la Fiera Letteraria - XIV - n. 40 - 4 ottobre 1959

Domenica 4 ottobre 1959 LA FIERA LETTERARIA IL LlBRO DI CUI SI PARLA ALTRE STORIE MILANESI * <li FERDl.°YA!l'l)(J l'UUH1I La collan:1 di narraUva che Quintavalle. che è ;ù suo cosl frequente di venature ro– Glorcio Bass..mi dirige pc: lo S'{:Condo libro (Sepnati a dito mantich~ in que-:itc ouc mo– editore Feltrine~U non cl dò. si intitol3'\·a i1 p:imo e Il suo demis~imc storte particolari motivo di tlmon e .di @orpre- materiale era tratto dr.gli am- ca e conclusiva: talora si av– se, tanto è S\·vertito il suo ~ienti della gi_'.>VCntùsnob mi- la tipolOJia di questi suoi rac– gusto nelle 6Ccltc. tanto è ri- lanes?) a!rronta m questo un conti non di rado denuncia goroso e conc:eguentc rimpo- mondo senza dt:.hbio sconcer- dcri.vazioni. in modo partièo– staz.ione critica elle ad esse tante ma non nuo•,ro nella nar- la:c nelle fi.1ure femminili. presiede. Direi che in certo rativa dì tutti I tempi, e m Spc?$0 di una sensualila vio– senso lo stesso Gattc'Pa:do - particolare della noveltisti~ lenta t'd espansiva, spes~ di che si allontana da una qua.;i lo_mbarda (e non lombarda) una pa=sionalitil. delusa (uno esplicita intonazione settentrio- di un 6eCOlo che non manca dei temi mi sembra appunto nale e padana del suo cachet di affinità· Piicologiche col no- quello dl una di13perazìone editoriale e si richiama a una st!'O. il 500; rna non direi ctie femminile nella metropoli), da p~lematica m~ridlonale per il Quinta\'alle vi si ispiri l!'CP- una letteratur,a .l!Sai più rie– non dir proprio meridionali- po: l)robabilmente I 6UOi ri!e- ca e conclusiva: talora ,;i av– sta. o a.'ineno ci costringe a rirnenti vanno cercati nel ri- verte in filigrana in queste sue pensare quali siano le solle- verbero di quella novellistica eroine )1 superstiti di un'epo– citazioni di una cultura eu- sulla narrativa francese e in- ca che impensatamente ci ri– ropea più recente sul tronco glese del sei e settecento. Le chiama a una :\1ilano stendha– della tradizione verista e na- sua protagonista. Aml;>clla.gio- liana. talora a un arch~tipo turalista - può eSoere l'ecce- ·vane cali giri romana che al quale credo sia molto di!– zionc che conferma la regola si trasferisce a 1'-.filano alla flclle non rifcri:-si ogni volta e che in certo senso costringe conquista di ..qualch:? groSòO si vorrà penetrare in certo a una vera e propria rverifica industriale e 6iGtemnrsi per be- ambiente del sottofondo socia– di certe neceGSità di rinnova- ne», <ienuncia non pooile con- le e umano della Milano di mento ohe sul romanzo italia- sangu.ineità con una J..ady Ro- semp:-c O<: $,Ue tracce .sono. no vengono sul filo di un ve- xana o eOn una ?-.'lollFlanders. del resto. nella 6tcssa novel– ro e ,proprio vento del nord. tanto più che Il Qulnt.:ivalle list!ca del Bande!io). la Ninet– Chl scrive ha sempre cercato, in quetrta sua Capitale man- ta del Vcrzee dl Porta. imu– del resto, di individuare la cata (anche il titolo del ro- perabile modello. che le Gil– na5eita di nuo..-e esigenze di manzo è in ceno senso indi- de, le GiO\'anne, le Agnese. le studio della realtà italiana in cath·o su.I piano del li~uag- Enriche di Testori spesso rie– senso anticonformista non sol- glo. nel gi oco cb:? esso adoro- vocano nella 1.-,roviolenza, nel– tanto sul piano strettamente bra tra i va.ii significati del- la loro corposa vitalità, nella politico-sociale cioè di un giu- le due par ole c he lp compon- dura legJte che le ·condanna. di.zio complcssiYO e particolare gono) imposta molto acuta- Né !"accenno che si è fatto sulla società italiana. ma an- mente quel rapporto tra sesG\l a ).toravia - il Moravia delle che su quello dell'csprcs.sione e danaro, tra onore e capitale triòtl e avide cortigiane ro– cioè della ricerca di un lin- (..-robba e laude .. si >egge in mane, delle bor~hesi divise tra guaggio narrativo atio ad o!