la Libertà - anno I - n. 23 - 2 ottobre 1927

= 2 OTTOBRE 1927 TR.IEUN A LIBERA I nostri schemi e la realtà r_,.~rr'~to,~tt~di i~1f ,~f.:~\~~·ic1~c~l ~~ ·= lito J'Cpubblicano per l'ordine del e-iorno i.:hc nel suo recente comegno ha \·otalo co,~ti·.o .. la repubblica fnsrista di 1111s– s?·l1111 (I), i\Ia quell'ordine del giorno, in– d1pcndentcmcntc dril fallo che ò u:.,~ito contcmpornnrnmcntc ad una acerba ed ~~~f\~a~,~~ d~::i~i,~~i 1u fen~?~~:1tF~!l~~r~ ~mo dollrinnrio e pratico di taluni dei circoli della emigrazione. P<'rchè un partilo, le cui forze -:ono oggi molto ridati~ mn rhc in taluni pe– riodi della storia italiana ha avuto un ruolo importanfo,~imo, senta il bisogno di pronuncia~i Hl una ipotesi, occorre che e,-;o la con::idf'ri non solo po~.si– bilc {lutto è po:-:--ibile al mondo e tutto C po,,,;,ibilc col ra~ci::mo) ma probabile. Che po:.:-ibilità hn la repubblica mu:.– solinin.na '? N(>~ .. unri. Su ben('. L"n certo numero di ex re– pubblicani pas,.:ali al fascismo - il « g'l'ntiluomo,. Balbo. il vice podestà di :Milano l\.torgagni, l'enologo Arnaldo, ('t:C. - van cliccndo che ifos.;;olini non 'S'3ri•e-;1crà al punto dov'è, che la (( ri– voluzione» avrà altri sviluppi, che la monarcliia è una·supcrslruttura di tempi libera li-democratici. Alln !-les::a. ,-,trPgua un certo nunH'ro di fasci:-ti cx Y:Ocialisti od cx sindar:i.li– :.li, a\·cndo biso)?no di giustificare il loro 1radimenlo, van .:u~surrando da anni 11.l– Forecchio di chi ha la dabbenaggine di anicinarli e di ascoltarli, che :\lussolini ha. in ri<:.crva. un proi,rrammone di si– ni,tra da fare impallidire Bukarin e Trot~~~;Ìe ! inri~~Wa::ii:nl~~ J~a~ti~ll~ir:~!:fc~ 11 ~u 0 s~ soliniana, ch'è indubbiamente una delle !orze del rrp-ime. :\'lussolini mole la ~~ri~~b~~~i~! r 1 ~~~t~1::r:~~t~~~~~ t 1 ~~= ciali~mo. Bo.Ile, balle, balle ! Dalle che non tengono conio delle for– ze ~ociali e politiche che hanno aiutato .Mus-solini a salire e che lo tengono al potere. Su chi si nppoggerebbe la repubblica di .\{us~olini '! Quec;to è il prob"lema. E che non vi -~i sia 1wppurc accennato, ciò prova il ca– ,-attere puramente formale, esteriore, cho si attribuisce ancora ai termini mo– narchia o repubblica, che in sè o per sè dicono poco o nulla. La \'CCchia clas.:e dirigenle italiana, ~~n~~i~.~~~,;~~iili.S:0°n!~~h~c~~l;e~!~~1 1;~ è monarchiro, la burocrazia, nei suoi alti ranghi è mouarchica, i nazionalisti che ,ono il gruppo politicamente dirigente del fascismo sono monarchici. Resia la milizia, ma quando si sia detto che essa non è nò .mouo.rchica, nè repubblicana ma mussoliniana con la monarchia o con la repubblica, non s'è affatto pro– vato ohe :iia una Jorza tale da polcre affrontare la classe dirigente. Essa lo polrebbe fare in un caso solo, quando fo:">~Cnppoggiala dal popolo,. nei coso cioè c.he il sindacalismo fasc1sla. fosse una cosa. seria, con profonde radici nel pro!rt.nrialo urbano e rurale. Questo non è. ~la. voglio dare come probabile que- 5la. repubblica musY:oliniana. ).Ja allora ::li qunli prob l'mi il fasci,mo rompe– l'C'bbe col re? Sarebbe c>,.:sopili o meno libern!r 1 pili o meno democratico, pili o meno ::;ocia\ri o ::;ocialista della mo1w.r– chin? r ~fttf~~:tsi~ N°r~ !~f;n~~u l~O~~n~~~::~1~~ rcazionorio, ciol> non ~arcbbc fascista. Tpol('~i a.:surdA. 8l' fo:-,,c meno libc>rale, meno dcmo– C'raliro, meno sociRlc>, cct·o di colpo la mo11ard1ia /1!-SUrgcre n ::.imbolo della libr,rlà .non :--nrcbbr In prima vollst). E allora, umici repubblicani. credete che ~arebbe il vo~lro ordine del !Z"iorno ('he ncea ;e giustamente) ogni fuÒzione storica liberatrice alla monarchia, che imp('dircbbo alle forze liberali e demo– rratiche (per noi socialisti la faccenda è alquanto clh·crsa, di stringersi attorno al monarca? m~~~oWi/i~~ 1 a i;~~~e:~n1;~~sf°S~bt/~~~ dcr .... i in considerazione, essa mandereb– be all'aria molli schemi republbicanL :\In si lralta di una fandonia che non mrl'ilnva di c~scrc presa in con.;;idera– ziouc, . .. Quanto a mc, se mc ne sono occu– pato è pl'r n1'l'ivare a questa conclusio– ne : rhe \'ann è la pretesa di ,·olcre in anticipo e ron degli ordini del giorno fìs~aN il corso degli eventi. E siccome vedo rhe parecchie d('lle critiche mosse alla Cnnccnlraziono hanno origine pro– prio in ro<teslo apriorismo che sempre ci fu fatale e ~pesso fu ridicolo, co.:-:i \'OJTt'i <:.itorca:.-.e con mano la vanità. di certe mauifestnzioni. Proponiamoci di essere in grado di agire sui fatti e non perdiamo tempo a rincorrere le molle (' una ipole::òiche possono germo– gliare in quc~ta vigilia d'e\·cnti auspi– cali. Que~to è il compito della emigrazione politica. i. o. (I) Eoco l'ordine del giorno al quale si fil :illu~loue: I! ~'l:l'~~r:~1~~>ll;lt~1lili/a!lo.~~n~!~~~n:1 f>o.f~fcf-it "Pl\<>mhre t'l27, 11rendc11t10 In esame l'eYcntua– llt,ì. rl11rtu1nmrnl<' :iccrnnnta. di un rinnovoto ~:;~ni_a3~e~~~- 1·i~1~~1!r:~g ~r1~ !