La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 11 - 12 marzo 1961

Uk.AKIU OLUJ\ KLU.\l.lU;'\~ 11-1. 1 dal mercoledl al aabato Le nch1cs1e d.J g1udw.o che gtornatmente Cl pervengono, tro,·eraono nsposta oeUe apposite rubriche • Verba Vo– lant •, • Scnpta manent • e • La Fiera risponde • secondo l'ordine di arrivo. Si prega pertanto dJ astenersi daJ solleciti I liA FIERA LETTERARIA \1ano"crfttl. toto e dlse~m non rlch:e..."11non 111 rc~tltulscnno J[ Jl, J[ JB JR J[ JO> ' A\. JR 'J[' E * Scultura italiana dell'Ottocento L'Ottocento italiano tradu– ce in numero.,i monumenti le sue istanze patriottiche, sociali e commemorati, e in genere: edifici, piazze. cimi• teri e ~iardini pubblici , en– gono costellati di ~ruppi marmorei, ,tatuc e busti .. \la gli anisti hanno '-aputo ri· spor.dere adcgua1amente alle esis:enze dell'arte, doe con opere che. p,.:r ,alorc c~te– tico, superino l'occasione e i gusti dell'epoca'? A questa domand;:1 - :!ÌO· \'andosi di un'accurata pre– parazione e di una pro,pct– ti\'a ormai storica - ha ,o– luto ri<,ponderc Giu,cppc .~larYhiori in un , olumctto (Scullllra llaliana ddl'Otlo· "·euto. Milano. 19611 il quale inizia con ra"'cr7ionc che alla • storia del c.:ostumc piuttosto c.:hea quella dclrar– te, appartengono non solo gli autori e le opere trala-.i.:ia1c ma anche molti di quelli che. sia pure p.•r una cita,ione o per una riprodwionc, ,en– gono tcnuli pre.,cnti. * cli GllJSEPPE SC/Olt'T/1\ 1 0 Xci ridurre o annullare il pré mediocre tanto come peso delle tendenze e le clas- ,crittore quanto come scul- sificazioni regionali, per da- 1ore. Se si esclude il suo re giusto riiic,o alle perso- Giorto dc1?li Cffizi. oggi a~- nalità pii.J consistenti, il \far- qui!:,ta - per c-.empio - pn~ chiori si rifo - sia pure mo!- rilic,·o il realistico Gio,·anni to liberamente - al concetto Straua, il cui l.'imode mo· crociano di storia dell'arte rcntc nel deH:rto riteniamo il secolo di scultura da lui e,prc,!iishamen te superiore al- 1rauato. difatti_, ,a da An- l'-tbe/e del Oupri. Una s,olta tonio Cano,a a \tedardo Ro, antiaccademica determinano o;oe non. poniamo. dal e neo- il \'eia e in un certo scn,o classicismo ,. ali'• impress,ìo- anche il \lagni; tale -.,-olta nismo . di,cnta piu comapc,olc col Canorn. rimc-.-.a a po,to la multiforme Adriano Ci...-cioni. storia dei boueui di recente la cui opera di critico d'arte supcr\'alutati, ,iene e,amina- ('I ~i rivela signifìcati,a an· to specialmente in ciò che che oggi. non è greco o romatro ma Bello '>Cn7.adubbio è il ca- carne e natura: • Paolina è pitolo che ~larchiori dedica la tzrazia delle mirabili pe1· a \'inccnzo Gemito: l'uomo fczioni rasi:giunte col fiato ,o· e l'artista , i sono definiti con spc~o... Paolina è rima,ta impegno cd umana simpatia. Paolina, la fragile e capric· in un crescendo di approfon- cio-:.a creatura. innamorata dimenti critici che liberano dell a \'ila .. ~ : il • co,cic:n,io- il Rrat1dc -.cultore napoletano ..;o burocr.ue •. di cui parla dai ,ari formalismi che irre- lcgi c rmenlc il Brandi.. no'l ti<icono tanti altri artisti mc• ha un riscontro e,tem,1,·o l' ridionali. L'alta .,tatura del ra parte di certe , alu1azioni Gemito , icn fuori dalle pa- umorali. Se mai è dopo il p:inc del \lan::hiori con e, i- ÙnO\·a che al manierismo den 7 .a: • C'era la ~ran barba. barocco , iene contrappos,to la barbaccia di Gemito, per un r:uo,·o manierismo. la curiosità costante e indi- Al Cano\'a • ufficiale e neo- ,creta del prossimo; e J'umor classico• s'ispira Loren10 -.ehatico dell'uomo, che non Bartolini, che dc\'e alle ,uc ,olle uscir di casa per \'Cnti resipiscenze i momenti mi anni, ,cstito di una redrrt- gliori del s~ scolpire, cioè i.:olt!' e sdraialo per terra. Lo quando si nferbcc al nro crcde,ano una specie di scu· tro,a indubbiamente dti culmini. nel Ro~so riesce a dare espressione esteticamen– te \'alida a una certa diffusa stanchezza. Solo rilC\ iamo, a questo punto. un accenno che ci <;embra incauto. allor- 1.:hè il \lan::hio1; scri,e, con– cludendo il saRgio, che la fine dcll'011ocento e il prin– cipio del No,·eccn10 Curono illustrati dai nomi del Bi– stolfi, del