la Fiera Letteraria - XIV - n. 20 - 17 maggio 1959

Domenica 17 maggìo 1959 SCAFF,ILE l'ECCHIO * E NIJOJTO Impulsi dell' anticesareo * di ilJARINO PARENTI LA FIERA LETTERARIA UNA POESIA Dl CARLO BETOCCHI * Fratello erbivendolo O fratello erbivendolo quando sospeso è il tempÒ, che la tua merce gridi perchè a mezza mattina, Circa una Yentin~ d'anni gé nella seconda pagina del so di qualche titubanza. di dal traballio dei nidi nelle case, ogni letto f~. ~u vend~ta a _Milano. la volantino zanichelliano. L'im- qualche pentimento sorti a d'erbe del tuo carretto; sprimacciato indovina, bib~1oteca d! Fehce Cavai- pegno posto in questa fede!- frenare il primitivo impulso. voce, nella mattina, e ogni voce predice Pag. 3 IL LIBRO DI CUI SI PARLA * RACCONTI di Ercole Patti * dÌ FERDINANDO VJRDIA.. lott~. . là. di trascrizione. dimostra. Ma a guardarci bene dentro, della non peregrina assai più che non dice; ~ a~eva _acquistata un v~c- ey1dentemente. la sua ìnten- ci si accorge subito che le ne<:essità: Il confine tra il gallismo di una femminilità subalter- ~Jo libraio. che mi fa,,onva z_ione di metterne beo in ri- preoccupazioni erano di altro voce della gualcita e rerotismo (per non parla- na e in certo senso assente di una deferente p;ecedenz.a Li_e~o i! c_ont~nuto. per poter- genere: quel riferimento. in- che lo stonato canto periferia che fruttifica re di erotomania, ma si trat- trova un riscontro nella sa- [-~;\S;t~:.:~;~1~:Fi:!ii ~-~Ei~\;{~1::~i:.f·~:!~i~!~: ~ I~::h :t~· v:,: ::'~:; :u~~ c;i;o;~,~~:i e~: ~:!:.":~hita ~r:~~F!oc;!:;H 1 f,?; ~ ~~~t{1~~~~!r:~l~~~~ razion~ ui:i,~ s u~a e _classica. g~ 1 eroe._ re st a a sape-re, aver tro~ato in una 1ettera i~ 11 :1 :::ion~,i!:1ate, ~~;o~%~~=:~n!!!~• più labili e incerti: quello in una sorta di abbandono ~~~o di -~~gi~e librari~_. ~~cr Sig.r Za~uch~U,. s'ella co;:- un ritratto così chiaro e pro- gli orti dalle brinate, al cuor che ne sussurra; del compiacimento, della !al- alla scia del ricordo: direi conosc~~za O ; u~ 1 ~ 1 ;t 3 preurle s 1 e me e_smio. tlla 1 c e fondo di un uomo. in tutti i e dalle nevi: sa pietà. come pure quello che ritorna in questi racconti . . ' . pra u 0 • trova ne suo ]!tanto a ca_ 1!'~ suoi aspetti. psicologici. mo- voce che d'uomo sei, del moralismo assoluto, della di Patti, proprio nella noia fi°~~ris~~~ interesse per e la _po~derdazione e l'a 1 biltta rali e letterari: il polemista O del comune esistere voce che apparirai, ipocrisia predicatoria. D'al- e nella solitudine dei loro · per_ m?iar i _que st ~ ett~e impulsivo. il cuore g ner O voce e.lla Maddalena, tronde occorre mettere in protagonisti, il tema svevia- t 1 Le cr 1 sse era:;: sta1 e por- oos! m!nute ne, particotan e il letterato nelle cui ~per~s iÌ ri_chiemo quotidiano, - Donna, che piangi, donna?... luce che esso è tuttaltro che no della senilità. /a:ec~~i agf:r~i. ;:e~rv:;t:: ~~:tili.rngegnosamente 1 ner- Carducci :rovava « l'a_bbon- - Donne, c'è l'ortolano!... nella Pasqua serena; un:invenzione italiana_ o si- Ma ogni tema non può svi- mo ad aprirle insieme. E' superfluo che io le di- da~za ~nhta. la melodia co- voce che senza danno, cil1ana: un personag~~ co- lupparsi che in un ambiente Da parte mia. malgrado mostri che questa sua manie- Io:1ta, 1 abband~no al fanta- come il cammin ti porta, la pietà non tradita me VAlmont ~ella L,ai.scms e in un clima particolare: co- le assicurazioni del libraio. radi onoranze è indegna non st1car mela~con1c~11. _per po: con il profumo strano enche di te s'abbevera Vangereuses di ~hoder~os ~e me nella Trieste di Svevo Ia un po' di prevenzione c'era; solo dell'eroe che tutta Italia terio ~e~mre « l ultimo dei dei ringorghi di