~~ ~~!~e \1~~ hlica Ilo.lianacd Jntcrm1.1.ionolc rfnauenclibllltl\ di 11n<1. Ipotesi di pc1· ,.e s\cssa conlradclltoria con la comune notur,1 reulonaria e anlldcmo* cratlca del rascl~moe delln monarchia Italiana. Qu.~Jora tuU,wla nw,te"I ~i concrt'la~scin qual– clH•cCl~i\ di Jilù che In ,·.ool,·oghe e tr,ndenziose. ~i~\'~n~~!~c~bti~tal~~~~ran~;~:~~~ s ldalgii1_,,~~~ fa!'Cl!-t.tdi un mlserahlle dh-ersh·o tendente a dl~1ogll<>re Il 110110!0 !tallano Ualla medltazione dr~1·a11go,:clo~u rrlsl, s111rltuolee materiale. in cui n-r--a tulio Il paese. La monarchia itali:ma è ~f.\ moria nella coscienza morale del popolo r non o"è ll1,;og110 che l'ìrrloonoscente serp.:nte fasclsla In mortl11. perchè In su1 nne sia pros– slmn e lnclut1:ih1lr.Una re11ubbllcafascista si ~~~~r/~cl~~tftn 'à 1 d:o~o:.,~:!·a~~~ra 1nC~~~~~:; con qurlla - democratica e iOcialisla - che :1n1~e,i~ub:~i1~!1~1i':it~a1l:n~~;!gl~~,~·~1w11 ce~~:, t~~~ ture dC'Ic,u·cm·co delln 1tc1,orlazlone.Non vi ?-c~f1~~h~:~~f11;- ~~1l 11 :ii1~·~rn~l:1 1 ~\i1~a~l~;:~lc~ii1ei~ 1nrln r non unn rorrn\ ,·uotn adnl!ata al con1e- ~~M1P~ù /~;;:: ~\'~~,,~)0~~7a~!~ r~enl~~~~)~1'i~ ca mussol1nlA1111. ~flrebbc una oscena Ironia di questa \dN ùlrol1rtce del lllsorg[mento naz!o– nnlr r I rrpuhblicnnl Italiani la respingono sin da ora con Indignazioneo con disprezzo.• Contro equivoci e deviazioni V'è chi crede di ranisare il de- c~be La~liala_la t_e.~ta: r,_forse il s~cce~– nominatoro comuor della lotta contro il s1Yoco~titu1.1onah..mo dei monarcl11 br1- 1ascismo nella conquista della libcr:tà. tannici non è C:,lt·aneo a questo precedente E sì pen~a che per questo fine ~ener,_co nmmonilorc. tutli pos~ano andare d'accol'~O e sia l_~c1!0 Comnnqu<>. in Italia - {non si fa qui ulilizznro anche il meccamsmo dell 1st1- una discus,;iono teo1·1ca sulla forma ro– tulo monarchico per trarne tutti i \'nn- pubblicana o su quella monarchica. ma taggi che esso ancora può dare. si considera nei suoi nspl'tli concreti il E' dn"cro d1fficile capite come uomini problema italiano) - la monarchia non di ohiaio rngcgno o d1 senso pohtico ad- :1ssicurn, non gar:mtisre la libertà. Si deslrato come il Crespi possano cons1clc- piega con abili atteggiamenti alle esi– rare 11problema della monaichrn 1talmna gcnzo dei !empi, corno 1utli i grandi isli- ~n nf1~i~rg~~i;~~~~gica che viviamo - 1 :t~ion~o~~r~:~t~)c. lr~ f~~-~la"d~fl_~~lleh~ Non mi lascio prendere datrardorc della I regna ma_ noi! govr:rna_ J'lrn_nnod1strntla mia fede repubb1icana : giudico come un I an~ho scr1ltor1 cos~1luz1onnli. La mount'– cilte.di "no pcnSO'-Odello sorti del suo popo- clna. como ~an tutti. non è )u p:rson!'- del lo O del suo 1,acse O che dalle vicende ita- ro:. ò 9uel complcs~o f~rm1dab1lo_d< or:– Jiane ha tratto qualehP ammnes:lrmnento ga111sm_1 ('On~rnnlori. di_ caste o_l_1garc~1- u Conquistare la libertà». Formula ,·a- che, d1 forze rcaz1~ma,10 c~ 0 s1 sl~m– a ma sug:g:esth-a. Capace, certamente, J?Onoal!()rno al rcg~mc pc_r 1) con~o_h~i:1- ~l' riunii"{' nello ~esso sforzo quanti su- lll<'~lo_ (1~1 rls1cll1n rmleg1 J?Oht1c1e biscono l'oppre!',;iono del _dispot_ismo ~ ;.or_1ah.}~ qucs o romp e~so sa~p1amo che Jrr,u~~~"~ob~f~~e l'integrità det propri !g~:~~a-~~a e_sc~~:e ;d -;ss~1~~~1!esre ~~~ fntanlo: Jn monarchi'1 può dare la spo.~sab11_1tà .d!rcuc. . . Jibf'rta? E' la ..olita discu~-'ione ~ullc .\ è eh! 51 1jludo che c1 s~ pos-sa ~er– ,::on<!izioni dell'Italia prima del fascismo. ,·1rr,. dcli organismo n~onarC'h1co "da pa- C'rra in Italia Ja hbe.rtà? :\"clic form~ drom e _non da s~ryt •; e che, con la c,;tcriori nella pratica comune non puO monorch,a, m e~<>rcmo,!<IP!)ss.i:noa~tua_rc ne ar$i 'che 11 rciimc mostrava di con- tutto quelle riforme ro,;t1t~monah__c_n~ scNlire rcscrcir.io delle libertà. elementari. vcrl'ehhr:ro_ n loghl'rlo ogm poss1b1hta J\fa senza fermarsi a considerare tutti i eh 11\l~r1o_r1 trad1ment1._ . ._· · 0 cu· l'abuso dei gO\'Crnì e delle. lllus1on1 : che pu_rr 1e;.pcr1cma recente ~fa~s/ priviJeginto dislrugge,·a anch~ la nv~·ebbo clo\'lito dH,lru1r,ll"c1·c.DoYr~mmo an•cnza delle pubbliche e delle pr1vntc fo1so_ a<>cc<>.tl~re la Cost1l_ucnto_com<_>c~t~ ~berlù bnst.ava riconoscere che s1 lral- eta! 'C:. :::i_:uchbela f_ar1'a dei J~leb_1sc1ti t sCmp1·0di una concessione del potere del lt1sorg11nento. O di qu~llo l ?\aro– ava 1 . 0 •n suprema analisi di una gra- lc_one.111 dopo il colpo cli stato dc 2 ~fg~,~ ~Ìa;·~iziono dell'istituto monarchico, dicembre. .. . . Pr .cic~;\~eas~irc;;;~~i d~io;~ ~f.ii c110 1 n:1~~ì~ ml~ /';f~~g~~fn~~or.~ li ct!i/~Pl~~~à_ .~ ~~ -o coi i ~J~ftli. surebbero esplose in moti rivoh1- r:~~~~:~isf~<l·:i~~c:-ibrrtà, j~n~~Ol~~rg:r;n~ zi~~•.11t è •ero eh~ tutte le \'Olle che la può entrare nel gioco. perchè essa. non mo~~~·~ti? Ìrn \~~:Gcfede}~l~~rf~cod:-i ri:o d)~e ~~la~~g~~ l~~:~t~~.