Calandra e del Ca– nonica. Sarebbe ~lato piu J!iusto, a ques10 punto, par– lare di una reazione al com– promesso scultura-pittura del Ro<,,o che ,·iene dal \tcri– dione, ,haio in ogni tempo di !.cultori spe,so note, oli e che <,i rreRia del nome del palermitano \lario Ru1elli; cioè di un modellatore robu– ,10: fanta~io-.o. nei !,!ruppi dell'Esedra a Roma (la piu bella fontana dell'l1alia uni– ta) e in molte altre opere in cui rie-.ce gcnialmcn1e a fondcn: clemenli rina~imen– tali. harocchi. naturali!iitici c.:on empito crea1h·o e guslo ,icuro. Al !.aggio di Giuseppe \1ar· chiori, condo110 sul delicato filo dcll'intcrprcta7ionc este– tica, fuori di ogni impegno noiosamcn1c professionale, auguriamo un rilc, ante nu– mero di lcllori. Franco ;\llelc: • Figura ,.. I G;.1lleri.i La Barc.:ac.:c.:i,1 • Roma) Pertanto lo ,ion:o di i,o– lare le pcn.onalita dal coro contribuisce alla c.:hiarena e alla stringatcaa del ,agf!iO, dettato in una pro._a cordiale e in alcuni momenti (per esempio quando l'autore par– la di Vinccn7o Gemilo o di Giu~cppc Grandi) addirittura affascinante, con opportuni riferimenti ti.torici, pittorici e letterari di una notc\'olc d· ficacia dimo-.trati,a. imcce che alle fiRur;;uioni µnir,o napoletano, e in,cce I classiche. Dopo la morte del l'ra nu alco;sandrino. rimasto moda di,·enia Gio\'anni Du- e che ._apc,a naturalmente Bar1olini. lo ,cultore alla ,ullc ri,e di un paese antico. 1 ____________________ I ..,colpire. come i mac,;;tri clic· nistici del \lu,;;co di \;'apoli. con una energia pl_a,tica. in• ci,I\ a nella defim7ionc del car.ittcrc •- UN'ESAUR1Ei\TE INDAGJNE SULL.AHTISTA TOSCANO * Alla Scapigliatura lombar– da, che accentua il contra,to , ia , ia piu c,·iden1e fra arte e c;ociclà. ,anno ricondotti due '-Cullori mollo di\'c"i fra dì loro: Giu.,eppc Grandi e \lcrardo Ro,,;;o: il primo k~alo a una ,cri1a di natura chl· l'ambiente Glno\iano di \lil.1110 non ,opporta, il ,e– c.:om.loimpci,Jnato a fi,'3rc - come dice il \larchiori - • l"impn:v•,ionc fuggilirn nel– l.1 malcria pJ3qjc;1 come lu· cc, come spiritualità ,cn,:i pc,o e ,;;cn,a con1omo Dei dul', il Ro..,,o fu quello che tenne per un cerio tempo il camoo in Europa. Il Roo;,;o - dice ancor.i il Man::hiori - h;1 la capJ,cit;, • di c;:o,;;1i1uin: alle forml· chiu-,c e ,1ru1 turali le torme aperte. deter– minate dalla luce e dalla n'.'· ri1i, delrespreo;.,,ionc O piul– to,;,to, wtto la URges1ionc del Cremona, non ci tro,·ia– mo in pre<;cn1,a di una ,;cui• tura che ,·uol c<;,;;ere anche pittura. ara1ie a un disfaci– mento delle forme e quindi in oppo,irione .1 quella '-Cui· tura che ,i allìda al volume e che rimane ,;cultura ~ot· IO ogni luce? Ottone Rosai Un • cordocollas:gio • di Antonio Nadlan! Riteniamo il Roo;w un pro· dotto decadentistico di una I \titano e di un'Europa stan– chi di monumcntalismo; un prodotto ,1oricamcn1c [!iu– ,tificabi_lc, in quanto il <.ccolo ~1pcr1os1 col Cano,a. e che Una tragedia di John Ford al ''Theatre de Paris,, ,\ll'.11ti\i1a p11tom.o1d1 Ot· tonc Ro\.11, durata olm.: qu., ran1;11.:mqul.! anm, numc10," ,imi c.:rit11.:i e lcth:rau e ii1or– nalist1 hanno dedu.:ato, lm dall'inilio. noh: illu~trati\e, articoli e ,ani , ari. I r.1 1 quali per ,11tro non ne man– c.:ano taluna (e ricordiamo ad e.,empio quelli del R.1aahian1i, del Parronchi, del Gatto, del Fram:h i, del Vals,ecch1, del \ 1.JM: ÌOtla, del anti, l."CCetc r a) ,cramcntc preci-.i cd acuii. Tutta\·la l'e,amc p1u , a.sto. circostanz1ato cd illu· minato cc lo pre!tenla ~do ~ Pier Carlo Santini, in un lolto volume (• Ro a1 •, IJ..I paa-inc di testo critico piu _il c.:atalogo delle opere e la b1'. blioii:ralia, (,() ta\'Olc a colon e 160 in bianco e nero. ll>t\ 1llu,traziom minori. 125 d1,e• ani, 20 to1oa-raJie, fac-,imìh, doc:ument1. \ allccch1 edito~. Fin:nze. l960J, iniz1a10 nel ·57, cioè appena morto l'ar– tista. e or.1 conclu-:.o. doPo assidue ricen::he. che hanno colm1_1to pan."Cchic lacune _e ch1anto molti problemi. A dir ,ero, non e, que.,to, il p rimo intcr\'Cnto del Santini re.la• ti,·o alropcra rosaiana: altre ,·ohe. intatti. lo <;tud10-:.o <,e ne è occupato, sia come ,,t. lcstitore di alcune ,ue mo– <,[re, !ila come recensore d1 i,;s\l; o prefatore a1 rispctth 1 catalo11:hi. E s·aagllln11a (poi– ch~ e ro-.:i da non lr:bCUrar– ,i) che il antmi ha intrat• tenuto col Rosai anche con– tinui e ..