La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 18 - 30 aprile 1961

Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA Il PREMx Il L'ultima casadi Joyce Piccola Il Crocifim nell'Arte La Rivista internazionale di arte, letteratura, nltualità • Pensiero cd Arte• edita in Bari sin dal 19~5. promuove la I Rasscgn3 Nazionale d'Ar-– tc denominata • Il Crocifisso nell'Arte• - Mostra Nazio– nale di Pittura e Scultura, con pcriodici1à annunle - riservata a soli artisti italia– ni, che avrà luogo a Bari in data da stabilirsi. La Rassegna - dato lo sco– po altamente morale - è do– tata unicamente di Premi simbolici offerti da eminenti personalità del mondo civile e cattolico italiano. Le opere premiate rimarranno di pro– prietà dell'artista premiato. La partecipazione alla ~fo– s1ra • Il Crocifisso nell'Arte,. nv,•icnc csclusi"amcnte per invito cd è riservata a soli 30 artisti italiani. Ogni artista invitato sarà tenuto a notificare l'adesione all'invito a meno lettera rac– comandata. entro 15 giorni dal ricevimento dcli' im•ito stesso e ad inviare una sua foto personale nonché il mi– glior giudizio critico che ri– terrà più adatto a rappresen– tare la sua personalità, nel Catalogo della Mostra. Le opere dovranno pcr,e– nire, franche di O'tni spesa. alla Segreteria della Mostra « Il Crocifisso nell'Arte• - Pensiero cd Arte - Pia7.7.a Garibaldi. 6 - Bari - accu– ratamente imballate. in casse robuste di lep:no chiuse con ,·iti. Con il dipinto l'artista dovrà inviare alla Segreteria della Mostra anche una foto– i:?rnfiadell'opera parlecipante. lnflazione di libri . ' ll cinema e arte? (Continua da pai, 1) davanti ai--;;,stri occhi impongono a forza il pre– sente. Nondimeno. non è impossibile condurre lo spettatore sino a una posi– zione di contemplazione. Capita spesso. ad _es~~– pio, che un film abbia 101· zio nel presente e che un persona~,?io cominci a rac· contare un'azione passata: in quel momento. la sce– na cambia e noi ci tra· 'fiamo risospinti nel pas– sato e coscienti di esserlo. Avete visto ''La parola ai giurati''. Si trattava di una j'.!iuria che deliberava su un caso criminale. li de– litto era tra le Quinte. Talvolta. inoltre. una lie– ve esagerazione ci ricor– da che si tratta di uno spettacolo. non ~i una imma.R:ine della vita. Un film di Chaplin è di una verità umana e profonda. ma assai oltre la realtà. E questo vale anche per René Clair, Vittorio de Sica. e per i grandi umo– risti in.l{lcsi del cinema ,. , Senza dubbio. ma le convenzioni teatrali ne-– gano li realismo con ma~– giore vigore. l costumi, ]a ribalta. gli intervalli isolano il dramma dallo spettatore. Ne deriva una serenità che i drammi del– lo schermo non danno mai,. e Tranne i capolavori! ,. e Ci sono dei capola· voi-i?>. e Certamente. ''La gran– de illusione" era un capo– lav·oro. "Le diable au corps·•. come "Breve in– contro'', come "La febbre dell'oro·•,. e Capolavori durevoli? Come il "Cid'', "Fedra'' o ''Edipo re"?>. e E chi può dirlo? E quanti capolavori assoluti produce una generazione? ).fa sappiamo già che ci sono dei film che pcssia– mo rivedere dopo vent'an– ni e riprovare le stesse emozioni. Vi assicuro che alcuni film mi hanno la– sciato una grande e nobile impressione>. < Siete fortunato. Buona sera,. ANDRE' MAUROIS de.fl' Accademla dl Francia ~«M'ffl'IJfWIJa. • f'•r1Nt. cn fnM'Ot et l'......, Fru,ç1-. • e Bdcicfw.Sw .... ,Eop"4~.h•f~.Holluuk, e • Aaclctu1"f. C.na.d•. AmhiqtH: d,. s..t. • •=~~li:~,t~~=~!~t;.:;,.: : :1ataM>,.1;is~'ù~C 1 ~." • es.•----•sr,.