~ereanche, se . .!'! vuole. quella eh<? 10 ;:-tes.,;,:, antic1parn, a )l1lano, In un'altra adun1ta di liberi italiani : • Qui 5i \"ince. o s! catJ0•· }:. infatti, nella lotta lmpeima1a tra la libertà e I. ~~~ricÙ.1~!~0\·Jd;\.ro::~g~!~el 1i~~ro,:?1~"~c/~ creuc il suo an·enlrea.• u:1 avvenir-e'! In w:-ala, I nf'.l>!f'l a..-v;r• :-i ~.:3m-1 qua, i prou:~ml e•s:r::iz~J.11 d<l'.a ·,·,l1 polilleJ. b.rno la c :ron:i.c.coa la <=toria. :-:1 d1rditm che .aJ n:i. 1uronr1 tra:ll:I --:- ,r05p'!"'.t-1o[lonP CO:?– , ••1_ nr;,n -.iano trflr•P" ~lcuri r:ldla. loro vamat:i. e~ · .• ,)!uwml - da uom1nfcorne Ca:-1,J Sforza, onmpotenza, ~i d1:-•'.bb" eh' ,., abbiano_ !rtlla u,;g!1dm~ F ~.-•·r,,. Presut' .. Rulo1, B1'.ncl\rn• tll C<meltidi:re, <:! tl1rttJb1•clic I turbi 11 1,en- ci. Trtnlm : •1,tr.11 pri:panU e !edd!, che ncn t~~ {i.in~ ~~l\;.efg~~l.;~s~~~e~-~i~cl~~~~:ari~: ~ 1 ~:o o~r,;~!\\ 0 i;n:• :r~ir~~:.J~o:!. ~~~! ~-~. <>:,~ Il pr. ~<?nte : noi pr.:- J qual( 11 1cmpo SC'Jr,,-? .I ha co,piU con 1'1mmoo•z.one.l'e•Jn~ro d1gil lungo e,J ingraW: n()i. cr,,.;rr•:tl :>I tormrnto di Jn.. ;namt!:ltl u□iHr .•i~:d o (!c1.l Con•lgl!() di un'l Jofl-1 pe1·cui i-p1·s.-o ci ms.n,.ano le armi cd Stato,_col d1mlcJl!rJcuatto rJ li h;l t'l-'rclll al– d r<'.'SplN, noi po.••:amo bem: amm_on1r_e gli av- 1·e,:11io.Ho d"t!Q che dalla cri51 d..,!,aguerra \'C.:'.1ri ari_atteoden eh•· L.I. ,,!on.1. =I compia e d~i d'lp-O gur·:-ra .\m_P!l 1 lola ru ~,piolo \·.;:r.,,o •. pronucc, il ::..to r c..po:is.,~- nuov,, mi:le di gius:iza ::,lCie.le d1 rratell.3n– z..1 umao:i. Avrde Jelto -.una L,t,,rtiJ rc10- • Il C~mila!o di salute pubblica giliglio:ti- ~-;:td 8! 0 !~1~:!up\.11~~1~c1°t\!nit~\i~~t)\ ~= pr:;rl~\·aa Cl.jl:'00.l: d1c COf3. n·è ,;!311) dd Di– rdtorio '! JI Primo Im1,ero ! La R~taurazio!l<? n·è -,.la.lod>!lPrimo Impero "? Ll. Restaurazione li cen~ur1Ya. : che cosa. n'è s'..d:odella R,-.~tau- ~t~1f0;o~·r~1 : 5 .mram;r~ ~f~~i~:u;'!m~r! 0 \~ piedi, a.U:-a•:er;o le 11rovecom~ attr:i."crso le iWr.;el'uzioni.e:;....;;,.. h:1 sempre camminato con un p, :,,;ofatale come li destino._ •· ~auig_t~\~a~\~~1~c;i·J'f~,;f~~-def1~in~°!t\~it~!f~ e_ r,v!,l!ca_dell"Europa, d1 contro aUa ~upersll– z.ooe n3z:on. '.:la, a!leu~:a e feM«:. $':ntile ora alcuni p'ériodi eh"eeH"l'.'ri<:~ nel– !a