la Fiera Letteraria - XV - n. 46 - 13 novembre 1960

Pag. 2 L~ FIERA LETTERARIA Domenica 13 novembre 1960 immancabilmente anche a chi resista -, bisogna aver provato e sofferto la corri– spondenza fra i suoi rapi– nosi avvolgimenti e la bu– fera che mai non resta dì un Dante. per intendere che il problema fisiologico diviene problema morale ~n~he in Wagner: lotta, insieme, e confessione, che hanno in se medesime il loro ri~atto. Se così è, come noi crédiamo, le bio– grafie amorose dei grandi inlet'lpreti dell'amore sono inutili o superflue: ~l po– sto dei casi loro, i casi nostri dicono molto di più, anche se sono altrettanto miseri, deludenti ma biso– gnosi della buf~a che ci liberi, per centrifugazione, delle scorie, identiche in tutti gli amori. Intese alla maniera di Dusmesmil, le biografie d~i grandi ap– iJ)a.iono giustificazioni del Luon diritto che il genio avrebbe di commettere qualsiasi bassezza: un con· cetto nicciano, che pur non estraneo al genio di Wag– ner, non ha mai spiegato una pagina di poesia. An– che Wagner entra nella storia dello spirito con la !Propria sofferenza e non con l'esibizione del diritto a far soffrire gli altri. Quasi per un bisogno di pacificarci con gli arbitrii biografici, diamo qui con– to della pacifica, serena }ettura di un libro buono: .Metastasio di Mario Vani (S.E.I .. 1000), che ha i stume aristocratico di ablu– zioni abbondanti, è, ap– punto, un'illusione, come ha già dimostrato il Croce, rivendicando il Metastasio alla poesia, e riconoscen– do in essa, oltre la ma– scheratura temporale, quel mordente che ci prende sempre (il Croce ci perdo– ni) alle budella. Resa giu– stizia, almeno nell'inten– zione, con questa parolac– cia, all'umanità del poeta, che il Vani ha un po' truc– cato ad usum delphini (e avvertito il lettore che le diverse Marianne, a co– minciare dalla Bulgarelli, non furono nella vita rea• le, per il Metastasio, quello che possono apparire in un'opera pubblicata dalla S.E.I.), ci piace riconosce– re al Vani tutto quello che gli appartiene, e cioè mol– tissimo: ovvero, un ecce– zionale garbo narrativo, la delicata intenzione di dire abbastanza senza dir tut– to, la capacità di tradurre difficili nozioni e informa– zioni in un racconto di– retto che, tranne i pochi momenti in cui non rag– giunge la verosimiglianza, ci persuade, e ci fa di– menticare la crudezza del– le letture e degli spettacoli abituali, paciticandoci. Da– to che a~~l-:.e i medici ci prescrivono la distensio– ne. ci sia lecito racco– mandare questo libro, con– tro i fantasmi della notte e i turbamenti delle nostre ansiose giornate . VLADIMIRO CAJOLI t]'.)regi e i difetti contrari, , ------===--– Taccuino dellosvagato (continua da pag. 1) l'uno e l'altro ordiriatissimo villaggio o bordo di servizio, odi greggi belar. mug– gire armenti, mentre il suono cristiano delle campane dice, insieme con la sa– gome di tante antenne TV, che non più queste zone a cultu atque humanitatc provinciae absunt, e che in una parola la civiltà è giunta anche quassù, senza tut– tavia toglier nuUa al fascino primitivo del grandioso altipiano. finn littorinti Come mi piacciono, questi trenini di provincia. Le nere ed eleganti e 625 > a vapore, ad esempio, ormai retaggio delle cosiddette ferrovie secondarie, a binario unico, annunciate dalle campanelle delle stanzioncine che sembrano piuttosto ca– selli, piene di donne e di fagotti, di contadini che vanno in città alla mutua. inchinandosi davanti al dottore e all'av– vocato i quali - per il decoro professio– nale, si capisce - sono i soli a salire in prima classe. L'ultima che vidi. di tali locomotive retrocesse, fu a Viareggio, l'altr'anno, mentre sul rapido (in un vagone risto– rante il cui interno, color torrone e lu– cido d'ottoni, sapeva