~~• I Domenica 30 aprile 1961 biblioteca IL'A~GoL tando i pasti, dipingendo fal– si e inviando bizzarre lei/ere al suo editore inglese 1 lette– re piene di conlumelte e di riclu'este pecuniarie. Scrocca– re aperitivi e pranzi, e perfi– no condurre ricchi turisti a segreti spettacoli di peJsim'? gusto: fa anche questo d nostro Skipton, ma per così dire con una mano sola, mentre l'altra nort ne sa ni,mte, rimane pura e nobi– le; e cluedere t!,e11aro in pre– stito con avvile nti ac corgi– menti, e piazzare fai.si in ac– cordo con wr e breu ccio del gltetto. Ma Skipton è anche, è soprattutto scrillore: qual– clte riga al giorno, solo qual– che riga al giorno è capace di vergare; ma con che clas– se, clic trionfo segreto! Scri– vere è la sua vera ricclleu.a, la sua sola vendetta, la sua solitaria superioritd, il ba– gno di purificazione dalla triste vita dei giorni. U11'at111entura con alcuni fa– coltosi turisti (uno per uno tratteggiati alla perfez.i0t1e, con quanta ironia) permette alla Hansford di mettere a fuoco il stto personaggio, do– po averlo presentato a solo, nei rapporti diretti con il mondo, co11la vita, per de– scrivercelo con implacabile ironia ma anche con w,a sottile pie.Id, si diceva sopra, clte 11011 si indirizza però tanto al paranoico artista quanto all'uomo solo e e/re tenta disperatamente di 11011 vedere dove è a"ivato, chi t diventato. Una burla conclude il rac– conto: Skipton viene alleg– Rerito del miracoloso muc– chietto di sterline che era riuscito a tani mandare dal– l'editore. e proprio dal tu– rista cui voleva apoiopnare 11,r falso fiammi,rgo. Una bur– la, ma che diviene, netta ma– lata sotitudtlfe dell'11omo. lo spalancarsi dell'a bitso, della solitudine e della liispe rat.io- 11e infinite. * Renato Jacopini: « Canta il gallo » RENATO JACOPlNl: Canta il Gc:llo (Edizione Avanti 1960) n~i;~~!~uf 0 f1::f i;~~~g,"~~J~ 1'8 settembre, in questo suo volume • Ca11tail Gallo•. La Resistem.a è vista attraverso concreti episodi ed è esami– nata III avvenimenti accaduti all'autore del libro, ma, la manca»r.a di una prospettiva ~~~f:,';° 1 di i~~a~:'ie~~~i ae~'i= sodi unitariamente. Il libro rimane frammen1ario, quin· ~:~rfg~c cfi a »~~r,;r~:::e -,~;: a concetti universali (come, mvece, avviene nei •diari'"' di Pavese, di Alvaro, di Bran– cati) ma si rimane nella zo– na dell'individuale e dello strellamente autobiografico. Malgrado questo, il volume :;,e;-itle:::;:,::g:aluzi~::r&d~ della guerra partigiana so,10 elementi ancora utili per in– tendere, no,i solo un mo– mento di storia italiana, ma, anclte per indicare una pro– spelliva culturale: una pro– spettiva capace di dare va– lore al vero e moratitd al giusto. Naturalmente con for– me e strutturazio,ii linguisti– che moderne. FRANCESCO GRISI * Un poeta di terza E,irico Gaetani: Ora di Ter– za. Ed. Carucci, Roma 1961 Beniamino Caru-:ci va pub– blicando, con molto coranio e profondo amore per la cul– tura, una serie di opere di chiaro valore letterario ed ar– tistico. Sono per lo piu libri di giovani che, senza il disin- 1ercss.:.10 intervento di que• sto giovanissimo editore, sa– rebbero forse allcora rim.:i'§li sconosciuti. Dalla narrath·a alla poe.sia; dalla critica d'ar– te al $aggio filosofico, Caruc• ci ha finora allineato nel ~uo scaffale editoriale una cin– quantina di autori, operando una scelta giudiziosa e sut)l!– rando i vieti limiti del com– merciale e del provinciale. Tuttavia questi editore, che fa tutto da sè e che ha l'am– bizione di presentare al let– tore buoni testi in un ele– gante veste 1ipografica, si lascia talora prendere la ma– no dall'entusiasmo del neofi– to: gli viene meno il senso crilico, cd accosta libro a libro senza differenziazione. Cosicchè manca al pubblico 'orientamento iniziale, quel principio di scelta che è cos\ bene attuato dalle cosiddette •collane». Ne è riprova il libro di poc– ,;;fa di Enrico Gaetani: Ora di tcrz.a. E' come anonimo, lan– ciato nel mercato dei libri senza. una presentazione, in balia della fortuna ocr il ca– so che qualcuno, spin10 dal desiderio imperioso di leggere ,·crsi e non trovando in li– breria altro di poesia. lo comperi e lo lei,$'.a, Un fatto di costume. voglio dire, che tocc:i da vicino il problema della lettura, degli orienta– menti e della vita del libro. noMiagi~~~adf ~~~i: è~~: tani. L'csistenziaHsmo. la cru– deltà dei rapporti umani, la impossibilità di trovare una. cadenza felice, costituiscono il substrato estetico-filosofico cui il Gaetani si affida nel– l'intento di condurre ad irn– ma~nare la condizione attua- ~~I ~~l~':1o 0 ia 0 Iibc~~i~:t!i"faib solitudine e dal dolore. 