~n~;i~~~ln~~l~ ~'?n~erÌ•szii~.~1u d O dell3. so\Tanità popo- non solo, ma anche se 11popo!o riuscisse Ì 181 0 • 0 npertl~ontraslo con le necessità a strappargliele._ essa non o!Tnrcbbc nes- s~~~icJ11~, 'con Ja ,·olon_là della. nazi_one, con &lm~ gara~z1a d1 mantenerle. .. . 1 logiche esigenze d1 una s1Luaz1one po- 9'10Hmm .\me~dol!l :- 11 prn no~1le tflica gi/\ matura, ha tolto al paese: le dei conscr\·~torl 1tal11m1-:- ~ncor l?rima libcrL.1\che aveva elargite ed ha lasciato d:. pronu~1are. negli ull!m1 tempi del corso alla reazioni'. ~uo m~rtmo, fl('re e gravi parole _contro La monarchia ha l'abitudine del t~- il_ tradnncnto ~o:~_erto.- ebbe _a dire_ u~ dimento .. :ion_ 0 .r~r;:\"O~~~~?a~c a~~e c;~= ~h~rn~~'r t!!11~i;i, 1 1q 1 !~h~~1~r:n 111 , ~~/ 0 si cende d: 1 1 • prrnd 1/ 1 pallido Carignano n. ripre1e11tava tl pro_/Jlemft d"lla libertà. i~ 1 s\~'\ ~ar~qU:n'? s~u;r~~l~lase~~d~ 5 ~~f~ co~ian:\~ ~~~~t 0 mff~~~~ii\~. 1 fss~iùpc:~;~! dello stato umtai 10 j 3 • monarchia impri- soltanto i disegni delln propria conser– d~l secf/ 0 s,.ffir~~ del Jlisorgimento nella vazione. e non garantisce lo conquiste g1onò g olitica p dei moderati piemontesi po~olar1. . , g~~Llal 8 • padroni della penisola : o la Ecc~ perchò la, lib~rtà _che dev ~sserc cl_i,ona_ 1 1 •taliana mancò. Trent'anni conqL11$lnfa por l llalla dt doman, non rivohl7.lonc I m;s;o O oraie si affaccia- può pogpiaro cho SL~istituLi che sia:10 !a, qu~?do .1galta e vfilero emanciparsi, una sclùetLa espressione della sovranità rono 8 a !' 1 moni del '98 0 poi tutta del popolo, cosl!LUendo l'ossntura di una trovar_o~o 1 ~~~Urico 6 bastarda del gio- autentica democrazia. l~i J?Ollttc_a c° 0 sto. Dopo la guerra, quando 11 resto --: oll:e ad c_ssere calcolo er– Iittismç 1~a~~a armata e faziosa s impa- rato - è d1ve~s1\'0 per1colo!o, che con– u~a .mJ~i~a piazza, con la co~plicità di duce alle soluzioni equivoche o bastarde. :~~~~ni decadenti, la monarclua aJ?rl /l MARIO PJSTOCCHI. !asciBmo le porte di Roma e le \"1e e_ potere, slring~n~o ~on esso un patto (11 6o~da~~~~nicr~~~~~b~e esser~ presa ~ul . se per sopra\'\'i_vero ali m1mancab1le t~/:ra che ~pazzera via Ja dittat~ra ..ritor– nasse alla polillra liberale e s1 piegasse P ~~~~~tri:Orda la riv~luzione inglese del ( 688 _ Ma convieoo aggiungere che Carlo I Il re ha ma11dato un telc{fronima al {fene– rale G01l:n9a. n San llossore, sctlembre 1927 - Anno V•· Su.ii.Jlaestà esQqcra nel volerci far credere che la ylr.Jriosa tradi– :ione ,aL•oiarda ha soli c111q11e a1111i ili vita. Si può risalire a Carlo Alberto e si troi-aM se:,n.pre le stelfe abitudi11i, i11 famiylia. Perrhè rinneaarle ? LA LIBERTA EMILIO ZOLA I DALLA GHERA M~S~OLINIANA LETTERATURA FASCISTA ll 29 Sl'ltcml11·e di qur.st" a1mo lr, Frm1cin ricorda ll vo1tid,1r,11r,mio t/1>/111 ,,wrte 1/i questo 1110 oroml,• scrittori'. Holi f'ra 1111 vo' a11ck,. I/Pila_ no~tra gente, e 1w11 ~oltrmlo perchè di oriqmr 1l~tliolll1,111nw·rchi: p10·– trci7>().11"1 s,:11,1·0 7Jirt 111111•1•ru1f,•, 11/11 1 1tfr,1- litlt vrr cui 1wi 7mrr lotlfomn r soffdn.mo. O(}!Jiè di 1/!0tlrt 11/'Ì srllotti /ellt'Nll"i rii sp1·1•– (Jiarc fa s1111 m'/1'. Il dopo r,urrr11 non s1'91ra mw rc(l:ion,· yr11t>rolc,wllrt rompr,•11sil111e ridia 1.'ilà i' M" 110,t è 1m•1rn 11ero Chi' Znla hn rap1n·esn,to/o 1111 11w111r11lo 11,.lla co– scirn:a 1111wm11••/l"arfr ,. 11<'/la t•ita. .Yrlrartc htt introdo/lo il 11aturalismo scir,1tifico rii 1111,,_ lllcp tli <1w·st" ha dr1tn i pdt. fi,'ri colpi 111(11 ,rncn:là sr11.rn11fr.mr11:o– gwra e eriuldc drl vririlrgio ropitt1/i.,tico. /,,'.\rf?ent. fn Terre, l'A.s"ommoir, :\"ana, Germ!nnl, ecr. oppon{fono la doppin de9r– n"ra:10nc drlln r,cchc:.:n 1• rlrlla miseria, elte non 1i ri&enttrrà {11Mi tJrl 'frava1J li– bero e rcdr,1to. J 1uoi til)i ltmmo ocqu,~tato siqnifico:imu generali?, sono t:eri nrchelipi tociali, brm1i immortali di 11mrmilà. .Yella vita lta Sll{f(Jl!flatoc1,lltJ lotta r col .tacrifi:io il s,10 culto per la wrifà. ll si,o j'accu~e aprl ln Cflmpuq11adi riabilito:ione del capitm,o Drf'1Jf111e f" il tOC-"in di ,ma rivolw;ionr citi? forsr mm ì: nncora finita, co,itro le for:r, osc11rr d..flc oligarchi,. fn– nalichc ,. cltwsc. H{Jli vi trovò calun11ie, pl'oerssi, 7icrsecu:io11i. esilio. Jlflt rbbi• la fort1111a cli verlrrc lrt srrn vitto,-ia. E la Fra11cia qenel'08a e dcmocl'atira l'h<t rac– colto 11elPa11/hcm1 rlri suoi 1wmi11i grandi, dieci mrni dopo In ~·,1amorte. ll nostro Mnico JJoris Slwmorowsl,y chiude 111t suo ccccllenrc studio s1t Emilio Zola uello n!wini~che Zeilung con questo {fi1uli:io, chr v,,ic la prna di riprod11rrc: " Il quadro indicibilme,itc ,1cro dcll'or– di11e borylt"Se clte Zola ha <l1>scritto, ,ion ~~~[~lfs~/sK-~~•s,.a:~e~~!;s:i:, ;;t r~~:!