la Fiera Letteraria - XIV - n. 18 - 3 maggio 1959

I 1ERO SPECIALE DEDICATO Al PRE)II DELLA PRESlDEr ZA DEL CO ·s1GLIO LAFIERA· LETTERAR Anno XIV - i\'. 18 ETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE CIENZE Domenica 3 maggio 1959 SI PUBBLICA LA DOME! ICA Direttore VINCEì'ìZO CARDARELLI Q .E TO NU;',IERO L. 60 DIR.EZIO.NE , AMMINISTRAZIONE: Roma - Via di Porta Castello, 13 _ Telefoni: Redazione 655.487 - Ammlnlstra:t.ione- 655.158 - PUBBLJCITA: Amministrazione: • LA FIERA LETTERARIA• - Via di Porta Castello, 13 - Roma - TARIFFA: L. 150 al millimetro - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000 - Copia arretrata L. 100 - Spedizione In conto corrente postale 1Grupp0 11, - Conto corrente postale n. 1 31426 I PREMI "PENNl D'ORO,, E "LIBRO D'OR SOLENNEMENTE CO S GNATI D L CAPO DELLO STAT SUBITTORI E EDI~OBI in Oampidoglio * Le due giornate di aprile - è questo nei voti di quanti s'interessano atti– vamente al problema del libro - si prolunghino nelle stagioni avvenili-e, mediante un piano di previdenze culturali e finanziarie che dal colle capitolino si articoli e discenda, concretamente e con sollecitudine, lungo la « Scala del ole » * Da Villa Madama al Campidoglio: gli scrit– tori e gli editori italiani hanno avuto le loro giornate d'oro. Due giorni di onori, di atten– Zione, di interesse attorno a-!la loro persona e alle ~oro opere. Due giorni che sono la conclusione di una lunga azione tendente a porre in risalto di fronte all'opinione pubblica il valore altissimo della cultura nel-!a sua espressione più nobile, quella del libro, che compendia il lavoro spi– rituale e personale dello scrittore e quello più. strettamente connesso al•!a diffusione e alla valorizzazione dell'opera letteraria affidate all'editore. Entrambi gli artefici del libro, affiancati per la prima volta nel•!a cornice del pubblico interessamento da parte dello Stato, vengono solennemente riconosciuti quali elementi essenziali per la vita democratica del nostro Paese. Ad essi infatti, in quanto veicoli, anzi protagonisti, della evoluzione culturale, sono state dedicate le manifestazioni di Villa Ma– dama e dei Campidoglio nelle giornate dei 22 e del 23 aprile, che hanno visto riuniti i più. bei nomi della letteratura e della editoria in occasione del conferimento dei premi e: La penna d'oro> e e: Il libro d'oro> istituiti dalla Presidenza de~ Consiglio: premi che annual– mente coroneranno la benemerita attività di uno scrittore e di un editore, cui vengono cosi riconosciuti, nella atmosfera delle celebra– zioni ufficiali, dignità professionale, rispetto e fiducia che loro competono, e che non fa– cilmente trovano l'adeguata misura in un mondo sempre più distratto e distolto da interessi di volgare o effimera natura. Le recenti manifestazioni in favore dello scrittore e dell'editore, intese soprattutto a testimoniare la riconoscenza della Nazione per tutti coloro che operano nel campo dell'atti– vità letteraria e dell'editoria, acquistano un particolare e profondo significato che va al di là dei nomi e della cronaca. E' l'interessamento concreto, è ~o sforzo fattivo degli organi governativi preposti alla tutela dell'opera dell'ingegno, che vanno sot– tolineati, non so!tanto per i risultati di una scelta, quanto per la iniziativa in sé che ha il merito, di anno in anno, di onorare nobil– mente gli uomini di cultura richiamando sulla intera categoria, presa nel suo insieme, quel senso di rispetto e di valutazione quali si deb– bono, appunto, ad una e: aristocrazia dell'in– gegno>. Se sarà l'opera deJ.!oscrittore ad avvantag– giarsene, ben venga questo nuovo ponte in– nalzato tra ii libro e ii pubblico: un ponte che negli anni futuri è auspicabile possa rin– forzare le proprie arcate. Qualunque iniziativa, atta a promuovere in profondità e con ogni mezzo questo n'.lovo tipo di educazione (la educazione al libro), sia che si tratti di iniziativa statale o privata, sia che provenga dalla scuo!a o da organismi sindacali non può che raccog,!iere consensi. Il trio~fo tributato agli scrittorf e agii edi– tori in questi giorni a Campidoglio non potrà e non dovrà essere circoscritto alle due gior– nate di bel cielo sereno che hanno coronato il loro entusiasmo. Le due giornate di aprile - è questo nei voti di quanti s'interessano attivamente al problema de! libro - si prolunghino nelle sta– gioni avvenire, mediante un piano di previ– denze e provvidenze culturali e finanziarie che dal colle capitolino si articoli e