- una lettera dell"Aretino alla sensualità. snobi.;mo ed egoi– !rirc il senso di quella realtà. eorti;giana Za!!etta) che al Dc smo matriarcale - cade sen– ncgli anni che precedettero Foe tu ispirato e dalla novelli- z~ un ri5contro anche in que– l'ultimo conflitto mondiale, tra stica italiana che .gli servi ;,cr ste figure femminili di Testori. Torino, Milano; la Bassa Pa- angolare il costume e dalle ca- D'altronde non è il Moravi.i' dana. l'alta Toscana, con una ratterì.5tiche della sOcietà in- (assai più C'he non le itn~– propaggine .romana. auspice glese del suo tempo. i::tazionl teoriche dello spen– G. B. Vicari e la sua rr\fista lL"ayventura milanese di A.ra - mentalismo che ci offre Vit– Lettere d'oggi. bella è un'aVl\l'CDtura a ired .- torinl) il capostipit~ d_i q~e- Nasccva allora una certa ini- do, spudorata e cinica; ma si- sta letteratura? ~ diffic1l ~ d1r– :z:iativa lctteral In della quale no a che Quinta-valle riesce lo e !or.;,e ll!'a r1spost,a va c.cr – crano in qualche modo corre- a tenere la narrazione sul suo cata nel .hbro dell Ar?a s:n.o . 6ponsabUi, nel senso della crea- asse centrale, quello dal quale n~ quale 61 avvert.e un m:hzio zione di un clima assai di- aveva preso l'av~io. e.gli rie- d1 ~uperamento d1 quella te– verso sia da quello degli ul- sce ad <Xffri.rci il senso di di- malica. Appunto per questo timi epigoni del naturali.imo sintegrato cinismo çhe regola se ne rima~da _ad alt•~ occa- . ~: :ttf~:neno:,l~i~~e~tc~: ~~ttig~la~~~~rt\J~1~~e~~; &ion~.;:nr~ùA~~~:JSoV:s~:: 0 · Armando Spadini: «Ritratto di bambino:1- (opera esposta a lmola in Palane Serunti) citiamo a Verga e talvolta ad- quando nella seconda parte il dirittura a De Sançtis) sia dal centro focale posa sul mondo recente magistero lirico-stili- dei ricchi mìlanet;i il roman– stico del rondismo e del po- zo decade in una sorta di cro– strondismo, sia J>ave;;c e Vitto- naca di costume condotta, è rini che il gruppo fiorentino. o \•ero :non senza punte sati– megllo quella sorta di dia- riche. ma in 5ostanza senza ~~!a d~:o sàe;~~:~ ~a m~~= ~;ire d~a~rt~ì:i~tl i~~:. ~~i Jaria · (SoCaria si-gniflca per la limiti cioè di una lctteratu:ca giovane letteratura d'allora la da rotocalco. Comunque in &c0perta di Proust e di Joyce. questo romanzo il Quintaval– di Mann e di Kafka. la saluta- le con!erma le doti di narra– re iirunissione - avveraata àa tore. l'attitudine a penetrire FIGURE CONCRETE D'UN VIVO ED U~IANO * PAESAGGIO '<- Il tempo finito,, di Rebellato di CARLO BE1"0CCIII quasi tutta la critìca di im- all"intemo di certi ambienti mediata o mediata intonazio- cogliendo nel senso Yivo del ne crociana o di origine ron- linguag.gio una storrura mora.- e~~!. Bi~~cl~roc sire~~~~:nii:: ~~~l~~ ragioni di una crisi so- Bino Rebellalo. l'editore e persino questo titolo suona ni. se non fos5e;ro. faH«: neta: un'lmn:iagi?e _forse pi~ simo IJ:'ratoli?i, Emanu.elli, Be- .A.s&ai-pill complessa sia co- poeta (o il poeta editqre?). in accordo con le resultanze espressamente p_er 11c1.elo ~1 narrata. e dt plu c1rcoscritl1 ned~th. 'l'Obwo. Del.fini e torse me evoca'Zione di un mondo che di!ficilmente, chi lo co- della nostra l~ttu~a), trove- q.uella metafisica d1spos1- caratteri'. ma viva e vera. persino. Landoifi, 'P!r non par- milanese popolare e piccolo- asce potrebbe immaginare rà che la poesia dt Rebellato z10ne. Per Bino Rebellato. e per lare <g,. S~Ida,i, di Cassola e .borghese. di una vita pullu- ~ucciato (.che. affronta « la ci restituisce. dei suoi luo- Ed è cosi che io penso che. la sua storia particolare. ~o– d~a tiru. alur~. tta: . 00 lantc assai 6J)CSSO ai mar.sinJ fatica senz.a. un c-esto O una ghi. un'impressione che è come è avvenuto a me. gran me osserva Aldo Camenno si~ s~lt;:to eun~ q:~itlcizi~~ st~i della metropo~i ind.u= pai;:ola di amaTC;;a ». parole molto vicina all_"id~a di vita parte di quelli che leggera~- (?nch'egli nelle « Test:J.mu – geografica quella cbe giustifica striale. 