~'iii~~~ compito; il s110 t11lerito lo drsti11aL·a od essere il dc111ol,'torr df'i vecchi dei. J/a il .mo lfJvoro e.ritiro è vcrame11t,. qra11dioso. J/e11tre scopre i grrmi drlla diuolu:io11e sociale 11etreyimr capitalistico. egli fog– gia fr armi i11servi:io di q11rlli che lot/0110 per la vita r per /f1 morte ro11tro 1111n so- ~;~:,t},:/,~~11/~ :ift~~;~~;~~e sob;:,it~o;;r,;:,,i~~ Il" economica, sopra fa viole11:a politica e s1tfla 111e1uog11a spiril1wl1•. Jl grande merito socialista di Zola è di. svelarP la vera tW– tura della morali' borghese che il1cate,ia il proletariato e gli contende ln vittoria fi– nale. Se la borghesia ha 1·agio11eprr con– siderare Zola come un nemico mortale per le stesse il proletarinto lo colloca tra i clas– sici ddla 71oesia sociale. " Egli 1io11 è mai staio più. "ait,wlr ". I pii,. odiosi Proi di Zola $0110stati risu– scitali tUlllc loro tombe da!ltt guerra mon– diale ed il dO])Og1wrr11 lta clato ad essi traiti particolarmentf' sa11g11i11osi. Gli rroi dell'avari:ia e tlf'f tlrimro. gli ilidcq,ii suc– cessori tfi m1'ari5•tocra:ia 1/f'ge11,.rala, che cercano con t11tti i mP::i di tra1tr11rre ,,w, potenza ehr foro sf11!}ge, i 1·appresc11ta11ti sen::a co1cie11:o ~ sen.:a i·ergog11a. t/Pi 90- d~{f~i l~~~;/~,~~r;, ..t y;:;;r:i b~r:he~it~:r 1 1 d:~~a;i/,!:,'//, 1 ;~~~/i ~K! 0 ;~:i~!! cl:erif,;,~;!~ l11tte Queste sm10 110,1soflanto crea:ioni di Zola, 10110 forma:io11i reali dell'Europa malata del dopo guern,. /,a tlif{eren:n so– sta11:iale fra il 1)eriorlo di tempo cita lfl. penna di Zolfi h,, cosi polenlc111c11te tfr– scritll> r il ,wstro, è questa che ora 11Plla sceri,1st,;rica è entl'ata la closse lavoratrice 11 scppcl 7 itr/cr, della ,,ociclà /Jorghes" ·•. Dai primi co11fnsi illt])ul,i mrn,·chfri dei ~-nina– tori di Germinai si è sviluppato il possente movimc1110 n101ul((lle di flltli i hlvoratori. .4(l Emilio Zola spelta 1'11 ])Osto d'Ol10YC nella sehieru di q1u-lli che lwmu, chiamato fo t:ita. le torr.e cllr lottano per L'emanci– pazione dell'umanità"· "L'ufficio ,tampa tlell':\ssocia:iouc ;\'a– :.ional,; . .\nlibla1fcma n - ora in Italia an– che la corpora:.ionf" degli c:r.11bbonoli nlla Farflllla ha il ,ti/O br:iuo ,, ufficio 1tampa" - iuforma i dllr mondi clt,• 1·1(ralflug1uto ha ricr.vu.to una commi$$ÌOne delfo rnd– <fPlla ussocia:irmr. hl. SPQIIOdi alta pro– ter.ionc- Tura1t111011,tfo Jw_ rrq11lnto ,. una S110 fotogl"a{ia con pre:10,0 autografo». E· 11na trappola i11dint·olnta. questa fo– toqrafia: ehi 1w11brstrmmil'r,,bbc dimmzi alla folO{/rafia <li Turatau{/1tSto. con q11rl brnctlino r fJttrl vito rlt1 "Fortunello dice addio - alln nrnmma cd allo zio» ? DOPO LA COPPA SCHNEIDER Serietà e bluffismo F,·agore di 11wtori, tc11sio11cdi mu.~toli. ansia di spctfat11ri, 1'1101110 che contc11dc al V"llto I' al ~IIUl/11 la velocità ... a11che 11oi ammiriamo, 011chc 11oiammiriamo! Il cer– vello dcll"uomo appticato nella ricrrca del– lo perfe:-ionr per strappa,-c alfa nati,ra htl– ti i suoi clf"'menli, la 111n110 dell'uomo appH– cota a 91tidnre i 11tim1seulie potenti ordigni rlw il cri•i:elfo lln i1111nnaill'lto. E' Lirul~ry. è Chamb~rli11. è JJyr{t eh,. trrm.o.:olcmo l't\tlantico, è ·wrbste,· rhr, a rr11.-:ia. gua– d"(Jna la coppa Srlmridcr sorpaua,ulo i 450 chilomrtri all'ora. è \l'nrbfr!f che lo SPf11lr<laprruo. Ernltit1mo 11rlnastro .tpi– rilo intrriw;i,mali.,ra pf'r qnr~t11.n1t0va t·it– torin d"ll"uomo s1tprrior1! "Ua Sltll w1:io- 11alità, s1>11:r;a .,,•11lirci meno1m1/i 11elln n,;1- strt1 qnalità di ilalia"i pel' lo scacco mbilo dogli aviatori nosll'i comw:fonali. 1Yon ci srntiomo menomali. ma sentiamo il tlovrre rii dctlm·c la 11ost1'C11rotesta rou– tro coloro che in /lolia (IVf'V<mol'obbli{Jo di ossic1u·arf' 11na adrr,11nla 1n·q1ar11:io11c della {J!lro. For/111Jfll0Jnrnlc 1101, ,,j sono avull' disy1·niir, 1,w la improrviaa:io11e e la lc{Jgcrc::a rJryli. ory1111ir delle per.ton~ preposte ,,u,11r,cosi evidenti che tuUa ln stampa italiana non sa tlflsco11dere. sotto a di.spetto delln sconfitta, le '1111? critiche. Evide11tcmr11tc si ì: aiuocoto, come sem– pre, come ilt litlto, sul colpo di fortuna. Jlentre la mec_canica aviatoria i119lese sht– diava e prrfr:1on'lra i motori. r gli avifltori prenrlev,11111 c1>11r,scr11:a e pratica dc{fli ap– parccelti eh" rluvecano guidare e prose– guivano, coll'ap]ìrossimarsi dr/la gara. i loro esperimrnti n"l cielo <li re,iP:ia. l'a– via;ionr ilalitma no11pr11sava a migliorare i motori chr ~vi·va110 strappalt1 la vittoria in Americt1. 1l comitato ordinatore rifi1t– tava agli Sta/i C11iti il riiivio della &ara da essi chiesto p1•r da,· tempo al concor- 1·e1lle amPrie<mo tLi parteciparvi. e i tre aviatm·i italiani facevano q1talche prova sttl C:arda, ,,. ]>C(J(/10, si cimc11flwc1110alltt lotta con scm·sa Jll"<'para:.iouc<icWai>parec– chio. Se in tali ro11di.:imlt11ess1wa(l1sgra1.-ia ì: accaduta bisogna ri11y,·o:iarc la sorte. La_ s_ortc r 110~ (Jli ~u~mini. Pcrchè a{fli uomuu, a quP(Jl, 11onum, che p1tò impor– tare ehe la vitn altr1ti. sia in gittoco? Che può importare a .'tlfls,olini, l'oryani.::atore dell'auassinio di. .