la Fiera Letteraria - XIV - n. 50 - 13 dicembre 1959

Domeruca 13 dicembre 1959 L~ FIERA LETTERARIA Pag. 5 * S C R I T T () R I IN PRIMO PI AN O GIUSEPPE GRIECO ■ ■ ll lun~o • • Il tele2ramma a.rivà a \"ico Equecse ven– ::quaar·ore pnma e m:.se m allarme ~u::~o il pare:itado. C1 furo:lO sc-ena!e in fami– :i::;.a e una nun:one clu~ s1 protra:sse qUii.S:; I ,:.mera _no<te. senza peraltro approda.re •d a;:cun ruu1tato concreto. La me.trina del gran 2iorno. petc:ò. tre bellieos:i gruppi di parenu. fermamente decis: a scannan: se s: fosse resa necessaria una lotta apena. presero il treno della Vesuviana e ra.:– punse_ro Xapoli. nel cui porto era aaeso il piroscafo. Don .-\ ..ntonio Savare!e. ~ndo le no:iz:e che pen•eni\•ano da! bron.r. u·e\·a mes....co insieme U!l grosso p.atr:mo::lio. faticando co– me ~ dannato e facendo sputare l'an:ma a chi cap1:axa sotto di lui. Ades..<'.O possedeva uno store che era il suo orgo)Ùio e che jtli era ,-a.Isa fa qualifica di bou. I martnaì che fac:e,·ano ser'\" ~z.io sui tr-...nsatlantici e che J)(>r ques:o ave,·ano spesso occas!one di ,•i– s:.tarlo. pa:-1.vano d: lui con ammirazione e con !isp€~to. perché don Antonio faceva le cos.e d:i signore e a men.oria d"uomo non era mai accaduto che qualcuno. dopo a,:er bussato _alla sua pona. $i fosse potuto la– gnare d1 una mala accoglienza. l"na P!.lr,:a d: ie'ii!ittmla in.,.idia sf.. .s.ii .,.a in,·~ i discorsi deùi , alo-ameri~an: che a ogni s:agione tr.n·ers.a,·ano l'Atiam:co per n,·edere la :erra natia. propria o de: pa– dri. ~ell~ loro parole c'erano aettnni a mister.osi traffici. a equi..-oche alleanze che a,·rebbero penne.-:so a don .o\.n~oniodì ar– ricchirst. I paesani r-'.manevano mcantati dina.n.zi a quei racconti che e,·ocavano ai loro occhi n:itto un mo:::do proibito. <:io,·e la ,•i~a era n:a e l!li uommi non dove,·ano consumare i loro anni mirlio!i a tessere sogni incon– cludenti. Là chiunque pote,·a camminare. se a.,.e,·a buone 2a.-nbe e ,·oiz.lia di. farsi a,·ant:. si.curo che oes..«uno ~li. a,-reòbe ch:e– s:o la ca~a d"iden~iLà... A don A!1ton:o cer:.unente non ~iel'an•– vano chiesta. se oo avrebbero sapoto d: che panni vestiva e perché a,·eva do,-uto in quat:.ro e quat:,·otto lasciare l'ItaJ1a. C'era sla:a. alla base una questìone d.:. don– ne: po; la facce.1da si era complicata con aJ:re ,•eccbie ruge:ni. sicché ne era ,·enuta fuori una matassa inestricabile. Gio,·entù e sangue ca!do. :n.f:ne. a,·e,·ano compiuto l'opera. prepa:-ando .il :.erreno ai co'.telli. che si erano scamb:ato il posto con le parole. La rissa er.a scoppiata all'improvYiso. la none di San G:o.... anm. mentre tutto il p,ae– se era in festa e la banda. in piazza. suo– na,·a un pezzo della - Tosca•. Don Antomo a.,.e,·a sostenuto la rua pane con onore. sen– za mai tirarsi ind:e:ro. anche quando s! era ,·enuto a tro,·are da solo eon:ro ae avversari. Ci a,•rebbe rimesso la pelle. però. se al momento buono non fo~ero arri,•ati i carabinieri. Erano temp;.. quelli. in cui ili uomini di ,•ita piega,·ano i col:elli a molla e si aiuta– ,·ano fraternamente se appena an·em,·ano rodore dei rappresentanti della legge. Le loro questioni le rimandavano ad altro mo– mento: e chi a,·e,·a a,-uto un tadi.o se lo teneva per sé e pensa,·a a farselo ricucire da un amico o comunque da qualcuno ca– pace di con..~r"\"are il s~reto. Don A.nton.:o d: ta!i!H se n·era buscato quattro: uno. profondo. al braccio destro: uno di striscio. a1 peHo: uno abbastanza :.e-– rio alla testa e. infine. uno più spettacolare che carti\·o alla guanc.;a sinistra. Tutti :adi onore,·ol:. àunque. e dei que.Ji pote,·a a 1?iusto titolo .,.amars:. lla la stona noll e.a fjnita e il rimando non prometteva niente di buono. Quando :en:ò di me:tere il naso fuori dalla porta. di bas:ò un'occhiata per c2pire che sùi com-eni..