la Fiera Letteraria - XV - n. 42 - 16 ottobre 1960

\ ORAlUU OELI.A REDAZIONE 11-13 daJ mercoled1 al sabato Le r1cblcste di giudizio che glornalmecte cl pe:rvengooo, troveranno risposta nelle apposite rubriche • Verba Vo– lant •• • Scripta manent • e • La Fiera rispoode • secondo l'ordine di arrivo. SI prega pertanto di asrenenl dal solleciti LA . FIERA LETTERARIA I Manoscritti, foto e dlsegnl non rlcMesU non sJ restituiscono * "Si serve dei mezzi i più semplici e modesti del vasaio artigiano,, • Vaso spagno1o,. • CJvetta graffita• LE 1\1. . O § T JR E llna lezione di Picasso * di GIUSEPPE SCIORTL'\'O In una sala del Museo 'Internazionale della Ceramica di Faenza 50no esposte 42 ceramiche originali di Fabio Picasso; cioè una scelta di quanto l'artista ha prodotto in questo campo dall'immediato dopo– guerra a oggi. E' ormai noto come nacque la passio– ne di Picasso per la cersmlce.. A Vallau– ris c·era una fabbrichetta di comuni ter– raglie che andava male per il crescente rarefarsi dei clienti; e Picasso decise di venire incontro ai bisogni degli artigiani che vi lavoravano, dopo che il serto spa– gnolo Balenciaga ebbe ad incoraggiarlo: rilevò la fabbrica, mettendosi personal– mente al lavoro di formaz.ione e di pit– tura di una ricca serie di vasi e piatti, consentendone anche la rìproduz.ione in serie. L'attività cera.mistica picassiana ha. nella produzione multiforme dell'artista, un significato e un valore di primo pia– no, sotto più di un aspetto. Dal punto di vista della materia e del modo di usarìa è da rileva,i:e la fedeltà e. una tradizione artigianale che è proprie dei popoli me– ditetTanei: cerll verdi, per esempio, so– no comuni ai vasai di VoUauris e a quelU siciliant di Collesano; certe forme scatu– riscono da una tradizione comune e mol– te regioni, e così la parte illustrativa. Ecco, fra le opere esposte. il grande vaso spagnolo Civetta, senza lustro. a bianco e nero, d'una esemplare classicità; ecco Testa di tOTo di una fusione cromatica in .:m certo senso preziosa; ecco Fauno con civetta, mediazione fra scultura e pittu– ra; ecco Fauno con bicchiere e civetta di une. gentilezza singolare (la civetta in marrone graffito, lo sfondo di un azzurro delicato); ed ecco Danzatori in cUi l'arti– sta, ispirandosi manifestamente alle ce– ramica greca, riesce a darci UllQ compo– sizione intense.mente e origine.lmente emotiva (egU suol dire: e Non cerco ; trovo>). Scrive Giuseppe Liveran.i, presentando la mostre: cL'indtamento di Picasso agli artisti ceramisti di tutto il mondo, a quelli delle terre che si bagnano nell'an– tico Mediterraneo in particolare, e di schietta fiducia n~ mezzi che la tradizio– ne ha loro fornito, nelle fantasie figura– tive e nel canto disteso del colore che la terra, il loro mare, Jl loro sole hanno nei secoli ispirato>. Ottimamente; ma con l'aggiunta che la lezione di Picasso non è soltanto rivolte Bi ceramisti, ma anche a quanti - pittori e scultori - oggi sacrificano a una moda, negando e.1- l'artista la libertà di vivere e di produr– re in una continua e imprevista multi– tonnità di espressioni, senza preconcette chiusure verso questa o quella tendenza o preferenza. Ma le ceramiche di Picasso. oltre a un valore artistico, hanno un va1ore storico e didattico. Perciò ci si consenta di espr;– mere l'augurio che una sala del Museo di Faenza venga declicete al grande er– tista: si tenga presente che tale Museo, oltre a essere visitato da studiosi e ama– tori di tutti i Paesi, e uno strUmento di lavoro e di approfondimento per gli stu– denti italiani e stranieri che affluiscono in quell'Istituto d'Arte ed alle. Facolta di Ceramica (unica in tutto il mondo) che fa parte dell'Universìtà di Bologna, ma che svolge i suoi regolar,;, corsi a Faenza. -.Testa dJ toro• D'ARTE Un au;:urio: ~ ne incompetenza né speculazione Dopo un'anticipata apertu– ra in occasione delle Olim– piadi, le nostre gal.Je.rieiodu- ~aJm~~e Ì s~a;~~~ E' dunque probabile