\latteotti, a Bai.ba, l'orga– ni::atore dcll'assassi,1io di don .lfin:oni se {fiova11ivit~ nella nobile passione di st;ap– pare 1111 Jlrrnwto possono ,occornberc ? Pur che l'Italia rfauo11i di alalà, pur clic ov1m– q1tc giu11qt1l'eco d,~_i loro discor1i, vur che si parli di loro, d1 loro, di loro, l1ttlo il resto 11011 ccmta. la gara aviatoria di t,·c11e:ia ha m1?sso ancora ,ma volta in co11trasto la ,,.,.iehi. e In leggni•::fl, la te11aci1J. e la improL·t'isa– .:.011~, è 1tatt1 1111·attravrova del bfuffismo fascista. La danza della fame e quella dei milioni Ci i11fr,1·11i,,11n ria .l/ila,111rlir. 1111 {flrti.,– simo mr,lco11t,•,1fr1:~"."/WY'.Jifl {Tll i 1fiw·11- drnti tli 111trl.llu111r111io,11111frm1/1·ntr, do– v,,to al 7,rrr,ir11·rw11·11tr, rfl>/11•/11rtJ rondi– :.io11i l'f'()IIOmil-h,· 1' m11rt1li.('1,11 l'1•.y/n1sio1ie (l.{Jli Enti foC(lfi rkl 1/1•rrl'/o rlu: dimimtilm r,t: pt !J::i ~tdt~ ~'i~t ; ~e:t 1 :ì :, 1 / i. .1t1~ 1 /~ i j;/;' I~~ i tf ! IIC8Csi. SOIIOvi.Y/i til?Ciflllll'I' fr forri r1ià scarse riSOl'SC.Co11vin11'1wlm•1~r/il? ai di– ,umde11ti Cf1mm11di ,frflr1 1111'/ropoli fo111- barda mrsi fii ,·r11 staio fatlr, l'IJIILJ,ierc it bel gcsfo <li rim111ci11rr ml 11n mw1r11to del CUrfll"i1•1·ri.1111111•·11l0 l'ICOllf)Sciuto tfi pir110 diritto (111I/I:milurilù. /,11 rit11111ria t:cimc fotta delib1•rarc ai 111wtlro mo11rg- i~n~i::t!i';:nri~Jf r:.r:,~:;,. c~c,:ir::1~~~ :ioni. dri ~immrintari ... for:nti. (J1tflnd1Jil d,.creto arrP11tllltfJ t·rnnr i:st11sl)a11rlu· ai .llunicipi, i dipt·ntlr11t; 111ifo111·,h crrd•!ttrrr, di tion ,ubir,. nlru1111. dimi1111:io11,,, dato che avcva,io mesi .~Mw rmunrinto l'o1mw11- to. lni:cc,. la di111in11:ion,. vcm11? 111/li//fl. loro lo &tf'.tsfJ: r.~,a t'tt do 1111 minimn tli {Jllfl)'(lllla lire ,u/ 11n nias,imo di /l'f!Cl'llto lii-e men.,ili. hwllre lr comli:im1i 111ornli dl?i dipc1tdf'11/i Sfili() (/.Otli J)l!(J{fior11t1,'. i\'e– (Jli ava11;a111cnlitli rorrirm 11611 si tie11c piiì conto dei 1111'ritirff,,tti11i tlcll'impir– g"lo. :mo br)HÌ del SlffJ 7110{/Q di 7lf')l,\"(/)"I! polilic01,1,,,1tc. Si son 1 1 isli 1•lf't'll/i in q11rsli tempi tL po:.li di rf'sp111w1biliflt liri fessi matricoluti, so/o 1>rrrhi' so110 dei seo1u1ci del fasrinno e d"i lustmsrarpc <1ppassfo– nali d,·1 Pod".~tù. e dl'i due v1'c"- por/f'stà. Come .te t1tl/o ,1w·st11 ,w11 ba~·wur. si wirla con in.sistrn:11 di w1 pro.tsimo rqm– listi gc11eralc tli rlrmrnti politicam,.11tc so– spelfi, chi'! nat11r,ilm,.,1tr verra,1110 buttali sul lastrico co11 la i11yi11rio!amotiva:io11c u per scarso remlime,1to ». C:na prima epurn:ioni• è slfllll folla fra le g11ar_,ficda:foril : q11arontu di r.fsc sono state m questi yir,r11i lirP11:.11Jlr. percl1è non g,·adite al regimi!. 1 lice11:;ù1tii11fatti hanno pPT il 1}'1UfllO appnrlem,ta alla or– qani:.:a:ionr di c/,:su ,, si !ono tlis/inli 11ella tutl'la d,.gli i11/Prl'!,ti <i"i loro co,,1- pnqni. Jlr11ll'r .,i dìmi11uisce il numero tlctf,. y11t11·tli1? si m1111c11/u yra1•r1&1m11·11/r il serv1:fo di q1,ellc rl,c r1111a,190111J. Col 15 sctlf'mbrc prr l'allnryamrnlo tl••lla ci11l11 da:ial'ia il 1mm"l'O ILi!llP ori! di lavoro, g~ii~~r~j-~lA~~frnr~VBn~r~?g~~~ Intanto, rnrnlre i dipcndrnli sono co– strelli ri tirare la ci11/11la: il Municipio continua nf'/le SfleSe pr1• ,·icrvimenti, C"– rimo11ir, 1.'cr., in1tti/i opp111·r in SJJCSC non affatto urr,enti. come qurlle dei lavori sl'radali. E' ~illgolarc l'app<1$Sionamento dei rcqgilori tiella cosa p_11b/Jlicnmilanese per le st,,ade tlrlla cr11J1t11l1: lo111/J1mlale quali certa,nentc 11011 .,i trora110 in co11- di:ioni veg{fil>ri di q11rllr (,..Ile allr,, città i1111iortanti.L<Jcon si. ~JJfr{JaprrAfo: as– s1mtore di t11lli i lal'ori atratlali i: l'inge– gnere Puricclli, f1iseist!l a t11tta prova e dotato di mase,,ffe che famio invidia fl. quelle di tm clefa11t,•. Della società del Puricelli fa inoltre par/C' comf' ronsi9l1er1• il grasso .4.r11oido, fratello del Duce, e questo spil!ga ad 11s11ra come JJ"r gente di. simile appetito cccorro,10 portate di mi– lioni ... GLIINDUSTRIALI E LA DISOCCUPAZIONE La Stampa ha vubhlicalo la scg/Lf'IIIC col'rispontlcll:(t <In i\'oi•i: ((Pregato dai dirit:enti dei Si1idacali fn– !<cisti, il Podc,Là, avv. comm .. Pietro Ca~– sone, ha convocato in '.\lunictpio tulli gli industriali d<'lla città, per e.~aminare di comune accordo il grave problema della disoccupazione e di slurliarne. per quanto possibile. i rimedi opportuni. Lu riunione, che riuscr ìmponenl•~ pr,r 11 num<>ro dei parlec1panti, è <;lata lnllu;::'tm1ta con un di,:corso drl Podec;tà.. \perlnsi In di<=cus– <:.ione,moli i dei prr.,r,nl _i \'i par!Pci1,>arono, esponendo le condiziom rtelle singole in– du;.tric nr! momento attuali'"'. L'I.spetlore di zonn. dPi Sindnrali fa– <:.cisli. ca,·. Giu,:rp[lC Cab<>lln, premP~-:o che il fenomeno della disoccupa1ione è un fenomeno di carallf"'rc>nazionalr P la cui ~~~ft:ii~rorir, 5 d~i1-! 