roggia, e la vita. Laclos non è riportabile m senilità rappresenta il culmi- pur conoscendo gl'interessi piange. ma anche dell'iUustre romantici >i. voce che metti bocca CARLO BETOCCHI g:ran pa_rte - s_epure e1_>n ya- ne di una gamma di espe- Jetterari del Cavallotti. pen- ix,eta che lo commemorava. MARINO PARENTI rie e ~iv~rsE: 1mplicaziom e rienze di società, un rappor- savo che. in gran parte. si Perchè io 110 n credo e non 1 __________ '----------------------------------------..1 complic~zi_oni - a un.o_ sche- to dell'uomo col suo mondo do,·esse trattare di opere di posso credere manco per so- ma galliSlico. e t_utto 11 te_a- e col suo passato, che finisce ca,atlere politico. gno alla d;chforn.z;one ch'ella « ANNA A ì\IILANO » DI CICOGNANI E « INVENTARIO PRIVATO » DI PAGLLi\.RANl tro < bor~hese >, il vaudevd .. col far perno nell'ultima in.. :Maggiori. quindi. la mia stampa nei fogli di avere le, 11 th eàtre de poche, sJa fatuazione erotica come può sorpresa e il mio entusiasmo, comperato da Carducci la * pure limitatamente a fatti di esser quella di un personag- a mano a mano che i libri si proprietà del' suo discorso. C?st ume (ma ~que e La- gio come il Brentan-l, per allineavano sui tavalo. tre- Trattandosi non di un li- N o T I b!che superano ~l_me~ fatto Angelina (e si veda come il schissimi. quasi tutti intonsi. bro. non di un articolo let- z I E D I p o E s I A di c~ st ume ~ 51 mseriscono tema di una femminilità cit- tutti con dediche autografe. terario. ma di un discorso re- st abilmente m una letteratu- tadina, tanto più innocente La letteratura italiana del- citato in pubblico e per cir- · ra) del secondo Ottoc1::nto quanto più abbandonata agli li ~e;:o;r~a ~;~àr:s~!•~~~oc:1~ ~~~:~:es~!. :u::1~:~ ::t~i -- , t:~::!~t~. ~:heri~:u~:~: ~:tl1etiJf~~it~f ~ne11~e!~~a~ un'ampiezza insospettabile. poeta doveva e voleva par- Dal gruppetto degli ultimi * delicata nel e ritratto. che se st esso molti dei caratten matizzaz:ione dell'amore· i specialmente la poesia e. in lare al cuore di rutri gli ita- e arrivi• (occorrerebbe una ne fa il poeta, avanzano di che vedremo travasarsi sue- suoi c1v1li cmquantenn1 bor- p~rticolar~ .. il mondo carduc- li.ani che piango.no e non alla specie di ore.rio ferroviario , • ELIO FILIPPO A CC OCC volte in volta e sj uniscono ces~ivament~ ~ella mterp~e- gbesj non sopportano alcuna ciano. am1c1 e nemici. ammi- borsa di molli che hanno cin- per segnalare tutte le prove- (, I, n A al coro di altre figure e di lazi~n~ galli st ica. d_eµa Vl~ complicazione dei seniimen-. r~tor~ e _detratt~r!. Chiari_ni e quant.a centesimi da spett- n_ie~e e coi~cidenze e de~ria- . _ . _ _ . . altri personaggi che nelJe poe- mer~dionale ~ sicJhana 1 !1 ti; i_ loro incontri sono lisci N_enc1oni,_Pelosm1 e Rap1sar- dere. z1om) estraiamo due libri z10n1:: d1 Sp~gnole_tU), e li svolgono fatti c~e_s°:l? 11:ap- il naUfra O balordo· \~er: sia di Cicognani hanno la p~rticolar~, di u1: Branca~ 1; e bmpidi. riempiono uno d1. _Severn~o F~rrari e Mi- Ed è altrettanto chiaro che e milanesi» (milanesi in senso sceg_hamo tra I tanti che P_ure par~nza ~anno I hmth di une ri · gi 1 vfss 1 stessa parte di affetto e di d~ un _Amante, di un P~tt 1 : spaziod.i tempoebasta).così tel11 e tanti altn. nel momento itt cui t11u:i gli lato), tentando di farci per- menterebbero una cordiale stona privata. pe.r rassegnarmi a perderti; è • Si PU? parlare per essi. di la senilità dei personaggi di Alle dediche carducci~ne: italiani versano lacrime e donare certe .. romanerie » parola (è c°:n _qualche rimor- _La Mil~o di Pagliarani e di (di luglio co~::i~s;:~gini della no- o~_sessicn~ del sesso?. N~n Patti. si manilesta attraver- da~a 1~ lor~ !requen~. m 1 c, portano l'ob~lo sulla tomba che vossono verificarsi pro- so ~he n?m1r:11a~o Il ~an1:eto C1cogna1:'1.n~n offre ~re_testi la più cupa spera 1 ~~sci: stra domenicale provincia, ce dub~ 10. che esso_ 513 m so un'amara saggezza che abitua, su~1to: le Odi. b_a:ba- del _ Padre u:zn!ortal_e dell~ bebilmente per ragioni Iogi- reciso ?1 Gtull~no ~unb1 ~ a descrizioni_ paesaggi~tiche, a fare della morte un'abi- certi aspetti del nostro quo- ~ran1:at1. 