La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 44 - 5 novembre 1961

Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA Domrnira 5 novrmhre 1961 Pascià. cioè da circa •m quarantennio. il velo che copriva Il viso delle don11e musulmane V('nne toJ•,, da severe disposit.ionl rli lcgee. un decennio ra le Rassegna delle riviste i aliane ;,~;~~r;;1~~\n~;,:~i~~ 1 \e/i T1..' 0 s;i- ~~~nn~~:"/~'ori,•n~~: tatti .mule11tesl111,allo Clla- -~tra luc~ditd_ cli gimlil,io e glonc musulmana. dlf!u- edita dafla /lai, concc,le am- ::~~1ti"'d'F5'6.~1or':/ s:~ gl~~:~ ì: ':6ut~:c1ct'f:i~~,1c~oc/~;re;,~: i,;asi in Bosniu e ncll'Erzc- vio spazio alla storia della e PariRi. i11 seguito distmggeranuo /a govina durante l,1 domina· f;,~:;~ i:d,~~~;~a ~ifi1t"· Il~ co~,w,i1:i: 1:~,{~~~ 'S~~td,~r,~o::~ f)(;CC, zlonc ture:-.. non era, però. meo, ha inizio co11 "'' cm- tro le illcomprcnsion/ e le ~~a i c~c,u~.adattati ve~Ja Il solo apporto dcll'Orien- me ciel/a ~ituazionc 111d1,- dif(iclenze cli ta11tr, rihadi,•a ;,~~:~m~ 'd1 ' 0 JJ~~k~~'t': r}ul~j te in quei posti. Uomini di striale prima fl<'lla tmi(ica- e/re la nazione non è fa raz- quelli che cadono; w1 rac- cultura bosniaci ed erzego- zione ,_,azionale. Il r,ri1110 1•e- ~a e ncm111e110 1a lingua, ma conto cli Nabokov; due bal- vesi venivano attralli. nl"I ro s,•,luvpo econo,mco \Ì c.,wmzfalmc11te quel lega 111 r late di Goethe ed alcune ~=~sa~f~d?d"i o~~=~~~ ~:"1.:: ilo~)t'O ,~~c//rc~i,~,1f' sc:tr-fi~; :f;~.~;~:~ ~~~ric~ 1 :e1:1~11/~~~ c,:loghe di .vi:i:~io. ritorno in patria, scrive- :~~~~,i~~o :f~t:tI',T,';ts'~~f, e~ii :::::::f :;~~;~fc~:1e, tri~~f 1~ /j~: re~;n~~it/a~~rd,~ e.ri~ : st ~c%,!: vano opere, letterarie in prmu mm, del secolo 111 te del passato, dal senso e J)a di stutli parl amentflri/ ambo o in persiano. Pa- Q11cllache fu definita -'l'etil dalla ,·oloutà di ,m comu- relazionando sulla attività poli, culture e religioni g;oUttiana •• dJJ!la Rfro/11- m! destino, nel vre5c 11 te e della legislatura italiana e diverse convivevano. non :_io1U: i" d" st riale. 11ell'a1·ve11ire. sulle attività storicc,-,poUti.- senza qualche manifesta- coi,\;:;g:,;;;c"f,~ilaa viJ~iigli°J; tcfi:;/oJ~a ,1:~~5J."tA,et~~ ~~~ che di altri paesi. lntcr&;- zione d'odio o d'intolleran- Umberto Saba, riporta par- tere alla fitla11:.atalo scien- :~i~tio:::u·u~t1~ 1 /' 0 iJ~~;~';;,~,:~ za, sotto il severo. m'l re dell'el)istolar,o d~I pottn timo rivela, ancora ndl'cltl tsraelian-o a cura di Ari De- qualche volta anche larg•) che verrà pubblicato da dell'adoles cenz .a, ,ma 111 at 11- reci11. Israele., w,o dei più (più per Indolenza che per \fondadori · e curato da I.i- ra sagge; z.za 11ell'cd11carcla giornrii stati, è rapprese11ta- predlsposizione) domìnio ~;~c~~~t~~~arle~:J,~:;:r!d ::,',~: J~',~.,/od?a,fJ!:~,o':f ;:? /e~= to da w1 parlamento di tra- del sultani turchi, Cl, famigliari, ed editori, Sa- mettel'(I di scorgere I/Il 111011- ~'f.!,~::lsctc::~~::ft:~n~te g~a Questa regione tanto vi- ha ha narrato ima storia do alienato e co 11 tradditto- all'epoca del secondo Tem- cina al centro dell'Europa. rliflla propria vita. testimo- rio co.~tri11gendoloa costrni- ,,io, duemila o,mi fd, costi- eppur taoto ricca di eso- uumdo la sua torme11tata re e tutelare il ravporto co, 1 ttlim l'organo legislativo tiche suggt'stloni. non a\'..?- esiSlcn:.a. la sua donna. Anche nelle centrale.. Ma oltre all'antica ~=pa~: 0 ''J{ 0 del:~ri~~~f;P:~\~ d/Cf,~'b 0 r!1~~1 ~;',.,,~,c~~1,~ ;,~:,~';;' 1 c1,~ 0 'to i:irc~~:~~ ,,~'g! :;,~~!~~ 0 :~,,,~t~;~~n:~ l:r;~: occ-!ii del mondo con ar- 1---------------------I t~1tc 1 ~ei:~::!~i:litr~:f:~;": tistica efficacia. Ivo An- L•h • ~ inglesi. Il numero è com- i~~c si~ ;~us~~:~n~ :i~;~1~~r= I I' I , :~~~f'~; d1~tt::. 