0 ~W~oec~~!;:1! 1 i~ 1 ~~. si~ 0 di~ canùonc runico rimrcilo po~-.ibile, con~i– slenle ncll'e~Olll'J"Od<>lln IIHIIIO d'opera di campagna dalle officine, r l'nssunzionc della maestranza d1soccupala urbnnn. Dopo una nuova lunga cd e!laurienlo di– scussione, presentalo du! ,:igno1· Cnbella e dal signor Podestà, fu apJ)rovalo il sc– gucnlc ordine del giorno: « Gli indul'lrinli di No\'i, convocali in '.\[unicipio tlal Porl<'~lànnilamenre al rap– presentante dri ~inrlaral i Fn~ri .. t i pn P~n– minare il prohlc1ua d_ella d1 ~ocrup:11.inil_ f"'. dopo ampia Pd PSnur:1:111<' d1~cu~~ione m proposito, J•i~trPrmal:! l'oJlportunilà. di compiere quaJ;:ia~i sacr1flzio pur di non ad– diYcnire a lierniiamf:'nti di OJ)C'l':li. unanimi riconosrendo chr oii:;-i non IClrni più op- :~~i~Ì~ ~"ri~rrn~l~~:i~it~/~,1~ 11 c~f,t,· 0 N:1~~ bernno. al flnr nnchc di nlll'viare la di~or– cupazione Jncnlr,, ,li adol!nrr il concello di elimina1ionP MIia mapq rama da rampn– µna. sia pur l<>nla,. ~•·:tdualt>,r ~Prnndo IP particolari comfo.ioni delle ~ingolc in– du~trie "· Dn1>nq1,,.s{r, .H l'fllllim1rrà o dire r/lr ln. crisi i: 11/'Ht ,wstra i11t·c11:itm,, r si frn1•f'ri, mt certo 1t11m"ro di imlJr,-i/li per t11di- ~n;r;fa~~ch~if~~c G~:·a~dl~f/~l~~·i:n,:~·11i ; ; )~; cose vanno ma(,,. Qwmto al rhnrdio, è pc,·fcllamrn/r srt– pei·fuo farne rilcvm·t' il c(11•nflf'f'C i·idiro!fl. :!'t~;;~i•cP;:Jofi 111 :f.f1~\i~• f/~u\,!:i;,~~1.1,;1:in~~ ser-re che l'ngricolt11rt1 i: in crisi nel sito centro principalr, la ,·alle Pa(lall(1. E allora? Prezzolini retToceuo a « spor• cacarta » • Bruno Corra esalta il piacere della schiavitù - I tristi confronti col oassato :\"onc'è canaglia o imbecille che, avendo scritto a un giornale fasci~I~ ~li aw·r rico– nosciulo, in seguilo a una cr1~1 1_1i co~cL('nza \PiJ~~r\~ri;ac;;; ~?~~~;, tsi7cg~,~~ 1 7~: ~1~~1~ 1 ~ mini e il fascismo ln prrfella tra le (lol– lrmr-, non abbia avuto i suoi tre giorni di cclr,brazione in tulle Il'"' g11zzPtle clr>I rf'g1rJ11>. Il fascismo, co;;l povero d1 crrvelli, nr ha .•ubilo fallo un gl!nio, un Dnnlr, un '.\ln– chiavr.lli. .\fa a j)rnpo.~ilo di "\lar)\ia,,<>lli. <'<'<'O t'h<' cos'è capitato a Prezzolmt, chr. fu appunto tra ouei celebrali. E'. capitato che in un giornale fascic;ta dell'Urbe gli hanno t-critto di qurst& co"'e : 1- Prczzolini, fiorentino pettoruto C0$1da credersi chi .m chi, ha &\·uto li f&tl!) suo. n L'na volta tanto tutli i no~lri fogh han– no indh·iduato (sic}. !iotl<>rralocome ~idcv" il cialtronello sporc:icarla chi'"',in nnmP di una sua pa~,,ata dime"lichi>zia con crrlf!, genie chP ci P cara. ha cercalo di ll'Uffarc1 con un '.\fachiavclli ... "· F.. n questo punto, il giornale fascista dell'Urbe riporta un brano su '.\lachiavelli ~h~l~~ : 1i:~t5;~::~d~~ 0 S,~ ~o~~/;~~ 0 ~1 1 i volta tanto con i fascisti - è veramente una boiatn. Con alcuni altri epiteti da lupanare, il fo– glio fascista liquida poi del lutto il pet– toruto fiorentino. .. Come si spiliga tutlo quc~lo? Con un po' di logica. I fa~cisli di maggiore anzianità. o più in regola con la te~sera non pos~ono tolle– rare a lungo quegli scrocconi del fasci– ~mo. giunti in ritardo e tultorn. magari, fuori dai ran'?hi ufflciali del partito. C1 sono sedicenti ~criltori r letterati fa,cisli che vantano parecchi anni di tessrra e magari alcune spcdi1.ioni punitive: e \'O– lete che costoro si la~cino portar , ia il pri– mato ufficia!P nelle lettere o nPll'artr da un Prczzolini che non ha neppure mai indo,:;.ato una camicia nera, nè ha mt1l maneggiato un manganello ? Bisogna dar ragione ai nemici di Prez– zolini ! Eruno Corra. romanzirre futurista che perde 11futurismo o;ni giorno più, come i capelli. ha cercato l'ispirazione per !I suo recente romanzo : Scmya, la moglie eyi– :iana, nell'ambiente arubo. Segno che anche a lui il fascismo non dice niente ! In Sa11ya, Bruno Corrn. ci parla di una g-iovane egiziana -europeizzata che sposa un inglese e diviene una parigina elegante, e che tornata un giorno in Egitto a scopo di cura, si sente riprendere dal fascino della schiavitù. della sottomi~sione al– l'uomo. al padrone. E dfro~la, e diventerà la ~cbir.va di qualrhe pa~cià. L'ambiente ilnli:ino si presla o~i a spiegare la voluttà di essere servi, di ~en– lirsi dominati. Xon a tutti infatti l'oppressione destn il '.-Cn<:;o della ribellione. _~ci deboli, nell"li ammalai i, nei depravali Il ~enl1r;;i domi– nali produce un certo piacere. E' un vero peccato che il popolo ita– liano non sia composto di donne orientali .3u!tipo cli Sanya. Sarebbe l'ideale per ~fussolini. . .. Sf't/ mmr maiora canamus. Floriano Drl Secolo e G. Castellano hunno r11t•colloin flue grossi volumi gli scrilli crllici più in!Pres~anti di Benedello Croce. (Br11rdetto Croce, Porli e scrittori {l'Italia, edi:io11e Latrr:a, Bari). Si traua; può dini. di brani rynr.