la Libertà - anno I - n. 20 - 11 settembre 1927

= 11 SETTEMBRE 1927 Tribuna libera MENO FORMULE VOLONTA' E PIU' Sulla utilità e la efficacia della discus- f~~tiei cR:b;~;~!~ a~at ;,f 1 !1f A 8 !~~'.~d\:~i discutere non è mai del tutto inutile ma chi vorrà dav,•cro sostenere che iÌ di– fetto dei nostri movimenti ò nella in– sufflcicnza della discu:::siono 1 Prendiamo il parlito socialista dal 1019 al 1922 : esso non ha. fatto che di– scutere. L'Avanti I è stato in anni in cui il successo dal quale dipenctcv,'t da'lla. decisione nell'azione, una perma– nente tribuna 'libera. Come se questo non bastasse, il Partito, da cui dipendevano le sorti del paes·e e l'avvenire del pro– letariato, s'è permesso il lusso di un nu– mero innumc1:evolc di Copgrcssi. C'è ~tata addiriltura. la. catena dei Congre~si. Cominciava il gruppo parlamentare ; poi il dibattito s'istituiva do.vanti alla sezione di Milano e qui giù giù fino a Peretola; veniva in .seguilo il Consi– glio Nazionale e di qui si passava al Congresso. Decisioni solenni, propositi di azione. Una settimana dopo l'eterno tema. della discussione : - collabora– zione o presa totalitaria del potere? ...... rimbalzava alla. Confederazione Genera– le del Lavoro, dove seguiva la trafila stessa del Partito. Cominciava Milano - o Torino - poi via via fino al Congresso ~azionale. A questo punto si ricominci~va ·d~ ca,I?o: gruppo parlamentai:e, sezione di fd1lano, ecc. ecc. I rivoluzionari non facevan.o la rivo~ Juzione. · I riformisti non facevano i riformisti. I primi, quando -la. rivo!uzione 1c:ra p~r ]e strade - moti contro 11caro-vita, l'l– volta militare di di Ancona, occupazione delle fabbriche - esigevano un Qon– gresso :eer decidere sulla opportunità o meno d1 costituire i Sovieti. I sMon.di, quando la, disfatta operaia poteva subire un momenl? ~•arre~t~, 4ando aiuto di voti, e magari d1 uom1111, ·ad un governo che disa:m~sse le bande fasciste valevano anch-ess, un voto re– golare di Congresso ed una più regolar~ .maggioranza. E capitò che. tutti insi~me.p_rendeIJ!mo un sacco di legnate, d1 ·cm 11bruc10re ancora. ·dura. E fossero sta+e..soltanto le– gnate 1·.Tren~'an!li• di sfçirzi_,di edu~a– zione d1 pazienti cpslruz1om, un ordrne moraÌe un& civiltà, uno Stato av\•jato ,ad essere ~trumento di una vigorosa. demo– crazia. opéraia per l'opera di trasforma– zione sociale, tutto fu distrutto, tutto è de. rifare. .. ... E} l'A\lentino? L'Aventino che, nonostante i suoi er: l'Orie le sue ins.ufficienze -,queste assat più gravi'e numerosi:. di qu~Hi - resta. anoora il·mo,menlo pm passwn~le de~la lotta. antifascista, chi. m\ verrà. a dire che n,ln discusso abbe.sfanza? Purtroppo non facemmo éht?rmscùtere. Per selliman·e e settimane, a'ilorcbè ~~~ 0 Ye~~t~i~~~r:t~e: i:~:."~:r ~~n°i;tt ci tr&scinammo da convegno in conve– gno, disperati di non tro".are un a~– cordo ·che ricercavamo fuon del compi– lo immediato, non in funzione dell'esi– ·genz:a.~el momento : -;--buttare a terra il fascismo I -, ma. m funzione delle ,iostre ~sigènze ideali. • . . Non si discuteva seguendo il cr1terw della. possibilità o della. oppoJ ·tunif.à.po – litica· non si Considera.vano le cose se– cond~ •le loro proporzioni reali, ma se– condo schemi ideali. « Questo è troppo rivoluzionario», op– pure « questo è lroppo conservatore ,,. a Si va a sinistra». « Si va. a destra n. u Non bisogna andare a ~eslra: ,1. Ec~o di che cosa si parlava. E v1faccio grazie delle dolte e scocciantissime prediche ~ulla a funzione slorica » .di questo o quel paruto ... Finchè venne il 3 gènnaio del 1926 con quel che segui e segue, .. Certo io non ho l'illusione che si possa par&gonare l'attuale fase della nostra lotta,. con quelle c~e ho ric~rdnte. Pur: tropponoi non siamo oggi ohe degh ~suh o dei prigionieri, dei vinti non do– "mi ma: infine dei vinti, i quali non han– )lo I più l'iniziativa dell'azione. •Potremmo quindi, ·senza grave ri– schio - discutere d'ogni cosa che v'ag– gra:d;•, ma, mi chiedo, con quale co– strutto? Perchè mio caro Salvemini, i casi sono due': o noi siamo guariti (noi, cioè gli i!