0 :: ~;1:,ffi tdi= nei suoi più vari e più e.a- ~ ~· ~- ~• battiti parl'!"'i"!ari. ratteristici aspetti. La <.Ua J"'1•cevut1• ~ In Studium, rivista di cllia- opera risulta oggi. certo. ra ispirazione cattolica, G. ;llqu.into tardiva. poiché Zito/a in un importante sag- moltc co!=c sono ora cam- GIUSEPPE SOZZI _ Vita e VE R B A gio su «Scienza e Paura• ~:1~ t~~~e c~= 11 ~n~ 0 t:~~~: t~~d\~cg/o~a,g~~adiE~ii~~= ~~;r:t~c:;~::~~:;e;i: ~ ½,,1~: ~~~~:z~-a~~:~st~c;bi~i r;,~~ cfj§;;ii~u~cli~t":ec: V o LANT !~r:.~:iJ.1:~~~;iJt:1::i~ff;j rivi\'ere nella sua trascor- cliia di Lugano _ Roman- patrimonio spirituale e cui- sa pittoresca suggestività. 20 _ Rebellato Editore _ turale dell'uomo che ne de- ~i;todims~c~~~o~i) d:igz:r~bt M.r.•RdloAvaD-.•pBaRgOg.lV!9S<k·AL • 9EO~: Sandr. Bocc., Milano: Stra- ~~~:~~n~raidi~'to~~::i d ll~ :Si: "' "' , ne le sue belle poesie (stavo L' · · ti e dalle fedi tanto cli- i:ltr~~"e1~!c1~diÌo~eac~o~ 1 tiJa: per scrivere: belle le sue ~ 1 ':~"~1!uard~rt~~ 1~:~ st ~reafi~~: ver~~- di f i°ta?ini, me~- no - pagg. 302 - L. 1.500. ~~~i:a_oeÌ~die:1"~. hi~at!~ artistica contemporanea, da cat 1: ce.se a .0~1 e cosp1- ISAAK BABEL' _ Racconti perché). Gli ultimi versi Sartre a Camus acl Antonio- ~u~r:, i;~~~~et;e~~a u~=i cr ~~~!~/~~lii ~~~~~~e il~ti:fia: di • Buttare l'ironia•. tutta ;~r/~~~t;d,~~1;',-o~f:'!tra~,~~ mili di una terra ricca rh no _ pagg. 416 _ L. 2.500. ~~;!eod'Ìen«zMf,~~r:~za;, ~~~ti~ ,o a se stesso e agli altri. mandrie lanute. WALTER MESTI - Calvario •L'altipiano• sono ottime co- I protagonisti sono degli es- E' questa, forse. una ~;~~ri~ èy:~hi~~tt~ F'i;:~= ~~'m::i~nloved,eiraco,ocoem,.n•,,.'c·c'h'O,a~ ~;;~ogn:it,a r::0° 1 ;~'::~Sciu~~~ delle ragioni per cui l':ir- ze _ pagg. 30 _ L. 350 . scrive Zizoln, prediligono il te di l\·o Andric sta in- ROMANO LEONI - La bai- to (precocemente). Mi man- soliloq11io. Il diario ~ dive- contrando rapidamente il lata del povero poeta _ di altro, e si aspetti quando 1111/0 il loro genere lettera- favore dei pubblici più Rebellato Editore _ Pa- ~~f~n:.e ~~s~~\~ lg~u~~b.bli; ,·io e. filosofico; lt1tto som- dìversi. E' da notare in dova - pagg, 40 - L. 600. nu;to vivon'J una vita di di- particolar modo il succes- A~(~~l~u~:i:;Y/ Afe'7:!: M:• chr:d!~tr;~tib1ic~~ st ~nzj~ ;::,'r~'it~~a/:gti:;~:~a,dg,r.~b~~ so ottenuto in America da dro _ G. Scalabrinl Edi- soddisfazione d'un attimo; /udine., trasferita ad un li- « Il ponte sulla Drina •. tore _ Napoli _ pagg. 180 poi il silenzio ripiomba. Sa- vello vagamente intellettua- apparso di recente anche _ L. 1.500. prà vincerlo diventando sem- Iistico e res,z cosl meno in- in Italia, e i calorosi giu- OMERO - li fiore dell'Odu- ~;~t~iùC~~r~~~~::ia~ !~iii~Ì sopportabile. L'angoscia si ~ dizi_ espr~ss(i da tfr~ttici òi ~e:n;st~pa;:~~as~) p~ef~.V~~ m,A.eniga.uguabcbi., .• C••e ,a·. II o,·. :~::r:~~,o~:~f;'ip;Ji'Xf:i~oiz':z: vari paesi sopra u O an- Treviso _ pagg. 244 _ s.p. Fa, ...., :::adi attriti istintivi e rivo- glOS<!SSoni)sulle altre ope- RAFFAELE DEL RE _ La rettore la ringrazia della poe- I11zionari, A 'filtrata in w1 cli- ~~. dt:~ 0 lesc~~~~r e!~~~~ 1 :~ · ~:~~er~~diJ~ec~ - R~r::a:f!r: ~~ch~lin~i ~:ui~~~at~en~~ ~nd, :atfi~!i:~~;~~ra1i~C:::~s;~ca anche i due romanzi pagg. 190 - L. 300. CARONTE GIAI\TFRANCO MEZZASOMA 1( Cronaca di Travnik • e GIUSEPPE TERBESSI - MILIONI DI 1 TONNELLATE Milioni di tonnellate di petrolio trasportate ogni anno per milioni di consumatori. Un teno della flotta cistemiera italiana naviga nel mondo per conto Esso. soo·ooo t nnellate di naviglio fatte CO· slruice pcesso ; Canlieci italianL @ La ESSO celebra il 70° anniversario Una grande organi:;:;a:;ione che collabora allo svi– luppo economico del Paese con inv~slimenli pro• duttivì per il lavoro italiano. Cronache di poesia Il canto d1 Vlllono Ue– menlr dooo la ormt, oru– ciala dt>I lir1,ni{ .:i"Cnn-,te con • I rt-mp,e de ~le e hurt>• è ormai v,lo nel fYl'C• meno c1hc •n un d1,1C'\O mOIJ\lr: m'<'rllc, m un circo:o. Se • Acoua dt' ma-:?