10 Pa_olo tl ~~Z~ p~rmette loro di superare il re. per ~ ricordo _d'am1c_m~ ~1; patr~a. _ n_o~ e 1l_ pnmo de~ stiche. I~ cantico degh anni n~str! fred?e, anoru:°e: dà mve<:e _ . (tu~e ». tidieno esiStere ven ano col- 1 erotlSm~ sconfmava gia _ m disgusto e la noia; ma non una copia del pnmo m1gl1aio poeti !mc, d'Italia che puo Sia detto comunque a no- dt Ketty Daneo, pubbbcah respiro alle azioru che in essa dove e fac1le scorgere il se- t· dal .·vo d.• un'e~perienza erotomai:iia (e _!o~~ persino certo la solitudine, la consa– del ça _ ira, e fra~amente_~• aver~ venduto._ un tanro _per stra discolpe che, almeno nel- e1:trambi dall'ed!lore <;:arpe_nasi svolgono ~ che entrambi i gno di u!18:_mat1;1r_azione di ~e ~~ no~ s'ebbendona erot?fobia che e gia un'al_tra pevolezza del passare del espress1one che s1 ripete p,u gemilo e per riga. le lacnme le intenzioni, vorremmo te- di Sarzana, per J. quali abbia- poeti trascrivono nelle loro una sensibilità hrioa ottenute - ~ f - 1 f g è alla ~accia_della st es~a ~edaglia), tempo. Invano elusa dietro lo volt~; e. ancora. un'arguta proprie e pensare a -ricever«! nerci ella larga da queste re- mo lasciato passare troppo pagine, accuratamente evo- per l'attenta disposizione di mai ~ . ~ci e ~i~o:e degli m Ama:1t~ nell Ama~te Ma- schermo di immagini giova- d_ed,c_a su.l~a_ deliziosa ed!-- egli solo - dal suo dolo- gionali affezioni, così come ci ~empo) per una ragione che cando ricord!, ~ra drammatici Pagliarani alla poesia. :~e:~s d~\~aca. turo, 1 diviene alla fin": un nili, quelle delle giovani don- z10ncma or1g1_nale delle Pr1- re un lucro. . teniemo lontani dal conside- m certo senso accomun'a que- e ora patetici, sempre però • • • L'esperienza •n Cicognani CO!flP ess~ dt _ fru st raz.Jo~e. ne arrendevoli e senza com- mavere ellen~che:_ • _All'A_nti- _ N~ Pericle 1nise a !'rofirt~ rare J>importanza di un libro sti due nomi. concretamente ancorati alle La Milano di Cicognani ap- 5 - tramuta ·n' a~tentica fed~ Ne v~~im~nhcato, Moravia, plicazioni nella loro pagana cesareo ~uesh ultum fìon di ti discorso funebre ~1t1 morn a se<:onda del nome dell"edi- • • • città-pers_on?ggio, o a~dirittu- pare invece più vasta e eper- i~ quella s~lidarietà umane ~~~oscri~to~ia, ~tt~;ro 1 ch,e gioia di vivere, l'idea della un classico non !~ureato ». _ del Peloponneso,_ n~ D€?no- tare O dell'autore. Anzi, certe Pagliarani, romagnolo di ra alla citta-protag?m~ta- _ ta per la gamma dei pretesti che da troppi viene interpre- anzi uno sc~ittorenn ~~~e-: mo~e pr~':'ale ~ul desiderio f ~na so;pl~esa p1u fross~ !111 s!ene. che pure t d1!cors1 se accuse di e banditori» regala- Viserba riminese, vive attuai- Appa~to, un po m1steno- che muovono questo autore e tata unicamente a proprio dionale ci . e o bl en. e ando. f1s1ologico dell'amer n~ /~ p ~ a _secon a ed1z!o: 11 faceva pag~re. cn~o ~anar~ teci dalla sottile critica ita- mente a Milano; mentre Cico- so, nel pn~o,_ l? sfo~do ur~a- centrare la pzopria storia vantaggio. Ecco perchè a par- non-meridi:Oa 1 f 0 ci:it~~ 1 r!' »._ E' lo squallido po!'