-i,i rapporti d'amici• 1ia. tanto da godeme la fidu- (Continua da pa~. 3) Annabell.i, frJ,ttanto, ,,--o– pena la ,ua indpicnlc ma– ternità ,i , edc c.:o,1re1ta - per na!.Conderc la Ire• menda colpa al padre - ad accoii:liere il consiglio d1 Fra' Bona\'cntura spos~re · ranzo. lar ,trapparc dai <;uoi ~,cari eia e ricc,·cme spe.s~o le non liii OC\:hialla , ecchia megera. facili confidenze. icchc l'in- alla ,i...-cchia megera. da&:ine che_ cii:li è ,enuto Soranzo, altinc. riunisce in s,olgendo s'e perfezionata 1.n Gl'-3 ,ua i maagiorcnti di una cognizione sicura e mi- Panna e i familiari d1 Anna• notissima di tutto 't:iò che bella, per soddisfare nel san- nella fatico~ e ardua esi- .,_'Ue.con il pretesto di una sien:z."1del pitt'ore ebbe qual• * ,li Sll,V/0 nn.,, ZI po al propri~ la,oro. f:. m· latu, ~ulla Ime del ·13 e lo inizio del 'H l'adesione .,u.1 al luturbmo: un futuri.smo ,ui generis, accollo in ma• niera personale, spi...-cic pc1 1.:hc- come annoia il .m uni - cali « intrmcde,a, dt· tra,crso la riproposizione di tutti i problemi espressi, i, t.1 po,sibilit~\ di trornre Pili o meno stabilmente J,1,u,1 , 1a dell'uomo ,llQUl'>la qualche JUOII\O di 11,i.:allJ .nun do· \ 1~bhc c,,cu.:i. uediamo. chi pos,a lealmente .1don1,1rscn.:. ndl'mlimo. cr.l più -.cmplkc cd O\\ hl dt QU.HllO in ,u– pcrhue JXJlc"c ,1ppari1~. E. comunqu.:, un folto n.,ulta chiaro. 1,.•ali.,c.:ri,c. Cot1,;.,10 · 1.:he non d sono per H.o,ai lcy:g1 d~t applicare, pnncipi da ri..,pcttarc. ma ,ollanto principi e leggi da render ,i,i e ,c1·i m:llc c.:011crctc11a c\pressi\·;l dcll'immavinc '"· e ne può inferire d1e, per e.i.\~ ratterinar meiilio le pcculia– rit.J d el 1cmp cram1.:n10 rosa– i.mo, 1uu i.ht• far 1içor,o al• l'islin to, t .om crrcbbc d1-.rnr– ~re di intuito L' di 1<,pira• 11one, 1ram11c I quali 11 p11 torc a11in11e,a in ,e, .sol1.anto dai moli dell'animo. I.i !'>O– sian,a del ,uo Ja,oro. E r.oichC' R'J .li non •.Ta :ini,1.1 rc.:r cui I,\ rifles,inne pote.,.,c • mtcn·cnire a mtcrrompcrc il tlu,,o della 2ioia c del dolore, o di ?inl ;1ltro qual– ,i"ogha ,cn11mc1110 •. !'allo di COl1O'>('Cn7,l c.: di Jtiudi7iO non .!.Ofict.1 in lui • dal bi,;o. inO di una ,alutazione .:om– parn1a e comcqucn7inle dei fatti,. che gli si pre-.enlarnno alla co.,,cicn1a, ·,ibbenc uni– camente da • una ,orta di adesione o di ,;,impatia 1u11a interiore-, nel caldo rcs,piro della quale l'opera na~CC\a e ~i matura, a. Di qui, .tnchc l'anliintclle1tualisn10 de 11 a pittura rosaiana: un antiin– tellettualismo <,cmprc p1u csplicuo col 1ra,corrcrc degli anni. e tutta, ia da non in– tendersi in ch1a,e di anti– cultura, ma come a.s,unt1onc e adeguamento di a I e u n i aspetti di questa alle C!\I• gcn,e del proprio spirito, del propno dcslino. ll film del la settimana * La verità * di GIA\ L IGI HONDI Sulla scorta dei. :deeli· !omo tedesco P:randclio af– ferma\'& quarant'anni fa che gli uom:ni non hanno una reale poss:bil:tà di co– no:;cersi e negava che con i loro ragionamenti e le loro indagini potessero mal giungere alle \.'erità. Per– ché la realta. :n 3!-'io:uto. secondo 11 suo credo filo– sofico non esisteva e ogni indi\'iduo si face\'a la pro– pria, di\'Cr!'-B da quel:e dl tuttf gli altri. Meno drast:ci d1 lui, mol– ti letterati e. oggi, anche non pochi uomini di cine– ma s. sono compiaciuti di arn\'are a conclusioni ana– loghe non motivandole. pe 4 rò, con ragioni filosof1che, ma unicamente con la con· statazione della incapac1ta degli uomini d: credere al sentimenti altrui tutte le \'Olte in cui gli indinduall– smi e le passioni :ntervcn– gono ad accecar:1: la ch:a– ve in cui, anni fa, si mo~e la non certo orientale pro· blematica di Rasciomon. Questa chia\'e, più o meno, è la stessa dell'ult1- mo film di Henri-Georgcs Clouzot. La t.'Crità. che an– che nel titolo sembra ispi· rarsl a una vicenda quasi analoga pnrtata tempo fa sui nostri schermi da Anto– nio Lconviola. Le due re· ritti: con la differenza che. mentre in quel film a"sistc– vamo a due storie uguali. ma interpretate in modo opposto a seconde del punto di \'ista da cui "enivano considerale. qui assistiamo O. una storia sola. ma con· tinuomente atlra\'crsata da dubbi e da suggerimenti che potrebbero farcelo sem– pre interpretare in modo diverso. Quella di una ra– Kazz.a di provincia, libera e leggera, venuta o Parigi con una sorella molto seria e finita in lrlbunale per omicidio ol danni di un glo– \:Onolto che la Pubblica Ac– cu!