~t'• e ti 100 smfnni:r,. 1d111io ~ t:anzu· nt a1 allegne • , J•,11',()) e il suo COn<'t'rtato mito Cle-– mente ~ava nt'11-,n1ma oro– fonda del popolo abrun~. fa can1are la <111a cnrda ~n– timcntale ricrea rw-r fu1 la levaenda del <1ur,amore e della 1,ua v11a Il OOCffl.t'IIO "' apre sulle note di un andar,1e m<.-.'--0: .. Au conto/() -f.J• 211dt n– .sunJ tutf o ,ma 1HHe fJm· manie e Jl' ,pe1tf1 ' oe la labene · e mhhtte ,ettJ , lu Jule'1z1e do cnriammm,u o 11, • Il canra1ore e: il 11ndo con iJ qcaW ha ini710 la pn– ma delle du("cento e orn qu.1r1ine Il rar,ido colr,o d1 bacchet1a di rulla una 1,vol1a orchc~trazionc Quel nome ri~uonaro oan.e di<1r,e-rrk1 ,ç1 nella calura e,:;1iva St'll7.a al– cuna eco ln\.ece ha ride:.. ldlO tullo un vicolo mon1ano vin– cendo un zalle212'1an1esva~– pare di pailia nuova Chi a,;eva pronunctato quel– la parola fulmineamenle:; Ncs11uno for1',C Era arri1,;a1a forse da! tempo dei temo,. bocca delrinfemo estivo. aperta sull'ana nelramli1en– te deser10 di Pan l..'na vec– chia montanara Janna ne– voca dietro ouel 2rido runa una levcenda Il tempo è a!l'imperfeHo rusrrarh.o ma il letlore dt1oe tradurre • al– lora • In • ora • · oa<1c.atore• moto e oiù vh=amente ore– sen1e. Un silenTio dilar11atore :,e1 sensi ~ riscosv· da! funl'KO pa.ssa1t11n d1 una vettura ~l fa parola: • Salute donne 1 • Era una voce quella del can– tatore, pre\oenz.a \'a2an1e n– destala dalla nevoca21one del ,çuo nome. Come quella degli uccelli in determinare sta~oni, il cantatore la face– va sentire al raccolto del ,rrano per buscare un'offerta Gli anni si ammucchiavano in lui. era però sempre lo stesso: la faccia eotta dal so– le. la barba bianca calzoni e.orti. una fa~a alla cintola. orecchini pendn!ti A metà del virolo attacca a cantare: lud,asdle. b., ver– bumc.are. Anche ora come forse dal fondo dei secoli la ~en1e richiamata si rallegra con lui, lo chiama «zio• per un uso artenuoso de.I lu~. vii chiede sue notizie. E2li è anima di popolo. il popolo lo ama sempre. Esso sà e~ ~i ha bisogno di un pugno di ~~~eni~e. v~:ovc!de ri~J"Ò « La signorina >1, le cui ::~~~~;:,~tt!nomo_naE~~~~k~ traduzioni .insieme· a quel- Studium _ Roma _ pagg. le dei racconti. si stanno 220 _ L. 300. rapidamente moltiplicando. SERGIO VALLI' - Il filo In quanto allo shle nar- d'Argento - Romanzo - Piccola biblioteca • Piccola biblioteca il suo canto. Lo offre alle anime sante. esso lo desi– derano. • U,I Verbe sacce e Verbe vos;lre dire, I lu Ve,be cJu drcl Nostre Signore•. il can– tatore riprende. •Anime San- rativo dell'Andric. è dari- ~~!~i_ 0 ~t) 8 s_.1-c.--1.i~o~na - levare che gran parte del- RAOUL BIANCHI _ Uomini la sua opera si collega al- bianchi e negri e anche le mi2Iiori tradizioni del donne - Romanzo - Edi- romanzo ottocentesco, spe- i.ioni del Cavalluccio - cialmente di quel russo. Milano - pagg. 208 - L. 650. pur manifestando caratte– ristiche proprie. anche per il particolare ambiente a cui s'ispira. Nell'ambito della letteratura jugosla– va, lo scrittore bosniaco occupa un posto a sé. Egli si distingue, per esempio. in modo nettissimo da un altro eminente rappresen– tante della letteratura ju– goslava odierna, il pol.'ta narratore e drammaturgo Miroslav Krleza, il quale si rivolge ad ambienti e personaggi assai diversi da quelli descritti dal– l'Andrlc. Mentre questi ha osservato e dipinto la pittoresca scia lasciata dal dominio turco nella Bo– snia. il Krleza ha messo a nudo. soprattutto con Je sue opere teatrali e coi suoi scritti polemici. usan– do un linguaggio aspra– mente critico, le tracce la– sciate dal cessato dominio asburgico sull'alta socie– tà croata. o più precisa– mente zagabrese. dopo Ja prima guerra mondiale. Un monologo per la Borboni (continua da pae, 1) ribellione o~ invincibile abbandono, aveva trovato una madre. E ciascuna di queste ma– dri ebbe ili Paola &rbo11i tma interprete appa$fio11a– ta, fedele, suggestiva, ili– comparabile. • Alvaro sorride, - scris– se allora, su queste stesse colonne, Achille Fiocco - piuttosto agro, ,na sorride. Un figlio rimprovera la ma– dre di 110naverlo fatto più alio; e la madre, straziata, cc lo viene a ridire, sfo– gandosi come ;mò col Sar– casmo: dice che s'intende l'enormità de.Ila protesta, in tm mondo ridotto a seg– menti e all'adorazione del fericcio (isic:,. 