°e– no. eh rt1o~ere '!an,i:u~zia da quello stu morti d1 Che liane provengono proprio dal- gnani, ~he viv_e in Romagn~ no su un idilho p:1mav_er1le poetica ~ ~mana nel nome di lare con lui, o a leggere nelle allo studio, tuttavia di~: ngg10 del dottor Palizzi: . c e _ au ore m, 13',a _a ronea. . l'aver alleTgato le dita ad au- (a Forlt, ma e bolognese dt che travolge f sentimenti del quella c1tta. sue · e di eta si ha società in ' - « Il tempo passava sulla ~:·\:_no;ti c:i~:i"ot~1;1tta 1 a~1= t Facc~a dun~te ~ ;11i'~o pre= tori e editori di poesia non nascite), ha ambientato a Mi- Paglial_'6ni, _il quale con In- Nella raccolta che abbrac- modo~~iascol~e u~a voce dionale co~i:-° q~!ll~ 1:;:fi~ terrazza. L'_ed~~ variegata g!iò ~ai una sola I an?n a ~~~d;1g~1_or am\ e t';a am - sempre considerati ad altissi- !ano la _maggior parte d~lle v~tarto pnvato (che fa se: eia i versi dal '52 al •~a (e che pareva dispersa. squallida e amara Roma con.. a1:7eva <;irma1 d1e1~ove ~- Ma un altro 1i:r/m 3 a~che ·natura n~ll~ues~~nd:Ucon:~~- mo livello O non co!°presi nel sue poesie. ~l loro c~ntr? d'm- ~.nto a Cronache e altre poe che segue a quelle pubbhcata ",, temporanea. °;· Cosi _pure la Vlte_ameri- questo perfettamente' inton- dia del pianto gitaliano· ci di- grappoletto di i:10;111 eh~ stan- tere5:5e poehco è_qumd1 quel- sie ?pparse ?ressa Schwarz qualche anno fa prE:5$~Gu~n- Sempre della e linea mila- Ma Patti? Patti è vera- c..na. Poi sarebbe a.mvata lé:! so. mi fu cagione della ma - ca almeno al ii, re~to che no a cuore egh_ 1llustri_ spar- la città, nel cu1 n~me con- n~l 54) raggiunge una no~ da: Alle assorte regio~,) !-1lla- nese » (mi consenta Anceschi mente un caso a arte. In a - morte ~e n~n- ave_va mai gfore emozione· mi bastò v!- il ricavo delle ~arcfze di Car-- tttori del traffico nazionale. vergano le loro voc1. Je loro p1ù ~H~t~sa ~ qu:Ha sorta d~ 00' assume le co!Oraztom del- il richiamo ad una sua non çarenza il suo lh~ite è quetlo ce55a t o. di_ avvicman;1 un ?O: dere il nome' di Ferruccio ducci ella lo destina intero Ma con buona pace dell'ani- ragioni segrete. ~~pigliato 111Um1~~0 c~e s1 la memorie e degli affeUi, dimenticata e felice intuizio- del costume e di un costum co o1f1 g1°:mo, durante tutti ì\Iacola. sul frontespizio: ma al monumenro che innalzerà 'ma l?ro E:ccoci e. segnalare Una ~ila~o di sfon_do, viva mtravved4:va nel primo l1bret- di une memoria però co~cre- ne, sebbene egli parlasse di borghese, con un residu~ queg ~1 >. . . l"accorato senso si accrebbe l'Italia al suo eroe. due libretti che già da qual: però nei su~1 elementi ur~ni! t~, e -raggiunge anoh":, :tra to- ta e popolana, dov~ le f1gu": una linea più propriamente giornalistico e addirittura Co~_th nel l?ro de~tmo d1 quando lessi la dedica « A Felice Cavallorti- che mese sono ~ul ~neo det colta ne~ chma delle stagioni ~ spesso embl~at1c1, una del pe_dre _e SE?J>pel~tto - _ tr~ 1. lombarda) segnaliamo Diet-ro i cronachistico che si avverte ~nno1ah conqu1staton. co_me Felice Cavallotti. onore. van- La minuta di questa lette- Ji~rei: In_vent~rio _ imvato di ~rsonah e sen_tlmentall _di più accorta colon ture del ":'e~ fagoth dei p1ccoh ~ughest ~• muri di cinta del notaio carlo s~mpre. ma si avverte prin- 11famoso a~tore della ?ovel– ~o ~ gloria della democrazia ra. torment~tissii:na per le Ello ~g_lia:i:aru C?-1todal Ve- c1a_scu.n auto":, partecipe so~AC~~f ~st~~!