-3 definisce vittima di un omicidio premeditato. Il di· Censore un cinico egoista dinnuto l'oggetto di un delitto pàssionale e l'im– putata - ribellandosi per– sin'.l al suo difem;:ore - de· finisce ln\"e<::e l'uomo ama– to ed adorato, do lei ucciso senza \"Olerlo, nella dispe– razione di essere state ob– bandonata. Questo donna perciò che siede sul banco degli Im– putali è una poco di buono che nctla vita ho solo vo– luto Il male degli oltrl e che ha ucciso l'amante. dopo es· serne stato abbandonata, al solo scopo di vendicarsi del– la sorella con cui lui si era fidanzato (come sostiene lo Parte Civile, per conto di una modre In lutto) o è una Innamorala scervellata che quando si è vista un'ullimn \'Olta respinta ha perso la testa. ha cercato di darsi la morte e ha provocato In un momento di parossismo anche la morte dell'amato (come sostiene il difensore)? Clouzot, che pure alla !l– ne !a morire suicida la protagonista e che sembra abbastanza impietosirsi su ~ dt lei. m realtà non rispon– de al duplice ques,to, pago (e soddisfatto) di vi,risezio– nore con la sua consueta re– roda 1 caratteri che et pro– pone. sottolineandone aspra– mente gli scontri. le luci, le ombre. le contraddirionJ, le circostanze atte a provocere le Interpretazioni più equi– voche e traendo da questo arruffato gioco psicologico tutta una gamma di tese atmo:-fere drammallche che, anche quando denunciano l'art:r:cio meccanico da cui partono, non per questo connncono di meno . Anche pE'('('hé scaturisco– no da un clima sospeso fmo allo spasimo In una cornice parigina di veristica evi– denza: il Quartier Latm. od e:-empio. con I suoi scialbi ritro\'i. studenteschi, le mi· !-Cric delle Banlieue, la gri– ~:R monotonia delle case di artisti a Montparnasse, i luoghi di studi, il Conserva– tor10, le strode. la scapiglia– to allucinazione della Rive Gauehc. Certe inutili asprezze, forse, dispiaceranno, e so– prattutto dispiacerà quelle co.,,truzione narrat1\•a pe– rennemente basata sul rac– conto à rebours moti\'&lo dalle indagini processuali, me la lucida e tormentosa umanità di quei drammi, la loro sconcertante possibilità di chiudere in ~é più d'una versione •esatta . quei per– ~onastgi che. specie la pro– tagonista, sembrano lutti il frutto di un lnsopprim:blle e stravolto disagio moderno e una serie di dialoghi par– ticolannente fervidi e sin– ceri nello loro reallstloo lmmcdtatezza, raccomanda– no Il film ad una ottenta considerazione. Pur con tutte le necessarie riserve che una simile materle e un cosi aspro modo di trat– tarla impongono o chiun– que. Da lodare l'interpretazio· ne, prima fra tutti quella di Brigltte Bardot che ogni giorno di più sembra voier decisamente allontaoorsl dalle vle spericolale del di– vismo per Imporsi più se– riamente come attrice: una attrice sc.nslblle e .sapiente. Istintive ma equlllbrata e profonda, ricca di un tem– peramento drammatico vE· ramente di prim'ordine. Al suo fìanco, onch·t:sst degni di consenso, Snm1 Frey nella difficile pe1·te dèll' amante, egualmente buono cd egualmente C3tt:– vo, Marle-José Nat, una so– rella glabro e volut:;1mente Incolore, Chorles v.rnel, un pacato, umano mu spesso crucciato difensore. Louis Selgner. un giuda.~ mollo Comédle França1sc, e Paul Meurlsse, un avvoc.11-0 di Parte Civile dal tta~:i forti e Incisivi, ricco d. sfuma– ture vaste e profonde in sposa un~lcndid~, tan– ciulla, per le sue doti. le ,uc qualità, k ,ue ottime on~1m. Grimaldi. imcce, in ap,.:rta n,aliu c.:on Soran.zo. prek· riM:c condurre una lott.1 ,ot– terranca. accamta. per ani– urc ;ilio !