'Jellezza per vivere. Se ne va, su ,mo strappo, con la sua amarez– za. Ed è in questo strappo che Paola Borboni lta sca– ricato il suo personaggio, dopo averlo /,muto con fi– nissima arguzia su u,r filo di discorsiwz :evità •· Arguzia sottile. nell'inter– pretazi one dell'attrice: ar 4 guz.ia vivida, profonda 11el testo: l'unico monologo di Corrado Alvaro, Bellez1.3 per vivere. GIAN FILIPPO CARCANO Lo sd1•aio sotto il fico Un romanzo che segue con il giro delle quattro stagio ni l'avvicendarsi dei twist.ii a Venezia, i1 mulamento di umori e i pettegolezzi dei suoi abitanti, con particolare riguardo alla quotidiana vita dei coinquilini di una perite– rica villetta: ecco cos'è il nuovo romanzo di Dario Or– tolani dal titolo ·Lo sdraio sotto il fico, appena uscito in edizione Ceschina. Vi risultano dominanti per contrasto di caratteri due personaggi: Pio Bellomo e la signora Adele Maran, moglie di un ragioniere e madre di figli. Bellomo abita al secon– do piano e la signora M.iran al primo con godimento del– l'antistante giardinetto. E' naturale che tra i due le sce– nate siano all'ordine del gior– no, e per di più Bellomo vive a riposo nonostante la non tarda età e quindi ba tut:o l'inconvenienle di doversi ri– trovare a ogni pie' sospinto faccia a faccia con la signora Adele maniaca di pulizia, ir– ritala da quei ctiavoli di figli e destinata a fare, nei ri– guardi della glaciale apatia del marito, come :1 mare in burrasca che si infrange t:..1- mul1uante contro le scoglie– re. E se ciò non bastasse, ec– co i metodici strali di Bello– mo trafiggerla dall'alto del secondo piano come una me– la da bersaglio. Tuttavia Bellomo riesce, sebbene lentamente, a con- Sulla strada del!' Andric si è avviato qualche gio– vane scrittore jugoslavo in questi ultimi anni, pur accogliendo gli influssi di altre correnti della oro– pria e delle altre lettera– ture. Ma l'equilibrio arti– stico dell'autore del « Pon– te sulla Drina ,. non è fa– cilmente raggiungibile. E' un equilibrio che si fon– da. oltre che su elementi tecnici e linguistici, su una profonda comprensio– ne umana, una serenità cU giudizi e un gusto esteti– co eccezionali. Sono que– ste le qualità che fanno già ora di Ivo Andric un clas– sico della letteratura ju– goslava, uno scrittore la cui opera è degna di ven::– diffusa ed apprezzata oltre i c0nflni del suo paese. Il ··galantuomo" OSVALDO RAMOUS La Biennale di Rimini La terza edizione della Biennale Internazionale per la Pittura e la Scultura Ita– lia•Jugoslavia, si è chiusa in Rimini il 30 Agostoa taottat Rimini i1 30 agosto u. s. · ed ~ stata nella sua totalità tra– sferita in Jugoslavia, dove sarà aperta al pubblico il giorno IO novembre p. v. presso la Moderna Galleria di Lubiana. La mosl ra sarà poi ospitata a Zagabria SERIA Editrice trentennale esperienza esamina opere ogni tendenza e a:encrc, pubblicando e lanciando opere meritevoli. Scriveteci. Approdo, Luneotcalronuovo, 29, Napoli. (Continua da pailna 1) un appuntoche, sollo ap– parenza scherzosa. quasi increspata da un soJTiset– to didimèo, rivela uno sta~ to d'animo che non dovet 4 te essere molto in con– trasto con quello sofferto allora. in silenzio. dallo stesso Angioletti. Nell'appunto, a mo' di riassunto per un ritrattino allegorico da scrivere su1 4 