~f ~fr~a. o della :°adre (e Ricordo ,t Marcbet_ti (ed_itore Rebellato), ~palmente per una sua dif- la e Ch~ noia~• come l avyo- 1tahana ,>. molte correzioni. e stata con- ronelh d1 Milano in una colla- qwnd1, questa città, come un q 1 1 tuo t'osano sulle casse - del che a dtscrenone e buon gu- fidenza nella letteratura che cato di e lnc1den~ a Villa Quella stessa mano che servata nello stesso foglio na nuova dov'è pure apparso personaggio che assiste al con n margine di •~~~i! magazzino, madre, distaccata sto sa unire qualità d'intui- forse in certo senso è• alla Borghese>, come ~ fallito di aveva stilato le deferenti pa- propagandistico. Le notti di Mosca di Giusep- crescere degli anni e delle fnecessarlo - come in un sogno repen- zione e realizzazioni poetiche fine una sfiducia in se stesso: e Fuga da Velletn >, ~ome il role. doveva. tre lustri più Si potrebbe anche pensare. pe Bartolucci) e Anna. a Mi- illusioni; vera per una sua a chiamare la " 1 ta col su~ ti!'amente - dalla tua quieta cui non possiamo che augu- c;erti suoi curiosi riHuti di PG:eta 7 professore d1 e M3:- tardi. _stroncare la vita del- a prima vista. che tutte quel- lano di Mario Cicogneni (ed.i- presenza conti~ua e dire~ta: primavera In-vocata 1.em ~~:~ v 1 ta di ~aia>), o della don- rare consensi. portare un personaggio sino t:unomo m~ca!,(> >, come il l'ammirato dedicatario. le cancellature siano il rifles- to da Rebellato con prefe- come lo scenario entro cui s1 ru tempesta. e in ,,Jsta della na der titolo, cosl assorta e ELIO F. ACCROCCA all'estremo assomigliano a n~co _prop:ietano e~eo don Ho detto che i libri erano ' quelli di cavalli di razza che PJetr!no _di ' Una vita >, co- per la quasi totalità. intonsi dop0 aver saltato ostacoli me 1 emigra~ ~e t?ma a e ci vuol poco a dedurne che difficilissimi, si fermano di ~ama d~.po d!ec 1 aruti e non il Cavalletti non li lesse. For- Con Una picC1Jlastoria (Rebellato Edi- « U1'TA PICCflLA STORIA» EDITA DA REBELLATO e toma nd0 mlrrai fronte a minime difficoltà. nesce piu a ritrovare un s1;10 ;.:,:;ii~;i:."'~i P":c~~~:~fò d•J; ~;•:26_ 8 ~ 0 :1~! ~~o s~c"oa~~~ n:,. ofti~in:i~ )f. !~7~~.2i~~:1;;~chò ~~~fui\~:°g~:;1:. 0 1a•~°,; ~:"a'::,f'àt': a:i::u~~, ::t sbirciare qualche periodo O versi. avendo infatti pubblicato la pri- fino a farh parlare! bravura di narratore si ri- le 'Donn7 d_el Flam.Ullo >, ! qualche strofa nelle pagine ma sette anni fa. intitolata Ritorni, in vela nel racconto, nella no- personaggi 51 salvano quasi 1:bere. quei quadernucci de e li Canzoniere> i V: • d • u R l Nell'amore immutabile velia. Direi anzi che il Patti semJ.?re con la fuga nel :1cor- Non gli era sfuggito. però. quali. tenuti su col fiato da Elio Filippo e rs l l go ea e rinunciavi e tacevi. avrebbe saputo darci vera- do d1 epoche lontane, di lon- u_nfogliettino di quattro pa- Accrocca e da Ce5are Vivaldi, restano Ed ora quei silenzi mente un tipo di novella ita_ tane sensazioni giovanili. E' g~ne. contornato a lutto. in- ancor oggi. girala come vuoi, l'unica an- ~~:=~h:c~:!~ ~;c:,fprimono, liana contemporanea modu- su q_uesta fuga _che o.pera la nn.togli .nel giugno del 1882 tologia attendibile, o diciamo semplic~- estranei pensieri lato sulla satira del costume trorua. e V?rrei aggn~gere come direttore della Lega mente probabile. 'tiella giovane poesia * son. passati in u-n lampo borghese se non eccedesse 1~ 1:°ahncorua dello s~nttore, della Democrazia. dall'edito- del dopoguerra: e ciò a dispetto deU-esi- ali anni che non ritornano. talvolta ad offrire i fatti di ClOe _la. sagg~zza dei perso- r~ Zanichelli: il solito bollet- guo peso materiale della carta e del d . 1 O tristez:!a infinita costume in quel senso crona- naggi d1 Pattf: essi no~ ama- tmo delle no,·ità; esattamen- piombo. compansato però ad usura da GIORGIO C..:-lPRO~I in questi giorni brevi. chistico di cui si diceva. La ~o~ n_on odiano, anzt come ~: :;:;~_ ilsu~r:1~~Yr:a d;!~f~~ ~~t~,uo: 0 ;u;~~ a;;taegl:~g:~!~~·tt:i~ t:~ zione melica: o - potremmo anche i giovani e pappagalli». gli impiegatuc- :,f :L~;!