>COPo, c\ilando, tutta, iJ, J'incoinita di un attact:o fron1ale alla fonczza da CSPUin~re. ~o_bilc t: o– ranzo, nobile è Gnmald1: ma fra i due. una differenza net ta, assoluta, permette di identitic::are in Soranro quella nobiltà di ,;;cnt1mcnti che e caratteri<,tica del gentiluomo e. in Grimaldi. quella nobiha di lignaigio che rimane un puro dato araldic.:o e c.:heda a chi ne e in,·estJIO, la pre– sunzione del diritto alla bas– se~ morale. Gli ingranaggi dellJ 1rae1.:dia prendono a scorrere ,ortu.:.o– <,amente: 8el"'getto, lo :,ciocco cd inutile Bergetto, apre la .serie delle \ittime che deb– bono irrorare del loro ,an iUe le assi de_l palco.scenico. Egli, infa11i, d1men~1cata An– nabella e im agh1tos1 d1 filoti. nipote di Ricciardetto, :-i ap presta in men che non si dica a condurla all'altare pc1 prc,·cnire l'opposi_zionc al ma· trimomo dello zio, c.:.hc,or– rebbc ,cderlo unito ad Anna· bella: ma. per quella sorta di beffardo destino che at· tende tulli gli ,ciocchi dd suo .slampo, nmane ucciso m una imboscata che Grimaldi - su i tig-azionc di Ricc1ar– detto - ha creduto di ten– dere a Soranzo. lesta per 11 proprio con:i• che nes,o o \incolo, diretti o plcanno. l'ardente bramosia indiretti che fo~sero. con lo di \'CndicaNi dcli' oltraggio s, iluppo della sua arte. patito. • Per Rosai più che per al- \la Gio,anni pre\iene le tri - afferma il 3nlini - LI. guerra incaglia il ,uo l.1,oro hn ,en.o !'e.state del ·19, ..cnLa tuttana tronc::;11 lo del tutto, po1chc anche J tah anni e da as!ieenare un gruppetto di opere. I rJ mc, ,o le quali. insieme ad al• 1.:un~in cut ~1 nota una mo• mentanea riprcs.i della pra tica luturisla e ad ;\ltrc chc manilcstano una cunotito1 nli.l non tra-.curab1lc prodi\ 1ta ,erso !onne d'accento popo· larc!teo e inlanlile, prende dl-ciso spicco la Natura mor· ta cou fnatiera della colle· zione Matt.ioli, d1pin1a nel '16, bellissima e importante, dato che, non solo documenta il trapasso dal ·14 al '19, ma ri,cla pure, fuor d'ogni dub– bio, l'autcn11co temperamen– to di cui il piltorc era dot•1• to. Poi, dopo la guerra, im zia il e \'Cntennio nero • e corre la ~tagione dei • ri 1.:hiami all'ordine'"• dell'acca– demia del • no,·eccnto • e di • !itrapaesc •· ~ la cultura h~ gurat1\·a ita.l1ana rompe 1 c.:ontatti con le correnti cu• ropce, chiudendosi nei conii• ni di un'assurda autarchia pro\ incialc. E' .,e~ per al tro - come scn\'e 11 Santmi - che • le accademie, i le nomeni ripetitori, il pro,·in– cialismo sono di oani epoca e di ogni paese•._ ma n:-ro è altrcsi che, a g1ud1car gh c,·enti di allora fuor delta polemica. , ien fallo d1 ri conoscere come pure i • 1em• pi bui_• contengano • pi.u di un ep1sod10 eleva1_0, p_iu di un'opera \'alida, p1ò d1 una pcrsonalita cospicua•· Pro· prio perché • le vicende dello spiryto umano. quando ~sso ha m ~ risorse e ragioni d1 libertà e di grandezza, non ,i posson~ co~misurare a ne~– suna s11uaz1one esterna per costritth·a ed oscura e mi– seranda che sia•- ln quanto a Rosai, se le parole che egli pronuncia e i gesti che com– pie di quezli anni. le imet– thc bcccrc e pleblcc. le ar– roganze beffarde e proHxa– torie, le faziosità e le \io• lenze furiose, ogni cosa e ogni fatto presi a sé, nella cronaca spicciola delle sue giornale, son quel che sono, da non trov.:ire agevole giu– stifica, resta per converso come esattamente in siffatto periodo il pittore raga:iunea la sua piena maturità: e non per ,;a o in connessione di quei 1umu1ti e di.sordini di spirilo teppista e anarcoide, sibbene contro di essi. nel loro rifiuto, nella loro smen– tita e abolizione, cosl da portarci a credere - dice appunto il Santini - che • nelle sue gesta e nel !>UO comportamento cxtra·artist1• co • riesca a bruciare • tulle le scorie, 1u11a la fisiciw bruta, tulto il vitalismo in– consulto, tutte le urgenze e gli umori incontrollabili•- E' non tanto u."l difendere l'uo– mo, quanlo un recuperare l'artista dagli abbagli cd er– rori di queUo: e il Santini , i si impe&na con una no– biltà d'animo e di scrillura che non intaccano o sminui– scono in nulla l'acutezza rara deUa sua posil.ione crit.ica, anti vi prestano l'avallo di u_na più motivata e ~rsua– \1,·a esegesi. Che se poi, per taJ guisa, anche la fiillra Ecco, dunque, il b1.,ogno>, c.:ui ,1 ;1.:ccnna,.1 dianti, ~ii ..:on-,idc.