la scorta deJla propria esperienza. sl legge: « Egli lavorò per oltre mezzo se– colo e lasciò molle opere. per essere Uquldato me– diante la frase più Insidio– sa e perfida: Fu un ea– lantuomo •· «Galantuomo» e minchione Anche qui l'identica amarezza· del Savarese, espressa con non mlnore discrezione. Anche qui quelJa di « galantuomo • è diventata qualifica sub– dola. che uno scrittore re– spinge come un affronto e un imbroglio, quando gite– la vogliamo elargire come elogio e ~iubilaz.ione. E non è scoraggiante che a provocare tale re– pulsa tra onorati scritto– ri sia un vocabolo già ben reputato? Esso non tanto ha cambiato di significato. quanto dl valore. Né. ad ascoltar bene, il cambla 4 mento resta 1imitato al– l'ambiente letterario. Un po' dovunque dar oggi suJ serio del "alantuomo a persona che pur lo sia, equivale poco meno che a trattarlo d;i. minchione. La qualifica è scaduta. Mentre succede tutto il contrarlo con le designa~ zlonl opposte: ieri negati– ve. oggi positive; lerJ di– sonorevoli, oggi attraenti e quasi encomiabili. A tal punto certe distilÌzionl son capovolte. Segno che ... Inutile stare a rlelencar considerazioni che ciascu– no può facl1mente tar da sé. Ma cerchiamo. almeno di non dimenticarcele del tutto. U nero è più che ma.I nero; e il bianco. do– ve resiste, ha un candore abbacinante. ENRICO FALQUI quistarla e sarà la signora Adele ad appendersi al suo collo in una situazione sa– pientemente tenuto tra i con 4 lini dell'ironia e della comi 4 è:ità; rua Bellomo la respin– ge e la guena riprende. Intanto il trasferimento.del ragioniere a Treviso è cosa fatta e la famiglia parte la– sciando a Bellomo la conclu– sione cl1e, dopo tutto, le don– ne è meglio lasciarle stare in santa pace senza indeboli– re le difese con la scusa di volere correggere i difetti. Morale goldoniana, del tutto degna dello scenario sugge– stivo di Venezia. Il guaio è che Bellomo ha a genio la critica e più che la critica l'iroma a genera• zione spontanea, e va e vie– ni, a llusso e riflusso come il mare; e ne fa le esercita– zioni su qualunque perso– naggio, su qualunque avvem– mento capiti a tiro: di teatro e di rivista, di canzone e di giornalismo, di letteratura e di politica. Ad un tratto un uomo si ferma, si mette a vivere a rilento, studia, rii,o– sa sullo sdraio sotto un fico, quando esce porta a suinza– glio il cane; e bersaglia il mondo: questo è Bellomo. Gli sfugge l'amore dalle dita sebbene trovi la signora Ade– le ancora giovane, piacente. Non ha veri amici ed è come dire che gli uomini lo s.fug– gono. E crilica tutto; de,,e ognuno di noi, invece, avere qualcosa a cui credere, qual– cosa da amare di sano amore. Eppure Bellomo a qualco– sa crede: alla natura. La quale bli ha dato tre amori come tre fruiti da mordic– chiarsi golosamente: l'amore per gli animali, l'amore per gli alberi e i fiori, l'amore per il mare. B dei tre frutti il più grande è il primo. Ani– malista minore, Pio Bellomo - o Dario Ortolani: l'iden– l'ificazione sembra potersi ta– re senz'altro - descrive, rap– presenta, fa agire come veri personaggi mosche, farfalle, ragni, cetonie, cani, gatti, zanzare, lucertole, erilli-talpa e altro ancora (dedica per– sino, e sono pagine davvero felici, un intero capitolo ai topi e un allro intero capi• tolo intriso di comicità alle z~chc~nde~h~a~~iiette, riniss1- me notazioni poetiche sa de– scrivere il mare: i cangia– menti. le metamorfosi di luce del mare. li vero e che in Dario Orto– lani lottano due nature, quel– la congenita dell'artis1a e quella acquisita del giornah– sla di professione (fu. in pas– salo capo redattore di quo• tidiano). La prima lo porta a dJstaccarsi dall'ambiente reale, la seconda a interve– nirvi di continuo con quella distaccata partecipazione c;he ~aWs~a°'~id~:r~~:~n:~ 1 t 0 ra questa anticomica natura