àliani della nostra. gene-razione d'avanti guerra e della guerra che ~op– portano il peso di 9.uesla ballag)ia po– Jilìca) tiella mentalità accademica, a– stratta, antistorica alla qua\e dobbiamo la disfatta ed allora. domam o dopo do– mani quando scocchi l'ora buona, fa– remo' quel che si deve fare, cioè quello ;che si potrà f~r~, ·senza aver paura che sia troppo a sinistra, o trpppo a dcslra, ma avendo di mira l'abbattimento della attuale società ilalinna (il fascismo è }a. socieià italiana d'oggi, non soltanto la' banda. che è al governo), oppur da qùesla mentalità. non siam~ guariti e~ : ~ir.fe ~i~~~~iod~. ~~l~'ir~ 0 ~ ~:1r:~~~l f;;t~1~in1~~r~~~~tsf~~ér~W!;f 1 ~a~~~o~f~l ·~he vietano questo o quell'allro. Bec– chi è •bastonati ! II problema: per. mc è qui. E' quin"di un problema. non di .formu.le ! mo. di volontà e di azione ~1 uomini_. quello ohe vogliamo lo sappiamo_ bemss1m_o e tono più, 1ono me11:o,vogliamo l~tli la stessa cosa ; ma. qm vcram~nte è _,Icaso di dire che il fine è nulla ed 11mov,men!o è tutto in questo senso almeno, che m è perreu'ame11tc indifferente quel che 11_n ruppo vuole se a questo gruppo fa ch– feuo quella c 1 apacità. di azione senza di cui non si ha niente. Si guardi un poco .a. fondo_ql!esla. l_ra– edia. della libertà. e del soc1allsmo 1ta– ftano; tutte le. spie$_a~ioni n_on .?~rnnn? ohe una parziale visione d, _cio che ~ avvenuto. La chia\'C pc,_·cap!r~ tufi!? e uesta : tragedia della 111clcc1::iJOHe, 1n– ~apacità a/L'azione. 10 Povera Conccnlrazion·e ! Appena. era nata. e tulli gli erano addosso. con un fervore inesausto di discussioni. 1( Met– tete l'etichelta repubblicana. 1) <1 Mettete l'etichetta socialista n. Ma l'etichetta re– pubblicana non cc l'ha il parliio repub– blicana, senza che abbia raccolto per questo eccessivi lauri in codesta che è innegabilmente l'ora l'epubblicana del– la libertà italiana? Ma l'etichetta so– cialista non l'hanno forse e non so la contendono i due (due ciò die vuol dire nessuno !) partili socialisti? A me pareva che quando la concen– frazione aveva chiarito, in maniera non equivocabile che n"on si cosliluiva in opposizione al ministero Mussolini, ma in opposb:ione al fascismo, che - ri- l~t~/,,i-;-c!t~1 ii~t::::i~.d! 1 s 1 :a a.~i:;:e s~~~r; dello, lutto chiarito, essa avesse detto cioè quel che è l'essenziale e che cioè la Concentrazione volen a,,ere l'orgo– glio. ronore e l'onere d'essere il nuc'lco direltirn della battaglia popolare contro la tirannia. bi~~:i~ arr5;~ ;:~:r~onu:;~~~a ~~~r;~: ·dalle illusioni dinasticle dello Zanetti. DOPO IL erodiamo di non offen'clere la Dea. del giornalismo, che si chiama Attualità, ri– producendo - come documentO di un'ora dei. popoli - da una lettera privala que– sta impressione vivida seguita alla ese– cuzione dì Sacco e VnnzctLi. La lellèra ,·iene da ì'\uova.York : ((11 sacrìflcio orrendo è stalo consu– mato. Sacco e Vanzetti sono stati assassi– nati sulla sedia elettrica, stanotte. Il go– vernatore Fuller è stato di una terocia belluina. Alle nove ieri ·sera ha ricevuto la moglie di $acco e ,1asorella di ,Vanz~lti. Per due ore le due disgraiiate hanno im– plorafo pietà. E' stato felino. Se non do– veva. rin,•ìare l'esecuzione, nè commutare la pena, nè graziare, perchè ha -ricevuto le due donne ? E sapendo che doveva man– dare a morte i due uomini, che doveYa abandonarli fra pochi momenti al oarne– flce, iperchè, come h<cL avuìo il coraggio ~i ascoltare ·per due ore, senza comm.uovers1, i gomiWdi una s.orellae di una moglie? "La legge, l'autorità dello Slato hanno Lrionfato. Erano rei Sacco e Nanzetti ? Non lo credo. Ma quand'aoche lo fossero slati, setle anni di agonia erano stati pena sufficiente al loro preteso delitto. Ma ora la loro fino, fa. •loro ~Laica fermezza con cui hanno affrontato. la morte, fa superba fede nell'Idea che si è voluta colpire in loro e che hanno esaltato in («ccia alla morte, li ha idealizzati. Poveri, oscuri ope– rai sarebbero morLi ignorati. Perseguitati ~!f ifa{1f~oi.deesono irradiali dalla glorla " Due fone sole avrebbero potuto coo-– per:µ-c con la Difesa per riuscite a sal- ft~~~~~~:1Taef}i~~efl:ft~ 0 : ;~Ll 1 p,~roe~fc1 nhl mentre denunziava la loro qua-lilà dì anarchici. L'altro non si curò delle due vittime. Per quella ci sanguina il cuore, perchè anche quelli dell'American Fede– ration sono lavoratori. Pel governo d'Ita– lia, il suo aiuto sarebbe stato intollera– bile per gli stessi condannati. ((Ora la tragedia è finita. Centinaia "di migliaia di persone sfogarono stanotte la ~~ib1r::~i:n1:~ J!r 1 ~;\i~ 01 t:ufi!a~,~~fe~ uomini e donne e bambini, senza distin– zione, quasi senza freno"· Che non ci sia nessuna esagerazione pro– fessionale, partigiana nelle inflammate pa- ff~;;,ode~lt~i~~ò0 d~or~~~~n~j~~e, n~;:ff~s~~: zioni, dalla in~ervista del sociafista ame– ricano Illquit, di -passaggio a Parigi, col giornale il Pop1tlaire. An-che!Uiquit, il quale attesla che della innocenza di Sacco e :VanzeUinon è lecito