-a cambiare aria. .-\J– Jora raccolse il .. l:quido • che a,·e,·a sotto– mano e una notte s·imbareò per l'A,-nerica. l'na quarantina d'anni. in cifra tonda. se ne era stato fuori a costruire la sua for– tuna. mentre nel paese il empo !ace,·a :e sue ,·endeHe. I suoi nemici. infatti. a uno a uno se li era p.re51 la <erra L ul:imo e il più <enace lo a,·e.,.a bruciato il d:abe~e. malattia da signori: e poiché non a,·e,·a un soJdo. era stato lui. don Antonio. a in,•iareli le medicine dall'America. In piedi c·era ri– masta soltanto la donna. Catarina. Quanto alla bel!a masseria ch'eJ;li posse– de,·a nella contrada Petraio. bene esposta al sole. ario:.a. e riparata dalla tramon:a– na. la rendita era andata tutta ai parenh. ·che non gll a,·e,•ano mai mandato un soldo e che ormai si ritene,•ano i ,•eri padroni della terra :Don A.n10:1io ne ricava,·a oltre duecento barili di ottimo .,.;no. parecchi quintali di nOC:ie. ra annata piena e annata vuota. una media di oao-dieci quintali di olio. La frutta ed.i non la calcolava. perché a quei tempi nessuno ne2:a,·a al povero d; passaggio una .. mang:ata... di fichi o un ptlj!:no di cilieJ;e: e n~spcle. pesche e albi– cocche sen'l\."ano soprattutto per .. ricor– darsi• a,u amici. con panieri riempiti al– l'alba. quando la ruj!_jada a~\i!iUDl!efrescbez– u ai bei {rutti maturi. Per la ,•eri-:.à. lui a..-e.,.asempre scritto ehe oon vole,·a nien:e. \?li bastava che pagasse– ro le tasse e che conservassero la masser:a cosl come J·a,-e,-a lasciata. che ci si incanta– ,·a a guardar-la. GJ era sempre piaeiut~ pensare. quando sul bron.r !oaa..-·a a dent;. stretti ~r non essere sopraffatto. che 1n fin dei conti la ,-eccbiaia ce ra..-eva as.s.:– curata: non do,-e,·a fare altro che mettersi sul piroscafo e tornare alla masseria. ?-;on era qu,es~o. però. che adesso lo a\.'e,·a spi:nto a imbarcarsi. Da un a.1no di era morta la moglie e i fieli non a,·evano tem– po di occuparsi. di lui: lo store li a..'-SOrb1v9:. ed era giusto che !O!se cosl. Quando s, e raggiunta una posizione non -et sono occb~ che bastano e man.i a sufficienza pei tener dietro a rutto. Anche :;:America è cambiata. t:na volta. sul bron.:r. i ragazzi erano sen--i– zie,·oli e a por""..aladi mano: chi a,·eva bi– sogno di un garzone ne tro,•a,·a cento dispo– s-j a no::1 tener con~o dell'orario e a ana– scare la paga senza wardarla. r ruau1 d'og_gi. invece! :\!Wio met!ersi una p :et.ra al collo che portarne uno nelk? sror-e. E la lej!;ge è sempre dalla toro parte. con q~elle storie di swdacat.i e di as.s:curaz1oni oo,·e solo gli av.,.ocati ci capiscono qualcosa. Don Antonio ~o a,·eva de-::o ai f~eH. una sera che era riuscito ad a,·erli tutti a :a– ..-ola. con nuore e i::ene:-i e nipoh. • Ho dr– ci...c:odi andare a ,-edere come s:a la mas– seria .... a,·eva detto. , Qui bas~ate .,.oi. or– mai. E poi cambiare ar:a penso che mi J~--à bene. Xon s:-arò ,·ia moJto. comunque ... Xon a,·eva chiesto se qualcuno ,·olesse accompa!?Darlo. prt:no perché des:derava tare le cose da solo e poi pen:-bt? non eh era mai piaciu:o es. .q.re spiato. nemmeno do• !i1di. :anto p;.ù che &\.oçerti'f'a nel sanrue uno strano p;.ZZ.icorino. come. un 1nspera:o rttorno alla gio,i.oezz.a. - Penso che fa~i un ~ffare a vendere la mas:ser:ia •. disse uno dei f;gil .. ~es...qm~ di noi ba tempo df occuparsene e i paren:1 !'banno e::à strut:..ata abba5~nza - .. \" ed.ro ... r:spose do::i An:0010 senza com– p:-ome!1ersL Francame::i:e. l'.:dea ci.i ve:::dere la terra gli ripugna,-a. ma do,·e,·a anche ammettere che n ~i.oname.n~o del fi,g.l:o non tace'\~a una gr.... -ua. A lui era tocca:o !n sorte di allev-are una !"am;i;:lia ~teramen:e rad'.ca-:a in Ame:-ica. che non pro,·ava al– cuna nostal2;a per nts..1:a e no:-i aveva amore per la ·erra \-.P:-' fi>!.1 de: bror.r. il loro o:-iz::zon!e !!.On and3\il olt:-!