na– sce come pe run bisoeno di contemperamento e di paci• ficazione la sua Ironia triz– zante, bonaria, da galantuo– mo, che talvolta accentuan– dosì e lntens1ficandosl si tra– muta in lieve comicità. DOMENICO GIULIANA Gente del Cfrco L ' INCON1:RO con Alberto del Pizzo in questo suo Libro di racconti Gente del Circo è di quelli- che pro– ducono nel lettore un bene– fico «choc• quale si avvene in presenza di uno scrittore autentico, capace di creare un mondo personale, e che ci faccia il dono d'immetterci in una prosa viva - in que– sto caso addirittura torren– ziale - del tutto aliena da !~f::e~t~ =d~fil1a~~i~ fu~! prendere in considerazione da certa critica sempre e ad ogni costo «a la page •· Alberto Del Pizzoci afferra fin dalla prima pagina e ci trasporta senza darci fiato, e senza che si desideri riprenderlo, tanto ci si sente soggiogati dalla sua schietta esuberanza e dal suo stilisticamente controlla- to entusiasmo, nel vivo della e sua • terra e della e sua • gente abruzzese. I racconti respirano con ampi polmoni nel solco ope– rante del realismo italiano in quel filone che, alimentato inesauribilmente dal migliore Verga, tanto ancora può dare a narratori nostri i quali, senza allineamenti esteropla– gi, abbiano cose da dire con vibrazione sincera: narratori che per essere europei vo– glian,o appunto per questo ri– manere riconoscibilmente ita– liani. itaI;an~f~bt! ne~oC:d~redicxr~ berta Del Pizzo ci npu, ta per similitudine, per accostamen– to immediato derivante da facti sorgivi,ad identicheat– mosfere costruite dal di den– tro per cose e azioni quali sono quelle reseci ad esem- f'aio le~s;n H~ki~;s~chri~a~~ in • Blue River- (Ed. Opere nuove - Traduzione di Mario Picchi). Tuttavia è inneeabile in Alberto Del Pizzo un'aderenza ancora maggfare, di sapore quasi Panteistico, al senso tattile della terra In un lin– guaggio «suo• completamen– te alieno da facili comp1ac1- menti idilliaci e taolO meno folcloristici di un superato deprecabile •strapaese'"· Tut– to al contrario vi è im– prontato a rigore, a severità, a purezza approfondita d'im– magine, attraverso le quali i personaJei sottoposti alla sua annlis1 attineono all'uni– versale riscattandosi da I J a breve unità di tempo e di spazio nella quale sono pur costretti. la~er~:dft~ nC.~•r~~s:Une~~:: mio • Corrado Alvaro• - quale migliore omaiilO dl questo libro al grande indl– menticato autore d1 Gente in ~!fi~ 0 ri 1 ii~!! e frosg~~~~!~~ ridiooali •, da una comm1s- te de lo Purtatono_ •: una indomabili, vivendo e consu- r::a~~o.intfi~~~ ;:!~en~ ~~:~s~u~ed?~uelfe a~d~ che questa introduzione che case. Anche la vinta e non provoca anche un commento più nomad<:, non più sollcct- t 11 ~ 8 ~~~~1~·i~~)~ oon ~~t~~t~~ 50 cfridfmi~ea~el cci; re ~j~~ 0m~°:t1! ~u~~~~°; assimilarsi, senza farsene tra- uno stornello. ma se ne ri– volgere, a quella terra, che trae. Eeli è un nido di can– i~vece finirà per sconbggerli.' zoni, ne sente ritornare le piegando del tutto quella parole da lontano in una loro pro1erva fantasia, in loro, fragranza. Inizia una can– prima, tanlo invidiata. Anche zone in lode di una giovane gli aranci che per amore soosa, una voce richiama la gratuito della bellezza essi aente del vicolo a sentirlo. avevano tentato di trapian- come mandasse un messag- ;f~s:i~ch~u~~~ 0.te~ ~l f~~ r~~~amore alla 2cnte d'A- di aono io aono s'era sb1adi- A un tratto. mentre a,·eva to l'oro delle divise un tempo avvinto a ~ un folto udilo– fulgenti che, da aiocolieri e rio accade un fallo All-ap– cavallerizzi, essi avevano per pa_rire d'una mula. dietro al f:~s~ ~~~\~d?~ssit 1 :a~ri;~~ fa"~~~ •1:~;;!!e.r~j) ~~ alla durezza delle s1ae1on1. colo un fraore acre di oavlia. Tutto questo che qw è det- A quella vista tacque la can· to. nel libro non lo è, perché zone in bocca al ,-ecchio che vi,·e nei fatti con un hnillaa- impa!lidl In 'l;?ropoa alla f.