assolutamente dubitare, afferma .Ja convin– zione cho era generale per In grazia. An– che molta parte della stampa conserva– trice era stata travolta dalla agitazione. Alfultima ora prevalse il feroce pregiudi– zio dei conservatori, adoratori del fatto compiuto. E il falfo - ohe non era compiuto - fu compiuto. E con ciò fu ferito a morte proprio quel prestigio della giustizia ame– ricana che si voleva salvare. Ed ora? · · Ora j Comita'ti Sacco e Vanzetti, spinti dalla pubblica opinione hanno visto che lu. loro azione non era finita. Anzi che comincia.va in una nuova fase. E oioà: PrOsegilité pér la mémOria dei due as– sassinati la climostrazione dc-Ila lo~o in– nocen.m. . Promuovere un'attaiione infesa a mi– f~~:~~;. i pròvvc imcnli giudiziari in Comballete l'istituzione della pena di morto in tutli gli Stati. Soccorrere ,Jc famiglìe dei due MarLiri. In qucsL'ordi1l'edi idee anche il Comi– tato fl'anccse si ò messo in prima. linea. Una sottoscrizione è aperta che durerà 15 giorni appena per la raccolta .mondiale dei fondi. . Non abbiamo bisogno di dire che esor– tiamo tutti i nostri amici a sollosoriverc. Santa è questa fiamma di bene che si leva dlii sacrifizio cruento, che da tanto male, da tanta crudeltà. vuol trarre una sorgente di boQtà, di altruismo, di schìeUa um.inilà. Cosl il sacriflzio non sarà stato tutto sterile. Anche una volta il martirio avrà frulti– ficn!o. LAVERA FACCIA Il fo.scismo non poteva snwnUrsi ,ican– che per l'affare Sacco e Van:;;etli.Mentre in l1itto il mondo uomini politici e lette– rati e scien:;iati. operai e contadini, uo– mini e donne, cilladini di 1t1ttlele ealego– rie sociali elevavww la loro protesta con– tro la condau11adei due italiani, solo la [(alia ri"-m.ai1eva ssente, e sollcmto 11egli ultimi yior11i qualche voce si levò nella stampa ilolianc1 1ier la 9ro:;ia <ii cfoe con– damwli. Ciononostante i ~/iunwli fascisti osai•o1waffermare che nessun alfl"opopolo e 111 !6.wn a llro r,oi·cr110avevano fallo 1111an– to quello italiano pc1·sal1·arc i due cumia- 1.iom1lidal{a sedia clcttricu. H su110pn– fino arrivati a dar 11oti:.ia lii 1·ii19r,1:ia– menli ma,uf«ti dal p,n·,1ro 1 iatfre di. Sacco a Jfltssolini vcr il s1/f! i11terve1110. Ma fa vel'itiL è beu diversa cd è che il fa– sei~rrw,sia come yover!lf! cke come stampa, si. e C01Lf.plctamentetl1s111tcressatodall'm– te1·vcnirc pel'cliè l'i11tci·ve11tucontrastava con la mentalità fasciua. Una 7Jrova di quanto affermia11w cc la of{J"e l\oma Fa– scislu. Eccofa: .« /.,'episodio Sacco e ·van;clti rimane, ]lei· la sua causah-, 11 1 :l tJl(ai:lro della ci-imi-- LA LIBERTA Dello questo essa. 1·isullava. automati– camente separata dalla dittatura mili– tare che sogna il Crespi, come un corrct– tin) alla dittatura fascisla, -senza capire (ed è gravo per un antifascista!) che i generaloni savoiardi, dai Cadorua ai Badoglio, passando allraverso i GiarditJO cd i Caviglia, erano tuUi dei fascisti ava11l lellre, un po' seccali di Mussolini, che preferiva loro i! sot.totente Balbo, il tenonle Giunta, l'imboscato appuntalo Farinacci. oppure il lava-pilali Giuliani, ma pronlt a mellersi ai suoi ordini per un ... bastone di maresciallo. Invece pare che questa definizione della Concentraziooe non basti. Le ca– teratte della discussione sono aperte. E do. una parte chiedono un programma ricostruttivo, in cui immagino si dovrà f,~~!~~i~c ;t1°;~~~~~~.il r 0 ¾~e~~.~1i1:: ·parie si vuol sapere dove ci fermeremo .una volta riconquistata la libertà, (amici tenetevi in mente che la libertà ha. an– che i suoi inconvenienti !). E si divaga. E non ci si accorge che !-~~~ae~~ 1!e~f1~ed~rl~~~siip~i~~ ~.~ev;r~~ ammazzato. Meno programmi e più "decisioni, me– no formule e più volonfà, uno. volontà ferrea d'arrivare alla mèta, passando dove si potrà. e _come si potrà. passare. La: forza e l'avvenire :della Concentra– zione non dipenderanno nè da una for– mula nè da un programma. ENNIO. MARTIRIO nalità comune; i due sciagura.li avevano s11blto un regolare proeesso più. volte ri– veduto. Bisogna considerare che ad un. certo punto la difesa dell'oràine sociale può anche costringere a non usare clc– m1:11:a."Natw·almente per il giornale fa– scista u la re1po11sabilità vera delle ese– cu:i:io11e di Sacco e 1 Vametti risalgono uni-- ~h~hd~n~i !e~:~:~ 0 ~~i~t'!n~ 1 :rii,~~~:.,:n~ e respo11sabileba.,ato su principt di umana clemen:;a e, fo mia parola alla interna .. :io11ale rivo_lu:.ional'ia che aveva bisogno <lidue Càdaveri per un tentativo cli sov– vertimento dell'ol'dine sociale. Coseie11/e– me11te