11 tempo, lo spazio, il ,. fluido durare delle cose•. la memo– ria, l'ansioso scorrere della vita, sono i temi fondamen– tali che, vagamente condotti a motivi poetici, dovrebbero ofTrire l'espressione compiuta dell'uomo contemporaneo e del mondo. Una corrosione interiore ( Passa la {iam111a dei venti - e spo,:lia !'arnie nei dintti - ulivi, move da ,>ratisecclzl - la greggia nei vmri11ietenii dell'anno), una paura incolore (Timore d'es– sere vivi osq,ra - le cose migliori e le fa come - pe– santi d'indicibile strazio. - A noi che nulla sappiamo - qtie.sto vivere è vetro e non regge - all'invidia degli dei); una immobilità stordita e di– sumana ( sono come ero e no,i ca,igio - immutato alla sofferenza e alla luce) sono i risultati di questo vedere le cose attraverso il filtro irra– zionale di un esistenzialismo dichiaratamente formo alle intuizioni più semplici ed Esteriori. Manca l'originalità del pensiero a conseguire r– sullati più positivi. li mondo poc1ico di Gaetani, cioè, non varca i limiti della sentcnL.'t. psicologica, è fermo, incapa– ce a realizzarsi. Questo limite è del resto sentito e sofferto anche nel– la ricerca assidua e forzata del preziosissimo verbale (certi francesismi ad cscm– po e certi termini disusati). dell'aggettivazione spesso au– lica e barocca GAETANO SALVETI I I del 1 Linguacciut di FRAl\'CO FOCHE Diamo oggi u~'occhi~ta .. come capita, agii • u\um! arri\'i »: ultimi perché DUOVI per il nostro lettore, anche se non tutl1 si rife~scono a cose nuovissime ... Dico nuo– vissime con l'u, richiamando un lunao discorso di un an- ~iic~a s~rh~:~rari tifa1Fa°ni~ tutli, ormai, "ovissimi (scn- ~~~)ri ~b::;iitoinder~:&~~ corriere, in un rettangolo di propaganda. del ..Novissimo Melzi » (senza u), si legge poi: .. 11 sottoscritto ordina: IL NUOVISSIMO MELZI... • ( con u) : ciò che per noi significa una contraddizio– ne palesemente... freudiana I Quell'u de, e ormai sparire; e fa di tulio, cosl. per ribel– larsi a chi vuol conservarlo. Diciamo lo stesso del e Ko– ,·is,;imo diz.ionario • del Pa– lazzi (senza u), che altro,·e abbiamo V1Stopresentato, in propaganda, come nuovissimo (con u). Al discorso dc.l'altra ,·alta ,;u quella collana di assai bas~o pregio che è l'italiano del Giornale Radio, aggiun– giamo una perla: .. la fac– ciata affaccia,ntcsi sul lago'"'· della villa in cui Fanfani e Segni si sono incontrati con Adenauer ( Primo Giornale, ore 13.30. Secondo Program– ma). Gio\'annl Mosca ha lasciato la direzione del Corriece dei piccoli. Il i,iomale è netta– mente peggiorato (non è la sede, que,;,a, ocr diffnnderci nella critica). Ma poiché an- fr~ui~to0tr::o:0:1~~a~:.re~~ do Qui:.ziamo insieme di,·e– ~ut_o finaJmente Giochiamo 111s1eme. A Guglielmo Zucconi, nuo– \'o direttore, i nostri ringra– ziamen1i, con l'augurio più vivo di continuare intera– mente (e solamente) su que– sta strada. Non ci stanchiamo di ripe– tere che i cosiddetti anni n~r– di sono i pili adatti per una cura pre,·entiva contro la noiosa e deprimente malat– tia del • parlare alla moda •, e, per la stessa rag:ione cvi– denlisaima, quelli in cui è più (acile. a chi voglia, ino· cularla. Purtroppc la scuola è oggi quella che è: s'incol– pano il fascismo (caduto da diciott'anni), la guerra (fi– nita da sedici) e altri para– fulmini del genere. Come an• tidoto, si ,·orrcbbe rifar tut– to di sana pianta... Perché non ritornare, in\'ece. piu umilmente e saaaiamcnte, a quella scuola elementare che ,,ide sulle sue catledrc nomi come Ada Negri e Renzo Pczzani? ... Il fascismo fece dire, un te mpo, che l'Et iopia era Sia– la brutali:t.ata dal mnlgo,·er– no d ei ras. I g iornali d·oggi bC,~~~/fz.