~ 0 rc:ft~f~ra ~!f,:z~!e ~dei ~=~\;i ~d :fc.t~~a ;~abico~~ caralleri. 1 el racconto • La belleva impastata d'oro nel- ll 1·ouuin:::o itnliano dell'Ottocento fl~~:r~t~~eg~~~t~~n~1uÙepfi: bro, 6nalmente edito dal co– raggioso • talent•scout,. Btno Rebellato, e s1ato nella rosa dei vincitori del • Puccim·Se– nigallia • e nell'altra non me– no importante del «Settem– brini-Mestre•: ciò abbiamo voluto dire per mettere un accento per cosl dire utti– ciale sulla presenza operosa di uno scrlttore con U quale si dovranno sempre più da vicino fare i conu. se questo Libro non resterà un tatto isolato, ma il Del Pizzo non ci sembra l'A. di UD solo li– bro, tanto ricca di umori ci appare la sua vena. E. del re– sto quanti nostrl çrossì no– mi non sarebbero nmast1 an- bonifica •, senza soluzioni di !e ::am i dal sole. Portava continuità e di sule, e senza ca: z.ha a/la --1alla domanda,.1 che lo • engagemenl,. vada a all a e enie 11 oa~e2io libero, deuimento, come spesso ac- al cantatore una strofelta in cade, dei valori poe1ic1, U li- suo onore Anche il romant.0 Italiano dell'Ottocento (R. Bertacchl– ni: • Il romanzo italiano del'Ottocento •, Universale Studium, n. 75, 174, L. 300) viene ad inserirsi nel pro– gramma di lavoro che Ja Universale Studium dedica, con crescente successo, alla storia della letteratura ita– liana. Resta Infatti molto si– gnificativo che il curatore del volume, Renato Bertac– chinl, mettendo a tuoco lo sviluppo e le vicende del nostro romanzo, lungo 11 corso dell'Ottocento, abbia rifiutato di valersi del • ro– manzo ,. come tacile ed esclusiva classificazione, co– me schema di comodo, dog– matico e vincolante, di yna ripartizione trad1donale di • genere ,.; e abbia inteso piuttosto usare del • genere romanzo ,. come ind1caz.ione di problemi, come ragionata proposta d1 tutta una sene di soluzioni possibili e ap– propriate, da rivendicare a precise situazioni narrative, provocate e determinate da quella cultura tondamental– mente romantica che occupa sempre un posto di rilievo all'interno della dialettica storica del sec. XIX. ln altre parole, parlare del romanzo italiano del• l'Ottocento, secondo l'Autore ha voluto dire nntrac-c1are nel testi degli autori meglio rappresentativi, da Manzoni a Tommaseo, da Nievo a Verga, da Fogazzaro a Sve– vo, certi connotati di aasc14 ta, certi lineamenti tdeolo– g,c1 ed espressivi contempo 4 ranei al crescere al modi– ficarsi della civiltà e dell'u 4 te romantica; ba 11gnlflcato tare I conti con quegli esatti termiru di Idealità, tunz10- nalità, tntenxlonalltà, le,catl operosamente con le poeti– che che agiscono nell'alveo del movtmnto romantico e po.uono deftnint ora come polemica auJ romanzo aton– co, ora come manifesto del Correntt e letteratura rust1- cale, ora come istanze aca- p1ghate, veristiche e deca– denti. ln questo senso, un di– scorso sul romanzo ottocen– tesco italiano torna a rivi– vere e a indicare storica– mente altrettante zone di m– serzione tra cultura e poe– tice da una parte e inven– zione narrativa dall'altra. E può articolarsi ne1 paragrafi estremamente attivi (attivi, s'intende, come propositi e meni all'in1erno della civil- • tà romantica) che riguarw dano da vicino: le Imitazio– ni scottiane e i dibattiti sul romanzo storico; l'esperien– za man.:onlana dal • Fermo e Lucia • al realismo morale dei • Promessi Sposi •; Tom– maseo e la fondazione del ;~~~~ii.o t:;~j~~~f:fi'!1u~l 1 ~~I romanzo scapigliato fra Tar– chettl e Faldella; gli aggior– namenti europei e le forme regionali del romanzo veri– sta; la conversione e il me– todo di G. Verga dall'esoti– smo borKhese alJ'epica del vinti; le ragioni e gli stru– menti del romanzo decaden– te da Fogazazro a Svevo Evidente dunque, che taÌe modo di impostare I proble– ~I del romanzo italiano