il sòcialconurnismo ha spinto al s1tp– pli:io Sacco e ,Van:efli e consapevolmente h.a ogilo fo modo da {leterminare l'epi– logo tragico. » Ma 'dopo queila stupida e ei,iic.a.diffama::;ione il quotidiano ,·omano non riesce a naseon'aere la vera anima fa– scista. Rimproverando a certa stampa ita– liana di essere andata un po' oltre (!) nella difesa di Sacco e Van::etli esso co11clude C$Sere « assai pericoloso montare, sotto la masehera della pietà, ce,•ti stati d'ani_., mo . .'Voi n1m temiamo contagio aleltno, mfl non sc~fiamo neppure di associarci a certe poco nobili e civili manifesta::ioni di sde– gno per la cosidetta u oius"ti;ia dei tJelli– rossc » la quale ha egregiamente difeso, in un paese di libertà e di democrazia, il f.i~:::t;a;;o~:lt:o;:t~jtl:i :ita!;;a cr,~:;;; di sovversivi ». tui:~ y.~;ti~/i~":fst~µdtlidf~ :· dti~;~~!:r~ smo; di otlio verso llttlo q1tanlo è stµlo ma11ifestaiio11e spontmiea e nobile della coscienza mondiale iii rivolta cpntro la veramellte criminale preceilura americana, di $Crvilismo vcl'so l'yankee ei·editore. Il fascismo di fronte al dio dollaro ,i genuflette. -------- UNA SOTTOSCRIZIONE INTER AZIONALE PER LEFAMIGLIE DISACèO EVANZITTI "CENTINAIA DICONTRATTI COLLETTIVI..." Q11ell'idiota pres,rnlltoso del /Jem,i ha Cl'cdutodi mandare al Times una protesta co_mepresidente 1/clla Confederazione fa– fC1sladell'Industria contro le co11stata.;ioni falle da wt con·ispondcnle del r,iorna/c mglese in flalia. Noi sappiamo il valore a priori di una tale p1·ote1tadi ufficio. Gli i1ldustrfoli italiani dtt tempo, quando so110 tra loro, a q11allr'oechi, le porte ben chiuse, dicono ira di dio della situa;ione, del fo- 1cismo. eee. Appena escono {!tori o sono in collettività, battono le ma11i e yridano : i. Come tutto va bene! Come siamo co,1- ~;~!:a ~~v:i/sg,~~ejig~~~t%. tJ 1~~ : 0 t ,~ la superbia o'd una 1wrtc avvilente di ser– vitori sèiocchi. Il Bcnni è il più sciocco di questi servi, conte,iti-malcontcnti; malcontenti in pri– vato, contentissimi in pubblico - per vil– tà congenita, 1>e1· fifa eronica. Ma d(t qttello sciocco che egli è, se ne lascia seoppai·c di quelle che non sfanno nè ùt cielo nè in te1·1·a. Q,wsfa per esnipio, che fofiora la sua lettera al 'rimes : « Ce11tinaia di contralti collettivi sono stati ormai elaborati, di– scussi, approvati in 1·iu11ioni,esemplari per fervore di dibattito e per sincerità dl col– labora:;io11e,fm le[Jiflimi rappresentanti delle diverse Co»federOAioni )). Ora è eiaosservw·e che proprio ùt que11-i giorni unct nòta itfficiolc dice che questi contratti non valgono ffrlcliè 1101i siano stati pubblicati. dalla a1ttorif:.àeoni.petente. Co– me lt;trafifica:.ione per le conven:ion~ in– ter11a:.ionalidel lavoro I Noi ,oppiamo in– oltre che la Magistratura del Lavoro ha :li°/::t':.. ~~~~n~;i!:i s~~l~~~~v~i t!1/g~J~~ 'riducendo del 12 per cento le paghe. Che il• famoso pal1o agricolo del reuccio cre-– mone1e Farina.cci è stajo messo ,iel nulla, ~tibv~::ft:Jao~ 0 :t~~~n~~/:v;,~gt~~:e,~;: :;ze vte:s:m:~tllg;{ ~i~~~a!~t)/~i~~:~a ,~o~ le ore cli lavoro ? « Ce11tinaia di contratti" - 9rida con. 'tirismo '(la imbecille l'o11.Benni I Ebbene ~i~~;·i::, 1 :ll:t:~~ rPi~tf ~~~ICJ!f ct~i~:~ - pal'ticolarmente indica.la per il boni– mento di questa faccenda 11celenca 59 - cinquantanove I ],,' qncora avverte che u un contratto di lavoro non ha va(orc soltanto r:~l~t·o;:~ pae~·c?: c~~~i~f:::;fi:::el; 1 1,~fl~ 1 :,!: :ano, PER GLI ORGANISMI CHE LO DI– BATTONO E LO CONCORDANO ". Al quale 1'ig11ardoprotesta di non poter dfre 'niente circa i 69 contratti cle11cati. (I Per jare opera adeguala - scrive. - occorrerebbe poter se9uire la formazione tecnica e la attiviliL 11lOraledelle diverse organùza– .:.ioni professionali, illustrarne gli sforzi e, scgnala1·nc, se nel caso, le manehevo: le:;:e ,,_ Occorrerebbe ... Ma non si pttò... E' eh.ia1·0? E allora che cosa sproposita quel signor ?ee:~~~:'(~D ~~e1«11A~~1il~~ ~e ir r!r;di~tàp~~ collaborazione, fa cui quelle (( centinaia cli eonti· at.li collettivi» sono stati elaborati, ,discussi (?), approvati? Chi vi ha a.ssi– stito? Chi vi Jw. parlato ? Degli operai au~ tentici o de9li inipiegafi nomi1iati e man– 'dati dal prefetto? In assemblee dcUe mae– stran:.e o ili comitati di automa11datari al– l'insopiita e nell'asse11:a totale delle mac– s·tran::e ? Il solo fallo di poter vorre que– $li interrogativi, dà la risposta. Se le mae– stranze avessero stipulato esse i loro con– tratti. il fatto sarebbe pnbblico; tnlti lo ,apre~bero e Benni 11011 av,·cbbe mancato di dirlo e va11(a1·losul Timcs. Du11que? Dunque, le u centinaia di contralti eollet-· tivi n sono asse$tamcnti 11ego:.iali, impo– sti dai rappresentanti. padronali (qitesU si, antcnticamente) coi burocratici del mini– stero delle CoJ'pora:.ion·ima"ndali a rap– presentare (?) la parte degli operai. E questo - signor Bcnni, asino matricolato che osate toceare certi Jiuti - dovevate 'dire all'opiniot1e_inglese pe,: vedere come (Comunicai.odel Comi(atoSacco eYanzelt,i) t•p;;b~1 ~~ 1 ~:a~l'ulUmo si appren"de che L'i?ifelice ·sorte di Sacco e VanzeHi il 11aloreratico delle ce11linaiadi contrat- :uc~i.val:ien;:ll~ov':::%0::aJ:~r~n1o~~i~~!; :;;·-J!