tanto di carro fune– bre per bambini) mi recavo da Roma in Liguria. Tante ne ho viste ora in Calabria, e tanto ho sperato, a Paola, che fosse una di quelle a portarmi a Cosenza. Ahi che non sapevo come a Cosenza, invece, ci si potesse arrivare soltanto con una bella arrampicata su una clittorina> a cremagliera. Ma anche queste littorine, dopotutto, non mi dispiacciano, illuminate all'inter– no da fioche lampadine a carbone, e fre– quentate da simpatica gente che va o torna dal lavoro, il giornale spiegato davanti agli occhi, ma anche pronta ad attaccar discorso col compagno dirim– pettaio, specie se s'accorge che questo, fo– restiero, è avido d'informazioni e di cor– dialità. Diluviava .mentre la littorina, appunto da Paola, mi tirava lentamente su, come una funicolare, a Cosenza. Dietro lasciavo la stupenda marina ca– labrese. d'un azzurro indescrivibile pur sotto l'acquazzone fitto, mentre, tra un tunnel e l'altro, boschi grondanti di ca– stagni, e forre, e querceti, e scoscendi– menti anfrattuosi, senza il minimo segno di umana agricoltura, accrescevano an– cor di più il mio infantile piacere di sentirmi e lì dentro al riparo>, nell'one– sta e provinciale littorina, dove sotto la luce smorta delle lampadine statali (evi– dentemente l'energia dello stato è debo– le, e giunge appena ad illuminare po– chissime candele nel Sud) guardavo con simpatia ancor maggiore i volti dei miei compagni di viaggio; ad esempio quello dell'anziano e taciturno signore che da– vanti a me, vestito di marrone, teneva all'orecchio, come una conchiglia (un si– gnore così serio e grave in apparenza). una minuscola radio, per ascoltare mu– siche che lui solo in quell'istante udiva, o faceva finta di udire. Quanta calma entrava nel mio petto, insieme co1 salire della littorina. Tutta quella brava gente andava verso una casa certamente non ricca, certa– mente non fornitissima d'elettrodomesti– ci, ma anche - certamente - tranquilla, o perlomeno pacata. Andava verso un'onesta tavola appa– recchiata sotto una luce forse scarsa come quella della littorina. Ma beato tono minore della provincia! Beata vita (anche se non meno tribo– lata di quella di chi vive neU'Urbe) di chi può credere ancora che nei mondo c'è ancora qualcosa di serio cui appi– gliarsi, come può essere appunto la méta di una tavola apparecchiata pascoliana– mente per la cena, o la radietta e che permette in ogni istante di tenersi in co– municazione col mondo >, o la e silloge di liriche> (tutti, in provincia, come nella Capitale, scrivono e liriche>} da mandare domani all'Illustre Critico e Poeta (ammirato molto ma letto si e no) con preghiera di recensione. (E che festa in famiglia e e in città >, se domani, nulla nulla, l'Illustre Critico, che invece è un poveraccio come tanti altri, si degna di dare e un benigno cenno>!). GIORGIO CAPRONI del genere contro il quale ci risentivamo or ora. Nel garbato racconto, molto .romanzato, di un'epoca e di una vita così lontane dalla nostra sensibilità, il Vani si è certamente pro– iPOsto fini di edificazione o, almeno, di tranquilla informazione che valga co– me avviamento alla cono– scenza meglio approfondi– ta dei tempi e dell'uomo. Certo è che, movendo da queste pagine, chi andasse alla scoperta del vero Me– tastasio, avrebbe sorprese non sempre gradevoli, per– ché il carattere, gli umori, i valori medesimi che egli dovette affrontare e in– verare artisticamente, han– no radici in un'umanità meno idilliaca di quella che il Vani ha creduto di poter assegnare al cam– pione delle ariette, dinan– zi alle quali, da almeno un secolo e mezzo, credia– mo di poter sorridere. La illusione che esse valgano quanto spolveri di cipria, profumi delicatissimi o sentori, sia pur animale– schi, ma attenuati dal co- Ristampa dei ''Canti Orfici,, (continua da pag. 1) ra e turrita.ma su la pia– nura sterminata nell'Ago– sto torrido, con il lontano refrigerio di colline ver– di e molli sullo sfondo, ecc.