~I di una Sloria della Letteratura 1talrnnn che Benedetto Croce poi I ebbe e dovrebbe darci completa. Solo alcuni dei maggiori !!crittori di rtalia sono ricordali in questi due volumi. da un punto di , 1 ista originale, con criteri ~~~~;~i~:~1fni!s-oan:d:rt 1 ~~r~hiu~~h:o;t~!~ ~10 con la tradizione secolare chP ha giù rme;~a una sentenza che .~i riteneva defl– nili\·a su certi autori e su certe opere. )la, dopo a\'er IPLIOle pagine di Bene– dello Cr9cc. non bisogna guardar al pre– sente della lPlleralura ila\Ìana. Se no, vien vo~lia di piangere. Fore:e è anche perchè, ron la sun npern, Brnrdctto Croce desta certi confronti che il fascismo ce !"ha tanto con lui. A. fascistizzazione della preghiera T1lì. on-ero Ell::"ilberto '.\larlire. patrio– !!\ indefP:-e:o.cattolico fa! :cis.la. nazionali– sta clericale. gesuita lai_co, si prcot'cupa della « preghiera n fascista. E pubblica in quel mirabolante bollettino di porche– riolf"'. che può e!:~crr ~ollanto hnttulo dai ~iornali do! prete Prczio"i, la nuova pre– ghiera che i piccoli fasci~l_i rtebbono sera e m.ittina riYolgcr<' :1lrnllls,-.imo: " In quesrora. o ~i,morc. nella qualo Tu ci ridesti alla vita . .il lovoro, Jeyasi a Te, come i nostri cuori. la nostra bandiera. Su questo simbolo eloquente della cara Palrin noi invochiamo la 'fun benedizione, o S gnore. Fa che ni suoi tre colori ri– Sl)Onda la realtà: candida sia la fede, no– h1!c sia la speranza e 01·ùento la carilà. nel cuore di tutti i nostri fratelli. Scenda la tua benedizione sul Cnpo del– lo Slnto, il Re, sul Duco o i suoi collnbo– ratori, perchè a Te ispirandosi cerchino il maggior bene clell'Italia. Scenda sui ricchi per renderli {'ili gene– rosi e s11i.poveri per re11derti ,iiti Qttivi e pili ,·assegnati. Sia la Tua benedizione fe– condità. ai nostri campi sudati, all11no:=.trc !'rfcnn~tsf:2c~~~ofe~ 0 ~~!~it~i 1 ~~~~tci1:ic;i;~ nostri sacerdoti. E' la \'OCedei piccoli che sale a Te. li.a è voce sincera. '.\la è \'OCedi coloro rhe Tu, o Gesù, hai prediletti. .Fa di noi, oggi e domani, servitori fedeli, se oclf;J~siitj~ 1 f~~: i1e:o~~l~ ~~~~rg~~rJ~1i~ JJalria, durante la guerrn, l'ha folto in un os:pedale di Roma. GcneroMmcnle, /'in– lrepido e iavlLto spaccnmattoni, \"Uolava i pitali. Tullo per la Patria. Orn ln~c~na ni bambini ad invoca11e(!alla grazia divina una maggiore rassegnazione dei poveri... Questo immenso documento è commen– tato da un giornale fascista il quale dice: ~i~~sixr~~b~~to~n';.~lit~or~ga;~ens~r~iti7~= censivo e nddolornLe alla mìscrloord!n di– vina. A essere peclanli si poteva scorgrre in ogni preghiera l'abbandono quasi totale della dignità. umana come se, da qlle~ta rinuncia, l'orante potesse ncquistnrc m1 ~r~~i~a~~ù i~pi~~~~~- ~(} :1~~~~/g;i1i~~~ anche in essa una spina dorsale, untt Jrneo, una caratteristica foscisla "· Badate che chi commenta in quc~to mo– llo è un giornale cler1cnle. Ili!lognn prc– ~ar dio. quindi, con dignità ra~c1sta, ma- l'A.\' •.fSTEY ;Ch(I) l.'1/lustrt artl.~ta cui si rlt1·,. Il 11 11umtn!Q dJ .lfalttotli a/ln Mabon du Peuple d1Br11.rrllt1: un un<//lrO 7,rru– trantt che scolpisce anlmt In a..;lont. l ::ari col mo~chetto pronto. Quando si par– la col duce. invece, bi~ognn .abbandonare ~~~~u~ree ng~~!t~'lio~ 8 ~f)b~d5:n~;~, fo 8 ~i mandi al domicilio coatlo o m galera. 3 ffissioni ll re immgura a Savona il monumento ai CfJduti. Il principe ereditario a Couw as- 1iste alle regate e alla ricoatru:ione dl'l "gramlt: Schifo " e/i,. era una imbarca– ;ir,,1" speciale illventala da A ::o. L(l rPqinci olle rcyate vcnl':ianc. ll dura d'Aosta parla - peg(Jio di 1'1trataug11stolo - olla "sa– gra dr.i /.Jl?rSa(Jlieri" a JJol:tJnO. Il {fià CorriPrf"' (lr,1/a Sera comm"nta su tre co– lonw : i, Riti civili e cclebra:ioni mili– l(Jri 11llapresenza dei sovrani e dei prin– cipi"· Ma11ot"rrcoi quadri. fai~ 1 ~' al'~~~~1:\1~r:i::, ~t°~ur,/:c::;:~~ :l; "lr _r,.rimr,11i" essen:i.afm ,,11tc fasci.dc , di ~;;~~~/~7i,11!at:11iJu,~~~t:%f~'Z:": &e~~;: 11tùiacciava110di piegare al ridicf.JliJe alla asfiuia "· J/ll ,e le ceriml"Jni,. ., cs1en:ifll– ml'11/r fa&ciate" ,ono state q1taai obo!ilf', (lbbo11dQno ,,. altre : .. Le trascorse domr.