la Fiera Letteraria - XV - n. 32-33 - 7 agosto 1960

LAFIERA LETTERAR '.AnnoXV - N. 32-33 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELI:..E ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 7 agosto i960 SI PUBBLICA LA DOMENICA QUESTO NUMERO L. 100 E 1 H1 1!: 5i1UNE. AMMlNlS'l'RP.ZlUNE: Roma • Via di Porta (;asteUo. 13. Telefoni: H.edaz..lone ~3.487 . AmmlD.J.Strauone 655.168 • PUBBU<.:l'J.'A': Amnun.t1traz.ione: • LA n~KA Lt."l"J.'E.HA.t UA ~ • Via dJ Porta CnC..n~~!n•- ~•- ~A~~ft~~A al miJlimetro . A RBONAMF.NTI: _Annuo L. 4000 Seml?$t!'P L 2.150 . Trimestre L. 1.100 . Effero: Annuo L. 'l.000 . Copta arretrata L. u,o . Spedlzionto lD conto corrente porta.le (Gruppo [Il · ...., ........ - .,....... GALLERIA DEI GRANDI SCRITTORI * ARTUR LUNDKVIST J/ita se11:;a dolo,•" Cavalcammo veloci come il ventoi portammo alte le nostre teste sotto il sole, sotto le nubi. In dimore ospitali fluì tutta la notte il vino fluì il sangue tutta la notte da ferite amorose. Con ca."ldidi denti mordemmo iI legno della pipa carne <ii bue e i lombi delle donne - E in alto nello spazio cantarono i nostri cuori. Oceano Il sole splende su di te impotente, la pioggia cade su di te infinita 1 oceano. La metropoli affoga nella pioggia; sotto il tetto l'angoscia della tigre fiammeggia in gialli tirsi. I fiori grondano. Le donne affondano come telamoni nella terra antica. Schiere di cavalieri dai fosforescenti mantelli; le membra calpestate come steli, H sangue pigiato come vino negli otri della terra. Pioggia, donne, sangue, mare. Lo sguardo nella sorgente della luce incontra le tenebre, le tenebre - oceano! come un bimbo. Non voglio dipingere su occhi affamati, non voglio omettere le rutilanti parole r,el verbale delle emozioni. Scaglierò tizzoni ardenti nelle buie consunte camere. Calpesterò le pulci sopravvenienti col suo re in prima· schiera. Soffocherò le macchine automatiche col nero cotone delle negre. Non voglio ascoltare sottacqua i cicloni o nubri.re le seppie di peonie. Piuttosto saltar dalla torre che crolla e dalla selva in fiamme salvare una pietra tombale. Io lastrico di rondini il cielo della sera e bevo la bellezza delle acque della cloaca. Ma non costringetemi a rinnegare la visione di una giustizia dritta come bambù e una poesia calda e rosseggiante come neve tra le corone dei pini. (ConllDua a pa1. 2) Dopo La pelle, già da qualclle mese in libreria, e dopo Kaputt, ambedue cor– redati a cura di Falqui da interessantissimi documenti autobiografici inediti (non si deve dimenticare appunto che l'autobiografia ha una parte essenziale nell'opera di questo scrittore, se non. al– tro per l'intimo legame ·con Ja vita e con l'attualità•·che caratterizza Ja sua ste&5a vo– cazione), appare ora, al di fuori di quella che è la ri– stampa dell'opera completa, presso lo stesso editore Val. lecchi e a cura del medesi– mo curatore Falqai, un nuovo volume di scritti di carattere saggistico (ma as– sai più nel senso dell'essai montaignano, o se si vuole alla Sterne, alla Lamb, alla Strachey, o addirittura alla Paul-Louis Courier. che non nel senso del saggio critico o storico contemporaneo) e polemico, OJPJCNJCONI SUL TEAT~O In pubblico, i nuovi autori 1 e l'idea di un Teatro Nazionale * di DIEGO FABBRI PHOF)[L][ * J ohn P. Marquand scrittore fortunato * di ALEX PEN,V Definito in un articolo di Life come « il più fortunato scrittore americano-. e ln uno dl Time come colui che nei ventisette anni della sua car– riera (l'articolo è del 1950) "'ha sempre portato a termi– ne ogni libro o racconto che abbia cominciato. ed ha sem– pre venduto qualunque cosa abbia scritto. tranne un rac– conto.., John P. Marquand è stato anche uno scrittore mol– to prolifico. ed uno di coloro che banno sentito .la ...voca– :tione,.. piuttosto In senso ar– tigianale che mistico: come Deloe, che. avendo comincia– to a scrivere a sessant'anni per scacciare le noie deu·età e della fortuna, in dieci anni produsse un duecento volumi. con la regolarità d·un insetto. ~~~~ ~~\,:;o;;oc:~o;,e~Jr;;I~ Frander.s. Lady Roxana. Mar– quand, che nacque nel 1893. iniziò la carriera nel 1922. con un racconto storico (Th.e Un– speakable Gentleman: L"in– qualificabile gentiluomo) che uscl su The Ladies· Home Journal; secondo un calcolo !atto da Roger Butterfteld, nei ventidue anni successivi Mar– quand pubblicò 125 tra ro– manzi. raccolte varie e storie a puntate. tra cui una serie di roman:ti gialli che riecheg– giano quelli di Earl Derr Big– gers sul detective cinese Charlie Chan. Questo ritmo produttivo e la sua popolarità. non s·interruppero negli anni S"eguentl, dal 1944 alla morte (avvenuta nel sonno Il 10 lu– glio di quest'anno), talché la fama di Marquand è affidata al giudizio di un vasto pubbli– co piuttosto che degli happy fews: e per molti critici egli è restato ancora lo stick wri– ter (scrittore da rivista d'un certo tono, come Saturday Eveninp Post. Collier'.1 e La– dies' Home Journal> che fu per tutti fino al momento in cui pubblicò. nel 1937. Th.e Late George Aple11. con Il quale vinse il Premio Pu– lilzer. Da quell'anno. appunto. co– minciò la sua reputazione let– teraria. ed egli avrebbe po. tuto anche darsi completa– mente alla letteratura ..,se– ria,.. sicuro di ricavarci più di quanto ricavasse da quella ., !utile»: ma non volle farlo. fino al 194.2, anno in cui ap– parve Last Lauah. Mr Moto, !"ultimo della serie gialla. Secondo un'espressione di Granville Hicks. Marquand è entrato nella letteratura daUa porta di servizio. ma nono– stante le sue limitazioni e le sue oscure origini letterarie non ba avuto difflcoltà a tro– vare un posto accanto ad altri scrittori più ..,puri,.., come Cozzens. o·Hara, e prima di loro Edith Wharton ed Ellen Glasgow: senza sforzo si può dire che si è inserito in una tradizione perfettamente ame– ricana. di narrativa sorta da una osservazione attenta e spregiudicata della società. satirica ma non crudele. ama– ra anche ma non mal al punto di diventar distruttrice: la sua opera più importante. il ro– manzo che gli ha valso nel 1937 il Premio Pullt.zer. è al proposito singolarmente illu– minante. ··(11 r:1un~ted:oe:;e A~f!~~ Marquand si è posto nella po– sizione dell'osservatore che sta dietro le quinte. a scruta– re il comportamento dell'alta società di Boston, con acume critico ed al tempo stesso con una certa simpatia. che tal– volta può diventare debolez– za, come avviene in un altro romanzo. H. M. Pulh{:im., Es– quiTe. Ma di solito Marquand si pone nella posizione giusta: è evidente dappertutto e mal visibile. non solo, ma conosce la sua posizione e si controlla perfettamente. Semmai. come osserva Al!red Kazin In uno scritto dedicato a Marquand. una tal quale mancanza si potrebbe notarla non da parte dello scrittore ma della so– cietà americana. nella quale le divisioni di classe non sono cosl forti da determinare con– flitti: .. Soltanto nella Nuova Inghilterra o nel Sud. - scri– ve Kazln. - poco tempo fa esistevano sufficienti conven– zioni sociali per produrre ro– manzi sociali: romanzi nel quali è espressa la convinzio– ne che la società esista per suo conto ed eserciti dei po- (Conllnwia !)ag. 2) L'evoluzione del pubblico Il pubblico che va a. teatro segue un orienta– mento che riguarda non solo iJ teatro, ma tutto lo spettacolo. e non solo quello italiano; e cioè il pubblico concentra ormai la sua attenzione massic– cia su alcuni spettacoli sol- ~:~~• ~~e s~b;:!