-rarc nel wiudizio su Ro,ai sol1nnto la CO:l!>Ì\lenr:1 csprc.!is,i,a del suo li.nguaa:a:io. E quest o ,o prattullo a c.:o– minciarc d.il '19, c.:he ~ l'anno m cui il pr.x:cs!\O linguistico prende , era mente a deler minarsi 11ell'anm10 d~I p1l• tore, il qu;dc, con unJ dt.-ci· ,ione , ia \ia pili a\\edu1a c respono;abilc. ,·apn: .1Jlc 'Celte e ai riliu1i c,;he or– mai I.i ,ua natura ~li im– po,e. \;on po,,..iamo q':li -.e11:u11'C il Santm1 nella m1· nll7ÌO'-a. capillare d1~amina porlat,l Jlll.l\'er-o 1u11al'opc r.1 d1 Ro.,\i. Imo al 1i:iorno della morie Lu ,crillore l·omidcra il p1oblcma della -:.ua forma,ione e del ,uu s\·iluppo, tenendo presenti le e\pcricnze pa.,._Jtc e i con– tatti alluali, pa~-.o pav!to, dal– l'in..cgnamcnto maturato wl· le pareti della cappella Bran– Lacci e del c.:om·cnto di San \tarco aih c....crci,1 -:.ul lor mulario fu1un-.1a. dagli c-.cm• pi d1 Soflici e dt Carr-J alla -.coperta della pittura meta– Ji,ica, eia acutamente ricor– dala dal \';tlsccchi, cccclera, ogni cosa al <,uo po!-IO e nel wo giu~to ,alorc. Ed enu– mera e 1llult.tra I quadri; i pacsagg1, Ira cm le ,arie e lamosc redJzioni di Vto To– _,com:Jla, gli e omini •. le ~c– ne popo);trcsche, 1 calh:, 1 giocatori di toppa o di ::anc o di biliardo, i suonatori am· bulanti, k orchestrine. le ~– renale, le nature morie, i ri– tratti, su ti.U lino alle imprcs– s1onj di Firenze, alle strade e alle case imbiancate dal ,olc, alle chiese, alle Croce– hssiom; in una parola, quel• le immaa:mi che, non os1an- 1e tulio. risullano, ad un esame 'icrcno, alimentate - 1,;ome ebbe a dire il Rag– ghianli - pii.J • di umana e\pcricn,.1 che di rassegne ansiose o inlelligcn11 sulla pillura del suo 1cmpo a. E, m proposito, ci ti.embra nel aiusto il anlini qua n do cM:lude un momento cezan– niano e uno scuratiano, per sottolinean! piuttosto l'incon– tro congeniale con i grandi del Quauroccn10, che aiuta– no il piW>rc a \'edere con occhi sgombri e a dirimere la propria situazione umana da ogni ,·clleita intelletuali– stica. In Rosai - cali dice infatti -. la necessità di oa– gc11ivarsi un problema di cultura, il bisogno di porsi la relazione tra la sua opera e l'altro da sé, il tempo esterno, non sono mai esi– stiti •· loj:ioo dunque che, sul filo d1 un iale egocen– trismo. accanto ai periodi di concisi e felici raaa:iungimen– ti, altri ,·e ne siano di minor chiarezza~ o travagliati da 1cntaz1oni contraddi11oric, o addirittura inoperosi, abban– donati all'inerzia. Non lun– ghi nf frequenti, questi ul– limi, ché l'attività sua ri– prende tosto con nuO\·o vi– gore. feconda di nuove s1gm– tican1i invenzioni. lii·viani g1•afico Be11:ctto. mhne,_ completa in c,;hia,e satinca ti tno: ma non e un anersano pcrico• )oso per gli altri due, ,ista la ~ua 1otalc incapac11a dt pen~rc e di csprimcr!oi co~ me una normale per-.ona dt senno. I suoi dii.con,1 sono la tQtimonianz..1 pale!,(: del ri– dicolo d i cui è capace di cir– condar.ii di fronte a chiun– que, ne lla piu beata in_co– scienz.1: C facile dunque 1m– ma&inare il conto in cui pos– ~ano e!iiSCre tcnu te le sue at1cnzioni ,en.o Annabella. Parallelamente all'intreccio principale, dice\'a~o poc'an~ zi. quello sccondano: esso e rappresentato da11·1s1cnc~ fu~ rorc d1 lppoli1a. moa:he d1 Ricciardetto. ,-cr-.o ranzo, suo ex-amante, che l'ha ripu~ diata. nonché dai propc:sit1 di ,·endetta che Ricciardetto - iÌO\'andosi del fatto di essere creduto morto da Ip– polita - nutre sia , erso la moelie che \Crso Soranzo. Jppolita, dunc;iue, dopo es– sere statJ dcfuuti\amente re– spinta cL1 Soramo, medita _di ancJenarlo con la complic1ta dcJ ~r\'O dello SICSSOSoran- 10, Vas_que , al .qual~ ra ba• lenare Il miragilO d1 poterla spo)arc a ,cndctta comp1u1.1 Ricc:iardello. dal canto suo. sotto le mentite i.poj!lic ~i medico. si prcfi$!ge dt uoo· dere alla prima occuione fnore,,·ole Jppolit.1 e Soranzo. Soranzo e Annabella di,en- 1ano così marito e rnoghe, ma la cerimonia indetta per fe.steggiare i no,·elli spo~i tcr• mina 1ragicamcnte: , i giunge, infatti, lppolit.i., tra,esrna, c.:on l'intenzione di an-ele– nare l'ormai perduto amante. L'astuto Vasqucs, però, che l'ha apparentemente assccon- ~!