~act~e ~~,_f°;~ri t~~n~~ morra. Gli scolari d'oggi fanno propria, intanto, una lingua brutallt.:.ata da ormai troppi anni (non è un dire a caso: basta leggere qual· che loro companimento!). 1 medesimi scolari. abitua– li alla bella serie di quaderni delle regioni d'Italia, vanno dal cartolaio, e si ,·edono porgere un Geoquader,ro (stessa musica con suonatori alla moda: il •srcnerc urlato• applicato alla lingua!). Quindi torna.no a casa e. per merenda, ch iedono alla mamma - immature vitlime della propaganda! - il for· maggino X, e dal vispo sa– pore•. Cosl infatti esso è presentato sui giornali: • ti formaggino dal vispo sapore! Fresco. cremoso, vispo di sa• pore perché di genuina crema di formaggio alpino ... ». VERBA VOLANT Ln domenica., il papà li por~a in i!T"? in automobile. Egh predilige la benzina Shcll: il benzinaio gli conse· gna in • oma~gio » un foglio della cartogmda d'Italia ... l ragazzi guardano. scorrono. leggono i molti nomi in gran fretta: ma quella parola, cartoguida, li colpisce piìi delle altre. Ed è naturale: ciò che è strano fa ,cmpre que– st'effetto. Cos\ l'intossicazio– ne continua, aggravandosi. Cartoguida! Fra l'a!Lro non significa nulla, perché si do– vrc~be dire guidocarta, se mai. Ani. Sar, Roma - Non ci siamo. Eppure anche lei par– tecipa con alcune intuizioni al dramma d;\, n;>stro mondo. Genn. Ces., Napoli - Perché martoriare i suoi sentimenti in un cilicio formale di sco– perta derivazione scolastica? Il mondo classico è finito per sempre.• • • Ang. Atti., Roma - Quella sua \'e<:chia poesia non è male, è un grido sincero. Ma non so se poteva autorizzarla a continuare. Ha scritto al– tro? A. /.,,, Firenze - Qualcosa. c'è, non so dirle prccisamcn- 1e cosa mi è piaciuto, se la tristezza che ingrigisce ogni sua parola o cerio scattare e riscattare la speranza. Al– cune intuizioni sono buone, complimenti-., • • Vine. Vel, Sciacca - Lei ho. probabilmente del buono da dire: per ora slamo alle pri– me prove, ai tiri d'approssi– mazione delle Immagini e dello stile. Ma quanta strada ancora, per un ragazzo: e quaoto dolore. Giam. Ldas., Arezzo - Mi pare che non ci sia molto di notevole. Immagini tristi, so· luzioni ingenue. Riprovi. Sav. Vi11. fler,, Roma - Grazie degli auguri e molti complimenti per la medaJlia d'argento al valore pittonco. Leo Som., Verona - S\, qualcosa di quel che ba sen– tito d'aver messo nelle sue pagine in versi, c'è entralo e ora abbozza. prova, tenta di diventare poesia. Talvolta la si sente vicina. talaltra ne siamo distanti. Se la since– rità dei temi è evidente. al– trcllanto evidente è l'imma– turità della forma, degli S\'Ol– a:imenti. Ha molto da lavo– rare, ma lavori e stia lieto. CARONTE Come fa il participio pas– sato di esigere?... Due amici. ambedue cari, mi offrono la risposta. Uno, sfogandosi con mc per un sopruso su– bìto, grida: • Ciò che Tizio ha esatto da noi è ingiustis– simo!• L'altro, l'On. Dott. Carlo Buni. in .. Fede e Ci– viltà • di gennaio 1961. scri– ve: • Più oltre apparve chia– ro che l'idea missionaria era esis:ita ... •. Sappiamo bene che, stando malissimo ambedue le for– m<:, bast:l\'a dire preteso nel pnmo caso e riclliesta nel secondo: la lingua non è aril~etica ! Di\'en1a. tale. pc• f?.. in ceni ambienti (poli- 11c1,pedagogici e via dicen– do), quando un termine trionfante - nel caso nostro, tutti quelli che sanno di esi– genza - prende a darsi arie di • insostituibile•· GIORNALE ARTISTICO • LETTERARIO cerca nuovi poeti, scrittori, musicisti, pittori, ambosessi, per col– laboraxlone e valorluazlo- ![•========== ne meritevoli. Scrivere: DIEGO FABBH.I • Approdo del Sud •• Lun- Dlrellnre respnn1111blle ao Teatro Nuovo 29 - Na- poli, Stab. Tipoarahco u.e..s.t S.A. '---------...J Roma • Via lV Novembre 149

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