discenda, concretamente e con sollecitudine, lungo la Scala del sole. LA FIERA LETTERARIA VOTI ED ATTESE * di GIUSEPPE PADELLA.BO Quando il 23 apri– le 1959 abbiamo visto il Presidente della Repub– blica, il Presidente del Consiglio dei Ministri, i rappresentanti del Par– iamento e autorevoli uomini di Governo ascendere il Campido– glio per presenziare alla consegna dei premi « Li– bro d'Oro ,, e e Penna d'Oro ,1, abbiamo sentito che un voto si compiva e che un primo tempo del nostro lavoro poteva considerarsi felicemente concluso. polo è un bene per Jlquale dobbiamo tutti operare. E se ii Campidoglio poteva suggerire, in quella circostanza, il ri– chiamo alle nostre più antiche e nobili tradi– zioni umanistiche, noi abbiamo anzitutto av– vertito Il valore nuovo e moderno di quella ceri– monia, il segno di un mutato clima nella vita culturale italiana. Perchè non era certo facile dimenticare che la nostra storia reca tempi, lontani e vicini, in cui gli uomini delle lettere, delle scienze e delle arti, onorati quasi sempre furono però iso– lati nella loro società, estranei al concreto e reale moto della vita nazionale. Il Pruidenle Gron,hi alla con1e9na dei premi • 'Dopo di lui, da sini1tr•: l'on. Muz:a, il Pte1idente del Con1i9lio, on. Segni, I.a signora Viola P.'lukows1':i, il prof. lamanna, Rettore dell'Unive ~il.ii di Firenu e Arnoldo Mond.adori Quella cerimonia, nel– la sua solennità, testi– moniava e sanciva uffi– cialmente l'incontro tra lo Stato democratico e il mondo della cultura, confermava la necessità e la valldità ciel dialogo tra la classe politica e gli uomini di cultura, e, infine, che la salute in– tellettuale del nostro po- Infatti, nella intatta reciproca dignità, Stato e cultura si incontrava– no, e l'incontro attin– geva per intero il suo valore e la sua ragione dal comune convinci– mento di tale indispen- IL DISCORSO * SEGi\.TJ sabile collaborazione. Gli uomini di cultura, chie– devano di partecipare, INDIUABE GLI IDEALI in piena libertà e indi– pendenza morale, alle responsabilìtà, ai sacri– fici, ai doveri per la edificazione di una nuo- È UOIIPI~O Signor presidente della sollecitazioni dello ,spirito, Repubblica, parte della colpa o delle la odierna manifesta- ~~:c~:~à~:P~~~r 1 ;:!~; zione -. celebrazione e pre- incostanti e limitati rappor– mi ~ che a nome del PoPO- ti fra popolo e cultura e lo italiano questo Governo più ancora nel disincanto ha voluto in adempimento morale di una specie di a qua, 1 to aU,Spica:to da De cultura, 1)el' fortuna mino– Gasperi nel 1951 e successi- re, interessata piU al suc– vame11te 11el 1958. disposto cesso che alla sua funzione dal Governo Zoli. trae mag- educatrice. gior lnstro e significato dal- Io 71011 sono un critico e la Sua presenza. tuttavia ritengo che vana Direi a11zi che la Sua sarebbe l'arte ove non ser– presenza testimortia qui, visse a preparare un'1una- 1rnità di popolo e di Stato. 11ttà migliore; vana. o dari– nella valutazione e nel ri- nosa addirittura poichè, se spetto elle la d·emocrazia è vero che, dove la libertit professa per i valori dello non vive l'arte tnuore, è pur spirito: valutazione e ri- vero che dove l'arte ed il spetto che furono chiara- pensiero 110n seuton. di se me11te da Lei indicati, stessi la dignità e l'indipen– quando alla Com.missione denza. la libertà diventa il Nazionale del Libro 11el 1956 formulario giustificativo di ebbe a dire: e Un regim.e ogrli prevaricazione del vi– dem.ocratico, per essere sta- ver civile. bile e fecondo, ,presuppane Non, ci si illude certo di mi certo livello di cultura, -poter risolvere tanti e così intesa nel senso di istnaio- vasti problemi con la ini– ne e form.a.zione non sol- ziativa dì quest'oggi; anche tanto negli stretti circoli di- perchè l'arte stessa, la let– rige11ti. m.a 11ella piit. larga teratura e l'opera del pen– cerchia delle masse popo- siero in genere, per loro lari•· costituzi011e, ripugnano ad Era la s tessa verità in al- ogni anche più disinteres– tri tem.pi affermata: perchè sato intervento. Par che sia un uomo -possa difendere la questo il titolo distintivo sua libertà bisogna che ne sul piano mora.le , il no,1 abbia coscienza e che solo consentir ci oè che sì h1ter– sape11do perchè si vive, si venga o che si intervenga può stabilire infi11e come vi- oltre certi limiti a solleci– ver ci convenga. tarne il corso o ad alle– Mi fer1110 qui Signori: e via me le sofferenze, in lo ricordo a me uomo. più qua11to ewerie11ze di gioia. che a me Presidente deL e di dolore