1:1°nsol~nto_ m quel di Carlo Bo. d:i una serie di campestre c~e- 1spua le ce- 00 le poesie de Il Tempo Fa- manze~ premesse a.l volu– ta scelta di una colle.z.ione di la eh~ e la periferia IV~ra e « Testimonianze >i che prece- Iebri compos1z!on~ del ~ret~ nito scopriranno a chiusura me). s1 tratta,:a « d1 essere narratori; ma è rver~ comun- ~Ì'tnfù f~la~tr3!han~!~ ~: dcno il libretto del quale rosso: .ancorcl_le s1 tratti ~u1 di libro c1?-ela verde cam~a- q~ell? che _si e». « E tu _et que che un certo cluna. una fadin~, è la '.raccolta di rac- parliamo). è tornato alla poe- d_i u~'1mpress1one nuova .. n- gna di. C1ttade~l~ e la v!ta nesci. ormai. come :non ma1 » certa a?™'sfera. una certa conti di Giovanni Testori La sta. dopo le Poesie del '54. tunld1ta da una nuova co- dei suoi contadm1 sono salite ha concluso Camer:uo. E n01 omogen.e1t~ di ~to •. di. c-ul- Gilda del l\fac l\1ahon (dal ti- con questo n Tempo Finito, 5 cienz:i (dal senso della po- in un'atmosfera che è verde ricorderemo per lungo tem– tura. di lmguagg~o•. di Ct-V_iltà. tolo di uno dei racconti in Poesie 1954-1959, che esce vertà delle creature. e dalla e tresca come quella reale. po_. col Rebellato che co1.10- ~ ~~pah~lft 0 tp[~~~~ 1 J~ essa. cOmf:!resD. M:CO~da.par- dalla sua casa editrice « a umiliazione stessa. e . tutta ma _di pi~ et~reo clima e ben sc1.'!mo co~l eone.rete e attivo in un altro. Persino una certa te d1 quei Segreta d1 Mil~no cura degli amici n. Ed è una moderna. del concetto d.1poe- altrimenti. _librata: qualcosa ed.i.ore dt poesia. 1~. figur~ a.Mnità, magari su un piano che Vl:lo1 e.sse.r:e un vasto ciclo poesia: diciamo subito. che sia): ma senza nostal~:te del che infatti 11 .poeta c1 fa .sa- mite e ser~na. c?e s ~ ~u~1 puramente sociologico. può tal- narrativO _e di. cu1 ~u queste per essere attinta, come sem- passato. E. torno a dire. ne pere nato d1 nuovo. visto n~scosta dietro I suoi versi. volta tramutarsi in una indi- colo~e st srse m ques\a bra e come è dalla realtà di nasce in chi legge un effetto « con occhi veri - che vedo- di quest'altro Rebellato che c~ion~ di gu~to o nella t~- ~~ca pai\~anch~ ~:!.7~om! un mondo di. vita campestre di pace. un effetto religios~. non. detto e sentito «con roi:se dice_ di sé. (e par rac...._ stimOma~ d1 un certo c1_1~ titolo Il ponte dello Ghisol/a: e contadina. rivela oggi con In che modo, dunque. 1T ve-re - 11uo~e parole; - le chr~1de~ m queste pure no– ma narra~ivo, e senza ~ubbi oggi non si vede ragione di chiara evidenza quanto. di es- ,,ostro Rebellato combina la prime che dtciO.mo... ». E do- tazionl il segrel? del su_ocan– : son_o ~ tr;re!~~:;'h n~! ,variare un giuHizio nccessa- sa egli debba ad una spiri- concretezza del suo mondo ve c'è anche qualcosa che ce! to): « Quando il mattano - s:ass ~ 1u a0: nella J'ecentc as- riamente sos pensivo: lo stesso tualità. 0 meglio ancora ad campestre. il reale che s[rut- trasalimento è .~parito (« la tocca. i monti - e il _mio pro– sai g.ri ;mita sfornata estiva: autore aveva parla.to nel prc- una disposizione metafisica ta per la sua poesia. e insom- terra non c'è piu. - par~ala filo e a fiOrc .- d1 fresche Uòcrt o P aolo Quintavalle col senta~e la prima. di .. rac- dello spirito. che trasporta ma le proprie occasioni, con via dal vento-··: n), l~sc1_an- o~bre,. - cou b ella l a fo-_ romanzo Capitale mancata, colte succeSB1ve... ..