che l'a,•– vlo regolare avverrà que– st'anno solo ai primi di no– ,·cmbrc a Biennale chiusa e fuori dagli st.rascichi estivi delle ultime mostre a premi. Non vogliamo azzardare pronostici né fare indiscre– zioni sul come si svolgerà la stagione, ma c'è da prevedere sia un massiccio rilancio di fiiU,l"3tivi, sopratutto ad ope– ra di uoa galleria - ormai specializzata in questo setto– re - che ba il proprio calen– dario quasi interamente as– sorbito da \-"3.Stc mostre ci– cliche di artisti della gene– razione di mezzo, sia, nel– l'ambito di un ioe\;tabilc superamento dell'informale, il precisarsi e il consolidarsi di una nuova problematica este– tica sempre più in relazione tra figuratività e as~one. Né mancheranno una sumo– Jante serie di mostre dedi– cate a gruppi e mO\'l.menti di artisti stranieri (spagnoli, giapponesi, polacchi special– mente) ed alrunc importanti retrospettive, tra le quali vo– gliamo almeno segnalare quella di Scbw:ittcrs che sarà allestita da una nota galleria romana con sole opere ine• dite, non presenti nella anto– logica della Biennale. Infine, tra le primissime novità della stai}One, una galleria specia– lizzata in grafica, presenterà, per la prima volta in Italia. gli·ultimi linoleum di Picasso. Da parte nostra non resta che augurarci di non assiste– re anche quest'anno né ad una eccessiva inflazione di epigoni dell'astrattismo in– ternazionale né a troppe inu– tili personali dei soliti piccoli maestri del Babuino e adia– cenze, che alcune gallerie commerciali seguitano a pro– pinare come merce pregiata, snaturando ancora di più il gusto già tanto incerto dei ricc.b..i borghesi. Ma, soqratuuo, mai forse ~fni~r b~tt!~Fe:ireo ~~ presaglie - quasi sempre in– teressate - tra astratti e fi– gurativi. Il recente, meritato premio M:uzotto a Guttuso prova come anche una com– missione quasi completamen– te filo-astratta sappia rico– noscere il valore di un ,·ero artista superando le remore di tendenza. 11 giorno che una commissione quasi com– pletamente filo-realista pre– mierà un Burri saremo ar– rivati alla saggezza, alla pos– sibilità di un fruttuoso col– loquio, fuori, finalmente, dal continuo, logorante gioco dei ricatti che avvelena la vita artistica italiana. L'anc ha ormai due soli nemici: la incompetenza e ta speculazione. Bisognerà esse– re. quindi, implacabili contro i falsi profeti e conLro quan- * di LORENZA T RlJCCH I ti speculano per partito pre– so, sulla st.ruttura necessa– riamente dialettica e contrad– dittoria dell'ane moderna. Bisogna che le ragioni arti– stiche e culturali non siano anrilite e sottomesse da ra– gioni politiche e mercantili. E, sia detto fra parentesi, sarà bene che iU stessi arti– sti capiscano come certi bartages pubblicitari, certi atteggiamenti basso-divistici, finiscano alla lunga per dan– neggiarli: sia per tutti di monito l'effetto negativo del- ~~~~i~o~n}rofa~= trier alla Biennale. Ma cessiamo con le qut!:– relles ed entriamo nella cro– naca, ancora magra, di que– sta prima settimana. Alla Nuova Pesa una collettiva, R.E.NZO BIASION: -. ll con,·eoto di F.ll' e.JlZQola > (Biennale di Arte Sacra) abbastanza folta di nomi e di opere, sebbene non sem– pre selezionata, allinea pit– ture e disegni di Cassinari, Fazzin.i, Guttuso, Muccini, Na– tili, Rosai, Santini, Sironi, Stradone, Sughi, Vespign.ani, Viani, Zanca.maro. Al Ferro di Cavallo una ec– cellente mostra di fotografie di Carlo Bavagnoli sul tema e Gente di Trastevere>: un mondo vero che Bavagnoli ba saputo vedere senza so– prastrutture intellettualisti– che, cogliendone la profonda umanità, l'antica saggezza, la naturale vitalità. La Galleria • Le Jardin des Arts > presenta opere della scultrice americana Rulh Hutton Ancker (accademica nei ritratti, più libera e per– sonale nelle piccole terrecot– te) e pitture di Danilo Ber– gamo. 11 Bergamo in queste opere recenti dimostra di saper meglio organizzare la propria veemenza pittorica, di gusto