~~r~i~1!a! r~~~lt;r!::~é 1 ~~di~~! i ~: ~i:!;~ce s1:o~~on~~~~: c?el quale si legge: "Pubbli- si tieu conto del sapore che le pagine dire - ,:olta da una parte al fedele re- ci: l"intera popolazione d'una periferia piam sotto il titolo Le donne quasi semp~e col sottrarsi al- cazioni in onore di Giu.:eppt> prendevano _ allora _ colte così di soconto in prosa d'informazione e, dal- romana vista con (erma carità: e la poe- Vieni e fammi guardarl! e altri racconti ci presenta la _durata d1 ogni sentimento; Garib~ldi n: prima mano e con rigore di scelta l'altra. a una sfumata fabulosità. il che. sia di Reale è poesia popolata. non abi- quanti: altri segreti. alcune novelle di un'imposta- e m fondo I~ don~e ~i que. Garibaldi era moria il nel vivo d'un::i mischia ormai spentasi. nei momenti più deboli (Il chiosco e. qua tata soltanto da S.M. l"Io) è di continuo urbi nelle pupille. zione quasi perfetta nel loro ste novelle di Patti, disegna- [!iorno 2; il .fìmbro posiale di ahimé. sul limitare della Con{usione e e là. Una piccola storia) porta al risul- trattenuta con pudore sul filo sottile ma Non. scrollare la testa. arco narrativo, accanto ad te con tanto amoroso batti- t·artenza da ~ol~gna. r~ca !a del Sonno. tata di due immagmi (quella dell'occhio teso d'un canto che noil vuol diventare ;:nno~ir;i;,f q~:~tt~!;' tardi...: altre che lo sono di meno ap- cuore nella loro fo~a cor- c'ata del 6; J·S 11 foglio era Carpire il segno 6 ncora un poco in- destro e quella del sinistro) che non vocalizzo. e dove le rime non obbligate si posson.o te-n.tare punto perché non è difficile porea. nella loro nudità. nel n~lle 1:1ani _di Ca,·allotti Za- certo (l'agrezza) cli Ugo Reale in quella sempre. come in unC' stereoscopio non di rado volgono al vezzoso pur aggiun- ancora. che farebbero rendersi conto di una sorta loro ab~andono a~li istinti, nichdh. evidentemente. cdi- prima pio,·a (e bisngna dire. a conferma perfettamente messo a punto, riescono gendo spesso un che di più intenerito a ,e limpidi gli occhi. di ritegno dello scrittore di non lasc~ano traccia quando tore oculatissimo. non a,·eva delronestà del suo Ja,·oro. che a tali re- a combinarsi nell'unica immagine in ri- al discorso (come il buffetto che si dà a me leggero il cuore andare a fondo di certi se- escono d1 scené:!; ed è quanto per;o tempo. . _ mote paginette egli non ne ha aggiunte lieve voluta: quasi che la prosa. si ha al bambino cui si parla), Ugo 'Reale ci greti pen;onaggi. Si potreb- un _c~r.attere d1 quel tipo di Ne_lle tre ~agme successi- molte in sette anni. cioè da quando gli a volte l'impressione. sia stata arran- par che abbia trovato il registro giusto ì\la leggiamo pure, dopo questa prova be dire che il Patti di fronte serulita va forse cerca~o nel ve si_ anr_lUn_c,an? altrettantt> fu apposto sul pass'lporto il primo visto giata in un seco!ldo tempo (senza per- (l'adatta impostazione) alla voce. mai , maggiore>, una delle prove minori>: a certe situazioni psicologi- :3cconto cLa st~ chiusa>: p_ubbh~azi?m: Gm-~~ppe _ ca: d'ingresso neila repubblica delle lette- dere la propria prepotenza) su una mu- !orzata - ascoltando sirene libresche in che si ritragga con la di- il suo _prot~gomsta che rae- r,baldi. _ discors? di Giorne re) 11011 ci voleva molto. tanfera scoper- sica già nell'orecchio: dismisura con le proprie forze - in note Un ma1tino screziane del gentiluomo di conta m pnma persona, sor- C~rduc~,: L~ ~ira e le gesta to !"impegno. concretizzato ora sì ora no, troppo sotto o trappe sopra il rigo. E il trema nell'aria l'eco altri tempi, accontentandosi p_reso_da un temporale trova ~1 Garibaldi d1 J~ck _La Bo· di rompere il guscio d"un linguaggio con- ~~it!:c~a~l C:~ l~~t~le timbr~ che ~e C:riSulta /a1_1teriore p~r : t~~~tasnaenn':ttaghe: il più delJe volte di una bat- ri!