- :e cv,:, c.::.xl:ne. Del resto .ui s_:~~o ~n po:e,·o. dire oner.amente d:. con.s1de=are •• masse~ r~a alL--o che c<,roe una sorta d• chjque d. :i,=e:.·a. che in quals.:asi momento t:~ a,·reb– be frutta:o del danaro sonan:e. Amore per la terra no:i a..-e.,.aoo nem– meno i parenti che si ~ode,·ano 1 frutt1 della masseria. Infatti essi erano finiti col :ro,·a..--si d'accordo nel cedere il podere a un contadino e fa:rs: pai?.are l'affitto. che S! d;ndevano poi non sen=a qualche .u::-zio. L'am,·o ìmprov1.•iSo di don Antonio. dun– que. si p.rotlla..-a ai loro occhi. come una sorta di manata sul capo che di punto m bianco li. .,.e-.ni.,.aa pri,•are di una comoda rend,ta. lla era proprio dena l"ultima paroia'! I :re i,:rupp: r.val.. si piazzarono S\u molo. 01:iuno •con un suo progetto riguardo la s'.s:em&zione àdinitt,·a della m35.5ena. e tu:u dec:s1 a far ,·alere il propno pun:o di ,·:sta. Quando don Antonio appar..,.e. le · facce si spia.:nrono d'inea.!fto ed egli ,-enne a Te11erezza evocati\ia * di ALBER'l'O BEl'U,.ilCQlìA Gi~LSeppcGri«.o _ i nato_a Vico Equetr– s.:, 111 ;,rol"inaa di .\apol,. 11 JO gennaio c!el _1910. La _q1a adole.S(.-en,:a e la sua g;onn_e::.:JJ r .ou sono state facili; Grieco, mfatEI, ha do..-iuo lottare con1ro le du– re::~e maieriali della , 'Ì.la. con un prm- !~f~':.,iheeJ;,o~':r,;i[~o d~ ~~e:;~:i~~ Opc!r-aio a Castellammare di Stabia, Grl~ CC? parr.,, ,id . per la guerra m Libia. L espen,m::a M/1,ca arrestò momentanea• meme fa _solerte pr-epar~ione culturale clie l(! scnttor-e napoleumo a\.'l!'t·a portato a,·anrr, fino a quel momenlo, con le in-– certe.::::.ema atJC!1e con gli entusiasmi propri delf'!-mod1da.1ta.Dopo la camPQ– gna di Ubra, .d~l •.µ t.l ·-16, Gri~ si mette a! sen-,:::10 delle lrup/J'! mglesi, sempre in qua.lita di operaio. .Ha or-mai la_ .<:tt.a meta e_ \'Ìctna, per non dire. rag– f. .ttm.ta . E~li. rnfalli. riesce a conse!lmre il diploma di maestro elemenlare e/te lo portertl, per esigen::e d·insegnamouo. in B,ian:::a,dal ·.:s al '5-1. Grieco si appros– smra così a queila e/te sarà. in seg11i10, la sua cittò d'ado::ione; \filano. \li/ano gli apre, ad un ceno pcmlo, le por-le, del giornalismo e Io avi-ia sulla strada del!a leneratura. Xel 1951. in(alli, Grieco_dà alle stampe una raccolta di • Poe.sie napolelmtt •• alla quale ,·ie11e assegnato il pretr1io • Bagzma opera pri– ma•· La critica comi11ciaad inlere.s.sarsi al trentwre11ne scritrore 11apoleta110 e/te, quarrro a1111idopo (nel '551, esordisce sul ;nano 1:arra1i1-:o '?<)n un roman:=-o .pub– h~icato da Bompuvu, clte porla il lllolo dt • Casa 1 anacor-e •· Con • Casa 1 ·ana• c:or-e. Gn"ero_si ri..-d.a era i giO\·atripci, co,1trolla1t sttlis11cameme,_ ma per que~ Sio ~ meno smamon di .-e.agirea ceri~ ~:,n: ,~~%~;:~· ,;tp:::::;, ~,v:;:;,'/'i9sl! e il riconoscimeiuo ufficiale della ,_.aJ;. dità_del ronum.:o,_cl1e sar.ì seguito da uu ptrtodo d1 s1len::,10puurosto lungo. E· dal '55, infatri, che Grieco non dà all~ .stampe un suo libro. Più che sulle pagir..edi W1 tl.40\..-0 roma~o. lo scrittore r..apoleza,10ha don.110 impef'Ulrsi in al~ Ire allività, di ~ -ilaprati.ca diremmo (egli i, allualmenle, redauore del setlinumale mondadorimw • Gra.:::ia • e collabora a Lo domenica del Corriere .., al • Cor• riere d'lnfonn~ione, ad •Arianna•, «c. Redige, inol11e, d~ saui srorico-let– terari per la rivista medica • Il giardino di Esa.dapio •• dm:e è sucudulo a Et– tore Ja11n1. I saggi ,·anno da \'irgùio _ a lore~o \'alla. da Carducci a 1H Amicu, a StllendaIJ. Quanto prima, P'!r0, • Casa 1 ·anacore • 11011ral?preM-nterll più, per– Grieco, uri esordio t.s0lcuo,ma fuU;jo di ima serie r-.a"ati,·a accentrata sull'atmo-– sfrra e sulla psicologia più care allo scrittore: c,M l'atmosfera e la psicologia di Xapoli, della gente di .