sono, alla scuola Consiglio; vuota assai di di chi crea, insostituibili le– ogni contenuto ideale sa- zio11i. rebbe la vita, se, come dal- Dirò per chiarirmi in l'accorato Poeta fu detto, ogni modo che non solo non ci fosse l'armonia del questo intendiamo fare e bello a consolarce11e. che u11 più vasto pia1l0 di Questo non ignorato e iniziative. - discrete e so- 11011sopprimibile bisogno prottutto disinteressate - dello spirito dunque ci sono allo studio attraverso induce ad. onorare tutti l'ap-posito ufficio della Pre– coloro che lavorano al- sidenza del Co11siglio: la l'arte e alla cultura, nel- • Giornata Nazionale del l'onorare l'opera creativa Libro• ed altre gìil esisten– di Giovanni Pa'P'ini e lo ti ma che saramw riprese zelo di diffusione dell'Edi- e potenziate; « Incontri con tore Mo,idadori; questo e gli Scrittori»: premi di l'altro non secondario pro- esportazione, facilitazioni blema che ha più di questo postali ed esenzioni doga– riflessi nella vita sociale e 11ali, premi di cultura e 11ella educazione del popolo, contributi alle riviste di come saggiamente da Lei fu elevato valore culturale, ma messo in risalto, Sig. Presi- non con ciò reputiamo si dente. possa110. risolvere t~tti .i DEGLI va società italiana, e io ~unI,.,,.,OBII Stato riconosceva soien. ~ _._ _._ nemente la necessità della loro opera. l'on. Segni pula ai convenuti nella S.al ,1 degli Orni e Curiazi in Campidoglio Il ricevimento offerto dal Presidente del Con– siglio a Villa Madama a tutti gli operatori delia cultura; la consegna fatta dal Presidente del– la Repubblica della « Penna d'Oro ,, a uno scrittore e dei Libro d'Oro •1 a, un editore hanno indicato l'inizio di un custume nuovo. La gioia del vedere realiz– zate le nostre aspira– zioni non poteva però impedirci di riandare con la memoria alle dif– ficoltà nelle quali c'era– vamo dibattuti in questi ultimi anni per animare il dialogo, per assolvere alle delicate funzioni di avvicinamento tra poli– tica in atto e cultura operante; al sacrifici non risparmiati per dare al libro, strumento fon– damentale di cultura, il posto ed il prestigio che gli competono in una moderna società. Dai 1951 ad oggi, non ci siamo acquietati inerti di fronte alle diagnosi pessimistiche, sulla im– minen --e fine del libro, anche se fatte in buona fede; ma abbiamo pen– sato che era nostro do– vere agire e lavorare. Era cioè necessario co– minciare a valutare la realtà, affrontare le dif– ficoltà minori e mag– giori, piuttosto che con– tinuare a rammaricarci o a sognare, rimandando l'azione al momento del– le e grandi cose n. Le lniziative attuate in quasi un decennio so– no ormai note agli uo– mini delle lettere e del– la editoria e, ad altri il compito di riassumerle e di farci conoscere schiettamente, come si conviene ad uomini le– gati alla stessa sorte, i propri giudizi, i propri suggerimenti, le proprie critiche. Per noi motivo d'incitamento e coraggio è stato U conforto una– nime da parte della pub– blica opinione, e ciò si deve ai clima di fiducia creato intorno a questi Servizi dall'opera di uo– mini politici, che si sono I succeduti alla Presiden– za del Consiglio, e dei funzionari che, pur con I s~r~~enti amministra– t1v1 madeguati, hanno saputo, con spirito di sacrificio e passione, trasformarsi da ammi– nistratori in inventori, per dare al proprio la– voro un contenuto di or– dine spirituale, per ispi– rarlo ad alte finalità e condurlo a realizzazioni che sono state accolte con simpatia e gratitu– dine. Che se a volte, pur– troppo non sempre, si lodano i funzionari per la loro dedizione, per la volontà di fare, per lo spirito d'iniziati~a, è ne– cessario chiarire che sotto la parola e inizia- I tiva n deve essere com– presa un'altra attività: e: l'inventiva)>. E noi ab– biamo dovuto far ricor- so proprio all'inVentiva, alla fantasia, al corag– gio per non fermarci di fronte agli innumerevoli ostacoll, contro i quai! la nostra buona volontà ha dovuto urtare: ci induce a dire queste cose il do– vere di fornire la mi– sura obiettiva di una realtà. se lamentiamo oggi i ce- problenu che a11.g~tia110 rl dimenti morali d'una parte ~ettore e che. sz nJ!ettono della società, 0 se ci accora J infine sulla ~1ta sociale. ,____________________ la scarsa sensibilità alle (continua a pag. 2) I ccmponenti della Comminione Nazionale del libro in seconda tila dietro i premiati Come è noto la •Pen– na d'Oro 11 è stata asse– gnata alla memoria del-

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