~- E' una delle tante inqua– drature da macchina da ri– presa, con primi piani già delineati e indicati alla re– gia, con persino (s'è nota– to?) il sottofondo musica– le. Non aveva forse con- •ut111111111111111un111111111111111111111111111111111111nut1111111111111u Le dicole d lla "Fiera,, Rivenditore * GENOVA ASTENGO ALBANESE GAMBA ELSA TARDITO PICASSO DI MARTINO BORIOITI BOERO BARTOLINI MARAGLIANO PATRINI BURLANDO BASSI CRESCI CHIOZZA CARRARA CAMAGNA DEFERRARI DE FERRAR! ASCIONE EPIDENDIO FERRAR! FERREIRA FIANDRI CAVALLERA FABR-EGAS GAVEGNO GUGLIOTII CAPITANI GARIBBA CORAZZA · GRAFFEO GUIDI 111.'NOCENTI I.AGOMARSINO I.ACQUA PILOTI! LERCARI MOLINARI MANG!NI MARTINO PARODI GRANARA REMOTI! MOLINARl-2 MEINI BRA~UNI MORCHIO MIGLIOZZI DRUSETICK D'APRILE CASTELLI PAGNINI PAGANEITO PATRINI PENSA l'ESSAGNO PERO DELLA CASA PITTO PONTE BOLLINI PURINI RONDINE SCIPIONE SCAMPINI TAVOLETII TRUSSI TRAVERSO TASSI COSTA VALLE VENEZIA FONTANA CAORSI - Via Cavalletti - Piazza Nunziata - Piazza Leopardi - Piazza-S. Lorenzo - Portici Turati - Via De Gasperi - Mercato dei Fiori - Piazza Terralba - Via Montevideo - Piazza Brignole - Piazza Savonarola - Via Macaggi - Via XX Settembre- Olimpia - Piazza Tommaseo - Via Porta Soprana - Piazza Corvetto - Piazza Manin - Corso B. Ayres - Genova-S. Gottardo - Via Pré - Corso Firenze - Piazza Caricamento - Piazza 5 Lampade - Via XX Settembre - Via Nizza - Piazza Martinez - Piazza Rossetti - Piazza L. Da Vinci - Galleria Mazzini - Via Fieschi - Piazza Acquaverde - Piazza Labò - Piazza De Ferrari-Sal. Fondaco - Funicolare S. Anna - Piazza Carignano - Via G. B. De Albertis - Via Canevari - Via Gramsci - Piazza Verdi - Piazza Castelletto - Via Gobetti - Via Zara - Piazza Campetto - Piazza Marsala - Piazza S. Nicola - Piazza Guicciardini - Piaz:41 Paolo da Nevi - Stazione Marittima - Portici Accademi:1 - Piazza Dante-Gratta- cielo - Via A. Diaz - Largo Lanfranco - Via XX Settembre - Via Cesarea - Piazza Principe - Ponte Monumentale - Piazza Maridiana - Portici Via Dante - Sodoripa - Via Card. Boetto - Via Galata - Ospedale S. Martino - Piazza Portello - Via Albaro - Piazza Diaz (Quest.) - Via Orsini - Piazza Corvetta - Corso Torino - Piazza Fontane Ma- rose - Piazza Maddalena - Via Balbi - Via XX Settembre - Via Casaregis - Corso Torino - Piazza Giusti - Via XX Settembre fessato di aver mirato a creare una poesia europea musicale colorita. immet– tendo il senso dei colori, che prima non c'era, nel– la poesia italiana? Ecco un modo di rileg– gere i Canti Orfici, da ten– tare: tenendo d'occhio i tratti dei vividi paesaggi, variatissimi di colori, di estasi, di fantasie e imma– ginazioni da rappresentare un puro e documentario> quale non s'è ancora pen– sato di girare con le pa– gine di Campana alla ma– no, lungo un itinerario che lo stesso poeta ci addita. giunte. Trasposizioni ver– bali e sistemazione della punteggiatura in alcuni casi, o correzione di voca– bolo: Ma la Torre di San Gaudenzio in luogo di Ma la Forra ecc. in e La dolce Lombardia coi suoi giar– dini >. Tra le aggiunte. una con– fessione. tratta da una let– tera a Sibilla Aleramo: e Davanti alle cose troppo grandi sento l'inutilità del– la vita. 11 mare ieri era di– scretamente bello. Sono andato di notte al mare. Avevo visto i monti pisa– ni velati da cui sorge la luna di Dannunzio senza foca ... >, con la nostalgia amara della Sardegna e il desiderio di vedere le Al– pi: poche righe che però danno la misura di quanto abbandono psicologico e di quanto spazio abbisognas– se la fantasia di Campana. E quanto des:iderio di pae– saggio ... Anche gli ultimi