\apoli. ,-i.sta ndle pieghe amare e ridellli del suo mo-- do di ,•n:ere Il bra,10 clre noi pubb1i.chia. mo, lnfalli, costituisce fltU:::io di un nu~ ';,c:,o';)e~t ,::;, _'ft':Jfao e~: :Ji~'j;a. [~ schma • fCc,Ue::.,one • Il Sag,llario •I e che a\.•r.iper lttolo • Il lungo ,-zaggto •· Quello elle S.LJrà l'ambiente \.'Ì\'O ddla sloria lo si può comprendere per(etta– mnite già da queste pagine uu::,iali.,\'ella luce di \'apoli tdove i ca.nli di fesla che fanno, come di consueto, da conlrappurt– to agli srracci della mi.seria. sono 1-'i.sri con r>udore e t01.ere:::::a}, Don -lllfonio ritorna dalrAmerica, co,: le tasclte pi01e di denaro (segno tangibile di ,'i.ttoria}. dopo t!SSer.snte andalo, tanti anni pri– ma, nei panni del fuggiasco e del ,into. La storia non è 1Ul0\'a, ma Grieco sa m0\.-ime111arla Mne corr personali e in.e– diti accorgimenti di stesura narratùa. calibrata attra,-erso l'accomo sen.s.itn ·o.il dialo,o essen.::.iale. Il ,·i\'O del dramma altira i! lettore proprio per la su-te di sottili prele.sti che pem,errono a Grieco di non far cader-ela storia. di m0\·ime1t– tarla co111inuame111e. Xe • Il hmgo ,-iag– gio • è cl1iaramente rilet·abùe quel tono ~r;~~:::;: /1t : .. :,~ 1 di'!::.::'eJ,~! ~ !5: tira che renderà di suggestiva leitura, certamente, ancJ~ il ntlO\-Oroman.::.odi Grieco ..\LBERTO BEVLLACQLA ao.,.ani dinanz: un• s~r.e sfolgora::r:e d: sorrisi e d;_ brace.a protese in una 6Ube· rante manU'es:.az.1one d' etto ....wefcome-!. ~ridò .• Salu1e a tua:! Th.ank "ou.! Grazie• •. Camm.ica..-a ancore con le spalle erette e il suo Pas!O era .spig:lia:O nonostante la panC:a che gonfl:a,·a i pantaloni.. Strinae..-a ira i denti un grosso sigaro aeoeso. che o(ni tan;o staccava dalle labbra afferandolo con }e dita ricoperte di anelli cancbe di pietre preziose. La pelle della faccia a,·e.,.a il colore dei vasi di terracotta. solo che aglri ~Jom1 appari.,.a tutta solcata da una rete: fitta di ,·enw:ze bluastre. I tre gruppi lo s:rtn.sero in un cerchio dal quale eeli so.lle,·ò la tesla a fatica. ...Pia– no! .. esclamò . .., Plt>cu! t;no alla .,.ohal Fa– temi respirare! ... .",.llanzarono il cerch;o, si misero a turno per 1·abbraccio. ognuno cercando di far sen• tire che il proprio affet.o era più ~ntenso e più smcero di quello degli. altri. Cerano anche alcune ragazze e. contrariamente alle ii.Spettau,·e. fu ad esse che- andarono le maqiori effusiom di don Antonio. Tuth. però. s:ettero al g:oeo e applaudirono quan– do le fresche nipot. si presero nille guance certi baci che lasc.a,·ano il segno. .. L'America non ti ha cambiato carat1r– re - s1 compillnentò Luca Stajano, con l'autorità e la confidenu che ritene,,a g:: spettassero di diritto per il fatto di a,-ere sposato la ma~iore delle quattro sorelle di don Antonio. Don Antomo so ;r.se compiaciuto. - lla no~•· si scherrnl ...E i b:u::&!pi'." .. s'informò Luca alquanto dì..corientato... Li ~sci. sul piroscafo~ Ti. fidi di quello gente!•. ..Ci pensa la Compan1,1 ,. rispose don .-\.n– tonio. ..Passo domani a ritirarli•. -Ah!•. Si av,;iarono ,·erso l'uscita. spinti e so– spinti da altri uupp:. di persone in metto ai quali facevano spicco i 6.gii che l' Ame– rica nmanda,·a m Patria. tutti vestiti a festa e tutt.! con l'aria un po· spaesata. come se stentassero a ri. ro,·are il passo giusto. una .,.oha sbarca11 so1to il cieio del loro Paese ...Do,·e and:amo a man2.iare! ... ch:ese Piccolo dia1~iodi Nlilano * La Fiera isponde di GI.IX FRA ,·co Doli. G.B. Cap., Palermo, e posso far nulla per lei. Ma ICi– Raf. Bere.._ Marica di Pietra- ga e rilcgp bene, prima di de- Sta per- uscir-e il nu_mero lo, e. sopratutto. degli ar-- storia, che si _docrà fa ..