-una sorta quel mondo m. una s[era la disposizaone metafisica del do soltanto «i bei pen:,tert - gita _che cade - sen.za farsi Giovanni Teston con La GII- di lungo e praticamente m- ideale. senza che nulla 51 per- c;uo spinto? « D'altra pa!'te. di certi momenti >1, oppure sentire n. ed a nche « Poi da d~t 1i:ac ,Mahon. un libro ~~:11~~~eM t~~~ du~n~~ecd~ da della sua concretezza. La ha scntto G. Con!alomen a è apparso di nuovo, come se quando tutto è [,!71p1do - che e difficile det'ìnire. non una ~era e propna to~rk: m poes\a d1 RebeHSto presenta proposito di V1vald1 « 10 non prima non c1 fosse·, « ?ra fi!lo al bosco laggm --: fino romanzo e non P:°pnamr:: progress ancbe se non prov- infatti figure e paesi. che an- ho alcuna d1fficoltà a suppor- vedt quello che non cero. - m p1ccht sotllh. - not non r~gc~:i/u ~~i 1 • e! :on 1 61 VtSta di' un disegno ben pre- cor megho SI direbbero figu- re che l'organico de" suoi 1•a1bero.. l'alba n ~•altra par: ci siamo più. - E st.am~ là &attp. soltanto di una queibO- cuso. Le perplessità qw.ndt cnc re ammanti i paesi della sua concerti fosse talvolta sugge- te le diverse occas10111(quel - per sempre - f atti d t un ne di generi). infine Alberto a questo proposito suscitano 11campagna. figure . poste m rito al Prete rosso dalle cir-- le che m Vivaldi_ sono u~ solo o_ne~uo - Jr-O vertici Arbasino e0n la raccolta di pnmo vol~. 61 npctono nel azione a suscitarli Non la costanze occasionaU della sua trovat:> concerto d1 strumen btanch1ss1m1 n. raccontt L'anommo lombardo. secondo descrizione delle figure o dei c;colaresca C'erano quattro ti. e I suggerimenti d1 danza CARLO BETOCCfil Pag. 3 POESIE DI CARPI,LANDI,GRILLANDI, MARSANO E GUERRINI QUINTETTO di GIORGIO CAPRONI E' voce generale che questa sia stata stancarci di .Ji~~ c~c ~arebb~ l'or~ di una buona annata per la poesia. e in- dare un poco p1u d1 spicco (d1 mentc1:to vero ecco sul nostro bancozzo, sempre riconoscimento) a questo :onnentatis– ln arretrato con te risuola ture, una simo c. irregolare•· che o~nt volta pa: bella pila di libri grandi e di libri scrivere le sue pa~le d1 lutto e di piccoli ( diciamo relativamente alla mo· speranza sulla propria pelle e ~on le le O al !orms.to ) in attesa che sia resa proprie unghie, magari a cost? d1 cr~l– loro giust izia. lare in una prosa (certe es~nenzc v1a- l\1a ahime ~he anche il semplice giu- n~che ~on Jevono essergli sf;;ranee) dice conciliatore, a volte, èeve compor- pm bruciante della stessa poe . . . tarsi come il barbiere. ossia deve far Via, dalla terra non canc~~la m. noi accomodare i clienti con un giornale le parole di _r:c.,nsenso c~e g1_aabbiamo davanti, specie il venerdl quando il Sa- speso per lui. a propas~to d1 Sp!ranz~ Ione è riservato ai bambini. i quali sono da inventare e d1 Storta a p~t. cosi per natura. si sa. J)Oco pazicntevoli. come certi .•uoi componimenti: certa- Siamo giustappunto di vene.rdi .._e d~a: 1~aes~!~ou~ io;t~er~turaa~~!~~~~~~~ ~~~ mo_ dunque la pre.cedenz.a ai pm ptc hi altri giovani. oggi. i:crh-ano con ~ 01 :ii <r~~!~o d~i!ta~:r~~) a!hi~~ned~ kmedesima necessità. . . . scusa e offrendo in cambio il rotocalco Ed eccoci ,1i due nuovi c. chenh > favorito. ai m.>lti grandi (sempre rela- (nuovi per noi). Fabio C3rpi e Giacomo tivamenle, ecc.) che allo specchio. in- MarsanO. tanto. fanno la faccia che vorrebbero Spirito candidamente e lietamente re– avere, o, buoni buoni con uno stecchino ligioso, tutto volto alla bontà ma ricco tra i denti, se ne stanno a sedere guar- di umore e di acume nell'osservare il dandosi le unghie. · mondo, Giacomo Marsano. genovese di Da quante ore e entrato Fabio Carpi Nervi dov·è nato nell'll e dove, beato con la sua Libera scelta (c. All'Insegna lui. tuttora ris:ede c. coltivando i diletti del Pesce d'Oro•• Milano). o Marcello studi linguistici e musicali>, fin dal– Landi col suo Via, dalla terra { Vallec- l'esordio (Il fico dt Bernardo, presso chi Firenze), e da quante ore. ancora. il cattolico Gallo, 1949: con una lettera sfa~o di fronte all'Atto di presenza di di Nando Fabr:i e silografi-.! di Rinaldo Massimo Grillandi. e alle Cose da niente Simonassi) amò esprimere la limpida di Giacomo -Marsano. e all'Età di ferrolpoesia del prnprio animo non in versi di Adriano Guerrini. questi ultimi tre ma per c. storielline• (come Angelo Ba- gi(;~~indc~a::d~~o Rpeebrel~:~ s~~~t~~! ~l~r~~!