prefazione al ,olume che raccoglie le rela– z:0n\ al Congre:,;o d~ll'L_ntonenazion3le : pe– nJdt nel quali il la <:1nle.s1 d"'lla su1 ernluzione dallo Stato cJnc.:plto ln funzione pre,·alente– m,.nt,; etica \·t:r:.'J lo Stlto co.:cepi:o In fun– zione socla!e: qu;Sl~"~~r:;_~,/F::f~;il:;i;;~i~ridfre~c~~ n/ ~~,~~~ diic 0 o~~~e~a\ii t~r~i~a·drc~a1u?; g!oma~(; e pl:'r do- ~ubblica.. n Dlrdtorlo. Il Primo Impero e 11 ~~~ 1 ~1i 0 ~it~~~~~e a~cf;af~~t~ att~nif ~;; d;1iia~~i:~~°ani~f1r~in~~1 1fu.n~I le!~-~ • 1! su!fragio unh·cn:,.lc significa lo Stato pogg..antcsu 1Ei.rgt!h1ma base : poggiante su!– h r•·allà d•:l m:is~;mo p<>;,;JJlJc C<Jn.-~n:o .... Chi o:,.,·•r•.bbe: atr>::rmari!che t.1!e la.rghe_.uadi b;,.se "ia pregiud1z.P,·oledal punto d1 ,•i.sta dei !;DI • nr-z1onaJi .. dello Stato '! \'I è qualcuno che !ò-ÌI. m grarJo di dimo=1ra:-eche la guerra mo– derna, 1a quJ.lc attinge paurosam<?ntealla ,·1ta e alle so: ;tan.re di rnil1vm e milioni di .:~.seri U· ma.nl - uo!llini e donne - sì po.:."M. dellbe~re, condurre e Ymce:-e da uno 5talo pog!r!aote su bas~ ristretta ~ priv~lrgiata, come i.;oa g:ue,– ra del /lol Solell.? O n è altri che v~gl!a pro– por~1 di dlmo,,lrare che uno 5tato, so.1damente ton<hto sulk libertà ind!Yiduali del cittadutl sia meno rC!;1Stente di !ruote a imp:-on·i.seof– !1::0,:,i\•c di colpi di mano di quanto r.on lo sla uno Stato ronOatoe:;clu:"h-amentesulla forza e costretto perclo'. a vivere della vil!o:-ia rlcon– qu!~iata ogni giorno ed ognl ora nel perpetuo c1uello tra la :.ua forza. e la rorza latente e indistruttibile che mira a sopratrar)o e a non ave:-.sero Ieri;, pro~,·gui\•a: • Gli an·cr-sar! ltnV! o le lngm!-117.tC ch"c,;si•trascmarono ~co che esultano nel forzato silenzio della no~tr,t nel loro corso tatale J)( ?rtava.no l'impronta della stampa. e nella co~res~lone di tutte le llbP.rtà grandezza : r;ppure caddero, r, !-Ollaloro rovin:i ~1~~c~1 ~àc~~:ho ee;~~~,;ochhea 1 !pf:t~ 01 ;e}ta~ ;iJr:t:n~~~r~t~s/!:~~~er~!r?{f 11 ~ 0 ~Jfl~ 1:;I:"~ !~~a~lg~- s~aft!gaii,mJ!l·~~·cs: 1a?~~n1?ge~ :i:: congiura che oggi inrate:::iatutto un po~Jo so! zlono su~ quale si abbia Il diritto di tondare ~J~fa~\~:b~!\fi'~i~Ò~;l~a~int ld•e· la giu- -----~~----- 1\/.J:.A TTEOTTI

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