-e e ra parlando. ma è certo c.he santa - Rimaniamo m. ~ cid<:_rsi. Lasci pa.ssa_rc due o ,tre de • l'(?sseri:~tore polui~ t1col!. Dell': rec.ensìom. d~i che non c'è de, rapport!_!ra a lef!gere_ questa rier;oc~o- il P~!~ d~~'~IIJ~~.d~~; ~ 1 il ~~ti~ro~e1i•~:·h~ 3;~ letterario> diretto da Gm- sagg, cnric1. det c0mmentt: letteratura e meccanr.z:za- ne si cap,.sce cosa colle dire, il --econdo di ritenerci intem- detto Rilke e Ah aro e altri seppe Longo. dedicato ai perché il lacoro culturale i-ione. _Munan è esile, e~e- un tempo. amore per il tea- pesti,-; nel non pubblicare su- ancora, è _pazienza. ::rt:eTI~tad~~~a.s~~la~d~ :1~'::,n~se;d::O ~:::coi.m~ r:.:~~!;r~,;.r_aeo9;ì i~~a~ ~- ·~=~'t ~ ~ero~,f,~~;~. l~ch<l-i~i!f;~~ i ~~~r:~Ì~t~ :_Fì~~ =ione della rivista. Sono le tralascia dat·cero l'atten- allungate: mentre nascev-a sta che parla ad un altro di q~. 00!1 é f<;>rse_la Stes$3 nngthia, ~eta <!1essere sezui-, ~uo di ~ero. vi~ Bo-rgono~-~ .:ione delle ~ettu.re . . . l'Alm~na.cco discusse a lun- artis_ta. i~ che sarebb_e st~~ :e ;~:t;__d 1 là. Ripro,, con me- ~asol~""e~ol~ 1 tii 1·qr::!siti,n a~;e e un. fiume dr auromob1h Sulla scnt:ant~ dr_ T1tta go _d, arte moderna con ~sa, logico. ma la sin.cen~ Raf. Roma, ~apoli, cd En. lare tutte le proposte ed otTcr– che si adunano al semaforo. Rosa, per- e_semp10. c1 sono Albino Gaii:ano. d1 ~n uo~o_ che ~a dat·ant, Pag., Verona - Stiamo giusto te. acxxmtmtarc turti gli off~ sorto la pioggia. e se1.amano mucchi di hbri nuot·t, e so- Carlo Bo ed Enzo Forcella agh occhi uman.zi tutto le studiando una forma di colla- rcnti di materiale da pubbh– come una mandria in pia::.:a no Jì in arresa di essere let- sono gli autori che, a giudi- scene. il gusto del pubblico, ~razione per • ouo,·i •· Se ne ca~. Pl:lbblic,itarc contro ac– Croce Roua. ti, non in auesa di ammuf- zio della maggioran.::a degli. e la soddisfazione del pub- nparlcra su queste colonae. a qu_,,.to di rop1e. non può pU~ . Queste sera~e aUa reda-_ /ire . .Yom~ celebri, e no~~ s~rit~or-i interpella_ti da .Bom- blico.. _ tec:,:~~~r~:~ _ Purtrop-- ~ 1 ~ ~~ttose~i~a~c. lcS~~ z--rone de e {Osservatore> che cefebn non saranno.mru, P•?n~. hanno ~cnito ,' due Gmd~ L0pe_ sra ora far;~ pope, quelle onoranze il tem- che le •Autoconfcssioni dt un sono /or-se una delle molte eppur-e ~nche su. questi no- m1ghon sagg, deU a!lno. rando 1n1orno alle commedie po è scaduto. E poi, molto ra- delinquente. e e Cristo ~ nato calcole di sicurezza dell'af- mi Si discorre . • , ella rosse· Carlo Bo, forse, ha nce- d1 Bracco. Su. di lui terrà ramente la •Aera• si occupa in Calabria• abbiaoo arnto suc- vuto qualche e roto ~ in più. una conferen=a a Trieste. Jfi di poeti vernacoli, pei- e,-;denti cesso di pubblicazione e di cri– con l'articolo e Ostracismo parla di Bracco. della sua r,i.gio~i: scrin~rc d1 1..1:n P0C!3, ti~. Intanto. ~sserò pa,rola a alla ~ultura> apparso_su c!l a,micizi~ per Amen~o½i, del- ~~?ij~;!~ri,\!~:h~ascÌi t= ~ 1SaJ~.O:g.~ 1~~t;!ia~·Spero Caf~e >. A poca dtSt .an.za l ostroc,~o che a~• diede la un"opcrazione cicca, un im;to che le sue buone traduzioni ci dalJ Almanacco. comunque. censura fino a r;1etar-e che all'cuusco. In Italia se ne seri- possano servire. on im-;i. non uscirà da Bompiani una on- compagnie filodrammatiche \"e e disquisisce solo in c::erti im;ate mai cartoline già af– tologia saggisti.ca del 1959 rappresentassero i suoi la- casi. di successo ma poco rac- francate, non soUecitatc rispo– che radunerà questi scritti. cori. comandabili pe; tutto il resto. ste pri..-ate: guardate la• Fiera• Fra le _risposte dell'inchie: GI ~ FR..-L"\"COVESE' deYJ:-,;~• l:SC~-;n~t~~ ~mia,~~3:111~~n da1ele al• sta, cu_nosa - _e degna_ d~ ---------- .,. 