quattro frammenti seno nuovi (e Il secondo stadio dello spiri– to>, e Il diario della nuova Italia>, e Letteratura>, e e L'infanzia nasce>), pre– levati da scritti in posses– so di persone che li ave– vano ricevuti dal poeta. e Letteratura>, infatti, un brano di dialogo tra Faust e Mefistofele, fu spedito a Leonella Cecchi Pieracci– ni. Notizie di cui Falqui darà ampio ragguaglio nel– la sua Cronistoria dei Can-. ti Orfici> che attendiamo e che sollecitiamo, con l'ag– giunta del Taccuinetto faentino, per rintracciarvi nuove testimonianze e nuovi motivi per rinfran– car l'occhio su un testo che si rinnova e si amplia di echi nel tempo. E. F. ACCROCCA Si pensi al1a sua Firen– ze cicisbea, alla sua e peti– te promenade > per strade strette oscure e misteriose, e a quante altre innume– revoli e sequenze > che ap– paiono quasi di pagina in pagma a mostrarci il qua– dro di un'Italia interamen– te scoperta e rivissuta nel verso e nella prosa di Dino Campana: la strada mulat– tiera di Campigno, la Fal– terona avvolta di nebbie, con la solitudine della fo– resta, i lungarni, i portici bolognesi, i vichi e le piaz– ze nelle ore mutevoli del– ,!'alba. del crepuscolo, e dei suoi disincantati e pro– tervi notturni. La rivoluzione dei libri tascabili Vasto l"itinerario poetico da seguire, da scoprire, da scegliere, con la guida scrupolosa di Campana, che qui abbiamo soltanto indicato per accenni. (Non si arricci il naso, e non ci si scandalizzi: l'opera di un poeta, di un narratore, di un pittore, può essere utilizzata - con conse– guente divulgazione - dal cinema e dalla televisione, cosi come è già stata uti– lizzata precedentemente dalla radio e dal disco, sen– za per questo venir meno al rispetto e alla verità dello stesso autore. Esem– pi in tal senso non man– cano. La poesia di Unga– retti e quella di Quasimo– do sono già state trasferite in colori cinematografici, ed altrettanto si farà con la poesia di Montale, di Cardarelli. di Vigolo, ecc., solo che si giunga a ser– virsi più ampiamente del mezzo tecnico - o del csussidio audiovisivo> per quanto riguarda la Scuola - da mettere a disposizio– ne della Letteratura e del– la Pittura che abbiano co– me sfondo, tanto per co– minciare, l'ampio e non tutto svelato Paesaggio italiano. E a Campana è da guardarsi come ad un punto chiave). Ma torniamo alla lettura di questa quinta edizione dei Canti Orfici, ricca di non poche varianti e di ag- (contlnua da pag. 1) impc.rcettibi!e"spasmo della ,rasce/la inferiore increspa– to ristamparti in edizione rilegata. Il libro, in.som– ma, dovrd guadagnarsi it diritto alla veste più. nobi– le e duratura. La rivoluzione prodotta sul mercato editoriale a– mericano dai paperbacks dev'essere piuttosto pro– fonda, se allo studio di questo fenomeno e ci;elle sue con.seg1,enze si dedi– cano già minuziose ana– lisi come quella eh.e ho ci– tato. Il fatto è che queste conseguenze, sul mercato librario, sono misurabili e non soltanto intuibiti. La tiratura media d'un pa– perback è di 200.000 copie, ma i best-sellers in questa categoria vendono milioni di esemplari e a dispetto del Limitato margine di guadagn-0 per ogni copia, queste tirature favolose as– sicurano forti profitti agli diJ:~o~~ ':fe i ~!~;~~et~ e la concorrenza di altri mezzi espressivi come la televisione hanno dimi– nuito le vendite dei volu– mi rilegati, il cui prezzo oscma di solito tra t quat– tro e i cinque dollari. Questo, anche, h.a incorag– giato i! lancio di opere o– riginali in forma di pa– perbacks; dapprincipio so– no stati romanzi d'amore o polizieschi o d'avventu– re, poi si è passati a poco Ba11di in, /retta MUSICA - IL PREMIO e PUCCINI»: Scadenza 31 dicem– :Uiali~Entc Autonome;>Teatro ~la ~cala. ~n'opera ~iri~ in tre atti, inedita, d1 autore in.tenore a1 quarant anm. . Premio cli cinque milioni. TEATRO - IL PREMIO •FERRARA»: Scadenza 31 dicem- i~~r!