la Fiera Letteraria - XIV - n. 20 - 17 maggio 1959

LAFIERA LETTERAR Anno XiV • ì'i. 20 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 17 maggio 1959 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUt\lERO L. 60 DlREZIONE. AMMINISTRAZIONE: Roma . Via dJ Porta CasteJlo. 13. TelefonJ: Redauone 655.487 · Amm10istraz1one 655.158 - PUBBLIC..:ITA Amm:nJ-l"!17•nne: • LA f!J::;RA LLT1'tH.ARlA • • V.a d· P<1ru t.'.,Hl~l•o lJ - Roma - TARll'fA. L. 150 al mill1metn 1 ARBtJNA \1ENTI· Annuo L 2.700 Semestre L 1.400 . 1 r,me~tre L... 750 . Estero: Annuo L 1 ooo. Cool.a arre-tratA L. 100 ..;Of'(f1zlone In (",,ntn cnrr!'n~ on eta le CGrupon 11l Cnntnc-nrrenu_. Ot""'CtAlen 1131426 IN UN DISCORSO DI S. S. GIOVANNI XXIII /,,A .l'f>STllA P11/l.1'E DI llESPO,\!UBl/,,/'1'.Ì * * - L'alta funzione IL CORAGGIO D~LLA SPERANZA della stampa c ttolica A conclusione del terzo Convegno della stampa cat– tolica. organi:-zato recentemente a Roma dalla Prcsi– den.:a dell'Azione Cattolica. il Santo Padre ha rice– vuto nella Sala del Concistoro un folto gruppo di parlecipanti, Dopo un in dirizzo di omaggio det Prof. Luigi Gedda. Presidente genera.le delt'A.C.I. Sua San– tità ha rivolto a.i presen ti m1 d iscorso da cui stral– ciamo alcuni brani. (f La defezione di parte del pensiero moderno dalla philosOphia. perennis ha ca.usato in molti una noncu– ranza delle verità divina. come se essa fosse l'oggetto adeguato dell'intelligenza umana. ll moderno relati– vismo filosofico ripete la domanda scettica di Pilato « Quid est veritas? )) (loann. 18.38). l\la voi ben sapete che Dio è la verità per essenza: Cristo è Verità (loam1. 14. 6). Lo Spirito Santo è spi– rito di verità (loann. 16. 13). Il riflesso cli questa luce dfrina. direbbe Dante (cfr. Paradiso. 1-2-3). « Per l'universo penetra e ri– splende - in una parte più e meno altrove I\, ma soprattutto penetra nel più intimo dell'an~o umano che è fatto per la conoscenza della verità. e per ramare che ne deriva: « Quid anima desiderat » - esclama S. Agostino - • nisi ,·eritatem? 11. Perciò è dovere di ogni uomo. quanto più di ogni cristiano. di rendere testimonianza alla verità. 1n un mondo affatto particolare voi g iornalisti dovete per coscienza professionale esse.re cultori della verità. affinchè essa, spesso co nculcata e tradita da mezzi di informazione possa trionfare ... Alcuni recenti libri di memorie, e in particolare il « Rosso di sera » di Con– cetto Pettinato. hanno riproposto il tema dell"accettazione della lotta co– me condizione di vita. m opposizione alla sfiducia e alla riuunzia * cli E.VHICO FALQlJI (continua a p,3(, 2) Glsberto Cencc.hlnl: • Sanl.3 llarla Au.slllatrlce •. t:na delle pale che arricchiscono, In.ste– rne a molte sculture, la nuo,•a c.hles:1. di S. Giovanni Bosco, tnaug-ura.t.a In questi clornl da Papa Glo,•annl XXllL In 5• pagina un serv1z:o di Giuseppe Sciortino. corredato da nume- rose illustraùoni. La carità nello scrivere ed anche nella polemica. non indebolisce la verità. anzi la rafforza perchè la rende più accetta. « lnterflcite errores ~ -: dic_eva s. Agostino - « diligite errantes ,1. Senza rinunziare ad alcuno dei diritti della verità. quanto la si rende– rebbe più amabile se si usasse nelle polemiche. per dirla con una nota immagine di S. Francesco di Sales. meno aceto e più miele! ». Vorremmo additare a modello del polemista cri– stiano un grande laico italiano. che fu. nella sua po– lemica. esempio di umiltà e di carità. Alessandro ).1anzoni. Egli. nelle « Osservazioni sulla ?-.!orale C~t– tolica ,1, si presenta al lettore comr ,, -it"'b('llema sin– cero apologista cli una morale il cui fine è l'amo~•; e pur sentendo « il dovere di parlare per la vertta "· mantiene sempre la sua polemica sotto l'usbergo della Le tragedie di Seneca tradotte da Ettore Paratore caf!t; sia anche di voi: difensori intrep~di deU~ verità. ma leali e generosi con gli avversari: perche sempre e dovunque « carita&, Chrisli urget nos • ( 2 c_1~ 0 !t 0 ::{~" della stampa. di tutte 1~. f~rze. An~i– tutto i quotidiani. afflncbè_ ent~ino v1_s1b1lmente_~n ogni Iuo&o. Ma poi ancora l settimanali. che <;>g~1 :1 ogni !amiglia sono il compl~t~mento ~res~_oche mdi: spensabile del giornale quotidiano: qui _p1u che _mai la perfezione tecnica è necessaria. V~gha~o. a~tun– gere una parola s~ll~ imJ:>Ortanza. dei penochc1. spe– cialmente quelli m1ss10nan e quelli per persone colte. letterari e scientifici... , Apostolato della buona stampa. abbiamo detto. del libro buono. Ma la bontà deve essere non solo del fine e delle intenzioni. ma anche dell~ sos~za. Buono che coincide con il vero. per cui _dob~1amo sottolineare la esigenza che il contenu1o sia d1 alt~ valore Preparate giornali. libri. ~b'Jlicazi<:~.ni d1 \·alare e sarete perciò stesso apostoli. perchè e con– quist;itrice la parola che è insiem~ ,·erità: am~re. bellezza. rinettendo la somma sapienza 11 primo Amore. la Eterna Bellezza )I, * di U.lRIO PICCHI

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