~er~sr~~e:t~r;~i~=· d~~:!·a~~~~oJ! il buon costume del nostro bel paese. niente. le favolette e gli apologhi). m col Iar passare avanti gli amici nostri una prosa estr~mamente linda. che an– che sono Grillandi e Guerrmi e Landi che questa volta (in !orza d'una fede (vecchi clienti per giunt.'l. avendo già diventata anima fiell'anima, nonchè di pro,·ato le nostre forbici}, chiedendo un'argutissima arte tutta tc-5a alla sem– ancora scusa agli altri due. i quali certo plicità) sa sp{'sso ricordare l'incanto, non ce ne vorranno per questo. appunto, del Lisi c. favolista •• se non C'è nella poesia di Grillandi una se- addirittura q•J~lto di certe pagine del rietà (spesso una profondità: sempre Diario: le più angeliche, sl, ma non per molta sensibilità) che già abbiamo avu- intrusione di zucchero (c'è semmai l'al– to modo di sottolineare a proposito .del- legria di qualche granello di pepe: e la sua prima raccolta (Lo comune spe- c·è, in Lisi, Giotto di mezzo insieme ranza, 1958), e oggi siamo. lieti di poter con l"Angelico) bensì per quella tra– con!ermare la prima impressione, ma- slucida e inimitabile aria di miracolo gari aggiung~ndo che certi luoghi sol- che accende Ji luce bianca anche i fatti tanto descrittivi. che qua e là pare- più quotidiani e usuali. grazie a una vano insidiare le prime prove. sono virtù (a uno spirito) che chiamerem– ora scomparsi, pur se riteniamo che una mo magia. se nella fattispecie la parola libertà maggiore egli potrà raggiunger- non suonasse, anche dal solo punto di la, non appena si sarà emancipato del vista poetico, blasfema. Come, per fare tutto anche d3 certi superstiti moduli un solo esempio da queste Cose da sintattici tipicamente luz1ani (quelle nulla. quei pesci rossi che nell'acqua proposizioni in apparenza giustapposte. sembrano (dunque in quel momento so– in realtà. in Luzi, profondamente su- no) fiammelle accese. bo:dinate 1;el_ lor~ interno concatenarsi) Dopodiché passiamo a Libera scelta cui volentieri (diremmo co'?- ~n c~rto di Fabio Carpi. milanese di trentaquat– abbandono) tuttora qua e la s1 affida: tr·anni, del quale non conosciamo le . . precedenti opere od operette citate nel L'aria di maggio irrompe net corttlt Repertorio falquiano, ma che sul fon- oscuri, inti.epid.!sce_ le col.onne damento di questi suoi attuali appunti nei chiostri., mette guizzi tra 1-e esedre dimostra di saper stare, con una grazia di lucertole argute, spande luce tutta sua, tra Penna e l'Antotogi.a Pa- nei saloni affrescati. delle case latina (e Risi. forse) (anche se ormai anticl1e, svegl:a i tarli nei solai... ci manca il tempo di dimostrarlo, e do- . . _ . vremo contentarci di riportare, tanto Gr1lland1 c1 perdoni se questa volta per chiuder bottega con p,-role migliori c! sb:ighiamo cosi (egli sa la fiducia ch7 delle nostre. appena questa sua Giu- ~~pop~:':~i ;:Aro su~ic:,av~iltro e A~f:: Srijicazione: !~ve~eu:.rri~l ~~pie;;~~!~~ ~tae~ Anche, p~ questo si sta ~l mo_ndo: memmo, qui. la nostra sorpresa quan- un po• ~' ~ole sulla faceta, do ci giunse la sua operi::tta prima un po d1 rimorso nel cuore, intitolata L'adolescenle) se sul mo- una fitta a sinistra mento cl limitiamo a dire di lui all'apice del polmone. che ora C_i h.a dato l'!mpressione,, con Molto riposo di notte, questa Eta d1 ferro, d1 esser tutt altro qualche ,ogno di meno _~~~..,; P:~co~i:e\m~riJ~o~;;~t siro°atit1r: e. in_ più !a ~e~usione . in prima ma tra i c. nuovi >, e proprio di nsveghars, indegno come pnma. per il suo s3per c. pescare> la novità stessa, piuttosto che nella Corrente del O, se vogliamo essere ancor più pre- Gol!o dove in troppi ancora calano la cisi nella fretta: lenza, nei dimenticatissimi classici, dai quali par avere attinto anche quel certo Non c'è grazia né tenerezza che bmiH stoicismo (ma non pensste ch'egli sia a ri.svegliare rn mc un fastidioso classicheggiante: il suo l'impetuosa innocenza. animo e. il suo /ingua~gio sono d'oggi) cieca, ostinata, ma tanto c_?e sostl~ne al -ondo d1 que~te sue poe- desiderosa di e&istere, :~~iv: p~~i;;,me;~ienfo~a!