la Fiera Letteraria - XIV - n. 38 - 20 settembre 1959

Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA Domenica 20 oettembre 1959 Il primo He~el * IMPEGNO Diario di un provinciale * di A1'GM,U ~AHDUCtJI Chi.ua mai chi avrà. scritto qualcosa dei pericoH che t transiti di stapione portano con sè, delle emo– zioni che questo tempo ambiguo riesce a stucitare, dei ricordi che smuove, del luoghi, delle persone e delle situazioni che lornano nella. memoria e con– fondono passato e presente in una misura. tale che non si Tiesce più a capire bene dove Sj viva e di che, se ci attenda la maturità, la vecchiaia o si indugi ancora nella giovinezza, nett' odolescen.za. Questi giorni di ii:ettembre sono dolci a Viale Trastevere, alle pendici del Gianicolo, tra le statue, i pavoni e i viali di villa Sciarra: ma il cuore (uno .. slrumento,. che più sembTa inutile e pit'k dobbiamo ostinarci a considerare essenziale, fino a rl!chiare di vivere soltanto di sentimenti e sensazioni e mori del· l'animo) è altrove. «Altrove• non sono nate le vio"fe di certo: è già freddo, gli abiti estivi penzolano nepH armadi e piove quasi tutu i giorni. Per strano cl1e possa sembrare c'è già nell'aria it presentimento det giorno dei morti. Le foglie che cadono sono più di quelle che rimangono a oscillare sui rami. It liceo ha riaperto il suo portone: si vede fa scala corrosa dall'umidità e dai passi strascicati del rBgnzzi; i corridoi sono ancora di legno, gli impianti– ti qua e Id sconnessi. Il capo bidello è sempre chino sui quaderni che racchiudono le sue storie di guerra e di pace, La segretaria, che aveva nel co.!l.!lettoun termometro per misurarci la febbre quando diceva– mo di star male, non c'è piiL e anche il preside, c11e cl leggeva. i voti alla fine del trimestre, guardandoci severo ad ogni cinque, è andato in pensione: ma in segreteria, dentro una cartella, deve enerci ancora la fotografia della. classe scattata a fine d'anno. E' tutto quello che, solitamente, rimane degli annl di liceo. Dietro ogni fotografia a·uremmo do~ vuto scrivere a suo tempo i versi di Verlaine « Le ciel par-dessu.s le tait si bleu si calme... Qu'as-tu fait de ta ;eunesse? • e ripeterli ad ogni tran&lto di stagione (« si dimentica lo scorrere del tempo I che è una morte I lenta come labbra in.saziate •• · scrive Valverde) quasi come un esame di coscienza. Per non arrivare mai a rimpiangere la giovinezza, non quella. fisica. ma quella clie nasce dalla lotta alle abi– tudh1i, dalla freschezza dello spiri10, dalla capacirn d1 correre dietro, come un ragazzo, a un'avventura (morale, inteiietluale, politica, religiosa) anche a ri· schio di rompersi l'osso del collo (come, d'altronde qualcuno di noi io rischiava all'epoca della maturitd classica arrampicandosi sul tetto di casa a declama.– re il « Prometeo incatenato• e fuggivo no anche i gatto Via Veneto, ore 23. Personaggi e scem:i: la pit– trice famosa (pittrice perchè qualche volta ma. i pennelli, non importa. se bene o mole; famosa non soltanto per i suoi Q~adr(), Qu"ello Che Ha Appena Stampato Un Libro, amici. conoscenli, un fotorepor– ter. Un inviro annunciavo che l'autore avrebbe fir– mato le copie del libro in tm certo caffè (libro molto importante. parla del ler.:o o quarto o quinto seuo) e che madrina. della pubblicazione era la nota pit– trice. Ma al caffè sembrava non ci fosse nessunu disposto a comprare il libro per la soddisfazione di farlo firmare all'autore e per di più il cielo minac– ciava. µloggia. Fuga generale in un ristorante aila moda. Conciliabolo con I camerieri da cui si potrebbe arguire che Il gruppetto di amici desidera farsi of– frire la cena in. cambio della pubblicità che surebbn naia dall'Importante avvenimento artis1ico-monda– no. Sta di fatto che la compa~nia lentamente si àu– solve. Si allontanano a due-tre per volta e ai ca– merieri non rimane che meltere a posio i tavoli. La scena si spo&ta nuovamt:nte su via Veneto dovt' qualcuno diuerterd fino alle tre sul fatto che or"1ai t'ar!e la comprendo110 solo le éli1es. La placida 1101te romana ha visto ben al!ro e:l i) dispo:tfa a coprire anche le sciocche vanltd d.i una sera c/,i tarda estate. Qualcuno pensa che il rfspclto d• se stessi C alla base dl tutto, cl1e non si dipingonn Quadrl ,, .1crlvono libri senza rbpeltore se stessi. O meglio, si può farlo, c'è chi lo fa. ma è come ù in guerra. si sparassero in!t~l~l fiammiferi nwltirolorl. Tra dieci o ventj anni i libri di stona riportera11,· no. tra le lmmaahtl e i,li nvuenlmenti piìt .slgnijlcath1I de.I nosiro tempo e di tutta l'elt\ moderna, it tcslo del dispaccio d'agenzia che in questo momento ho davan· ti. Lo trascrivo: • I-47 ... Urgente - Radio Lunlk Jodreil Bank, Inghilterra, 12 fAP) - I radiomessa1:· gl del Lunik II captati a Jodre!I Bank. sono cessali al· le 22,02 (ora italiana). - (AP). 235VEP220950 - I-48 .. Segue urgente - Jodretl Bank-Radio Lunlk. lI (2) - CiO vuol dire, evidentemente, che o quell'ora il raz.:o cosmico sovietico ha fatto centro sulla superficie ht– nare, primo degli .1trumenti costruiti dall'uomo a rag– giungere n satelli!e naturale della terra. AP- 24SVEP221250 •. 1 11oslrl figli lmpart:ranno co.1l a .~cuoia, accantD o.Ila data della scopt:rln dell'America, anche quello dell'arrivo della prima. astronave sulla luno, I3 set– tembre 1959, ore 22,02 e sarà una data importante, non. Importa lt: nel bene o nel male. Andranno ad– dirirtura sulla luna i nostrl figli. Spero comunque che questo non impedirò. loro di sentire quel che noi, uomini della prima metà del secolo, abbiamo sempre ient.ito quando ci accade dt ripetere « Dimmi tu lunn tn. cit:1• e che anch'essi credand" che c'è qual– cosa di inviolabile, « più del sole, del lucido Giove, delle raggianti sorelle le Pleiadi»: qualcosa dove non arriveranno mai astronavi se a malapena qual– che volta, forse, possono planarvi oli Angeli. ANGELO NAROUCCI

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