000 i manoscritti da giudica- Dr. \far. Di San., N"apoli. e memona per- gh appunti d, GJOR..~ALE A.RTlSTICO - re. mollo raramente offrono o Spar. Bai., Milano - Grazie costume - quE;lla. di Henry LETTERARJO cerea ouovl propongono di pez-sona.. Anche delroffcrta in ,-cline dattilogra• Fur-st. giornalista de e Il poeti. seriuon, muslclsU. il •Gattopardo• ha seguito fiche, che mi fanno sperare. Borghese>. Cita due articoli p!Uort, e neo l.aorull, a.m- qu~ta trafila_. Stia attento ~ pc_r. ,1>i: ia un .su~ d~!i proprio perche dece, ma ci boscssl, per collaboruione chi. m~derà !I ~o _romanzo:_ I ongmali. ~ ,-anetà g10malisb• t~en': a P!'ecisare che _gli ar- ;c~~;::~:;~:d:e:!:e;:t ;:~io: a~~~toi~t~ri p:~ f:•.tt~~~o~~oiÌ =~~- ta ticoh .P 1 !' u11:portant1 sono, Long-o Tuii-o :sono !9 - i innocente e romantica offena proposta non è affatto scarta- per lm, t suoi.. Sapoll. di aiuto. Non conosce nessuno ta. \'cdiamo di riparlarne. Sergio Morando. durante __________ a Torino? lo, purtroppo, non DATTILO !i ~%:t~~l =ti~~":u:~~ ,.,.....,...,....,.....,._.,.,..,.,....,..,.,.,...,..._.,......,.....,.....,._.,.,._,... __ ...,....,.....,.....,._.,.,..,.,.,t so. sopratutto sulla piazza di Milano. del libro di Zolla e Eclissi deU'InteUettuale >. E' qu.asi pronta la nuoca edi.– zione. Il che mi conferma quanto mi diceva Zolla stes· so. che qu.esto libro - un gran libro.' uno dei pochi libri di saggi di questi tem- GALLERIE D'ARTE IN ITALIA BOLOGNA GALLERIA DELVOL TONE pi - ha. interessato non so- Voltone del Podestà lo i letterati ma i e tecnici •• PersOnale di ingegneri, pr-ofessionìsh ecc. PLA TI NETTI I principali e imputati• in- Giuseppe Ravegnani ~':.zn:omartii~i ds:(!1/fru~':u:,~; GENO SOCIET A' PER LEARTI Via Garibaldi 20 - Tel. 291.696 /annosa e co.struttit:.a. vi.la I gna dr po.esi.a che Titta Rosa contra_dd_izioni.. c~lturali di culturale milanese. Tlrta Ro- ha curato per l'Almanacco una citt.d che sa e colta co– sa ciene qui, con Gtuseppe Bompiam d1 quest'anno, non me ne~suna altra al pr-o- Racegnani. dopo che ansie- è sfuggito un nome. gresso tndustnale. ~e::::e~~g~:),o~~tou:r ::::; * . * . Perronale :~CO BORELLI logia. Qui ci si in.contra e Gioçedi. 3 dicembre, pre- G_wdo ~opez mi passa la sì discute. Su cosa! Son so- senrazione uffeciale deU'Al- copta dell ulruno d~i e Qua– lo su quello che accade al- manacco Bompiani, durante d,e_rni Dannu~na • dor_e funo e aU'aHro o sulle re- un cocktail a.ila casa. Editrice. ce un suo scntto sulle pri– ciproche opin~ni~ m~ su Nelle pagine non c'è più il me d~ e Il Ferro>. ~opez fatti ed ep1soch passati. tono scherzoso dello scorso pubblica, nel suo arucolo~ l EST RE GALLERIA S NGIORGIO Vi:: Ca' Savotgnan - Tel 56.903 COLLETTIVA NATALIZIA Ml LA o GALLERIA C IROLA \'i.~ della piga 30 - Tel 79-4.286 Personale di PAOLO PACE Qui O Jfilano non c'è, o anno: è _ chiar~ la c_era e alcune lettere ,~edite _ d1 perlomeno non la conosco, propri.a. mten.z.wne ~' uRa. Marco Prag~ e da._ aUn !B– una cita letteraria da caf- adunata dì. scrllto,:t e di torno alle d1ffecolta na~e m– fè. Ci si telefona durante idee sul lttmtare ulumo del- torno aUa e pnma > mdane– il pomeriggio. nelle pause l'anno. . s~_del dram~ dammh...-.ano~ del lavoro che ognuno scoJ- Quest'anno l'ho _t.~r:s-to na- Ce una cunosa lette,:a d.t ge per conto suo. e ci si in- scere rAlmanacco: st era m Pra!Ja che per un poto d~ contra ceno l'ora d1 cena. settembre, e Sergio ~oran· pagine, senza u~ parola dt Sono incontri famigliari, in- do mi telefonò per ch,1eder- ~roppo. cerca d1 comuncere contri di. amici che hanno mi di redigere la porle forse !' p<>eta ad accertare e solo> concluso la giornata di la- più triste del volume: q~l- ,l 35 ~er .ce"!to sulle rap~re– voro e che non solo hanno la anroJ~ico ~ co~memora- sen.t~ru, m~!ce ?el 4:, .o coglia di far quatrro chiac· uca sugh scnt10n scompor- del SO, e ce ne una!rra dr_ GALLERIA DELNAVIGLIO chiere, ma anche di confes- si.