~·corso Martiri Libertà, S. Un'opera teatrale ispirata agli ideali del risorgimento. NARRATIVA - IL PREMIO INTERNAZIONALE DEGLI f~~~-~clitore Einaudi. Un'opera narrativa eclila ed una inedita. a poco ad opere sia narra– tive di migliore quatitd (come it romanzo satirico di Mark Harris intitoiato Wake, Up, Stupid!) eh.e divulgative e scolastiche (come it Dizionario Itatia– no-lnglese preparato appo– sitamente per la e Pocket Books !ne. > J ed anche a testi universitari (ta Wash.– ington Square Press h.a lanciato la e Foloer Libra– r-y Shakespeare Series », una ristampa di Shake– speare con ampi commen– ti ed illustrazioni da stam– pe dell'epoca). Ora le o– pere originali rappresen– tano da un terzo alla me– td dell'intera produzione di paperbacks e si catcola che ben presto esse giun– geranno ad essere il 75 %. Le narrazioni di tipo sensazionale o semiporno– grafico, che si fregiavano di copertine più o meno pkcanti, ancora qualche anno fa costituivano iL grosso delta produzione, mentre oggi stanno sempre più cedendo terreno di fronte all'avanzata di Libri più seri: romanzi,. biogra– fie, storia, classici (la DeH, specializzatasi in ristam– pe di classici, vede le sue vendite aumentare pro– gressivamente), testi sco– lastici, monografie artisti· che, opere di religione e di filosofia. E questa è anche la migliore risposta agii avversari dei paperbacks che condannavano questo tipo di pubblicazioni con– siderandole la prova evi– dente d'una concessione ai gusti d'un pubblico in cer– ca di e letteratura l'evasio– ne>: le letture aradevoli o anche soltanto e leggere> sono sempre richieste, ma meno di prima, e comun– que è proprio dal successo che esse hanno conosciuto che le altre, le buone let– ture, hanno potuto giovar– si per giungere a contatto dei mercati di massa e pe– netrarvi ALEX PENN Piccola bibliot.e,~a BLAISE CE DRARS, • Voi. a Voile». La Petite Ourse– .Giuldc du Livrc, Losanna, 1960, s.p. Cendrars ha nella cultura francese un posto di primo piano. Cocteau, Jacob e altri si può dire che siano di sua diretta discendenza. Cen– drars ha vissuto tutte le più rivoluzionarie esperienze cul– turali ael '900, ha pubblica– to libri di versi e di rac– conti, di viaggi e di mc.mo – rie, ha scritto saggi sul ci– nema e sull'arte figurativa. ha fatto il regista e lo sce– neggiatore. 0Rgi, a 73 anni, ancora fa sentire_ la sua forte perso– nalità di ribelle, nomade, ir– requieto, scontroso. Tutte le sue opere risentono di que– sto suo carattere. lA sua poesia è aspra, secca, stra– vagante. I suoi racconti e romanzi sono ricchi di fatti avventurosi e fantastici, con peregrinazioni in tutto il mondo: dall'Africa alla Ci– na, daJla Russia all'America., attraverso tutti i porti e tutte le metropoli. Anche questo ultimo libro "Volo a vela", pubblicato a U)sanna nella bellissimti col– lana "Lo Petite Ourse;, del– la casa editrice "Ciulde du livre", non viene meno alle re.gole della tradizione nar– rativa di Cendrars: autobio– grafia e avventura fantasti– ca. Il "volo,. comincia in prima pagina quando descri– ve. di aver avuto la senza– zione di vertigine un giorno a JS anni per voler troppo guardare, capire, seguire e imparare tutto, senia saziar– si. Poi quando scappò di ca.sa a 15 anni perchi non \'Oleva frequentare la scuola di commercio dove il padre insisteva che studiasse. In– vece Cendrars prese il "vo– lo., dalla finestra e fuggl di casa. Peregrinò in Germania, Russia, Cina, Persia, Tur– chia facendo il mouo e il suonatore ambulante. lA conclusione del libro è amara e enigmatica. Dice. "la mia vita è stata influen– zata sempre da una frase_ del mio vecchio maestro dt organo detta una sera dopo una sbornia: la vita va rim– tientata tutti i giorni". "Volo a vela,. uscl per la prima volta nel 1932. A di- ..L'a'7ventu1•a,. di Antonioni (contlnu~ pag. I) Dopo anni ed anni di rere a termini meno alti- ~~~~~tiz:,d iin~ii~s;;;:~a~~~~ :i::t;~~ ,, uin ~ohii::nn~ liana in questi ultimi tem– non privo persino di val- ~taJ'Jr r~~a~~~~Tvaim!