~~;o la :rt! della mia ~vinaza._ d'ombTa e di paura dell'ultima guerra•• ~ I.a _matuntd eh.e_ mi sovrasta la disperazione da cui sono mosse. e solitaria e ambigua._ Quanto al Landi, perchè dovremmo GIORGIO CAPROl\'l pur essa gremita di tah aut- Come Moravia per 1 suoi paesi per se stessi. ma la - · 1m n brave a che rammentano al vivo - nità tra. le sue varie parti da Racconti romani (d1 cui è aP- reciproca. consumata [am.t- ragazze u 1 gu! 1 e ;e E gtù un che par d'esserci - le resti- ----------------------------------------- nvelare -una sotterranea atti- parso m questi g1orn1. il se- harità che conclude ed è il suonare i v10 mott . l ve occasiom da cu1 son colti. SCAFFALE VECCHIO ~ NUOVO tuchne a comporsi m una ,pill condo volume presoo l editore · .ù d t d f ccncerto per qua ro v1o 101 e 11 fondo dei naturali a.ffetli vasta misura di romanzo Tre Bomp1an1) Il Te.tori aspira ad resultato P 1 b cvi den e eft :t- sohst .. C'era una zoppina ab1- della ,·ita campestre). nell:1 * auton non del tutto nuovi. offn.rc1 una sorta d1 v1v1se- ficace del l! ro. a un a e O hssima nella tecnica del- . 11 1 o- anc~ se appartengono a quel- z1one di un denso e grenuto contemp!at1vo. ad una con- l'oboe? Ed ecco un concerto. poesia di Rebf ato 1 f 0 n flr P la. nuov 1ssuna ondata del g10- mondo milanese. scoperto net qu1sta d1 pace. Laddo,·e fi- ecc ecc » sate qua e a_ ne e gure vane neorealismo narrativo suoi etrah più remoti e più gure. e azioni sia pur dise- · · · 1 concrete del sun . vivo ed Lei fortuna di un * che o.imai sembra riSOluta a d1f!ìcih ad apnrs1 d1 fronte piate con quei suoi lievi _ M1 s1 dirà che 1~ occi~~ona umano paesaggio: ~l paesag_– sovrappors1 a quella che ven- au osseI'Vatore. ma la ~ua •·,:uol tratti. e paesaggi. si sentono d1 un poeta han ° P glO cli « noi, conradtm ve11eu. ne alla luce 1etterana nello e;se!'e soprattutto un e&plora- nah non ,à da mcontri che [are con 1. suggerimenti _ am 1 c 1 della piccola - c>r– unmediato secondo dopoguerra z1one d1 quanto d1 pr1mordia- uantun ue g felici occas,o- puramente tecmct e strumen- ba nnara .. i,. che è sempre e che in certo senso è 1I cor- le e pressoché d1 pre1ritorico q q tah e magari da comodo. n- bellissima Ma sc-.,o tante IP rispettavo italiano dell'Ecole ciascun personaggio arrecp al- nalt ma maturati nel_ suo cordati dal Confalomen a belle not~ziom del genere. de Pan.s. se pure con le debite la ,1mmaigme collettiva della spmt? da lungo tempo. na- proposito del Prete rosso Ma ricche di esh s1gmficant1, P differenze che consistono so- c1tta. e nel 61.IO hn.guaggio ta- scenh e rappresentati con non è vero. m gr. ,1 parte eco d 1~ clima cli questa di JUAIUNO PARENTI P~:~\~tt~u~~ ~ ~=::• 1 :J~~!'. ~~e 11 :a~~lf: 0 ; ~~~:o ~:Il~ gesti si. ma quasi co~e di non è vero. Le occasioni del ~oes~a O persuasivi .. evocativi :e1 clima di quc.ll 'impulso spe- suo amalgama più antico O p 1 u hturgia. quasi_ d1 _danza. che poeta. del buon poeta. sono~ Tra cui le seguenti: « I con– rlmentalistico di c ui in mas- recente rivela e nel tempo è la sua rehg1os1ta. CoSl, chi assai meno ?ccas1ont d1 quel. raciini guardano la pergoI~ - silna parte Vittorini è il re- stes,so racconta ripensi ai quattro Concerti lo che molti credono. magari tirata sui balconi _ con i fili sponsa bile. Si dirà che già la S capi- de Le Stagioni di Vivaldi ricordando a caso un detto di ferro; - senza giacca. un lo.ro osservazione. J:m.3: gliatura lombarda si e.ra pro- (che scn tra i più belli dei famoso di Goethe. E si direb· s'inoltrano. parlando. - nel– ne in 1'atti c 07:1finata .ne~ hm1h Jl:OStoalmeno. nf?:1la ~a n ar_ra- dodici de « Il CimE'nto della be, a ben guardarci che la l'ombra del frutteto ,i. Oppu– dl una espenenza d1 h n~3g.