• Ha durante Il. mese la lettera .doce, dopo ½1 e prl- .tarsi i reciproci fastidi. li.tta dicenne .. piu lunga; ma >, 11 . PTaga spieg_a 0 ! Via ltoozoni 43 - Tel 661.538 t".scendo dalla reda=ione Be_ren.so~, De ,\1cola. _Grosz. D'~nnun...~ che megho d1 Per!onale di I v~!~:~~!,.~~O_TT~f ?~20 Personale di GUERRlCCHIO ROM GALLERIAPPUNTO Via Gregoriana 46 - Tel 687.730 Per,onafe di FELICITA D'ALBERT GALLERIA LA MEDUSA Via del Babuino. 124 - TeL 640.546 Opere grafiche di HARTUNG - JORN GALLERIA SELECTA ,·ia di Propaganda 2 - Tel. 683.781 Per.tonale di GINO PITIALUGA GALLERIA TOROSEDUTO Via del Babuino 169 - Tel. 638.738 Personale di LEONARD CREO NE GALLERIA GIRASOLE Salita al Castello I - TeL 55.823 Acquarelli di CANTATORE de e l'Ossert'Otore >. mentre L'impagina.none ~eU ~rn:4- ~ non s, _poteca fa~e,_che qualcuno scappa a com- nacco è dt Munan: ~S1 I ho 1i .su<:cessoe stato alti.ss.uno, GUY HARLOFF E EZIA prorsi. le sigarette. nella conosciuto mentre chuw sul che il, d~mma ~- tll~t4to pausa in cui ci si saluta e gra nd e rocolo di marmo cùl- tutta l/ralta, dal p,u pu:colo GALLERIA SANFEDELE GALLERIA S STEFANO ci sì scambiano i program- la sala Bompiani dìsegnaca paese allo COJ?llale. Ec,den- , mi serali. ecco u.n"altro in- rospetto dell'Almana':co dt temente al D Annunzio non Piazza San Fedele 4 I Campo S. Stefano - Tcl 34.518 contro. L'altra sera Raffae· Bomp!ani. ..llun~n: . MP~1!'50 bas~aca , . .Uo~tra d Peraonale di .e Carrien Ed eeco. an- alle sue e m.ac ~hrne 1~uuh >, L am~,r! per " teatro. _i~ PITTURA ZE GUBERTI co-ra. si riparla dell'ultima e penso che. bisoam;:r-a npe- n.on ma. mten?o ~ella cns! y.""'""""""....,.""'""'"""'""'""'""'""'""'""'_"""..,.,.,.,.,.,..,.,..,.,..,.,..,.,..,.,.,.,....,...,.,...,.,.., edi-""1one di questo o di quel- scarti, quet lavon. nella della. prosa d, cu.t tanto s, 6on Antonio ~ua,dando ro:--0:0,10 che- St'• :'.'."la,·al'una passa:a. .. A casa il pranzo è pronto!•· e~dama– rono a una ..-ace i tre capi faz.1one. .. :lla è troppo lontano. \"1co' prot'"$~Ò don .-\..n;onio. ..Grazie. llo::.o ~en·1le. lo penso pero che è me~lio_ far :e c~e qui a XP:poh. Perchè non and~.amo :u::. a Sant:i Lucia'! ... A San~a Lucia'!. e.s,cla.-narooo I p.>.rer.•' m coro. • lla un p,anzo a Santa Luc.3 costa un occh:o deila fronte!•· Pas:.o io! ., d:sse don _-\..n~onto ta~Ua.ndo corto alle proteste. • Qul ce n'è per cento– mila pranzi! ... ag.&iunse bat!endo:si U petto col palmo della mano destra. L!'aj,ezza del ponafoglio. .. llamma mia. quel:O ~ propr,o ricco sfo!ldato! •. esclamò Elenuec:a. che era ~ più piccola e la più inge-nua della com– paimia. ll padre intervenne per fa:-ia tacere. ma un at!ano troppo tard!. Fece allora per mollarle uno scapaccione. ma uno :.guardo d:. don Antonio lo calmò .. \"ieni qui . di.ss- e U bou alla racazzina. mi piace la tua s:.nceri':à. Di.mm! que.Uo che ,-uo1 e lo zio le lo compera sub;;o .. Elenuccia 'S:. fe« d~ fuoco e non par– lò. Se non fosse st.ato per ia ,·er .:ou:.a si sa,.-ebbe messa a pian~ere, intanto che ~ul– le spalle già si senU..·a la mezzanotte che. una voi-:a a casa. il padre non le anebbe cer.o rtsparmi.i.to . Don Antonio le ficcò due di:a so~to il mento e glielo sollevò. costr:.n– gendola a guardarlo negli occhi. • D:mm: cosa \"'UOi •. npe-.e. .. t:n paio di calze ... l.i.r!uzhò Lenuccia. .. D1 seta~ ... .. 51 ... Al primo negoz:o don An~on:o sl !e:-:nò. ..Aspettate un momento. pie-e.se •. d1sse. • Torno subito ... Scompar.-e ccl negoz:o e poco dopo ne riuscl reggendo un p,acchet!O che pare,..a incredibilmente rugero -nelJe sue mani. Sorrise a Elenuccia e ghelo porse. ...Sei contenta!