~g10 una sera nella villa Jin_a. al secolo V1ttono _ ~ 1 ec- venzionale in lui ::incora resistente. per e quand-0 sOpra il tetto ascen enze a repusco ansmo e c e che l'inv~rn.o è sconfitto. tuta. Ma come non aggiunge- abitata da due vecchie si- ch1. e la seconda ecimone inventare O ritrovare in un canto dimes- si senti il crepitio semmai, con un grano in più di pazzia re che queste novelle di Patti gnore dove ogni stanza lrn delle N'?terelle dell',\bba. so (e nel modo di porgere certi etemi dei colpi. e dallo pia.:-za o di dolce visionarietà. potrebbe ripor- Allora è meno graue Ci trovano consenzienti an- un nome che è quello di una P?co 1mporta~·a. al fa,·al- immutabili contenuti da un punto di vi- ci gÌ'Ull6e delle bombe tarci rorecchio a certe inconfondibili ca- il passo del tiranno, che in questo, prima di tutto persona di famiglia morta, lotti._ del Vece-ha ~ d7II Abba. sta nuovo. seco:ido le diverse circostan- il fumo e lo sconquasso, denze e ligu 5t iche >, ad esempio del se ftlggen.d.o si porlo perché ci troviamo oggi, in ma solo una camera è chiusa ma !I no_m.e dell amico C~r- ze d"una sia pure <piccola> storia per- m·accorsi c.'1e restava Ceccardo di e Quando ci rivedremo> - il gelo. i venti Italia e fuori, di fronte a do- e preclusa da quarant'anni. ducc1 _at~1ro_la_ sua attenz10- sonale. bagnata però dal mare della =i(~o~:~~~~ttee~a Val di Luni, 18?1) è d'una così commos- i~ i:n::~ti.s:e1:::- cumenti narrativi di un'indi- da quando colui che l'occu- ne. s1 indigno e prese la grande storia c-omu!'!e) la necessità del- come se andasse al passo sa affabilità e persuasione che. nono 5 lan- sparse rovine screzione assoluta, ma anche pava Giovannino, un !ratei. ~~:r i~drni~:= Nicola Zani- l'espres:-::ione: col battiio del mio... ~ l"es~~ta. 1 sei ~ratto a. fermarti ad as_col7 nella fuga rabbiosa. di un'assoluta incapacità di lo delle vecchie signore è chelli. leggo nei giornali es- PPrchè fingermi. estraneo Ma dopo aver facilmente sottolineato. ~!~~~~~e;:~~t1r~:i':~~e;r~r;~~;ucp\~~ t1ir:ddfo~;:::.nza irc;;~::to poi al gallismo di :~ ~o.se~ ~~~~~~~v~oiue{ c~ :f;~o~~:~~~~e~~i :,:~~br~i ~~ ~:ot~~~~achif fe~f:;nr:norare in questo breve esempio. i ciottoli con- lare d"un uomo o"n~s10 che non si sogna Patti non si può certo ne-- narra si trova come in un Carducci in morre di Cari- dt un rempo: tro i quali. talvolta. inciampa" ancora nemmeno di stupire con le sue vaste ca. Sembra la poesia più modesta dell'in- gare che esso rientri nel cli- monèd~ subacqueo, pietri!ica- E!dl~~E:.,~:!·;:~~'E,~:~,~i~ ;:r i::~. 0 ir 1 :;:!t : 0 ::c,ria ~;:~:}E;:~;:\~E~~E:u~~~:~E ;1: }~·i~ 1 ~Et JlF~c~cJJ!?fii ; ;;::~ffa~rFr~~~E:!t~;~~!~:~ ~:~~~!•:~. i:ir:~nii ~i:i ;;~:;!tJf·1pr::~t1·~~; par1ecipazione luttuosa di Ma li. all'estremo cerchio na. fuori delle intenz10ni tragiche. e sba- mondo. con l'unica profonda esperienza molta deUa poesia più riuscita. non è verosimile gelosia degli in- ~~~adnt~t_a ~~~ cravatta a questo 1enore: <lei miei ricordi. gliata è la gr3dazione degli aggetti\'i che ha: quella del proprio soffrire e del stata spesso scritta in margine alla più terni familiari. lo stesso par- steecre d! 1rig1 aC~ome un.:i. "In onore di Giuseppe Ga- quasi un sogno rimane: , estranea, indifferente». essendo il pri- proprio gioire. dicendo la quale egli per ambiziosa?) riesca a porgere al lettore, ticolare-borghese condotti al- d_ca l egno. era un ar- ribaldi. lei. china sul mio ri.!veglio mo più forte del secondo), bisogna an- forza dirà sempre cose di decisi.va im- senza lasciarsi traviare da suggestioni restremo e all'assurdo rie- :a io a specchio che guar- " E' pubblicaro: Giuseppe le braccia nude che mi scuotevano che dire che è proprio in queS t e 'canzo- portanza anche pi!r 13 comprensi.one dei altrui, il ritratto della propria anima scono a provocare situazioni ~~a verso il letto. Lo spec- Gnribaldi. rli~cor.