~ 0 ~e~:: tevoli d'interesse, e diserta quasi completamente gli altri. Da un generico amo• re per il teatro si è pas· sati a deUe preferenze piti specifiche e motivate, e mi 'Pare che questo costitui– sca un miglioramento, un passo avanti. Se volessimo analizzare le ragion? di certe prefe– renze rimarremmo forse un tantino delusi; siamo, molto spesso. al S'.J.ccesso motivato un tantino da ra– gioni di moda o scandali– stiche, da eccitazioni che toccano più la sensibilità epidermica che la vera e propria formazione uma– na e culturale, ma non si può pretendere che il pub– blico maturi culturalmen– te all'improvviso. Quali sono le premesse morali e sociali che do– vrebbero aiutare o accele– rare questo fenomeno di maturazione? Se una ca– renza c'è, nel nostro pub– blico riguarda proprio il sottofondo sociale in cui affondano quegli umor; che formano sia il gusto, sia la cultura che è qual– cosa di ben più profondo e vasto del gusto. Se uha lezione è stata impartita al pubblico è stata tutt'al più una lezione un po' ge– nerica e fluttuante che si rivolgeva al gusto; ancora la nostra critica, anche quella spicciola del gior– nale quotidiano, è impron• tata a un criterio (crocia– no) di gusto. Di fronte a certi giudizi contradittori e, spesso, immotivati di critici teatrali si sente il pubblico chiedersi: e Ma perché a guesto il lavoro piace e a quell'altro no? Perché questi critici non ci dicono le ragioni? •· lnconsal)ev o Ime n te il pubblico mette sotto ac– cusa un criterio critico che ha fatto il suo tempo o per lo meno non sod– disfa più certe esigenze di persuasione. Comunque. anche queste scontentezre degli spettatori sono il segno di un progressivo proce-sso di maturazione, di una progressiva consa– pevolezza. A me pare che il pub– blico italiano sia tra i più attraenti d'Europa (non conosco né il pubblico americano né quello dei paesi orientali). Se il pub– blico tedesco {esemplare) ha innato. ormai, il dovere del teatro. e quello fran– cese il piacere del gioco scenico. e quello inglese il gusto dello stile del re– citare. il pubblico italiano ha già acquisito e in note– vole misura. il senso del teatro. Senso, che secondo il parere di qualcuno. gli è innato. Un mio amico francese a cui parlavo, tempo fa. della scarsa af– fluenza df?l pubblico ai no– stri teatri. mi rispondeva:· e Ma perché pretendete che il vostro pubblico vada a teatro dal momen– to che fa del teatro in ogni gesto e in ogni mani– festazione della vita?•· E' un po' vero. Eppure fatichiamo tanto a concen– trare nel breve recinto del palcoscenico le molteplici commedie d e 11 a nostra vita! Il nuovi autori e il coraggio Non vorrei tirar l'ac– qua al mio mulino, ma non mi sentirei di sotto– scrivere che, in questo mo– mento a Imeno, l'Italia manchi di autori o affer– mati o più che promet– tenti. Se c'è un aspetto concreto e consolante nel teatro italiano di questi ultimi anni, mi pare pro– prio q,.ello cbe riguarda

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