~~; garità. piuttosto poveri, si è de- Quindi non {iusciamo ad ciso ad attingere alle ri– intendere in qual senso serve più generose del ~~c~~laL~e~~entu~~t~~~og~~ teatro di prosa. In questa sta, psicanalista, morali. operazione di recupero. sta. Egli è un narratore, ~~~ ~;rt~b~~ofl~~~~eMei~~~= che tralascia alcuni aspetti Vitti insieme con Enrico ~!!1ape;7i:nalagi r1~~~~~~la~ Maria Salerno costituisce affidando allo spettatore la l'acquisto più importante. facoltà di supporli. GIOVANNI CALENDOU Bisogna riconoscere che ,---------– egli sa creare pello spet– tatore le condizioni più favorevoli a questa sup. posizione. E vi riesce esprimendo fino all'osses– sione l'atmosfera emotiva che i fatti e gli episodi raccontati possono susci– tare. Quei che racconta e non tace. Michelangelo Antoniani lo spreme fino"' all'osso. Un gesto, un mo– vimento, una frase li vivi– seziona, li rappresenta in tutte le loro risonanze, li illumina da ogni lato, riempendone il paesaggio circostante fino all'estre– mo orizzonte. stanza di tanti anni nl?n ha perduto la sua illummante freschezza e suspc.nce.• La Ciulde du Livrc., che è una casa editrice particolarmen– te attc.nla alla ristampa di opere famose, anche italia– ne, e che lta una tradizione di grande scelta (le collan_c. "LA petite Ourse., e .,Cla1- refontaine,. sono famose in wtto il mondo}. ha fatto be– ne a ristamparlo. Cendrars merita una maggiore cono– scenza anche in Italia. E' uno scrittore attuale per il suo pe,enne proporre it1 chiave d1 amarez;;.a tutti i dilemmi delle ''fughe.,. e "manie,, dell'uomo contem– poraneo. Gitti EDMONDO CIONE - Fran– cesco De Sancti.1 e i .1uoi tempi, Montanlno. Napoli pagg. 662, L. 3 500 EDMONDO CIONE - Dal– l'ideal4-mo al Crl.1tianui– mo, Montanlno. Napoli, pagg, 454, L. 2.800 EDMONDO CIONE - L'etd I ,·iaggi diNereo In occasione del decimo anniversar,o della fondazrone dei Corst internazionali esti– vi di germanistica lntema– tionalc Fericnkur-,c fin Gcr– manis1ik) i quali si svolgono a Salnburgo nell'ambito de~ celebri Fc~ti\"als Cw,·ar.m Necco è stato inv11ato da quelle Autorlld a tene.re ,n tedesco due conferenztt. E.c- fg~da~,!~;;;l~ ~~17a 1 fe~ie~~;:! ra italiana moderna•,· b) • Come la letteratura dei paesi m cm si parla il te– desco si rispecchi nella let– teratura e nella critica ita– liana•· La Radio Svizzera italiana di Monteceneri trasmerterd prossimamente cinque con– versar.ioni di Giovamu Ne.e– co sul tema • lA poesia con– temporanea tedesca •· di Dedalo, Religiositd. Cui- Montale tura, Tecnica. Montanlno. Napoli, pagg. 175. L.. 1500 TOMMASO CASINI - Rac– colta di scrt ttl. a cura del Comitato per le onoranze. a Pari" g1· 1859-1959. Bologna.. pagi- ne 158. s p, O~J1~~e ~fds_~, AfCe°:1J (contln~a da pag. 1) Martera. Vittorio Bonaccl vano l'immobihrà det tratti, Editore, Roma. pagg, 266 - le pochissime parole che egli GkJJWro LISOTTI - Mu- f;~~~;,c:ò ra~~~~~~i,~~n{'i J~: se all'aperto. Panorama la mano destra, alla quale ~:~::~ Edl~~~hJ~~: poi fini con l'appoggiare la pa.gg. 160, L. 1.000 fronte trovando un riparo, FRANCESCO PISELLI _ J tutto , avevo un'intensità di- t1et~llaà~ ~r:i~: p~~J~ :1~en:::r1;,~~a 1 .'.unM~n;~~:,a,,,Ji~d pagg_ 44. L. 500 di uscir, da ,ma solitudrne. LINO GRANERI • J Mille, Quanto di lui si diceva era ottave e canti Italici. Ed!