~;~ttanoufx~f~~ l~p1:bti,;ir:o;fi:r~~ ùnivt1rsale non essendo riuscita a stra.p- - oh! dio ! se rifnl'da I è esattamente parli al boia 1 noi ci rivolgiamo, O!J!Ji, ?::;~~ ~~1/~ae~~rl~n;.~~j}ici:t;;~i~:~no~ii ,J~! a luUi colo1'o che, senza clistinzioni' di verni, partiti o di ·c1assi, in un "nobile sla.ncio Una firnebre amenità per finire. La ri– di umanità, hanno imiti i loro sfor.:.i vista I Problemi del Lavoro che abbiamo per impedire che si compisse l'iTl'epa- citato dopo gli alll'i. (< oeeon·e1·ebbc » rile- rabile. vati piii s1t aggiunge anche qitesto: Sacco e Va-nzclli sono morii. Ma re- (( ...occorrerebbe inoltre seguire il eon- slano, con la loro memoria, una vedova,. twtto collettivo nella s,ia pratica oppli– 'dei fo,nciulli, una sorella, dei vecchi pa- co ,io.ne pl'ess&o le a;iendc, dove pare a rcnti. Noi non vogliamo che la miseria noi (oh! sancta simpiic;tas !) che per la si installi at loro focolare desolalo. manean;a delle Commissfoni ùttemc ar- Facendo quindi a.ppello a tutti gli uo- ;i:: ~~t{' 0 1 }::;!~:i!' :g 1 ~[d;;z,u.1:0~f;~;e1Jel mini che hanno cascicn.:::a 'e ·cuore, noi sindacalo concol'tiatario (che non c'è - apriamo, per le famiglie dei suppliziati diciamo noi!.) dei l.avoratori ». di. Boston, uria sottoscrizione i1,1ferna- Sl, caro - occo1·rerebbc che ci fossero zionale. Ciascuno ci porli il suo obolo. le Commigsioni intel'ne. Aspettale, se vuoi, co:;:a!i~~nC~~~/tJtiili" u~':,C~~ll~tfn:i~ . ~°f reyime corpora;ionis/a.l ... ·cen·:;a di Sacco e Vanzefti, c!onvinli, gli altri che, un lunga martirio di sei a11ni crea loro dei dil'ifti imprescrittibili alfa umana pietà, noi confidiamo la sorte degli CSSc1·icari che sono loro soprav– vissuti alla brava e onesta gente dt lttfti i paesi. Il presidente: D~1•afour,deputato della Loira, ex ministro. Signore: Conles;,adi No11Bles, Sé– verine, Ménnrd-Dorian, Marguerite Durand. Signori: Giuseppe Caillaux, ex presidente del Consiglio~L'.J.Malvy, ex ministro; Pietro Bertrand (Q1to– Jitlie11) ; Leone Blum (Populaire) ; Alessio Caille (Soir) ; A/berlo Du– b11.rry (Volonté) ; Enrico Dumay (QuotUlien); L. O. Frossard (Sofr) ; Eugenio Lantier (flomme Libre) : E. Merle (Paris-Matinal) ; E'ranciS Mìllion (Pettple) ; Giovanni Piol (Oc1wre) ; Mario Sangnier (f..a Jen– ne Répnbliqite) ; Gustavo Tùry (01_11t– vre) ; Vittorio Basch, presidenlo del– la Lega dei Diritti dell'Uomo; Leo_ne JO'uhaux. segretario della C. G. T.; l~érende!,del Comitato Sacco e Van– ze'Jl i; Enrico Guerm1!, segretario generale della Lega dei diril!i del- 4.'Uomo ; Paolo I,ongcvin, professore al Collegiodi Francia; La Concentrazione partecipa alla sotto– scrizione con franchi 100.- UnaSottoscrizione perla famtgl!a diSpartaco Stagnettt. Ln'_fine tragica .di Spnrlnco S!agnclli ha. v1vam<'nlc commOE"Oquanti hanno cuore e sentimento. U~ grul?po_di suoi compagni, allo s,·o– po d1 venu·c lll "occorso della sua fnmi– glif!-adol'a!a _(In n:oglic e selle figli) ha deliberalo d1 aprire una sottoscl'i7.ionc che reslcrù aperta per un me.se . Le sott0.scrizionì devono csscl'e inviale a : _C~Hnilatopr_ofamiglia Slagnclti, Li– b_1·n1r1e In!el'nalt0nalc, ì;?, l'Lledes Prai– ncs - Pans {20). La. G_onccntra:.ione part,,cipa alla sol– toscn:.w11c con 100 fmnchi. .Atteggiamenti ·umani Il Tevere è un giornale meridiano di Roma. Fascistissimo e deplorato. Deplo.– ralo con un'ordinanza della segreteria. del partilo fascista per una fiera polemica in– gaggiata con l'Impero. Polemica tanto fiera che ci tloveva scappare il morto, pc.rchè fu annunziato un duello ,,a condizioni gravissime, cioè fascisLicamcnte serio». :\la i! cadavere non .si è visto, e neppure il duello. Si vedrà, invece, un altro gLOrnale meridiano che la società._anonimae deplo– rata dell"hnpero pubblicherit fra giomi, ;~~~lii:;:sn.P1Ju!