- tiva un obb1cthvo siffatto, e . . presenza del poeta nel mon- 1 e· « Quando il picchio rirnr– ~o. anzi direi è ass.ai -più 11 questo spiega altrcsl l'affiorare Armonia con l'Invenzione»; do non sia essa a creargli nd dalla rama _ umida alla !~fufa~~~ :e ~o: ~cf:::1~ .-. .... --------::o::,~"'l'""i:111""~~, pre!ab?ricate. le ~roprie o~- piazzetta.-. i. caprioli si Jer~ • dustrlale come Milano O cas1on1. Le quah. propri~ mano sut c1gh. una fanciull ~la ricca provincia lombar- perchè se-no nate cosl. non s1 volge gli occhi neri ... ?'· Od da 3 intere;i:;arlì. E' vero che. ,,c,,-c,.....,., . , consumano affatto e soltant('I <1-nche: a: I sensali seduti sulla ricostruendo il modo di espri- _-,,,-,r--··· in puq e semplici effetti panche all'osteria - sotJn i mersi di una società. essi mi- emozionali. - vasi di rame - si divertono rano ad ~ri~i l'imm~~ine d! so bene che oggi la nuova a v ?dere i pulcini 11el porti- quella ~~eta . sul !!;:;~di~~ scienza critica ci sta abituan· cato ... "· E ancora; « ~er lun- ;::a shnt~i2azi~t~avla il xi- do fino all'assurdo a riferire ghe ore - zappano tl grano. schl~ c;:ec e,:;i corrono con- i resultati del poeta esclusi- - M~rendano nel.l'ombra tinuammente è 6oprattutto vamente alle ragioni e alle d~ile viti, •. E per fim:e: « Il Era noto. una trenhna d'anm !a, negli ambienti umversitan. un vecchio signore, il quale. a per– petuare i benefici di una eredità. che dovevano ces– sare con la fine dei suoi studi universitari. andava, da decenni. accumulando lauree. passando da una facoltà all'altra. pur di mantener vivi i suoi di– ritti e. forse. anche la sua riconoscenza per il gene-– roso testatore. Oggi la laurea. se non vi sono ragioni di tal ge– nere. si ce-rea di raggiun– .gel'lla al più presto: ma nel secolo scorso la gente non aveva fretta e il Jau- quello cil mutare in termini argomentazioni• filologiche. 1 ù1scorrere lent.o - det _potCL di pura e semplice scoperta critici. che non hanno da es- tori ---:- fra le ramP os_c1ll.ont1 rears1 a trenta o quaran- sociologica quella che è la ser poeti. e cercano nella - nei grandi pomer1ogt t'anni non mera,·iJ!liava parte che in ogni ~arrativa poesia la storia d'n, linguag- con alte e bianche nuvolP. - ». deve ave.re la lant~1a Tutta -gio come storia d,ell'uomo. :via è il contesto 1n cui que- la nar rativa neorealista e spe- hanno buone carte per limi- ._.te figure compaiono. e 1~ ~e~et~:r~a dfel:!ar:ofg~!~ tars! a questo:. ciò c~e ~pieg~ ;de:e~ _del loro dettato al- della :tanta.;ia (ma i più in- certi successi. ahu:ie. d1 la 1deabta eh~ .canta nel 11- telUgenti i più aviverliti e esclusivamente filologica ver- bro. che le distingue e le fa preparati: -un Calvino.. per saUlità. Ma come esiSton?. risplendere. .PPrchè infatti esem'Pio. banno ritrovati per nella fisica. le forze gravi- quello che importa ne 1l istinto la st!'ada della fanta- tazionali ed i campi magne- Tempo Finito è tale per[etta 6i8 stessa. e il miglio!' Pasoli- tici determinanti ogni tecni- aderenza tra Pesigenza meta- ni. il Pasolini narratore au- ca successiva ideata dall'uo- tisica e la concreta reaJtà rle- ten!ic<> non riS~~e d_alla cc- mo per dominare ed utilizza- gli effetti del poeta: da cu1 nin . del suo ~a;~fis;1~pr~~ re qlielle [or~. cosl ~sisterà l'u~ità. anzi l'immagine uni- :~ 0 Ji•~ ~U.Ila sua profonda s~mpre. anteriore al h!'guag- tana che ~ lettura fin!ta si vitalità, della sua esplicita po- g10. un campo metafisico ~e- cons~r~a d1 questa r_eahzzata 6izione di rottura. delle sue terminrnte lE: successive e ong,oale figur_a .