- pur omaggio d'un alto li- z!onl Merio. Bari. pagl- t•ello. L'Addetto Culturale a ne 64. L. 400 Parigi prof. Luigi Ferrarmo ETTORE BALOINI - Il ca- porse al poeta il primo sa- ltello dt sabbia. Poesie. Iulo, indicando gid incisiva– Rebellato Editore. Padova. mente l'importanza di una pagg. 60, L. 600 opera, i cui aspetti portico- OSCAR CECCHl - E' impos- lari esaminò pot, con acume sibile/ .... commedia In tre crrtico e pracevolissimo brio, atti. Edizioni SIA. Bolo- il prof. Paul Renucci. docente gna, pagg. 72. L. 400 di letteratt,ra italiana alla ONOFRIO GALDIERI So,bona. Appassionato e so- Delta verde, Poesie. Cap- stanzioso ,l linguaggio del pelli. Bologna, pagg. 112. prof. Mario Baratto, un ve– L. 700 nez1ano che insegna olla VTI'TORIA GHEZZI - La Scuola Normale Superiore di porta Utorlata, Poesie, St. Cloud U quale mise l'ac– Gastaldi Editore. Milano, cento sul valore morale di pagg. 64, L. 400 una poesia che, in tempi di RENATO SITTI - Qualco.1a rettorict1 uffiriale, rifiutava sta per accadere. Poesie. o~ni rellorica. Infine il poeta Rebellato Editore. Padova. Pierre-Jc.anJouve lesse, nella pagg_ 54. L. 700 sua felice traduzione france- PIETRO MARIA TOESCA - se, • Barche sulla Marna •· I grandi libri del Ri.sorgi- Eravamo in molti o in pò- mento, RAI-Torino. pagl- citi, fra i numerosi italiani e __ ne_1s_o_. L_25_o ____ 1 ~e~nc~~t~gnf~7/::/t 0 nc.~r é~!~ Congresso di Studi ru,a, • s•••" a m,mona dell'Accademia Romena~•--;:,,~ v;;;i /::,~;;;;/' J!l~ A Monaco di Baviera ed l'Europa d'oggi? Non so. Ma Ett.a.l. in Germania, sJ è l'attenzione era tesa, la sim- E talvolta questa ma– niera di narrare, analiz– zando e al tempo stes– so amplificando, ingenera lentezza; ma talvolta im– pone un'angosciosa e op– primente suggestione, che si riflette in maniera viva sul paesaggio e su alcune scene collettive. svolto U IV Congresso di stu- patia e la stima evidenti. lo cU deila Società Accademica non potevo staccare gli oc– Romena, che raggruppa chi da Mo11tale. Gli dicevo scrittori. artisti. scienziati. mentalmente: • E' necessario uomini d.1 cultura romenl, anche questo, ~ una delle vie residenti 1n Occidente. In clie abbiamo a disposizione. una cinquantina di oonfe- Forse qualcuno. che non avc– renze e comunicazioni e nel- va avuto prima nessun in– le discussioni, che hanno contro con questa poesia, se fatto seguito. emloenU st.u- ne andrd da oui ripere"d" dlosL romeni e stranieri <fra dentro di sé: Ciò che di me questi ult.lmi. 11 noto blzan- sapcsie _ non fu che la tlnologo Doelger. 11 glotto- scialbatura _ la tonaca cbe E , • logo Giuliano Bonfante. 1 riveste _ la nostra umana Uscilo profes.sort un!versltari tede- ventura..... Mi rispondeva I schl StadtmUller e Glese, quella sua presenta di poeta l'economista bulgaro Zot- che teneva un posto enorme: In tal senso, con l'au– silio di una fotografia straordinariamente espres– siva, Michelangelo Anto– niani ha veramente rivis– suto con sentimento ori– ginale il paesaggio deso– lato, brullo e orrido della isola di Panarea; sopra– tutto lo stupore e lo sgomento della piccola co– mitiva di e debosciati> per la sparizione improv– visa di Anna e i primi tentativi che ognuno com• pie per rintracciarla sono fissati in sequenze di in– tensità commovente. Nelle sequenze più si– gnificative de L'avventura Michelangelo Antoniani coglie dunque con parti– co·lare sensibilità i rap– porti fra il personaggio e l'ambiente e riesce a far vivere l'ambiente alla luce del personaggio, dei suoi sentimenti, delle sue an– sie del momento. Questa è la sua nota poetica più pura: la rivelazione del sottile legame che improv– visamente unisce l'indivi– duo al paesaggio. schew). hanno 11Iustrato il massiccia, seria, quasi cupa. "Lahyrin th tema centrale dell'incontro: Ma quando egli rinRraziò clii " k~1:11~~: s:J~ta 0 ~:S:gur~ ~~:,~~ait:~~;o e~~ l:~iici?~'tnf,~ di ileiHrich Boli ~ueJ'=. 