~t~a,~~~~~Cli?or~;l!c~~~rt diano fascista sconfessalo si chiamerà. il !Jril!a11te, e combatterà. a condizioni gra– \'issime, e cioè ra~i.sticamenle serie, il Tcvel'e. n quale Tevere ò un giornale spi– ritosis"simo, che pubblica su lro colonne lrloli come questi : u Alteggiamenli umani dei cavalli - Il singolare aUcggiamcn:to dei quadrupedi --;--A che pensano ? Tristi vagabond~rgi lungo ~o prodG erboso del fiume- ..-...oi abbiamo sempre studiato con la massima attcnzìono la questione dei caval!ì - Sguardi sbarrati nel \'UOlo- Sconfòrto di una cavalla - Il delitto di Via Bezzecca- Tre donne - », E giù tre colonne di -robastraordinaria. Grazie al ciclo, come si ,•ede, il giorna- ~~d~~efaii~sl~o~/~~l~u~~~ ri! 1 1 11~ìt°aPi~s}~~~~ sta vi sono almeno i cavalli che hanno at– teggi.imeni i umani. • Orn attendiamo fa risposta del Brillante, che non si farà baLtere da Interlandi. Per cortese concessione del brillanLissimo di– rettore del 1J1·iflantc Emilio Sctlemcrli, possinmo comunicnTeµn Jilolo su quattro colonne: "Gli a<:.inie il pragmatismo - L'im– pronta ferrea ili uno 10ccolocli n<sinoro– mano nella sto1·iadi questi ultimi nnni - :'\oi abbiamo sempre sludiato il p<'n~ioro a~inino o abbiamo allinlo sempre a sicura fonle i nostri giudizi storici - Lieta »COl'– ri_bandaa Panlellcl'i:1 - L·occhìo pcu,.;o~o d1un asino snrdngnolo ci dice cnn muto ed ~~~~~e3~è Ò~~~~?~O D\~n 1 1~~g~~cif:sil'~aSCè~~; a J\'uQrO - Kiki, asit10 dinnmico "· . Con un giornalismo .simile la prcpara– z!nne dr!la cla::sc dirigcn!f' cli<:manca ir– r1mcdial.iitme11le o fa sudrirc- i HE'~t•i che scri,·11\10 ,;li arlicoli di .<\rna!duùa Prc– ùaJJP!O, t: ruba da ridere. Mistero ofarsa giudiziaria? Sempre il caso Chiossone E' un u caso" cosl straordinario cho bisogna pc!' forw tornarci su. Hicordia- ~~11iA%e\1~~~a d f ~~~~ Chjt?s!~d!r;h~ ~:;!: processare in Italia. Eiciamo far1i non potendo però ancora aggiun$erc - ln via assoluta - se di su.a volonta o con.,eg11ato dalle aulorW.t americo11e. Questo secondo presupposto che pareva insieme OYvio e ripugnante si fondava sul faUo che il Chiossone non era pro– cessato che in base ad una lellern Ja lui scritta al Commissariato dell'Emigrazio- ~~/cf~~c~;at:01Ys~~i1at~ ca~[.,f~flfiicg;~ 1~ ~~~a~~~!, t!rdh 0 t i,isft~Ì?a ianw~bi~ 1 ~01~i~ i più graYi pericoli - anche di cssel'O soppresso. _Lasentenza di 12 anni di re– clusione dnnoslra che la tema non era infondata. Di questa lellera i) Console italinno a Boston avrebbe, rich1eslo, in– formato la polizia italiana. Ora a queslo riguardo nota i I nostro confratello di Nuova York, il Nuovo Mondo, e le sue pal'ole debbono essere riprodotte : ((Una curiosa anomalia risulla dai re– soconti del processo di Roma. L'elemento I H'incipalo su cui si basa l'accusa è la ettera che il Chiassone avrebbe serilto al Commissarfato d'Immigrazione. Ebbe– ne, mentre la Pubblica Accusa insiste su quesln lettera, durante il dibattimento :~1fer~ 5 ,\it\&~~daoti~slÌ~1iir}:zadi c~~es~: provi l'esislenza e l'indole antifascista. ((Così si son dali 12 anni e mezzo di reclusione a un ragazzo, senza altro ele– mento di pl'ova che le sue stesse dichia– razioni>). Quali dichiarazioni ? Questo : di essere andalo in ~.\merica fascista e di essersi converlito all'anti– fascismo udendo le conferenze di Salve– mini ed essendo stato dal Vacirca inca– ricato di cercare abbonamenti al ./\·uovo Mondo. Ma il Salvemini• - che- ci scrisse subito al riguardo una lettera che i let– tori della Libertà non hanno dimenticalo - andò in America quando il Chiassone era in Italia in prigione. Come ha fatto a sentire le conferenze dell'illustro pro– fessore... a tanta distanza ? E per ciò che riguarda Vacirca e il 1\'uovo Mondo, presso cui il Chlossone avrebbe lavorato come agente per raccogliere abbonamenLi, ~\ ~~b~rcòa ~r~~aÀ 0 nt~ib ~!i~~t!~ t1~e;~}g ftt'o 1 '~v~af 1 f:ito cci~ 1 ~i:~~~1t° 1rr~~~; ~~c~ni~s:ti~o~o afl'o~;Ji. nell'elenco degli Il confratello americano induce quindi che anche la famosa lettera del Ohiossone al Commissarialo - e che non fu prodotta nel processo - non sia mai stata scritta o sia un aHro falso. Sul che si atlen- ~~~g a1;!~~~~ng_a1Dipartimento del La- E considerando Io spazio sproporzio– nato dato da! giornali fnscìsti al processo o guardando alla requisitoria di quel ruftta~o della _s.iuslizia, Baratelli, ~~c 0 e:Jge~fia ilu rj ~frib~nil~al;eio~i~cjf~! YOlta era chiamato a giudicare un fuo– ruscito " e si applicava oon tanto a dimo– slrare so il Chiossono aveva commesso il fatto attribuitogli ma ad ammonire gl'italian! all'estero che... hanno rinnegato l'Italia e diffamano Mussolini, duo nomi sacri e indissolubili », ecc., tulto ciò ossc:·vando il iYuovo Mondo con impecca– bile logica conclude così : « Hanno preso ~:u•A°%i~~~~a i~re;rt;::!,!