del– I Ottocento, oltre che dal de– slde~10 di illuminare una specifica e Inconfondibile 51_ tuai.lone della nostra civ1l4 tà letteraria, rimane sugge– rito da una chiara e re• sponsabile esleenu da parte dell'Autore. L R. ~~~a"Jù a1'1~~ ~r;5~~o~s;~ reo libretto • I l racconti di Gente del Cir– co formano un mondo con- ~~~s~j cue"~:!"p~'zi~~ e~~1 g~~ no l'ampiezza poemauca cli una saga, li titolo del libro è per cosl dlre emblematico come si addice appunto ad un titolo, e dal personalilil del racconto che lo porta - U primo deJ volume - mem• bri nomadi e avventurosi del circo che, ogni anno, tornava ad innalzare il gran?:te ten– done portando tra la ~ente della vallata abruzzese l'aspi– razione - che ~ d'oinl uomo - ad una vita meno costret 4 ta, librata nei liberi cieli del· l'avventura, sembra poi sca· turire quel comune destino d'impossibile lotta, d'lnappa· gamento, aJ quale soggiace– ranno tutti coloro che sono nati, o anche per un solo at– timo transitati per quei mon– ti, sulle rive di quei tìunù bro assume un probante va- El!;li rimane sorpreso se !ore di satira sociale con la lò\ divora con eh occhi Ch1s- rappresentazione di quella sà che cosa si senti nel san- soddistatta borghesia 1errie- gue.. Anche la. rr_,ulanon ~n- ra per la quale soltanto, al-1 tl PIÙ le red1m con un·im– luvioni e turia travolgente dei oenna1a fu!l;;?lcome un ,..en- ~~1':'i ~?ia~r:~:r 1 ~im~~~ ~~1:C~e~:,~~,a~ ~~~ 1;avr;:_: che le te,•e della tecnica e ch10 travolto ,\nche <e mor– della finanza stanno salda- lo: • Lu spinte canl~•tt Ca menfe nelle sue mani e sa- ~a l'drre ' chele cannme se ranno utilmente manovrate I avi taccole I e da la ter,e; per mitigarle e rivolgerle a ~- ca allo terre e all'arte , solo esclusivo vantaga:io. I utenie hote si' l'avi n.<eto- CARLO VlTTORIO BlANCHI :~;e L=v~~;zo,';; 11 ~heaU·a~;t•; S C Il I TTO Il I i\l USIClSTI 1ntercuandovi pubbltcare, Citi– fondere vostre opere: pro,a. poesie. s1ud1, commedie. can10- n1-musica ecc. richiedete li Kl::c;ULAME."'-TO di pubbllca.r.lonc all'Edttncc Sl'AMPA U'O(.i(.jl (Casa tondata nel 1931) Via di Porta Maga1ore, 31 ROMA alla terra con l'ulhmo hato a~ es..e le a,·eva afhda1e <.:os\ vtve e vivrà nell'anima della !~a [e 11 11e;e 1 ~d~~ 1 ! ~: fe~~= zon1 che lo tramandano Out'sto in rapidis.s1ma sin– tesi il nuovo ooeme11o di Clemt-nte il quale amolia e approfondisce le comf'l()nenti fi~:a c~u; ~t~~z1~~n~i: 0 ; g,à_ d1mostra10 lo ha detto: • Dteno di cost bellissime. di UnendoIl lrancobOltovien dat,, oa 11sa1111idi primo ordine._ rispost,, chiusa con una sua erande e ix:r- ~i~~i~~:~iu~~r,af~~~-a~:1e s~ tS'§flJfdft_ 1 ~~a~~~-aTna,~ou~~la%roc\~ ••-~-- pra~v,vcnza ... un'opera di cc- l'ar1ou1 en France cl Un1on ce;•c~~!~n~nle~ct'Se;ilep:rie._ • l-rançal1c, Bcl(iquc, Suine r~d. O~a~rlvio, Lanciano), ~~r;:;~c, ~~~~. H~:~fq'~, "!u : m1 ha nch1ama10 alla mente .,ud, Or1ent, etc., ,1ttcndcn1 h • La ti11liadi lono • del eran• f1~.' 111 m!~a~-:~•1:;~:!'.~ p~~::r : ~e s!~;~u~~IZ~a~i~tedo~:6 lh:) Ocma~,dn•j~'~;c 1rat1111, al venere i due lavon rap- A.\II~ Ul, cu KKI~ oresentano l'anima dj· uno i, Avenue(ucfi~~:~) li Sl'A : ~~~~le ~po~n<'e~1~ni ~u~~~~ • c!'ryca d1 estetismo e bizan- ,-----------------------------., ~~:n~Ìàf' 8 ~ 1 r;:mo%"a tndi ~= RA1 reo lD TTO §PIRITO POND.A.TO NSU. 1600 DIREZIONE CENTRALE E SEDE: Roma, Via del Coeso, 173 TUTTE LEOPERAZIONI ED SERVIZI D BANCA, BORSA, CAMBIO EMERCI espre-.s,une piir,olana Marn 14 cola di Cun<li!lia nel ooemet– to non ha trave~rimenti e ba1tla1tue. ~ ratiana fresca e ooerusa che vive in modo connarurale alla sua !lente· è r~r~~l~sàY J!;ri~ila dì Codnl. Il canratort- d1 Clemenre ha Il r,iuere di 1ra<.1'innare a 2 ni C'O<a in amore auetl amore cht v1ni·o1,..11huomini tra dj loro e alle loro cose CASLUIRO 1-AB.BRl

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