~~• ~e ~~ez!~ ::i~~ej~: polita., Ira lo sbigottimento deeli imitali. muore a,'\·e:lc– nata dalle sue stesse mam. Siamo in pieno clima di tragedia: accortosi dcUo s1a– to in cui si trou la tanto da lui n&hea:aiata Annabella. Soranzo. in una scena di po– tente efficacia drammatica (la 1cs;za del quart'atto}. gliene chiede spiegazione, scnz.a ri– ,;;ultato e senza poter 3\ ,·er• tire nelle parole di Anna– bella alcun accenno di pen· timento - ahimé, po,·cro si• gnoro, commenta \'asquc.s, che cos'ha fallo che qualsiasi doma d'Italia 110n avrebbe fotto iu w1 coso 5imile? - mentre, poco dopo, e lo <;tcv M> fedele \·3.!>qucs a <,trap– parc a Pulona !I SCirt'tO del· la matcrnita d1 Annabella e intenzioni del cognato: intro- si impone la necessità di dottosi nella camera di Anna- considerare attentamente il bella. la pugnala a mone linguaggio. Ep:li e l'antitesi non prima di a, er colto ~alle dcll'anista brillante, cultural- ,ue labbr.i l'ulumo bacio mente aa:giomato cd inquie- • e i tempi (1t1uri udron- to. E' proprio com'eeli stcs.so no mai di!I nostro aflello così confessa (e si prenda nel teuace, ubbt.1ti! fone le leggi a:iusto senso la o;ua confes– del/a coscien:.o e delle costu- sionc): più innamorato della man:.e umani! possono g,u- rcalta che delle fantasie•· E, slamente condannarci, pure, appunto. l'analisi dell'csegela .,olo che essi sappiano del s'impea:na a fondo, den~ro nostro a•nort., quell'amore 1ale esatta aneolaz1one cnli– cancellera la colpa. che in ca, nel ripercorrere e rico– altri incesti sarebbe abor- struire il processo di quel rlla •· lin11Ua11:&io.onde illuminar la :.cen,1 e pcn~ d'un l"opera del pittore in 011:ni lirismo di potente efficacia particolare della sua com- drammatica. che non può plcssa fisionomia. Dalle pro· non ricordare la commOSS3 \'C d'avvio alle esperienze poesia ddl'Otcllo o;hakespea- estreme. il Santini ne sca;ue riano: il percorso. staiionc dietro • Spegniti - prosegue Gio- stagione, con una ,i&ilanza ,anni - fulgido sole, e fa di quanto mai pc~picacc, pron– que.sto me::;:.ogionto nolle, ta ognora a coelierc tutti chi i tuoi raggi dorati 110n quei gesti, tutli quei moti ,·edano un ew!nto che foreb· che, per mu1are delle situa– be il loro splendore più fuli- zioni sentimentali. ora sfo– gi11osoche i poeli """ fingo- ciano in ,alidissimc conqui- ,10 il loro Slige! Ancoro 1111 ste. ora scadono in fasi d'in- bacio, sorella •· dolenza o di provvisoria stan- Annabclla - • CIie signifi- chezza. ora si definiscono in ca que.sio? •· riprese felici. do,e piltura e Gio"annì - • Safro il tuo vita trouno un loro non la– onore e ti uccido con un bile equilibrio. Come per bacio (la pugnala). SI. muori, gran parte d~li artisti, che e muori di me, per mio per il Rosai esiste una mano! La ,·endelto è mia; e preistoria•• da limitarsi su l'onore delta legge all'amore•. per giù tra il '6 e il '13, ma Compiuto il delitto, infine, ,-aga alquanto e documentata Gio"anni infia:ge sulla punta da un m3:1erialc frammenta– del proprio pua;-nalc il cuore rio (un disegno del '6. certe di Annabella e fa il suo in-1 fantasie erotiche forse .d•I ~rcs-.o col macabro trofeo 'IO. l'acquareUo con l'Autori- nclla s: i.la del banchetto. A trailo in figura di teppista 1ale spa,·cntoso spettacolo. il dell"II o del '12 alcu:::ie inci– ,·ccchio Florio muore di do- sioni esposte a Pistoia nel '13, fore mentre Giovanni, tra· i due cartoni con i Fuochi ri fitto Soranzo, chiude, truci- arlifi_cio.~l'Arno del '13, ec- dato dai sicari assoldati da ce1era), 1_!quale, se pur non \·a,;;ques per conto del suo manca d1 utili indicazioni su padrone. la propria disara- ~uei pnmi passi, ~n{? la ziata esistenza. m sostanza con I mdirv.zo RODOLFO COLA.PAOLI che il pittore darà subito do- Il Santini enuclea tutte co– teste fasi, cotesti momenti, e nel mentre analizza le ope– re, chiarendo le emozioni genuine dell'artista, anche sfata quell'aura di falsa leg– genda in cui, troppo a lungo, ammiratori e detrattori han– no mescola10 e confuso eli atti dell'uomo con le crea– z:ioni del p1t1orc, alterando l'interezza di una natura che, (Continua da pae. 5) conun~amen~UO\O, le piu delicate modulazioni croma– tiche , dai grigi lcgeeri ai neri fcltrosi, pcrco~i da \ i– bra7ioni di luce. E le morsu– re, e le diOerenti carte im– pieea1c, ii~ da allora, a !