~ J!~ l,!!:;:~~~ K-~,;ac_rs~~~::irx~l;~d:~~~e : ~~ 0 /~ f {Z; di Ohzossone è segretano di un Fascio della provincia ·di Jlfessfoa. · "Si tratta, quindi, non di 1tn mistero eome può a prima vista apparire, m~ di una altra farsa del regime,,. Riservando il nosfro definitivo giudi– zjo a più compiuta indagine, non pos– siamo negare che il confratello americano, propugna una tesi di una verosimiglianta lampante. . Un ruffiano l:o u s·torico" Giovacld110 Volpe. in 1tna articolessa sto1·ico-filosofico-co11it11zio11a- • l~ e_sopl'atu.llo ff1Jcisla sopra il Gran Con– siglio Fascista, ·ad 1m certo punto, rile– vando i contrasti che sono presentali al fascisr_no, richiama' l'antaaonismo dello f!serctlo e della Milizia ed ha l'i11sigt1e ~:c:i':r;1~::11t(~i i~~~:.~::-;itit: :ques.ta forma « Comuni o quasi i propositi: ma tfue comandi, due ufficialità, due mili:.ie, 'due sostan:i:e sociali, due mentalità non com– bacia11li,due prepara:ioni e attitudini 'di– vcr,e; se si vuole, sono due momenti ideali di 11110stesso processo ricostruttivo. E' l~ci!o ri~orda_re l'esercito regio e l'eser– cito g~r1baldmo, dopo il JO'lturno e ,la nnnes~1onedel Regno? n. t,1:~etecapito be11e; la banda 'élellc c~- 1nie1enere 1·educe dalle espugtw:io11i delle coopemlive e delle Case del Popolo, messo a. fronte dell'ese,•cifo regio, come l'esercito garibaldino dopo il Volturno, dopo avere donU;tOun regno al sopraggiunto re I Uno storico che si m.ette (L fare il cortigiatta perde 0911isenso tlel limite, ogni decoro. Gite pensare di q1Lestosprofondarsi nel– l'abbiezio11e degli arckima11driti della scienza ufficiai.e fa~cisti;;:.Qta? r;t:i:clfn/Vir~i: of~u~iibei~~ 9 ;~i {'::e~~ il democrat,co, magari il socialisteggia11.te. Ora "{a il ruffiano. Con le molle Slt~ 1 ~~.r~i:~al/~S/Sl~.O~n airt:/:i°o eiti·~f:t~ [1~ corriere- dei ba11chic1•italQ-{r011ccscdel– l'a!1tico11cc1_1trazione a specificarci i nomi dei })artec1panti al famoso co1we9110del compromes_so conccntraiionista-faacitfa. ·Il corr1er_e.Vtdal ci chiama perciò in mala– fcde. Vuole che noi smentiamo che un con– V~fJI\O ~i sfo stato. 01tando l'avremo fatto ~l_cf/f!t~r~ 11 ~%sl~11:·gi;1~o~~at1t;~~faf:~:!! Tizio o con Caio. E così il u co,ivc9110 » ci sm·à ;,Ulloe noi avremo smentito un fatto v:ro. Pas de bl:Je. Ripetiamo che igno– rrnmo ogni e q1talu11queconvegno del ye– n.ere inventato dal corriere di Vidal e di Gualli110. E inviliamo anco,·a il non lo– dato corriere della a11tico11centro.;;io11e ban– caria a declinare it luogo, il tempo e i 110- mi dei siipposli pal'teeipanti. Una cosct csis_le in qnmito esistono le circostan:;e. · Noi. l!C(Jh!amo fùt <l'orapcrc11toriame11te tulle le u ctrcostanze" di questo e di ogni futto_ che il eorri~i·e Ji:nanziario è pogato ve,• 111renta1•e a r1pc1tz1011e. fa~~~~~!; f/~ao{.~fJ::~~~~~ll~~~i l (Jj~~:~ì 1~~{.: lare Slu:l"loch llolmes; 1toi <1bbia11w /alto 1Wl'ilffe liti stesso I Il p1'bblieo ha t11fti gli ele)1ten~i. p~r giudicare. Comprendiamo ~~~J.J~~-:'. t/(1(~f~'(:)t (lf 't//1~0•!~ t~~?~':~);~~ sulle braccw dt una conimissron" di in– du(gmtc .~ne/desta. 11erchiarire ciò che. è clw1ro !)m come [Il {11ccdel sole. P_ubaeco - se è stato chia,·itu da vui COSI bene f "NATURALMENT A Ginevra la sellimanq scoria c'è statd !~\~~;~ex:o pii. !~"1;z~~;;!:. 1 i vt~~r:;~~tt: { della profe1sio11e viornoluhca fLSpetto ai poteri pUbblid: ~t. ~rn;:%ti°e»i~a Jdfe l~~~ 0 rc e:~;::,~~: verso i giornalisti stronieri; 2° il problc11ladella censitra preventiva. Sul primo problema, i nU}tori che e:arn1 i pre11denti delle fre massime orgam:ua– :;;ioniprofessionoli, avevano proposto una formula. compo1ta di due parti. La prima varte diceva : "La Conferenza afOda il compilo alla'. Società delle Nazioni di insistere energi– camente presso i dlver3i Governi per otte... nere che la. misura della espulsione o re– Voca di autorizzazione del soggiorno per moLivi relalivi a1la professione giornali– stica oon sia mai decisa contro un glor- Ù~~si\~tcie~~a g~~~afl~~fda~~:rr!~a t gu~1: dovrà comparire l'interessato "· La seconda parte sosteneva la neceuità che il delto Comitato di inchiesta fosse 71er la metà composto di gior-naLUti de].la stessa na:;io,kllità dell'incriminato. Dopo una lunga discu1sjone, la prima parte è stata approvata con volt 20 contro 15 e 8 astenuti. st!tr~ ri:~r:rtta ~~::,: 0 ~-~~c°~::r.~r del giorno fu ritirala dai proponenti. ric!