- 11irfr,. r il 20 settembre Jianno segnato un punto massimo culminante 11ella mani,i {f'stniola italiana. rcteroni sui cnmpi di battaglifl. t·eterani riuniti 11el[I!città. ura- 11aticri, b"rsaqli.eri a co11gr,•sso... Prrc/li! tuttr queite cerimonie? n. 1( L'opport11nità di ridurre "lme1w dell'ottanta per cento le cerimonil? è consiqliata da rar,iorii finan– :iari". miche. pere/tè l'organi::a:itme e lo 11:olgimcnlo delle stesse richiede sempre sommr importa11ti "· Il re e i principi hanno capito il latùio ? Il Xcw York Herald Tribune: "la si– q,iora Jlussolini attende un altro bambino, tlllcvarc i bambini deve eucrl? facile per l"i. :\'on ha bisoq110, infatti, di invc11tare 11PSS1Lno spa1tracchio immo9inario per farli stare tranquilli"· Sr il fascismo ha soppreuo i qiornali, ha creato certi fogli stampati straordinari. \'i è_<>agi,in Italia, anche un Giornale di Heg-g10Emilia, che stampa roba come la 1coue11te: "La Francia è sulla via del ravvedi- ~f:,t~~e1~i"~fc:t~~~ i~f{~a1f ~;t~~~at~à rnterna:i:ionale è allo svolta della sua sto– ria, precisamente come è stata l'Italia nel 1019-1920 n, Oggi la Prancia, quintli. si ravve"de. For– se 11ercM:lto constatato che certi fina11:ia– menti (la parola al siynor D1tma:s) lla11no dato mt frullo eh.e i bollettini fascisti mostrano qitoti<Uanameute . , ll cq11fr \~olpi ha J)Cirlatoa Perugia di \ f't1e:1a a!1t1ca: /'!~atti il conte Volpi si 111tc11ded1 anticluta. La sua carriera co– mincM in u11abottega - ,:. in una rctro– bottel)a - di antichità. Il tignor Come lta ricordato cM "l'lta- !~~tfe°:%:}!0•u~h;o~~,.;',[(J!a;~fou; 1 ; 0~~'!a:~:: 11_,t Caf!Omeravigliqso, ricorda la gloria di \ enr:1a •. "hldi e pa.ssato ad esaminare la çostitll:io11e_e L'ordinamento della repub– blica e ha ricordato che it popolo pure e.scluso dal governo, fosse economicamente difrso e tutelato essendo 1orvegliati gli ,tatu_ti e le attività delle Corpora::ioni o– peraie ... >1, Tanti salrtti olla II nuova civiUlt n fon– dala dai fascisti : l'avevano già fondata i veneziani qualche secolo fn ... J\la il signor Conte, infine, ha avuto u110 ~lm_1cio ~irico-finon;;~rio : " l..a finmuia e {1losofia ed è storia, cd è anche poesia e lette1·atura. Quando la grande:;:a della Patria isvira, ogni form11la deve arlrc,uarsi ~-o1t~ct11~~~PJi:ls: ,;:!:_;~~: /ndc &t forma 1L • ll vo{to ilare ! Sarà quello della ,1a:1011~ il qiorno 20 settembre, nel quale gli elen– clu df'i giornali commerciali amnm:iavano OTIA:-.OASETTE fallimenti. Le dichiara:-ioni di fallimenti battevano il record, e tm al– tro record batteva questo conte di princi– sbec,:o, col volto ilare e la poesia finan– :-iaria. .\'o; ha ragione_ Arnaldo, sul Popolo d'Italia : "Il fascismo non ~ 1111a co1tn1- :-io11eastratta•· Por,e che sono aatra.:ioni, ~ èg~o!;!:;,; 0 7;fr;'Jaft~;::~~:: di Arnaldo? A 1iroposito di asino : sc11tite cosn ,crive Regime Fascista. ., Appunto perciò è da a11giirarsi che i partiti dell'utopia - ili capo <t tutti il bolsceuismo dish·ultore - 110n abbia110 mai ad esercitare la loro ill– flue11:a deleteria su un movimento e/te co11tie11~, in radice, il mondo sociale dello avvenire, così come ilalia11ame11tcL'ha pen.-– sato a visto il Genio meraviglioso della nostra stirpe, insuperato e tllsupcrabile, Giliseppe M.a:;:ini ». Pre11dia11w atto della retrocessione tii Mussolini, il qunlc finora era U genio di!lla stirpe, nw la... rachce per q1uudo riguarda .\la:.:i11i è wt po' diversa. Il 9ior11alc cre– monese no11ha il dovere di eo11osccrla per– chè lw il diril.to tli. CSfere bestia. prrfetta, ma ,wri de1:e sbilanciarsi cosi. nelle cita– :ioni. 1l 11rop1Js1'fo di Pari11acci. C'è anche liti 111!1 c&ro deqli. speculatori sui cadnveri. E imlica, ilt alcuni uomini della Concentra– :io11~- ,. altri e/te con Mi non hanno pro- f,~t1:cg~~I:~lcc/ec;,~f:r~-;;;dt11~~a,!d.{,:~id::it clirelli o iudiretti è la stessa cosa"· Se qitcll'idiota ci pcnsauc, parlerebbe meno. Pcrchè vie11e a dimostrare e/te i ma1ulu11ti dell'assassinio di Matteotti - e <li mille altri - sono stati parecchi. Il generale Ba:a11. uno dei capi. delle quodrntc e ferree legio11i invitte, ha pro– mmciato ,m discorso (parla peqgio ,li Fa– riliacci) e ha detto che « la mtlizia è una for:a armata che saprà fare il s110dovere per la gra11de::a della Patria 11. 1YcU11. difesa antiaerea, in caso di guerra. L'am,n t1istra:io11e delle Poste e Tell'– grafi fa.scisto ha creato vari tipi di tel,– yramma, fra i quali quelli "lampo», q1iclli meno rapidi e qul'>llirecapitati a mano a a m":10 di. un ciclista appiedalo, come nei b1•i t,•mpi qua,uio i ge,1erali in g1trrra .ti divertil•m10 a fare gli umoristi (involonta– riQm"nte,'. Oltre queste cater,orie l'anuni– ni1tra:io11e ha creato il « telegramma au– g1tralc " a basso prl':;o, 1°n modo da voler J)l'l"ntl?tlerc rinvio pi,ì freqitenle di tele- r;;";:!~;~f /D~ell; ~r:~~;~1.i:~~ ~~i ;1 :~!t {11scisfa riceviamo il primo campio11e di tcl1.·yramma au{fnrale : t< Ad1t11ata q1tcsta sera scopo 01·r,ani:::.a;ione costititc1frla Cl?'ll– mria motociclisti destata anmtil"a:iio11cpre– fetto che l!a telegrafa_lo duce Stop Pi:rvaso fctlc passione cntima:amo dopo pensiero patria Jasc~smo duce guardo mio generale che mt additato e che mi addita via dovere e con m,· militi legione Cispadaria Stop Srmore Dino Zauli i.. Stop, stop, seniore grandi,simo ... ROCCO-RINA E' il sarto più a buon mercato di Parigi 28, FAUBOURG SAINT-HONORt, 28 (6• Pi11nol

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