>C– conda deeli effetti desiderati, conformano la sua raa:a:iunta sapien7.a tecnica e la sua in– tenzione di crca1orc, non di illustra1ore. E' mera\ighoso o.s,cn.1rc a confronto !"andamento e i infinito, l'c,·asione romantica, il pa~-.aggio ad una defini7io– nc pii.I esauamcnte natura– listica, se ,ogliamo. nel giuo– co morbido delle luci abba– cinanti, contro le ombre ri1a gliate nel merigaio esth·o. e nella co s1ruzi one plastica pii.I solida dcp.li oa:a:ctti e pcr– sona&a:i. L'elaborazione tecni– ca porta appunto non soltan- 10 ad etreul di maggior fi. nC7.za, ma scioa;lie in un pii.I acuto e intelligente e lirico contrasto il rapporlo tra realtà e simbolo, tra visione aderente alla cronaca e signi– ficato intimo, scereto, di tale fieura,ione. Vivi,ni procede cosl \'erso la piena rcaliua– zionc del suo mÒndo lirico, quan10 mai complesso e sot- 1ilc, dalla espressione appas~ sionata e cruda dei sen1i– menti dominanli. alle meta– fore pii.J dirficili nella loro apparente candida prcsenta- 7ione come e cose ,he •- FRANCO R SSOLI risultati di,ersi della grafia ,--------------------– spinosa. ncn·o~a. cui acccn• na,·o, nella trama della pun– ta.secca e in quella dell'acqua– forte, ad esempio nel • Pe– scatore a canna • e nel!'• Uc– cellino morto•, e \·edere quali cffe111sino opposti rag– i\:IUnge, dalla rcalta alla , i– sionc. O, in opere piu tarde, del 1933 (- Il ~a~_bino a) e del 1935 (• 1 pinpm •) \'eder ciò riconfermato, nella strut– tura solida, primiti,·eggiante, della lesta e del IO™> del bambino, sca:nati alla punta– secca, e nei graffi del fondo, sufficienti a de1erminarc una suggestione spaziale e atmo– sferica, a confronto con la soffice. piumosa corposiù dei piripiri, raa:aiunta con una fusione morbida di le&11eri sceni, distesi in esili filature o addens.:tti in sensibilissimi tratteggi. E si 11Uardi anche, \cmprc per meglio comprendere la f(?rm~one della linrua di V1viam incisore, la puntasecca • Terrazza, uomo e cane a (1933) nei due stati succcssi– ,-j_ E si ,·edrà appunto, dalla prima impostazione bellissi– ma, aspra. iià letterariamen– te tutta detta per l'im-cnzio– nc di questa ~litudinc amara, e soa;nanlc la partenza, Jo Estate di Fallacara (Conlinua da pag. 4) so del verso quando fimmo- figuro e s1 ~ liricamente glne St . oc!ogio e ristagna m come' i11ce5sonte colloqmo e locuziom 11011 modulare in un scoperta del significato e del loro mdupensabrle rti:ore di ~C:,P"d~i1•:f~lo /o;~:r.il1i,if//ll~i r:::~1~,c~~ec~~:a q;1r~s~an,;11e;~ Dio per entro lo concreleua respirare basso. 1el!1/ 0 ~':,~s1~et!~~::a~f 'i~ a~~!~~ od1;';,;;o ,-~i::~,/°,~~.se -;,a/'~~~ ~,';~!:e ~~:f,:u~::.ci;::{aa;:f~~i~~~= :gt'::::~~{.~ .: P!F1S:C'::aa~ ~~,;~!~,:i?~f1di e,~ed~,i; 5 °~1: ;fs~•~,~~ 0 e ~elt"n nb~dat~ 1 t~i~~~ lt.ci10:.io11ilelterarie e cuitu- ano: quel disegno che ,:/1 rc– roli, pur compreseuti e coo· sia .J>Crsempre nel cuore. peranti - alla vertigine delle Si dei:<lccrtamenle alla r1a• e.splorozioni e delle rese mela• luro scl!ivo e r iservata d 1 que– (isiclte. st_o scrtltore, pualie.se tosco- Purtullol'ia il colore il sen- muoio, se • Cosi parla l'es1a– lore, l'alito pronto e 'batz.o,ue te•. "~" Ira, almeno fino od della 1·eri1à lcrreslre, i,r lolu- oggi, r1scoSlOquel successo di n~ figure di giovani/e lievrla- crouoca (ort1col1, e qualche ,·i-: z.1one,si consegnano 1aloro al- sloso premio ltllcrano}. di la pagina nella loro forl.lJ me- c 1 ~1 ti libro no,i e me110 deeuo 110 trasposto e mediala: Siete dr olln, venute a quest'aria, a(foccia- BORTOLO PENTO ~sti~~i :g~~t~• 1f:~~ 11 ine~ ========== b:?an1e del. ti.elio_. / voi, di DU%0 tAJUJRJ eiueno, ,·01 hmp1de dell'ora. OlretrorT re1('H'ln11ablle Anche prosodica e /es-.tcalt 1-----:..:...:..:....:.::.::.::.:._ vigono frejca, come 51 vede Stab l ipuwrallco U..J:!.:,J..:,.A, la quale invece. $/une alla pre: Roma - Via IV Novembre 149

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