•· chiese . ._ E adesso dà un bel bacio allo z..o. plecse.' ,_ Si chinò per nce,·ere il baci.o sulla guancia e i pa– renti so:toliMarono la scenetta ba~-:endo le mani. .. Ge~ .., mormorò la mo~he di Luca a.– l'oretthio del manto .... :!,110tra-:ello è pro– prio uscito pazzo! ... .. Sapete~•· esclamò a un tra:to don An– ~onio... Xon c1 pensa,·o p,ù di avere t.nt. parenti!• ..E quel!i che son~ nmasu a ~ do\.'e ~- metti! ... r:spose Biag.io Coppo;a. ti quar– to cognato. ...Qualcuno dove.,.a pur :,ma– nere a guardia della roba e dei bamb:n1! •. Erano finalmente arrh•a.i a Santa Luc:a e i.l siruppo eompa io imboccò la ~Linat.a che immette,-a sul :errano a mare del fa– moso ristorante. Un nu2oio d1 camerieri mone loro incontro. li c1rcoadò. con abile s::-ate11e li rondusse a prendere posto mtor– no a una fth di tavolini prontamE"nte acco– r..ati. Ci fu una breve lot~a per la c<m– quista delle sedie p!ù \·teine a quella del boss. che però si concluse con una !eonfit:a generale perché don Antonio si s:Stemb m mezzo alle giovani nipoti. .. Vt>l"\f nice girl.s! ~- sornse con impar– Z.:alità. ... ce 1·avete il b01,1:"S,ete ftdanz.ate'? \'1 piace,ebbe sposar.·1 in .-unenc.a" Dite una parola e lo -zio ..-i pi.azza tuce sul bron.:r..'• Le ragazze squittirono comp1aciu~e. men– •re don Antonio crd.ina.,.a tii immancab:.U spathettl eon le vongole. En pos'ei!\i!:atoi-e s1 accos~ò. fece un cenno all'orcheHnna e. solle.,,ando gli occhi al cielo. mtonò· - E ce ne co.sra focrrme .srAmt>nca a nuit> r:apuhto:-it>_ • Don Antonio lo chiamò energicamen-:e e ~:·.nsmuO un biglietto era le manL .. P&isà .... d:.sse . ..rQui si.amo in fam.iglia e ,·ogliamo stare allegrl Capito'! •. Il posteggiatore rtnçaziò. aUontana.ndosi qll!lld.i .,.~rso i compagni.. Un a:wno dopo la musica c:amb:ò d.t colpo. Adesso en un motivetto di tarantella. allegro e sentimen– ·ale. Il ca.nante si n ,ch.iò la gola. poi La !Ua ,;oc:e corse alla volta; della ta,•o:ata. la raggiU!l&e insieme con gli spa1hetti fu– manti. me1colò le sue no:e bri.ll.a.otì alla tragranu della s.alsa di vongole. , Ba.ria c:o ce .sta ·o cit>lo ca c·~ rima.sto ·o mart', ·na r.rnn.a a cort' o core, ·na canzona pt'· canuì_ - Lo·ondata di euforia tra,·olse nn:... 1·co:n– mensali. alcuni dei quali si misero a rif~ so-:to.,.oce il ,•erso al posteg,g~a,ore. U vino cominciò a scorrere generosam~te nei b1c– chien. le ~uance delle ragazze s·unporpora– rono. gli uomini s.i concentrarono nella de– gustazione dei clbi eccezionalL Se a,·essero dovuto pagare di tasca propria. è prob· • bile che il pranzo sarebbe andato loro d..t :niverso. ma ,•isto e considerato che a que– sto proV\·edeva lo Zio d'America. oJmw:o pensò bene ci.i sbu:z.arrirs. t nell'ord.inare specialità e supple-ment;.. -:.a.nto per cavano lo s.fl.uo una ,·olta per sempre. Don An– -:oruo. dal canto suo. pareva navigare nelle p1Ù:d,>k1 acque del mondo. ndeva e M:ber– zava e gli oochi gli b:'illavano. .. Vt>ri, ntce girls! ... , ripeteva come U!l ri– tornello. .. Sul brotU mille rat:a.zz 1 \'t b•· cerebbero i piedi! ... E giù a ridere. seguito dal coro delle do:,.– ne. La lingua. adesso. s~ scioll'.lieva un po' a ~ttl e I~ parole_ diventavano s~pre p:U alluswe. più colonte. Domani ognuno s.a– rebbe rientrato nel propr.o gu~io e a~ be avuto inizio Ja loa.a. Per il momento :="~S:~~e:~;,~:odersi l'opulenta Alla fine. pienamente soddisfatto. don An• ·omo rovesciò la 1 esta all'iodietro. s'i.nftlò Jn s.iaro fr.a i denti. lo a~e. sbuffò tre quattro irosse boccate di fumo. quind• • r:vo:Se aiU uom·nt. ammiccando: ...Fi.D~h~ c·è ol:o alla l..mpad..- esclamò · com• pare è bello! .. GICSEPPE GRU:co

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