~odi Gio~uè il viso che m'era ori=-:onte nette>. alcune delle quali così ben riu- problemi del mom1rnto_. oltre che per viva. Che è poi l'anima d·un uomo il qua- psicologiche pressoché osses- e__ io av~v~ un colore opaco Carducci _ opuscolo elzei;i- éd una luce sen:a tempo sci te nel delicato garbo delle movenze relementare conoscenza (e sarebbe gia le. senza rifiut.are il proprio tempo 01 sive. E· curioso annotare co- O.!allumimo ... >. Ciascuno dei riano _ Centesimi 50 _ alla finestra... mai leziose. la psrte essenziale della per- tutto) della sua propria (semplice O com- che sarebbe. dopotutto, impossibile) rie- me invece il Patti riesca a persona~gi di queste novelle \~{i~:~!t!i:c}~;1 !L~;;i m!'~;gtn~ 11 3.(i ;~~.1i~:c~~~;~), ( a p;;~ 1;~~ 1 :.~'.~:;~;:l:~io~~i:::?·:~1~~ plessa non im:'.~' 1 ,:.::na: ;: lf~tt;~1:,~;:~fi;· J~l l~1~: m~ r!\~1 1 tri~~fi~:1~}; ~;.~! c!;~i~i:~ tonto assoluto. Il discorso del ~~:st:~~ ~!lz~~~~ ~~~\r;:~~r~~~s~, t~s~nf~ quest·u1tima resa più cara da una 1ie,·e cuore, oggi più che mai necessario. ca. malinconia. 1 suoi personaggi agglun~er:e c~e. ~e pagine di farducci per lo splendorP più proprio di Heale. tutto teso. ci sem- lieve eco che ricorda un attimo l'aspra ';~f:at~er:: :~/~~resti pace ancora di battere di fronte a proble- appartengono per lo più a ~t;. ~iar:◊t: 1 c 1 hano > che il tella forma e l"elevatezza dei bra, a cercar di fondere in unita (riu- grazia di Barile - nonche Tramonto, L·edere almeno Napoli mi anhchi quanto l'uomo, per nulla so- una Qorghesia approdata a st 1 · a a ~ segnar a que- !onceai fu g!udicato da ruui scendoéi spesso. nonostante il persistere Donne delle mie parli o anche. impec- prima di chiuder gli occhi. praffatti dalla nuove e invenzioni>, non Roma dopo generazioni di vi- d ellsue n~v~ e - in alcune toloro che !"udirono deg110 di certe astrattezze O prefabbricazioni cabile nella sua apparente fralezza, L'in- ultima quella di voler spvrapporre la ta d~m~da, di buone letture l'~:h~u~_- a grardato l::on (efferoe che rutta Jralia collocate qua e là. come , l"estremo cer- ver110 se ne va). Cara. in quale torpore tecnica e la pianificazione (che son delle e 1 ~ 01 ~ provinciale. ln ge-- nista nel ~ un de ~g~n~ cro- ~iange. deg110 dell'illustre chio dei ricodi • o e il viso che m'era E in questi versicoli in e Andantino>. m'ha tenui-O fin.Ora, gran belle cose in sé. ma nulle in poesia, DE:reU-e oro c~nquiste fem- (e dintorn·) on o e crnemn POeta che lo pronun=iava 1)_ orizzonte>) una duplice disposizione. invero, dove la trepidazione per la sorte ~ ;P.PO {orte. il tuoi amore! dove pur si· vorrebbero introdurre cere- rm ! sfno ne tempo stesso done in l t rome._no metLen- Fin qui il Carnllolti non d d U fi . . . t t t 10 c e cento vo te bralmente) al sentimento. 1 un es rema sensualità e di uce con mano esper- iveva fatto altro che trascri- x:i~1r:a_u~~np~;~i a!~~~~~n=1~ ~~vfta~ (}~ ~acFr:. 1 ~: J~;~e 1 ~Jt~a~~.\: :a~~~~e~ ~~~i ~~!e~~n!t'~~ore. GIORGIO CAPROXI :tt~~~c~nn~~c~:a~pc:em~ ta laFcEuRriDoINsaAtN~~DOlogVIRia - lAs - t-ere. parola per parola. di- P!omaticamente. vorremmo volume e che appunto si in- 1,nzi dire, il testo cht> si Jeg- L--------------------------·-----------------------------------..1 titola e Le donne,, il tema (cdntlnua. a. pa,. f)

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