~ poesia: cariche di interna violenza?) esperienze tecniche del poe- la quale può d1rs1 che ag- ncll'illusione che le ba6tanse ta: il quale sarà inesistente giunge a quella bellissima d1 una testimonianza ~i l~guag- se quel campo non esiste: co- Zanzotto, un'altra e per altri glo, e confond~nòo 11.P 1 Ù del- me non conterebbero nulla motivi non dimenticabile im- ~e 1 ;o~a ~fru 1~:':'1~~~u~~a~ Virgilio Guidi: « i\Iatcrnità. > (ì\lostra di Imola) per lui le cosiddette occasio- magine della terra[erma ve- nessuno. Arnaldo Fusinato rag– _giunse il dottorato in di– ritto pubblico il 25 no– vembre 1841. nel giorno in cui compiva esatta– mente i trentaquattro an– ni e. sia pur a malincuore. do..-ette trasferirsi nello studio paterno. in quel di Schio. I suoi passi. a rompe– re ]a monotonia della vita· di provincia. furono i fre– quenti viaggi a Padova. per ritrovare _gli amici del Caffè Pedrocchi, e la lettura del Guadagnali. Di qui nacque la s-.J.a vena poetica e, proprio nel 1841. diede alle stam– pe H sale ed il tabacco e. quattro anni dopo, per la laurea in medicina del suo amico Leonzio Sar– tori. H medico condotto. I due opuscolini. stampati in pochissimi esemplari, rimasero fra gli runici. ma bastarono perché i redat– tori del giornale che si intitolava al èelebre caf– fè patavino, insistessero col Fusinato per pùbbli– care i suoi parti poetici. 11 debutto. con la Fisio– logia del !ione., nel feb– braio del 1846, fu tenuto a battesimo da Giovanni Prati, che presentò il Fu– sinato come assolutamen– te nuovo alle lettere. con queste righe: c. Il Lione bimano di At– tila Celderandi stimolò un altro vivace poeta a trattare lo stesso arg0- mento, e iporto fede che il pr~mo. cos1 elevato d'ani– mo come .d'ingegno. am– mirerà sinceramente in questa poesia la sempli– cità, le arguzie e il brio del secondo. A lui. scrit– tore fresco e provetto, già non bisognano le lodi: ne io sono da tanto autore– vole per render.gli deside– rate le mie; se non fosse l'iUimitata gentilezza di lui a farsene benevola ac· coglitrice. Quanto al si– gnor Arnaldo Fusin3to egli è giovine più assai di me: si presenta nuovo nel campo delle lettere, e uno schietto incoraggia– mento al vivido e pronto ingegno ei può ricever,lo anche da me senza so– spetto, ne suo. ne d'altri, ch'io voglia far le parti ambiziose d 1 aiulatore >. Da allora la collabora– zione del Fusinato fu as– sidua e ogni suo scritto venne giustificato e pre– sentato con un costante ricorso al successo delle sue poesie. Nell'ottobre del 1846 fu ristampato It medico con– dotto e, finalmente. il 25 aprile 1847, H. giornale annunciava imminente le pubblicazione de Lo stu– dente di Padova, che do– veva dare al suo autore quell'enorme PoPOlarità, che lo accompagnò per tutta la vita e anche dopo. La presentazione è una divertente e prudente pre– sa di posizione del gior– nale, che finisce col ri– volgersi, persino, ai babbi e alle mamme. i quali, di– ceva l'avviso: < ... possono starsene tranquilli che in mezzo a qualche scappatella c'è dentro la sua bella mora– lità, più che Jc l!"e'rti ro· poeta manzi moderni; e per to– gliere qualunque sospetto protestiamo: che questa poesia è tutta uno scher– zo, un ,puro sche rzo, una allegra car:icatu.ra di quel– le certe ghermine lle, ra– gazzate. spensierataggini senza importanza né con– seguenza. che erano pro– prie, po' su, po' giù, a tutte Je Università del mondo, temporibus illis. e Diciamo illis. avvegna– chè i correnti tempi sian cangiati d'assai; oggi si comincia presto a pensa– re al sodo. oggi la gio– ventù invecchia precoce· mente. è più tranquilla, ha maggior filosofia >. Da cui si vede che le opinioni vanno sempre messe in rapporto col tem– po, con -le abitudini, con l'ambiente. Oggi. si diceva in prin– ci-pio, noi crediamo di far .presto e di mirare al sodo perché i nostri giovani si laureano a poco più di 20 anni; cent'anni fa si oen– sava lo stesso. anche se l'età della laurea era spo– stata di un paio di lustri. E nel secolo venturo, dopo cent'anni di atmo– sfera atomica e di chissa quale altra diavoleria? La risposta lasciamola. manzonianamente, ai Po– steri. M.AIUNO PARENTI

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