1 ~~;~~~ta.n~1 i molti eh~ lo salutavann al– del governo bavarese. del l'uscita, ebbe d'un tratto il Labyrlnth (e Labirinto»): è 11 titolo di una nuova rl.– vista trimestrale tedesca. pubblicata dall'edltore Go– verts di Stoccarda e di cui è u.,çlto Il primo lasclwlo (sett. 1960). Tra 1 suoi di– rettori. !a spicco 11 nome del romanziere Heln.rtch :san. che vl pubblica anche un articolo sulle condizioni spi– rituali e sociali della Ger- ~~f ~a~ !:=1 ~ questo primo numero citia– mo: tt Il tramonto della pa– tria> di \V. von Trott zu Solz. direttore principale della rivista; « La sconfitta perduta> di W. Wamach; un resoconto di K. von Hamrner– stein su certi retroscena dell'ultima guerra: « Il ru0- nopoUo salvato» cU G. An– ders; tt Servire » di E. Przy– wara; « Vita e arte» di Ric– carda Gregor e Hap Gries– hamer; e un'appendice de– dicata al problemi del glo– vanL Austera e impegnata. la rivista è d'intonazione cristiana. ma si ta notare per una !orte aggressività critica verso l vari aspetti della Germania attuale. Municipio e 11 Magnifico suo cltiaro infantile sorriso. Rettore banno salutato 11 nu- Gli occhi erano rimasti un ~e=~~~b~~· 1::;;::: Fu~i!:'o~~tico~'!r j~ns:r;~:~rd~~ mazione di una cultura ro- Caro Montale.! mena libera. M. L. BELLELI .~~. linee italiane per tutto il mondo • ..--:: 4 k.r Oltre a Gabriele Fer– zetti ed a Monica Vitti gli interpreti principali del 1-----------1 film sono Lea Massari, Do– minique Blanchar. Renzo Ricci, Esmeralda Ruspali, Lelio Luttazzi e James Addams. Ma, come si sa, L'avventura è specialmen– te il film di Monica Vitti che, dopo una non breve esperienza della scena tea– trale, vi si è rivelata at– trice cinematografica di acuta sensibilità e di no– tevole evidenza espressiva, anche in virtù di una ma– schera fortemente caratte– rizzata e non disegnata se– condo le divine proporzio– ni dell'anonima bellezza generalmente imperante fra le giovani dive del ci– nema italiano. In questa rivelazione prendono una eguale par– te le quaJità dell'attrice e l'accorta guida di Miche– langelo Antoniani, che non ha soltanto il pieno possesso di un fluido lin– guaggio delle immagini ed il sicuro respiro delle se– quenze coerentemente ar– ticolate su i movimenti della macchina da presa, ma anche il gusto vigile di una recitazione sottile e moderna sotto le appa– renze di un dimesso rea– lismo. Premio ''Pirandello,, Il Comitato Nazionale Pi– randelliano, nel XXV anni– versario della morte di Luigi Pirandello, indice un concor– so per uno studio inedito sul– l'opera del grande scrittore ~:u"p~:i~ip:; ci~~aI~ italiani e stranieri; i lavori potranno essere redatti in qualsiasi lingua. Il Premio dell'ammontare di 1 milione di lire sarà as– segnato secondo il giudizio di una commissione che ver– rà a suo tempo nominata. Lo studio dev'essere per mole ed impegno tale da co– stituire un volume. A titolo indicativo, si additano alcuni temi, che potrebbero essere oggetto di studio particolare: • Rapporti fra Pirandello e la filosofia del suo tempo »; • PirandeUo dalla narrativa al dramma»; • La lingua pi– randelliana ». I lavori dovranno essere presentati entro il 31 luglio 1961 alla segreteria del Pre– mio internazionale « L Pi– randello• - Facoltà di Ma– gistero dell'Università di Ro– ma, Via delle Terme cli Dio– cleziano, 10 - in cinque copie dattiloscritte. Gruppo Finmare T A L A NORD - SUD f: C!MTRO AMERICA N 0 R O • u o PACIFICO LLOYD TRIESTINO INDIA• PAKISTAN • ESTREMO ORIENTE • AUSTRALIA SUO AFRICA· AFRICA ORIENTALE E OCCIDENTALE ADRIATICA EGITTO• LIBANO• GRECIA. CIPRO TU R CHI A~• IS R AE L E • SIR I A • MA R N ERO T R.R E N A SICILIA • SARDEGNA • CORSICA • MALTA • LIBIA TUNISI • tri4ARSIGLIA • SPAGNA • NORD EUROPA UFFICI, E AGENZIE OVUNQUE /

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