~:'t:t cft~i sr 0 ,!::~o:i:~1ar~~~ st t~t~:1; ,w_ti:.ie ufficiali siano emanate a turn. i 9iornal.i e a tutte le oaen;ie di informa– zione, sia nazio11ali che estere, un,a pre– fere11,a alcuna e che i diversi privilegi e le facilitazioni per la trasmis1ione, di no– ti.sie siano conce11i a tutti. ab~7'1io~;aiiti~f~~;~a 1 i :ei;~~r::.a ~ella L'ordine del giorno. vofato in merito di– ceva: ·« La Conferenza in[ernazionale dell~ stampa, senza.voler immischiarSi nella J)ow litica. interna ~egli allri SLati, e~rime il voto ohe col ritorno a.Ila.normalizzazione i~:}e ~~om 0 ~~~°i::!on~r~~~~ti;~ua~\alr~fit& da tutti non appena la aituulone lo per:-– metta, Noi paesi in cui la censura ancora esiste, la Cooferem:a chiede : t• ohe tutti ~9~~iratFd~ :~~~ fi 06 illq~arf :~~ ~ii:: garanzia; 2• che i giorna11sti siano iiitor– mati · intorno ai criteri e alle direttive a.. <lottati dal ~ensore ; a• ohe siano evitali rilardi eccessivi nelle trasmlssiont ! ,. che sia effettuato il rimborso della parte censurata del telegramma ; 5•. ohe a tUUi i giornalisLi siano applioati gll atepi cri– teri di censura ". Dando que1te noible la Tribuna-Idea' Nazionale oggiunge: u I delegati ttoUa.ni si sono !( naturalmR"re • a11ocialf aU'or– dine del giorno ,,.s "Naturalmente n / Cen&ura preen'(ivd 1 Md !n Italia, ciac ... ché il giornalista lbl11òlfn( è oJ; pdtt'f't, non ,e ne è mai ,entito parlare. L'art. a, il famo,o articolo 3 tiella ~;• provinciale e com.Male, fn vi~it del ~ si dice che 'dalt'ago,to :192-t all'ottobre f e sia ,tata ber1aglfata e ma,1acrat4 la 1téffll.. r:v~'g;~k~:rtot:=':!clot:::i!e;'fr'::ee;:,~ liJi!\oppresdone itet aiorn.aft' I u~bwffl'– sidne dei fuonticitf. [ gfotnaliltf fucl,tf, rono " naturalmente " contro '4 cenltl1'4 p,-even·ava e per la m,er,a. Se •a Ginevra qualcwM ha eredtilo alla !:!~~Jlan~~r,,b!;t~',f'71/ii,.,C::~ la Queste leggi non cii.atono. L'Avani1I non 'elce ptà oercu fion c'è un cane che voglia ':B,terlo nemmeno ~ ~~~~i~Ji~e~11io1:a8!o ,•1 1 }0:,1:- ,,t ,:~';i: mente con la Tribuna, secontµ, uhi] ded- 1loni:, testame,tlaria del /ti. on. A~ ;!ì~;! 0 1e1ia u~t:C~l~~:co/:;J!~u 1enatore-Albertlni nvffllfo 'Voluto cl&lutlere kt;~,~dc;:end[e;u:J!z'l:(rtz'tJ~lti~c! perchè i suo{ redattori, ammahlltt daU'ln- ~:?t~e~~ga:;:•iiffojt i:::::~."' ~~& La GiustiJia, nél pae1e della perfetta giu1tizfa non avendo pffL nt'e,ue da pàte. lta tiraté ~ cuoia, . .Quanto a quel c1nquant11 o .fftlf,lfl(a Uiornalisfi ch:Jfronsolano per le éa:,,tfdli t;~~1K:et~cche 0 ~n~a:;~rl e~~ il.iffamaiione, oltraggi-O_ a, ptidòf't, rfMtto e eo,e del gene,.e. La libertà ~ u,naturalme,i:te " )llfflt ~ ~:~itt~t A:vo1~~ ;:,:.~o vc:t,: Primo de! Mùuolini. · TOC€ATI I L'ullimo_ Foglio ·d'ordini deJ P.Nd'. reca un a capo apposito per indfcllf'1 ft'e fialchi che avrebbe subita là campagna f:~!,a::i}~~e:;~~~~~·1!!.e!»'f.:i:.0 6 ~ :=: gre110 delle- comunicasioni ed ln"SO al congre~so deUa ttampp, dou,e ~tntiero proteste_ e memorie 'della Co,cc~ an~ih:s~!~~tf",ei4\::0:f;t, ~:!;~~'Z';: qna cercarlo nel cerrelto dei delegali per ~hiu~!-~nl: r::ci~q~ll;taiag,fai~a.,.:u: testa del fascismo co lo attesta la rice .. vuta çhe ce ne fa il Foglio ·d'Ordini 10.. pradetto, che sarebbe stato in ccuo con– trario, tanto j;'.ontentodi igntn:arci, Toccati! ■111111111111111111111■11111~ Tutti i lavoratori residenti in Francia sono desii aDti• fasciati. Fare èlella pubblicità àul nostro giornale aignifica dii• fondere i propri prodòlti in una clientela di meuo mi– lione di lettori, e ai1nilca anche contribuire alla lotta contro il fasciamo. :'1111111111111111■-■■ UIHH■ STATO OPERAIO Eccone il sommario : i\·01decimo anniversario dei lattidi To.. rino (Agosto 1917) ; . Editoriale:. Una rivolta che segna. ia vrn. Antonio Gramtci : Il movimento comu.. nisfa torinese. X.X.X.: Cronaca dei « faLti di Torino,, R1!fJgero Grie_c(? : Le consegueoze eto~ Ìt~)I~~~~ e politiche della orisi agraria CronaDcho e Polerniche Politica internazionale. - I fatti di Yie~na. - La Conferenz~ sindacalo del Pacifico. - La Conferenza per il disarmo !lnv~1lc.- Sacco e \"anzetti. - Politic[( ~\~:~g_na. - Due documenti della emigra.. Crom:ica tfol meae. - Rivista clelle Riviste Doc-1m11111ti dell'lntflrnQlioncdc Comunista: La Rivoluzione cine3e (risoluziono del C. E. dell'I.C. - Maggio 1927) Prezzo elci fascicolo : Frs. 3,– Abbonamcnto semestrale : lìrs. 15,- Animalo Frs. 30,- T11dil'iz7,arc ièhies!e a: Bureau d'Edilions l3.2i FaUIJOUl'gSainL-Denis:, Paris (X<J .

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