fau,·e-espressionista, di quanto non facesse in pas– sato pur mantenendo alla sua 1:avolozza, sempre viva e cal– da, una accattivamente co– municativa. Tra le cose più compiute segnaliamo e Picco– la natura mena> e .. I co– lombi>. Alla Schneider, ritorna lo scultore italo-americano Puc– cinelli che gi:ì Ycdemmo cir– ca un anno fa nella stessa galleria. Plasticatore sensibile esercitato sui grandi esempi di Rodin, di Medardo Rosso, di Manzù e, in pane, di Bu– tJer, Puccinelli non si è an– cora liberato di un certo vinuosismo accademico (che qui gioca, non senza grazia, sulla suggestione del metal– lo), spesso accentuato da un eusto simbolico e letterario come rivelano con chiarezza i suoi disegni LaFesta d'Ottobre aMonaco diBa1 1 iera (contlnu~ pag. 5) L'ebbrez..z.a {il Rausch} !on– de, in un sensuoso accordo il ruono degli strumenti e il timbro delle voci umane nel tintinnio de.i bicchieri e l'ac– ciottolio delle stoviglie, il rit– mo delle ovazioni e la caden– za dei passi. di chi cammina nei corridoi la terali. Ora si è creata quella e.be I mona– censi chiamano la frohe Wfe..t'n-Stìmmung, ossia la giuliva atmosfera collettiva a cu1 non pub sottrarsi nessuno e.be si tro•vi là in mezzo, et,. br o o sobrio che sia. E' un raptu.s violento che esalta I sensi ad una gioia orgia– stica come in certi "'fortissi– mi• di opere wagneriane a piena orchestra e a pieno co– ro. ricongiunti. GIOVANNI NECCO • Vaso con dame • • Ch·etta ad ali aperte• Stagione parigina (cootlnu~ paa. 5) gire contro la mancanza di audacia dei giurati e rinosservanza degli statu– ti! > A sentir certe cose, e tornata pungente la no– stalgia della madrepatria ..• Invece le vetrine sono stracariche di r o ma n z i nuovi e la crisi della nar– rath-a francese è ben lun– gi daJ risolversi, anche se pare in ribasso la 6cuola del e nouveau roman >. il cui caposcuola Robbe-Grìi– let. cfìannando:1o la dichia– razione di Sartre, ha rap– presentato un i"'·idiabilc esempio di fuga dall'uomo in letteratura e ritorno all'uomo nella ,·ita, nei problemi di fondo della società. Non direi che l'ul– timo libro di Claude Si– mon. e La route des Flan– dres>, uscito in questi gior– ni presso Julliard. rappre– senti un superamento del– la tecnica di Robbe-Grillet e della Sarraute. • anche se ,·a riconosciuto che in Simon. e specialmente in quest'ultimo romanzo. gli oggetll. i tavoli. ~ cose insomma sono accompa– gnati da una rivalutazione significativa delle descri– zioni tradizionali. A voler vestire i panni di e Barba– nera ,. (ma chi ci prova più. dopo i fatti di Chian– ciano?). si potrebbe indi– care questo romanzo come uno dei probabili vinci– tori: e gli avremmo posto a.ccanto un libro di grossa tiratura, e Nord> di Céli- ne. se questo scrittore non si fosse compromesso col fascismo al punto e nel modo che sappiamo. In questo romanzo, Céline mostra la corda di una stanchezza di ispirazione, che dal fascismo primitivo lo ha portato su posizioni anarchiche e con.fuse, che si riflettono negativamen– te sul romanzo. I Jibri, comunque, si ,:endono in Francia. e co– me: non è possibile sta– bilire dei confronti con l'Italia, poiché la situa~io– ne dei libro francese è ben diversa. l'editore insomma può contare su acquirenti fissi e non fluttuanti· da un'inC'hiesta condotta' -da una ridsta parigina, son ,·enute fuçri le simpatie dei francesi, che difficil– mente coincideranno con le scelte dei giurati. In testa e risultato e Les cen• turions:1o di Je~n Larteguy; mentre al settimo posto fi– gura e La fete > di Roger \·a 1 1Iand. un romanzo che ha molte possibilità di vin– cere un premio. lntanto la Simone de Beauvoir va pubblicando su una rivi~ sta di moda femminile la seconda parte dei suoi ..ri– cordi. e La force de l'age,. che vedrà la luce tra PoC~ raccolta in volume. WALTER MAURO 011::.t.U hUHUU Olrcllort" responnbll~ Stab. fipograhco U I:! S.l!i.A. Roma • Via lV Novembre 149

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